C`erano una volta le borsette

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C`erano una volta le borsette
04 marzo 2005 delle ore 03:04
C’erano una volta le borsette
La quinta scenica? Manco a dirlo: i Fori di Roma Imperiale. I protagonisti? Uno degli attori più
corteggiati dallo show business ed una musicista sottile e raffinata. Il tema? Giulio Cesare e,
naturalmente, i drammi creati dal potere e dall’ambizione. Con una performance di Raffaele Curi
interpretata da Vincent Gallo e da Sheila Chandra apre le sue attività a Roma la Fondazione Alda
Fendi. Ma attenzione, la moda questa volta non c’entra…
Uno scenario suggestivo, nel cuore della Roma
imperiale; una mecenate che viene dal mondo
luccicante dell’haute couture; un attore –ma
non solo- che è un’icona del cinema
indipendente americano. Quello fatto di un po’
di genio, parecchia sregolatezza e alcune
notevoli intuizioni.
Con questo mix di ingredienti inaugura la sua
attività la Fondazione Alda Fendi –
Esperimenti, nata da un sogno nel cassetto di
una delle sorelle che hanno fatto la moda
italiana. Che con il passato non ci sia più nulla
a che fare, Alda Fendi lo dice ben chiaro,
rimarcando fin da subito la totale indipendenza
della fondazione dall’azienda, dalla famiglia e
dall’ambito fashion tout court. Quel che resta è
la passione e l’abilità della manager consumata,
questa volta messe al servizio dell’arte, in tutte
le sue espressioni: dal recupero e tutela, alla
promozione dei nuovi talenti, agli attraversamenti
con il teatro, la musica, la danza e –perchè noanche con la scienza. Insieme ad Alda, Alessia
Caruso Fendi dirige la galleria, mentre
Giovanna Caruso Fendi cura i rapporti con gli
artisti che via via saranno coinvolti nei progetti.
Ed una location migliore era davvero difficile
trovarla: Palazzo Roccagiovine, a ridosso del
Foro di Traiano, costruito su una porzione di
quella che fu la Basilica Ulpia. Al piano
inferiore è ben visibile un parte di
pavimentazione marmorea delle colonne e della
trabeazione dell’antico edificio; nella galleria
un sistema di lenti d’ingrandimento permette
uno sguardo inedito sulla Colonna Traiana, in
pieno spirito wunderkammer.
D’eccezione è l’esordio, uno spettacolo teatrale
di Raffaele Curi, che vede protagonisti un
Vincent Gallo sempre più in odore di sano
maledettismo e la musicista anglo indiana
Sheila Chandra.
L’idea non poteva che partire dalla Roma Caput
Mundi del tempo dei Cesari, così
a tinte fosche, guidato dalla voce dolorosa di
Sheila Chandra, nelle vesti di novella Cassandra
che annuncia guerre e devastazioni molto, ma
molto contemporanee. Mentre tocca proprio a
Vincent Gallo dare la parola ad un Antonio
americano che piange sulle ceneri di Cesare,
personificazione di un Occidente orgoglioso e
cieco. Almeno quanto basta per non scorgere
una fine fin troppo vicina.
mariacristina bastante
KAISAR
VERITA’ NEGATE
scritto e realizzato da RAFFAELE CURI
4 -12 marzo ore 20,30 (ingresso libero su
prenotazione)
Roma, Galleria Foro Traiano 1 e Curia dei Fori
Imperiali
Con VINCENT GALLO e SHEILA CHANDRA
Valerio Dell’Anna Giuseppe Piacquadio
Giacomo Vano
e 80 figuranti
Luci GUIDO LEVI
Scenografia Virtuale SERGIO METALLI
Elementi Scenografici SEBASTIANA DI GESU
Costumi CHIARA CRISOLINI MALATESTA
www.fondazionealdafendi-esperimenti.it
indice dei nomi: mariacristina bastante,
Raffaele Curi, Vincent Gallo, Giulio Cesare,
Alda Fendi, Fendi
.
Kaisar – Verità Negate, proprio di Giulio
Cesare parla e da lì –è inevitabile- s’arriva alla
solitudine del potere, dell’ambizione che brucia
e che consuma dentro. Prologo nella galleria
della fondazione e svolgimento nella Curia dei
Fori: “Una performance ciclica, inesorabile”
spiega Raffaele Curi “ volta a tracciare un
ritratto atroce della storia umana”. Un ritratto
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