Giornali di Scavo, anno 1873-1935 - Soprintendenza Speciale per i

Transcript

Giornali di Scavo, anno 1873-1935 - Soprintendenza Speciale per i
Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo
Soprintendenza Speciale per il Colosseo
e l’area archeologica centrale di Roma
Carta Archeologica di Roma
a cura di Luigia Attilia
Archivio Storico a Palazzo Altemps
Ebook realizzato da:
Edizioni Quasar di Severino Tognon s.r.l.
via Ajaccio 41-43, 00198 Roma (Italia)
http://www.edizioniquasar.it/
ISBN 978-88-7140-719-7
Il presente lavoro, scaricabile gratuitamente alla pagina:
www.archeoroma.beniculturali.it/ada/index.html, può essere consultato e riprodotto su supporto cartaceo o elettronico con la riserva che l’uso sia strettamente personale, sia scientifico che
didattico, escludendo qualsiasi uso di tipo commerciale.
Qualsiasi altro tipo di riproduzione è vietato, salvo accordi preliminari con la Soprintendenza.
Il volume andrà citato: Carta Archeologica di Roma (CAR), tav., settore, n. scheda
Archivio storico a Palazzo Altemps, 4, prima edizione 2016, Soprintendenza Speciale per il Colosseo e
l’area archeologica centrale – [email protected]
ada www.archeoroma.beniculturali.it/ada
Introduzione
di Luigia Attilia
L’idea di un’edizione on line di documenti preparatori e di sei tavole tuttora inedite
della Carta Archeologica di Roma è nata dall’esigenza di mettere a disposizione del pubblico il patrimonio documentario costituito dalle migliaia di schede cosiddette “provvisorie”, sempre più richieste per la consultazione ai fini dell’avvio di ricerche sulla topografia antica della città.
Si è ritenuto pertanto di offrire alla comunità degli studiosi il complesso delle carte nella sua interezza così come era stato elaborato e sistemato nel tempo, frutto della
collaborazione tra l’allora Soprintendenza alle Antichità di Roma e la Ripartizione X
Antichità e Belle Arti del Comune di Roma e conservato integro, a seguito di accordo formale del 1975 tra i due Istituti. Esso fa parte della serie dei “Progetti”, individuati in seno
all’Archivio Storico a Palazzo Altemps, come espressione dell’attività scientifica espletata
dalla Soprintendenza nell’ambito dei compiti istituzionali.
In coerenza metodologica con la pubblicazione dell’ebook “Il Giornale degli scavi”,
è sembrato lungo ed oneroso intraprendere un’edizione critica delle sei tavole inedite
della Carta Archeologica di Roma. Si è inteso invece, attraverso la lettura diretta delle
descrizioni dei ritrovamenti, lasciare la libertà ad ogni studioso di affrontare il problema
dell’aggiornamento dei dati sull’area topografica di interesse.
Il complesso documentario costituisce il supporto per la compilazione delle tavole che compongono la Carta. Si tratta del lavoro preparatorio costituito dalle schedature dei rinvenimenti, raggruppati nelle singole tavole della Carta (IV-IX), con riferimenti a fonti bibliografiche e archivistiche, aggiornate solo fino al 1960. Esso è il
risultato dell’immane opera della Commissione preposta al progetto, creato negli anni
’40 a cura del Ministero della Pubblica Istruzione (Direzione Generale delle Antichità
e Belle Arti), con la collaborazione della allora Ripartizione X Antichità e Belle Arti del
Comune di Roma. Un contributo fondamentale all’organizzazione dei materiali documentari fu costituito dal costante lavoro di revisione e controllo effettuato a partire
dagli anni 1960 -70 da Carlo Buzzetti, emerito studioso, collaboratore della Ripartizione X Antichità e Belle Arti del Comune di Roma e della Soprintendenza Archeologica
di Roma. Operò insieme a lui Emanuele Gatti, funzionario archeologo preposto alla
tutela della I circoscrizione del Comune di Roma (centro storico) e all’Archivio, autore
dell’opera di raccolta documentaria fondamentale per la stesura della Carta Archeologica di Roma.
Negli anni che seguirono, sempre a cura di Emanuele Gatti, con il contributo
di archeologi specializzati in studi di topografia antica, fu intrapreso un lavoro d’incremento del materiale documentario per l’elaborazione della Carta, effettuando la
schedatura e riproduzione in copia di documentazione pertinente i fondi archivistici
di maggior interesse archeologico, già consultabili nella Sala di Studio dell’Archivio
III
a Palazzo Altemps e indicati nella sezione “Documenti in copia” del sito web ADA
dell’Archivio Storico:
http://archeoroma.beniculturali.it/ada/documenticopia.html
IV
La Carta Archeologica di Roma nasce nell’ambito della pubblicazione della Carta
Archeologica d’Italia, assumendo proprie caratteristiche in considerazione della complessità e dell’unicità del patrimonio archeologico della città.
Fin dal 1947 un gruppo di studiosi aveva avviato il lavoro di raccolta dei dati che
sarebbero serviti per la pubblicazione della Carta Archeologica di Roma. La Commissione preposta alla compilazione della Carta era inizialmente presieduta dal prof. Pietro Romanelli, dal prof. Guglielmo Gatti e dal prof. Attilio Degrassi, così come si legge
nell’Introduzione alla prima tavola, pubblicata nel 1962 dal Ministero della Pubblica
Istruzione (Direzione Generale delle Antichità e Belle Arti), con stampa a cura dell’Istituto Geografico Militare. A testimonianza dell’attività scientifica intrapresa restano
conservati nell’Archivio Storico a Palazzo Altemps i documenti dell’impegno di spesa
specificamente dedicato. All’interno del fascicolo dell’apposito capitolo di spesa n. 192,
intitolato “Carta Archeologica”, per l’Esercizio Finanziario degli anni 1949-50, sotto la
direzione del Soprintendente Pietro Romanelli (Serie “Soprintendenza alle Antichità di
Roma IV – Palatino e Foro Romano, faldone 3), sono contenuti gli atti dei compensi per
le attività svolte dagli studiosi che collaboravano all’opera: “per lavoro di ricerca delle
notizie necessarie alla compilazione della Carta Archeologica di Roma”.
Giulio Cressedi, Maria Cotellessa, Gabriella Begni, Enrico Motta, Omero Visca,
Sergio Bosticco, Giuliana Berruti, sono tra i personaggi che compaiono nelle carte, insieme al Prof. Guglielmo Gatti, all’epoca impegnato nella X Ripartizione Antichità e Belle
Arti del Comune di Roma, personaggio cardine della ricerca sulla Carta Archeologica
di Roma, soprattutto per il contributo reso con la schedatura delle notizie dei numerosi
ritrovamenti contenute nel patrimonio documentario dell’archivio di famiglia e per i
lavori inerenti il supporto grafico della Carta stessa.
All’edizione del 1962, seguirono la pubblicazione della seconda tavola nel 1964 e della
terza nel 1977, quest’ultima sotto il patrocinio del Ministero per i Beni Culturali e Ambientali (Ufficio Centrale per i Beni Ambientali, Architettonici, Archeologici, Artistici e Storici).
La Carta è divisa, secondo il progetto originale, in nove tavole, numerate da I a IX. Ogni
tavola, a sua volta, è suddivisa in nove settori, indicati con lettere alfabetiche (da A ad I).
La scala adottata nella pubblicazione è di 1: 2.500, scelta perché permette un’esauriente
indicazione dei reperti anche nelle zone dove questi sono particolarmente densi. La Carta è
caratterizzata da una simbologia che corrisponde alla tipologia dei rinvenimenti, illustrata
nelle didascalie a margine della carta stessa. Ciascun simbolo è accompagnato da un numero, relativo alla rispettiva scheda descrittiva del ritrovamento. Le abbreviazioni che compaiono all’interno dei tre volumi sono relative alle fonti bibliografiche ed archivistiche utilizzate all’epoca dell’edizione. In particolare, per la realizzazione della prima e della seconda
tavola sono state consultate tutte le fonti bibliografiche, aggiornate fino a tutto il 1961 e le
fonti archivistiche relative all’archivio della X Ripartizione del Comune di Roma (odierna
Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali), all’archivio della Soprintendenza alle Antichità di Roma I (poi Soprintendenza Archeologica di Roma) e all’archivio di Guglielmo
Gatti, composto da cartelle e taccuini, versati dopo la morte dello studioso all’Archivio
Centrale dello Stato, dove sono attualmente conservati. Di questo ultimo archivio copia di
22 faldoni è stata rispettivamente depositata presso l’Archivio Storico a Palazzo Altemps e
presso l’Archivio della Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali.
La terza tavola, aggiornata per le fonti bibliografiche fino a tutto il 1973, è stata
realizzata utilizzando dati ulteriori rispetto alle prime due edizioni, provenienti dalla
consultazione di numerosi documenti inediti appartenenti all’Archivio della Soprintendenza Archeologica di Roma, all’Archivio Centrale dello Stato (fondo del Ministero della
Pubblica Istruzione, Direzione Generale AA. BB. AA., I versamento) e all’Archivio della
X Ripartizione Antichità e Belle Arti del Comune di Roma. Il lavoro di sistemazione del
materiale documentario di questa tavola fu curato in particolare da Carlo Buzzetti, con il
coordinamento dell’allora Soprintendente Archeologo, prof. Gianfilippo Carettoni.
Nel 2005, nell’ambito della collana Lexicon Topographicum Urbis Romae, Supplementum I, 1, a cura di M. A. Tomei e P. Liverani, (edizione Quasar), fu pubblicata una
riedizione della tavola prima, dal titolo “Carta Archeologica di Roma. Primo quadrante”,
effettuata a seguito di un lungo lavoro di ordinamento e di informatizzazione della documentazione dell’Archivio Storico della Soprintendenza Archeologica di Roma, intrapreso nel 1997 sotto la direzione del funzionario responsabile dell’Archivio, Maria Elena
Bertoldi e del Soprintendente Adriano La Regina.
Molte sono le novità di quel volume rispetto al passato: prima fra tutte la revisione delle fonti bibliografiche ed archivistiche, queste ultime in gran parte costituite dal
patrimonio documentario della Soprintendenza. In particolare, l’edizione del 2005 ha
visto l’inserimento di nuovi fondi, quali i Giornali di scavo, i Registri (di cui fanno parte
i Giornali degli oggetti rinvenuti, posti in Appendice del volume), le pratiche di tutela, le
collezioni di foto d’epoca, i numerosi disegni della collezione iconografica, che costituiscono parte del materiale illustrativo scelto a corredo della pubblicazione.
Essa risulta infatti impreziosita da un cospicuo gruppo di immagini, assente nella
vecchia edizione: si tratta spesso di documenti inediti o poco noti tra i quali sono di gran
rilievo i grafici dell’Archivio di Guglielmo Gatti, testimonianza diretta di scoperte sul
suolo della città.
Per la realizzazione dell’edizione on line, è stata effettuata la digitalizzazione delle
tavole originali in scala 1:2000, rimaste fino ad ora inedite, in formato pdf e di oltre
3000 schede descrittive dei ritrovamenti. Ai fini della consultazione sono stati creati degli
hyperlink dai numeri e simboli indicati nelle tavole verso le relative schede.
Le innumerevoli schede non numerate e quindi non direttamente collegate alle
tavole, compilate nel tempo ad integrazione del progetto, sono consultabili aprendo i file
che le raggruppano per settore topografico (tavola, Suburbio, via, località).
Lo studioso accede direttamente alla ricerca all’interno dei settori delle singole
tavole, selezionando l’area di indagine e consulta liberamente le schede non numerate
aprendo i file denominati per settore topografico.
All’interno delle tavole, sono stati mantenuti i criteri originari di suddivisione in
nove settori, indicati con lettere alfabetiche (da A ad I). E’ stato inoltre riportato tra
parentesi, accanto ai file di ogni singola scheda, anche il riferimento ad una precedente
disposizione interna delle tavole in tre colonne ripartite ciascuna in tre settori (A1- A3;
B1-B3; C1-C3).
Il materiale preparatorio della Carta Archeologica comprende anche innumerevoli
schede bibliografiche di periodici, di Corpus epigrafici, di Manoscritti di Rodolfo Lanciani, che non si è ritenuto di riprodurre, poiché ormai pubblicati o disponibili on line.
La cura del progetto editoriale ha comportato una lunga e complessa revisione e un
controllo capillare delle schede, nell’intento di restituire quanto più fedelmente la docu-
V
mentazione così come era stata in origine concepita. E’ stata inoltre accertata la corretta
corrispondenza tra ciascun numero - simbolo e correlative schede. I numeri che non si
attivano sulla pianta appartengono a schede assenti.
L’edizione in formato elettronico che qui si presenta è stata possibile grazie al sostegno dei Soprintendenti Maria Rosaria Barbera e Francesco Prosperetti.
Bibliografia
VI
Carta Archeologica di Roma, tavola I. Firenze 1962, a cura del Ministero della Pubblica
Istruzione – Direzione Generale delle Antichità e Belle Arti (Edizione Istituto Geografico
Militare).
Carta Archeologica di Roma, tavola II. Firenze 1964, a cura del Ministero della Pubblica Istruzione – Direzione Generale delle Antichità e Belle Arti (Edizione Istituto Geografico Militare).
Carta Archeologica di Roma, tavola III. Firenze 1977, a cura del Ministero per i Beni
Culturali e Ambientali – Ufficio Centrale per i Beni Ambientali, Architettonici, Archeologici, Artistici e Storici.
Carta Archeologica di Roma, (Lexicon Topographicum Urbis Romae, Supplementum
I, 1)”. Primo Quadrante a cura di M. A. Tomei, P. Liverani, Roma 2005 (Edizioni Quasar).
VII
VIII
IX
X
Tratte da:
Carta Archeologica di Roma, tavola I. Firenze 1962, a cura del Ministero della
Pubblica Istruzione – Direzione Generale delle Antichità e Belle Arti (Edizione
Istituto Geografico Militare), pp. 5-8.
Quadro d’unione
XI
Tratto da:
Carta Archeologica di Roma, tavola I. Firenze 1962, a cura del Ministero della
Pubblica Istruzione – Direzione Generale delle Antichità e Belle Arti (Edizione
Istituto Geografico Militare).
Segni convenzionali
Tratto da:
Lexicon Topographicum Urbis Romae - Supplementum I.1 Carta Archeologica di
Roma. Roma 2005, a cura P. Liverani e M.A. Tomei (Edizione Quasar).