Liber 333 - Altervista

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Liber 333 - Altervista
IL LIBRO DELLE MENZOGNE
FALSAMENTE CHIAMATO ANCHE
INTERRUZIONI
IL VAGABONDARE O LA FALSIFICAZIONE DEL PENSIERO UNICO DI
FRATER PERDURABO
(Aleister Crowley)
IL CUI PENSIERO E' IN SE' NONNON-VERO
corredato di commentario addizionale a ciascun capitolo.
SELEZIONE DI ALCUNI CAPITOLI IN VISTA DELLA TRADUZIONE DELL' OPERA COMPLETA
TRADOTTO DALLA TANA DEL LUPO
www.tanadellupo.altervista.org
COMMENTO AL TITOLO
Il numero di questo libro e' 333, cui corrispondono, implicando quindi dispersione,
sottotitoli ""Interruzioni" e Menzogne".
In ogni caso, "il pensiero unico e' in se' non-vero", e quindi la sua falsificazione e' in se'
relativamente vera.
Il verso di Tennyson e' inserito in parte per via del gioco di parole sulla parola
"interruzione" ("break" in inglese), in parte perche' Crowley trovava divertente citare
Tennyson.
Questo libro consiste dunque di affermazioni vere il piu' possibile per il linguaggio umano.
A∴A∴
Pubblicato in Classe C e D
Ufficiale per il Grado di Bambino dell' Abisso
I
ΚΕΦΑΛΗ Η ΟΥΚ ΕΣΤΙ ΚΕΦΑΛΗ
O! 1
LA TRIADE ANTECEDENTE LA PRIMA CHE E' NON-DIO (CHE NON E' DIO.. )
Niente é. Niente diviene. Niente non é.
LA PRIMA TRIADE CHE E' DIO.
DIO
IO SONO.
Io pronuncio la Parola. Io ascolto la Parola.
L' ABISSO
Il Mondo si e' frammentato C' e' Conoscenza. La Conoscenza e' Rivelazione. Questi
frammenti sono Creazione. Cio' che si e' frammentato manifesta la Luce.2
LA SECONDA TRIADE CHE E' DIO
DIO Padre e Madre sono concepiti nella Generazione.
DIO e' concepito nell' Energia spiraliforme della Natura.
DIO e' manifesto nell' adunare: armonia: considerazione: lo Specchio del Sole e del
Cuore.
LA TERZA TRIADE
Sopportare: preparare. Vacillare: scorrere: brillare. Stabilitá: generare.
LA DECIMA EMANAZIONE
Il Mondo
.
COMMENTARIO (Il Capitolo che non e' un Capitolo)
Questo Capitolo, numerato 0, corrisponde al Negativo, che antecede Kether nel Sistema
Qabalistico.
Il punto interrogativo ed il punto esclamativo sono gli altri 2 veli.
Il significato di questi simboli viene pienamente spiegati in "The Soldier and the Huncback.
Questo capitolo si apre con la lettera O, seguita da un punto esclamativo; il suo riferimento
alla teogonia del "Liber Legis" viene spiegato nella nota, ma si riferisce anche a KTEIS
PHALLOS e a SPERMA, ed e' l' esclamazione di meraviglia o estasi, che si riferisce alla
natura ultima delle cose.
NOTA
(1) Silenzio, Nuit, 0; Hadit, Ra-Hoor-Khuit, I
COMMENTARIO (La Triade antecedente la Prima)
Questa e' la Trinita' Negativa; le cui 3 asserzioni, in un senso ultimo, sono identiche. Esse
armonizzano Essere, Divenire, Non-Essere, le tre possibili modalit— di concepire l'
Universo.
L' affermazione "Niente non e'", tecnicamente equivale a "Qualcosa e' [ nell' originale in
inglese, le espressioni "Nothing is not" e "Something is" esprimono meglio il concetto che
non e' stato possibile rendere in italiano in maniera altrettanto efficace ], viene pienamente
spiegata nel saggio "Berashit".
Il resto del capitolo srgue il sistema Sephirotico e costituisce una sorta di commento
quintessenziale a questo sistema.
Chi ha dimestichezza con il sistema riconoscera' Kether, Chokmah, Binah, nella Prima
Triade; Daath, nell' Abisso; Chesed, Geburah, Tiphareth, nella Seconda Triade; Netzach,
Hod e Yesod nella Terza Triade, e Malkuth nella Decima Emanazione.
Si notera' che questa Cosnogonia e' davvero completa; la manifestazione di Dio non
compare prima di Tipheret; e l' Universo in se' prima di Malkuth.
Il capitolo puo' essere quindi considerato come il piu' completo trattato sull' esistenza mai
scritto.
NOTA
(2) Il non-frammentato, che assorbe ogni cosa, e' chiamato Tenebra.
I
ΚΕΦΑΛΗ Α
IL SABBA DELLA CAPRA
O! il cuore di N.O.X. la Notte di Pan.
PAN: Dualità: Energia: Morte.
Morte: Concepimento: i sostenitori di O!
Concepire e' morire; morire e' concepire.
Getta il Seme nel Campo della Notte.
Vita e Morte sono i due nomi di A.
Uccidi te stesso.
Nessuno di questi da solo e' abbastanza.
COMMENTARIO (A)
La forma della figura I suggerisce quella di un fallo; questo capitolo e' quindi chiamato il
Sabba della Capra, il Sabba delle Streghe, in cui viene adorato il fallo.
Il capitolo si apre con la ripetizione di O! riferito al capitolo precedente.Viene detto che
questa triade vive nella Notte, la Notte di Pan, chiamata misticamente N.O.X., e questa O
viene identificata con la O in questa parola. N e' la Morte dei Tarocchi, e la X o Croce e' il
segno del Fallo. Per un commentario piÊ completo in merito a NOX, si veda il Liber VII,
Capitolo I.
Il valore di NOX e' 210, che simboleggia la riduzione della dualit— all' unit—, e quindi alla
negativit—, ed e' quindi un geroglifo della Grande Opera.
Viene poi spiegata la parola Pan, P, la lettera di Marte, e' un geroglifo dei due pilastri, e
quindi suggerisce dualit—; A, per via della sua forma, e' il pentagramma, energia, per la sua
attribuzione tarotica, e' la Morte.
NOX viene poi spiegata ulteriormente, e viene mostrato che la Trinit— ultima, O!, e'
sostenuta, o nutrita, dal processo di morte e concepimento, che sono le leggi dell'
universo. L' identit— di queste viene poi esplicata.
Lo Studente e' incaricato di comprendere l' importanza spirituale di questa processione
nella riga 5.
Viene poi asserito che la lettera ultima A ha due nomi, o fasi, Vita e Morte. La linea 7
bilancia la linea 5. Verr— notato che la fraseologia di queste due linee e' cos¤ concepita che l'
una contiene l' altra piÊ di sÿ stessa.
La riga 8 enfatizza l' importanza di compierle entrambe.
2
ΚΕΦΑΛΕ Β
IL LAMENTO DEL FALCO
Hoor ha un segreto nome quadruplice: e' Fa Ciò Che Vuoi 3
Quattro parole: Nulla-Uno-Molti-Tutto. Tu-Bambino! Il Tuo Nome e' Santo.
E' venuto il Tuo Regno.
E' fatta la Tua Volontà.
Ecco il Pane.
Ecco il Sangue.
Conducici attraverso la Tentazione!
Salvaci dal Bene e dal Male!
Perchè la Corona del Regno sia Mia come Tua,
anche ora.
ABRAHADABRA.
Queste dieci parole sono quattro, il Nome dell' Uno.
COMMENTARIO (B)
Il "Falco" fa riferimento ad Horus.
Il capitolo si apre con un commento al Liber Legis III, 49. Queste quattro parole, Fa Ciò
Che Vuoi, sono identificate anche con i quattro modi possibili di concepire l' universo;
Horus le unisce tutte.
Segue una versione della "Preghiera al Signore", adatta ad Horus. Comparatele con la
versione nel Capitolo 44. Ci sono dieci sessioni in questa preghiera, ed essendo la
preghiera attribuita ad Horus, sono dette essere quattro; Egli in se' stesso e' Uno.
Ciò puo' essere comparato con la dottrina Qabalistica delle Dieci Sephiroth come un
espressione del Tetragrammaton (1 + 2 + 3 + 4 = 10).
Si vede ora che questo Falco non e' Solare, ma Mercuriale; ed anche le parole, il Lamento
del Falco, la parte essenziale di Mercurio, essendo la sua Voce; ed il numero del capitolo,
B, che e' Beth la lettera di Mercurio, il Mago dei Tarocchi, che ha quattro armi, e deve
essere ricordato che questa carta è numerata 1, connettendo ancora tutti questi simboli al
Fallo.
L' arma essenziale di Mercurio e' il Caduceo.
NOTE
(3) Quattordici lettere. Quid Voles Illud Fac. Q.V.I.F. 196 = 142
3
ΚΕΦΑΛΗ Γ
L' OSTRICA
I Fratelli dell' A∴A∴ sono una sola cosa con la Madre del Bambino.4
I Molti sono tanto adorabili per l’ Uno quanto l' Uno lo e' per i Molti.
Questo e' l' Amore di questi:
la creazione - parto e' la Beatitudine dell' Uno; il coito - dissoluzione e' la Beatitudine dei
Molti.
Il Tutto, così intrecciato di Questi, e' Beatitudine.
Il Nulla e' aldilà della Beatitudine.
L' Uomo si diletta nell' unirsi con la Donna, la Donna nel separarsi dal Bambino.
I Fratelli dell' A∴A∴sono Donne; gli Aspiranti dell' A∴A∴ sono uomini.
COMMENTARIO (Γ)
Gimel e' la Sacerdotessa dei Tarocchi. Questo capitolo fornisce il punto di vista iniziatico
femminile; e' quindi chiamato "l' Ostrica", un simbolo della Yoni. In Equinox X, "il Tempio
di Re Salomone, e' spiegato come i Maestri del Tempio, o i Fratelli dell' A∴A∴ abbiano
cambiato la formula del loro progresso. Queste due formule, Solve et Coagula, sono ora
esplicate, e l' Universo e' presentato come un' interazione tra queste due. Ci· spiega anche
l' affermazione nel Liber Legis I, 28-30.
NOTE
(4) Essi fanno s‹ che l' uomo l' adori.
4
ΚΕΦΑΛΗ ∆
PESCHE
Morbida e vuota, quanto tu sopraffai il duro ed il pieno!
Muore, concede sè stessa; per Te e' il frutto!
Sii tu la Sposa; tu sarai la Madre d' ora in poi.
Ed in seguito di tutte le impressioni. Non lasciare che ti vincano; concedi loro di nascere
dentro di te. La più piccola delle impressioni, portata alla sua perfezione, e' Pan.
Ricevi mille amanti; non concepirai che Un Bambino.
Questo bambino sarà l' erede del Destino del Padre.
COMMENTARIO (∆)
Daleth e' l' Imperatrice dei Tarocchi, la lettera di Venere, ed il titolo, "Pesche", si riferisce
ancora alla Yoni. Il capitolo e' un consiglio ad accettare ogni impressione; e' la Formula
della Donna Scarlatta; ma non bisogna consentire ad alcuna impressione di dominarci,, ma
solo di dare frutto; proprio come l' artista, vedendo un oggetto, non lo venera, ma fa
nascere un capollavpro da esso. Il processo e' presentato come un aspetto della Grande
Opera. Gli ultimi due paragrafi possono avere qualche riferimento al 13^ âthyr (vedi "the
Vision and the Voice")..
5
ΚΕΦΑΛΗ Ε
LA BATTAGLIA DELLE FORMICHE
Ciò che è non è
La sola Parola e' Silenzio.
Il solo Significato di quella Parola non e'.
I Pensieri sono falsi.
La Paternità e' unita" scambiata per dualità.
La Pace implica guerra.
Il Potere implica guerra.
L' Armonia implica guerra.
La Vittoria implica guerra.
La Gloria implica guerra.
Il Fondamento implica guerra.
Alas! Per il Regno in cui tutte queste sono in guerra.
.........
COMMENTARIO (Ε)
La Hÿ ÿ la lettera dell' Ariete, un segno Marziale; ed il titolo suggerisce guerra. Le
formiche sono state scelte quali piccoli oggetti impegnati.
Inoltre la Hÿ, essendo una lettera sacra, eleva il principio del capitolo a contemplazione del
Pentagramma, considerata un glifo di quest' ultimo.
Nella linea 1, l' Essere viene identificato con il Non-Essere. Nella riga 2, la Parola con il
Silenzio. Nella riga 3, il Logos viene dichiarato come il Negativo.
La riga 4 e' una parafrasi del principio IndÊ secondo cui ci· che pu· essere pensato non e'
vero.
Nella riga 5, giungiamo ad un' importante asserzione, un adombramento della piu' audace
tesi in questo libro - il Padre ed il Figlio in realt— non sono due, ma uno; essendo la loro
Unita' lo Spirito Santo, il seme, la forma umana e' una accrescimento non essenziale di
questa quintessenza.
Fino a qui il capitolo ha percorso i Sephiroth da Kether a Chesed, e Chesed e' lunito alla
Triade Superna in virtÊ della sua natura Fallica; poiche' non soltanto Amoun e' un Dio
Fallico, e Giove il Padre di Tutti, ma 4 e' Daleth, Venere, e Chesed di riferisce all' acqua, da
cui emerse Venere, e che e' il simboli della Madre nel Tetragramnaton. Vedi Capitolo 0,
"Dio Padre e Madre e' celato nella generazione". Ma Chesed, su di un livelli inferiore, e'
congiunto al Microprosopus. E' il vero legame tra i volti maggiore ed minore, dove Daath
e' il falso. Compara la dottrina dei Mana elevati e bassi nella Teosofia.
Il resto del capitolo allude poi alla dualita', e quindi all' imperfezione di tutte le Sephiroth
inferiori nella loro essenza.
6
ΚΕΦΑΛΗ F
CAVIALE
La Parola e' stata pronunciata: l' Uno e' esploso in mille milioni di mondi.
Ogni parola conteneva mille milioni di sfere.
Ogni sfera conteneva mille milioni di piani.
Ogni piani conteneva mille milioni di stelle.
Ogni stella conteneva altrettanti mille milioni di cose.
Di queste il razionalista ne prese sei, e pavoneggiandosi , disse:
Questo e' l' Uno ed il Tutto.
Le stesse sei l' Adepto armonizzò, e disse:
Queste sei furono Questo e' il Cuore dell' Uno e del Tutto.
distrutte dal Maestro del Tempio; e non parlò.
Le stesse ceneri furono bruciate dal Magus ottenendo la Parola.
Di tutto ciò l' Ipsissimus sapeva Nulla.
COMMENTARIO (F)
Questo capitolo e' chiamato presumibilmente caviale dato che la sostanza e' composta di
molte sfere.
La versione data della Creazione e' la stessa di quella familiare ai cristiani, il Logos che
trasforma l' Unit— nei molti.
Vediamo poi cosa diverse categorie di persone fanno dei molti.
Il razionalista prende le sei Sephiroth del Microprosopus ad uno stato grezzo, e dichiara
esse sono l' universo. Questa folli a e' dovuta all' orgoglio della ragione. L' Adepto
concentra il Microcosmo in Tiphereth, riconoscendolo come Unit—, persino nel
microcosmo, ma, da Adepto qual' e', non puo' andare oltre.
Il Maestro del Tempio distrugge tutte queste illusioni, ma resta silenzioso. Vedere la
descrizione delle sue funzioni in Equinox, nel Liber 418, e altrove.
Al grado successivo, la Parola viene ri-formulata, per il Magus in Chokmah, la Diade, il
Logos.
L' Ipsissimus, il piu' alto grado dell' A∴A∴, e' totalmente inconscio di questo processo,
o, sarebbe meglio dire, lo riconosce come Nulla, nel senso positivo della parola,
intellegibile sollamente nel Samasamadhi.
7
ΚΕΦΑΛΗ Ζ
I DINOSAURI
Nessuno sono Coloro il cui numero e' Sei: altri erano sei veramente.
Sette6 sono questi Sei che non vivono nella Città delle Piramidi, al di sotto della Notte di
Pan.
Ci fu Lao-Tzu.
Ci fu Siddartah
Ci fu Krishna.
Ci fu Tahuti.
Ci fu Moseh.
Ci fu Dyoniso.7
Ci fu Mahmud.
Ma il Settimo gli uomini lo chiamarono PERDURABO;
poiché resistendo fino alla Fine, alla fine resisterá Nulla.8
COMMENTARIO (Ζ)
Questo capitolo fornisce una lista fdi quegli speciali messaggeri dell' Infinito che
inaugurarono dei periodi. Sono chiamati Dinosauri in quanto somigliano a terribili creature
divoratrici. Essi sono Maestri del Tempio, dato che il loro numero e' 6 (1 pi 2 pi 3), il
numero mistico di Binah; ma sono chiamati "Nessuno", perch◊ hanno ottenuto. Se cos¤
non fosse, sarebbero stati chiamati "sei" nel peggior senso di mero intelletto.
Sono chiamati Sette, pur essendo Otto, poiche' Lao-Tzu conta come nulla, per via della
natura della sua dottrina. Il riferimento al loro "non vivere" puo' essere trovato nel Liber
418. La parola "Perdurabo" significa "resistero' fino alla fine. L' allusione e' spiegata nella
nota.
Siddartah, o Gotama, era il nome dell' ultimo Buddah.
Krishna fu l' incarnazione principale del Dio Indiano Vishnu, il preservatore, il principale
esponente del Vedantismo.
Tahuti, o Thoth, il Dio Egizio della Saggezza.
Moseh, il fondatore del sistema Ebraico.
Dyonisio probabilmente un nome estatico da Oriente. Mahmud, Maometto.
Tutti erano uomini; la loro Testa Divina e' il risultato della mitopoiesi.
NOTE
(5) I Maestri del Tempio, il cui Grado ha il numero mistico 6 (=1 + 2 + 3).
(6) Questi non sono otto, come in apparenza; poichÿ Lao-Tzu conta come 0.
(7) La leggenda di "Cristo" e' solo una perversione ed una corruzione di altre leggende,
specialmente di Dyoniso: si confronti il discorso di Cristo di fronte a Erode/Pilato nei
vangeli, e quello di Dyoniso di fronte a Penteo nelle "Baccanti".
(8) O, l' ultima lettera di Perdurabo, e' Nulla.
8
ΚΕΦΑΛΗ Η
CRINE MACERATO
La mente e' la malattia del seme.
Tutto ciò che un uomo e' o può essere e' nascosto qui dentro.
Le funzioni corporali sono parti della macchina; silenziose, a meno che non siano turbate.
Ma la mente, mai calma, guaì "Io".
Questo "Io" non persiste, non si tramanda attraverso le generazioni, cambia
momentaneamente, ed infine muore.
Quindi, l' uomo e' soltanto se' stesso quando viene sconfitto da sè stesso nella corsa con il
Carro.
COMMENTARIO (Η)
Cheth e' il Carro nei Tarocchi. L' Auriga e' il portatore del Sacro Graal. Tutto ci· pu·
essere studiato nel Liber 418, 12^ Aethyr.
Il capitolo e' chiamato "Crine Bagnato" per via della tradizione medievale secondo cui
macerando del crine si producesse un serpente, ed il serpente e' una rappresentazione
geroglifica del seme, particolarmente negli emblemi Gnostici ed Egiziani.
Il significato del capitolo e' abbastanza chiaro; la coscienza dell' intera razza, che e'
onnipotente, onniscente, onnipresente, e' nascosto al suo interno.
Di conseguenza, ad eccezione del caso di un Adepto, l' uomo si eleva soltanto ad un
barlume della coscienza universale, mentre, nell' orgasmo, la mente esplode.
9
ΚΕΦΑΛΗ Θ
LE MORDACCHIE
L' Essere è il Sostantivo; la Forma e' l' aggettivo.
La materia è il Sostantivo; il Movimento èil Verbo.
Per quale ragione l' Essere ha racchiuso sè stesso nella Forma?
Per quale ragione la Materia si è manifestata nel Movimento?
Non rispondere, O tu che sei silenzioso! Poiché NON C’ E’ nessun “per quale ragione”,
nessun “perché”.
Il nome di ESSO è sconosciuto; il Pronome Lo interpreta, ovvero, Lo misinterpreta.
Il Tempo e lo Spazio sono gli Avverbi.
La Dualità genera la Congiunzione.
Il Condizionato è il Padre della Preposizione.
Anche l’ Articolo indica Divisione; ma l’ Interiezione è il suono che si conclude nel
Silenzio.
Distruggi quindi le otto parti del Discorso; il nono è vicino alla Verità.
Anche questo deve essere distrutto prima di entrare nel Silenzio.
Aum.
COMMENTARIO (Θ)
La Teth corrisponde al Trionfo dei Tarocchi chiamato ö la Forzaõ, che rappresenta una
donna intenta a chiudere la bocca ad un leone.
Il capitolo ÿ chiamato öle Mordacchieõ, un simbolo ancora piÊ potente, essendo lù unico
strumento conosciuto, Scozzese, per far tenere la bocca chiusa ad una donna.
Il capitolo ÿ un attacco alle parti del discorso, lù interiezione, la pronuncia insensate dellù
estasi,ÿ lù unica cosa degna di essere detta; eppure, anche questa ÿ considerata una
scorrettezza.
öAumõ rappresenta lù entrata nel silenzio, in cui si rester— dopo aver pronunciato Aum.
10
ΚΕΦΑΛΗ Ι
STELI ESSICATI *
L' Abisso delle Allucinazioni ha una Legge ed una Ragione; ma in Verità non vi e' confine
tra i Balocchi degli Dei.
Questa Ragione e Legge e' il confine della Grande Menzogna.
Verità! Verità! Verità! gridò il Signore dell' Abisso delle Allucinazioni
Non vi é Silenzio in quell' Abisso: poiché tutto ció che gli uomini chiamano Silenzio ne é il
Suo Discorso.
L' Abisso é chiamato anche "Inferno", e "i Molti".
Il suo nome é "Coscienza" e "l' Universo" tra gli uomini.
Ma CIO' che non é silente, né parla, gioisce ivi.
COMMENTARIO (I)
Non vi é una connessione apparente tra il numero di questo capitolo ed il suo tema.
Fa riferimento, peró, all' Arcano dei Tarocchi chiamato "l' Eremita", che lo ritrae
incappucciato.
La Yod é il Fallo celato in opposizione alla Tau, il Fallo in estensione. Questo capitolo
andrebbe studiato alla luce di ció che ê scritto in "Aha", e ne "il Tempio di Re Salomone" in
merito alla ragione.
L' universo é folle, la legge di causa ed effetto un' illusione, o almeno cosí appare nell'
Abisso., che viene in seguito identificato con la coscienza, i molti, ed entrambi; ma all'
interno di esso vi e' una segreta unitá di cui gioisce; poiché questa unitá é ben aldilá di ogni
immaginazione.
(*) n.d.t. il titolo originale di questo capitolo, "windlestraw", significa sia "stelo essicato" che
"persona debole". Non e' stato possibile rendere il gioco di parole nella traduzione.
33
ΚΕΦΑΛΗ ΛΓ
BAPHOMET
Un' Aquila nera a due teste e' DIO: anche un Triangolo Nero e' in Essa.
Ella brandisce una spada; si', impugna una spada affilata.
Questa Aquila é bruciata nel Grande Fuoco;eppure nessuna piuma viene arsa.
Questa Aquila e' inghiottita dal Grande Mare;
eppure nessuna piuma viene bagnata.Ed ella vola nell' aria, e si libra sopra la terra
secondo il Suo piacere.
Cosi' parlo' IACOBUS BURGUNDUS MOLENSIS,
il Gran Maestro del Tempio; e del DIO dalla testa d' Asino non parlo'.
.........
COMMENTARIO (ΛΓ)
33 e' il numero dell' Ultimo Grado della Massoneria, che fu conferito a Frater P. nell' anno
1900 dell' era volgare da Don Jesus de Nedina-Sidonia a Citta' del Messico.
Baphomet e' il nome misterioso del Dio dei Templari. L' Aquila descritta nel paragrafo I e'
quella dei Templari.
Questo simbolo massonico viene comunque identificato da Frater P. con un uccello,
maestro dei quattro elementi e quindi del nome Tetragrammaton.
Iacobus Burgundus Molensis fu martirizzato nella città di Parigi nell’ anno 1314 dell’ era
volgare.
I segreti del suo ordinem tuttavia, non andarono perduti, e continuano ad essere trasmessi
ai successori degni, come alluso nell’ ultimo paragrafo, che sottintende conoscenza di una
segreta adorazione, di cui il Gran Maestro non parlò.
L’ Aquila può essere identificata, anche se non pienamente, con il Falco discusso prima.
E’ probabilmente il Sole, l’ oggetto essoterico di adorazione di tutti i culti sensibili; non va
confuso con altri elementi del simbolismo mistico aviario, come il cigno, la fenice, il
pellicano, e così via.
NOTE
(17) Le sue iniziali I.B.M. sono le iniziali dei Tre Pilastri del Tempio, ed hanno valore 52,
13 x 4, BN, il figlio.
44
ΚΕΦΑΛΗ Μ∆
LA MESSA DELLA FENICE
Il Mago, a torso nudo, sta davanti all'altare su cui stanno il Bulino, la Campana, il Turibolo
e due Pani di Luce. Nel Segno di Colui che Entra si porta a Ovest oltre l'Altare e grida:
Salute o Ra, che vai con la tua barca
Nelle Caverne delle Tenebre!
Fa il segno del Silenzio e prende in mano la Campana e il Fuoco.
A Oriente dell'Altare ora mi vedi
Con la luce e la musica in mia mano!
Batte Undici volte sulla Campana 333-55555-333 e pone il Fuoco nel Turibolo.
La Campana io batto e accendo la Fiamma.
E proferisco il Nome misterioso.
ABRAHADABRA
Batte undici volte sulla Campana.
Ora incomincio la preghiera: O Figlio
Santo è il Tuo nome e incontaminato!
E' venuto il Tuo Regno; è fatta la Tua volontà.
Ecco il Pane; ecco il Sangue.
Portami dalla mezzanotte fino al Sole! Salvami tu e dal Male e dal Bene!
Perché la tua corona tra le Dieci
Sia mia subito e qui. AMEN.
Pone il primo Pane sul Fuoco del Turibolo
.Brucio il pane d'Incenso e qui
proclamo
Le adorazioni del Tuo nome.
Le esegue come nel Liber Legis, e batte di nuovo Undici volte la Campana. Con il Bulino
si straccia sul petto il segno appropriato.
Guarda questo mio petto sanguinante
Squarciato dal segno sacramentale!
Accosta il secondo Pane alla ferita.
Arresto il Sangue; ecco l'ostia s'intride
Di esso e il grande sacerdote invoca!
Mangia il secondo Pane.
Io mangio questo Pane. Il Giuramento Pronuncio
e m'infiammo nella preghiera:
"non vi è grazie; non vi è colpa;
Questa è la Legge: FA CIO' CHE VUOI!"
Batte Undici volte la Campana e grida:
ABRAHADABRA
Sono entrato soffrendo; ora in letizia io vado pieno di gratitudine
a fare il mio piacere sulla terra
tra tutte le legioni dei viventi.
Esce
COMMENTARIO (Μ∆)
Questo é il numero speciale di Horus; e' il valore della parola DM (Sangue) in Ebraico, ed
il risultato di 4 moltiplicato per 11, il numero della Magia, che spiega il numero 4 nel suo
senso piú fine. Si consultino in particolare i resoconti in Equinox I, vii delle circostanze
dell' Equinozio degli Dei.
Possiamo considerare la parola "Fenice" come inclusiva l' idea del "Pellicano", l' uccello di
cui si favoleggia nutrisse i suoi piccoli con il sangue del suo proprio seno.
Eppure le due idee, anche se imparentate, non sono identiche, e la "Fenice resta il simbolo
più accurato .Il Capitolo 62 fornisce spiegazioni in merito a questo.
Sarebbe inopportuno commentare ulteriormente un rituale ufficiale dell' A∴A∴
49
ΚΕΦΑΛΗ ΜΘ
WARATAH-FIORITURA
Sette sono i veli della ragazza danzante nell' harem di ESSO.
Sette sono Nomi, e sette sono le lampade a fianco del Suo Letto.
Sette eunuchi la proteggono con le spade tratte; nessun uomo può giungere presso di Lei.
Nella Sua Coppa di vino sono sette rivoli del sangue dei Sette Spiriti di Dio.
Sette sono le teste della BESTIA ch' Ella cavalca.
La testa di un Angelo; la testa di un Santo; la testa di un Poeta; la testa di una Donna
Adultera; la testa di un uomo di Valore; la testa di un Satiro; e la testa di un Leone-Serpente.
Sette lettere ha il Suo Santissimo nome: ed esso e':
Questo e' il Sigillo sull' anello che e' sull' indice di ESSO:
ed e' il Sigillo sulle Tombe di coloro ch' Ella ha assassinato.
Qui e' la Sapienza. Che Colui che ha Intelligenza conti il Numero della Nostra Signora;
poichè è il Numero di una Donna; ed il Suo Numero e'
Centocinquantasei
COMMENTARIO (ΜΘ)
49 e' il quadrato di 7.
7 e' il numero passivo e femminino.
Il Capitolo andrebbe letto in connessione al Capitolo 31, in cui ESSO ricompare.
Il titolo del Capitolo, Waratah, e' un voluttuoso fiore rosso, diffuso in Australia, ci·
connette il Capitolo ai Capitoli 28 e 29; ma cio' e' solo un allusione, poich◊ il soggetto del
Capitolo e' NOSTRA SIGNORA BABALON, concepita come la controparte femminile di
ESSO.
Ci· non concorda molto bene con la comune od ortodossa teogonia del Capitolo 11; va
spiegata invece con con la natura ditirambica del Capitolo.
Nel paragrafo 3 NESSUN UOMO e', ovviamente, NEMO, il Maestro del Tempio.Il Liber
418 spiegher— molte delle allusioni in questo Capitolo.
Nei paragrafi 5 e 6 l' autore identifica di fatto se' stesso con la BESTIA menzionata in questo
Libro, nell' Apocalisse e nel Liber Legis.
Nel paragrafo 6 la parola "Angelo" pu· riferirsi alla sua missione, e la parola "LeoneSerpente" al sigillo del suo decano ascendente (Teth=Serpente=Spermatozoo ed il Leone
nello Zodiaco, che, come la Teth, e' serpentiforme. Θ, scritta prima in greco ☼ = LingamYoni ed il Sole).
Il paragrafo 7 spiega la difficolt— teologica menzionata sopra. C' e' un solo simbolo, ma
questo simbolo ha molti nomi: fra questi nomi, BABALON e' il piÊ Santo. E' il nome
menzionato nel Liber Legis, 1, 22.
Bisogna notare che questa figura, o sigillo, di BABALON e' un sigillo sopra un anello, un
anello infilato sull' indice di ESSO. Ci· identifica ulteriormente il simbolo con se' stesso.
Va considerato che questo sigillo, eccetto che per l' assenza del bordo, e' il sigillo ufficiale
dell'. A∴A∴ Compara con il Capitolo 3.
Viene inoltre aggiunto che il Sigillo si trova sopra le tombe di coloro che Ella ha ucciso,
ovvero dei Maestri del Tempio.
In connessione con il numero 49, vedi il Liber 418, 22^ âthyr, cos‹ come altri testi
autorevoli.