Si apre con «Colazione da Tiffany» la Stagione di Prosa del Centro

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Si apre con «Colazione da Tiffany» la Stagione di Prosa del Centro
STAGIONE
TEATRALE
2012 13
PROSA
COMUNICATO STAMPA
Si apre con «Colazione da Tiffany»
la Stagione di Prosa del Centro S. Chiara
Sarà «COLAZIONE DA TIFFANY», adattamento teatrale di Samuel
Adamson di un romanzo breve di Truman Capote, ad aprire giovedì 15
novembre al Teatro Sociale la Stagione di Prosa 2012-2013 organizzata
dal Centro Servizi Culturali Santa Chiara di Trento. In scena, per la regia
di Piero Maccarinelli, la Compagnia della Cooperativa teatrale “Gli
Ipocriti” con Francesca Inaudi e Lorenzo Lavia. Si replica venerdì 16
(ore 20,30), sabato 17 (ore 21,00) e domenica 18 novembre (ore 16,00).
Sarà il palcoscenico del Teatro Sociale a ospitare, da giovedì 15 a
domenica 18 novembre, il primo spettacolo della Stagione di Prosa
2012/2013 organizzata a Trento dal Centro Servizi Culturali S. Chiara. Sarà
in scena la Compagnia della Cooperativa teatrale “Gli Ipocriti” che
presenterà, per la regia di Piero Maccarinelli, «COLAZIONE DA TIFFANY»
di Truman Capote nella traduzione curata da Fabrizia Pompilio.
Per tutti Colazione da Tiffany è il film di Blake Edwards, uscito nelle sale
nel 1961 con l’indimenticabile Audrey Hepburn e George Peppard. Per quasi
tutti, dato che Colazione da Tiffany nasce in realtà da un breve
romanzo/gioiello di Truman Capote pubblicato nel 1958, da cui Samuel
Adamson ha tratto una riduzione teatrale. «Quando mi è stato ha chiesto di
dirigerne la versione italiana – spiega il regista, Piero Maccarinelli – ho
accettato, perché Colazione da Tiffany mi sembra un classico del ‘900.»
Holly Goligthly è una cover girl americana arrivata a New York un po’
lolita cresciuta, un po’ traviata. Intorno a lei ruotano i molti personaggi del
mondo un po’ ridicolo e patinato dell’East End newyorkese: un agente di
Hollywood, un mafioso italo-americano, il proprietario di un bar, ricchi
diplomatici brasiliani. Vive in una modesta casetta dell’East Side popolata da
una fauna artistica al limite della sopravvivenza e della trasgressione. Tutti
sono un po’ innamorati di Holly, che sembra attraversare la vita in punta di
piedi: il suo passato, il primo marito, la sua attività di prostituta, le sue feste
sgangherate. Ma Holly ha una grazia innata e per tutti “è in transito”:
nessuno la può fermare, catturare o dire che gli appartenga. È un
personaggio incantevole, dotato di una grazia sorprendente e, anche quando
perde il bambino che aspetta dal diplomatico brasiliano, sa rimettersi
velocemente in piedi e ricominciare a vivere. Suo contraltare nella
drammaturgia è lo scrittore William Parsons (forse un Truman Capote
giovane) timido, impacciato, che subisce il suo fascino e la considera sua
fonte di ispirazione; è platonicamente innamorato di lei. Trascinato da Holly
a conoscere e vivere la grande New York, William con l’amico confidente Joe
Bell, è la nostra guida fra le pagine del testo teatrale.
L’atmosfera è sempre sottile, frizzante, e un alito di freschezza soffia in
quasi tutte le situazioni che fanno rivivere allo spettatore la favola di Holly,
ragazza bella e umbratile, che sa spargere sugli altri leggerezza e
buonumore, con un’ebbrezza che ha però l’amaro retrogusto di una
insondabile malinconia.
«Il titolo – spiega Maccarinelli nelle note di regia – ha un’origine
brillante e trasgressiva. Si dice che nasca da un aneddoto raccontato all’autore
da un suo amico: durante la seconda guerra mondiale un uomo di mezza età
passa una notte con un marine. La domenica, per sdebitarsi, lo invita per un
buon breakfast ed il giovane, che ha sentito dire che Tiffany è un luogo molto
elegante e ignora che si tratti di una gioielleria, chiede di essere portato “a
colazione da Tiffany”.»
In scena, nel ruolo dei protagonisti, due giovani attori già conosciuti dal
grande pubblico, ma che si presentano per la prima volta sul palcoscenico di
Trento. Lorenzo Lavia, figlio d'arte, ha lavorato spesso in teatro a fianco del
padre, Gabriele, e Francesca Inaudi, formatasi al Piccolo di Milano, è nota
soprattutto per le sue molteplici apparizioni televisive e cinematografiche.
La Inaudi, che interpreta Holly evitando di far pensare a Audrey Hepburn,
connota il personaggio di una tenera trasgressione muliebre e Lorenzo
Lavia disegna con gusto e misura la figura dello scrittore innamorato, alla
quale conferisce sfaccettature che alludono ad altre sue preferenze.
Completano il cast Biagio Forestieri, Anna Zapparoli, Flavio Bonacci, Riccardo
Floris, Fortunato Cerlino, Cristina Maccà, Giulio Federico, Ippolita Baldini e
Pietro Masotti. Le scene sono di Gianni Carluccio e i costumi di Alessandro Lai.
«Questo adattamento del celebre romanzo breve si avvicina alla
scrittura di Capote più del film che ne ha costruito la fama mondiale e –
afferma il regista – il nostro spettacolo ha voluto ispirarsi al mondo di Capote,
alla sua biografia e, cercando di mantenere la brillante leggerezza e la
spleenetica malinconia, raccontare attraverso William e Holly la vera storia
di “Colazione da Tiffany”.»
Giovedì 15 e venerdì 16 il sipario del Teatro Sociale si alzerà alle 20,30.
Sabato 17 l'inizio dello spettacolo è previsto invece per le ore 21, mentre
domenica 18 novembre è in programma alle ore 16,00 la recita
pomeridiana. (f.l.)
Con il Centro S. Chiara «IL TATRO VA A SCUOLA»
Nell'ambito delle iniziative del Centro Servizi Culturali S. Chiara che mirano
a far conoscere e amare il teatro alle giovani generazioni, si inserisce quest'anno
una serie di incontri presso gli Istituti scolastici cittadini. Gli studenti e i loro
insegnanti avranno così la possibilità di confrontarsi con gli artisti protagonisti
della Stagione di Prosa (attori, registi, autori) per approfondire la conoscenza delle
tematiche letterarie, artistiche e interpretative dei vari spettacoli.
Il primo incontro è in programma giovedì 15 novembre alle 11,30
nell'Aula Magna del Liceo “Galilei” di Trento dove il regista Piero Maccarinelli
incontrerà tre classi di studenti dell’Istituto per parlare del lavoro di adattamento
scenografico del romanzo di Truman Capote “Colazione da Tiffany”.
Trento, 12 novembre 2012