breve riassunto sulle attività che si svolgeranno a Urbino

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breve riassunto sulle attività che si svolgeranno a Urbino
Gita Scolastica Urbino 2013
Laboratori d’Arte
Calcografia
La calcografia o stampa calcografica è un sistema di stampa ad incisione.
Le prime notizie su questa tecnica di stampa risalgono al 1450, quando a Firenze l'orafo Maso Finiguerra per
primo adoperò un procedimento inverso rispetto alla tecnica xilografica.
Le principali tecniche di stampa calcografica sono la puntasecca e l'acquaforte.
Puntasecca
Consiste nell'incidere la propria opera su una lastra di rame o zinco con uno strumento chiamato "punta" (un
ago d'acciaio molto appuntito, dotato di un manico di legno e usato come una matita).
Una volta incisa, la lastra viene inchiostrata e poi ripulita affinché l'inchiostro rimanga solo nelle parti
precedentemente incise, dopo di che viene collocata sul torchio calcografico che permette la stampa.
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Acquaforte
La lastra zinco viene ricoperta da un sottile strato di cera d'api, oppure bitume o vernice satinata.
Successivamente, con un qualsiasi strumento a punta, si asporta il materiale protettivo affinché restino
scoperte le parti che poi verranno stampate; dopo di che, affinché non venga corroso, si isola il retro della
lastra con comune nastro adesivo e la si immerge in acquaforte (come veniva anticamente chiamata la
miscela formata da tre parti d'acqua e una di acido nitrico). L'acquaforte, con un'azione chiamata "morsura",
corrode le parti della lastra rimaste senza protezione. La lastra deve rimanere in acido per un tempo
proporzionato al tipo di segno desiderato: più lunga sarà la morsura, più scuri saranno i segni.
Questa tecnica fu utilizzata con successo da Dürer e dal Parmigianino, che può essere considerato il vero e
proprio caposcuola in Italia.
Albrech Dürer
Parmigianino
Giorgio Morandi
Pablo Picasso
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Serigrafia
La serigrafia o stampa serigrafica è una tecnica di stampa artistica di immagini e grafiche su qualsiasi
supporto o superficie mediante l'uso di un tessuto (tessuto di stampa), facendo depositare dell'inchiostro su
un supporto attraverso le aree libere del tessuto.
Il termine "serigrafia" deriva dal latino "seri" (seta) e dal greco "grapho" (scrivere), dato che i primi tessuti che
fungevano da stencil erano di seta.
La serigrafia come tecnica artigianale e industriale è stata adottata anche in ambiti artistici e commerciali sin
dai primi del Novecento. In ambito commerciale è usata principalmente per stampare immagini su tessuti di
seta, T-shirt, foulard, cappelli, CD, DVD, ceramica, vetro, polipropilene, polietilene, carta, metalli e legno.
La diversa definizione delle tipologie di serigrafia dipende dalle procedure e dagli obiettivi (ad esempio la
serigrafia tessile è un ambito applicativo quasi a sé stante e include tutte le specialistiche applicazioni per
gli innumerevoli supporti definiti tessuti);
la serigrafia grafica è quella normalmente intesa per stampa pubblicitaria o di illustrazioni e grafici o
disegni;
la serigrafia industriale per applicazioni di decorazione funzionale e non solo decorativa (pannelli di
comando, segnaletica stradale ecc.);
la serigrafia artistica è sia tecnica artistica che modalità operativa per riprodurre opere più vicine possibile
all'originale.
Secondo l'associazione di settore SIOTEC - Associazione Italiana per i settori serigrafia grafica, serigrafia
industriale e serigrafia tessile - le diverse tecniche di stampa serigrafica fanno capo a diversi ambiti di
applicazione e diversi processi che portano alla definizione di serigrafia industriale, grafica, tessile e artistica.
Una volta disegnato o trasferito lo stencil sul telaio, questo viene posto sul supporto scelto, l'inchiostro viene
poi posizionato sulla parte alta del telaio e con una spatola di gomma, altrimenti detta racla, viene spalmato
sull'intero telaio, comprese ovviamente le aree aperte al substrato. L'inchiostro passa attraverso gli spazi
aperti e si deposita sul supporto (carta, tela, stoffa ad esempio). Il telaio viene quindi rimosso e il supporto
viene fatto asciugare. Il telaio può essere riusato dopo essere stato pulito.
Storia della serigrafia
Esistono testimonianze affermanti che i Fenici la utilizzassero, e esiste chi li considera i soli veri inventori di
questa tecnica. In seguito venne introdotta nell'arte giapponese, dove, pur non essendoci prove certe, molti
sostengono che oltre duemila anni fa furono proprio loro i primi ad utilizzare dei capelli umani fissati a delle
cornici di legno. La tecnica si sviluppò ulteriormente in Giappone, dove si iniziarono ad utilizzare dei telai in
seta, applicando lacche sulla matrice.
Durante la Prima guerra mondiale, la tecnica divenne molto popolare, dato che venne utilizzata come
processo industriale per stampare bandiere e stemmi.
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Famosissima la serigrafia che ritrae il volto di Marilyn Monroe realizzata da Andy Warhol, a partire da una
fotografia di Gene Korman usata per la pubblicità del film Niagara del 1953.
La Serigrafia da un lato soffre la concorrenza della stampa a Getto di inchiostro, molto competitiva sulle
basse tirature (sempre più richieste dal mercato e dal marketing), da un lato è sempre più frequente trovare
una unità serigrafica inserita in macchine di altri tipi di lavorazione (specialmente macchine per la
Flexografia).
Tecniche
Esistono vari modi per preparare uno stencil per stampa serigrafica. Il più semplice è disegnarlo a mano su
carta (o pellicola) nella forma e nella grandezza desiderata, tagliarlo e attaccarlo sul telaio; oppure disegnare
il negativo dell'immagine direttamente sul telaio e applicare un materiale riempitivo che diventa impermeabile
quando è asciutto sulle parti al di fuori del disegno.
Una tecnica più laboriosa consiste nel disegnare l'immagine con un fluido, aspettare che asciughi e ricoprire
completamente il telaio con un materiale impermeabile. Una volta asciutto si può spruzzare dell'acqua sul
telaio e le aree precedentemente ricoperte dal fluido verranno ripulite e quindi rese libere per il passaggio
dell'inchiostro, lasciando le altre aree coperte.
In serigrafia è possibile stampare su tutti i materiali, l'unico vero limite è l'irregolarità della superficie mentre
esistono innumerevoli tipi diversi di inchiostri capaci di ancorare su diversi o specifici materiali.
Serigrafie a più colori prevedono l'uso di più matrici (una per colore) e per le quali in fase di stampa è
necessario tenere un perfetto "registro di stampa".
Serigrafia su magliette
Serigrafia su vetro
Serigrafia su CD
Serigrafia su vetro
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Foggiatura dell’argilla
Alcune informazioni sulla ceramica
La ceramica è conosciuta fin dai periodi preistorici e si suppone che la sua invenzione sia avvenuta solo due
volte nella storia dell'umanità: tra le popolazioni sahariane e in Giappone. Da questi luoghi d'origine si è poi
diffusa in tutto il mondo.
Ceramica del periodo preistorico
Ceramica greca
I primi manufatti sono del neolitico, e si compongono di vasellame cotto direttamente sul fuoco. I manufatti
considerati più antichi risalirebbero al XI millennio a.C. e sono stati ritrovati in Kyushu, Giappone.
La ceramica (dal greco antico κέραμος, 'kéramos', che significa "argilla", "terra da vasaio") è un materiale
composto inorganico, non metallico, molto duttile allo stato naturale, rigido dopo la fase di cottura. Con la
ceramica si producono diversi oggetti, quali stoviglie, oggetti decorativi, materiali edili (mattoni e tegole),
rivestimenti per muri e pavimenti di abitazioni. Specifiche composizioni ceramiche inoltre, trovano impiego
nei rivestimenti ad alta resistenza al calore per il suo alto punto di fusione. Il colore del materiale ceramico
varia, a seconda degli ossidi cromofori contenuti nelle argille (ossidi di ferro, da giallo, arancio, rosso a
bruno; ossidi di titanio, da bianco a giallo), può venire smaltata e decorata. In presenza di acqua, conferisce
all'argilla una certa plasticità e ne rende la lavorazione più facile e proficua.
Escavazione dell'argilla
L'argilla viene prelevata da giacimenti superficiali cave o poco profondi, per mezzo di pale caricatrici,
ruspe, ecc. e lasciata a lungo esposta agli agenti atmosferici in modo da favorirne la disgregazione,
migliorarne l'omogeneizzazione, aumentarne la finezza e la plasticità.
Preparazione dell'argilla
La preparazione dell'argilla consiste nel trasformarla in un impasto omogeneo ed opportunamente dosato,
allontanando le impurità indesiderate, mediante speciali macchine.
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Foggiatura
Con la foggiatura o formatura si riduce il materiale grezzo nella forma desiderata, prima di consolidarlo
definitivamente (e in modo irreversibile) con le lavorazioni successive. I principali sistemi di foggiatura sono
l'estrusione, la pressatura e il colaggio.
Modellatura al tornio
Tecnica dei colombini
Ceramica d’arte contemporanea
Shozo Michikawa
Chillida
Altepost Marisa
Pietro Elia Maddalena
Weiss Petra
Eva Aebi
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Nome, cognome e classe:
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