MICROFINANZA di Lucia Dalla Pellegrina Università Milano`Bicocca

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MICROFINANZA di Lucia Dalla Pellegrina Università Milano`Bicocca
MICROFINANZA
di Lucia Dalla Pellegrina
Università Milano-Bicocca
Ottobre, 2014
Materiale per il Corso di
Economia …nanziaria M
a.a. 2014-2015
1
Tre sono i principali canali di erogazione del credito nei paesi in via di
sviluppo.
Credito bancario
Credito informale
Microcredito (Credito di gruppo)
Analizzeremo le peculiarità di ciascuno dei tre canali, prestando particolare
attenzione alle caratteristiche delle singole modalità di …nanziamento (chi sono
i datori e i prenditori di fondi, quali sono le forme di mercato che governano
l’erogazione dei prestiti, qual’è il livello dei tassi d’interesse e l’esistenza o meno
di garanzie sul prestito), alla teoria economica, e all’evidenza legata al successo
o all’insuccesso delle varie forme di …nanziamento.
IL CANALE BANCARIO
In primo luogo, è necessario richiamare l’attenzione sul cattivo funzionamento del canale bancario nei paesi in via di sviluppo, e in particolare in quelli
più poveri. Infatti, i contratti bancari sono prestiti normalmente soggetti a
garanzia/collateral (di solito reale, come il pegno o l’ipoteca).
Tuttavia, va sottolineato che nel contesto di povertà che contraddistingue i
paesi in via di sviluppo, tali garanzie non sono di facile identi…cazione. Infatti,
in linea generale, le banche non sono disposte ad accettare in garanzia beni che,
sebbene possano avere un valore molto elevato per il prenditore di fondi, sono
nel contempo di di¢ cile transazione sul mercato. La teoria economica suggerisce
che prestiti senza garanzia, o con garanzia non su¢ cientemente capiente, rendono il meccanismo di allocazione del credito sensibile a problemi di asimmetrie
informative (adverse selection e moral hazard).
Analizziamo innanzitutto il caso di adverse selection (informazione nascosta),
messo in luce da Stiglitz e Weiss nel 1981. Immaginiamo che venga contratto un
prestito di entità L per …nanziare un progetto avente un ricavo pari a Q, dove
Q
F (Q; ); e 2 ; è la varianza/rischiosità del progetto (non nota alla
banca); il valore del collateral (non immediatamente liquidabile ai …ni del rimborso del prestito) è pari a C; l’importo da restituire a scadenza, se il progetto
ha successo, è L(1 + i), dove i è il tasso d’interesse richiesto dalla banca, mentre in caso di insuccesso (e quindi di insolvenza) la banca si appropria della
garanzia, C, più la quota di ricavo residuo (Q).
A questo punto, si può de…nire il pro…tto atteso del prenditore come il massimo valore tra il ricavo prodotto dal progetto, al netto dell’importo da restituire
alla banca, e il valore (negativo, poichè viene ceduto alla banca) del collateral.
E(
B)
= max [Q
(1 + i) L;
C]
Il pro…tto atteso della banca sarà invece costituito dal minimo valore tra
l’ammontare dovuto a scadenza, (1 + i) L, al netto della somma data a prestito
2
L, e la somma della garanzia e del ricavo residuo, sempre al netto della somma
data a prestito L.
E(
L)
= min [iL; C + Q
L]
Dal momento che il pro…tto atteso del prenditore è limitato inferiormente
dal valore (…sso) del collateral, è facile dimostrare che, dato il tasso d’interesse i,
al crescere della varianza (o rischiosità) del progetto aumenta il pro…tto atteso
del prenditore, perciò solo prenditori che hanno progetti rischiosi, ossia con una
varianza superiore ad un certo valore che de…niamo b, prendono a prestito.
Inoltre, si dimostra che all’aumentare del tasso d’interesse aumenta anche il
valore-soglia b che de…nisce la rischiosità minima del progetto richiesta a¢ nchè
il prenditore sia disposto ad accettare il contratto bancario. Analogamente,
siccome il pro…tto atteso della banca è limitato superiormente da (1 + i) L, si
dimostra che, dato il tasso d’interesse, al crescere della varianza tale pro…tto
diminuisce, perciò i datori preferiscono …nanziare progetti con basso (sicuri).
Di conseguenza, si può osservare come un aumento del tasso d’interesse
provoca sì un incremento dei pro…tti del datore di fondi, ma via via che il tasso
assume valori sempre più elevati si veri…ca un fenomeno di selezione avversa
tale per cui sono proprio i prenditori più sicuri e con maggiore probabilità di
restituzione del prestito a lasciare il mercato. Questo, come emerge in Fig. 1,
tende a far decrescere i pro…tti del datore oltre un certo valore del tasso (i ).
Figure 1: Stiglitz-Weiss, 1981.
Da ciò possiamo concludere che nei paesi dove vi sono forti asimmetrie informative, si veri…cano fenomeni di razionamento del credito, per cui si è in
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presenza di una potenziale domanda di …nanziamento che rimane insoddisfatta.
Dall’altro lato, si assiste ad un eccesso di o¤erta di fondi che non vengono sfruttati, data la reticenza dei potenziali datori a prestare a soggetti di cui non hanno
su¢ cienti informazioni circa i progetti …nanziati.
Per quanto riguarda i problemi di moral hazard, ossia di azione nascosta, la
teoria economica (Ghosh, Mookerjee e Ray, 2000) mette in luce come la componente di impegno profuso nella gestione del progetto …nanziato (che governa
la probabilità di successo del progetto stesso) tende a diminuire al crescere del
tasso d’interesse. Tassi elevati tendono di conseguenza a deprimere i pro…tti
dei datori di fondi che si dimostrano, anche in questo caso, restii a …nanziare i
progetti.
Per dimostrare la precedente a¤ermazione si ipotizzi che la variabile e rappresenti l’impegno dedicato dal prenditore al progetto …nanziato. Tale variabile
non è nota alla banca. La probabilità di successo del progetto è de…nita come
p (e). Assumiamo inoltre che la probabilità di successo aumenti al crescere
dell’impegno dedicato allo stesso: p0 (e) > 0 con rendimenti decrescenti p00 (e) <
0:
A questo punto, il prenditore sceglie il livello di impegno che massimizza i
suoi pro…tti :
max [Q
e
(1 + i) L] p (e)
C [1
p (e)]
e
e = e( i ; C )
+
dove i segni sotto i e C rappresentano la derivata dell’impegno e rispetto a
ciscuna delle due variabili.
In questo caso si osserva che un aumento del tasso d’interesse, che da un
lato aumenta il pro…tto del datore, tende però dall’altro a ridurre il livello
di impegno dedicato al progetto da parte del prenditore e quindi la probabilità di rimborso del prestito. Perciò si veri…ca lo stesso fenomeno illustrato
da Stiglitz e Weiss, ma questa volta è causato da un’asimmetria informativa
circa l’azione (e¤ort) del debitore e non circa l’informazione (rischiosità o varianza del progetto). L’intuizione è che al crescere del tasso d’interesse il datore
sarà residual claimant di una quota superiore di pro…tti generati dal progetto
…nanziato, di conseguenza l’incentivo ad esercitare impegno sul progetto scende
quanto più è elevata la quota di interessi da restituire a scadenza in rapporto
alla somma presa a prestito.
L’opposto si può osservare con riferimento al collateral: quanto più questo è
elevato, tanto più il livello di impegno dedicato al progetto aumenta. L’intuizione
è molto semplice: se il prenditore mette in gioco un bene di sua proprietà tenderà
a minimizzare la probabilità di insuccesso al …ne di non dover cedere la proprietà del bene in caso di default. Un valore elevato del collateral, di conseguenza,
promuove l’impegno dei soggetti …nanziati.
Concorde con la teoria, l’evidenza empirica tende a sottolineare come nei
PVS il canale tradizionale funziona poco perchè, oltre alla scarsità di beni che
4
possono essere accettati dalle banche come garanzia, altre ragioni concorrono a
rendere il credito bancario poco appetibile. Tra queste si possono annoverare
la scarsa e¢ cacia del law enforcement (e in generale della giustizia nella tutela
della proprietà); la notevole distanza geogra…ca che separa datore e prenditore di
fondi; l’ammontare dei prestiti richiesti, di importo troppo basso se paragonato
ai costi …ssi (di transazione) sostenuti dalla banca. Inoltre, l’imposizione di tetti
ai tassi d’interesse in virtù di norme anti-usura tende ad accentuare il fenomeno
di razionamento del credito. Lo scarso successo del canale bancario è in…ne
comprovato da tassi di default estremamente elevati (50-60%).
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IL CANALE INFORMALE
In un contesto caratterizzato da assenza o fallimento, totale o anche solo
parziale, del canale bancario tradizionale, nei PVS si è fatta strada la possibilità di forme di …nanziamento di carattere informale. In questo caso i creditori
sono per lo più proprietari terrieri, commercianti, negozianti e parenti1 . I debitori sono spesso soggetti conosciuti dal creditore, perciò vengono, in linea di
principio, superati gli ostacoli dati dalle asimmetrie informative analizzate sopra. Inoltre, i datori di fondi tendono ad accettare in garanzia beni e servizi che
la banca generalmente non è disposta ad accettare (spesso sono frequenti anche
prestiti senza garanzia o aventi come garanzia capitale umano).
Il credito informale si rivela quindi uno strumento più ‡essibile e vantaggioso
nelle modalità e nei tempi di erogazione rispetto al credito bancario (tempi
brevi, scarsa burocrazia) anche perchè si riducono i costi …ssi, di transazione
e informativi, che incidono maggiormente su prestiti di ammontare modesto.
In…ne è anche più probabile che si accettino forme di rinegoziazione del debito
(sebbene a condizioni più onerose) in caso di incapacità di restituzione.
Nonostante questi vantaggi, la teoria economica pone l’accento sul fatto che i
tassi d’interesse vigenti sul mercato informale sembrano essere comunque troppo
elevati, e le ragioni più frequentemente apportate si legano all’elevato potere di
mercato dei prestatori. Tuttavia, anche l’insu¢ cienza di garanzie, unita alla
scarsa probabilità di successo dei progetti (tipica di economie povere e su base
agricola dove le probabilità di successo sono fortemente in‡uenzate da fattori
ambientali) possono dare origine a tassi d’interesse elevati, anche in assenza di
monopolio. Un semplice esempio può essere utile a tale proposito.
De…nendo nuovamente L l’ammontare del prestito concesso e p la probabilità
di successo, ipotizziamo che il prenditore non abbia alcuna garanzia da o¤rire
(C = 0). Si assuma inoltre che r sia il costo opportunità dei fondi dati a prestito.
A questo punto è possibile de…nire il pro…tto atteso del datore e imporre la
condizione di concorrenza perfetta (pro…tti nulli), al …ne di ricavare il tasso di
interesse ottimale:
E(
L)
= p (1 + i) L
1+r
1
i =
p
(1 + r) L = 0
E’ semplice notare come, sebbene in presenza di un costo opportunità del
denaro non particolarmente elevato (ad esempio r = 10%) e con una probabilità
di successo del 50%, il tasso di interesse applicato del creditore informale risulti
pari a i = 120%!
In…ne, alcuni economisti hanno dimostrato empiricamente come sia possibile
la presenza di forme di concorrenza monopolistica tra creditori informali, special1 In letteratura si tende ad accorpare tali soggetti all’interno della macro-area del credito
informale in quanto, nell’ambito di queste transazioni creditizie, non si prevede l’intervento di
un’istituzione di intermediazione regolamentata. Tuttavia, il credito di parenti e conoscenti si
discosta per alcuni aspetti, tra cui solidarietà e reciprocità, da quello di proprietari terrieri e
commercianti (si veda, ad esempio, La Ferrara, 2003).
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mente in contesti urbani (Aleem, 1990), dove si osservano contemporaneamente
tassi d’interesse elevati compatibili con pro…tti nulli per i creditori.
In conclusione, possiamo a¤ermare che nei PVS il canale informale costituisce spesso l’unica forma di …nanziamento per i motivi precedentemente elencati. L’evidenza empirica, nonostante la scarsità di dati relativi alle transazioni
di tipo informale, suggerisce che i tassi di default sono più ridotti rispetto al
credito bancario. Il razionamento è anch’esso un fenomeno più limitato rispetto
a quanto accade per il canale tradizionale. Dall’altro lato, tra gli insuccessi
che determinano il limitato uso di queste forme di …nanziamento, laddove ve ne
siano di alternative (in proposito si veda oltre), incidono notevolmente l’elevato
il costo del credito, spesso legato alle basse probabilità di successo/rischiosità dei
progetti (fattori ambientali, assenza di skills) e il comportamento opportunistico
di molti prestatori (usurai). In…ne, rimane anche il problema di enforcement,
ancora, e per ovvie ragioni, più accentuato rispetto a quanto accade nel mercato
formale: infatti gli strumenti di recupero a disposizione ai prestatori informali
sono notevolmente inferiori a quelli a disposizione delle banche.
IL MICROCREDITO (CREDITO DI GRUPPO)
“La grande innovazione in materia dei credito ai poveri si ebbe all’inizio degli
anni ottanta, con l’esperienza della Grameen Bank che allora stava nascendo. La
grande scoperta fu di un professore di economia dell’università di Chittagong,
Muhammad Junus [...]. Egli osservò che il problema maggiore per un povero
era di non possedere alcun mezzo per poter avere anche una sola possibilità di
lavorare senza dover ricorrere ai prestiti degli usurai. Le banche infatti non
presterebbero mai denaro a chi è sprovvisto di garanzie in caso di insolvenza”.
Sandra Endrizzi, “Pesci Piccoli”
Alla luce di questa premessa, possiamo dire che il microcredito, di cui il
credito di gruppo rappresenta la forma più di¤usa, si è sviluppato, e continua
a riscuotere successi, in contesti caratterizzati da povertà e assenza di beni
utilizzabili come collateral dalla clientela più povera.
Le forme di mercato alternative che si osservano nell’ambito creditizio laddove il credito di gruppo gode di applicazione su vasta scala sono frequentemente di tipo monopolistico2 . Infatti, i casi di usura che si riscontrano in tali
contesti sono prevalentemente destinati all’acquisizione del, seppur scarso, collateral (spesso infatti i proprietari terrieri o latifondisti mirano ad appropriarsi
dei piccoli appezzamenti di terra dati in garanzia dai debitori). Tale potere monopolistico deriva in gran parte dalle condizioni di isolamento in cui si vengono
a trovare le famiglie che vivono in ambienti rurali caratterizzati da assenza di
infrastrutture e mezzi di comunicazione. Ad agevolare l’appropriazione indebita
2 Nonostante questa ipotesi sia largamente accreditata in letteratura, alcuni recenti contributi (si vedano in proposito Dalla Pellegrina e Masciandaro, 2004) individuano la possibilità
di interazioni di tipo concorrenziale tra erogatori di credito di gruppo e prestatori di diversa
natura, in particolare informali.
7
dei pochi beni di proprietà delle famiglie povere, contribuisce inoltre la notevole
ine¢ cacia del law enforcement e il basso grado di tutela dei diritti di proprietà
di cui so¤rono soprattutto le fasce più povere della popolazione rispetto a quelle
più ricche e (talvolta) corrotte.
Un’altra peculiarità di questi mercati è la forte presenza di asimmetrie informative tra datore e prenditore di fondi: anche in presenza di credito informale
legale, il datore di fondi spesso non è a conoscenza della tipologia di progetto
messo in atto dal prenditore o, ancora più frequentemente, accade che non vi
siano validi strumenti per incentivare il giusto livello di impegno dedicato al
progetto.
In…ne, le cattive condizioni igienico-sanitarie in cui vivono le frange povere della popolazione, accentua il rischio di insolvenza dovuto a malattie e
decessi. Ancora più spesso, il rischio globale (carestie o catastro… naturali) a
cui sono soggetti i prestatori, a causa della scarsa di¤erenziazione applicabile a
un portafoglio di dimensioni relativamente ridotte, li rende restii ad impiegare
le risorse …nanziarie in esubero.
In tale ambito trova spazio il microcredito, di cui, come si è in precedenza
sottolineato, il credito di gruppo rappresenta la componente più di¤usa. In
questo caso i creditori sono frequentemente organizzazioni non governative (ma
non mancano i casi di datori di fondi costituiti da organizzazioni governative
e cooperative). I debitori sono invece soggetti che vogliono iniziare o migliorare un’attività economica. I progetti …nanziati vanno dalle attività agricole
all’allevamento di bestiame o animali da cortile, ma si tende ragionevolmente a
di¤erenziare lo spazio di applicazione ad attività di tipo artigianale, che garantiscono una maggiore copertura contro il rischio globale e possono più facilmente
essere condotte dalle donne, alle quali sono destinati la gran parte dei prestiti.
I gruppi variano nel numero di componenti (denominati "pari"), sono costituiti su base volontaria, e spesso, come nel caso di Grameen Bank in Bangladesh,
è prevista l’assenza di legami di parentela al …ne di limitare l’eccessiva coesione
tra i membri della stessa famiglia, fatto che potrebbe indurre ad una scarsa
percezione delle sanzioni sociali (si veda oltre) che sono spesso imposte in caso
di comportamenti opportunistici da parte dei pari. Inoltre, …nanziando progetti
che vengono poi condotti individualmente dai membri del gruppo si tende a
ridurre il rischio di fallimento del gruppo.
I prestiti sono personali, ma i membri del gruppo sono responsabili in solido.
Questo signi…ca che la somma erogata viene nella maggior parte dei casi suddivisa in parti uguali tra i pari e ognuno di essi è obbligato al rimborso della sua
quota di prestito maggiorata degli interessi. Tuttavia, qualora uno dei membri
del gruppo non sia in grado di ripagare per intero la propria quota, gli altri pari
intervengono per il rimborso della rimanente parte.
Le sanzioni a cui sono sottoposti i soggetti inadempienti sono sia di tipo
economico (mancato ri…nanziamento futuro da parte dell’istituzione erogatrice
e/o sottrazione di una parte del ricavo) che di tipo sociale. Tra le sanzioni sociali
più comunemente note a livello di comunità rurali vi è certamente la privazione
di alcune forme di reciprocità di¤use a livello di villaggio, che si rivelano di
indubbia importanza per la sopravvivenza delle famiglie più povere. Il timore
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di perdere tali bene…ci induce i soggetti facenti parte del gruppo a investire al
meglio le risorse ricevute in prestito e a dedicare il massimo impegno al progetto
…nanziato.
Inoltre, dal momento che il peso dell’insolvenza di un pari ricade su tutti i
membri del gruppo, si innesca un fenomeno di monitoraggio reciproco chiamato
"peer monitoring", che si rivela indubbiamente una delle principali determinanti
degli alti tassi di rientro dei prestiti (che si aggirano intorno al 90 per cento). Il
livello di impegno dedicato al progetto, nei contesti rurali descritti in precedenza,
è infatti facilmente controllabile (e a basso costo) da parte di soggetti che vivono
nello stesso villaggio e che svolgono le medesime attività economiche (molto più
di quanto non possa avvenire per una banca che dista molte miglia o per un
proprietario terriero o un commerciante che sono relativamente isolati rispetto
alla vita del villaggio, non fosse altro per le migliori condizioni di vita che essi
conducono). In tema di sanzioni, la teoria economica suggerisce che la responsabilità solidale e il meccanismo di "peer monitoring" che da questa scaturisce
innescano un meccanismo che consente di ridurre le asimmetrie informative.
Tuttavia, anche senza la completa rimozione delle asimmetrie informative, la
performance dei debitori migliora, in termini di impegno dedicato al progetto
…nanziato, rispetto al credito individuale.
L’intuizione è abbastanza semplice: nel credito di gruppo, i prenditori di
fondi sono, da un lato, responsabili sia della propria solvibilità che per quella
degli altri individui appartenenti al gruppo (e ciò può causare una riduzione del
loro pro…tto atteso in caso di salvataggio di un pari insolvente), ma dall’altro lato
ottengono un risparmio dovuto alla riduzione del tasso d’interesse richiesto dai
prestatori come conseguenza della maggiore probabilità di ripagamento rispetto
al prestito individuale (che comporta un incremento del pro…tto atteso). La
semplice analisi teorica illustrata in seguito aiuta a comprendere come il secondo
fenomeno prevalga sul primo in presenza di mercati del credito perfettamente
concorrenziali (Ghatak e Guinanne, 1999).
Si ipotizzi che nell’ambito di un prestito individuale la somma erogata sia
L = 1 e che l’ammontare da rimborsare (pari al tasso lordo d’interesse) sia
di conseguenza R = 1 + i. Non esistono garanzie sul prestito. Si de…nisca
nuovamente p la probabilità di successo del progetto (Q > R con probabilità p
e Q = 0 con probabilità (1 p)). Per semplicità si assuma inoltre che p = e,
il livello di impegno dedicato al progetto. Il costo per il debitore, in termini di
impegno dedicato al progetto, è pari a 12 p2 , dove rappresenta un parametro
della funzione di costo.
Il prenditore di fondi massimizza i suoi pro…tti rispetto all’impegno e (in
questo caso alla probabilità di successo):
max p(Q
p
p=
Q
RIL )
RIL
1 2
p
2
(1)
A questo punto dobbiamo endogeneizzare il tasso di interesse richiesto dal
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prestatore individuale (RIL ) in un mercato concorrenziale. Poniamo che il costo
opportunità dei fondi da esso prestati sia pari a . La conzione di pro…tto pari
a zero per il prestatore ci fornisce la misura del tasso applicato:
pRIL =
=) RIL =
p
Sostituendo RIL nella (1) e risolvendo per p, otteniamo:
p2
Qp +
=0
Si dimostra3 che la soluzione di equilibrio scelta è quella con il più elevato
livello di p:
p
Q + Q2 4
p =
2
Nel caso di responsabilità solidale, in un gruppo composto da due sole persone, de…niamo m il costo addizionale a cui va incontro il membro del gruppo
che non rimborsa la sua quota. In questo caso, a di¤erenza del precedente, il
prenditore massimizza:
max p(Q
R)
p
Q
p=
1 2
p
2
R m
2m
mp (1
p)
(2)
La condizione di pro…tto nullo per il prestatore è, in questo caso:
pRGL + mp (1
p) =
=) RGL =
p
m(1
p) < RIL
Sostituendo RGL nella (2) e risolvendo per p, otteniamo:
(
m)p2
Qp +
=0
Si dimostra che la soluzione di equilibrio scelta è ancora quella con il più
elevato livello di p:
p
Q + Q2 4(
m)
pb =
>p
2(
m)
Da cui emerge che la probabilità di successo (e quindi l’impegno dedicato al
progetto) risulta maggiore rispetto a quanto avvenga in un prestito individuale4 ,
in quanto il numeratore della frazione è maggiore rispetto al credito individuale,
mentre il denominatore risulta inferiore.
3 In questo caso la banca è indi¤erente rispetto ai due valori di p, mentre un p più elevato
migliora il pro…tto del prenditore. Si vedano in proposito Ghatack e Guinanne (1999).
4 Per ipotesi si assume che m < Q < . Si vedano ancora Ghatack e Guinanne (1999) per
ulteriori dettagli su queste ipotesi.
10
Concludendo la panoramica sulla struttura dei prestiti di gruppo, è necessario osservare che i prestiti erogati sono di ammontare ridotto e l’importo è
spesso crescente nel tempo, per ovvie ragioni di a¢ dabilità dei gruppi. La scadenza dei prestiti è generalmente breve, e i gruppi vengono …nanziati ripetutamente per un arco di tempo piuttosto lungo prima che le condizioni economiche
dei singoli membri permettano loro di rendersi economicamente indipendenti,
in particolare per l’approvvigionamento degli input produttivi. In base a questa
regola si vuole dare origine a un rapporto continuativo con il datore di fondi,
in maniera tale che, data la sanzione economica rappresentata dal mancato rinnovo del prestito, venga incentivato il ripagamento delle somme erogate. I tassi
di interesse richiesti sono particolarmente ridotti, in particolare se si considera
l’elevato rischio associato al fatto di prestare somme a soggetti relativamente
privi di capacità imprenditoriale e di garanzie reali (Grameen, BRAC e BRDB12 in Bangladesh, per esempio applicano tassi che si aggirano intorno al 20 per
cento).
Tuttavia, al …ne di migliorare le capacità imprenditoriali dei soggetti …nanziati, vengono istituite riunioni settimanali durante le quali si cerca di infondere cultura …nanziaria e imprenditoriale, nonchè si impartisce l’osservanza di
regole di “buona condotta”destinate a migliorare le condizioni igienico-sanitarie
dei pari a¢ nchè questi siano maggiormente in grado di operare in buona salute
e rimborsare le somme ricevute in prestito. Tali servizi aggiuntivi (non-credit
services) sembrano essere un’altra determinante del successo del microcredito e
dei tassi di rientro particolarmente elevati.
In…ne, l’evidenza empirica sul microcredito mette in luce gli e¤etti positivi
dei programmi lanciati nei paesi più poveri in termini di aumento del benessere,
della scolarizzazione, e dell’investimento di risorse nei progetti …nanziati (Pitt
e Khandker, 1998; Madajewicz, 1999; Dalla Pellegrina, 2005). Grameen Bank,
per esempio, conta ormai più di 2.4 milioni di clienti, 95 per cento dei quali sono
donne. Con 1,170 u¢ ci, opera in 40,000 villaggi, coprendo più della metà dei
villaggi del Bangladesh.
Un elemento non trascurabile nell’ottica di estensione di questa tipologia di
credito, è quello della sostenibilità …nanziaria delle organizzazioni che operano
in tale campo: si sostiene infatti che tassi di interesse così bassi in assenza di
garanzia non siano autosostenibili e sono perciò necessarie frequenti donazioni
da parte dei governi o di altre organizzazioni internazionali (ad esempio World
Bank) a¢ nchè le istituzioni microcreditizie siano in grado di sopravvivere. Ciò
nonostante, alcune NGO sono divenute vere e proprie banche (ad esempio BancoSol in Bolivia) ma al prezzo di una minore solidarietà verso i più poveri dei
poveri. Si cerca perciò un compromesso tra sostenibilità …nanziaria e corretto
targeting presso le fasce più povere della popolazione mondiale: un’idea può
essere quella di fare uso delle donazioni esclusivamente come “bu¤er” in situazioni legate a calamità naturali o circostanze avverse di varia natura (anche se
attraverso forme di micro-assicurazione e micro-riassicurazione –un esempio è
costituito da SEWA Bank in India–si cerca di rendere indipendenti le istituzioni
di microcredito da qualsiasi tipo di intervento esterno).
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http://www.cermi.eu/useful-links
Opportunità Ph.D. Europa:
- http://uia.easycruit.com/vacancy/1264109/104729?iso=gb
(Into this program topics related to micro…nance management are welcome)
- http://www.europeanmicro…nanceprogram.org/
- http://www.cermi.eu/phdstudents
Per ulteriori informazioni: [email protected]
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