gazzetta - Comunità Montana del Frignano

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Pavullo ❖ Serramazzoni ❖ Appennino
GAZZETTA MARTEDÌ 17 APRILE 2012
Palagano, dove la Posta
arriva tardi o va ad altri
I cittadini: «Da oltre un anno nella consegna continui disservizi mai risolti»
Petizione e raffica di fax per denunciare «una situazione ormai vergognosa»
di Luciano Castellari
Telefoni in tilt:
il caso Frassinoro
in parlamento
L’on. Isabella Bertolini del Pdl
◗ FRASSINORO
«Il ministero dello Sviluppo
Economico chiederà a Telecom di mettere in campo
tutte le misure necessarie
per assicurare alla cittadinanza e al territorio un servizio efficiente. Sarò inoltre
verificato il corretto svolgimento del servizio universale da parte di Telecom Italia». È quanto emerge dalla
risposta del ministro dello
Sviluppo economico, Corrado Passera, all’interrogazione parlamentare presentata dall’on. Isabella Bertolini, a seguito dei disagi che
periodicamente subiscono
i residenti di Piandelagotti,
dove il telefono funziona
ad intermittenza. «La montagna vive già grandi difficoltà, lasciarla senza voce è
inaccettabile. Negozi, alberghi e ristoranti sono stati
costretti ad accettare solo
pagamenti in contanti perché non funzionavano
nemmeno i pos. Ho presentato - sottolinea l’on. Bertolini - l’interrogazione al ministro perché, nonostante
le segnalazioni del Comune, gli interventi in Provincia e in Regione nulla era
cambiato. Nella risposta
del Ministro si evidenziano
le varie problematiche dovute a varie cause che hanno interessato l’impianto
che riguarda la zona di Frassinoro».
◗ PALAGANO
Posta che contiene estratti di
conto correnti consegnati
aperti, bollette arrivate in ritardo o mai consegnate, ma anche solleciti di pagamenti con
mora, visite mediche perse,
prenotazioni ospedaliere ed
esami clinici mai arrivati, addirittura avvisi arrivati dopo che
era già stato fatto il pignoramento, ma anche raccomandate arrivate fuori del tempo,
oltre alla posta scambiata fra
la popolazione del centro
montano, tanto che ormai lo
slogan dei cittadini che si incontrano è “C’è posta per te”;
e questa situazione anomala
non solo nel capoluogo ma anche nelle frazioni limitrofe come Toggiano e Boccassuolo.
Altro paradosso è che questa
situazione persiste da più di
due anni e a nulla è servita la
segnalazione a tutti gli uffici
predisposti a controllare questo servizio, come riferisce Marina Silvestrini, prima firmataria della petizione con oltre ottanta firme, al responsabile
“ufficio risorse umane della di-
Roberta Sibaldi
Patrizio Guigli
rezione poste italiane” di Bologna. «Ma abbiamo mandato
solleciti anche alla direttrice
dell’ufficio di Palagano e a
quello di Montefiorino che ne
è recapito responsabile. Abbiamo anche inviato ai vari uffici
responsabili di Modena e Bologna ben 37 fax con altrettante
situazioni di reclami da parte
di utenti, ben cinque partiranno questa mattina. Non per ultimo lo abbiamo mandato al
sindaco del comune e a tutte le
istituzioni della zona, ma nessuno fa niente», denuncia Silvestrini. Tuttavia c’è chi pensa
di rivolgersi alla procura di Mo-
Marina Silvestrini
dena se la situazione non si sanerà. Sulla situazione della
consegna della posta nel comune di Palagano, interviene
anche Roberta Sibaldi: «Vogliamo rendere pubblica questa situazione a dir poco vergognosa, che si protrae da anni senza
risultati, di questa situazione è
al corrente anche l’attuale sindaco, che è mio cugino, infatti
gran parte della mia posta mi
viene recapitata da sua madre;
inoltre in comune fotocopiano tutta la posta che viene recapitata intestata a persone
del paese, prima di riportarla
all’ufficio postale, se si pensa
L’ufficio postale di Palagano: proteste per i disservizi nelle consegne
che io ho un negozio da parrucchiera ho rischiato di chiudere per lo stacco della energia
elettrica perché non mi sono
arrivati né la bolletta con il bollettino di pagamento né il sollecito. Sono andata dalla direttrice delle Poste spiegando
quanto accadeva e i disagi continui ma non mi sono state fornite risposte...». Corrado Nannetti, titolare di un negozio e d
esposizione di mobili dice:
«Doveva arrivarmi un avviso
di pignoramento di un mobile,
prima sono arrivati a pignorarlo poi l’avviso, siccome adesso
la Posta non riporta il timbro
«Più controlli per il Rossenna»
In Provincia incontro con i sindaci sull’inquinamento dell’importante torrente
◗ PAVULLO
Serve un’indagine approfondita sullo stato delle acque e
dell’ambiente fluviale del torrente Rossenna e dei suoi affluenti, in particolare nei comuni di Pavullo e Polinago. È
quanto emerso da un incontro che si è svolto ieri su iniziativa della Provincia di Modena al quale hanno partecipato
Stefano Vaccari, assessore
provinciale all’Ambiente, il
sindaci di Pavullo Romano
Canovi, il sindaco di Polinago
Armando Cabri, oltre ai tecnici provinciali e il direttore di
Hera Modena Roberto Grasparetto .
Nel corso dell’incontro si è
parlato di una serie di episodi
di inquinamento che si sono
verificati di recente sul Rossenna e suoi affluenti, l’ultimo proprio tra sabato e domenica sul Rio Giordano, nel comune di Pavullo, un affluente
del torrente Cogorno che a
sua volta sfocia nel Rossenna.
Sul posto sono intervenuti i
tecnici dell'Arpa e del Comune di Pavullo per verificare lo
stato del torrente inquinato
probabilmente da uno scarico agricolo, su cui sono ancora in corso le verifiche.
«La situazione del Rossenna e dei suoi affluenti preoccupa da un po’ di tempo - afferma Vaccari - per questo occorre intensificare i controlli
Il torrente Rossenna
da parte di tutti i soggetti e avviare una seria analisi e verifiche sulla mutata condizione
dei corsi d'’acqua, a causa sia
dei cambiamenti climatici sia
per l’impatto degli scarichi, al
fine di pianificare eventuali
interventi per migliorare la si-
tuazione. Dai dati e dai rilievi
effettuati sono state escluse
responsabilità significative da
parte del depuratore di Pavullo, quindi occorre verificare
l’incidenza di altre attività
produttive della zona».
La Provincia chiederà quindi all’Arpa un’indagine complessiva sia sul Rossenna che
sul Cogorno e affluenti, in vista di eventuali interventi
strutturali per salvaguardare i
corsi d’acqua e l'ambiente fluviale.
A questo incontro in Provincia si è arrivati anche per le altrettanto recenti polemiche
sollevate ancora una volta dallo svuotamento del bacino
che alimenta la diga di Enel
d’arrivo, non ho potuto fare reclami. Regolare la posta? Una
o due volte alla settimana, tutta insieme...». Gli fa eco Patrizio Guigli, che nella zona ha
una ditta di asfaltatura strade:
«Ho rischiato di essere segnalato all’ufficio rischi delle banche perché non mi è arrivata
né la fattura né il pagamento
di 29 euro, segnalatomi solo
dalla mia banca. Di fronte all'
ufficio della mia ditta, c’è un
negozio di profumi e nella tarda mattinata ci scambiamo la
posta con un po’ di ironia, visto che chi le recapita sbaglia
quasi sempre».
Green Power a Riolunato. La
procedura è iniziata la scorsa
settimana e l’ex assessore provinciale all’ambiente ed esponente di Legambiente Alberto
Mazzoni, insieme a Emilio Salemme della Consulta Ambiente provinciale aveva scritto all’assessore all’ambiente
Stefano Vaccari lamentando
il persistente inquinamento
del torrente Scoltenna in parte legato appunto allo svuotamento del bacino e ai detriti
che scendevano a valle e in
parte dovuto anche a interventi - a loro dire - mai realizzati. Proprio in quella lettera
Mazzoni poneva l’accento sulla necessità di una capillare e
sistematica azione di controllo sullo stato dell’importante
torrente per evitare il ripetersi
di fenomeni di inquinamento
e per garantire “una non rinviabile azione risanatrice e rigeneratrice del corso d’acqua”.
FANANO
serramazzoni
Raid notturno dei ladri
Raggira la barista mescolando i soldi, preso truffatore
◗ FANANO
Continuano le scorribande
notturne di ladri. I soliti ignoti
si sono introdotti presso la canonica della parrocchia di San
Silvestro, nella sede Cisl e in
un laboratorio artistico. In canonica, approfittando dell'assenza di don Francesco Bruni,
hanno sfondato la porta che
conduce in cantina e dopo essere penetrati nelle stanze dove vive il parroco hanno aperto tutti i cassetti delle camere e
della sala. «I danni che abbiamo registrato sono solo quelli
alla porta, che adesso dovremo sostituire - dice don Francesco - mentre da un inventa-
rio fatto sul momento non risultano ammanchi. Nei prossimi giorni sporgerò comunque
denuncia ai carabinieri». Alla
sede Cisl sono in corso da settimane i lavori per il cambio di
serratura e i ladri hanno così
potuto penetrare negli uffici
agevolmente. «Soldi contanti
non ne teniamo mai - spiega il
responsabile Cisl Carlo Balestri - però c'erano una stampante e una fotocopiatrice. Per
fortuna nulla è stato toccato».
Per completare la scorribanda
i soliti ignoti hanno forzato la
serratura di un laboratorio
d'arte a fianco del Ristorante
Sole. Anche qui, nessun ammanco è stato registrato. (f.s.)
◗ SERRAMAZZONI
Domenico, 30 anni, residente a
Modena ma con sangue partenopeo. Quel sangue capace di
ispirare ingegno, fantasia, improvvisazione le quali - quando
usate male - generano truffe,
raggiri e artifici vari. Il caso di
scuola è quello del “gioco delle
tre carte”, che Domenico ha riadattato alla realtà modenese. E
così il nostro si diletta a viaggiare per la provincia, con due assi
nella manica. Il primo è quello
del prosciutto: Domenico arriva
in Mercedes, entra in un esercizio pubblico e prova a vendere
sottoprezzo un prosciutto, condendo la frittata con una raffica
di panzane. Chi compra, poi,
dopo qualche colpo di coltello
si trova davanti ad un prosciutto avariato. Marcio.
Al Bar La Baita della Fondaccia Domenico è andato oltre,
passando al piano B.
«Con la scusa di offrirsi una
birra per il compleanno - racconta Maria, la barista - ha tirato fuori 100 euro per pagarne 5.
Io che avevo servito lui e il suo
amico, gli ho dato un resto, poi
lui ha detto che aveva i pezzi più
piccoli. Ha preso fuori i soldi e
ha iniziato uno strano gioco di
soldi, di mani e di parole festanti, riuscendo a confondermi. Se
ne sono andati in gran fretta, lui
e l’amico, su una Mercedes scu-
ra. Io avevo intuito che qualcosa
non andava. Ho annotato il numero di targa, ho ricontato i soldi e mi sono resa conto che mi
aveva davvero sottratto 50 euro.
Ho chiamato i carabinieri e formalizzato la denuncia».
Maria è stata fortunata. L’immediato intervento dei militari
di Serra ha consentito di identificare il truffatore. «L’ho riconosciuto senza dubbio tra le tante
foto che i carabinieri mi hanno
mostrato. Io non so se recupereremo mai quei soldi, ma vorrei
ringraziare i carabinieri e avvisare gli altri esercenti dell’esistenza di questo personaggio». Che
nel frattempo è stato denunciato dalla donna per truffa.
Il Bar La Baita alla Fondaccia