Educazione all`affettività

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Educazione all`affettività
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EDUCAZIONE
6 all’affettività
Presentazione
Conoscersi, sapersi presentare e descrivere sono abilità che aiutano i bambini a prendere
consapevolezza della propria identità personale e sociale. Qualsiasi esperienza, da quelle
afferenti alla vita quotidiana a quelle più marcatamente cognitive, trova radicamento nell’essere e connota l’individuo al punto da qualificare ogni alunno e alunna per gli aspetti di
specificità propri.
In questo mutato contesto sociale avere consapevolezza dei processi di costruzione dell’identità favorisce l’avvicinamento ai problemi quotidiani e garantisce la promozione
dello sviluppo armonico della personalità di ciascuno.
È su questi presupposti che è stato ideato il percorso didattico sull’educazione all’affettività per la classe quarta.
Sviluppo del progetto
Il percorso si compone di tre Unità di Apprendimento: Mi racconto – Rifletto su di me –
“Mi apro”.
Nella prima U.A. vengono proposte attività finalizzate a caratterizzarsi e a farsi conoscere
nel gruppo classe oltre a porre l’attenzione su alcune modalità usate per scambiare informazioni, da quelle tradizionali di tipo
scritto a quelle tecnologiche, come le
conversazioni telefoniche e le e-mail.
Il percorso: 3 Unità di Apprendimento.
Nella seconda U.A. si conducono gli
alunni a riflettere sulle proprie azioni
Schede: 9 operative, 2 verifiche, 2 portfolio.
e comportamenti. Viene dato spazio
Verifica: Saper esprimere i propri punti di vista e
anche alla necessità di riconoscere i
ascoltare quelli degli altri. Riconoscere nelle
persone le diverse caratteristiche emotive.
propri pregi e difetti come pure alle
Portfolio: Saper riconoscere le proprie reazioni e
reazioni emotive e comportamentali
i vissuti emotivi. Saper riflettere sul proprio caratlegate a situazioni vissute.
tere e saper apportare cambiamenti positivi.
La terza U.A. è costruita sui bisogni
dei bambini in questa età sul problenel sito
ma della crescita: essere grandi o
• Laboratorio: 1 di Musica
piccoli, sul valore dell’amicizia, sul
• Bibliografia ragionata
saper distinguere i desideri dai sogni
e sui luoghi possibili in cui annotare
le proprie storie, riflessioni, curiosità,
difficoltà, come il diario personale.
INGREDIENTI
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OBIETTIVI
OLOGRAMMA
PERCORSO
LABORATORI
BIBLIOGRAFIA
4 classe
a
UNITÀ DI APPRENDIMENTO
U. A. 1 - Mi racconto
U. A. 2 - Rifletto su di me
• Tanti modi per presentarsi
• Storie e situazioni
• Scambiare informazioni
• Sono un tipo…
• Riconoscere pregi e difetti
• Modi di reagire
U. A. 3 - “Mi apro“
• I miei bisogni
• Desideri e sogni
• I segreti
➠
➠
➠
COMPETENZE ATTESE PER IL PECUP
• Riconoscere e gestire se stessi
e le proprie azioni
• Essere disponibili al rapporto di
collaborazione con gli altri
• Riflettere con spirito critico su di
sé, sulle proprie affermazioni,
sui diversi aspetti della propria
esperienza emotiva
• Avere consapevolezza delle
proprie capacità e riuscire a
immaginare e progettare il
proprio futuro
➠
➠
➠
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
• Comunicare la percezione di sé
e del proprio ruolo nei contesti
• Avvalersi della corrispondenza
con amici per riflettere su di sé,
sulle proprie relazioni
• Attivare la conoscenza di sé
• Esercitare modalità socialmente
efficaci per esprimere le proprie
emozioni e la propria affettività
• Attivare atteggiamenti di ascolto
su di sé e sui propri bisogni
• Esprimere la propria emotività
e affettività con adeguata
attenzione agli altri
➠
➠
➠
OBIETTIVI FORMATIVI
• Scoprire strumenti per conoscersi
ed esprimere la propria identità
• Scegliere e utilizzare adeguate
modalità per parlare di sé nelle
relazioni con gli altri
• Avvalersi della comunicazione
per riflettere su di sé e sulla propria emotività
• Attivare atteggiamenti di ascolto
e di riflessione su di sé
• Adottare modalità socialmente
efficaci per esprimere la propria
affettività
• Comunicare la percezione di sé
e del proprio ruolo in differenti
contesti
• Assumere responsabilità
e accettare punti di vista diversi
• Utilizzare strumenti per esprimere pensieri e riflessioni su di sé
➠
➠
➠
SCHEDE COLLEGATE
• Operative nn. 1, 2, 3
• Operative nn. 4, 5, 6
• Verifica n. 1
• Portfolio n. 1
• Operative nn. 7, 8, 9
• Verifica n. 2
• Portfolio n. 2
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OBIETTIVI
OLOGRAMMA
PERCORSO
LABORATORI
BIBLIOGRAFIA
4 classe
a
◆ Utilizzare registri linguistici
diversi in relazione al contesto e
agli interlocutori
◆ Esprimere e
descrivere opinioni e stati d‘animo
in forme adeguate
allo scopo
◆ Produrre testi
per raccontare
esperienze personali e altrui
◆ Ricercare in un
testo scritto informazioni di tipo
soggettivo; scrivere testi personali,
ideativi
◆ Ampliare il
patrimonio lessicale e stabilire
relazioni di significato tra le parole
ITALIANO
TECNOLOGIA
E
INFORMATICA
◆ Individuare, analizzare e riconoscere potenzialità e
limiti delle forme
di comunicazione
◆ Utilizzare in
modo appropriato
simboli dei linguaggi multimediali
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◆ Scegliere eventi e situazioni
caratterizzanti la
storia personale
◆ Riflettere sui
propri comportamenti anche in
prospettiva di
contesti futuri
STORIA
◆ Riconoscere
caratteristiche
personali riconducibili ad aspetti
fisici del corpo
umano
◆ Individuare le
informazioni
necessarie per
raggiungere un
obiettivo o per
risolvere un problema
SCIENZE
MATEMATICA
EDUCAZIONE ALL’AFFETTIVITÀ
ARTE
E IMMAGINE
Individuare le
molteplici funzioni delle immagini
e rielaborarle in
modo creativo
◆ Rielaborare
creativamente
disegni, immagini, messaggi
e testi
◆ Utilizzare
l‘immagine con
funzione informativa ed espressiva
SCIENZE
MOTORIE E
SPORTIVE
◆
◆ Eseguire semplici drammatizzazioni utilizzando un’ampia
gamma di codici
espressivi
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OBIETTIVI
OLOGRAMMA
PERCORSO
LABORATORI
BIBLIOGRAFIA
4 classe
a
Unità di Apprendimento 1 – Mi racconto
Per parlare di sé si possono utilizzare più strumenti. Parole, disegni, foto, gesti, comportamenti, oggetti… sono “dati anagrafici” che costruiscono la nostra storia e forniscono informazioni utili per farci conoscere.
Invitiamo gli alunni a scegliere un’impronta significativa: oggetto, immagine, testo, testimonianza con cui presentarsi e fornire notizie specifiche del proprio modo di essere.
Tanti modi per
presentarsi
Mi collego con
Ed. Alimentare
U.A. 2 pag. 63
Riportiamo due esempi di narrazione.
Nel primo il narratore parla di sé attraverso la descrizione di un oggetto che gli è caro.
Nel secondo la narratrice esprime i propri sentimenti/emozioni attraverso la descrizione del momento vissuto.
Stefano e la bicicletta
La mia non è una comune bicicletta, ma è una fantastica mountain bike. È leggera, con un cambio marce eccezionale che mi permette di pedalare senza fatica in
salita; ha due freni imbattibili che bloccano le ruote all’istante.
Quasi ogni giorno esco con la bici e in sella al mio mezzo trascorro momenti
spensierati.
Io sono un tipo sportivo e dinamico, per nulla pigro e la bicicletta dà sfogo a questo mio temperamento.
Laura e il tramonto
Ammiro sempre con stupore le bellezze del paesaggio. Il tramonto è, per me, uno
scenario suggestivo: in particolare, quando le sagome si tingono di rosso, vorrei
che durasse per sempre.
Mi affascinano gli ultimi bagliori del sole che portano con sé le cose del giorno.
Mi considero un tipo curioso e non indifferente alla realtà che mi circonda. Sono
dolce e romantica e il tramonto suscita questa mia sensibilità.
La scheda operativa n. 1 guida l’alunno nel riconoscimento dell’unicità della persona.
Recuperare la memoria di eventi che hanno accompagnato il cammino di crescita e
raccontarli, non è un semplice esercizio di trascrizione, ma un’esperienza che aiuta l’alunno a riconoscere i sentimenti e le sensazioni che hanno caratterizzato quei vissuti.
Una strategia potrà essere la lettura di un testo, l’individuazione di parole ricche di
significato emotivo e la loro rielaborazione in forme grafiche creative.
Storie e
situazioni
Mi collego con
Ed. Stradale
U.A. 1 pag. 24
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OBIETTIVI
OLOGRAMMA
PERCORSO
LABORATORI
BIBLIOGRAFIA
4 classe
a
Una notte col branco
Era una notte limpida e stellare, noi riposavamo stressati da una giornata assai faticosa quando, d’improvviso, si udì una specie di ruggito e un urlo molto spaventato. Si accendono le luci, tutti scattano fuori dal letto, si mettono i fazzolettoni al collo
e le scarpe, si infilano i giubbotti ed escono. Sapeste che zizzola!
Per ripararci dal freddo c’erano solo il pigiama e la giacca a vento.
Quel ruggito era stato fatto da un mostro che aveva rapito un nostro compagno di
branco, Giulio, e noi dovevamo salvarlo sconfiggendo la bestia. Così ci mettemmo
in cammino per un sentierino seguendo delle orme gigantesche. Durante il cammino incontrammo una fatina che ci dette a ognuno un lumicino magico, l’unico strumento che avrebbe potuto salvare il nostro amico.
Finalmente trovammo il mostro che scappò via e liberò Giulio. Missione compiuta!
Non potete immaginare com’è stato divertente.
A. Sturiale
Dal brano si riportano esempi di rielaborazione grafica creativa di alcune delle parole
chiave per la dimensione affettiva.
Durante il racconto autobiografico i fatti vengono rielaborati in rapporto al contesto
comunicativo e alle persone con cui si dialoga. La scheda operativa n. 2 fa riflettere l’alunno sulla diversità del modo di raccontarsi e di far emergere pensieri e sentimenti.
Le situazioni in cui avvengono scambi comunicativi sono varie. Le comunicazioni presentano elementi comuni (emittente - destinatario - messaggio), come pure differenze
Mi collego con specifiche determinate dalla presenza o assenza degli interlocutori. Nella conversazioEd. Cittadinanza
ne e nel dialogo emittente e destinatario possono interagire non solo con le parole ma
U.A. 2 pag. 17
anche con la mimica, i gesti, le pause, il tono della voce…
Nella comunicazione telefonica il significato del messaggio viene arricchito dal tono
della voce e dalle sue pause.
Scambiare
informazioni
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OBIETTIVI
OLOGRAMMA
PERCORSO
LABORATORI
BIBLIOGRAFIA
4 classe
a
Nella comunicazione epistolare, cartacea e telematica, il senso dipende dall’uso delle
parole e della punteggiatura.
È possibile portare gradualmente gli alunni a scoprire le diversità tra le situazioni
comunicative mettendo a confronto la stessa scena di vita trascritta in una lettera o
drammatizzata.
Cara Angela,
ti scrivo per raccontarti un fatto successo proprio oggi.
Ero in auto con la mamma quando un gatto ha attraversato la strada proprio mentre stavamo passando.
Lei ha frenato di colpo, e tu sai che guida in modo prudente, ma non è bastato a evitare che la povera bestiola venisse travolta.
Ho lanciato un urlo così forte da far tremare anche i vetri, poi mi sono messo a piangere.
La mamma ha cercato di consolarmi, tuttavia non riesco a togliermi dalla mente il
pensiero di quella “disgrazia”.
Tuo Carlo
Facciamo recitare la scena dell’incidente e poi chiediamo agli alunni se nella lettera
Carlo ha raccontato la scena così come è stata drammatizzata in situazione, con gesti,
espressioni della voce, sguardi…
La scheda operativa n. 3 guida i bambini a scoprire le “parole“ che trasmettono emozioni.
Come tutte le forme di comunicazione che non comportano il contatto visivo diretto,
occorre stare attenti all’uso delle parole e alla loro interpretazione da parte di chi ascolta.
Gli smiles o emoticons diffusi con la posta elettronica e gli sms permettono di arricchire
il testo scritto con segni che esprimono i nostri stati d’animo.
:-) = sorriso
:-D = super sorriso :-* = bacio
;-) = occhiolino :-X = segreto
:-( = tristezza
:’( = piangere
:-o = stupore
(:-( = indispettito
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OBIETTIVI
OLOGRAMMA
PERCORSO
LABORATORI
BIBLIOGRAFIA
4 classe
a
Unità di Apprendimento 2 – Rifletto su di me
Sono un tipo...
Il seguente percorso ha lo scopo di offrire all’alunno occasioni per esprimersi riflettendo su quanto costituisce il suo mondo interiore in relazione agli altri, allo spazio e al
tempo.
Si utilizzeranno come stimolo immagini reali e mentali che facciano affiorare ricordi,
sensazioni e che sollecitino osservazioni e considerazioni.
Si stimola il ricordo di situazioni vicine alle esperienze dei bambini, proponendo una
scelta tra alcune alternative che descrivano maggiormente la loro personalità e si chiederà di spiegarne il perché.
1. Ricorda un tuo successo scolastico ..............................................................
In quell’occasione ti sei dimostrato/a
orgoglioso/a
modesto/a
equilibrato/a
perché ............................................................................................................................
2. Ricorda un regalo tanto atteso e non ricevuto ...........................................
In quella situazione ti sei dimostrato/a
deluso/a
arrabbiato/a
ragionevole/a
perché ............................................................................................................................
3. Ricorda il primo incontro con il tuo migliore amico ................................
In quell’occasione ti sei dimostrato/a
timido/a
espansivo/a
diffidente/a
perché ............................................................................................................................
La scheda operativa n. 4 chiede all’alunno di immaginare di trovarsi in alcune situazioni problematiche e di scegliere il proprio probabile comportamento.
Crescere significa conoscersi, riconoscere in sé pregi e difetti e avviare forme di consapevolezza.
Mi collego con La percezione di sé si sviluppa attraverso le risposte quotidiane che gli altri forniscono
Ed. Salute
al nostro modo di porci e di interagire. Il comportamento può a volte essere interpretaU.A. 3 pag. 55
to in maniera diversa dalle intenzioni di chi agisce.
Gli alunni andranno sollecitati a prendere coscienza dei loro atteggiamenti nei confronti degli altri, a verificare la loro adeguatezza e, se necessario, a migliorarli.
Riconoscere
pregi e difetti
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OBIETTIVI
OLOGRAMMA
PERCORSO
LABORATORI
BIBLIOGRAFIA
4 classe
a
La scheda operativa n. 5 sollecita forme di valutazione di sé attraverso il ricordo e la
descrizione di comportamenti legati alle esperienze quotidiane.
Si propone di organizzare un’attività artistico-espressiva nella quale sviluppare il significato della “caricatura” e delle connotazioni emotive che può contenere. Alcuni aspetti del
carattere, come generosità, avarizia, freddezza, dolcezza, cattiveria e bontà, possono
essere disegnati attraverso l’accentuazione dei tratti della figura umana, delle espressioni
del volto, dei gesti del corpo. Basta confrontare alcuni personaggi delle fiabe e dei fumetti e trovare i segni grafici caratteristici che comunicano elementi affettivi ed emotivi.
Di fronte a una particolare situazione ciascuno di noi reagisce in modo personale in
relazione ai diversi caratteri. Restare da soli in casa, partecipare a una gara, ritornare a
scuola dopo le vacanze, trascorrere una giornata al parco divertimenti, subire una sconfitta, sono esempi di circostanze che si prestano a far emergere le differenze individuali affettive ed emotive.
Si suggerisce di adottare la seguente metodologia ispirata al cooperative learning particolarmente efficace per attivare tali dinamiche.
Si suddivide la classe preferibilmente per gruppi di 4/5 alunni.
Ai gruppi viene assegnata la situazione stimolo: “Sei stato impegnato nella gara di corsa
con i sacchi e hai perso. Scrivi tre parole per indicare come hai reagito”.
All’interno del singolo gruppo ogni componente riporterà su un foglio le proprie risposte; quindi in gruppo si procederà a confrontare le reazioni espresse e verranno individuate le quattro più frequenti.
Successivamente, in un momento di intergruppo verranno raccolte le informazioni che
serviranno per riflettere sugli atteggiamenti positivi o negativi.
Modi
di reagire
Mi collego con
Ed. Salute
U.A. 3 pag. 56
La scheda operativa n. 6 invita l’alunno a riconoscere comportamenti diversi, a riflettere sulle proprie reazioni e sulla loro adeguatezza.
La scheda di portfolio n. 1 stimola l’alunno a riflettere sui propri sentimenti e sui propri modi di reagire.
P
La scheda di verifica n. 1 verifica la capacità di leggere situazioni emotive, individuare
le reazioni assunte e ricavare alcuni aspetti caratterizzanti la persona che agisce.
O
O
RTF LIO
Unità di Apprendimento 3 – “Mi apro”
Ogni bambino ha il diritto di vivere in un ambiente sereno e sicuro che offra le condi- I miei
zioni affinché possa crescere, conoscere e sviluppare le sue potenzialità. Uno dei biso- bisogni
gni affettivi maggiormente manifestati è quello di poter esprimere le proprie opinioni,
di partecipare alle decisioni che lo riguardano, di sentirsi ascoltato dagli adulti, che
dovrebbero agire di conseguenza.
Proponiamo la lettura della pagina del diario di Martina e chiediamo agli alunni di
ascoltare attentamente.
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OBIETTIVI
OLOGRAMMA
PERCORSO
LABORATORI
BIBLIOGRAFIA
4 classe
a
Domenica 31 gennaio
Caro diario,
ci risiamo con la confusione del “grande e piccola”. Oggi devo aiutare la mamma a
pulire il tappeto che abbiamo in salotto, dato che ormai sono abbastanza grande
per usare l’aspirapolvere. Poi devo mettere a posto la mia camera perché non sono
più così piccola da lasciar fare tutto agli altri. Stasera poi il babbo e la mamma vanno
a cena da alcuni loro amici e mi lasciano dormire dalla nonna, tanto ormai sono
abbastanza grande per dormire una notte senza di loro.
E allora perché invece sono di nuovo troppo piccola quando si tratta di andare la
domenica mattina al cinema qui vicino con Alessio, Lucia e Caterina, a vedere La
carica dei 101? Troppo piccola per sapere da sola se mi piacciono la piscina, la
danza e il pianoforte; troppo piccola per spendere i soldi del mio salvadanaio
come mi pare! Devo sempre chiedere il permesso alla mamma e questo non mi
sembra giusto. Lei non chiede il mio quando vuole comprarsi una gonna nuova!
Adatt. da S. Bordiglioni, M. Badocco
PER COMPRENDERE
• Qual è il problema di Martina?
• Di che cosa sente invece il bisogno?
• Capita così anche a te?
• Per crescere hai bisogno degli adulti. Risolvono i tuoi problemi?
• Per che cosa credi siano necessari gli adulti?
La scheda operativa n. 7 suggerisce all’alunno di immaginare di essere un adulto ed
esprimere considerazioni sul proprio comportamento.
Un altro bisogno sentito dai ragazzi di questa età è la presenza di un amico con cui stabilire un forte legame affettivo e col quale confidarsi.
Per riflettere sull’amicizia viene proposto il seguente brano.
L’amicizia
Lasciate che elenchi i vantaggi dell’amicizia.
1. Si ha qualcuno con cui parlare tutte le volte che si ha voglia di parlare.
2. Gli amici si aiutano l’un l’altro in classe.
3. Gli amici non fanno la spia e non ridacchiano quando un compagno fa uno sbaglio che chiunque potrebbe fare.
4. È bello far parte di una compagnia.
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OBIETTIVI
OLOGRAMMA
PERCORSO
LABORATORI
BIBLIOGRAFIA
4 classe
a
Se si cambia scuola c’è sempre un momento difficile, perché abbiamo perduto gli
amici di quella di prima e ancora non ne abbiamo trovati altri. Ci si guarda attorno
e si cerca di capire con chi ci piacerebbe fare amicizia. A volte ci sembra che tutti
quanti abbiano trovato un amico tranne noi.
Ma bisogna essere ottimisti. Di sicuro in quella folla di facce sconosciute c’è qualcuno che, come noi, è alla ricerca di un amico.
R. Leeson
Desideri e sogni
Desideri e sogni nascono dalla fantasia, dagli stati emotivi e affettivi vissuti.
Sono un modo personale di rapportarsi con il mondo esterno.
Si farà riflettere l’alunno sugli stati d’animo provati quando le aspirazioni e i sogni non si
avverano; si avvierà con la classe una conversazione con le seguenti domande stimolo.
PER RIFLETTERE
• Che cos’è, per te, un desiderio o un sogno?
• Come ti senti quando un desiderio non si realizza?
• Non tutti i desideri si possono realizzare, perché?
• Di fronte a un’aspirazione sei un tipo intraprendente o paziente?
• Col passare del tempo, se il desiderio non si realizza, cambi il tuo
atteggiamento? Rinunci o insisti?
Nei sogni espressi dai ragazzi si possono nascondere interessi, attitudini, speranze e
paure quotidiane.
La scheda operativa n. 8, partendo dai sogni notturni, guida alla riflessione su alcuni
tipi di paure e al modo per superarle.
Frequentemente sentiamo il desiderio di esprimere e chiarire a noi stessi le emozioni e I segreti
gli stati d’animo provati durante le esperienze. Con i ragazzi chiariamo che il diario personale favorisce la riflessione interiore.
Ci si rivolge al diario come a un grande amico fidato e segreto cui raccontare le cose più
riservate che non si direbbero ad altri.
Venerdì 15 gennaio
Caro diario,
oggi ti devo scrivere qui nel bagno perché, se sto di là con la mamma, poi lei ti vuole
leggere. Io le ho detto che non si poteva, perché un diario è una cosa molto personale. Quando me l’ha regalato, me l’ha detto proprio lei! Ora però sembra che se ne
sia dimenticata e dice invece che una bambina non deve avere segreti per i suoi genitori. Io non ce li ho i segreti, però tu sei il mio diario e ti scrivo e ti leggo solo io.
Adatt. da S. Bordiglioni, M. Badocco
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OBIETTIVI
OLOGRAMMA
PERCORSO
LABORATORI
BIBLIOGRAFIA
4 classe
a
Nel diario si racconta tutto ciò che si considera “speciale”, insolito e importante, avvenimenti divertenti o tristi, riflessioni, confessioni e piccoli problemi mettendo in evidenza le emozioni provate.
Per far sperimentare l’esperienza del diario, proponiamo di “costruire” il diario della
classe.
Si può utilizzare un raccoglitore ad anelli con la copertina abbellita e personalizzata
secondo la fantasia degli alunni; verranno inseriti, in sequenza temporale, elaborati
(testi scritti o immagini) di esperienze comuni significative.
La scheda operativa n. 9 fa riflettere sul tipo di rapporto che si può instaurare tra chi
scrive e il diario, come strumento per chiarire idee, pensieri e stati d’animo.
P
La scheda di verifica n. 2 propone di individuare sinonimi legati al carattere e di porli
in relazione ad azioni e comportamenti.
O
O
RTF LIO
La scheda di portfolio n. 2 stimola nell’alunno la riflessione su di sé e aiuta a raccontarsi attraverso la metafora.
LABORATORI
Sul sito www.fabbriscuola.it è possibile scaricare i seguenti materiali:
• Laboratorio di musica: Il laboratorio prevede un’attività di “percezione musicale” attraverso l’ascolto di alcune melodie classiche arrangiate con l’introduzione di suoni naturali.
Gli elementi della natura saranno l’input per esprimere e interpretare
emozioni vissute dagli alunni.
Bibliografia
A. Parravicini, So scrivere 3-4-5, Signorelli, 1991
A. Sturiale, Il libro di Alice, Rizzoli Editore, 1997
AA.VV., I quindici - n. 14 - Io e gli altri, Field Educational Italia, 1996
AA.VV., La Vita Scolastica n. 4 – 2004, Giunti Scuola, 2004
S. Bordiglioni e M. Badocco, Diario di una bambina troppo occupata, Einaudi, 1999
P. Spurr, Mamma, ho fatto un sogno, Ed. Red, 2003
R. Piumini, Il diario di La, Edizioni EL, 2004
N. Barbiero, Giochi di mano, Salani Editore, 2002
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