Il gruppo Leonardo 2008-09
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Il gruppo Leonardo 2008-09
IPSAR Luigi Carnacina (http://www.carnacina.gov.it) Home > Printer-friendly PDF > Il gruppo Leonardo 2008-09 Il gruppo Leonardo 2008-09 Alessandro, Luigi ed Emilio dalla Finlandia La scuola è ubicata lungo una delle vie principali di Helsinki, facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici. Non è molto grande ma ci sono diversi laboratori per la pratica di cucina e sala bar. Le prime quattro settimane si sono svolte con lezioni di cucina Lunedì (13.15-18.00), Martedì (8.00-13), Mercoledì (11.00-13.00[alimentazione] 13.15-18.00[cucina]); il Giovedì dalle 9.00 alle 11.00 lezioni di cultura e lingua finlandese seguite da visite guidare in musei, posti di particolare interesse storico/culturale (Tallin Estonia, villaggio olimpico, cattedrali, porto ecc.), Venerdì lezione di cultura e lingua finnica dalle 9.00 a 12.00 con visite guidate fino alle 19.00 circa. Sabato e Domenica liberi. Nelle lezioni di alimentazione abbiamo fatto una ricerca su sviluppo sostenibile, commercio equo-solidale, slow-food e alimentazione biologica con interviste a campione della gente. Presentando infine tutte le ricerche assieme. Le lezioni di pratica sono state molto interessanti, ogni lezione era a tema, ad es: “Le zuppe”. Ogni ricetta veniva scelta in base alla nazionalità dei partecipanti, facendo cucinare piatti ad es di nazionalità Italiana ad inglesi, per poi assaggiare commentare e criticare costruttivamente i risultati. Denise dal Belgio Lavoro nella cucina di un ristorante di un hotel a 4 stelle, il mio ruolo è di aiuto-cuoco e di conseguenza aiuto nel reparto dei cibi freddi (antipasti e preparazione delle verdure); il mio orario è dalle 9.30 alle 2.30 e dalle 6 alle 10/10.30, non lavoro il sabato e la domenica ma talvolta ci vado quando ci sono matrimoni o eventi di catering. I nostri tutor ci sono stati davvero vicino e ci hanno seguito in maniera eccelsa, si sono dimostrati molto umani quando si presentavano alcune difficoltà. Credo che un'esperienza del genere, soprattutto dal punto di vista del settore alberghiero, giovi molto nel curriculum vitae di un ragazzo così giovane e in certi casi può esser davvero utile per forgiare il carattere nel caso di qualche insicurezza; certamente è un'avventura molto dura e le crisi sono accettabili, ma credo che sia davvero una cosa unica e per di più è una sorta di test per mettersi alla prova. Fabio, Gianluca e Davide dall’Inghilterra L’istituto City College Plymouth è una struttura polivalente situata nelle primissime vicinanze del centro città. Questo imponente edificio ospita in quattro strutture adiacenti differenti istituti professionali: ristorativo, estetica e meccanica. E’ una struttuta di recente costuzione, tecnologicamente all’avanguardia, professionalmente fornita e con ampi spazi adibiti allo svago e al ristoro degli studenti. Plymouth è una ridente città costiera situata nella contea di Devon, nel sud-ovest dell’Inghilterra. E’ sede di un attivo porto storico-commerciale importante per la sua economia. Ha un’aria giovane,moderna ma nell’insieme tranquilla; è ricca di svaghi, dal National Marine Aquarium al Drake Circus Shopping Centre, arrivando al maestoso Theatre Royal. In generale, il programma di ciascuna settimana prevedeva: lezioni giornaliere in lingua inglese, un’uscita scolastica, e due esercitazioni pratiche. Le uscite scolastiche, si sono così susseguite: Martedi 16 settembre: visita del centro città; Mercoledi 24 settembre: visita ad una fattoria-caseificio artigianale e al “Dartmoor Natural Park“; Giovedi 25 settembre (pomeriggio): visita alla distilleria “Plymouth Gin”; Mercoledì 1 ottobre: visita alla “Riverford Organic Farm” e alla ”Sharpham Vineyard”, per un assaggio di vini e formaggi locali; Mercoledì 8 ottobre: Leonardo’s match al “Barbican Bowling”. In queste prime quattro settimane Slow Food e sostenibilità, a livello ristorativo- alberghiero, hanno rappresentato un punto cardine delle nostre attività. Abbiamo infatti effettuato visite guidate e incontri con esperti del settore, che ci hanno immerso nella realtà gastronomica locale, grazie ad assaggi e dimostrazioni pratiche. Il gruppo Leonardo, mediante un test lessico grammaticale, è stato diviso, sin dall’inizio, in due classi, a seconda del grado di preparazione. Entrambe le sezioni, seguite da diversi insegnanti svolgevano attività di potenziamento di lingua inglese. L’intero gruppo si riuniva per lezioni riguardanti principalmente l’igiene alimentare e lo slow food. Settimanalmente, abbiamo effettuato, escludendo uscite e approfondimenti vari, lezioni pressochè quotidiane. I quattro docenti, che seguivano i due diversi gruppi ci hanno consentito di raggiungere un discreto livello di preparazione. Le esercitazioni pratiche, svolte presso il ristorante del college, avvenivano il martedì, alternando settimanalmente due gruppi di lavoro, e il venerdi sera, con l‘intera classe al completo. La sistemazione presso la famiglia ospitante è stata semplicemente perfetta. Ho incontrato persone accoglienti, generose, sensibili e molto ben disposte al dialogo e al confronto. Anche al college il tutor e i docenti che ci hanno accolto si sono dimostrati aperti, competenti e disponibili, per quanto possibile, alle nostre richieste. Dopo aver ricevuto un elenco degli hotel disponibili ad accoglierci per lo stage, ci è stato chiesto quale di essi preferissimo, nella speranza di poterci accontentare. Cinque mesi di studio e lavoro all’estero sono senza dubbio un’esperienza imperdibile. Un periodo all’estero dà la possibilità di immedesimarti completamente in una cultura, migliorando la conoscenza di una lingua, in questo caso dell’inglese. L’inserimento all’interno di aziende ristorative, poi, amplia ulteriormente capacità ed esperienze professionali che andranno ad arricchire il nostro curriculum, “umano” e lavorativo. L’ impressione sul progetto e sull'esperienza nel suo complesso è senza dubbio positiva. La più bella e spontanea opportunità per conoscere scoprire e realizzare tutto ciò che, talvolta, insicurezza e paura di partire potrebbero soffocare. In assoluto, un'esperienza fantastica… Federica e Naila dalla Francia La nostra attuale scuola si trova a Saint - Quentin – én - Yvelines, una località famosa per i suoi shopping center e per i parchi che la circondano. In posizione strategica, Saint – Quentin si trova a soli 25 minuti di treno dalla capitale e a soli 15 dalla magnifica Versailles. La scuola ospita un elevato numero di studenti e insegnanti. Per chi desidera, è attiva inoltre la formula “convitto”, con relative stanze (divise in sezioni per ragazzi e ragazze), bagni e docce in comune e in ogni piano i relativi sorveglianti. (La prima comunicazione appena arrivati è stata: “vietato portare alcool all’interno della scuola, vietato fumare, non fare la doccia dopo le 22.30, non fare confusione durante la notte…) Lingua ufficiale, l' Inglese. Per il francese... Oltre che impegnativo, il corso di francese è stato molto interessante, lingua usi e costumi nuovi da apprendere in poco meno di un mese ma lo schema di lavoro previsto (30 ore, poco più di 7 ore/settimana) è stato appena sufficiente per un primo impatto, non di certo per approfondire la conoscenza dell’intera struttura della lingua. L'importante è ascoltare, cercare di capire il senso del discorso e immedesimarsi nella lingua, convinti e tranquilli, con la costruzione di frasi semplici. E proprio riflettendo sull' impegno a monte e la mole di lavoro svolto per noi, un meritato riconoscimento alle insegnanti, davvero molto, molto in gamba: M.me Davoine e M.me Maes Taillard. Vorrei soltanto sottolineare come le scuole francesi del nostro settore – e il Lycée di Saint Quentin, nel nostro caso – abbiano senz'altro a disposizione tecnologie, personale, strutture davvero importanti e ricevano, quindi, finanziamenti adeguati... Durante le lezioni di pratica, ovviamente in lingua francese, gli studenti toccano con mano fasi di quella stessa realtà che si troveranno poi ad avere di fronte nelle diverse tappe del percorso professionale. Sono stata veramente soddisfatta della mia sistemazione presso il Lycée, sia per il buon livello dell'accoglienza, orario di studio e di riposo, organizzazione servizi e pasti (interna ed esterna), trasferte per visite guidate e sistemazione presso l'Istituto (camera da quattro, Naila ed io, oltre a due ragazze lettoni, educatissime e in un primo tempo silenziose, con le quali abbiamo dopo il primo giorno fraternizzato). Così come con gli altri compagni di squadra. Ovviamente, in Inglese...). Noi studenti del progetto Leonardo, provenienti da ogni angolo d'Europa – dall' Italia al Belgio alla Germania, alla Gran Bretagna, per poi risalire a Svezia e Lettonia - siamo stati seguiti puntualmente e scrupolosamente dalla nostra tutor durante il primo mese di training presso l’Istituto. Anzi, tra noi è nata una bella amicizia che non intendiamo perdere... Francesca dall’Inghilterra Le normali lezioni si svolgevano dal lunedì al venerdì ad eccezione del mercoledí quando era prevista “un’uscita didattica” sulla base dell’argomento principale: sostenibilitá and Slow Food. Abbiamo potuto approfondire il tema grazie alle visite alla fattoria Quickes (dove si produce il tipico formaggio inglese, il Cheddar), a Riverford Fiel Kitchen, Sharpham Vineyard, dove abbiamo avuto la possibilitá di degustare i loro prodotti tipici. Durante la nostra permanenza a Plymouth abbiamo potuto visitare anche il parco naturale del Dartmoor, il Plymouth Gin, dove viene prodotto il famoso distillato inglese, e l’ultima settimana abbiamo pranzato al Mesopotamian, un ristorante che cucina piatti tipici medio-orientali. Credo che questa esperienza mi servirá molto per il futuro, sotto tutti i punti di vista, sia personali che professionali. Ho potuto incontrare ragazzi fantastici e imparare tantissime cose nuove. Spero di poter continuare a migliorare il mio inglese di giorno in giorno in quanto credo che sapere bene una lingua sia fondamentale in qualsiasi settore lavorativo. Grazie a questa avventura sto migliorando anche le mie capacitá nell’ambito ristorativo. Anche se non è sempre facile sono entusiasta di essere qui. Vi ringrazio per l’opportunitá che mi avete dato! Marco dall’Inghilterra La struttura dove svolgo lo stage è una bella struttura, un bell’hotel, il posto mi piace, mi trattano veramente bene. Siamo arrivati sabato 13 e ci hanno dato due giorni di riposo, dopo che ci siamo rilassati e un po’ ambientati ci hanno fatto visitare l’hotel e ci hanno spiegato tutte le regole e come ci dobbiamo comportare il cucina, poi ci hanno fatto firmare diverse carte, tra queste c’era anche quella che riguardava il Contratto di assunzione. Ho iniziato mercoledì il lavoro in cucina, mi stanno facendo tagliare verdure tutti i giorni, ma aiuto anche a preparare il pranzo e la cena per i dipendenti. Il mio giorno di riposo è oggi lunedì e domani martedì. E’ la prima volta che mi allontano da casa a parte qualche settimana di vacanza; quando ho deciso di propormi per questa esperienza avevo due stimoli, il primo la voglia finalmente di imparare la lingua inglese che è sempre stato il mio punto debole; infatti mi rendevo conto che per girare il mondo come mi piacerebbe fare, saper parlare bene l’inglese è indispensabile. Il secondo stimolo l’ho maturato dopo aver sentito alcuni ragazzi a scuola parlare di questa loro esperienza del progetto Leonardo, l’entusiasmo con cui raccontavano la loro avventura e per alcuni le opportunità dal punto di vista professionale mi hanno contagiato. Mi auguro quando tornerò in Italia di poter raccontare anch’io con entusiasmo questa mia esperienza e credo e spero sarà cosi: questo vorrà dire che questi mesi trascorsi in Inghilterra, in questa scuola, in questo grande albergo, insieme a questi miei compagni di avventura, saranno veramente un bagaglio importante di esperienza per il mio futuro, soprattutto dal punto di vista professionale. Marlen e Jessica dalla Svezia Ester Mosessons Gymnasium è una moderna struttura dotata di ogni servizio che incoraggia lo studente a studiare facendolo sentire pienamente a suo agio. L’intero staff della scuola (professori, bidelle, le ragazze della lavanderia e le donne della mensa) è stato gentilissimo e disponibile. Sopratutto Arne, il papà della situazione, che ci fece vedere le bellezze di Goteborg e Maria “Mamma sita” una signora spagnola che ci ha seguito molto nel corso del primo mese. La prima immagine di Goteborg è stata abbastanza negativa, l’ho trovata sporca, vecchia e invasa dall’odore di fast-food ma vivendoci e conoscendola ho cambiato idea, è una città tranquilla, semplice da girare e decorata da stravaganti canali e incorniciata da misteriose foreste, colorati parchi e silenziose spiagge. Le lezioni di pratica si sono svolte con regolarità 2 volte alla settimana. Il lunedì avevamo Backeri dove abbiamo preparato delizie tipiche svedesi (molto buone!!) che poi venivano vendute allo shop della scuola aperto al pubblico. Il mercoledì invece avevamo sala e all’inizio è stato un trauma perché ci siamo trovati a servire veri clienti. Ma con l’aiuto dei nostri nuovi compagni di scuola è sempre filato liscio e ci siamo sempre divertiti molto. Devo dire che il programma è stato organizzato molto bene e ogni giorno eravamo sempre impegnati in attività interessanti. Viviamo in una casetta dotata di ogni confort e ognuno ha la propria cameretta. In questo primo week and abbiamo lavorato come cameriere divertendoci molto, servendo la prima sera come riscaldamento 150 pax e sabato 240 svedesi (brilli). Tutto sommato per ora al lavoro mi trovo bene perché lo staff è molto simpatico e mi aiuta. Un esperienza del genere per me è e sarà molto molto importante, innanzitutto è la possibilità di crescere, di maturare, di imparare l’inglese, di conoscere tradizioni nuove e persone nuove. Sarà indimenticabile e certamente questo periodo segnerà la mia vita. Voglio con questa esperienza realizzare il mio sogno, voglio migliorarmi sotto tutti i punti di vista e mettermi alla prova. Un periodo di 5 mesi all’estero fa la differenza su un curriculum futuro (ovviamente anche la persona deve aver svolto il soggiorno con maturità). Quindi anche se a volte è difficile cerco di dare il meglio e di imparare ad ogni mio sbaglio. Il mio più grande problema personale è stato - e lo è ancora - l’inglese. Qui sono molto fortunati perché tutti entrano in contatto con l’inglese ogni volta che accendono la televisione, visto che i film sono in lingua originale con sottotitoli in svedese. Questa prima parte la potrei definire perfetta perché è andato tutto bene e sono entusiasta anche di come stanno procedendo le cose. Grazie al gruppo “degli 11” ho potuto svagarmi per non sentire la mancanza di casa. Sono contenta di essere qui e voglio dare il meglio di me stessa. La cosa più è bella e interessante è stata di aver conosciuto un sacco di persone di diversa nazionalità e di vivere con loro in così stretto contatto. Vivendo insieme abbiamo potuto scambiarci tanti punti di vista, ho potuto conoscere i diversi modi di fare, i diversi “Humor” e le diverse abitudini (soprattutto culinarie). Questo primo mese in terra straniera con così tante sorprese e novità è stata sicuramente e senza ombra di dubbio un’esperienza positiva che rimarrà per sempre nel mio cuore! Fortunatamente eravamo un gruppo molto unito e amichevole, così se c’erano problemi o se qualcuno non si sentiva bene (homesick) tutti noi ci aiutavamo a vicenda. Si sa che le prime settimane così lontano da casa e dai cari non sono sempre semplici da superare, così è stato molto bello avere un sopporto morale e un gruppo che ti sosteneva e appoggiava! Sono felice di avere avuto la possibilità di partecipare a questo progetto e ringrazio tutti coloro che l’hanno reso possibile! Melissa e Gessica dalla Norvegia La sveglia è suonata alle 5:30 del 15 settembre 2008. Partita alle 6:00 da Lendinara, sono arrivata alle 8:55 all’aeroporto di Malpensa. Dopo l’arrivo di Gessica, verso le ore 10:50 abbiamo fatto il check-in. Sono stata fortunata ad avere avuto il biglietto di Prima Classe e perciò i miei 32 kg di valigia non sono stati un problema! Ho tristemente salutato i miei genitori (con qualche lacrima) alle 13 e lì è partito il mio sogno… Quel lungo corridoio che non finiva mai mi ha portata dritta all’aereo. E dopo aver sbagliato il mio posto a sedere (era il mio primo volo), quindici minuti più tardi siamo partiti. È stata un’emozione unica. La scuola è molto piccola ma nonostante ciò è molto attrezzata. Hanno una libreria molto grande con la possibilità del collegamento ad internet (ovviamente ogni ragazzo ha la sua password ed username), la cucina è molto grande anche quella e ci sono molte attrezzature di vario genere. La sala-ristorante, invece, è molto semplice e piccola. Inoltre hanno una mensa e un bar. A noi è stata assegnata un’aula, molto probabilmente è l’aula magna. L’orario scolastico variava ogni settimana. Abbiamo avuto lezioni di norvegese (per la maggior parte) e di inglese allo stesso tempo perché è la lingua che conosciamo tutti e quindi le lezioni erano spiegate in inglese, geografia della Norvegia, teoria e pratica della cucina norvegese, e alcune visite : al “Veimuseet”, museo sull’evoluzione dei mezzi di trasporto in Norvegia; “Hunderfossen Familiepark”, parco divertimenti dei Troll aperto nella stagione estiva; visita ad una fabbrica di “pane” tipico norvegese, “Maihaugen”, museo sull’evoluzione delle case norvegesi; “The Olimpic Museum”, museo olimpico, l’unico in tutta la Norvegia che oltre ad esporre le olimpiadi di sci , espone anche tutte le altre categorie di sport invernali e non e la gita a Geiranger per vedere i fiordi norvegesi. È stata la più bella giornata che finora ho passato. Ho potuto vedere il cuore della Norvegia e la sola visione di quelle enormi montagne innevate ti fa restare a bocca aperta. Le lezioni di norvegese si sono concentrate nella traduzione di espressioni fondamentali (esprimere l’età, la provenienza, il nome, i principali saluti, richiesta di informazioni, bisogni personali), numeri, colori, giorni della settimana, tempo meteorologico, attrezzature di cucina – sala, alimenti come carne, pesce, verdura, frutta, spiegazione del sistema HACCP in cucina. Le lezioni pratiche sono state solo due. Il professore di cucina Axel Schorcht molto incuriosito dalla cucina italiana, ci ha chiesto di preparare il gelato e il risotto italiani! Mi trovo in una struttura alberghiera di lusso e cioè nel secondo albergo più grande di tutta la Norvegia dove in piena stagione ogni giorno ci sono dalle 700 alle 1000 persone; in questo momento mi trovo nel reparto pasticceria e preparazioni fredde, insalate, dolci, vassoi di affettati e preparazione delle colazioni; l’orario è di 8 ore al giorno: inizio alle 8.00 e fine alle 16.00 con stacchi intermedi per mangiare. Ho firmato il giorno dopo il mio arrivo il contratto con il quale ci veniva comunicato il nostro pocket money e dove lavoravamo. Mi trovo alloggiata nella stessa casa dal primo giorno con una ragazza e un ragazzo tedesco e un ragazzo francese in una piccola casetta formata da due camere un salotto una cucina e bagno. Penso che nonostante sia difficile la vita qui e rapportarsi con gente diversa con culture diverse e che non parlano la tua lingua e che hanno abitudini diverse, questa esperienza mi sarà utile dal punto di vista personale perché mi sta aiutando a crescere da sola affrontando le mie paure da sola, mi sta facendo conoscere persone nuove che alla fine di questo mi mancheranno e mi sta aprendo una nuova visuale del lavoro che non è la nostra: qui esiste la gerarchia, il vero metodo di lavorare e penso che sarà il mio punto d’inizio e non di arrivo. Sono contenta dell’esperienza che sto intraprendendo nonostante i momenti no e di sconforto; sono contenta di dividere tutto ciò con le persone che ho trovato a vivere con me e anche le persone che ho a fianco nell’ambito lavorativo; penso che anche se ora è difficile e si sente la mancanza di casa al mio ritorno sentirò la mancanza di tutto ciò che qui ho trovato e di alcune persone straordinarie con cui spero di rimanere in contatto e che se anche per poco hanno saputo darmi tanto, anche con un semplice sorriso o abbraccio. Sarah dal Belgio Questo primo mese di scuola è andato bene. La scuola è grande: un edificio per le ore di pratica, uno per le ore normali delle materie teoriche e la segreteria. La scuola non era lontana da dove abitavamo, 15 minuti a piedi. Le prime 4 settimane si sono svolte alternando giorni di pratica, giorni di studio di lingua Nederland a gite a Brussels, Ghent, Lier, Brugge e ovviamente Anversa. Le lezioni di lingua sono state divertenti e il nostro docente era simpatico. Posso dire che ho una base della lingua. Per la pratica ogni settimana eravamo in una classe diversa e le lezioni si svolgono alla stessa maniera del Carnacina. Sono soddisfatta del primo mese della sistemazione e della scuola e soprattutto di Ria, la mia tutor. Ci ha seguito con cura e era sempre disponibile, comunque non ci sono stati problemi in questo primo mese. Sono stata assegnata all’ hotel Best Western Ter Elst. Io e Bianca siamo insieme, abitiamo dietro il ristorante dell’hotel. La camera in cui alloggio è di proprietà di una donna dello staff dell’hotel. Mette a disposizione le camere agli stagisti. La camera non è bella, ma ci si adatta. L’hotel è bello, grande e accogliente. Possiamo fare tante cose quando abbiamo del tempo libero, perché c’è il fitness, il tennis, il cinema, lo squash, il bowling. Questa prima settimana lavoro nel settore banqueting, meeting etc. Comincio alle 15.00 e i giorni liberi per adesso sono sabato e domenica. Lo staff dell’hotel è molto gentile cordiale, anche i miei colleghi mi aiutano. In hotel mi trovo bene, svolgo un lavoro mai fatto prima e non mi dispiace, osservo come lavorano gli altri settori oltre al mio ed è molto interessante. Questa esperienza è davvero utile per crescere, imparare ad arrangiarsi nella vita, adattarsi e soprattutto parlare l’inglese e altre lingue. Credo che in un futuro mi faciliterà nella ricerca del lavoro soprattutto nel mio settore turistico. Valentina e Silvia dalla Germania La scuola che ci ha ospitato è molto grande e ben attrezzata con tutte le nuove tecnologie. Nella scuola c'è il panificio, la pasticceria e il birrificio. Noi e il nostro gruppo abbiamo fatto lezione nella classe adibita appositamente per il progetto. Monaco è fantastica e enorme. Devo dire che è una città ben organizzata per via dei numerosi mezzi pubblici (bus, tram e ben due metropolitane). Durante le quattro settimane abbiamo svolto molte attività, tra cui tedesco, conversazione, sala, bar, tecnologie alimentari. Le lezioni di tedesco si svolgevano ogni giorno per tre ore. La professoressa ci ha fatto un ripasso completo e approfondito della grammatica, aiutandoci anche con la pronuncia, facendoci leggere dialoghi in sala e varie schede. Nelle lezioni di conversazione la professoressa ci faceva parlare facendoci domande sulla nostra vita in Italia, su cosa facciamo qua a monaco, perche' siamo qua, sui nostri hobby, ecc ecc. Nelle lezioni di sala il prof. ci ha insegnato a fare la mise en place come si usa qui in Germania, a sfilettare il pesce e a fare la lampada. Nelle lezioni di bar il prof. ci ha insegnato a fare dei cocktail. Nelle lezioni di tecnologia alimentare il prof. ci ha insegnato a saper leggere il menu in tedesco. Sono soddisfatta sia della sistemazione nella casa che della scuola che ci ha ospitato. IPSAR "Luigi Carnacina" - Via Europa Unita - 37011 Bardolino (VR) Italy - C.F. 90001570234 - C.M. VRRH03000E (Bardolino) - C.M. VRRH03001G (Valeggio) URL (prelevato in data 14/03/2017 - 19:56): http://www.carnacina.gov.it/contatti-internazionali-gli-stageeuropei-leonardo-da-vinci/il-gruppo-leonardo-2008-09