Educazione alla salute

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Educazione alla salute
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EDUCAZIONE
4 alla salute
Presentazione
Si condurranno gli alunni a riflettere come la salute sia oggi maggiormente tutelata
rispetto al passato, grazie allo studio e ai progressi in campo medico, avviando la conoscenza di invenzioni, scoperte e rimedi messi a punto dall’uomo nel corso della storia.
Si affronterà poi il tema della malattia dedicando attenzione sia a quelle di tipo fisico
sia a quelle psicologiche.
Sviluppo del progetto
L’itinerario proposto si sviluppa in tre Unità di Apprendimento: La medicina – Le malattie – Star male dentro.
Nella prima Unità di Apprendimento gli alunni verranno condotti a conoscere l’importanza della conoscenza delle malattie e dello studio scientifico per la loro cura e prevenzione, nonché dei mezzi tecnologici attualmente in uso per la diagnosi. L’argomento si presta a essere approfondito confrontando varie realtà e metodologie di intervento medico nelle diverse culture e
parti del mondo.
La seconda U.A. presenta analiticamente le malattie più comuni
Il percorso: 3 Unità di Apprendimento
vicine all’esperienza dell’alunno
Schede: 11 operative, 2 verifiche, 1 portfolio
(esantematiche, allergie ecc.) e
Verifica: Conoscere i metodi di prevenzione
altre che possono fare paura
e di cura adatti. Saper intervenire in modo
(diabete, meningite). Si tratta
adeguato sulla salute del proprio corpo.
quindi della vaccinazione come
Portfolio: Verbalizzare i propri stati fisici; svisistema preventivo per evitare il
luppare la consapevolezza delle cause che
contagio epidemico.
possono determinare malesseri di diversa
La terza U.A. si collega direttatipologia.
mente alla precedente complenel sito
tando la tematica della malattia
• Laboratori: 1 di Lingua Inglese
come sintomo di un disagio inte• 1 testo di ampliamento sulla storia della
medicina
riore. La riflessione mira a stimo•
1
testo di ampliamento sul diabete
lare negli alunni la capacità di
• 1 gioco per scoprire il proprio fototipo
ascoltarsi, di osservarsi e di
• La favola del brutto anatroccolo
comunicare il proprio malessere,
• Bibliografia ragionata
per imparare a gestirlo.
INGREDIENTI
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OLOGRAMMA
OBIETTIVI
PERCORSO
LABORATORI
BIBLIOGRAFIA
4 classe
a
UNITÀ DI APPRENDIMENTO
U. A. 2 - Le malattie
U. A. 1 - La medicina
• Ammalarsi
• Le malattie infettive
• Malattie a macchie
• Malattie che fanno paura
• Vaccinarsi, perché?
• Problemi di pelle
• Allergie
• Quale prevenzione?
• Storia della medicina
• E oggi come ci curiamo?
• Le indagini per la salute
U. A. 3 - Star male dentro
• Come mi vedo?
• Una fiaba per guardarsi dentro
• Disturbi alimentari
➠
➠
➠
COMPETENZE ATTESE PER IL PECUP
Saper attivare forme di osservazione e indagine per il benessere e la salute
Essere in grado di scegliere rimedi adeguati al superamento della
malattia
➠
➠
➠
Affrontare e gestire le problematiche personali usufruendo delle
proprie potenzialità e dell’aiuto
altrui
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
• I progressi della medicina nella
storia dell’uomo
• Attivare comportamenti di prevenzione adeguati ai fini della
salute
• Conoscere le malattie esantematiche e le vaccinazioni
• Attuare comportamenti idonei a
guarire dalle malattie
• Praticare l’igiene della persona
come prevenzione delle malattie sociali
• Verbalizzare sintomi di benessere-malessere e individuare le
possibili cause che li hanno
determinati
• Relazionarsi in modo adeguato
alle diverse situazioni di vita
➠
➠
➠
OBIETTIVI FORMATIVI
• Conoscere la storia della medicina: scoperte, invenzioni, personaggi
• Comprendere i metodi di prevenzione e di cura
• Riconoscere il ruolo dei mezzi
scientifici per l’indagine diagnostica
• Verbalizzare stati fisici relativi
alla malattia
• Conoscere e attivare comportamenti di prevenzione delle
malattie
• Riconoscere le diverse forme
allergiche
• Conoscere e accettare il proprio
corpo
• Riconoscere nel corpo segnali
di disagio, malessere, malattia
• Riconoscere nel corpo i disturbi
alimentari
➠
➠
➠
SCHEDE COLLEGATE
• Operative nn. 1, 2, 3
• Verifica n. 1
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• Operative nn. 4, 5, 6, 7, 8
• Verifica n. 2
• Operative nn. 9, 10, 11
• Portfolio n. 1
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OBIETTIVI
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PERCORSO
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BIBLIOGRAFIA
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◆ Produrre testi
scritti per raccontare esperienze
personali
◆ Raccogliere
informazioni ai
fini della ricerca
su un argomento
di studio
◆ Riconoscere
e descrivere stati
d’animo
◆ Risolvere giochi linguistici
◆ Riconoscere il
nesso ambientecondizioni di vita
e di salute
◆ Praticare l’igene e la cura personale
◆ Riconoscere i
pericoli derivanti
dal sole
◆ Riconoscere le
condizioni che
garantiscono la
salute dell’organismo umano
GEOGRAFIA
SCIENZE
ITALIANO
EDUCAZIONE ALLA SALUTE
STORIA
Collocare nel
tempo eventi
significativi della
storia umana
◆
MATEMATICA
TECNOLOGIA
E
INFORMATICA
◆ Comprendere
il funzionamento
delle macchine
nella medicina
◆ Eseguire operazioni aritmetiche
legate ad aspetti
della vita pratica
ARTE E
IMMAGINE
◆ Realizzare il
proprio autoritratto
◆ Riconoscere e
utilizzare gli elementi del linguaggio visivo
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BIBLIOGRAFIA
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Unità di Apprendimento 1 – La medicina
Storia della
medicina
Le malattie sono nate con l’uomo ed egli fin dalla sua comparsa sul pianeta ha dovuto
prodigarsi per trovare rimedi che potessero alleviare il dolore fisico, sconfiggere vere e
proprie patologie e prevenire ulteriori problemi di salute.
L’uomo dovette allora certamente cercare di conoscere AMPLIAMENTI
queste malattie, trovare sostanze utili a curarle e fabbri- Storia della medicina
care attrezzi adatti per intervenire contro di esse.
La scheda operativa n. 1 offre una breve sintesi mediante immagini della storia della
medicina, impegnando gli alunni a svolgere personalmente ricerche per ampliare le
conoscenze sull’argomento.
L’approfondimento potrebbe essere dedicato in particolare agli Egizi. In proposito
potrebbe essere utile il seguente brano.
Il primo medico della storia era un egiziano di nome HESI - RA ed era specializzato nella cura degli occhi. A quei tempi la medicina era molto sviluppata sebbene
avvolta in miti e leggende. Due papiri scritti all’epoca delle piramidi, nel 2500 a.C.
ci lasciano testimonianze preziose. In uno si riferiscono tecniche chirurgiche e
sono esposti con precisione numerosi casi clinici. Nell’altro si può trovare una vera
enciclopedia medica. Dalla lettura di questi testi si ricava che gli Egizi si servivano
di erbe, abluzioni, massaggi e interventi chirurgici per curare i loro pazienti.
Il lavoro potrebbe proseguire con la ricerca di testimonianze, documenti, e altro materiale riguardante la medicina presso le civiltà studiate in storia.
Inoltre, si dedicherà attenzione al tipo di farmaci usati per la cura, dai tempi più antichi
a oggi.
Le civiltà antiche in Europa e in Asia utilizzavano erbe fresche essiccate o in polvere, preparavano con esse bevande, pomate, unguenti, cataplasmi.
Gli Egizi erano soliti avvolgere le medicine confezionate con sostanze naturali,
con una lamina sottile d’oro o argento (pillola d’oro), ma in questo modo la cura
risultava piuttosto blanda.
Nel Medioevo e nel Rinascimento gli alchimisti cominciarono a preparare in laboratorio composti chimici che – dicevano – potevano ampliare gli effetti benefici di
quelli a base di erbe.
Nell’Ottocento vennero inventate le capsule in gelatina per avvolgere medicine
considerate sgradevoli: nasce con questa invenzione l’industria farmaceutica.
Fino a molto tempo fa, ci si curava ancora con le erbe. Può essere proposta una piccola indagine intervistando le persone anziane e chiedendo loro di scrivere alcuni rimedi
che venivano utilizzati un tempo per combattere alcune malattie. Le informazioni raccolte
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BIBLIOGRAFIA
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(ricette, consigli…) saranno socializzate in classe e si potrebbe creare un libro-ricettario,
dove verranno raccolte tutte le ricette dei rimedi tradizionali. Potrebbe essere interessante
raccogliere ricette e consigli della medicina tradizionale relativi ad altri Paesi del mondo,
coinvolgendo, se possibile, le famiglie degli alunni stranieri. In base al materiale raccolto, si
potranno avviare i bambini a svolgere confronti tra le varie ricette, cercando analogie e differenze. Se necessario, il ricettario potrebbe essere completato ricercando informazioni su
erbe e piante non presenti in Italia o non più recuperabili come un tempo.
Possono essere analizzate le proprietà di alcune erbe officinali e produrre collettivamente testi regolativi per il loro utilizzo nella preparazione di bevande o unguenti, avendo cura di accertarsi di eventuali casi di allergia presenti in classe.
La scheda operativa n. 2 è centrata specificamente sull’uso di prodotti naturali per alleviare i sintomi di alcune malattie e per promuovere il benessere psicofisico.
In ogni casa così come a scuola occorre avere un armadietto dove conservare protetti i
medicinali.
Cosa tenere nell’armadietto?
• Una crema disinfettante in caso di puntura d’insetto.
• Una crema curativa in caso di scottatura.
• Un medicinale contro la febbre.
• Un disinfettante.
• Una confezione di ghiaccio istantaneo in caso di traumi.
• Un termometro.
• Materiali per la medicazione (bende, cerotti, garze sterili).
Mi collego con
Ed. Alimentare
U.A. 2 pag. 63
E oggi come
ci curiamo?
Quali sono le malattie più gravi che l’uomo non ha ancora saputo debellare? Si potrà
attivare un confronto con il mondo di oggi e raccogliere le osservazioni spontanee dei
ragazzi chiarendo brevemente di quali malattie si tratta.
L’insegnante condurrà una conversazione collettiva per far rievocare esperienze relati- Le indagini
ve a indagini cliniche effettuate dai ragazzi o da loro familiari per accertarsi approfon- per la
salute
ditamente dello stato di salute e identificare le cause di particolari disturbi.
La scheda operativa n. 3 analizza in particolare due esami comuni: radiografia ed ecografia. Partendo dalla rievocazione delle esperienze vissute dai ragazzi si potrà spiegare
come avvengono questi esami. In tecnologia si potrà approfondire ulteriormente l’argomento trattando di altri mezzi diagnostici dei quali i ragazzi avranno certamente sentito
parlare: elettrocardiogramma, TAC, risonanza magnetica, elettroencefalogramma, ecc.
Prima, potranno essere mostrati in classe facsimili di risultati di tali indagini per commentarli brevemente evidenziandone aspetti peculiari e differenze, quindi si potrà passare alla spiegazione dei comportamenti da tenere durante questi esami spiegandone il
motivo. Per esempio, si potrebbe spiegare che per eseguire una TAC si viene fatti sdraiare all’interno di un tubo e che bisogna stare fermi, che durante l’elettrocardiogramma
ci vengono attaccate delle ventose che rilevano i battiti cardiaci, o ancora, che durante
una radiografia tutte le persone non coinvolte devono stare fuori da una porta perché i
raggi, se presi in dosi massicce, possono essere dannosi ed è per questo che bisogna
stare fermi, per non doverla ripetere, ecc.
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BIBLIOGRAFIA
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La scheda di verifica n. 1 impegnerà i ragazzi nella risoluzione di un cruciverba riguardante le indagini e i rimedi per la salute.
Unità di Apprendimento 2 – Le malattie
Ammalarsi
L’esperienza della malattia e della visita dal pediatra è comune a tutti i bambini. La lettura del seguente brano potrà essere l’avvio per introdurre l’argomento e per chiarire
cosa si intende per malattia.
Quando il corpo non si difende dalle malattie, si manifestano alcuni segnali, i sintomi, partendo dai quali il medico potrà fare una diagnosi e comprendere la causa
del malessere. Il dolore e la febbre sono i segnali più evidenti della malattia. […]
Prima di intervenire per curare, il medico deve fare una diagnosi, cioè deve scoprire la malattia sulla quale dovrà intervenire (il morbillo, il raffreddore ecc.) Per
questo motivo, comincia a interrogare il paziente sui sintomi che prova, come per
esempio il dolore. Il passo successivo è un esame diretto del paziente compiuto,
all’occorrenza, con piccoli strumenti d’uso comune. Il medico esamina prima il
corpo del malato per verificare la comparsa, per esempio, di macchie sulla pelle,
arrossamenti, callosità, ematomi. Per guardare il fondo della gola, si aiuta con una
lampada e con una piccola tavoletta che appoggia sulla lingua per poter osservare meglio e senza ostacoli. Per l’orecchio, il medico utilizza l’otoscopio, un piccolo tubo munito di una lente di ingrandimento e di una piccola lampadina. […] Il
medico può anche auscultare il malato per percepire i rumori interni al suo corpo
con lo stetoscopio, un tubo a forma di Y che permette di ascoltare i battiti del cuore
e la respirazione.
Da Enciclopedia Larousse dei ragazzi, vol. 7, Il corpo umano, Fabbri-Larousse
La scheda operativa n. 4 aiuta l’alunno a riflettere sull’importanza della figura del
medico, sul rapporto amichevole che si può instaurare tra il piccolo paziente e l’esperto in medicina e il rischio che corrono alcuni bambini meno fortunati che non possono
essere soccorsi e curati in caso di malattia.
Le malattie
infettive
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Le patologie più diffuse tra la popolazione scolastica sono le malattie infettive, ovvero quelle patologie che si contraggono per diffusione di virus o batteri. Schematicamente l’insegnante illustrerà come questi microrganismi si introducono nel corpo umano producendo
il contagio (per via aerea, attraverso la bocca, attraverso il sangue e i liquidi biologici).
Il tema della malattia porta con sé sensazioni ed emozioni negative che possono essere sdrammatizzate mediante la lettura di filastrocche e rime che pongono l’accento su
come allontanare i disturbi fisici più diffusi. L’attività costituirà lo spunto per avviare
una produzione di rime analoghe da parte degli alunni.
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Contro il mal d’orecchi
Fate invisibili dentro gli specchi
fate incantesimi al mio mal d’orecchi
mi fanno piangere queste zanzare
dolci lacrime amare.
Contro la febbre
Fiore che scotta, grillo che salta
fammi passare la febbre alta
il grillo fa un salto, la febbre mi passa
e viene la febbre bassa.
Contro il mal di pancia
Mal di pancia calabrone
porta via il tuo pungiglione
mal di pancia moscerino
finirai dentro il vasino.
Contro il raffreddore
Tu raffreddore lumaca mocciosa
portati via la tua scia appiccicosa
soffiati naso nel fazzoletto
chiuditi rubinetto.
Contro il mal di gola
Vola libellula, vola parola
portati via questo mal di gola
cavalo fuori dalla mia bocca
appeso alla filastrocca.
Contro la tosse
Le cicale della tosse
hanno ali verdi ma gole rosse
cantano sempre ma cantano male
schiacciale queste cicale!
Si può proporre la realizzazione di un questionario da completare a casa, con l’aiuto dei
genitori. I dati raccolti nei vari quesiti potranno essere socializzati in un confronto collettivo oppure rappresentati graficamente per poi individuare la moda e la media.
• A quale età ti sei ammalato la prima volta?
• Da quali segnali hai capito che stavi male?
• Quali malattie hai contratto finora?
• Ti ammali spesso?
• Quali sono i punti deboli del tuo corpo?
• Come reagisci quando ti ammali?
• Guarisci in fretta o ci impieghi un po’?
• Hai avuto complicazioni durante una malattia?
• Sei stato ricoverato in ospedale a causa di una malattia?
Per introdurre il tema delle malattie esantematiche, l’insegnante leggerà questa poesia.
Il medico ha detto:
“È certo che il bambino ha il morbillo
stia caldo e tranquillo
che tutto passa presto”.
Ed io felice resto nel lettino
perché ho la mamma vicino…
Malattie a
macchie
Se nello specchio mi vedo
quasi ai miei occhi non credo
e rido perché è come se fossi
un altro bimbo coperto di puntolini
rossi!
M. Pucci
L’insegnante rivolgerà alcune domande alla classe allo scopo di intavolare una conversazione, durante la quale ognuno esporrà le proprie esperienze.
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PER CONOSCERE
•Sapete che cos’è il morbillo? Conoscete altre malattie simili?
• Avete mai sentito parlare di malattie “con le macchie” chiamate
esantematiche?
• Sapete quali sono le infezioni così definite?
• Vi è capitato di contrarne qualcuna nella tua infanzia?
•Quali sintomi avete accusato?
Le malatte esantematiche rientrano nell’ampio gruppo delle malattie infettive. Il denominatore comune di queste patologie è l’esantema, cioè un’alterazione del normale
aspetto della pelle, diffusa in alcune parti del corpo, associata a rossore, prurito o leggero rigonfiamento della cute.
Si potrà proporre ai ragazzi la produzione di un testo, dove evidenzieranno i loro vissuti, oppure potranno narrare l’esperienza avuta con un fratello o una sorella più piccoli
colpiti da una di queste malattie avendo comunque cura di rispettare le norme sulla privacy. Si presenterà la scheda operativa n. 5 che invita gli alunni a riflettere sulla loro
esperienza in relazione all’argomento.
L’insegnante, partendo dalle osservazioni orali e scritte emerse in classe potrà
approfondire ulteriormente il tema, spiegando che il riconoscimento di queste malattie
avviene osservando la diversa manifestazione cutanea che le caratterizza. Per esempio,
semplici chiazze rosse oppure bolle sporgenti con liquido, o ancora, come nel caso di
varicella e quinta malattia, prurito. Si dividerà la classe in sette gruppi: a ogni gruppo
verrà assegnata una malattia della quale si dovrà produrre una “carta d’identità” dove
saranno registrati, oltre al nome, i sintomi caratteristici e la tipologia delle macchie. Con
i dati raccolti si potrà costruire una tabella di sintesi.
Si leggeranno in classe alcuni testi informativi, che forniranno adeguate spiegazioni
circa la nomenclatura delle malattie appartenenti a questo gruppo.
CURIOSITÀ
•La sesta malattia è così chiamata perché rappresenta il sesto esantema infettivo descritto in medicina. Le altre malattie esantematiche
sono: la scarlattina (prima malattia), il morbillo (seconda malattia), la
rosolia (terza malattia), la quarta malattia o scarlattinetta (che è una
forma lieve di scarlattina), la quinta malattia e la sesta malattia.
(Da www.mammaepapà.it)
• Il nome morbillo significa “piccolo morbo“ il diminutivo voleva indicare in passato una malattia benigna in contrasto con il “morbo” per
antonomasia , cioè il vaiolo. In realtà il morbillo rappresenta nei paesi
del terzo mondo una delle principali cause di morte tra uno e quattro anni di vita poiché essa attacca le difese dell’organismo e questo
unito alle complicanze che essa provoca in un piccolo bambino
denutrito e debole, può portare alla morte.
(Da www.mammaepapà.it)
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L’insegnante chiederà agli alunni, sulla base delle loro esperienze, di riflettere su come
possa effettuarsi la prevenzione di queste malattie. Si produrrà, quindi, un cartellone
riassuntivo che contenga frasi e simboli adeguati. Per esempio:
• tossire con la mano sulla bocca;
• starnutire in modo corretto;
• evitare il contatto con chi è contagioso;
• ritornare a scuola solo quando il medico dirà che siamo guariti;
• seguire i consigli e la terapia del dottore.
Si informeranno gli alunni che solitamente si tratta di malattie autolimitantesi e la terapia in esse è solo di supporto. In genere il medico prescrive medicinali per contenere la
febbre, che può raggiungere valori elevati, si somministrano calmanti della tosse, si
consiglia di bere molto per idratare il corpo. Nel caso della scarlattina si prescrive anche
una terapia antibiotica. Nel caso del prurito, si consigliano bagni tiepidi, uniti all’uso di
talco mentolato da cospargere sulla pelle.
Sarà utile far notare ai ragazzi che una volta contratta la malattia (esclusa la scarlattina)
si sarà immuni a quel tipo di patologia.
Quindi si passerà a trattare malattie che fanno paura, Malattie che
quali il diabete e la meningite. Una malattia infettiva fanno paura
molto grave è la meningite, un’infiammazione delle
membrane che rivestono il cervello. È necessario che gli
alunni conoscano adatte misure preventive al fine di evitare il contagio e di contrarla.
Si spiegherà alla classe che l’arma di difesa più efficace e che duri nel tempo è senza
dubbio il vaccino, anche se per ora ne esistono solo per due tipi di meningite, che invece si può presentare in numerose forme.
Si elencheranno alla classe i sintomi della malattia:
• febbre;
• rifiuto a piegare il collo in avanti;
• sonnolenza;
• avversione alla luce;
• vomito;
• convulsioni (a volte).
• mal di testa;
AMPLIAMENTI
Malattie che fanno paura:
il diabete
Tali manifestazioni possono essere confuse con normali segnali di malessere; se si è in
presenza di alcuni dei segnali evidenziati, è sempre consigliabile consultare il medico,
sia per evitare inutili ansie sia per intervenire in tempo.
A questo punto si affronterà il tema delle vaccinazioni, evidenziando l’importanza della Vaccinarsi,
perché?
loro scoperta nella storia della medicina.
Si potrà far conoscere, come curiosità, la storia di Edward Jenner, medico inglese (17491823). Egli stava leggendo un passo dello storico Tucidide nel quale si raccontava che
ad Atene durante un’epidemia gli unici che potevano curare gli ammalati erano quelli
che avevano già superato la malattia e non dovevano temere di essere contagiati. Questo lo fece riflettere molto e lo portò a compiere approfonditi studi su una malattia che
colpiva le mucche e si accorse che essa poteva essere contratta anche dalle persone che
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BIBLIOGRAFIA
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le accudivano rendendole, però, immuni – ovvero non attaccabili – dal vaiolo (forma
aggravata della malattia). Con un esperimento dimostrò che iniettando una dose di
materia infetta in un paziente questo si ammalava in forma leggera, ma era immunizzato contro la malattia nella forma più grave.
Solo Louis Pasteur fu capace molti anni dopo (1822-1895) di spiegare il perché e scoprì
che quell’iniezione faceva scattare i meccanismi di difesa e aiutava a vincere la malattia.
Il processo di immunizzazione ha per questo il nome di vaccinazione.
Si potrebbero, quindi, invitare i bambini a chiedere a casa quali vaccinazioni hanno fatto
e a che età. Il confronto dei dati raccolti potrà essere l’avvio per introdurre la discussione
sulle vaccinazioni e sulla loro importanza. A seconda della sensibilità della classe, si potrà
evidenziare la differenza tra vaccinazioni obbligatorie e facoltative.
Quindi l’insegnante sottolineerà che prima di intraprendere un viaggio in alcune parti del
mondo, conviene prevedere di tutelare la propria salute, sottoponendosi ad alcune vaccinazioni per evitare di essere contagiati o di portare al ritorno certe malattie, come previsto
dalla normativa internazionale. La scheda operativa n. 6 tratta proprio questo aspetto.
Problemi
di pelle
Il sole è amico dei bambini perché favorisce la calcificazione delle ossa, attivando la vitamina D presente sulla pelle. L’esposizione al sole può essere nociva alla cute. Infatti i raggi
solari non sono tutti uguali: ci sono gli UV-A o ultravioletti che stimolano la produzione di
un pigmento colorato (la melanina) che attiva l’abbronzatura; gli UV-B, che scaldano la
pelle in superficie senza abbronzarla e aumentano gli effetti dannosi del sole.
L’attività proposta nella scheda operativa n. 7 chiede all’alunno di riflettere sugli effetti del sole sulla pelle e sui comportamenti da attuare per difenderla.
L’insegnante rivolgerà agli alunni delle domande stimolo che saranno lo spunto per
una conversazione.
PER COMUNICARE
•Quali sono i danni che il sole può provocare?
• Quali accorgimenti metti in pratica quando ti esponi al sole?
• È capitato anche a te qualche volta di avere “brutte sorprese”?
• Quali potrebbero essere le regole da seguire per una corretta
esposizione al sole?
• Quali le precauzioni da prendere?
Si farà produrre ai ragazzi un elenco di consigli per l’esposizione “senza danni”, tenendo
conto di questi punti: durata esposizione – abbigliamento – luoghi con più alto grado di
riflessione – idratazione – uso di creme solari – alimentazione adeguata. Ogni regola potrà
essere accompagnata da due vignette: una illustrerà il “sole amico”, l’altra il “sole nocivo”.
Proteggersi dal sole significa applicare sulla pelle un prodotto che “filtri” e “selezioni” i
raggi solari, in modo tale da far arrivare sulla cute solo i “raggi buoni” del sole. Questi prodotti, in forma di crema, latte, gel o spray, si chiamano filtri solari.
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BIBLIOGRAFIA
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Si spiegherà agli alunni che la scelta del prodotto solare è legato
al tipo di pelle che ognuno ha (fototipo) e alla zona del corpo che
si vuole trattare (più o meno delicata).
AMPLIAMENTI
Di che fototipo sei?
Si chiederà agli alunni di portare a scuola alcune confezioni di prodotti solari. Si osserverà che su ogni confezione è riportato un numero: il fattore di protezione.
Per approfondire, l’insegnante chiarirà in proposito che esistono però diverse metodiche per calcolare tale fattore, detto SPF (acronimo inglese di Sun Protection Factor): una
europea, una americana e una australiana; ciò rende non perfettamente comparabili i
valori del SPF dei vari filtri in commercio nei diversi paesi. I valori espressi con la metodica americana sono più alti di quelli della metodica europea, per cui un prodotto solare prodotto in Francia o in Italia con fattore di protezione 10 proteggerà la pelle dalle
scottature solari come una crema solare americana con fattore di protezione 15.
Il seguente testo sarà lo spunto per introdurre il nuovo argomento: le allergie.
Allergie
Giovedì, 12 marzo
Stamattina mi sono alzato che avevo tutta la faccia piena di foruncoli rossi. Mia
madre dice che è colpa dei nervi ma io penso che è la dieta inadeguata. Ultimamente
non abbiamo mangiato che cibi precotti da scaldare. Forse è un’allergia. Mia mamma
ha telefonato al medico, ma non potrà visitarmi prima di lunedì! Ho detto alla
mamma di spiegargli che era un caso di emergenza, ma secondo lei esagero come al
solito. Dice che non morirò per qualche foruncolo.
Sue Towsend
Si potranno quindi proporre le seguenti domande di comprensione.
PER COMPRENDERE
• Quali sono le preoccupazioni del bambino?
• Perché, secondo lui, sono comparsi quegli strani punti rossi?
• La mamma è d’accordo con lui?
• Sai cosa vuol dire allergia?
• Perché il bambino, dopo la telefonata della mamma, si lamenta?
• Come conclude la mamma il suo intervento?
Si proporrà la compilazione della scheda operativa n. 8, che presenta, mediante
vignette, alcuni casi di allergie e offre ulteriori spunti di riflessione e ricerca.
Le allergie, il cui termine è stato usato per la prima volta nel 1906, sono un tipo di
malattie relativamente “recenti”. Si tratta della risposta che il nostro organismo mani-
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festa di fronte a sostanze chiamate “allergeni” (pollini, peli di animali, metalli, parassiti, farmaci, alimenti…) che provocano reazioni particolari in alcune persone. La cura
più efficace per le allergie è sicuramente la prevenzione.
Quale
prevenzione?
Per identificare l’allergene è opportuno sottoporsi a una serie di test (tra cui il più diffuso è il prick-test) e poi intervenire con farmaci adatti o ricorrere a specifici vaccini.
Si spiegherà alla classe che, nella maggior parte dei casi, l’allergia è una malattia che
richiede soprattutto interventi di tipo preventivo, cioè evitare situazioni, luoghi o cibi
che possano scatenare la reazione allergica.
Esistono svariate tipologie di allergie poiché altrettanto vari sono gli allergeni. Si svolgerà un’indagine attraverso una conversazione in classe per rilevare le esperienze degli
alunni in proposito.
PER CONOSCERE
• Conosci qualche tipo di allergia?
• Sai qual è l’allergene che la causa?
• Come si chiama il medico che previene e cura queste malattie?
• Ti sei mai recato da lui anche solo per un’indagine medica?
• C’è qualcuno nella tua famiglia che è ricorso alle sue cure?
• Cosa è successo?
• Quale tipo di test ha proposto?
• Quali sono state le cure preventive e medicinali?
• Si è risolto il problema?
• C’è stato bisogno ancora del medico specialista?
Un approfondimento potrà essere dedicato alle allergie alimentari (es. celiachia) nel caso in
cui a scuola sia in funzione una mensa, per rilevare quali sono le intolleranze più diffuse.
La scheda di verifica n. 2 concluderà il persorso.
Unità di Apprendimento 3 – Star male dentro
Le ultime ricerche di alcuni pediatri italiani mettono in luce che 7 ragazzini su 10 lamentano sempre più spesso malattie psicosomatiche. Queste recenti indagini evidenziano come
i bambini oggi siano sottoposti a degli stress psicologici notevoli, perché hanno tempi organizzativi come quelli degli adulti: scuola, attività ludiche, corsi ecc. Su 1500 bambini intervistati un bambino su tre dichiara di essere spaventato all’idea di restare solo, il 7% dice
che per timidezza si sente solo anche se è circondato dai compagni di classe. Sembra
che la gamma dei sintomi e del disagio degli adulti si stia estendendo ai bambini che spesso soffrono in silenzio andando incontro a ferite psicologiche che li accompagneranno per
tutta la vita. Anche se possiedono alle loro spalle una famiglia nella norma, i piccoli sono
sottoposti in questo mondo sempre più frenetico a tensioni. Inoltre la TV violenta presenta loro immagini tali da turbare lo sviluppo e l’equilibrio psicologico. La scuola può intervenire in soccorso a queste situazioni? Secondo gli esperti sì.
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OBIETTIVI
OLOGRAMMA
PERCORSO
LABORATORI
BIBLIOGRAFIA
4 classe
a
Con l’aiuto della scheda operativa n. 9 l’insegnante potrà introdurre l’argomento rifletten- Come mi
vedo?
do sul tema e lavorando sulle loro reazioni.
I bambini hanno sempre meno tempo per la riflessione, per stare a contatto con se stessi; Mi collego con
Ed. Affettività
le attività proposte li impegnano verso l’esterno, ma non portano l’attenzione al loro U.A. 2 pag. 74
mondo interiore. Sono poco aiutati ad ascoltare e a comprendere se stessi, a padroneggiare le proprie emozioni e paure.
Molti alunni alle volte sono solo timidi, ma questa loro timidezza li blocca e li spaventa.
Per riflettere potranno essere formulate alcune domande guida.
PER RIFLETTERE
•
•
•
•
Che cosa vuol dire essere timidi?
Ti rispecchi in questo stato d’animo? Perché?
Cosa succede al tuo corpo quando sei timido?
Perché è utile vincere la timidezza? In che modo?
Comunicare insieme è un piccolo passo per avvicinarsi al mondo che ognuno di noi ha dentro. Spesso i segnali del corpo (rossore, pallore, sudore alle mani, balbuzie, tachicardia, tremore, tensione muscolare, mal di pancia, nausea…) tradiscono qualcosa che non va e che
non si riesce a esprimere a parole. Anche la lettura di storie nelle quali i bambini possano
ritrovarsi, la visione di spettacoli teatrali che inscenino situazioni di vita o fantastiche legate
alle emozioni, possono aiutare a liberare le parole e a esternare ciò che si vive dentro.
Ogni volta che si legge o si ascolta una storia si compie un viaggio. Le storie danno la
possibilità di fare esperienze di posti nuovi, di altri mondi, ma permettono anche di
costruire ed esprimere il proprio mondo interno […]. Nelle storie come nella vita del
resto, non mancano le sorprese, i pericoli, gli incontri spiacevoli o quelli indesiderati
[…]. Viaggiare attraverso i racconti permette di conoscere, conoscersi, disvelarsi, di
immaginarsi per poi essere disponibili ad incontrarsi con la realtà.
M. Varano
Partendo dalla riflessione di M. Varano si potrà lavorare con gli alunni nella creazione di
storie in cui si possano esprimere o drammatizzare situazioni, emozioni, stati d’animo
favorendo un clima collaborativo e di confronto all’interno della classe. La scheda operativa n. 10 offre spunti in questo senso.
Una fiaba per
La fiaba del Brutto anatroccolo per esempio si presta a un’attività di questo tipo.
Dopo la lettura della favola si inviteranno gli alunni a creare una sagoma che rappresenti il guardarsi
dentro
“proprio” anatroccolo e delle nuvolette di carta. Ogni giorno su queste nuvolette ognuno potrà esplicitare il proprio stato d’animo ed eventuali manifesta- AMPLIAMENTI
zioni fisiche e lo attaccherà vicino al becco dell’animale. In tal modo, gli alun- La favola del Brutto Anatroccolo
ni impareranno a verbalizzare anche quegli stati d’animo che spesso restano
nascosti o non trovano le giuste parole per essere espressi ad alta voce.
Con la scheda di portfolio n. 1 si inviteranno gli alunni a riconoscere i diversi stati d’animo e a esprimere come li affrontano.
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OBIETTIVI
OLOGRAMMA
PERCORSO
LABORATORI
BIBLIOGRAFIA
4 classe
a
La scheda operativa n. 11 introduce altre malattie di carattere psicosomatico legate alle
abitudini alimentari, che in questi anni si stanno diffondendo, non solo con l’avvicinarMi collego con si della pubertà, ma anche in età scolare (anoressia, bulimia).
Ed. Alimentare
U.A. 3 pag. 65 Si discuterà con gli alunni del loro rapporto con il cibo, evidenziando eventuali segnali
Ed. Affettività di malessere.
Disturbi
alimentari
U.A. 2 pag. 75
LABORATORI
Dal sito www.fabbriscuola.it è possibile scaricare i seguenti materiali:
• Laboratorio di Lingua Inglese: si presenteranno alla classe, in inglese,
tutte le azioni che si possono svolgere all’aria aperta, in particolar modo
quelle che coinvolgono il movimento del corpo e che aiutano a migliorare il proprio benessere. Si potrà quindi attivare anche un confronto tra
lo stile di vita inglese e italiano.
Bibliografia
AA.VV., Progetto Uomo classe 4 e classe 5, Juvenilia, 2000
AA.VV., Esplorando il corpo umano - L’udito, vol. 13, La vista - vol. 15, Il sistema immunitario - vol. 21, De Agostini Junior, 1989
E. Fenwich, Il libro completo della mamma e del bambino, De Agostini, 1991
Cerofolini, Cesari, Imbergamo, Io mi voglio bene, La Nuova Italia, 2000
A. Giorgetti, G. Morsilli, Educazione alla salute, Cartèduca, 1997
G. Mantegazza, Manualotto della salute, La Coccinella, 2000
U.L.S.S. 22, Obiettivo Salute News (periodico di informazione sanitaria), Anno II, n. 4
dicembre 2004
AA.VV., I Quindici. Poesie e Filastrocche, Field Educational Italia, 1996
M.N. Caspani, Lezioni di scienze ed educazioni collegate Classe 3, Classe 5, ELMEDI
AA.VV., Esplorando il corpo umano voll. 3, 39, 40, De Agostini AMZ
A. Pellai – B. Bianchi Educare alla salute giocando, Franco Angeli/ Le Comete.
R. Dattolico, Canto e imparo esplorando il mio corpo (laboratorio didattico musicale), Mela
Music
www.mammaepapà.it - www.guidagenitori.it - www.diabete - www.guidagenitori.it www.bimboflap.it
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