Numero 2 (dicembre 2015) - LICEO del COSSATESE e VALLE
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Numero 2 (dicembre 2015) - LICEO del COSSATESE e VALLE
N° 2 08/12/2015 Liceo Cossatese e Vallestrona LA RAGNATELA PARIGI ORIENTAMENTO INTERVISTE GIOCHI MUSICA ARTICOLO DEL MISTERO 2 Numero II – Dicembre 2015 Lei e lui a letto. Lei: "Mi sta tornando una certa voglia...". Lui: " Domattina cerchiamo un dermatologo!". S ull‟Orientamento la legge “La Buona Scuola” ha cambia- durli alla scelta in questo numero proponiamo alcuni utili struto molto, chiedendo di iniziare i percorsi che porteranno menti che ciascuno può decidere se sfruttare. Chiediamo alla scelta già in terza. Mentre le terze e le quarte hanno anche ai docenti come hanno fatto loro a scegliere. già avviato incontri per progettare il percorso che deve con- A ntonio Silvio Calò, professore di Storia e Filosofia al liceo di Treviso, ha auto pubblicato il proprio libro “Consigli per l‟orientamento universitario”. Questo personaggio ha dunque il merito di averci fornito con la sua stessa storia un ponte tra i due argomenti principali di questo numero, ovvero il self publishing e l‟orientamento post-scolastico. Il signor Calò è un personaggio eclettico la cui figura si collega anche con quello che è stato il filo conduttore di tutto il numero precedente: l‟immigrazione. Antonio, infatti, oltre ad aver pubblicato in modo autonomo su Amazon il suo libro sull‟orientamento post – scolastico, di cui tra poco analizzeremo i punti focali, ha scelto di ospitare sei profughi in casa sua. Il professore, insieme a sua moglie e al loro quarto figlio, dice di non sentirsi un eroe o un salvatore nell‟aver offerto ospitalità a quei ragazzi, tutti con meno di trent‟anni e provenienti da Nigeria, Ghana e Namibia. Il suo gesto, a suo dire, è stata una risposta ad un‟istanza della sua coscienza civile (e cristiana) che non gli ha permesso di restare indifferente. Forse sono stati anche il suo senso civico particolarmente spiccato, questa moralità altissima e questo altruismo che ci hanno sensibilizzato nei confronti di questo personaggio veramente particolare. Ma ad interessarci particolarmente, in questo momento, è “l‟Antonio scrittore ed orientatore”. Il professore è infatti anche un orientatore, figura professionale assente nel nostro territorio ma che, a suo dire, ha una particolare rilevanza nella scelta del percorso, universitario o meno, che ciascuno di noi deciderà di intraprendere. Nel suo libro, che egli definisce “racconto” di un‟esperienza di ormai quindici anni, costituita da analisi, domande, risposte e soprattutto colloqui tra lui e i molti ragazzi che ha assistito nella loro scelta, Antonio parla di orientamento post diploma abbracciando tutte le opportunità possibili: questo è il tema che mi ha maggiormente affascinata e colpita del suo lavoro. Per la prima volta, infatti, ho sentito dire ad un professore che la scelta giusta per un liceale non è necessariamente l‟università. Il professore descrive e analizza diverse opportunità, e non manca mai di rimarcare come sia utile, se non indispensabile, che i ragazzi le valutino tutte e, possibilmente, le provino anche. E soprattutto, come spesso dimentichiamo, sottolinea che quella post diploma è una scelta che può potenzialmente influenzare tutto il nostro futuro lavorativo e non solo. Circa questi due argomenti, Antonio propone due paragoni molto semplici ma, a mio parere, molto chiari. 1) Ognuno di noi possiede delle potenzialità specifiche, e ha bisogno di trovare il settore in cui applicarle perché esse diano i loro frutti. Così come ogni pianta ha le sue caratteristiche e necessità di un terreno idoneo per crescere al meglio. 2) Il ragionamento corretto da fare è che alla fine delle scuole superiore tutti gli studenti possano avere davanti a sé tutte queste opzioni: andare a lavorare, per un certo periodo o in modo definitivo; andare a fare un periodo di volontariato; passare un periodo medio-lungo all‟estero per imparare bene una lingua e confrontarsi con una realtà nuova e differente da quella usuale; scegliere subito il percorso universitario; frequentare dei corsi singoli all‟università. E, ovviamente, tendendo presente che nessuna delle scelte esclude le altre, anzi, più esperienze facciamo, più la decisione che prenderemo alla fine sarà veramente una scelta. Allo stesso modo, quando andiamo in un ristorante che conosciamo, scegliamo quasi sempre il solito piatto, per essere sicuri che ci piaccia. Ma abbiamo questa certezza solo perché abbiamo assaggiato molte volte quel piatto e altrettante volte ne abbiamo assaggiati di diversi, per poter arrivare ad una decisione consapevole. Spero che questi due esempi siano stati chiari per voi quanto lo sono stati per me, quando ho letto queste parole. L‟analisi che fa Antonio delle diverse opportunità è chiara, concreta e approfondita; motivo per cui consiglio a tutti di leggere il suo libro, un centinaio di pagine davvero illuminanti. Nelle prossime pagine, comunque, forniremo un sunto dei punti principali analizzati dal professore di cui voglio citare ancora una frase: “Non importa quanto tempo richiederà compiere la nostra scelta, perché sarà più importante scegliere bene e intraprendere il nostro percorso convinti e con la giusta determinazione, che non trovarsi nei tanti non-luoghi della vita, dove il tempo passa senza senso”. La Ragnatela 3 Numero II – Dicembre 2015 N La castità è una forma di avarizia. el suo libro, il professore individua sette tappe fondamentali da conseguire per portare avanti un serio percorso di orientamento. Per noi, sprovvisti di un orientatore, queste tappe diventano sei e sono: 4 Per gli studenti orientati verso un futuro nelle professioni, organizzare un ciclo di incontri con un consulente del lavoro per iniziare a prendere dimestichezza con il mondo lavorativo, imparare a strutturare un CV (curriculum vitae) ecc 1 Un’informazione generale del mondo universitario da parte dell‟istituto di appartenenza 5 Per gli studenti del terzo anno e del quarto anno si consiglia un approccio alla discipline adatto a far emergere passioni e interessi, a conoscersi e ad avviare un serio confronto con il mondo universitario visto come luogo di formazione personale 2 Per gli studenti dell’ultimo anno la possibilità di andare a visitare direttamente le Università 3 Per gli studenti del triennio, promuovere una serie di incontri con 6 Sempre per gli studenti del terzo ex studenti che si sono realizzati e quarto anno s‟invitano le scuole nelle diverse professioni o che stanno compiendo un percorso di appartenenza ad organizzare durante le estati degli stage universitario. presso istituzioni, enti, aziende private e pubbliche. Riguardo questo terzo punto, nelle scorse settimane la scuola La nostra scuola offre già la possibil tà di partecipare a stage lavorativi. si è messa in contatto con molti ex alunni per creare una rete Inoltre, la riforma della Buona Scuola impone a tutti di aiuto per tutti gli attuali maturandi o, più genericamente, gli gli studenti di conseguire, entro la maturità, almeno studenti del triennio che necessitano di aiuto per 200 ore di alternanza l‟orientamento. Nelle pagine seguenti trovate il risultato di quel scuola-lavoro. lavoro. Alice “ Poche idee e ben confuse”. Questa è la riposta più frequente tra gli studenti liceali del triennio alla domanda “Hai già un‟idea su che facoltà frequentare all‟università?” Esclusi i pochi prescelti che sanno già che faranno medicina, veterinaria piuttosto che giurisprudenza, per moltissimi ragazzi la scelta dell‟università è una delle questioni più insidiose da affrontare. Un quinto dei giovani che si iscrive all‟università si ritira dopo il primo anno o cambia indirizzo a causa di un orientamento poco efficace e approssimativo. Dunque cosa si può fare per cercare di comprendere meglio il complesso sistema universitario e chiarire i tanti dubbi? presentano il difetto di essere dispersivi e poco focalizzati. Non fornisce una risposta specifica e immediata, ma molti dati che non chiariscono al meglio le idee. Il test è breve, richiede 15 minuti di tempo e alla fine, ognuno viene identificato con un animaletto, che presenta le proprie caratteristiche e gli aspetti personali (io sono una formica ambiziosa). Sul web questo tipo di attività sono molto diffuse ma sono solamente un aiuto indicativo. La scelta deve essere effettuata, a mio parere, responsabilmente e in modo personale, sceIl Ministero dell‟istruzione italiano propone un test gliendo ciò che più piace e soddisfa i propri interessi. d‟orientamento gratuito da svolgere online (http:// Dunque, buona fortuna a tutti per la decisione, in particolare ai www.istruzione.it/orientamento/), gestito dal servizio di orien- ragazzi di quinta, che dopo aver superato il traguardo della tamento Alma Laurea. Si tratta di un percorso in quattro tappe maturità, vedranno realizzarsi la loro scelta universitaria. con l‟obiettivo di: individuare i punti di forza, verificare le conoscenze su alcune caratteristiche del sistema universitario, fornire corsi di laurea in base alla materie che più piacciono ed infine valutare le aspirazioni lavorative. Dopo aver inserito i dati personali, selezionato le caratteristiche che più ti si addicono, graduato le materie preferite e risposto ad alcune domande, viene elaborato un dettagliato e completo profilo personale. I risultati del test, che rimangono consultabili online, permettono di ricevere moltissime informazioni sull‟argomento, però La Ragnatela France- 4 Numero II – Dicembre 2015 E “loro” i prof. quando e come hanno scelto di diventare quello che sono? Quattro domande e tante risposte, molte interessanti perché qualcuno, più di altri, ha raccontato un pezzo della propria storia. Ecco le domande 2. Mi ha aiutato a scegliere la mia strada esclusivamente la passione per lo sport e la speranza di poter contribuire alla crescita dei miei futuri alunni tramite i sani principi sportivi. 3. Rifarei questa scelta a condizione di poter ritrovare gli alunni che hanno frequentato il Liceo Cossato prima, e l'I.I.S. Cossatese e Valle Strona poi: il rapporto umano instaurato in tutti questi anni con loro. E’ una cosa che porterò per sempre nel mio cuore. 4. Un consiglio "post diploma" è quello di non ascoltare i consigli di insegnanti, genitori, adulti in genere, ma di dar retta al proprio animo, alle proprie passioni, indipendentemente alle future 1) Quando ha scelto cosa voleva fare “da grande”? 2) Cosa o chi l’ha aiutata maggiormente a decidere la sua strada? 3) Se potesse tornare indietro rifarebbe questa scelta? 4) Un consiglio per i nostri maturandi? prof.ssa FEDERICI 1) La scelta del corso universitario da seguire l'ho fatta durante l'ultimo anno delle superiori, negli anni precedenti mi era molto chiaro quali percorsi non mi interessassero ma ero ancora molto confusa su quale indirizzo scientifico mi piacesse davvero. Mi sono iscritta a biologia con la convinzione di dedicarmi alla ricerca e poi invece sono diventata un'insegnante. 2) I miei genitori mi hanno sempre sostenuta ma non sono mai intervenuti ad influenzare le mie scelte. Entrambi erano convinti che dovessi seguire le mie predisposizioni per poter fare un lavoro che mi piacesse. 3) Dopo tanti anni di lavoro e diversi cambiamenti posso dire che ho fatto le scelte giuste e rifarei tutto da capo. Sicuramente, visto con gli occhi di un adulto, eviterei alcuni errori di percorso e migliorerei la metodologia di studio. 4) Dalla mia esperienza posso dire che tante ore di studio continuato sono meno proficue di blocchi di qualche ora inframmezzati da attività sportive anche all'aria aperta. L'importate e' credere in quello che si fa e non mollare fino al raggiungimento dell'obiettivo. Il mio dottore mi ha detto di smettere di bere, fumare e fare sesso. Allora anche se a malincuore, ho cambiato dottore. prospettive di lavoro. prof.ssa BENANCHIETTI 1) Al termine del liceo 2) Mi ha fatto avvicinare un’amica cara, che mi ha suggerito cosa scegliere e capire il mondo culturale3) D un certo punto di vista, sceglierei di dedicarmi al restauro di opere d’arte. Da un altro invece, rifarei la medesima scelta senza dubbi in quanto mi è piaciuta molto prof.ssa POZZALI 1-2) Mi ha sempre interessato la professione insegnante come del resto moltissime altre professioni (archeologo, medico, astro fisico....) ed alla fine quella più realizzabile mi è sembrata quella di insegnante. 3) Se tornassi in dietro mi piacerebbe iscrivermi alla facoltà di medicina. 4) Poiché il mercato del lavoro richiede per lo più competenze ingegneristiche e gestionali consiglierei di orientarsi in questa direzione, ma se proprio queste scelte non rientrano nelle vostre corde, scegliete la facoltà che vi più vi piace perché alla fine è prof.ssa.VAGLIO 1) Quando ho scelto filosofia non avevo ben chiaro cosa fare da importante studiare con passione, perché solo così si possono grande, ho seguito la mia passione. ottenere i risultati migliori. 2) Hai miei tempi non vi era un orientamento nelle scuole, pertanto mi ha aiutato il fatto di aver già fatto filosofia e di essermi prof.ssa NEGRI appassionata a quella materia. 1) Nella vita o sei tu che scegli o sono gli altri che scelgono per 3) Penso che rifarei quella scelta, ma dedicandomi interamente te, nella mia spesso gli altri hanno scelto per me. Sia alle supealla ricerca, cosa consigliatami dai professori della mia facoltà, riori sia successivamente ho lasciato che gli altri scegliessero per ma che non ho potuto effettuare per motivi familiari. me adattandomi ad ogni tipo di situazione. Avrei desiderato 4) Nelle vostre scelte, non ragionate "sul mercato" , ma sulle insegnare e fare la maestra, mia mamma lo era, ma lei mi impedì vostre passioni! di farlo, perché lei viveva questa situazione con molto affanno. Ero l’ultima di tre figlie e io dovevo diventare geometra e portare avanti le attività di famiglia. Ho studiato geometri e mi sono prof BERTOLINI 1. Ho scelto " cosa volevo fare da grande" all'inizio del quinto diplomata con ottimi voti; anche se non mi piaceva quello che anno delle scuole medie superiori. studiavo sono arrivata alla fine del percorso e mi sono diplomata La Ragnatela 5 Numero II – Dicembre 2015 con la lode. Finito il percorso volevo iscrivermi a lettere e filosofia: io volevo insegnare! Dopo la maturità ho compiuto la prima scelta “personale” e non sono andata al lavoro sicuro nella ditta della mia famiglia. Così ho iniziato a fare dei concorsi e ho vinto quello di geometra di cantiere: il mio ufficio era Milano e dovevo andare a lavorare al Sud. Una volta sposata mi sono iscritta all’università per conseguire il diploma di laurea in erboristeria, ma anche qui non avevo scelto io (mio marito ha una farmacia). Avevo già figli e non volevo più girare l’Italia e dopo dei problemi di famiglia ho rivalutato l’importanza dei valori di tutte le cose che avevo davanti agli occhi. Avevo deciso di diventare mamma a tempo pieno però è stata una scelta sofferta: non volevo fare solo la mamma, volevo anche lavorare! Ho fatto anche l’animatrice e la catechista, era il mio modo di stare a contatto con i giovani, ma la mia vita non doveva essere solo casa-chiesa-famiglia. In quel periodo avevo fatto dei corsi di teologia e per curiosità a 40 anni mi ero iscritta a questa facoltà, così ho incominciato ha dare esami e ho preso la laurea, inoltre ho preso specializzazioni in didattica e psicopedagogia. Provando a lavorare in alcune scuole ho scoperto che volevo davvero fare questo lavoro, io volevo fare l’insegnante ed a 50 anni che ho scelto cosa volevo fare della mia vita. Lo dico con molto orgoglio perché a 50 anni una donna si sente invecchiare e io stavo invece iniziando a vivere. 2) Mi ha condizionato molto la determinazione e il fatto di aver lasciato scegliere gli altri, avrei dovuto seguire il mio sogno fin da subito! 3) Non lo so, perché quando io ero giovane non avrei mai pensato di fare questo lavoro perché ero molto lontana dalla fede. La scelta che ho fatto la devo alla vera conversione che ho avuto. 4) Il mio consiglio è di non dimenticare mai i propri sogni e di perseguirli a tutti i costi, con le fatiche e con l’impegno tutto si può realizzare. Vi auguro che siate voi a scegliere e che non vi lasciate spaventare dal fatto di dover studiare ancora dopo la quinta, può capitare di non volere andare avanti ma è soltanto grazie alla conoscenza che vedremo realizzati i nostri sogni. Scegliete subito, non prendetevi l’anno sabbatico, iniziare a lavorare, si, può essere un aiuto ma si può lavorare e studiare. Non aspettate e non lasciate che il tempo porti via i vostri sogni. Cosa fa l'albero maestro su un veliero? Spiega le vele agli altri. perché non mollai mai gli studi universitari. Questa situazione però condizionò la mia entrata nel mondo del lavoro, in quanto persi i contatti con la mia Università. La perdita di mio padre inoltre mi privò del mio fondamentale punto di riferimento e mi lasciò completamente svuotata, senza progetti o ambizioni. Sapevo solo che non volevo fare l’insegnante a nessun costo, tuttavia all’inizio accettai una supplenza di qualche ora all’alberghiero di Varallo, per guadagnare qualcosina, dato che lo studio professionale presso cui avevo iniziato un tirocinio non mi pagava. Fu in quel periodo che, incoraggiata dalla segreteria della scuola, mi iscrissi, più per compiacimento che per convinzione, al concorso per fare il docente. Dopo qualche mese, realizzai il mio sogno e trovai lavoro come controller in un’azienda. In quel momento, però, il mio lavoro non era molto conosciuto e diffuso nel biellese, poiché le aziende, di tipo padronale, non credevano molto nella sua utilità e, infatti, ottenni poche soddisfazioni. Dopo due anni in azienda, quando iniziai a capire che difficilmente avrei avuto un futuro se fossi rimasta nell’azienda che mi aveva assunto, con grande stupore, ricevetti la lettera di immissione in ruolo. All’epoca dovevo sposarmi, il mio ragazzo e mia madre insistevano affinchè scegliessi la scuola, secondo loro una professione più adatta ad una donna, e così feci anche se, allora, fu una decisione sofferta. In seguito, mi accorsi di essere stata baciata dalla fortuna, avevo fatto di tutto per non fare l’insegnante e invece mi accorsi che era il lavoro più bello che avessi potuto fare. A 46 anni, con i figli grandi, ho poi deciso di rimettermi in gioco e affrontare il concorso da preside. 3 ) Per quanto riguarda la professione docente sicuramente la rifarei, con tutte le ansie che hanno patito i miei ex colleghi, in particolare per quanto riguarda la partecipazione al concorso! DS Tiziana TAMBURELLI Non so se rifarei la scelta del DS perché la qualità della mia vita 1)Sapevo cosa non volevo fare: non avrei mai fatto la commerè notevolmente peggiorata cialista, per questioni famigliari . Mio padre a causa di un commercialista incompetente fu vittima di un brutto episodio con il 4) Non è facile dare consigli, sicuramente seguite il cuore e le fisco e vedendolo molto abbattuto ho un po’ odiato questa cate- vostre attitudini. Provate a fare ciò che vi piace fare e non rinunciate ai vostri sogni. Il lavoro è un aspetto fondamentale nella goria. vita di un individuo e a volte può essere più importante del ma2) Avendo frequentato l’università Bocconi avevo in mente di trimonio. Sicuramente, all’inizio , bisogna accontentarsi e adatproseguire con l’economia aziendale, volevo diventare manager tarsi a fare tutto, ma se si avrà pazienza, prima o poi si otterranma in quel periodo i miei si ammalarono e dovetti seguirli e stare no soddisfazioni. Con il tempo, poi, speriamo che migliori anche accanto a loro, portammo addirittura mio padre in Francia in un la situazione economica del nostro paese! studio oncologico . In quel periodo dovetti anche occuparmi dell’attività di mio padre, ma riuscii ugualmente a laurearmi La Ragnatela 6 Se fossi, se avessi e se potessi erano tre fessi che giravano per il mondo. Numero II – Dicembre 2015 Aosta Biella Milano Psicologia: Perazzo Carola, Pillon Valeria Amministrazione Aziendale: Amico Matteo, Di Giusto Beatrice, Stabile Tiffany Alison Scienze dei beni culturali: Polla Federica Scienze linguistiche: Barberis Organista Carolina, Rosso Roberta, De Bei Federica Lingue e Turismo: Rizzo Sara, Esposito Sara, Brocca Federica Scienze Naturali: Bazzano Greta Accademia delle belle arti: Bordignon Simona Scuola di cinema: Bucciella Marta Castellanza Fisioterapia: Ravetto Annachiara Giurisprudenza: Boggio Sola Sabrina, Salono Giulia Novara: ni Federica, Esposito Arianna Ingenieria Informatica: Selaris Mirko Accademia delle belle arti: Delmastro Corinne Fisioterapia: Secco Luca , Ferrero Valentina, Buccella Vittoria IULM: Pozzati Pietro, Gioia Elisa, Babbo Valentina Biotecnologie: Coda Canun Alessia Ostetricia: Fangazio Margherita CTF: Bovo Martina Scienze del Farmaco: Berteletti Mattia Farmacia e Infermieristica: Pace Cristina, Panuccio Elena, Mazzole- Menagement per arte, comunicazione e coltura: Piga Elisa Scienze linguistiche e letterature straniere: Vercellotti Anna Scienze umanistiche/dell’educazione: Bocca Ozino Helena,Marvulli Federica, Montà Chiara Clara Padova Medicina e chirurgia: Prolin Elisa Pavia Psicologia: Mazzon Teresa Venezia Ca’ Foscari: Di Biase Claudia, Marchioni Cecilia Lingue: Mazza Martina Torino Business: Rondi Giacomo, Schiavinato Francesco CTF: Sette Edoardo Design e comunicazione: Giesen Sofia, Paracchini Matteo, Valli Vanessa, Vaudano Laura, Fisica: Azeglio Simone, Rapisarda Luca na Vercelli Medicina: Pesce Andrea Francesca, Poletti Marco, Ronarolo Margherita, Nicola Chiara Filosia e comunicazione: Carà Veronica, Vanzo Gaia Politecnico: Corona Serena, Detratti Davide, Guala Matteo, El Mostachrik Sanaa, Malesevic Gorana, Diego Gibello Foglio Scienze dell’educazione e della formazione: Meucci Francesca ICOM: Mattotea Elisabetta Igiene dentale: Boggian Serena Ingegneria: De Rocco Elisabetta, Ianni Marta, De Pietra Martina, Manacorda Patrik, Comoli Gaia Sofia, Del Vecchio Filippo, Pizzato Chiara, Aita Susanna, Nasi Jacopo, Morani Michele Scienze Naturali: Bortolot Mariana, Gianadda Serena, Rosso Andrea, Bazzano Greta Scienze Politiche: Carollo Carlo, Brocca Pietro Pisa Medicina: Costenaro Mattia Scienze Biologiche: Piccaluga Riccardo Scienze e tecnologie agrarie: Merlo Elisa Storia: Strobino Matteo Lettere: Gronda Bertolino Eleonora Matematica: Cerutti Giacomo, Sola Elisabetta, Tonanzi Eugenio Lingue: Rizzo Sara, Ovio Rachele, Garbaccio SereColombia Ciencias exactas: Comoglio Lorenzo Londra Fisica e Filosofia: Azzoni Susanna Genetica: Pistono Alice Pechino Lingua e cultura Asia e Arica: Retegno Martina 7 Numero II – Dicembre 2015 La maggior parte delle persone crede di pensare, mentre in realtà organizza semplicemente i propri pregiudizi. I l progetto di Orientamento per le terze quarte e quinte pre- Tutti sono disponibili ad essere contattati via facebook. Chi ha vedeva la creazione di una rete di ex studenti. indicato un altro mezzo (email o telefonino) è segnato con un asterisco. Chiedendo al responsabile per l‟orientamento si L‟invito è stato rivolto a tutti gli ex studenti degli ultimi tre avranno le informazioni per il contatto. anni iscritti allo spazio Facebook de “Laragnatela” e oltre 100 hanno risposto dando la propria disponibilità ad essere contat- Ecco qui di fianco chi sono, dove sono e le facoltà che fretati per fornire consigli sulla Facoltà frequentata e sugli aspetti quentano. Il loro elenco sarà reso disponibile anche nel sito. positivi e negativi della sede scelta. P erché hai deciso di fare un anno all’estero in Brasile? Due estati fa ho fatto una vacanzastudio in Inghilterra la quale mi ha spinto a pensare di studiare all‟estero per un período più lungo; Ho scelto di fare l‟exchange year per imparare una nuova lingua, in questo caso il portoghese, per immergermi in una nuova cultura completamente differente, per imparare ad essere piú indipendente, per scoprire qualcosa di nuovo, di diverso, e per avere una visione della vita un po‟ piu ampia. Sono in Brasile ma in realtà non avevo scelto solo questo Paese ma ben 7 (Stati Uniti, Danimarca, Brasile, Finlandia, Norvegia, Svezia e Sud Africa) e dopo i test che ho fatto mi hanno assegnato il Brasile. In quale città vivi e da quanto tempo? Vivo a Cachoeiro de Itapemirim nello stato dell‟Espirito Santo, è una città di circa 200.000 abitanti, abito in centro città. Sono arrivato Il 9 di agosto e sono quasi tre mesi che sono qui. La tua giornata tipo? Sveglia alle 5:50, doccia, colazione, alle 6.30 esco di casa e vado a scuola a piedi, 6.50 arrivo a scuola, 7 iniziano le lezioni, le quali sono divise in 6 ore da 50 minuti con un intervallo di 20, 12.20 finiscono le lezioni e torno a casa (con eccezione del lunedì e del mercoledì che ho il pomeriggio e finisco alle 4.40), al pomeriggio studio o esco con gli amici o gioco a basket. La mia giornata tipo è abbastanza stancante, ma ogni giorno imparo qualcosa di nuovo e vivo nuove esperienze. Com’è la scuola? La scuola qui inizia alle 7 e finisce a 12.20, le ore sono da 50 minuti e l‟intervallo dura 20 minuti, in più ho due pomeriggi nei quali mangio a scuola e ho lezione fino alle 16.40. Studio in una scuola privata perché in Brasile il livello delle scuole pubbliche è molto basso, non è particolarmente difficile come scuola, l‟unico problema è la lingua perché prima di arrivare in Brasile non ho mai studiato il portoghese. Le materie sono più o meno le stesse che studio in Italia ad eccezione di arte e informatica che non sono comprese nel piano di studi delle scuole Brasiliane. Le cose che ti mancano di più? Sicuramente mi manca il cibo italiano, mi prenderete per pazzo ma mi mancano anche il freddo e la neve, perché dove vivo non hai mai fatto meno di 20 gradi, non esiste un vero e proprio inverno. Cosa ti piace di più di questa esperienza? Sicuramete il popolo brasiliano che mi ha accolto calorasamente sin dal primo giorno, poi la varieta di frutta e succhi che si possono trovare per strada. Un saluto a quelli del liceo? Ciao a tutti e buon anno scolastico! Per chi fosse interessato a fare l‟anno all‟estero o semplicemente avesse qualche domanda mi scriva senza problemi. Matteo Bidella: e anche perchè tu sei sex. Più tardi, la bidella all‟alunno di prima: perchè non hai firmato il foglio? guarda che non ti faccio più tutti sti complimenti...sex di qua, sex di là… Ora di scienze, un alunno è girato per parlare con alcuni compagni, la prof.ssa Pettinati, vedendolo agitato: “Gianmarco, no Jacopo, no Gianluca, camomillaize (camomillizzati) yourself!” Qlunno: TiO2...diossido di Tiberio! Casaliggi: No, Tiberio Gracco è meglio lasciarlo nella storia Tamiati: “Qual era il padre della pittura del Quattrocento?” Gaia: “Michelangelo!” Tamiati: “No” Gaia: ”Donatello” Tamiati: “Vuoi elencarmi tutte le tartarughe ninja per caso?” Seira: (storia) La condizione degli operai viene mostrata anche nel film di Charlie Chopin “Tempi moderni”. Alunno: posso chiudere le finestre, prof? Cagliano: sì sì, non c'è più quella fragranza di eau de fogne! Alunna: ma i serpenti fanno uscire le uova dalla bocca? Alunno: perchè nella pagella c'è scritto sex e non sei? Prof: perchè sei è facilmente modificabile Alunna: Prof, ma il cavaliere di cui parla Boiardo è umanista o romanista? Gialluca: “Dottore dottore, ho male a una costina!” “Eh, si faccia una grigliata!” La Ragnatela 8 C Numero II – Dicembre 2015 "Soldato Smith, non ti ho visto oggi alla lezione di mimetizzazione". "Grazie, sergente!". ome può emergere chi pensa di avere un talento? Siamo poi tornati a visitare il mondo degli Youtubber, quei personaggi che creano un proprio canale e pubblicano video Alle strade tradizionali oggi si aggiunge la possibilità cercando di sfondare: abbiamo intervistato una ragazza che di giocare la carta Internet. Sono molti che usano la ce l‟ha fatta e che oggi, oltre al proprio canale, gestisce un rete come vetrina per proporsi e presentare al pubblico le programma su RealTv. proprie creazioni: molti restano ignoti ai più, ma altri riescono ad emergere. Abbiamo provato ad esplorare tre territori: quel- Infine abbiamo cercato tra coloro che pubblicano in rete le lo della Fan Fiction e dei siti che nella rete danno spazio a chi proprie creazioni musicali utilizzando canali diversi dal classiama la scrittura. E‟ stato facile perché abbiamo scoperto di co Youtube. Anche qui abbiamo sentito due DJ che stanno giocare in casa e che due redattrici erano iscritte a spazi di cercando di farsi conoscere. questo tipo. V i siete mai chiesti guardando un film o una serie tv, oppure leggendo un libro, che cosa sarebbe successo se i protagonisti avessero agito diversamente? Vi siete mai domandati quali fossero i pensieri dei personaggi, le loro emozioni? E chi non ha mai sognato di incontrare il suo attore o cantante preferito? dall‟azione alla fantascienza, dall‟horror al romantico, dallo storico all‟epico, dall‟introspettivo alla poesia, passando per la commedia, il thriller e il soprannaturale. Molti adolescenti hanno deciso di usar la propria creatività per inventarsi risposte alle loro domande, scrivendo delle storie che nel gergo di Internet sono note come “Fan fiction”. Gli argomenti e i temi possono essere dei più disparati, l‟unico limite è la fantasia dello scrittore. Altri invece hanno deciso di sfogare la propria creatività esprimendola scrivendo storie originali, con trama e personaggi propri. Le tematiche molto varie, così come i generi, I siti dedicati ai cultori della scrittura sono affollati di racconti, poesie, in cui il foglio è sostituito da un file di Word, pronto ad essere scritto e pronto ad accogliere tutto ciò che la fantasia suggerisce alla mente. Questi spazi sono a disposizione di tutti coloro che vogliono cimentarsi nella scrittura, ma in essi viene offerta la possibilità di ricevere critiche costruttive riguardo il proprio stile di scrittura, suggerimenti sulla trama o per migliorare nel complesso. Cosa motiva gli aspiranti scrittori e c‟è chi, seguendo questa strada, è riuscito ad emergere? I l fenomeno del self-publishing ha avuto una vera e propria occhio critico, ipotizzando continue idee per sviluppi alternativi esplosione negli ultimi anni. Cosa spinge le persone, i ra- delle trame e mettendole per iscritto nel tempo (ahimè poco) gazzi, gli adolescenti a voler cimentarsi nella scrittura, dai libero. racconti brevissimi a veri e propri libri? Attualmente sono soprattutto i film della Marvel che, grazie Io ho iniziato un paio di anni fa, spinta dal desiderio di dare un alle relazioni tra i protagonisti, mi permettono di scrivere nufinale diverso ad un episodio di una serie televisiva, ma i moti- merose fan fiction, analizzando il passato di un personaggio, il vi sono i più svariati, ad esempio il voler mettere su inchiostro rapporto con gli altri, le sue emozioni e sensazioni. un proprio sogno, oppure la semplice voglia di voler dare ulteLe fan fiction non sono l‟unico campo in cui mi cimento, ma riore spazio a personaggi marginali, ma anche il voler analizprovo anche a misurarmi con la scrittura di storie originali, con zare una storia da un punto di vista diverso da quello abituale. una trama più strutturata e con personaggi in continua evoluCon il passare del tempo, guardando film, leggendo libri e zione; in questo caso è possibile creare intrecci, per poi scioappassionandomi a serie televisive, sono stata stimolata anglierli, fare di una tragedia una commedia solo grazie alla che da altri motivi. Ho cominciato a guardare e a leggere con fantasia, un computer e una connessione a internet. La Ragnatela 9 Numero II – Dicembre 2015 Senza occhiali Arisa è proprio carina. Poi appena li trovo vi dico meglio. Il mio carattere tendenzialmente introverso ha favorito questo hobby: su Internet potevo trovare il modo migliore di esprimermi, senza incappare in strafalcioni e pensando maggiormente a ciò che intendevo dire e ponderando a lungo su ciò che volevo trasferire sulla carta. Ho scoperto così la scrittura come mezzo che ti trasporta in un altro mondo, di nostra creazione, in cui è possibile sfogarsi e rilassarsi, in cui si possono attenuare i turbamenti esterni causati dai mille problemi. La soddisfazione più grande per me che scrivo è vedere apparire la propria storia tra quelle seguite o tra le preferite di altri iscritti, oppure leggere un commento positivo sul lavoro a cui ho dedicato tempo. La scrittura e la pubblicazione diventano così una vera e propria esperienza, anche senza uscire da casa, capace di darti un luogo in cui essere te stesso e di farti viaggiare senza il bisogno di benzina o di un biglietto: ti offre anche la possibilità di arricchire il bagaglio culturale e, vantaggio non secondario, di incrementare la conoscenza in una Dapprima, all‟inizio di quella che per me è stata una vera e lingua straniera. propria avventura, le recensioni scarseggiavano. Ho scoperto che la causa era anche di una debolezza apparentemente marginale, ma determinante dei miei racconti: la ricerca di una buona introduzione e di un titolo, capaci di catturare l‟attenzione e di indurlo a leggere la mia storia. Monica I NTRODUZIONE LA “RIVOLUZIONE MUSICALE” Milioni di ragazzi in ogni parte del mondo oggi sognano Fin dagli anni „90 la diffidenza verso le un futuro nella musica, ma una volta che case discografiche si è fatta sempre più si prendono le distanze dai sogni adoleforte da parte di tutti gli amanti delle sette scenziali la realtà appare dura, e conduce note. Quante volte abbiamo notato camsempre alla solita domanda: come faccio biamenti di stile o di immagine nei nostri a sfondare nel mondo della musica? cantanti preferiti? E quante altre abbiamo Le risposte sono innumerevoli, oggi presentito di artisti che prendevano le distansentiamo quella che negli ultimi anni sta ze dal mondo della musica, perché troppo prendendo più piede, ovvero la diffusione chiuso ed opprimente? di musica indipendente tramite l‟auto La musica indie (da indipendent, indipenpubblicazione; un modo nuovo di diventadente) è la risposta a tutto questo, ovvero re famosi nella moderna “era di internet”, il modo migliore per amministrare le prononché il più comodo: tutto quello che prie creazioni il più liberamente possibile: l‟aspirante musicista deve fare è registrauna vera e propria “rivoluzione musicale”. re le proprie canzoni in modo autonomo e pubblicarle su siti appositi in audio mp3 o anche in free do- I siti che ne offrono la realizzazione sono innumerevoli ed elencarli tutti sarebbe impossibile, ma quello che ha fatto wnload. sfondare più star internazionali è senza dubbio MySpace, il Ecco come fare. La Ragnatela 10 Numero II – Dicembre 2015 "Mi rifiuto" disse il netturbino. arrivare a Bandcamp, attraverso il quale artisti come Amanda Palmer hanno venduto interi CD. social americano che nei primi anni 2000 era la principale vetrina per artisti emergenti. Si parla di cantanti del calibro di Macklemore & Ryan Lewis oppure Mika, che nel giro di un mese è passato dal registrare canzoni in camera sua ad essere definito da emittenti del calibro della BBC “il nuovo Freddie Mercury”, e gli Arctic Monkeys, che nel 2006 facevano concerti sold out pur senza aver mai effettivamente pubblicato un album destinato al commercio. MySpace è solo un pratico esempio, ma se ne potrebbero fare centinaia; partendo da SoundCloud per i dj emergenti, per Ben Haggerty, in arte Macklemore, parlando dell‟ascesa della sua carriera ha detto: “E‟ stata una richiesta di amicizia su MySpace a cambiarmi la vita”. A tutti i ragazzi che oggi cercano fortuna raccomandiamo: andate oltre e seguite le storie di chi ce l‟ha fatta, perché la carriera che state cercando potrebbe nascondersi nel vostro laptop. Anna P er quanto riguarda la musica elettronica, Soundcloud J: Sicuramente i risultati sono arrivati pian piano con la mia testardaggine e voglia di fare, il risultato di tutto ciò è stato il è il sito più utilizzato dai musicisti emergenti per condimio singolo intitolato BOOMA YEE il quale mi ha aperto un videre i propri lavori; molti produttori oggi famosi lo mondo internazionale e mi ha permesso di esibirmi in più di sono diventati dal momento in cui un'etichetta discografica li 10 paesi in Europa. ha "scoperti" attraverso le loro tracce pubblicate gratuitamente Cosa facevi della tua musica prima di diventare famoso? proprio su Soundcloud e li ha scritturati. Ho intervistato due dj/produttori italiani che hanno raggiunto il R: Ribadisco: non credo di essere “famoso”... Comunque, la successo grazie alla diffusione delle proprie produzioni su stessa cosa che faccio adesso! (Rudeejay attualmente pubblica i propri lavori su YouTube e molti di essi possono essere internet: Rudeejay e Jack Mazzoni. scaricati gratuitamente, ndr). J: La musica l‟ho sempre condivisa con tutti , creavo le mie idee e le inviavo a tutti i dj italiani sperando sempre in pareri e opinioni che potevano arriva- Come hai cominciato a produrre musica? Rudeejay: Per necessità: lavoravo già in discoteca da diversi anni e mettere i dischi nelle versioni che mettevano tutti non mi bastava più. Sentivo il bisogno di distinguermi dagli altri, quindi di proporre cose che avessi solo io. re o no. Jack Mazzoni: Ho cominciato per puro divertimento e passione in compagnia di un amico , ero dj resident nella discoteca della mia città e pian piano cominciai a capire che molte canzoni che suonavo non avevano quel tocco "dance" in più, per questo cominciai a prendere in considerazione l'idea di provare a remixarle per vedere se riuscivo a mettere in atto le mie idee. Quale è stato il cambiamento più grande nella tua vita dopo che sei diventato famoso? R: Ancora con „sto “famoso”… Diciamo che oggi rispetto ad un paio di anni fa sono molto più stressato e ho pochissimo tempo per la mia vita privata. J: Il cambiamento più grande è stato quello di trasferirmi a Barcellona in Spagna come dj resident e produttore musicale per una delle più grandi case discografiche Europee (Blanco R: Ho avuto la fortuna di essere chiamato da tutta Italia e non Y Negro Music). solo ogni weekend grazie alla mia musica a partire dal 2013, e comunque non mi reputo famoso! Quando è arrivata la fama? Alberto La Ragnatela 11 P Numero II – Dicembre 2015 Ho visto una macchina con più di dieci persone dentro! Erano parenti stretti. Così come mi rende felice vedere che altri colleghi siano arrivati in tv, ed anche al cinema! Avendo vissuto la crescita di Mi chiamo Michela, sul web "mikeligna", attualmente ho youtube dagli inizi è stupefacente! 28 anni ed ho iniziato a caricare video su youtube nel 2009, per gioco. Sono una persona molto attiva e curiosa, Cosa ti ha spinto a fare un passo così decisivo come laquindi amo definire il mio canale come "una finestra sul mio sciare lavoro e università per buttarti nel mondo di Youtumondo", un luogo dove raccontare di me e delle mie passioni. be? Molti mi conoscono per le nail art, ma nel canale c'è un pò di Ho impiegato tutto: dal makeun anno per up ai vlog prendere la (video blog decisione di NdR). lasciare il mio Hai fatto di lavoro per inYouTube un seguire questo vero e proprio sogno. Alla fine lavoro che per cercare di occupa tutta portare avanti la tua giornatutto stavo ta: non hai dormendo 4 paura di ciò? ore a notte, Le visualizzaquindi era arrizioni potrebvato il momenbero diminuire to di fare una da un momenscelta, ed ho to all'altro e scelto di salire così la poposu questo trelarità: hai un no che sapevo non sarebbe piano B? passato mai Come dicevo più! Ora ho la prima sono una mia partita iva, persona molto le mie giornate attiva, la mia ruotano attorno alla mia attività... non so dove riuscirò ad arriattività sul web non si limita a caricare video nel mio canale vare, ma per ora ce la sto mettendo tutta e cerco di godermi il youtube, ma anche, e soprattutto, a collaborare con le azien- momento. de. Nel frattempo sto facendo degli studi che spero potranno aprirmi delle porte un domani. Inoltre ho sempre il mio diplo- Qual è il "tocco Mikeligna" che contraddistingue i tuoi ma in ragioneria e la mia licenza come onicotecnica (tecnico video? delle unghie NdR), quindi direi di avere fino al piano D! Credo di non avere un "tocco" particolare nei miei video: sono Da un anno a questa parte tantissimi, soprattutto giovani, una frana con l'editing, con il posizionamento delle luci... ecco hanno aperto un canale YouTube. Cosa ne pensi? Credi forse quello che mi contraddistingue è il tocco rustico e casache abbiano veramente delle idee, o sono solo attratti reccio! dalla fama? Per concludere, potresti dare un consiglio ai miei compaRispetto a quando ho iniziato io a far video, la visione di You- gni liceali sul loro futuro? tube è cambiata radicalmente! Se prima eri considerato uno "sfigato" a riprenderti da solo, oggi è diventata una moda, Un consiglio che sento di darvi è quello di cercare di capire quindi fa figo avere il canale su youtube. Un pò come con i cosa vi piace davvero fare, io ho perso molti anni perché non selfie: prima chi si faceva foto da solo era ridicolo, oggi ha sapevo quale strada prendere, ho sempre lavorato e studiato, anche il nome figo "selfie". Io penso che sul web ci sia spazio ma non era quello che mi appassionava davvero e se pensiaper tutti, ma che, come in tutti i campi, riescano ad emergere mo che per vivere dobbiamo lavorare, credo sia fondamentale solo persone che hanno davvero un talento o comunque qual- trovare un lavoro che ci appassioni. Per chi vuole intraprendere il percorso di youtube solo perché lo vede come una via per cosa da raccontare. abbandonare gli studi, devo dire che mi spiace, ma non è Il tuo canale ti ha portata anche, tra libri e App, a condur- così. Lo studio serve, senza quello non si va da nessuna parre una trasmissione su Real Time, Nail Lab: te lo saresti te, l'importante è capire cosa studiare. Io continuo ad iniziare mai aspettata? Ora gli youtuber stanno sempre più corsi anche ora che ho quasi 30 anni, non si finisce mai di "invadendo" il mondo della televisione: come ti senti ad imparare! Quindi, siate curiosi! essere stata una delle prime? resenta te stessa e il tuo canale. Assolutamente non mi sarei mai aspettata di finire in televisione, a maggior ragione con un programma tutto mio che ha raggiunto 5 edizioni, questo mi rende davvero molto felice. La Ragnatela Aurora 12 Numero II – Dicembre 2015 Dall'America abbiamo importato Halloween. Noi esportiamo cervelli e loro ci rimandano indietro le zucche vuote. V enerdì 13 novembre sarà una data difficile da dimenti- giorni e, con la rapidità dell‟evoluzione dei fatti, questo è un care. Chi ha acceso la televisione quella sera ha avuto tempo lunghissimo. l‟impressione che ancora una volta un vento di follia Ci siamo limitati allora a proporre qualche spunto di approfonspirasse forte in Europa. dimento. Un libro, qualche rivista, qualche video e un discusCosa sta succedendo? sione tra due tra le menti più geniali del 20° secolo, Freud e Einstein. E‟ difficile parlarne qui sul giornalino perché dal momento in cui lo scriviamo al momento in cui lo stampiamo passano 15 A lcuni terroristi dell‟ISIS pronti a freddare centinaia di civili trasformano Parigi in una città diversa, in preda al panico, terrorizzata da questi giovani ragazzi che impugnando un kalashnikov vogliono uccidere i „‟miscredenti‟‟ nel nome di Allah. La vita dei superstiti non sarà mai più la stessa; i terroristi sparano ad altezza d‟uomo ovunque, tutto va in frantumi e il sangue sostituisce il pavimento. 129 persone sono morte trafitte da innumerevoli pallottole mentre si sta semplicemente festeggiando un giovane venerdì sera in discoteche e bar; una serata semplice, normale, come tutte le altre. Come si può arrivare a tanto? Perché? Perché tanta follia in nome di Dio? Secondo voi, è un gesto umano impugnare un kalashnikov e mitragliare chiunque si veda? Venerdì 13 Novembre è un giorno che con l’umanità ha poco a che fare. Un giorno che ci ha lasciato con tante domande aperte. Doveroso parlarne a scuola. I dibattiti in classe, volti ad un‟analisi critica e non generalizzata degli eventi, ci hanno permesso di comprendere la complessità della Storia da guardare con spirito d‟osservazione, non banale e mai asettico. Dalle domande bisogna trarre spunti e conclusioni mai pressappochisti ma sempre ragionati. Tutti insieme, ragazzi e docenti, abbiamo cercato le nostre risposte durante un surreale lunedì (dopo). Nelle condizioni U na settimana prima dell'attacco di Parigi il Corriere della Sera proponeva, con una notevole scelta di tempo, in vendita nelle edicole di questo libro. Ora è reperibile in formato ebook. Per chi vuole capire in modo un po' articolato l‟espansione del fenomeno ISIS, che cos'è, da dove nasce, come si finanzia, come recluta i suoi adepti, perchè esibisce in modo così sfacciato la violenza, ecc. questo libro è molto adatto. storico-economiche abbiamo ricercato i motivi: analisi della situazione mediorientale, nascita dell‟Isis, cause e conseguenze del terrorismo (http:// www.rivistastudio.com/standard/cosa-stasuccedendo-in-iraq/; http:// www.rivistastudio.com/standard/isis califfato/). Attraverso parole altrui abbiamo metabolizzato emozioni, testimonianze, spiegazioni, interpretazioni (https:// www.lastampa.it/2015/11/15/esteri/ora-iltimore-un-attacco-al-giubileo-vfHlepSb2wgQB41RfmidaP/ pagina.html; http://italian.irib.ir/notizie/mondo/item/166520; http://www.internazionale.it/opinione/ascanio celestini/2015/11/14/parigi-attentato-terrorismo-2; ht t p: / / m. f ami gl i ac r i s t i ana. i t / ar t i c ol o/ f r anc i a - al m en osmettiamola-con-le-chiacchiere.htm). Ma nella bocca sempre la stessa domanda: lo considerate umano? Umano è chi vive, chi pensa, chi cresce una famiglia con affetto, chi rispetta un suo simile, chi supera ogni problema con l‟intelligenza e la pazienza, chi vuole fare qualcosa per cambiare il mondo. Questo pensiero ha dato spunto ad una riflessione generale che si è basata sulla ricerca dell‟origine della guerra nelle pulsioni conflittuali dell‟uomo attraverso un carteggio che è diventato un input per noi studenti: http://www.iisf.it/discorsi/ einstein/carteggio.htm Michelangelo E‟ come prendere in mano un vocabolario che ti guida a capire il senso delle parole. Quel che è più carente è il tentativo di connetterle, di inquadrarle dentro i complessi equilibri politici e strategici che fin qui hanno determinato l'evolversi degli eventi. Il fatto che sia stato scritto prima degli attentati di Parigi ha un pregio e un difetto. Il pregio è che guarda agli eventi senza quei condizionamenti emotivi che sono diventati poi inevitabili. Il difetto è che gli ultimi eventi sono così importanti che in qualche modo questo libro, fresco di stampa, è già superato. La Ragnatela 13 Numero II – Dicembre 2015 S entendo parlare alla televisione di attentati e stragi rivendicate dall'ISIS, ci siamo tutti chiesti almeno una volta: “Ma perchè?” Nella ricerca di una risposta completa e dettagliata rischieremmo di essere sommersi dalla confusione e di perdere tantissimo tempo. Fortunatamente, ci sono persone che sono riuscite a fare il punto della situazione e a spiegare, velocemente, nel modo più semplice possibile e sforzandosi di restare imparziali, il conflitto partendo da dove tutto è cominciato. Vi consiglio di guardare quindi questi due video che illustrano in modo chiaro e conciso la situazione anche a chi non è appassionato di politica. Il primo si intitola 'WhySiria' ed è stato realizzato da un ragazzo spagnolo, ma su YouTube è possibile travarlo con la traduzione in italiano. Il suo punto di forza è che spiega tutti i retroscena del terrorismo in modo molto semplice; l‟autore si aiuta con dei disegni o degli oggetti, colorando di volta in volta le aree interessate alle varie vicende e fornendo quindi una chiara visione di tutti i problemi. Un concentrato di informazioni in soli 9 minuti. I l 24 novembre, in piazza san Marco, si sono celebrati i funerali di Valeria Solesin. Tra le vittime del Bataclan c’era anche lei, una ragazza normale, a cui piaceva divertirsi, volontaria di Emergency, animata da grande volontà e con una passione per lo studio che l’avevano portata a diventare ricercatrice alla Sorbona di Parigi; una giovane piena di vita, pacifista, che pensava che l’unico modo per rispondere alla guerra fosse la pace. Nelle parole del padre non una parola contro qualcuno. Ringraziamenti, tanti, e una dedica a “Tutti quelli che non si arrendono”. Ecco il testo integrale del breve discorso. "Desidero inviare un pensiero a tutte le famiglie che in questo momento in Francia e in numerosi altri Paesi, in Europa e non solo, cercano come noi di superare il dolore per la perdita di un figlio, una figlia, un congiunto, un amico, un amore. Lo straordinario sentimento di vicinanza, di stima, d'affetto, che mia moglie, mio figlio ed io abbiamo vissuto in questi giorni acerbi, prima a Parigi, poi a Venezia, richiede di rivolgere ora a tutte le altre vittime lo stesso senso di umana partecipazione". "Ringrazio i rappresentanti delle religioni, cristiana, ebraica, musulmana, presenza congiunta in questa piazza che sono il simbolo del cammino comune degli uomini nel momento in cui il fanatismo vorrebbe nobilitare il massacro con il richiamo ai valori di una religione". "Ringrazio il Presidente della Repubblica che ha voluto dare con la sua presenza dare un segno di unità nazionale, ringrazio le istituzioni di questo Paese, il Ministro della difesa, il Oggi a scuola ben 6 ragazze mi hanno chiesto di uscire! Ero entrato nel bagno delle donne. Il secondo video, intitolato “Dietro l‟ISIS gli USA”, è una scenetta di 7 minuti interpretata da due comici tedeschi che impersonano un professore e gli Stati Uniti. Ovviamente il tutto ha un tono ironico e satirico, ma i concetti sono illustrati in modo chiaro e pungente. Anche qui viene spiegata la situazione attraverso immagini e mappe, anche se, ed è proprio questo ciò che si vuol far capire, il risultato è una grande confusione; gli atti dei protagonisti non appaiono dettati da una strategia coerente e si comprende anche quanto sia difficile individuarla. Per quest'ultimo però, consiglio prima di documentarsi su ciò che è successo nella lotta dell‟America al terrorismo: solo così potrete apprezzare tutte le battute. Informarsi prima di lanciarsi dibattiti o assumere opinioni troppo rigide è fondamentale e ancora una volta Internet si conferma un luogo dove, con un po‟ di buona volontà, è possibile trovare strumenti per chiarire i propri dubbi e colmare le proprie lacune. Aurora sindaco della città, i suoi collaboratori e funzionari che in questi giorni ci hanno accompagnato. Un nostro pensiero va in particolare all'unità di crisi della Farnesina e alle autorità diplomatiche di Parigi, non solo per l'aiuto accordatoci, ma anche per l'umanità e la sincera e personale partecipazione con cui hanno realizzato il loro compito". "Saluto l'ambasciatrice di Francia Paese che ha accolto mia figlia sette anni or sono spinta dalla curiosità del mondo, paese nel quale aveva iniziato a definire il suo progetto di vita. Ringrazio soprattutto i cittadini che in questi giorni hanno manifestato così in tanti il loro affetto, portando un fiore o un saluto, voglio ancora ricordare poi gli amici che ci hanno aiutato a superare i momenti più duri". "Infine un pensiero per lei, per Valeria. Ripensandola non voglio isolare la sua immagine dal contesto in cui ho visto lei viveva in Parigi, l'Università, l'Ined, l'istituto nazionale di studi demografici, i bistrot, le birrerie dove amavano incontrarsi tante ragazze e ragazzi come Valeria, gioiosi, operosamente rivolti ad un futuro che tutti, mi pare, assieme a lei vogliono migliore. Qualcuno ci ha detto in questi giorni che la nostra famiglia ha rappresentato un esempio di compostezza e dignità. Mi è capitato di sentire parole tali, quasi che noi potessimo significare un esempio per molti. Se questo è appena lontanamente vero, questo era dovuto. È dedicato a tutte le Valerie e Andrea che lavorano, studiano, soffrono e non si arrendono. Un ultimo pensiero va a mio figlio, Dario, che ha perso oltre che una sorella un riferimento, che dovrà ora ritrovare in se stesso, e ad Andrea, il compagno di mia figlia, che so tra quelli che non si arrendono". La Ragnatela 14 Numero II – Dicembre 2015 A nche questo 2015 si è concluso e, come negli anni passati, è stato sottoposto agli studenti del nostro liceo un sondaggio per poter capire quali, secondo loro, è stato l'evento più significativo accaduto negli ultimi 12 mesi. dell'acqua su Marte, un evento che ha sconvolto l'astronomia. Più indietro, anche se di pochi voti, il terremoto in Nepal, un evento drammatico per tutti gli abitanti della capitale, che ha sconvolto la vita di migliaia di persone. Sesta in classifica la scoperta della truffa della Volkswagen. Gli ultimi eventi della lista sono il suicidio del pilota, la crisi in Cina, gli scandali a Roma e i funerali del boss Casamonica. Abbiamo deciso di dividere i vari eventi tra “politico - economici” e “spettacolo – cultura - sport”. Quest'anno l'evento di politica che vince con la stragrande maggioranza di 71 voti è: "Gli attacchi terroristici a Parigi"; un atto infame, iniziato il 7 gennaio con l'attacco alla sede giornalistica di Charlie Hedbo da parte dei terroristi dell'ISIS e continuato con vari attentati sparsi per il mondo culminati con quelli di Parigi del 13 novembre. A confermare quanto il tema sia sentito dagli studenti l‟evento arrivato secondo in classifica è l'avanzata dell'ISIS. Seguono poi i problemi che riguardano l'immigrazione e la scoperta Per gli eventi di spettacolo e sport la medaglia d'oro è andata all'EXPO di Milano con ben 81 voti, un esposizione universale che ha fatto guadagnare moltissimi punti al prestigio dell‟Italia; padiglioni su padiglioni con esposizioni di cibi tipici dei vari paesi e degustazioni a “buon prezzo”. Il secondo posto sono occupati da eventi sportivi: prima c‟è l'incidente tra Valentino Rossi e Marquez, seguito dal duo Pennetta e Vinci in finale agli US open. Successivamente troviamo l'estate del gran caldo, il sole ha infatti occupato un posto di rilievo in queste nostre vacanze estive e ci ha fatto godere in pieno questi 3 mesi; subito dopo troviamo allo stesso posto i Minions e la moda del Thug Life. Evento Storico Gli attacchi terroristici a Parigi L'avanzata dell'ISIS L'immigrazione e i suoi problemi La scolperta dell'Acqua su Marte La truffa Volkswagen Il terremoto in Nepal L'incidente aereo con suicidio del… La crisi in Cina Marino e gli scandali di Roma capitale I funerali del boss a Roma 0% Si butta dalla finestra: e' grave. La finale di Champions della Juve e lo slang Escile sono più indietro seguite da Zyan che lascia gli One Direction. All'ultimo posto troviamo infine la morte di Michele Ferrero. Addio signor Nutella. 20% 40% 60% 80% Gaia La Ragnatela 15 Numero II – Dicembre 2015 A nche questo mese il vostro Umberto tenterà di fare chiarezza sui più disparati argomenti, raccontandovi storielle inventate per plasmare le vostre menti che… Ehm, scusate, volevo dire che oggi parleremo, come nostro solito, degli Illuminati. Sono stato a vedere un film di vampiri. Si intitola: "Endovena chi viene a cena si Illuminati a seguire la loro religione del denaro, illusi dalla speranza di facili guadagni. Ma non è tutto, cari amichetti. Gli Illuminati vogliono controllare le nostre menti, e per farlo usano l‟arma più potente, la paura. Essi sono ovunque. Si annidano nei sotterranei delle nostre città ed escono di notte perché sono allergici alla luce. Provoca loro forti ustioni. Se non fosse per tutti i soldi che hanno, vivrebbero un‟esistenza veramente infelice. E‟ quel che è successo poco tempo fa a Beirut, a Parigi e in una miriade di altri posti. Atti che lasciano più spazio a terrore, rabbia e desiderio di vendetta, piuttosto che a un sano ragionamento a mente Ma cosa se ne fanno di tutti questi fredda. Prendiamo poi in consoldi? C‟è chi dice che li usino per siderazione il fatto che lo scocomprarsi altri soldi, oppure per po di queste persone (si sta comprare macchine per fare altri parlando sempre di Illuminati, soldi. Insomma, ciò che importa eh!) sia proprio seminare terloro sono i soldi. rore e sperare che la gente reagisca in modo istintivo, con odio, rabbia e xenofobia. Il problema è che ci stanno anche Ok, lo abbiamo capito. Abbiamo anche capito a cosa è servita riuscendo. la staffetta che si è tenuta poco tempo fa nella sede di Cossato. È servita per stancare gli studenti, per far perdere loro la Domandiamoci quindi: chi sono i veri “Illuminati”? Forse sono già poca voglia di studiare e quindi per fargli prendere varie più vicini a noi di quanto crediamo. insufficienze che porteranno alla loro bocciatura. Di conseUn abbraccio guenza non troveranno mai un lavoro e passeranno una vita da disoccupati. Successivamente verranno convinti dagli stes- Umberto CONTROCORRENTE Io vivo in un deserto, Io vivo in un deserto conosco, ma sono sola. vedo viaggiatori Solo la mia famiglia venirmi incontro, mi sorregge e precede. spariscono. Chi è come me capisce Anime silenziose, la fatica d'essere come me, controcorrente. controcorrente. Marta La Ragnatela 16 Numero II – Dicembre 2015 1 8 8 5 2 1 6 4 3 7 5 9 8 4 3 5 1 8 1 9 4 Il cervello femminile e' molto piu' complesso di quello maschile. Cosi' complesso che ancora non hanno capito come si accende. 6 6 8 9 2 3 7 1 DEFINIZIONI 67 Nanosecondo. ORIZZONTALI (2) 68 Ha 1 È sulla bandiera arcobaleno. (4) quintupli5 Lo è la velina. (10) cato i suoi 11 Capoluogo laziale. (9) voti in 12 Il principe Falconeri del Gattopardo. (8) Sardegna. 15 Telegiornale. (2) (4) 16 Piace ai vegetariani. (4) 69 Brevi 17 Giorno. (2) messaggi 18 La città camuna con le terme. (6) in... bottiglie digitali. (3) 19 Italiani, popolo di poeti, navigatori e... 72 Comitato di liberazione nazionale. (3) (5) 73 Il ciao fascista che precedeva il tralalà. 21 Patto civile di solidarietà. (4) (3) 22 Un corpo che si dà... nell'occhio. (6) 74 I confini d'Esperia. (2) 24 È l'antipodo del nadir. (5) 75 Italia senza vocali. (2) 25 L'abbiamo data ai francesi ai Mondiali di 76 Torino. (2) calcio del 2006. (7) 77 L'abitante di questa regione. (6) 27 La scritta sulla croce. (4) 83 Una squadra di Milano. (5) 28 Il processo per corruzione giudiziaria a 84 La terza preposizione. (2) carico di Squillante, Verde, Pacifico, Previti e Berlusconi. (3) 30 I limiti di qualcuno. (2) 31 Non tutti. (6) VERTICALI 34 Il Conte della canzone italiana. (5) 36 Nome senza pari. (2) 1 Sono due - insieme con le misure - nelle 37 Ravenna. (2) bilance truccate. (4) 38 Verso scritto. (5) 2 Agenzia giornalistica italiana. (3) 39 La prima sillaba dell'ossido d'idrogeno. 3 Gli anni del Bel Paese. (14) (2) 4 L'itinerario più... godereccio e mange40 Ancora! (3) reccio. (15) 43 Quelle di Roma si tennero nel 1960. (9) 5 Trattamento di fine rapporto. (3) 48 Sotto l'ego e il super-io. (2) 6 Lo sono Angelino e Piersilvio. (5) 50 Il gioco a spirale. (3) 7 Vi fecero pace gli Stati italiani nel 1454. 51 Salò. (3) (4) 52 La città con Porta Pia. (4) 8 Dentro. (2) 54 Mi prende quando penso alla situazione 9 Ci si fa la farinata. (4) italiana e mi si mozza il fiato... (8) 10 Colpo al cuore. (7) 58 È sulla pizza insieme ai monti. (4) 12 Sono doppie in tutti. (2) 59 Abita nella città della fontana dalle 99 13 La capitale della Vallée. (5) cannelle. (8) 14 Capoluogo provinciale del Piemonte. (5) 62 Non disponibile. (2) 18 Bagni... scentrati. (4) 63 In testa ai primi annunci nei giornali. (3) 20 Terapia ormonale sostitutiva. (3) 64 È... inglese. (2) 21 Pescara. (2) 65 Né codesto né questo né quello. (4) 23 Colà in latino. (3) La Ragnatela 24 Scipione vi si guadagnò l'appellativo di "Africano". (4) 26 Trieste. (2) 29 Un suffisso di dio nel vecchio testamento. (2) 32 Codice penale. (2) 33 Articolo singolare maschile. (2) 35 Antica comasca. (7) 41 Guida la preghiera musulmana. (4) 42 Strada provinciale. (2) 44 Articolo maschile singolare. (2) 45 Uno dei Paesi in cui i nostri soldati sono andati in "missione di pace". (4) 46 La diga che ha fatto spostare Abu Simbel. (6) 47 Il giorno di marzo in cui il Nostro Paese ha festeggiato l'Unità. (11) 48 Il Vittorio primo re d'Italia. (8) 49 Quest'isola. (8) 53 Si mormora meditando. (2) 55 Bari. (2) 56 Piccola rana. (3) 57 Gli estremi dell'angoscia. (2) 60 Né sì né no. (2) 61 Sistema operativo (in inglese). (2) 65 Qualcuno nelle abbreviazioni. (3) 66 Non è qua. (2) 70 Il Manara disegnatore. (4) 71 Salerno. (2) 78 Il numero del 48 verticale. (2) 79 Sono pari negli acini. (2) 80 Collega il do e il des. (2) 81 Una nuova tecnologia per i monitor a colori. (3) 82 Se non ... quando? (3)