La cura della mano e del polso
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La cura della mano e del polso
Corso Infermieri Massa – 2 aprile 2012 La cura della mano e del polso. Dott. Lorenzo MARZONA U.O. DI ORTOPEDIA E TRAUMATOLOGIA (dir. dott. Bernardo PAVOLINI) OSPEDALE DI MASSA - AUSL1 MASSA E CARRARA REGIONE TOSCANA La cura della mano e del polso Leonardo Da Vinci Programma Le funzioni della mano Il polso al servizio della mano Le ferite Le immobilizzazioni Le infiltrazioni Functions of human hand Corso infermieri - 02 aprile 2012 La cura della mano e del polso Programma • Le funzioni della mano • La mano organo di informazione • La mano organo di esecuzione Leonardo Da Vinci • Il polso al servizio della mano • Le ferite • Le immobilizzazioni • Le infiltrazioni Functions of human hand Corso infermieri - 02 aprile 2012 La cura della mano e del polso La mano organo di informazione Sensibilità superficiale Sensibilità profonda informa sugli eventi fisici esterni che stimolano i recettori sensitivi cutanei Informa sulla posizione dei segmenti scheletrici e dei muscoli ad essi collegati INTENSITÀ E QUALITÀ TENSIONE E FORZA Ricchezza di corpuscoli sensitivi della cute Corso infermieri - 02 aprile 2012 La cura della mano e del polso La mano organo di informazione La manipolazione e la palpazione informano su peso, volume, dimensioni nei tre piani dello spazio CONOSCENZA STEREOMETRICA Il tatto è passivo, il toccare è volontario Corso infermieri - 02 aprile 2012 La cura della mano e del polso I nervi della mano Corso infermieri - 02 aprile 2012 La cura della mano e del polso I territori sensitivi della mano Corso infermieri - 02 aprile 2012 La cura della mano e del polso La discriminazione sensitiva della mano Corso infermieri - 02 aprile 2012 La cura della mano e del polso La mano organo di esecuzione La prensione è l’insieme delle funzioni poste in gioco nel momento di afferrare con l’uso della mano Necessita di INTENZIONE MECCANISMO DI PRESA COSTANTE INFORMAZIONE SENSITIVA Afferrare è meccanicismo, prendere è intenzionale Corso infermieri - 02 aprile 2012 La cura della mano e del polso La mano organo di esecuzione La prensione manuale ha 3 diverse fasi APPROCCIO PRESA RILASCIO Afferrare è meccanicismo, prendere è intenzionale Corso infermieri - 02 aprile 2012 La cura della mano e del polso La mano organo di esecuzione APPROCCIO 1. Visivo a) Controlla una mano per volta b) Fornisce le coordinate di direzione e distanza c) Fondamentale nei deficit sensitivi 2. Tattile a) Fondamentale nei deficit visivi 3. Su ordine a) Guidato dalla memoria in gesti ripetitivi Afferrare è meccanicismo, prendere è intenzionale Corso infermieri - 02 aprile 2012 La cura della mano e del polso La mano organo di esecuzione PRESA 1. La presentazione della mano a) azione dei muscoli estensori lunghi e intrinseci della mano 2. La chiusura delle dita a) Presa di forza (digito-palmare, nervo ulnare) b) Presa di precisione (pollice-digitale, nervo mediano) 3. La regolazione della forza di presa a) Adattamento a peso, fragilità, superficie Corso infermieri - 02 aprile 2012 La cura della mano e del polso La mano organo di esecuzione RILASCIO 1. Apertura della mano a) azione dei muscoli estensori lunghi nervo radiale Automatico Controllato protezione finalizzato Corso infermieri - 02 aprile 2012 La cura della mano e del polso La mano … di più • Le funzioni della mano … indissociabili • La mano e la mano - agire • La mano e l’occhio - coordinare • La mano e la bocca - alimentarsi • La mano e la parola - comunicare • La mano e il calore - termoregolarsi Il flusso ematico della mano può aumentare di 100 volte il suo minimo sufficiente al nutrimento grazie alle anastomosi artero venose cutanee Corso infermieri - 02 aprile 2012 La cura della mano e del polso Programma • Le funzioni della mano • Il polso al servizio della mano • Anatomia • Funzione • Le ferite • Le immobilizzazioni • Le infiltrazioni Leonardo Da Vinci Functions of human hand Corso infermieri - 02 aprile 2012 La cura della mano e del polso Il polso al servizio della mano Il polso è una complessa interazione di diverse articolazioni radiocarpica ulnocarpica radio-ulnare distale intercarpiche carpo-metacarpali Tutte insieme permettono il posizionarsi della mano nello spazio. Corso infermieri - 02 aprile 2012 La cura della mano e del polso Il polso al servizio della mano Cerniera articolare 7 ossa carpali (pisiforme = sesamoide) radio e ulna distali 5 basi metacarpali. Corso infermieri - 02 aprile 2012 La cura della mano e del polso Il polso al servizio della mano Funzioni del polso posizionamento della mano rispetto all'avambraccio vantaggio meccanico stabilizzatore della mano efficace funzionamento Le unità motorie che muovono il polso nascono prossimalmente nell'avambraccio, attraversano il polso e si inseriscono distalmente senza connessioni con il complesso carpale. Corso infermieri - 02 aprile 2012 La cura della mano e del polso Programma • Le funzioni della mano • Il polso al servizio della mano • Le ferite • Chirurgiche • Traumatiche • Le immobilizzazioni • Le infiltrazioni Leonardo Da Vinci Functions of human hand Corso infermieri - 02 aprile 2012 La cura della mano e del polso Le ferite Le ferite vengono classificate in rapporto: • all’apparato e organo interessati; • all’agente causale; • al meccanismo di azione; • alla coesistenza di corpi estranei ritenuti o infissi; • al tipo di lesione prodotta. Le ferite possono distinguersi in ferite di tipo traumatico e chirurgico Traumatiche Chirurgiche Corso infermieri - 02 aprile 2012 La cura della mano e del polso Le ferite Modalità fondamentali di guarigione – per prima intenzione (unione spontanea o chirurgica immediata) ferite con margini non diastasati senza formazione palese di tessuto di granulazione; – per seconda intenzione (ferita ampia, aperta) riempimento dello spazio da parte di tessuto di granulazione; – per terza intenzione i margini della ferita vengono riaccostati con una sutura per anticipare la guarigione; – sotto crosta quando avviene sotto una massa di essudato secco (evaporazione) e di sangue coagulato, come nelle abrasioni ed escoriazioni; – sotto coagulo umido propria di organi parenchimatosi molto vascolarizzati (polmone, fegato, rene) dove non è possibile un’evaporazione. Corso infermieri - 02 aprile 2012 La cura della mano e del polso Le incisioni chirurgiche della mano Corso infermieri - 02 aprile 2012 La cura della mano e del polso Le ferite traumatiche Corso infermieri - 02 aprile 2012 La cura della mano e del polso Classificazione delle ferite Corso infermieri - 02 aprile 2012 La cura della mano e del polso Guarigione delle ferite Corso infermieri - 02 aprile 2012 La cura della mano e del polso Rimozione delle suture Corso infermieri - 02 aprile 2012 La cura della mano e del polso Complicanze della cicatrizzazione le infezioni locali della ferita post-operatorie o post-trattamento le guarigioni ipertrofiche eccesso di tessuto di granulazione esuberante presenza di collagene eccessive tensioni locali dei margini non corretto allineamento uso di materiali di sutura con alta reazione tissutale il cheloide più grave della cicatrice ipertrofica si estende oltre la zona del trauma sino a cute sana con ramificazioni laterali superficiali e profonde di solito su ferite perpendicolari alle linee di tensione in distretti anatomici particolari (sterno, collo, regione deltoidea); Corso infermieri - 02 aprile 2012 La cura della mano e del polso Complicanze della cicatrizzazione le granulazioni esuberanti eccessiva proliferazione di tessuto granulomatoso escrescenze alte che sporgono al di sopra della lesione le guarigioni atrofiche compaiono prevalentemente in soggetti anemici o immunodepressi possibilità, al minimo sforzo, di una deiscenza della ferita; di solito presenti dopo una chirurgia operatoria piuttosto che non nel trattamento delle ferite superficiali risultano sovente legate alla rigidità dei muscoli e delle fasce sottostanti Corso infermieri - 02 aprile 2012 La cura della mano e del polso Programma • • • • Le funzioni della mano Il polso al servizio della mano Le ferite Le immobilizzazioni • Lesioni traumatiche • Lesioni non traumatiche • Le infiltrazioni Leonardo Da Vinci Functions of human hand Corso infermieri - 02 aprile 2012 La cura della mano e del polso Le immobilizzazioni realizzate a seconda di paziente obiettivo terapeutico • controllo del dolore, edema, sanguinamento • guarigione di ferita • guarigione di lesione tendinea (traumatica o no) • guarigione di frattura • prevenzione delle recidive • età (bambini/adulti) • compliance Attenzione a • Livelli di immobilizzazione • Tempi di immobilizzazione Corso infermieri - 02 aprile 2012 La cura della mano e del polso Le immobilizzazioni Tutori – Valve – Bendaggi – Gessi Corso infermieri - 02 aprile 2012 La cura della mano e del polso Programma • • • • Le funzioni della mano Il polso al servizio della mano Le ferite Le immobilizzazioni • Lesioni traumatiche Leonardo Da Vinci • Articolari • Tendinee • Ossee • Lesioni non traumatiche • Le infiltrazioni Corso infermieri - 02 aprile 2012 Functions of human hand Anatomia della mano e del polso Ossa del carpo S C H E L E T R O Ossa del metacarpo Falangi Anatomia della mano e del polso A R T I C O L A Z I O N I L E G A M E N e T I CAPSULA ARTICOLARE: - strato esterno fibroso - strato interno sinoviale LEGAMENTI ispessimenti capsulari che aumentano la stabilità articolare - Legamenti radiocarpici - Legamenti intercarpici - Legamenti carpo-metacarpali - Legamenti metacarpo-falangei - Legamenti interfalangei Meccanismi lesivi della mano e del polso: - da contrasto, contusivo ( pallone, avversario) soprattutto mano - da caduta (braccio in difesa) polso, gomito, spalla Tipi di lesioni: - ossee (fratture) - capsulolegamentose (distorsioni, lussazioni) - tendinee (rotture) - vascolo-nervose - cutanee ( abrasioni, lacerazioni) Caratteristiche cliniche: - dolore - tumefazione in sede di lesione - impotenza funzionale RX! Distorsioni interfalangee e metacarpofalangee - Traumi in iperestensione - IFP > IFD > MF - Non alterazioni del profilo anatomico - Stiramento della capsula - Lesioni parziali o complete dei legamenti Cosa fare: - ghiaccio - immobilizzazione - rivolgersi in PS - esame radiologico - visita traumatologica Trattamento definitivo: - immobilizzazione con tutore rigido per 21 gg - a seguire bendaggio funzionale per 15 gg - antidolorifici al bisogno - eventuale intervento chirurgico - FKT MF IFP IFD Lussazioni interfalangee e metacarpofalangee - Traumi ad alta energia - IFP > IFD > MF (II° e V°) - Perdita dei normali rapporti articolari - Deformità dell’articolazione - Deficit funzionale completo Cosa fare: - NON tentativi di riduzione della lussazione - ghiaccio - rivolgersi in PS - esame radiologico preriduzione! - visita traumatologica Trattamento definitivo: - riduzione della lussazione con controllo radiologico - immobilizzazione con tutore rigido per 21 gg - a seguire bendaggio funzionale per 21 gg - antidolorifici al bisogno - eventuale intervento chirurgico (grave instabilità articolare) - FKT Il “Pollice del portiere” L’articolazione metacarpofalangea del pollice è molto vulnerabile Trauma che devia radialmente la falange basale del primo dito con lesione del legamento collaterale ulnare Clinica: - tumefazione dell’articolazione - dolore acuto sul margine ulnare - mobilità abnorme della metacarpofalangea - difficoltà di pinza tra 1° e 2° dito Test di lassità del legamento collaterale ulnare Il “Pollice del portiere” Trattamento: Eseguire sempre una radiografia del primo raggio - se l’articolazione è stabile: gesso o ortesi con primo dito incluso per 4 settimane - se l’articolazione è instabile: intervento chirurgico in urgenza differita (5-20 gg) gesso o ortesi con primo dito incluso per 25 gg eventuale bendaggio funzionale La cura della mano e del polso Lesioni tendinee Corso infermieri - 02 aprile 2012 Flessore superficiale e profondo Puleggie Apparato Estensore Digitale Falange ungueale Kessler Pull out Tenorrafie estensori Pull out Tenorrafie estensori La cura della mano e del polso Lesione tendinea pollice Corso infermieri - 02 aprile 2012 La cura della mano e del polso Lesione tendinea dita lunghe Corso infermieri - 02 aprile 2012 La cura della mano e del polso Posizione di drenaggio Corso infermieri - 02 aprile 2012 La cura della mano e del polso Lesione tendinea flessoria Corso infermieri - 02 aprile 2012 La cura della mano e del polso Lesione tendinea flessoria Corso infermieri - 02 aprile 2012 Fratture delle falangi Trattamento: - fratture composte: immobilizzazione (gesso o tutore) - fratture scomposte: riduzione e sintesi chirurgica (viti, placche, fili di Kirschner) Riduzione anatomica + = Mobilizzazione precoce miglior funzionalità Sintesi stabile Elevato rischio di rigidità articolare ! Fratture della F1 : riduzione in flessione Immobilizzazione in flessione Tecnica della pallina di gesso di Bonvalet Osteosintesi delle falangi Osteosintesi delle falangi Fratture epifisarie delle falangi Fratture delle falangi Lesione di Segond - il pallone colpisce la punta del dito esteso forzandolo in flessione - avulsione del tendine estensore con possibile distacco osseo RX! Trattamento: - conservativo con tutore per 28 gg - chirurgico con fili di Kirschner Fratture della base di F3 Dito a martello Distacco osseo alla inserzione del tendine estensore lungo Fratture della base di F3 Distacco osseo alla inserzione del tendine flessore Fratture dei metacarpi Meccanismo lesivo Trauma diretto sulla testa del metacarpo La più frequente è quella a carico del collo del quinto metacarpo Frattura stabile: gesso per 4 settimane Le fratture degli altri metacarpi tendono alla rotazione per cui vengono sintetizzate chirurgicamente Fratture dei metacarpi Scomposizione delle fratture del collo Fratture del collo Immobilizzazione in flessione Osteosintesi delle fratture dei metacarpi Osteosintesi dei metacarpi Fratture di Benett Trattamento delle fratture di Benett Riduzione ortopedica e gesso Inchiodamento carpo-metacarpico metacarpico ed inter- Frattura della base del pollice (Rolando) Callo vizioso delle falangi La cura della mano e del polso Parametri di normalità C Regola del 11 A) Inclinazione radiale 22° B) Altezza radiale 11 mm C) Inclinazione volare 11° Corso infermieri - 02 aprile 2012 La cura della mano e del polso Condizionano il trattamento Osteoporosi Alta o bassa energia Tipologia della frattura Stabilità del focolaio fratturativo Condizioni delle parti molli Richieste funzionali Dominanza Età Corso infermieri - 02 aprile 2012 La cura della mano e del polso Obiettivo del trattamento Ripristino articolare dell’epifisi distale del radio Indicazioni trattamento chirurgico Criteri di accettabilità della riduzione Marcata comminuzione dorsale Accorciamento Radiale Accorciamento Radiale < 2 mm 5 - 10 mm Dorsiflessione Radiale Angolazione Radiale max 0° > 20° Scalino / Diastasi Articolare Scalino / Diastasi Articolare < 1 mm/2 mm > 1 mm Importante radial e/o dorsal shift Corso infermieri - 02 aprile 2012 La cura della mano e del polso Frattura di radio e ulna distale 29 novembre 2011 S. C.; M; 55 anni; sx Corso infermieri - 02 aprile 2012 La cura della mano e del polso Frattura di radio e ulna distale 05 dicembre 2011 29 dicembre 2011 S. C.; M; 55 anni; sx Corso infermieri - 02 aprile 2012 La cura della mano e del polso Nascent malunion in frattura epifisi distale di radio 26 marzo 2012 S. C.; M; 55 anni; sx Corso infermieri - 02 aprile 2012 La cura della mano e del polso Placche volari di nuova generazione Anatomica Amagnetica Basso profilo Placca con viti a stabilità angolare Corso infermieri - 02 aprile 2012 La cura della mano e del polso Placche volari di nuova generazione Anatomica Amagnetica Basso profilo Placca con viti a stabilità e variabilità angolare Corso infermieri - 02 aprile 2012 La cura della mano e del polso Instabilità in apparecchio gessato di frattura di Colles 19 febbraio 2010 22 febbraio 2010 N. A.; F; 70 anni Corso infermieri - 02 aprile 2012 La cura della mano e del polso Instabilità in apparecchio gessato di frattura di Colles 03 marzo 2010 8 marzo 2010 N. A.; F; 70 anni Corso infermieri - 02 aprile 2012 La cura della mano e del polso Intolleranza all’apparecchio gessato in frattura di Colles 02 ottobre 2010 02 ottobre 2010 G. C.; F; 60 anni Corso infermieri - 02 aprile 2012 La cura della mano e del polso Intolleranza all’apparecchio gessato in frattura di Colles intolleranza al gesso 11 ottobre 2010 18 ottobre 2010 G. C.; F; 60 anni Corso infermieri - 02 aprile 2012 La cura della mano e del polso Chiodo placca dorsale Chiodoplacca con viti a stabilità angolare Anatomico Amagnetico Basso profilo Frattura di Colles Corso infermieri - 02 aprile 2012 La cura della mano e del polso Chiodo placca dorsale Incisione dorsale centrata sul tubercolo di Lister La placca sostituisce anatomicamente il tubercolo di Lister Corso infermieri - 02 aprile 2012 La cura della mano e del polso Chiodo placca dorsale Programma post-operatorio Tempo 0 gg Chiodoplacca Gesso Intervento chirurgico + stecca/tutore Confezionamento 7 gg Rx + visita 14 gg Desutura e inizio FKT Rx + visita 35 gg Rx controllo + visita Rimozione gesso + rx +visita ortopedica e inizio FKT Corso infermieri - 02 aprile 2012 La cura della mano e del polso Chiodo placca dorsale Vantaggi Migliore riduzione Controllo del dolore Stabilità dei frammenti Mobilizzazione precoce Riduzione dei controlli clinici e rxgrafici Svantaggi Complicanze dell’intervento chirurgico Tendinite degli estensori Eventuale rimozione del chiodoplacca Corso infermieri - 02 aprile 2012 La cura della mano e del polso • • • • Programma Le funzioni della mano Il polso al servizio della mano Le ferite Le immobilizzazioni • Lesioni traumatiche • Lesioni non traumatiche • • • • • • Sindrome del tunnel carpale Rizoartosi Cisti del polso Dito a scatto Contrattura di Dupuytren Morbo di De Quervain • Le infiltrazioni Corso infermieri - 02 aprile 2012 Leonardo Da Vinci Functions of human hand La cura della mano e del polso Sindrome del tunnel carpale obiettivo terapeutico Controllo del dolore Guarigione di ferita Prevenire le aderenze immobilizzazione Bendaggio morbido compressivo per 3-5 gg Medicazione a piatto Attenzione a edema da eccessiva compressione Corso infermieri - 02 aprile 2012 La cura della mano e del polso Rizoartrosi obiettivo terapeutico Controllo del dolore Guarigione di ferita Guarigione della plastica tendinea immobilizzazione Tutore di posizione per 4 settimane 24/24 ore con cauta mobilizzazione poi solo notturno per altre 2 settimane Attenzione a qualità di immobilizzazione Corso infermieri - 02 aprile 2012 La cura della mano e del polso Cisti articolari di polso obiettivo terapeutico Controllo del dolore Guarigione di ferita Prevenire le recidive immobilizzazione Tutore di posizione per 2 settimane 24/24 ore poi solo notturno per altre 2 settimane Corso infermieri - 02 aprile 2012 La cura della mano e del polso Contrattura di Dupuytren obiettivo terapeutico Controllo del dolore Controllo del sanguinamento Guarigione di ferita Prevenzione delle recidive immobilizzazione Tutore di posizione in estensione per 2 settimane 24/24 ore poi alternato diurno e notturno fisso per altre 2 settimane Corso infermieri - 02 aprile 2012 La cura della mano e del polso Dito a scatto obiettivo terapeutico Controllo del dolore Guarigione di ferita Prevenzione delle aderenze immobilizzazione Bendaggio morbido compressivo per 3-5 gg Medicazione a piatto Corso infermieri - 02 aprile 2012 La cura della mano e del polso Morbo di De Quervain obiettivo terapeutico Controllo del dolore Guarigione di ferita Prevenzione delle aderenze immobilizzazione Bendaggio morbido compressivo per 3-5 gg Medicazione a piatto Corso infermieri - 02 aprile 2012 La cura della mano e del polso Programma • • • • • Le funzioni della mano Il polso al servizio della mano Le ferite Le immobilizzazioni Le infiltrazioni • Al polso • Alla mano Leonardo Da Vinci Functions of human hand Corso infermieri - 02 aprile 2012 La cura della mano e del polso Tecnica di infiltrazione SINGOLO BOLO MULTIPLI MINIBOLI (bolus technique) (peppering technique) Strutture cave Strutture piene (articolazioni, borse) (tendini, legamenti) Permette di riempire una cavità distribuendo su tutta la sua superficie interna la soluzione farmacologicamente attiva Permette di distribuire la soluzione in un ampio volume diminuendo al minimo il rischio di rottura delle strutture stesse. % % volume volume resistenza resistenza Immagini tratte da S Saunders, S Longworth “Injection Techniques” Churchill Livingstone ed. Corso infermieri - 02 aprile 2012 La cura della mano e del polso 4 buone regole CARTILAGINE MUSCOLI Tensionare la cute tra il pollice e l’indice Allineare l’ago perpendicolarmente alla cute TENDINI LEGAMENTI OSSO CUTE Dolorabilità Inserire rapidamente l’ago attraverso la cute Attraversare gentilmente con l’ago i tessuti sottostanti fino ad appoggiarsi sull’osso o sulla cartilagine Corso infermieri - 02 aprile 2012 La cura della mano e del polso Asepsi Rimozione di gioielli e orologi Marcare il punto di iniezione con la punta sterile del cappuccio dell’ago Disinfettare accuratamente il punto di iniezione e lasciarlo asciugare Lavarsi e asciugarsi accuratamente le mani Usare materiale sterile monouso (aghi, siringhe, fiale) Cambiare l’ago dopo aver aspirato i farmaci Non toccare la pelle dopo averla disinfettata Non guidare l’ago con le dita In articolazione verificare l’assenza di liquido infetto o potenzialmente infetto Corso infermieri - 02 aprile 2012 La cura della mano e del polso Anestetici Analgesia - Diagnosi - Diluizione - Distensione volume = % volume = % Lidocaina Dosaggio massimo 200 mg 0,5% = 40 ml 1% = 20 ml 2% = 10 ml Bupivacaina Dosaggio massimo 150 mg 0,25% = 60 ml 0,5% = 30 ml Corso infermieri - 02 aprile 2012 La cura della mano e del polso Scelta di siringa e ago SIRINGA AGO Volume Diametro Minore necessario per iniettare il volume previsto della soluzione Minore necessario per iniettare Pressione=forza/superficie A parità di forza applicata dalla mano, l’aumento della superficie dello stantuffo comporta una riduzione della pressione esercitata Importante soprattutto nella tecnica a miniboli ripetuti dolore - lesioni resistenza al flusso Lunghezza Necessaria per arrivare alla struttura da trattare meglio in eccesso che in difetto per evitare il cambio e la ripetizione della procedura Corso infermieri - 02 aprile 2012 La cura della mano e del polso Principali siti di infiltrazione Polso 1. Articolazione del carpo 2. Articolazione radio-ulnare distale 3. Articolazione trapezio-metacarpale Corso infermieri - 02 aprile 2012 La cura della mano e del polso Articolazione del carpo Indicazione principale Capsulite acuta Cause principali Artrite reumatoide, trauma, osteoartrosi Tecnica 1. pz seduto con palmo della mano appoggiato e polso leggermente flesso 2. identificare la medio carpica prossimalmente al capitato sulla linea del tubercolo di Lister 3. Inserire l’ago perpendicolarmente in quel punto 4. Infiltrare distribuendo in più punti la soluzione nei legamenti e se possibile nell’articolazione Materiali Siringa Ago Triamcinolone Lidocaina Volume totale 2 ml 23 G 30 mm 20 mg/0,5ml 1,5 ml 2% 2 ml Immagini tratte da S Saunders, S Longworth “Injection Techniques” Churchill Livingstone ed. Corso infermieri - 02 aprile 2012 La cura della mano e del polso Articolazione radio ulnare distale Indicazione principale Capsulite cronica o lesione della fibrocartilagine triangolare Cause principali Artrite reumatoide, trauma, osteoartrosi Tecnica 1. pz seduto con palmo della mano appoggiato 2. identificare il processo stiloideo ulnare 3. inserire l’ago distalmente al processo stiloideo in direzione del radio attraversando il legamento il legamento collaterale ulnare 4. Infiltrare in bolo la soluzione Materiali Siringa Ago Triamcinolone Lidocaina Volume totale 2 ml 25 G 16 mm 10 mg/0,25ml 1 ml 2% 1,25 ml Immagini tratte da S Saunders, S Longworth “Injection Techniques” Churchill Livingstone ed. Corso infermieri - 02 aprile 2012 La cura della mano e del polso Articolazione trapezio metacarpale Indicazione principale Capsulite cronica o acuta Cause principali Rizartrosi, artrite reumatoide, sovraccarico Tecnica 1. pz seduto con palmo della mano in posizione obliqua con pollice trazionato longitudinalmente da parte del paziente 2. identificare l’interlinea articolare all’apice della tabacchiera anatomica sul dorso del polso 3. inserire l’ago perpendicolarmente nell’interlinea articolare 4. Infiltrare in bolo la soluzione Materiali Siringa Ago Triamcinolone Lidocaina Volume totale 1 ml 25 G 16 mm 10 mg/0,25ml 0,75 ml 2% 1 ml Immagini tratte da S Saunders, S Longworth “Injection Techniques” Churchill Livingstone ed. Corso infermieri - 02 aprile 2012 La cura della mano e del polso Arto superiore Principali siti di infiltrazione Mano 1. Articolazioni digitali 2. 1°compartimento degli estensori 3. Dito a scatto 4. Sindrome del tunnel carpale Corso infermieri - 02 aprile 2012 La cura della mano e del polso Articolazioni digitali Indicazione principale Capsulite cronica o acuta Cause principali Artrosi, artrite reumatoide, sovraccarico Tecnica 1. pz seduto con palmo della mano in posizione obliqua e dito trazionato longitudinalmente da parte del paziente 2. identificare l’interlinea articolare laterale o mediale o dorsale 3. inserire l’ago perpendicolarmente nell’interlinea articolare 4. Infiltrare in bolo la soluzione Materiali Siringa Ago Triamcinolone Lidocaina Volume totale 1 ml 25 G 16 mm 10 mg/0,25ml 0,5 ml 2% 0,75 ml Immagini tratte da S Saunders, S Longworth “Injection Techniques” Churchill Livingstone ed. Corso infermieri - 02 aprile 2012 La cura della mano e del polso Estensore breve-abduttore lungo del pollice Indicazione principale Tenovaginalite di De Quervain Cause principali Sovraccarico Tecnica 1. pz seduto con palmo della mano verticale e pollice in leggera flessione 2. identificare l’intervallo tra i due tendini alla base del 1° metacarpale 3. inserire l’ago perpendicolarmente alla cute in quel punto e poi orientarlo prossimalmente verso lo stiloide radiale 4. Infiltrare in bolo la soluzione dentro la guaina Materiali Siringa Ago Triamcinolone Lidocaina Volume totale 1 ml 25 G 16 mm 10 mg/0,25ml 0,75 ml 2% 1 ml Immagini tratte da S Saunders, S Longworth “Injection Techniques” Churchill Livingstone ed. Corso infermieri - 02 aprile 2012 La cura della mano e del polso Tendini flessori digitali Indicazione principale Dito a scatto Cause principali Sovraccarico, artrite reumatoide, osteoartrosi Tecnica 1. pz seduto con dorso della mano appoggiato 2. identificare il nodulo tendineo 3. inserire l’ago perpendicolarmente nel nodulo e infiltrare metà della soluzione all’interno di esso 4. Retrarre parzialmente l’ago e angolarlo distalmente in parallelo al tendine e infiltrare in bolo la rimanente soluzione dentro la guaina Materiali Siringa Ago Triamcinolone Lidocaina Volume totale 1 ml 25 G 16 mm 10 mg/0,25ml 0,25 ml 2% 0,5 ml Immagini tratte da S Saunders, S Longworth “Injection Techniques” Churchill Livingstone ed. Corso infermieri - 02 aprile 2012 La cura della mano e del polso Tunnel carpale Indicazione principale Compressione del nervo mediano Cause principali Sovraccarico, trauma, Tecnica 1. pz seduto con dorso della mano appoggiato 2. identificare il punto mediano lungo la piega palmare prossimale tra il tendine flessore radiale del carpo e il nervo mediano 3. inserire l’ago attraverso la cute in quel punto, poi angolarlo di 45° e proseguire distalmente con la punta fino a metà del legamento 4. Iniettare in bolo la soluzione Materiali Siringa Ago Triamcinolone Lidocaina Volume totale 1 ml 23 G 30 mm 20 mg/0,5ml 0 ml 0,5 ml Immagini tratte da S Saunders, S Longworth “Injection Techniques” Churchill Livingstone ed. Corso infermieri - 02 aprile 2012 La cura della mano e del polso Grazie Corso infermieri - 02 aprile 2012