pista ciclabile

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pista ciclabile
Istituto Comprensivo “Giovanni XXIII” Terrasini
V.le G. Consiglio, 1 - 90049 Terrasini (PA)
Settimana Unesco di Educazione
allo Sviluppo Sostenibile 2010
LA MOBILITA’
8 – 14 novembre 2010
UNA PISTA CICLABILE A TERRASINI
Una proposta dei ragazzi della scuola secondaria di I grado
Settimana Unesco di Educazione
allo Sviluppo Sostenibile 2010: “la mobilità”
8 – 14 novembre 2010
UNA PISTA CICLABILE A TERRASINI
Lavoro realizzato dagli alunni delle terze classi
della scuola secondaria di I grado
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Introduzione
Quest’anno la settimana UNESCO per l’Educazione allo Sviluppo
sostenibile è stata dedicata al tema della mobilità. Nel nostro Istituto tutti
noi ragazzi delle terze classi siamo stati impegnati in attività di studio dei
concetti di “sviluppo sostenibile” e di “mobilità sostenibile”. Il nostro
gruppo ha approfondito in particolare il sistema di mobilità ciclabile, cioè
quelle basato sull’uso delle biciclette. Alla fine ci siamo trovati tutti
d’accordo a fare una proposta: realizzare una pista ciclabile a Terrasini!
Terrasini e il suo “ambiente”
Terrasini è un paese di 11.341 abitanti della provincia di Palermo, in
Sicilia. E’ un paesino pianeggiante situato a 30 km da Palermo, che si
affaccia sul golfo di Castellammare accanto all’aeroporto Falcone
Borsellino.
Nei pressi di Terrasini si trova la Riserva Naturale di Capo Rama, la
quale ospita una fauna tipica delle coste rocciose (volpi, conigli). La flora
invece è costituita da Palme nane e dall’Areale Botanico Siciliano.
Il nostro paese dispone di diverse strutture pubbliche, come il Palazzo
Cataldi e il Palazzo D’Aumale. Il palazzo Cataldi è sede della Biblioteca
comunale, in via Benedetto Saputo ed è dedicata a un ex sindaco di
Terrasini, Claudio Catalfio. Il palazzo D’Aumale dal 1984 è sede del museo
civico, ed è diviso in tre diverse sezioni: quella Etnografica, quella
Naturalistica e quella Archeologica. Inoltre il museo dispone di un a
grande Biblioteca, dove si trovano degli estratti scientifici; molti studenti,
infatti, si recano al museo per scrivere la loro tesi.
Terrasini ha un esteso lungomare, dedicato a Peppino Impastato, che
si snoda dalla via Rimembranza fino alla via Calarossa e dà la possibilità di
ammirare il paesaggio costiero. Sul lungomare, vicino l’abitato, vi è la
spiaggia di Terrasini detta “La Praiola”, la quale oltre ad essere
caratterizzata da un bellissimo mare, ospita dei suggestivi faraglioni. Due
faraglioni si trovano vicino il porto; altri quattro, allineati, si trovano di
fronte il Palazzo D’Aumale. Si tratta di rocce che si sono staccate dalle
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coste alte grazie all’erosione del mare e che devono la loro forma irregolare
alle onde che battono impetuose su tutto il litorale.
Il cuore del paese è Piazza Duomo, dove si trova la Chiesa più
importante del paese, dedicata a Maria Santissima delle grazie, santa
Patrona del paese.
Accanto al Duomo c’è una villa, dedicata a San Giuseppe. Essa è
circondata da alberi, con al centro una panchina. Questa villa è un punto di
ritrovo per i ragazzi e dispone di diverse panchine.
Vicino il Duomo si trova un’altra piazzetta dove sorge il Municipio e
una statua, che rappresenta un ragazzo che alza un albero d’arancio.
Questa statua è dedicata a una figura folkloristica, protagonista della
cosiddetta “Festa degli schietti”, che è una festa tradizionale che si svolge a
Terrasini ogni anno nel periodo Pasquale.
Il nostro paese è dotato anche di numerosi alberghi, centri di
divertimento, case vacanze, negozi, bar e locali, che riescono ad attirare
numerosi turisti. Terrasini ospita ogni anno circa 10.000 turisti,
soprattutto nel periodo estivo.
Promuoviamo la mobilità sostenibile
Dopo aver fatto una descrizione storico-ambientale di Terrasini,
approfondiamo il tema della mobilità nel nostro paese, ponendolo in
relazione ai temi della salvaguardia dell’ambiente e dello sviluppo
sostenibile. Nel nostro paese si è riscontrato un aumento di malattie e
patologie, che si pensa sia legato all’inquinamento provocato dalla
vicinanza dell’aeroporto. Riteniamo, però, che a Terrasini anche i mezzi di
trasporto siano responsabili dell’inquinamento atmosferico.
L’inquinamento atmosferico è un'alterazione dell'ambiente, che
produce disagi o danni permanenti alla salute e che non è in equilibrio con
i cicli naturali esistenti. Le fonti di inquinamento sono tante: processi
industriali, incendi di foreste, combustioni da sorgenti fisse, discariche di
rifiuti solidi, ma soprattutto i mezzi di trasporto.
Sarebbe giusto garantire più rispetto dell’ambiente e ridurre
l’inquinamento e adottare sistemi di mobilità meno inquinanti. Pensiamo
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che bisognerebbe introdurre a Terrasini un sistema di mobilità alternativa,
appunto una pista ciclabile, cioè un percorso riservato alle biciclette, dove
il passaggio delle auto non è autorizzato.
La mobilità ciclabile rappresenta un ramo o un approfondimento
della mobilità sostenibile e si concentra sulla diffusione del trasporto
urbano in bicicletta.
Alcune città italiane hanno istituito degli “uffici biciclette” o “uffici
mobilità ciclabile” al fine di ridurre l’impatto del traffico sul territorio.
Alcuni studi sostengono che la bicicletta, in città, è il mezzo più
efficiente in assoluto: in un raggio fra 0 e 6 km è statisticamente più veloce
di qualsiasi altro mezzo, è generalmente più comoda in quanto non crea
problemi di parcheggio o di passaggio in aree chiuse al traffico, è più
ecologica e decisamente più economica. In più incide positivamente sulla
bellezza della città rendendola meno soffocante, più a misura d'uomo e più
sicura. Per le amministrazioni comunali creare una mobilità ciclabile
significa promuovere un sistema di viabilità che riduce l’impatto del
traffico in città, migliora la qualità dell’aria e incrementa la sicurezza
stradale.
Un altro sistema di mobilità sostenibile è il bike sharing, che si
traduce come "condivisione della bicicletta". In pratica è un servizio di
biciclette pubbliche da usare al posto di autobus, tram e metropolitane.
Si possono usare
per raggiungere posti dove il mezzo pubblico
tradizionale non può arrivare, come ad esempio l’interno della nostra
riserva di Capo Rama.
Il bike
sharing prevede
che
siano installate delle stazioni in
diversi punti del territorio dove
collocare le biciclette. Le biciclette
sono bloccate e sono utilizzabili dopo
averle sbloccate o con una chiave o
con una tessera.
Il servizio quindi richiede una
registrazione per la consegna delle chiavi o della tessera: in questo modo si
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scoraggiano i furti, poiché si è a conoscenza di chi ha utilizzato la bicicletta
in quel momento.
Alla fine dell'utilizzo la bicicletta può essere riportata in un'altra
stazione o nella stessa stazione di partenza.
Generalmente la prima mezz'ora o ora è gratuita, poi il servizio è a
pagamento e più usi la bicicletta più il costo aumenta; questi sistemi
possono prevedere anche abbonamenti mensili o annuali.
Una pista ciclabile a Terrasini
Noi, alunni della scuola secondaria di I grado di Terrasini, abbiamo
ideato un percorso dove poter costruire una pista ciclabile oppure
prevedere un sistema di bike sharing. La nostra proposta, come si vede
nella mappa da satellite, parte dal centro storico (Piazza Duomo), scende
dalla via Vincenzo Madonia, passa per la piazzetta del Municipio fino ad
incontrare la via delle Rimembranze. Da qui la pista ciclabile giunge fino al
mare e continua per tutto il lungomare fino a Cala Rossa. A questo punto si
può tornare indietro per la via Carlo Alberto Dalla Chiesa che poi diventa
via Roma. Oppure si può proseguire fino alla riserva Naturale di Capo
Rama. Qui si la pista potrebbe continuare per uno dei sentieri che porta
fino alla Torre attraversando la macchia mediterranea. I parcheggi per le
bici potrebbero essere realizzati vicino il Palazzo D’Aumale, al belvedere e
anche alla Riserva di Capo Rama, dove ci sono ampi spazi.
Durante il percorso non mancano le attrazioni per fare delle soste e
ammirare i paesaggi del lungo mare di Terrasini. I faraglioni, la spiaggia
“praiola”, la Grotta “perciata”, Torre Alba, le scogliere a strati bianchi e
rossi e le grotte marine, il Belvedere, Cala Rossa e l’Isolotto”, la famosa
Torre di Capo Rama e tutte le attrazioni naturalistiche della riserva. E’
chiaro che il percorso deve essere sicuro e il ciclista si deve sentire protetto
dai veicoli e anche da eventuali attacchi di cani randagi.
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MAPPA DELLA PISTA CICLABILE DI TERRASINI
Secondo noi, i possibili vantaggi della realizzazione di una pista
ciclabile, sono i seguenti:
1. Avere un contatto più ravvicinato con la natura.
2. Andare in bici fa bene alla salute.
3. La pista ciclabile è un motivo in più per attirare i turisti.
4. Con il sistema del Bike sharing si crea un sistema pubblico di
trasporto, ecologico e sostenibile, che collega Terrasini alle
località balneari più frequentate come Cala Rossa, oppure alla
Riserva di Capo Rama. Gli spazi per creare i parcheggi non
mancherebbero! Inoltre questo sistema farebbe molto comodo
ai turisti del nord Europa che sono già abituati a questo tipo di
trasporto. E poi alcuni ragazzi potrebbero trovare lavoro
diventando i responsabili dei parcheggi.
5. infine, avere un minor tasso di inquinamento atmosferico.
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In conclusione riteniamo che la pista ciclabile è un sistema di
mobilità che contribuisce allo sviluppo sostenibile di un’area urbana. Per
sviluppo sostenibile intendiamo poter soddisfare i bisogni del presente,
senza compromettere la possibilità delle generazioni future di soddisfare i
propri bisogni. Quindi, per concludere, noi “Ragazzi” possiamo contribuire
al benessere e alla salute dei nostri concittadini con le nostre proposte,
perché essere creativi è il presupposto per migliorare la vivibilità futura di
questa nostra piccola comunità.
Terrasini, 6/11/2010
Gli alunni delle terze classi
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