Relazione Dott.ssa Mancinelli
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Relazione Dott.ssa Mancinelli
11 Dicembre 2016 Alcol e differenze di genere Rosanna Mancinelli Istituto Superiore di Sanità-Roma Alcohol: the burden of disease * * Lancet, 1 novembre 2010 Per la salute pubblica, l’alcol è più dannoso di cocaina, cannabis ed ecstasy. L’impatto negativo dell’alcol sull’individuo e sulla collettività è superiore a tutti le altre sostanze d’abuso comprese quelle legali (Tabacco 26). Su una scala di dannosità da 1 a 100 il punteggio dell’alcol è 72, vs. eroina 55, crack 54 David Nutt et al. Drug harms in the UK: a multicriteria decision analysis. The Lancet, vol 376, issue 9752, Pages 1558 - 1565, 6 November 2010 Dati Epidemiologici 2016 Nel 2016 è stato pubblicato un lavoro che analizza i dati di studi epidemiologici effettuati in varie parti del mondo per confrontare il consumo di alcol e i danni alcol correlati di uomini e donne nel passato rispetto a quelli di oggi. Fra gli uomini nati tra 1890 e il 1910 c’era il triplo di possibilità di avere problemi legati all’alcol rispetto alle donne. Fra gli uomini e le donne nati tra il 1991 e il 2000 il gender gap scende a 1.2 volte. Questa tendenza diventa evidente dal 1966 in poi. Slade T, et al. Birth cohort trends in the global epidemiology of alcohol use and alcohol-related harms in men and women: systematic review and metaregression BMJ Open 2016 Donne e alcol Storicamente l’abuso di alcol e quindi i problemi ad esso correlati sono sempre stati un fenomeno maschile. Per questo la maggior parte dei lavori scientifici ha preso in considerazione solo popolazioni maschili. I dati ottenuti e le relative strategie di intervento sono stati però estesi ad entrambi i sessi. Oggi le donne che consumano alcol, soprattutto le più giovani, sono sempre più numerose. Tra gli adolescenti il rapporto uomo/donna si avvicina ad 1:1 Di conseguenza i problemi di salute legati alcol-correlati si sono moltiplicati esponenzialmente. Sono sempre più evidenti le differenze di genere e l’esigenza di studi gender-targeted Problemi emergenti Aumento delle donne che bevono alcolici Abbassamento dell’età di primo uso al di sotto dei 16 anni Aumento dei comportamenti a rischio quali - Consumo fuori pasto: molto aumentato tra i giovani. Dal 1998 al 2007 nella fascia di età 14 -17 anni è cresciuto dal 12.6% al 20.5% - Binge drinking (ubriacatura): dichiarato dall’8% della popolazione dagli 11 anni in su corrisponde ad un incremento dei ricoveri al Pronto Soccorso anche di adolescenti per intossicazione alcolica - Consumo giornaliero non moderato: più di 3 unità/giorno per gli uomini e più di 2 unità/giorno per le donne adulti e in buona salute. Unità alcolica (ITALIA) Rosanna Mancinelli-ISS Metabolismo dell’alcol Metabolismo dell’alcol Gli enzimi coinvolti nel metabolismo dell’etanolo sono presenti con diverse isoforme che lo modulano geneticamente (variabilità individuale). L’etanolo può essere metabolizzato attraverso tre vie metaboliche: 1.Alcol-deidrogenasi (ADH) 2. MEOS (CYP2E1) 3. Catalasi Tutte e tre le vie metaboliche portano alla formazione dello stesso prodotto: l’acetaldeide. Rosanna Mancinelli-ISS Il pattern enzimatico L’ALCOL DEIDROGENASI si trova in molti organi, nello stomaco e soprattutto nel fegato. Nell’uomo sono presenti isoforme diverse che ne determinano la maggiore o minore attività in funzione dell’etnia, dell’età, del sesso. Nei bambini/adolescenti, nelle donne e negli anziani l’attività enzimatica è minore e quindi queste persone sono più sensibili agli effetti dell’alcol. Il MEOS (Microsomal Ethanol Oxidizing System) aumenta la propria attività con il consumo di etanolo per un fenomeno di induzione enzimatica. Ha un ruolo importante nell'alcolismo cronico perchè coinvolto nella "tolleranza metabolica". NB: Il MEOS è coinvolto anche nel metabolismo dei farmaci! Organi bersaglio: fegato e cervello Nel corso degli anni si è studiato molto il danno dell’alcol sul fegato. Con lo sviluppo delle neuroscienze l’attenzione oggi è rivolta soprattutto al danno del cervello Il danno cerebrale da alcol è ancor più importante per gli effetti a lungo termine sulla salute e sul comportamento dell’individuo e quindi sull’intera società. Attività cerebrale durante l’intossicazione alcolica. L’alcol riduce marcatamente il metabolismo cerebrale. (Immagine PET- NIAAA 2009) Alcol e cervello nell’adolescenza I ragazzi sotto i 16 anni sono più sensibili agli effetti dell’alcol e possono avere più danni soprattutto al cervello. Durante l’adolescenza il cervello è nella fase definita di “plasticità neuronale” in cui le connessioni neurali diminuiscono e si riorganizzano In questa fase estremamente delicata possono più facilmente aumentare gli effetti negativi dell’alcol soprattutto sulle funzioni cognitive cioè apprendimento e memoria Rosanna Mancinelli-ISS Differenze di genere Rispetto ai coetanei maschi, le ragazze che bevono alcol Sono più vulnerabili allo stress Subiscono più danni di apprendimento e memoria Sono più portate alla depressione Subiscono modificazioni morfologiche delle strutture cerebrali (diminuito volume dell’ippocampo) che non compaiono nell’uomo Rosanna Mancinelli-ISS Studi preclinici L’uso di alcol in età adolescente non solo danneggia la normale maturazione cerebrale ma, nel tempo, influenza negativamente il comportamento dell’adulto (Bernstein et al. 2009) Il rischio di sviluppare alcol dipendenza in età adulta aumenta significativamente: nelle donne per consumi di 1-7 drink/settimana negli uomini per consumi di 22-41 drink/settimana. Un ratto adolescente tenta di raggiungere la gelatina contenente alcol “tuffandosi” nel contenitore. (Bernstein et al. 2009) (Flensborg-Madsen et al 2007) Rosanna Mancinelli-ISS Differenze di genere: costituzione corporea Le donne hanno: - massa corporea inferiore rispetto agli uomini - meno acqua corporea ed una maggiore percentuale di massa grassa rispetto all’uomo. L’alcol diffonde solo nella parte acquosa perciò, a parità di alcol ingerito, la concentrazione di alcol nel sangue della donna è più alta di quella dell’uomo Concentrazione di alcol nel sangue (BAC) a parità di dose alcolica 80 70 60 BAC 50 40 uomo donna 30 20 10 0 30 min 50 min 70 min 120 min Differenze di genere: attività ADH L’attività dell’ ADH nella donna è minore rispetto all’uomo. In particolare, nella donna è inferiore l’attività dell’ADH gastrica responsabile del «first pass metabolism» cioè la prima fase del metabolismo che avviene nello stomaco L’attività dell’ADH cambia con l’età in modo diverso per l’uomo e la donna Molecola dell’ADH Attività ADH Età e attività ADH uomo/donna Maschi Femmine 450 400 350 300 250 200 150 100 50 0 20-40 41-60 61-80 Classi di età Interazione di età e genere sull’attività ADH gastrica in donne e uomini con basso consumo di etanolo (< 0.4 g/Kg/die). Parlesak A. et al., 2002 Alcol, ormoni ed effetti neurocomportamentali C’è una stretta relazione tra alcol ed ormoni, soprattutto ormoni steroidei, che si influenzano reciprocamente Alcuni effetti dell’etanolo sono mediati da neurotrasmettitori, come la dopamina, che interagiscono con ormoni ovarici, estrogeni e progesterone. Inoltre, nell’ intossicazione acuta da etanolo si osserva aumento dell’Allopregnanolone, che è un metabolita del progesterone e modulatore del GABA, che amplifica gli effetti ansiolitici ed appaganti dell’alcol. Mancinelli R, Ferranti C, Famele M, Palleschi L, Abenavoli C, Leoni C and Draisci R. Sex differences in alcohol use disorders: the role of steroid hormones. Gen Int Med Clin Innov, 2016 doi: 10.15761/GIMCI.1000130 Volume 1(6): 1-6 Alcol e ormoni Le caratteristiche ormonali femminili sembra siano responsabili della maggiore tossicità dell’alcol nella donna e del maggiore danno cerebrale Nelle ragazze l’alcol può indurre ritardo del menarca e alterazioni mestruali. Tale effetto aumenta con l’aumentare del consumo di alcol Nella donna adulta l’abuso di alcol ha effetti negativi sulla fertilità e può indurre menopausa precoce L’uso di contraccettivi orali rallenta l’eliminazione dell’alcol. Inoltre i contraccettivi orali possono incrementare il danno epatico da alcol attraverso la aumentata permeabilità intestinale alle endotossine e la relativa sensibilizzazione delle cellule di Kupffer (aumento dei processi infiammatori) L’uso di alcol aumenta significativamente il rischio di tumore al seno. Rischio precoce "Pediatrics“ nel 2010 rende noti i risultati dell’indagine su circa 7.000 adolescenti (9-15 anni d'età), residenti negli USA e seguite dal 1996 al 2007. Le giovani che bevevano alcol tutti i giorni mostravano una frequenza di lesioni benigne al seno 5,5 volte più' alta di quelle astemie o che bevevano solo una volta alla settimana. Si conclude : "Che l‘alcol sia un fattore di rischio nelle donne adulte era già' noto ma molte iniziano a bere già' in adolescenza, proprio quando il tessuto del seno è in rapida formazione. I risultati hanno confermato che l’alcol può essere un fattore di rischio anche a questa età". Graham A. Colditz et al., "Prospective Study of Adolescent Alcohol Consumption and Risk of Benign Breast Disease in Young Women" Pediatrics 2010, doi:10.1542/peds.2009-234 Metabolismo alcol e ciclo mestruale La responsività della donna all’alcol è influenzata dagli ormoni steroidei. Alcuni studi riportano che, a parità di dose ingerita, la concentrazione di alcol nel sangue risulta più alta durante la fase premestruale (24°-28° giorno) e l'ovulazione (13°-15° giorno). Nel modello animale si osserva maggior sensibilità all’alcol ed effetti comportamentali più marcati nel periodo premestruale. Alcol e giovani donne L’abitudine al bere nelle giovani donne può provocare facilmente danni non solo a breve termine come l’ intossicazione alcolica acuta (ubriacatura), ma anche a lungo termine aumentando il rischio di numerose malattie e di disordini ormonali causati dall’azione tossica dell’alcol. Inoltre l’abitudine all’alcol può favorire comportamenti alimentari ad alto rischio come la drunkorexia cioè bere per placare la fame e non mangiare per dimagrire più velocemente *STDs= Sexually transmitted diseases Rosanna Mancinelli-ISS Alcol e gravidanza NEI PAESI OCCIDENTALI L’USO DI ALCOL IN GRAVIDANZA E’ LA PRINCIPALE CAUSA PREVENIBILE DI RITARDO MENTALE NEL BAMBINO Realizzazione grafica: M. delle Femmine Istituto Superiore di Sanità. Roma Alcol e gravidanza L’alcol attraversa la placenta e interferisce sullo sviluppo fetale Il feto non è in grado metabolizzare l’etanolo di Gli effetti fisici e neuro comportamentali, sono permanenti e possono essere provocati anche da un uso moderato di alcol I danni da esposizione alcolica prenatale sono denominati Foetal Alcohol Spectrum Disorders (FASD). L’esito più sfavorevole è la Foetal Alcohol Syndrome (FAS) Alcol e sviluppo fetale Coles, 1994 Ruolo dello stress ossidativo nella FASD La severità del danno alcolico prenatale dipende da molti fattori sia esogeni (modalità, tempi e dosi dell’esposizione alcolica, epoca gestazionale, contaminanti ambientali…) che endogeni (assetto genetico, stato nutrizionale…) L’esposizione alcolica causa aumento dello stress ossidativo negli organi in via di sviluppo incluso il cervello e quindi anche una breve esposizione può produrre alterazione dell’equilibrio redox intracellulare. Le sperimentazioni su modelli animale di FASD dimostrano chiaramente che la iperproduzione di ROS, il danno ossidativo e la disregolazione dei sistemi antiossidanti endogeni sono implicati nella patologia dei disordini del neuro-sviluppo Effetti diretti sul feto Anche una esposizione alcolica occasionale può produrre squilibrio dello stato redox intracellulare e produrre danno soprattutto a livello cerebrale Il cervello infatti è molto sensibile alle variazioni redox perché è un forte generatore di ROS (fosforilazione ossidativa) utilizzando il 20% dell’ossigeno organico totale. Inoltre ha un alto contenuto di Ferro e i neurotrasmettitori come dopamina, serotonina, norepinefrina, possono reagire spontaneamente con l’ossigeno generando ioni superossido. I sistemi di difesa antiossidante cerebrali (SOD, catalasi e glutatione perossidasi) sono meno attivi che in fegato e reni. Nelle cellule fetali le difese antiossidanti sono inferiori rispetto all’adulto Effetti indiretti sulla placenta La sperimentazione animale ha dimostrato che l’effetto tossico indiretto dell’alcol è correlato alla patologia placentare. L’ischemia o gli infarti osservati nelle placente di ratte esposte ad etanolo riducono lo spessore dell’organo per aumento di necrosi cellulare. La riduzione della massa placentare può compromettere il corretto passaggio di nutrienti al feto e quindi causare ritardo nella crescita intrauterina L’esposizione alcolica cronica ostacola o danneggia la conversione fisiologica dei vasi sanguigni uterini necessaria per espandere la circolazione materna nella placenta. Gundogan et al nel 2010 hanno dimostrato l’impatto dello stress ossidativo alcol-relato sulla funzione del trofoblasto placentare e quindi il potenziale danno alla gravidanza. Effetti sullo sviluppo placentare EVT: Extra Villous Trophoblast Bosco C , Diaz E Alcohol and Alcoholism 2012;47:109-117 Effetti sulla morfologia placentare Misura dello spessore placentare (A) e del mesometrio (B) in femmine di ratto gravide di controllo ed esposte ad etanolo Figure C–H sezioni istologiche di placenta da 3 controlli (C, E, G) and 3 ethanolesposed (D, F, H): effetti dell’etanolo sulla struttura placentare Figure E-F illustrano cellule giganti di trofoblasto all’interfaccia materno-fetale (frecce in E ed F). Figure G, H : Arterie spirali materne nel mesometrio Undogan F, Elwood G, Longato L. Tong M, Feijo A, Carlson RI, Wands JR, de la Monte SM. IMPAIRED PLACENTATION IN FETAL ALCOHOL SYNDROME. NIH public access 2008 Placenta 2008;29(2): 148-57 Sindrome feto-alcolica Bere alcol in gravidanza può causare nel bambino molti danni del fisico e del comportamento La malattia più grave è la sindrome feto alcolica Fetal Alcohol Syndrome (FAS). Confronto con il modello animale child with FAS Narrow forehead mouse fetuses Short palpebral fissures Small nose Small midface Long upper lip with deficient philtrum alcohol-exposed normal Cellule del cervello e del viso Developing brain and face Heart Mouse embryo (viewed from the front) at a stage corresponding to a 22-23 day old human. A close-up view of an alcohol-exposed mouse embryo shows cells killed by alcohol that have taken up a dark blue stain. Agenesia del corpo calloso Normal FAS Images courtesy of Dr. S. Mattson FAS Esiste un consumo alcolico «sicuro» in gravidanza? Lo studio di Feldman S et al. pubblicato nel 2012 sulla rivista Alcohol Clinical and Experimental Research ha preso in esame 992 donne in gravidanza per studiare gli effetti dell’alcol. I risultati confermano che NON ESISTE UNA SOGLIA DI CONSUMO SICURA PER EVITARE DANNI AL NASCITURO Ref: Feldman S et al. Alcohol Clin Exp Res 2012 Interazione Alcol/Farmaci Il metabolismo dell’alcol, coinvolgendo il MEOS, interagisce anche con il metabolismo dei farmaci. 1. I farmaci possono ritardare l’eliminazione dell’alcol dall’organismo 2. L’alcol può ritardare l’eliminazione di certi farmaci che rimangono attivi più a lungo nell’organismo 3. L’alcol può aumentare gli effetti diretti e collaterali dei farmaci Farmaci che interagiscono con l'alcol Ansiolitici/Sonniferi (Benzodiazepine:diazepam,alprazolam etc) Antibiotici Cefalosporine (latamofex, cefamandolo, cefoperazone, cefmenossima, cefotetan) Antidepressivi Antiepilettici Antistaminici Antinfiammatori non steroidei (FANS) Anticoaugulanti Antipertensivi Diuretici, Ace inibitori, beta bloccanti Statine(farmaci anticolesterolo) Antidiabetici Antiulcera (inibitori di pompa-- anti H2) CONTRACCETTIVI TERAPIA ORMONALE SOSTITUTIVA Considerazioni Tutte le evidenze scientifiche dimostrano che le donne, per caratteristiche fisiche e psichiche peculiari del loro sesso, sono più vulnerabili al danno da alcol che si presenta in tempi più brevi e con patologie più gravi rispetto all’uomo (effetto TELESCOPIO) Un tempo le donne che bevevano regolarmente erano poche, ma oggi le donne hanno un’intensa vita professionale e sociale che comprende anche il consumo di alcol. Non è da sottovalutare l’evidenza che le donne bevitrici hanno un titolo di studio più alto. D’altro canto però rimane la vergogna ed il desiderio di nascondere il più possibile il bere problematico Le donne sono più esposte ai disordini alimentari che oggi stanno dilagando. E c’è anche chi sceglie di bere invece che mangiare come accade nella cosiddetta drunkoressia. Quale prevenzione Le politiche di prevenzione devono decisamente orientare il loro target tenendo conto delle peculiarità di genere La prevenzione va iniziata molto presto e deve essere basata sulla corretta e puntuale informazione scientifica scevra da giudizi etico-culturali. Attenzione ad evitare il consumo di alcol in gravidanza!!!! Il ruolo del medico è essenziale nella prevenzione per indirizzare il/la paziente a stili di vita corretti e conformi ad età, sesso e condizione fisica e per cogliere precocemente segnali di disagio. Glossario Consumo di alcol: il consumo di almeno un tipo di bevanda alcolica (vino, birra, altri alcolici) almeno una volta nell’anno. Consumo giornaliero di alcol: il consumo di almeno un tipo di bevanda alcolica (vino, birra, altri alcolici) tutti i giorni. Consumo occasionale di alcol: il consumo di almeno un tipo di bevanda alcolica (vino, birra, altri alcolici) occasionalmente (meno di una volta al giorno). Consumo fuori pasto di alcol: il consumo di almeno un tipo di bevanda alcolica (vino, birra, altri alcolici) almeno una volta nell’anno al di fuori del pasto. Unità alcoliche: l’unità alcolica corrisponde alla quantità di alcol contenuta in un bicchiere piccolo (125 ml) di vino di media gradazione, o in una lattina di birra (330 ml) di media gradazione o in un bicchierino di superalcolico (40 ml). Consumo giornaliero non moderato di alcol: il consumo che eccede: 2-3 unità alcoliche al giorno per l’uomo; 1-2 unità alcoliche per la donna; 1 unità per gli anziani di 65 anni e più; qualsiasi quantità giornaliera per i minori di 11-17 anni. Binge drinking: il consumo di 6 o più bicchieri di bevande alcoliche in un’unica occasione. Comportamento di consumo di alcol a rischio per la salute: - il consumo che eccede: 2-3 unità alcoliche al giorno per l’uomo; 1-2 unità alcoliche per la donna; 1 unità per gli anziani di 65 anni e più; qualsiasi quantità giornaliera per i minori di 11-17 anni; - il consumo di 6 o più bicchieri di bevande alcoliche in un’unica occasione (binge drinking); - il consumo di almeno una bevanda alcolica nell’anno per i minori di 11-15 anni. –IL CONSUMO DI ALCOL IN GRAVIDANZA! Gerard Ter Borch (1617 – 1681). Donna che beve il vino.