Il Chiacchierone Giugno 2016 - Istituto Comprensivo Tricase Via
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Il Chiacchierone Giugno 2016 - Istituto Comprensivo Tricase Via
Giugno 2016 Rubrica Giugno 2016 - Anno XVIII - n° 47 GIORNALE SCOLASTICO •www.apuliascuola.gov.it • [email protected] Istituto Comprensivo “Tricase via Apulia” Editoriale Ancora una volta, con un pizzico di orgoglio, constatiamo che il nostro giornale scolastico riceve apprezzamenti da più parti e da persone autorevoli come il Prefetto di Lecce dott. Claudio Palomba e il dott. Vincenzo Nicolì, dirigente dell’Ufficio Scolastico Territoriale di Lecce, che definisce “Il Chiacchierone” “lavoro bello ed originale, frutto evidente di un impegno meritevole di elogio”. Ancora una volta “Il Chiacchierone” si rivela un efficace strumento di socializzazione dei percorsi formativi proposti agli alunni dei tre ordini di scuola del nostro Istituto Comprensivo e documentati da articoli degni di nota. Sono percorsi realizzati nell’ambito di progetti ormai consolidati, che entrano a pieno titolo nel Piano dell’Offerta Formativa della nostra Scuola. Primi fra tutti il Progetto d’Istituto “Itinerari alla scoperta delle nostre radici” e il Progetto “La Scuola adotta un monumento”, che mirano non solo alla conoscenza, alla tutela e alla promozione del territorio, ma anche all’esercizio della “cittadinanza attiva”. Oltremodo interessanti gli articoli legati ad esperienze di vita scolastica molto coinvolgenti come quella del “gemellaggio musicale” con l’Istituto Comprensivo di Montesarchio (Benevento), suggellato da un concerto degli alunni delle due Scuole, che ci ha regalato tante emozioni. Significativi anche gli articoli sulle visite guidate e sui viaggi di istruzione effettuati nel corso dell’anno scolastico, che hanno consentito ai nostri ragazzi di consolidare conoscenze e competenze, suscitando al tempo stesso entusiasmo e un certo “spirito di avventura”. Ampio spazio infine è dedicato alla creatività e all’espressione dei sentimenti e delle emozioni, che affiorano prepotentemente dai testi poetici dedicati al papà, alla mamma, alla Natura. Ed ora non mi rimane che ringraziare tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione di questo numero del “Chiacchierone” nella consapevolezza che “la scuola rimane ancora il luogo dei valori, il punto di riferimento forte in cui ricercare e ritrovare certezze e convinzioni, sempre più labili in un mondo “liquido” e sempre più “privo di appigli sicuri”, come diceva il compianto dirigente scolastico e amico mio sincero prof. Silvano Baglivo. Il Dirigente Scolastico Prof.ssa Eufemia Musarò Lettera di ringraziamento al Prefetto Egregio Sign. Prefetto, sono l’alunna Anna De Iaco, frequento la classe III A della Scuola Secondaria di I grado dell’Istituto Comprensivo “Tricase Via Apulia” e sono la rappresentante del gruppo di ragazzi che hanno vinto il primo premio per la partecipazione al concorso “La notte giovane”, organizzato dalla Prefettura e dal Comune di Lecce, con il sostegno dell’ANCI e del SILB. Le scrivo per ringraziarLa per l’apprezzamento espresso nei confronti del nostro elaborato e del suo profondo significato. Vorrei veramente ringraziarLa, a nome dei miei cinque compagni, della professoressa Scupola Addolorata e della dirigente, professoressa Eufemia Musarò, per aver colto il messaggio che volevamo comunicare ai giovani con il nostro lavoro e per aver dato risalto al nostro impegno. Siamo tutti molti contenti del risultato ottenuto, anche perché con il premio ricevuto intendiamo acquistare, per la nostra scuola, un defibrillatore e organizzare un corso di formazione sull’utilizzo dello stesso. Con profonda stima Anna De Iaco III A Scuola Secondaria di I grado Istituto Comprensivo Tricase Via Apulia Gemellaggio Musicale 2015/2016 con l’Istituto Comprensivo Montesarchio 2 Nel mese di aprile l’Istituto Comprensivo “Tricase Via Apulia” ha concordato e organizzato un gemellaggio musicale in collaborazione con l’“Istituto Comprensivo Montesarchio 2” del Comune di Montesarchio, in provincia di Benevento, al fine di dare vita ad un concerto vero e proprio, dopo un anno scolastico intero dedicato alla cura e al perfezionamento di questo progetto. Tralasciando l’entusiasmo di noi alunni in risposta all’iniziativa, i nostri professori di strumento ci hanno messi al lavoro consegnandoci i brani che avremmo poi dovuto eseguire al concerto, insieme ai ragazzi di Montesarchio. Dapprima abbiamo incominciato ad esercitarci ciascuno con il proprio professore per definire la tecnica e i minimi dettagli. Successivamente si è dato avvio alle prove solamente tra noi ragazzi di Tricase, con i nostri strumenti: pianoforte, chitarra, clarinetto e sassofono. Durante le prove abbiamo avuto modo di confrontare il lavoro e i progressi fatti da ciascuno di noi, ognuno con il proprio strumento, e di perfezionare ulteriormente l’esecuzione dei brani. Come per ogni concerto organizzato dalla nostra scuola, ciascun professore di strumento dirigeva il brano da lui proposto. Con tanta pazienza, tanto lavoro, organizzando le prove il mercoledì e il venerdì di ogni settimana, tra una telefonata e una videochat dei nostri professori con i docenti di strumento e gli alunni di Montesarchio, si è giunti al 19 aprile, primo giorno di prove con i ragazzi di Montesarchio, nonché vigilia del concerto. Noi ragazzi di Tricase ci siamo fatti trovare già pronti, come dei buoni e rispettosi “padroni di casa”, arrivando puntuali a scuola alle 15.00, aspettando il loro arrivo tra uno scherzo e una risatina. Al loro arrivo, sinceramente, forse perché presi da un filo di timidezza, la nostra accoglienza non è stata caldissima e abbiamo semplicemente iniziato a provare i brani con l’imbarazzo che impaccia chi si è appena conosciuto. Devo dire che già dal primo brano sono stata assalita da un brivido di commozione, grazie soprattutto agli effetti delle percussioni dell’Istituto di Montesarchio, e di orgoglio per appartenere ad una scuola ad indirizzo musicale. Continua a Pag. 12 2 Giugno 2016 Ambiente Nel corso dell’anno scolastico sono state fatte tante attività: la trasformazione dell’uva in vino, delle mele cotogne in marmellata, delle olive in olio, delle arance in spremuta e infine del latte in formaggio. Per quest’ultima attività è stata scelta l’Azienda Agrituristica “Le Scalelle” perché offre ai bambini tante opportunità: conoscere gli animali, i semi, le piante, partecipare alla mungitura e alla trasformazione del latte in formaggio... Ad attenderci, all’arrivo, c’erano Serena e Valentina che, dopo averci accolto con gioia, ci hanno offerto la colazione con latte appena munto e biscotti prodotti dall’azienda. Angela e Asia raccontano. Finito di mangiare Serena e Valentina ci hanno illustrato quello che avremmo fatto durante la giornata. Prima di iniziare noi abbiamo fatto delle domande perché volevamo sapere tante cose. Dopo la maestra Lecci ha formato due gruppi: uno guidato da Serena e l’altro da Valentina. Io ero nel gruppo di Serena insieme ai miei compagni, alle mie maestre e ai bambini di Lucugnano. Usciti dalla sala ci siamo avviati verso gli animali. Abbiamo visto le mucche, l’asino, il cavallo e il toro. C’era anche il parco giochi e Serena ci ha detto che se facevamo i bravi ci avrebbe fatto giocare. Ci siamo diretti verso gli animali e abbiamo visto le quaglie, le galline, i galli, i cigni, le oche, i conigli, lo struzzo... Poi siamo andati a mungere la mucca Carolina. Dopo siamo ritornati dove avevamo fatto colazione e abbiamo dato inizio alla gara sull’ascolto. Abbiamo fatto pareggio. Poi una nonna ci ha fatto vedere come si fa il formaggio e, quando ha finito, tutti lo abbiamo mangiato. Era buonissimo. Poi abbiamo piantato i pomodori e dopo un po’ di tempo è arrivato il mio papà che lavora a Otranto. A pranzo abbiamo mangiato pittule, orecchiette al sugo, salsiccia di maiale e vitello con tante patatine fritte e il dolce. Poi siamo andati a fare una corsetta al campo di calcio e prima di andare via abbiamo salutato e siamo andati a visitare il porto. Tutte queste cose mi hanno emozionata. Quando ho messo piede sul terreno dell’azienda mi sono venuti i brividi. Era bellissimo osservare la natura, mi piaceva respirare l’aria di campagna. Abbiamo visitato il mini zoo. Mentre camminavamo la signorina Serena ci ha detto di fermarci e siamo entrati in una stalla dove c’erano solo mucche. Poi Serena ci ha messo in fila per uno e con sorpresa abbiamo munto la mucca. In un recinto fatto di legno c’era un piccolo vitellino a cui hanno dato il nome di Valentina. Serena ci ha spiegato tante cose sulle mucche: quanto mangiano e cosa mangiano... Questa è stata l’esperienza che mi è piaciuta di più tra tutte quelle vissute quest’anno. DOVE NON C’È LIBERTÀ Classe II C Scuola Primaria Tricase Via Apulia Angela Musio Noi alunni della IC di Lucugnano lo abbiamo scoperto nell’ambito del progetto Terramare svolto in collaborazione con l’associazione “Magna Grecia Mare”. Nel corso dell’uscita didattica presso l’avamposto mare di Porto Museo di Tricase ci è stato presentato un video dove ci hanno illustrato tutte le specie aliene monitorate dall’istituto di Zoologia dell’Università del Salento. Le specie aliene sono costituite da pesci ma anche da crostacei, molluschi o meduse che, arrivando nel nostro mare trasportati nelle stive delle navi, entrano in competizione con le specie autoctone nell’utilizzare la stessa risorsa alimentare e poiché sono particolarmente aggressive possono sovrastare o essere predatori delle specie autoctone. In alcuni casi possono Siamo in kurdistan Nella terra del Tigri e dell’Eufrate che, con i loro affluenti, rendono fertili e profumate le valli. Dalle montagne scendono mille ruscelli e torrenti che precipitano in cascate. Si trovano rocce dalle forme fantastiche e fertili campi coperti in primavera in particolar modo da narcisi. Purtroppo anni e anni di etnocidi hanno distrutto questo ambiente naturale. C’è stata e continua ad esserci la deportazione di milioni di persone perché è un territorio di frontiera, ai margini di quattro nazioni , Asia Cazzato COSA SUCCEDE QUANDO LE SPECIE ALIENE ENTRANO IN CONTATTO CON QUELLE LOCALI? Quando pensiamo alla parola alieno siamo soliti immaginare un essere vivente che vive in un altro pianeta e che arrivando dallo spazio cerca di invadere il pianeta terra. L’uomo ha sempre avuto paura dell’alieno e ha cercato di esorcizzare tale pericolo producendo film o libri di fantascienza. Non ha mai immaginato che un alieno possa emergere dal mare. Ma negli ultimi anni gli alieni si stanno sempre più diffondendo nel Mar Mediterraneo. Per comprendere tale fenomeno dobbiamo chiarire che cosa si intende con la parola alieno. L’alieno non è un extraterrestre ma è solo un essere vivente che per diverse ragioni riesce a colonizzare luoghi dove non si era mai diffuso prima. Cosa succede quando le s p e c i e a l i e n e entrano in contatto con quelle locali? 3 Attualità Oriente e Occidente GIORNATA BIOLOGICA La “Giornata Biologica” alle Scalelle a Otranto trascorsa il 19 maggio conclude il progetto “Solo Magiche Scoperte: Odori, Colori e Sapori del nostro territorio”. Giugno 2016 essere anche vettori di malattie per l’uomo. Purtroppo anche le nostre abitudini alimentari contribuiscono ad incrementare il f e n o m e n o , mangiando spesso pesci provenienti da altri mari che per raggiungere le nostre tavole devono essere trasportati dalle navi. Perciò l’invito che noi alunni facciamo a tutti i genitori è quello di prepararci il pesce azzurro che oltre ad essere una specie autoctona è particolarmente ricco di proprietà organolettiche: grassi insaturi, omega 3, fosforo, selenio e iodio utili per lo sviluppo dello scheletro e del sistema nervoso. Gli alunni della IC Scuola Sec. 1°grado di Lucugnano NON C’È LA LIBERTÀ DI ESSERE NON C’È LA LIBERTÀ DI VOLARE DOVE SI HA LA VOGLIA DI LIBERTÀ DOVE I LORO SOGNI SI CHIAMANO LIBERTÀ SI….. LA LIBERTÀ Classe IA Scuola Sec. 1°grado di Tricase - Via Apulia Il filo conduttore che unisce noi ragazzi della 1° A con voi ragazzi kurdi è la FIABA per donarvi la nostra solidarietà e per infondere nei vostri animi la speranza di un cambiamento perché,come noi, anche voi rappresentate il futuro del mondo. La fiaba che unisce l’Oriente e l’Occidente CHI SEI? Un ragazzo del Kurdistan disse al suo visir: “Fammi incontrare un ragazzo occidentale”. Il visir cercò a lungo, poi, lo trovò. Arrivato al suo cospetto, il ragazzo Kurdo gli chiese: “Mi parli della libertà?” Il ragazzo rispose: “Non ti parlerò della libertà perché tu dovrai incontrarla da solo. Devi cercare di abbandonarti all’immaginazione, di andare oltre la vera e dura realtà che tu, purtroppo, conosci. Tieni questa matita, ti aiuterà nella tua impresa.” Il ragazzo senza esitare, si sedette a terra e cominciò a disegnare. Chiuse gli occhi e, con la sua fantasia, disegnò il mondo fra le sue mani che strappavano il manto soffocante della guerra e un soffione di farfalle che, con a capo una colomba, migravano verso un mondo migliore, verso l’infinito. Il ragazzo kurdo, contento di aver fatto bene, nonostante le difficoltà a lasciar volare i suoi desideri, mostrò il disegno al bambino occidentale che, con le lacrime agli occhi, disse: “Bene, il mio compito qui è finito. Hai conosciuto CHI SEI. Si, sei sempre un ragazzo ma, da oggi in poi, sei un RAGAZZO LIBERO perché hai avuto la possibilità di sognare e di conoscere il vero significato della LIBERTÀ. Ora, hai un compito molto importante, dovrai rendere il Kurdistan un luogo migliore, perché dovrai insegnare ai ragazzi come te a sognare... Perché la guerra è mancanza di sogni e di futuro. Insegnamento della fiaba Un ragazzo, una matita e la LIBERTÀ di sognare possono cambiare il mondo. Questa è una magia, tipica delle fiabe, ma è necessaria per cercare di “VIVERE” il presente non rinunciando a sognare un futuro diverso per il mondo intero. IL CAMMINO PER DIVENTARE LIBERI SI REALIZZA IN TRE GRANDI TAPPE: GUERRA LIBERI DA….. SOFFERENZA MURI Simona , Maicol, Annamaria, Roberto,Francesca Jennifer, Giulia, Sara, Ilaria. LIBERI CON….. FRATELLANZA VERSO TUTTE LE RAZZE Lara, Giorgia, Agnese, Francesco Saverio, Andrea, Cristian, Gabriele M., Elisa, Elena. LIBERI PER….. UN MONDO MIGLIORE DARE UN SENSO ALLA VITA ESSERE SE STESSI Monica, Lorenzo, Maia Vittoria, Raffaele, Gabriele C., Francesco R., Samuele, Gabriele P., Laura. LA LIBERTÀ per noi ragazzi di IA È… Pensare come si vuole. Franceso Fersini: Essere liberi di volare non solo con le ali ma anche attraverso la mente. Cristian Zocco: Volare alto come un uccello potente, avendo la libertà che desidera. Laura Panico e Lara D’Aversa Ilaria Forte: Vivere come un bambino appena nato che non ha coscienza di nulla. Laura Panico: Chi vuole veramente assaggiare il senso della libertà fa di tutto anche a costo della propria vita. È vivere veramente e pienamente. Gabriele Musio: Non subire ordini. Jennifer Perrone: Vivere senza paura di farlo. Giulia Fracasso: Non avere paura di essere se stessi. Francesco Ritrovato: Libertà di sognare e di esprimere le proprie opinioni senza paura. Monica Russo: Sognare. Andrea Maglie: Sognare il proprio futuro. Samuele Longo: Non essere ostacolati dalla dittatura. Gabriele Coluccia: Stare in armonia con tutti. Elisa Turco: Esprimere emozioni liberamente. Raffaele Cazzato: Sentire parlare le proprie labbra. Anna Maria Nicolardi: Stare insieme senza preferenze. Panico Gabriele: Essere degli eroi. Maria Vittoria: Volare alto. Lorenzo Lecci: Avere dei diritti. Roberto Lainieri: È forza mentale per sognare l’infinito. Giorgia Alfarano: Essere chi vuoi quando vuoi. Elena Linoci: Essere bambini e vivere liberamente le tappe della vita. Sara De Vincenzis: Non incontrare muri durante il cammino verso il futuro. Simona Kumar: Un mondo di diritti per noi bambini. Francesca Danieli: Superare ogni ostacolo. Agnese Marra: 4 Giugno 2016 Creatività IL MONDO CHE VORREI (le quattro R) Per la salute del nostro amato mondo È davvero necessario RICICLARE, non lo nascondo. Carta, plastica, vetro e indifferenziato, e l’organico non l’ho certo dimenticato. La parola chiave è quindi RISTRIBUIRE, la spazzatura in diversi cassonetti bisogna inserire, uno per tipo come ho detto prima, i rifiuti vanno divisi da fondo a cima. RACCOGLIERE separatamente infatti aiuta a smaltire bene, ed è così che gestendo meglio gli avanzi di pranzi e cene, si può salvare ogni pianta ed ogni animale e inoltre RIDURRE l’ inquinamento globale. LA SCUOLA STA FINENDO Daniela Nesca IVC Scuola Primaria Tricase Via Apulia L’estate sta arrivando, noi ci stiamo preparando. Siamo pronti per andare finalmente al mare! Dagli scogli ci tuffiamo, con le onde giochiamo. La scuola sta per finire, ma vogliamo ancora venire, stare a scuola è divertente si scrive, si legge, si calcola… ma non fa niente! Studiare in compagnia fa venire l’allegria. Neanche un anno è passato, anzi il tempo è volato. A pranzo si mangia bene e si chiacchiera gioiosamente insieme. Molly e i suoi amici salutiamo, però un appuntamento con loro fissiamo. Salutiamo anche Aladino, il simpatico elicotterino. Questa scuola è una meraviglia, come una bella conchiglia! “SCUOLA” Per fare la poesia sulla scuola si prende una S come studio, segreteria, sedia; poi si prende una C come colla, cattedra, cartellone; poi si prende una U come uno, urla, uomo; poi si prende una O come ordine, otto, ortografia; poi si prende una L come lavagna, libri, laboratorio; poi si prende una A come astuccio, armadio, arte. Poi si mettono insieme con allegria, con amicizia, con simpatia, con gioia e con la coca-cola si festeggia la SCUOLA!!! II B Scuola Primaria Tricase Via Apulia Classe IC Scuola Primaria Tricase Via Apulia Giugno 2016 LETTERA A CUORE APERTO DEDICATA AL PAPÀ Caro papà, Caro papà, ti voglio tanto bene anche se certe volte ti faccio arrabbiare… anche io però rimango male perché mi rendo conto di quello che ho fatto. Non mi piace quando mi correggi sempre , vorrei stare sempre con te e giocare a pallone. Papà tu per me sei la persona più brava del mondo. Di te mi piace che mi aiuti sempre e che sei molto sicuro. Il tuo modo di fare con le persone è molto sincero. Ogni volta che vai a lavoro a me dispiace molto. Papà ti voglio confidare un segreto: “tu sei la persona più premurosa di tutti e quando dici ai tuoi amici che sono bravo… io mi sento un campione! E quando dici che mi vuoi bene e mi abbracci io … mi sento al sicuro e per me tu sei un SUPER PAPÀ! ti voglio bene perché mi perdoni sempre e mi aiuti quando ne ho bisogno. Mi piace quando andiamo in bici e quando costruiamo i lego, mi aiuti ad imparare le cose che non conosco. Ti voglio bene perché mi fai sempre ridere e mi diverto quando mi fai saltare sul letto. Non mi piace invece quando non mi ascolti e mi dici: “Sì… sì ho capito” ma in realtà non mi hai capito. Non mi piace quando mi sgridi anche se non è colpa mia. Però mi aiuti sempre a prendere buoni voti e come me, tu sei sempre molto sincero. Mi dai molti libri per leggere di notte… come piace a me. Ti dico un segreto: “Tu sei il mio preferito”. Mi racconti le cose che succedevano durante la seconda guerra mondiale, ai tempi di tuo nonno. Mi fai vedere le sue medaglie anche se certe volte è un po’ noioso… ma poi mi diverto lo stesso. Mi aiuti a far sparire le paure perciò ti dico che ti voglio un mondo di bene ! Francesco Panico IIIB Scuola Primaria Tricase Via Apulia Lubelli Diego IIIB Scuola Primaria Tricase Via Apulia UN’ IDEA Un’idea per sorridere Un’idea per giocare Un’idea per andare a casa Un’idea per stare bene Ho trovato.. stiamo insieme così la tua sofferenza sarà mia e ti sentirai meglio. “AMICO” Per fare una poesia sull’amico Si prende una A Come armonia, amicizia, amore; poi si prende una M come mio, mano, migliore; poi si prende una I come insieme, inseparabili, indivisibili; poi si prende una C come coraggio,collaborazione, cammino; poi si prende una O come orgoglio,ospite, onestà. Poi si mettono insieme con simpatia e sincerità, con allegria e fedeltà e come un sogno antico si abbraccia un AMICO!!! IIA Scuola Primaria Tricase Via Apulia Il mio papà è molto affettuoso E anche molto premuroso! Quando torna a casa, se lo faccio arrabbiare Mi dispiace e cerco di farmi perdonare! Quando torna a casa, io vedo che è molto stanco Perché fare il suo lavoro è più faticoso di studiare seduto ad un banco! Però, dice che non cambierà mai lavoro, perché veder nascere un bambino vale più dell’oro!!! Chiara Marello IVC Scuola Primaria Tricase Via Apulia Per la festa del papà Mio papà fa l’autista ed ha sicuramente una grande vista corre corre in ambulanza senza sosta, ma con tanta speranza. Del Milan è tifoso E se perde è un po’ furioso!!! La dolcezza è il suo forte Infatti di nutella facciam le scorte. Lui mi tratta come se fossi piccina Infatti mi chiama sempre Danielina. Questa cosa un po’ mi infastidisce, ma lui proprio non la finisce. Io lo adoro da impazzire Perché lui mi ama da morire. Ecco il mio papà UN PAPÀ VIAGGIATORE La pioggia Russo Elisa VA Scuola Primaria Tricase Via Apulia Il mio papà Daniela Nesca IVC Scuola Primaria Tricase Via Apulia Celeste Lombardi IIIC Scuola Sec. di 1° grado La pioggia scende con un fruscio, bagna la strada buia come un bambino che piange. Piange forte, dalle camere delle case si sente il suo scrosciare Sch sch sch Poi saluta la città lasciando allegre goccioline sulla strada Sch sch sch 5 Creatività UN PAPÀ INTELLIGENTE Sei una persona spettacolare, sei come un regalo di Natale. Sei sempre stato ordinato, dalle “ Pallottine” eri terrorizzato. Hai combinato una marachella che era la più bella. Con delle suore non brave hai chiuso la porta a chiave. Trotterellando te ne andavi, mentre i tuoi vecchi amici lasciavi. Tanto fortunato sei tornavi a casa con i trofei. Da grande felicemente viaggiavi con un bagaglio di conoscenze tornavi. Maresciallo sei diventato e con Stefania ti sei fidanzato. Nel 2001 finalmente ti sei sposato e con la tua amata ti sei baciato. Hai avuto due figlie che sono delle meraviglie. La tua bella famiglia è serena viverla ne vale la pena. Giorgia Nesca. IV Scuola Primaria Tricase Via Apulia Papà sei nato nel 1965 alle ore 21:05. Hai fatto il giro del mondo, sembrava che facessi il girotondo. Papà sei molto intelligente Un computer è la tua mente. A digiuno non volevi restare e la carne della zia volevi mangiare Gianluca Arcella IVA Scuola Primaria Tricase Via Apulia UNA PERSONA CON TANTA BONTÀ Giuseppe quand’era piccolino faceva sempre il birichino Con la sua fanciullezza si doveva avere pazienza Parte per la vita militare per andare a volare. Mangia nutella in quantità per i denti, che bontà!! Porta mele da tutte le parti per mettere soldi da parte. Sposa la ragazza Maria Grazia lo fa innamorare con tanta grazia. Tra i due c’è stato tanto amore: tre figli sono nati con ardore. La sua è una famiglia bella e brillante come una stella. Maria Nesca IVA Scuola Primaria Tricase Via Apulia Tante ore lui lavora e anche se torna a tarda sera per il suo piccolo tesoro lo spazio c’è per un gioco in coro. Mi abbraccia, mi strapazza mi rincuora. In ogni momento, in ogni ora È un amico davvero speciale È grande il mio papà! Forza Marco ti voglio bene Nel mio cuore con la mamma siete un duo davvero in gamba. Certo quando mangi… Stai più attento a non sbriciolare. Sei forte papà mio! Vieni qui, ci sono io, baci, baci tesoro mio. Poesia per il papà Caro papà, devo dirti una cosa importante: quando sono con te sono super felice! Con te mi diverto e scopro tante cose… come quando andiamo in giro, camminiamo sugli scogli in riva a mare, ma il momento per me più bello è quando andiamo insieme a pescare. A me piace molto il mare e poter condividere la mia passione per la pesca con te mi rende assai felice. In quei momenti infatti mi sento protetto e sicuro. Lo so, che qualche volta ti faccio arrabbiare, ma a me basta farti gli occhi dolci e tu ti sciogli. Ti voglio tanto bene e sono contento di avere un papà come te!!! Tuo Giuseppe. Giuseppe Giudice IVC Scuola Primaria Tricase Via Apulia POESIA PER IL MIO PAPÀ Il mio papà è davvero speciale, il più bel dono che Gesù mi poteva dare. Se però divertir mi fa il nostro amor di più crescerà. Tu dici che sono la tua pulcina e che resterò sempre la tua bambina! Perciò, quando sarò grande, ricorda ciò che hai detto se sarò triste stringimi forte al petto se sarò felice tienimi stretto stretto. Ora però sono ancora piccina tanta strada dovrò fare e grazie a te alla meta potrò arrivare. Ti chiamo ‘pagliaccio’ perchè mi tieni sempre sù di morale. Ti chiamo ‘orsacchiotto’ perchè abbracciandoti mi sembra che nel mondo non ci siano problemi. Ti chiamo ‘torcia’ perchè sei tu la mia luce nel buio. Ti chiamo ‘fuoco’ perchè mi tieni caldo nel freddo. Ti chiamo ‘quaderno’ perchè sulle tue pagine ci sono tutti i nostri ricordi. Ti chiamo ‘orologio svizzero’ perchè non fai mai ritardo. Ti chiamo ‘formica’ perchè lavori sodo dalla mattina alla sera. Ti chiamo ‘vento’ perchè rinfreschi le mie giornate calde. Ti chiamo ‘amico’ perchè è con te che mi posso confidare. Ti chiamo ‘maestro’ perchè mi dai consigli per la vita. Ti chiamo ‘ancora’ perchè mi ancori alla salvezza. Ti chiamo ‘guerriero’ perchè lotti per me. Ti chiamo ‘papà’ perchè rispetti tutte queste cose. Martina Pandolfini IVC Scuola Primaria Tricase Via Apulia Donato Ponzetta VB Scuola Primaria Tricase Via Apulia Francesco Ruta IVC Scuola Primaria Tricase Via Apulia Il mio Papà 6 Giugno 2016 Creatività FESTE DI PRIMAVERA NEL MONDO In tutto il mondo si festeggia la primavera perché si sveglia la natura e si celebra la vita. Naturalmente il significato delle feste cambia da religione in religione e da paese in paese. Per noi cristiani si celebra la Pasqua con cui ricordiamo la RESURREZIONE DI GESU’, che ci libera dal peccato e dalla morte. Questa festa è preceduta dalla QUARESIMA che dura quaranta giorni, dal mercoledì delle ceneri al sabato santo ed è il periodo di preparazione alla Pasqua. Durante la settimana santa si commemora la passione di Gesù . Gli Ebrei invece ,la Pasqua la chiamano PESACH che significa “passare oltre”. Infatti si commemora la liberazione dalla schiavitù d’Egitto . Mangiano il pane azzimo e l’agnello durante il SEDER che è una cena famigliare , ma anche una cerimonia religiosa. NOI... ...CUSTODI DEL CREATO Il creato è tutto ciò che vediamo: le montagne, il mare, il cielo, il pomeriggio tutto è paradiso. Il creato è tutto ciò che noi ascoltiamo Il cinguettio degli uccellini, il tuono, il grillo Tutto è paradiso. Il creato è tutto ciò che noi diciamo: ti voglio bene, mi manchi, tutto è paradiso. Chiara Nesca IVC ...RISPETTOSI DEL CREATO Che meravigliosa cosa È il creato Che nostro Signore Con il suo immenso amore ci Ha donato, e noi per il gran dono che ci ha dato, abbiamo infinito rispetto per il creato. Francesco Ruta IVC Invece per i mussulmani con AL MAWLIO AL NABAWIYY si festeggia il compleanno di MAOMETTO, il profeta. La festività indiana legata alla primavera è HOLI che segna la fine dell’inverno. Si festeggia KRISNA vestiti di bianco e imbrattandosi il volto di vari colori. La notte prima si accendono i falò per bruciare gli spiriti maligni. Per i cinesi la festa di primavera è il CAPODANNO che dura quindici giorni e vede riunite tutte le famiglie. Tutti si scambiano doni e dolci e ci sono fuochi d’artificio. Il nome della festa primaverile del Giappone è SETSUBUM, mentre in Messico si celebra la FESTA DEL TEMPIO DI KUTULCAN illuminando al tramonto la scalinata del tempio e disegnando con luci e ombre un serpente piumato. Invece in Finlandia a Pasqua si fa un grande falò per spaventare gli spiriti della foresta. È interessante sapere che nel mondo esistono tante culture diverse dalla nostra che però hanno in comune la celebrazione della “VITA”. Cristina Mercogliano III B Scuola Primaria Tricase Via Apulia LA GITA La gita è uno splendore Fa svanire il rancore. Oggi alle grotte di Zinzulusa andiamo insieme con i compagni ci divertiamo. Stalagmiti e stalattiti assomigliano a denti appuntiti. Un’altra ora con i compagni trascorriamo ai Laghi Alimini contenti andiamo. Al ritorno un gelato ci prendiamo e a casa contenti ritorniamo. Sabrina Accogli, Benedetta Longo classe IVA Scuola Primaria Tricase Via Apulia AMO… Sono Felice, che esiste il mondo. Amo le bellezze della natura e l’armonia del creato. Amo i fiori che colorano la vita. Amo i campi folti che profumano di gioia. Amo la melodia delle onde che bagnano le rive, e quel leggero venticello che gioca con la sabbia. Amo la natura e le sue creature. Sabrina Rosafio IVC Scuola Primaria Tricase Via Apulia NOI ABBIAMO LA VITA Noi abbiamo occhi per guardare fuori… la vita ha tanti colori; è proprio come un arcobaleno se osserviamo bene viviamo con l’animo sereno, tante le note che stanno insieme sentiamo dentro una forte emozione perché la vita è una canzone. Noi abbiamo la bocca, possiamo parlare, certo ci vorrà chi ci deve ascoltare, anche se a volte la voce trema la nostra vita è un magnifico tema. Noi abbiamo le gambe, non ci fermeremo, fermi a guardare non si può stare perché la vita va sempre ammirata continuiamo anche oggi la nostra passeggiata. Noi abbiamo il cuore, impariamo ad amare, è Lui che ti dice che cosa dobbiamo fare, ti darà dentro una gioia infinita perché tutto l’amore… è vita! Anna IVB Scuola Primaria Tricase Via Apulia STRINGO UN PATTO Ringrazio il Signore per quello che ci ha donato: la bellezza del Creato. Stringo un patto con tanta cura con animali, alberi e tutta la natura. Anche con un minuscolo, ma adorabile fiorellino, proprio come ha fatto don Tonino. Tutti gli uomini dovranno rispettare: terra, cielo, mare bisogna adorare. Oh Terra, ti chiedo scusa per quello che l’uomo ha fatto, ha commesso un grandissimo atto. Battiamoci perché non si ripeterà e la bellezza del Creato vincerà! Chiara Bramato IVA Scuola Primaria Tricase Via Apulia La primula Una primula sboccia nel prato, saluta le amiche e si muove cullata dalla dolce brezza che sembra staccarle i delicati petali. Sembra un sole, un sole che brilla, dando un sensazione di stupore. È la protagonista di quello che sembra un grazioso quadretto. Giugno 2016 25 Aprile Festa della liberazione Se tu fossi di Zehor Zerari (poeta algerino del 900) Se tu fossi un edelweiss Io scalerei La montagna azzurra Per coglierti. Se tu fossi un fiore acquatico Io mi tufferei nelle verdi Profondità sottomarine Per prenderti. Se tu fossi un uccello Io andrei Nelle immense foreste Per ascoltarti. Se tu fossi una stella Io veglierei Tutte le mie notti Per vederti Libertà. Natura La natura è qualcosa di fantastico, Di bellissimo,di straordinario per questo motivo difenderla dobbiamo: non inquiniamo e gli animali non maltrattiamo, gli alberi non tagliamo e la differenziata facciamo. Se lo farai la natura ti ringrazierà e tu, dovrai esser fiero di essere un bambino rispettoso e di amare la natura orgoglioso. Cavalieri Nicole VA Amicizia Un amico non ti abbandona mai anche se sei nei guai. Ti dà la mano, ti consola, ti fa ridere con una parola sola. L’amore che prova per te è un sentimento splendido, ricambia con un sorriso dicendo: “Amico mio sempre con te resterò, e sempre più amico tuo io sarò” Nicole Cavalieri VA Pace Pace è contrario di guerra Pace è non essere armati Pace è essere amici Pace è essere felici Pace è amore per sempre Pace è gioia del mondo Pace è… meraviglia! Gabriele De Vincenzis VA Scuola Primaria Tricase Via Apulia Compito degli alunni: Leggi la poesia. Pensa alla libertà e al suo immenso valore, cerca nella tua mente piccole grandi imprese da compiere per la libertà e, con la tecnica del ricalco, continua la poesia. Se tu fossi a cura degli alunni della classe V di Lucugnano Aurora Se tu fossi una stella Farei di tutto per raggiungerti in cielo e raccoglierti. Ilaria D.G. Classe IB Scuola Sec. di 1° grado Tricase Via Apulia Arriva con il suo calore E godiamo il suo splendore. CIP CIP CIP gli uccelli cinguettano E i pesci ci aspettano. Il mare come un ghiacciolo accoglie tutti in un fresco bracciolo per questo tutti lo adoriamo e nel suo abbraccio ci tuffiamo. Il sole cala dietro il filo del mare La gente rincasa e se ne va a cenare. La brezza della sera ristora la mente. Che bella l’estate. È divertente! Samantha Antonazzo, Alfarano Miriam, Monica Martella IB Tempi d’infanzia Se tu fossi un uccello ferito ti curerei e ti farei tornare in volo. Se tu fossi un pesciolino indifeso io ti raggiungerei nelle profondità del mare e ti porterei al sicuro. Fiocchi gialli noi eravamo Ed insieme ci divertivamo In fila come pulcini Piccoli e carini. Paolo Andrea C. Se tu fossi Un seme Ti prenderei E ti spargerei in ogni angolo della Terra. Questo pannello è stato realizzato da noi ragazzi con l’aiuto dei docenti, in seguito all’uscita didattica presso l’associazione “Magna Grecia Mare” che si occupa di animali marini. Per farlo abbiamo utilizzato materiale riciclato come bottiglie di plastica, ritagli di carta e avanzi di plastilina che avevamo usato precedentemente. Questo cartellone rappresenta l’ambiente marino: animali e piante che lo abitano! Aspettando l’Estate I bambini gridano sulla spiaggia Costruiscono grandi castelli di sabbia. Adulti distesi come lucertole al sole Rilassano i pensieri sotto il solleone. Se tu fossi un arcobaleno Mi arrampicherei Per andare su nel cielo E accendere La tua stella. Se tu fossi Una lucertola Ti inseguirei Anche tutto il giorno Per catturarti. Russo Elisa VA 7 Creatività Giochi di movimento o costruzioni Tanto divertimento ,solo un po’ di grigio Per un piccolo litigio Sempre senza interruzioni. Nelle pozzanghere ci piaceva saltar Splash splash splash le scarpette Si sentono di noi diavolette Insieme al nostro vociar. I grembiulini bianchi Di tanti colori sporcavamo Rotolare nell’erba adoravamo A casa arrivare stanchi. Niccolò Oh, Libertà, se tu fossi una farfalla io volerei libera con te per portarti in tutto il mondo. Se tu fossi un prato Pieno di fiori in te mi tufferei Per cogliere La tua felicità E donarla al mondo intero. Se tu fossi un’amica Farei di tutto Per renderti felice. Ora ci mancano quei momenti Sempre allegri e sorridenti. Maddalena Minutello, Fersini Marta, Anna D’Aversa, Maria Coluccia IB Sara Giorno di primavera Vedo alberi in fiore Illuminati dai raggi del sole. Le rondini nel cielo infinito Volano verso il Mito. Giulia Chiara Se tu fossi un uccello Ti seguirei ovunque tu andassi Per proteggerti. Francesca Se tu fossi Una perla Mi tufferei in fondo al mare Per coglierti Sento il fruscio delle foglie Il vento leggero come una piuma Che dai miei pensieri la tristezza toglie Mentre l’azzurro del cielo limpido sfuma. Questa bellissima giornata Dal tepore dei raggi è abbagliata Mi porta tante capriole Inseguendo l’amico Sole. Finalmente nel prato la pace mi afferra Mi guardo intorno e sorrido alla mia beata Terra! Serena Fornaro, Alice Piscopiello, Acquario Rossella IB Scuola Sec. di 1° grado Tricase Via Apulia Francesco LIBERTÀ Classe V Scuola Primaria Lucugnano Ora potete anche voi leggere le nostre poesie. Basta scaricare un’app (per es. QR DROID), direzionare la fotocamera dello smartphone o del tablet verso il codice “quadrato”. Troverete altri due QR Code a pagina 29: divertitevi a leggere! 8 Creatività Noi bambini di classe II della scuola primaria di Lucugnano, in occasione dell’8 Maggio: FESTA DELLA MAMMA, abbiamo pensato di dedicarle una poesia. Insieme abbiamo elaborato questi versi…. LA MAMMA: UNA PERSONA SPECIALE Mamma tu per me sei come una coperta, perché mi proteggi. Mamma tu per me sei come una fata, perché esaudisci tutti i miei desideri. Mamma tu per me sei come una stella perché illumini il mio cammino. Mamma tu per me sei una nuvola, perché mi porti in giro per il mondo. Mamma tu per me sei come uno scrigno, perché custodisci i miei segreti. Mamma tu per me sei un arcobaleno, perché colori la mia vita. AUGURI MAMMA Classe II Scuola Primaria Lucugnano Una lettera di gratitudine Cara mamma, voglio scrivere una lettera a te, una persona sincera, una persona che dentro ha la primavera. Non so cosa dirti per ringraziarti di tutti i doni che mi hai fatto e io sono stato distratto a non capire la fatica che ci hai messo ad esaudire i sogni che avevo espresso. Ho sempre sognato e non mi sono mai fermato a guardare te e il tuo sorriso brillante pieno di speranza e di tanta costanza. Tu mi hai insegnato che sacrificio e cuore vanno d’accordo e d’amore. Ecco il mio regalo: la gratitudine e la voglia di essere come te! Giugno 2016 Creatività 9 I due mondi opposti UN GRANDE INCONTRO CON UN GRANDE CONDOTTIERO Mamma sei il mio esempio Cara mamma Io mi specchio nei tuoi occhi Tutto quello che fai Lo fai per me Quando sono con re Mi sento più grande Quando sono con te L’arcobaleno nasce! Mi aiuti in ogni situazione e Quando scende una lacrima Sei capace di tirarla su. Mi hai messo al mondo E mi hai dato la mano come segno di benvenuto Questo è il tuo posto,accanto a me! Tu possiedi una chiave che apre l’angolino del mio entusiasmo Che è chiuso in una gabbia Ma che quando sono con te impiega tutta la sua forza per uscire! Sei un fiore unico Che ha degli aspetti particolari Che non si incontrano facilmente. Sono una tela bianca Che tu stai riempendo di colori! Quello che ti voglio dire è Ti voglio un bene dell’anima Sofia Zaminga VB Scuola Primaria Tricase Via Apulia Grazie mamma! Grazie mamma per tutto quello che mi hai dato, iniziando da quando sono nato! Un bel giorno, il 22 aprile, tu, proprio me dovevi partorire! Grazie mamma che mi hai mandato a scuola e al mio compleanno hai organizzato una festicciola! Poi mi hai aiutata ad affrontare i problemi trovando anche dei semplici sistemi. Grazie mamma perché mi lavi i vestiti e mi dai da mangiare! Si vede proprio che mi vuoi bene e che la nostra famiglia vuoi amare. Grazie mamma che quando mi ammalavo mi portavi dal dottore, tu a me dimostri sempre tanto amore. Ti meriti tanti auguroni, nella tua vita hai totalizzato 100 bacioni!!! Per avermi dato tante cose, io vorrei regalarti un mazzo di rose. Grazie mamma! Laura Peluso VD Scuola Primaria Tricase Via Apulia Una mamma speciale La mia mamma lavora con passione ed esprime sempre la sua opinione. Se tra noi ci litighiamo lei ci ferma piano piano. Tanta felicità porta nel suo cuore tanto affetto e tanto amore. Alcune volte mi chiede se le do una mano perché in tecnologia sta nel passato lontano. Andrea Morciano VC Scuola Primaria Tricase Via Apulia Il giorno migliore Mamma, con la tua premura mi fai vincere ogni paura. Tu per me sempre ci sei stata anche se qualche volta ti sei arrabbiata. Sei un angelo di bontà, di bellezza e di onestà. Il tuo cuore limpido sempre sarà e questo giorno il più bello diventerà Francesca Panico VC Scuola Primaria Tricase Via Apulia Per la mamma Giugno 2016 Francesca Forte IIC Scuola Primaria Tricase Via Apulia Cara mamma, quando penso a questo nome mi sento protetta. Tu mi accudisci da quando ero bambina, io però cosa ho fatto per ringraziarti? Niente! Un bacio, un abbraccio, ma questo non basta per dimostrarti il bene che ti voglio. Quest’anno hai messo alla luce la mia sorellina ed era il regalo che aspettavo da molto tempo e la amerò per tutta la vita. Tu dici che quando ti arrabbi mi vuoi ancora più bene di quel che penso. Per me sei unica, sei magica perché riesci sempre a capire se sono triste, felice se ho dolore e tutto questo lo capisci solo dagli occhi. Ti vorrei dire molte cose, però con le lettere non riesco proprio ad esprimere l’emozione che provo per te, perché non si può spiegare. Per dire il bene che ti voglio ti chiamerò solo “amore”. Mamma tu resterai solo e sempre nel mio cuore. La mia mamma è una paladina del pulito, passa ogni giorno sui mobili il suo dito. Se mister Polvere è in agguato, un colpo di straccio e l’ha già sterminato. La mia mamma ha anche tanti aiutanti: la spugna, il sapone, lo spruzzino, servono tutti quanti. Ogni giorno svolgono il loro lavoro e la casa brilla più dell’oro. Lei l’odio spazza via e in casa c’è sempre l’allegria! Grazie mamma per il tuo lavoro, lo custodirò più dell’oro. Grazie mamma per il tuo amore, lo terrò sempre nel mio cuore. Veronica Peluso VD Scuola Primaria Tricase Via Apulia Martina Cavalieri VD Scuola Primaria Tricase Via Apulia Una nuova paladina Gianni Zocco VC Scuola Primaria Tricase Via Apulia Una mamma fantastica Ciao mamma, oggi è la la festa della mamma, quindi anche la tua festa. Tu, per me, sei una mamma speciale, la migliore, la più in gamba. Anche se non ti vedo mai durante la giornata, riesci comunque a farmi sentire un figlio fortunato, sotto quelle coccole un po’ dure si vede l’amore e l’affetto che provi per me e sappi che io te ne voglio altrettanto. Tu per me sei tutto, senza di te sarei un fiore senza petali. Ti voglio tanto bene mamma e ti voglio ringraziare per le cose che fa per tutti noi, in famiglia. Mamma, tu sei il mio amore… Sarai sempre nel mio cuore! Nicholas Nicolardi VD Scuola Primaria Tricase Via Apulia Tra due mondi opposti si trovava un castello in cui regnava una regina,che in realtà era un unicorno, e si chiamava Melody. Ella regnava su tutti i mondi immaginari che esistevano. In un mondo chiamato “Sinistro” vivevano gnomi,folletti,elfi e goblin. Nell’altro mondo chiamato “Destro” vivevano sirene,streghe, giganti e draghi. Un giorno gli abitanti del mondo “Sinistro” decisero di andare a visitare il mondo “Destro”. E anche gli abitanti del mondo “Destro” decisero di andare a visitare il mondo “Sinistro”. Quindi le sirene, i giganti e le streghe salirono in groppa al drago e partirono; i folletti,gli gnomi,gli elfi e i goblin costruirono una macchina volante e partirono anche loro. Dopo tante ore di viaggio il drago atterrò e gli abitanti del mondo “Destro” si ritrovarono davanti al castello di fuoco dal quale venne fuori il re dei goblin, che disse : “Cari amici estranei, per passare nel vero e proprio mondo “Sinistro” dovrete affrontare le mie sfere di fuoco!” Le streghe con un incantesimo fecero apparire dei secchi d’acqua e li lanciarono contro le sue bombe infuocate. Quindi convinsero il re a farli passare nel mondo “Sinistro”. Invece i goblin dovettero affrontare le mura di ghiaccio che difendevano il castello d’acqua,dal quale, dopo qualche secondo uscì il re stregone,cattivo e crudele che chiamò le guardie. Gli abitanti del mondo “Sinistro” furono catturati e portati in prigione, perché erano diversi e facevano paura. Intanto le sirene,le streghe, i giganti e i draghi stavano visitando tutto il mondo “Sinistro”. Quando ritornarono nel loro mondo trovarono una folla di streghe e giganti con tridenti e spade che minacciavano di uccidere gli abitanti del mondo “Sinistro”, solo perché diversi!!! Il drago volò sopra la folla e vide i goblin,gli elfi,gli gnomi e i folletti intrappolati. Le sirene gettarono dei secchi d’acqua sulla gente,che si spostò e le sirene liberarono i goblin, gli elfi, i folletti e gli gnomi, poi chiesero scusa per quello che era successo. Tutti ringraziarono e dopo la visita guidata nel mondo “Destro” se ne andarono. Chiara Morciano Classe VA Scuola Primaria Lucugnano LA BATTAGLIA DEI DUE IMPERI In un tempo lontano vi erano imperi e imperi, ma i più temibili erano: l’impero dei Leggendari e l’impero degli Oscuri. Un tempo erano alleati, ma poi un giorno gli Oscuri sbarcarono nella terra dei Leggendari e, mentre i re firmavano un patto di cooperazione arrivò una fanciulla, che era la moglie del re Anubis, l’imperatore degli Oscuri, il figlio dell’imperatore dei Leggendari, Atreiu si innamorò di lei. Per parlare con la fanciulla, aspettò il giusto momento, cioè il banchetto fatto in onore dei 15 anni di alleanza. Il re Anubis scoprì questo e dichiarò guerra ai Leggendari. Fece caricare 50 000 navi di soldati senza pietà, pronti a rischiare la vita per il proprio re. Il più potente di loro era Achillus che era quasi “Immortale”, l’unico punto debole era il tallone destro. Sbarcati sull’isola dei Leggendari si trovarono di fronte a 40000 arcieri,60000 cavalieri su cavallo e in fine 100000 soldati dotati di enormi scudi e lunghissime lance. Nessun impero sarebbe riuscito a vincere, ma grazie ad Achillus sbaragliarono la loro difesa “L’onda impenetrabile” e arrabbiati sempre di più disintegrarono tutto fino ad arrivare a fare prigioniere le donne. Alcuni guerrieri, resi invisibili da un incantesimo, sfuggirono alla cattura e si nascosero. Durante la notte cercarono di liberare i prigionieri, ma la loro impresa non fu facile come speravano, così trasformarono i loro amici in insetti per permettere loro di uscire dalle sbarre delle carceri. Per completare l’opera e sterminare i nemici, la sera seguente appiccarono fuoco ad ogni minima cosa. Si levarono in volo: api, farfalle, coccinelle, mosche…. Tornarono a casa salvi e festeggiarono pronti a dominare l’intero MONDO! Classe VA Scuola Primaria Lucugnano Stiamo giocando a nascondino, tocca a Jackson contare, io decido di nascondermi in soffitta. Entrato in soffitta mi metto a cercare un angolo dove nascondermi. Durante la ricerca la mia attenzione viene attirata da un baule, lo apro: al suo interno si trova un libro, tutto polveroso. Chiamo i miei amici: - Kevin! Jackson! Venite!- loro entrano in soffitta correndo: Che c’è, Steve?- Guardate questo libro!- esclamo- Puliamolo della polvere-. Scendo giù, prendo una spazzola, torno in soffitta e insieme ai miei amici pulisco il libro. Sulla copertina leggiamo:- “Antico libro di incantesimi”- Strano, come può essere finito in casa mia?- Noi, curiosi, lo sfogliamo e troviamo un incantesimo interessante: “Invocazione di Alessandro Magno”, le istruzioni dicono: “Disporsi in cerchio, ognuno con un lume in mano, e recitare la seguente formula: “Appari Alessandro Magno, occhi di gallina e zampe di ragno, appari grande condottiero: fegato di rana e di pipistrello il siero!” Io e i miei amici prendiamo dei lumi, ci disponiamo in cerchio e recitiamo la formula. Improvvisamente appare il fantasma di Alessandro Magno che, confuso, ci chiede: -Che cosa volete da me?-Vorremmo farle delle domande, se non le dispiace- risponde Kevin -Ma certo- ribatte Alessandro -Mi piace raccontare le mie imprese!-... -Perfetto, iniziamo!- esclama Jackson. - Come hai fatto a sconfiggere i Persiani?- È stata una grande impresa: mi ricordo ancora quel momento, durante la Battaglia di Isso, quel vigliacco di Dario se ne fuggiva sul suo carro, ma io, con il mio amato Bucefalo, lo raggiunsi e, con un colpo netto della mia spada, lo uccisi: la Persia era nostra!- Wow- esclama con stupore Kevin - che impresa!- Un’altra domanda: come sei riuscito a domare Bucefalo?- Beh, è stata dura, ma dopo molti tentativi falliti, scoprii che lui aveva paura della sua ombra, così, quando saltavo in groppa, lo tenevo col muso rivolto verso il Sole. – Quindi non è una leggenda!- esclamo- Niente affatto!- ribatte Alessandro. - Qual era la tua tattica in battaglia?- Mi sono basato sulla falange, inventata da mio padre, alla quale ho aggiunto la cavalleria, un’innovazione, che stava ai lati della fanteria, composta da otto file di soldati muniti di lance e grandi scudi, chi stava davanti teneva la lancia orizzontalmente verso il nemico, chi stava più indietro la alzava fino a sette metri, formando una specie di riccio, ma inoltre ho inserito diverse macchine da guerra: torri su ruote, arieti, catapulte leggere per lanciare giavellotti, e altre pesanti per lanciare enormi massi- Quale tra le città che hai fondato è la tua preferita?- Ovvio! Alessandria d’Egitto, situata sulle foci del Nilo. Al suo interno si trovava una biblioteca che conteneva più di 600.000 rotoli di papiro; accanto ad essa sorgeva il Museo, esso ospitava, a spese dello Stato, studiosi e artisti da ogni parte dell’impero. Nell’isoletta di Faro sorgeva una torre molto alta: la sua funzione era quella di guidare le rotte dei marinai, infatti, sulla sua sommità, di notte, veniva acceso un grande fuoco la cui luce, con l’ausilio di più specchi, era visibile da molto lontano.- Davvero una bella città!- esclama Kevin. - E qual era il tuo più grande sogno?- Era quello di unire la cultura greca e quella orientale- E ci sei riuscito?Fortunatamente sì, ho puntato sulla cultura: ho voluto che nelle scuole si parlasse il greco, ho voluto il rispetto tra le due culture, ho anche dettato le stesse leggi in tutto l’impero, e ho fatto progredire le scienze e le arti, formando una società molto ben organizzata, quasi perfetta!- Quante gloriose imprese hai compiuto, ecco perché ti chiamano “Magno, Grande”!- esclamiamo insiemeE grazie per aver risposto a tutte le nostre domande!- Di nulla!- risponde Alessandro, che saluta e torna magicamente nell’Aldilà. Io e i miei amici riprendiamo a giocare, felici, ma allo stesso tempo spaventati, di aver vissuto un’esperienza tanto bella quanto inquietante. Andrea Cuscela., Paolo Indino e Pierfrancesco Guglielmo Classe V Scuola Primaria Lucugnano EDIZIONE STRAORDINARIA (testo “teatrale” scritto e “recitato” in classe dagli alunni Ilaria, Ludovico e Francesco D.V. - classe V di LUCUGNANO) (Sigla del TG) Giornalista: Interrompiamo il programma per darvi un’importante notizia. Un gruppo di archeologi, durante gli scavi, hanno trovato un baule e nel baule… una pergamena antichissima! Probabilmente riguarda la storia di Alessandro Magno. Ecco la pergamena. (mostrare la pergamena) La preziosa pergamena verrà portata nel laboratorio del museo per essere esaminata. Narratore: Ma durante la notte… lo spirito di Alessandro Magno si risvegliò… Alessandro Magno:( Sbadiglia e si stiracchia) Aaah… Narratore: Come tutte le notti il guardiano notturno del museo faceva il suo solito giro di controllo. Quando al mattino presto, durante l’ultimo giro arrivò nella stanza dove era custodita la pergamena… apparve lo spirito di Alessandro Magno. Così il guardiano telefonò subito alla troupe televisiva. Guardiano: Aiuto, aiuto, presto ! Che venga subito una troupe televisiva! Alessandro Magno… ( e sviene) (giungono il direttore del museo, due giornalisti e un cameraman. Alessandro Magno li aspetta) Giornalisti : Buongiorno. Siamo una troupe televisiva della TV 5 A, ci permetteresti di intervistarti? A.M.: Sì, certo. G.: Come hai fatto a sconfiggere i Persiani? A. M.: Li ho sconfitti usando una particolare formazione di battaglia chiamata “falange” e poi grazie al mio esercito, forte, abile e astuto! G.: Perché hai voluto unire la cultura greca con quella orientale? A.M.: Per formare un unico grande impero che avesse la stessa lingua, la stessa cultura e le stesse leggi. G.: Chi ti ha educato? A.M.:È stato Aristotele. G.: Chi ti ha addestrato all’uso delle armi? A.M.: Mi hanno addestrato dei valorosi guerrieri. G: Raccontaci come hai fatto a domare e a cavalcare “BUCEFALO”. A.M.: Ho rivolto Bucefalo al sole, perché avevo capito che aveva paura delle ombre, soprattutto della sua; poi sono saltato in groppa e l’ho cavalcato. Mi manca tanto … G.: Ci dispiace. Ecco noi avremmo finito. Grazie sua maestà per averci permesso di intervistarla. Grazie per averci dedicato un po’ del suo tempo. A.M.: Grazie a voi. Ora però devo andare alla ricerca di nuove avventure! Sono uno “spirito” libero, io! Ludovico Sanapo, Francesco De Vito, Ilaria De Girolamo Classe V Scuola Primaria Lucugnano 10 Giugno 2016 Cultura PROGETTO “LA SCUOLA ADOTTA UN MONUMENTO” LA QUERCIA VALLONEA Quest’anno il nostro Istituto ha deciso di “adottare” due monumenti: la Cripta della Madonna del Gonfalone nel rione di Sant’ Eufemia di Tricase e la QUERCIA VALLONEA, sita sulla strada per Tricase Porto. “LAQUERCIASUSSURRA…” (Pensieri della Vallonea) Cosa sentono le mie fronde … voci gioiose di bambini! Ecco, da lontano li vedo che si avvicinano al mio sito, vengono a conoscere proprio me! Che bello! Sicuramente, a scuola, avranno parlato della mia storia e della leggenda che mi vede protagonista. Sapranno, allora, che non possono entrare per evitare di diffondere le spore nocive, che potrebbero danneggiare la mia salute. Eccoli arrivati! Che gioia vedere tanti alunni, sentire i loro commenti, osservare i loro sguardi meravigliati e interessati!!! Sono sicura che si faranno portavoce verso tutte le persone che incontreranno,affinché questo sito venga salvaguardato, rispettato e tutelato! Grazie bambini! MI PRESENTO . . . (“autobiografia” Quercia Vallonea) Classe IVA Scuola Primaria Tricase Via Apulia Mi chiamo “Quercus Ithaburenusis Sulsp” e vengo dalla Grecia. Sono nata 916 anni fa sulla strada per Tricase Porto. Sono l’esemplare che meglio conosce la storia di Tricase. Ricordo ancora quando i “pelacane” conciavano le pelli con il cappello della mia ghianda: ho contribuito, in questo modo, a sviluppare l’economia del paese. Nel corso degli anni, tante persone sono passate da qui, inizialmente con l’asino, con i carretti, con le bici, le vespe e poi… con la prima piccola automobile! Quanta felicità ho provato quando le spose venivano ad immortalare il ricordo del loro giorno più bello… insieme a me! Oggi, purtroppo, è un continuo sfrecciare di auto a tutto gas; questo mi sta facendo soffrire poiché, non tutti, si preoccupano della mia salvaguardia. Per fortuna sono protetta da un muretto e da una rete che oggi, impediscono a chiunque di entrare e danneggiarmi. Spero di vivere ancora tanto a lungo e continuare ad essere il bello e maestoso “simbolo vivente” di Tricase. Classe IVB Scuola Primaria Tricase Via Apulia Quercia Vallonea Quercia Vallonea: raro esemplare, della Terra certo dono naturale. Pressappoco “giovane” di età, pur giunta nel Salento 900 anni fa. La sua chioma maestosa e grande, ha offerto all’uomo ombra e ghiande; della storia di Tricase, facendo parte ha reso famosa del pelacane l’arte. Da un muretto cinta e protetta contro gli atti di chi non la rispetta. Oggi la si osserva con ammirazione sempre attenti alla sua protezione. A lei auguriamo “lunga vita” e a noi senso di responsabilità “in crescente salita”. Classe IVB Scuola Primaria Via Apulia 11 Cultura PROGETTO “LA SCUOLA ADOTTA UN MONUMENTO” Cripta Basiliana della Madonna del Gonfalone Cripta Basiliana della Madonna del Gonfalone: una dipendenza dall’Abbazia di S. Maria del Mito o dall’Abbazia di S. Nicola di Casole Classe IVB Scuola Primaria Tricase Via Apulia Le classi prime della Scuola Sec. 1grado di Tricase e Lucugnano hanno approfondito le conoscenze della Cripta, mentre le classi quarte della Scuola di via Apulia, hanno lavorato sulla Vallonea, “Falanida”. Perché questo progetto? Il progetto dà la possibilità a noi Tricasini di conoscere il bene prezioso costituito dalla Vallonea presente sul nostro territorio. Solo così possiamo diffondere l’azione di salvaguardia, tutela e protezione di questo ”gigante” della natura salentina. LET’S SAVE OUR OAK, A BIG GIFT FROM NATURE… THE OAK IS OUR HISTORY…THE OAK IS A SALENTO TREASURE… Il 31 maggio 2016 l’evento finale del lavoro prevede l’accoglienza di una rappresentanza di cinque scuole ( Sec. 1 grado e Primaria) di Lecce.Gli alunni, dopo la visita alla quercia Vallonea, accolgono gli alunni ospiti, nel giardino della scuola di via Apulia, con balli e canti della pizzica salentina; il tutto è accompagnato dalla degustazione di friselline con olio e pomodoro, a cura dei genitori delle classi quarte. Siamo i ragazzi- guida di un percorso itinerante con esposizioni orali di testi vari e proiezioni di brevi filmati. Inoltre è l’occasione per far conoscere all’esterno il nostro Museo Naturalistico “ La Vallonea racconta”, organizzato in cinque sezioni: botanica- zoologia- cartografia- storiografia e bibliografia. Un ringraziamento particolare per la preparazione al ballo della pizzica, lo facciamo alla signora Manuela Fersini, mamma di una nostra compagna, Laura Zocco. Molto importanti sono stati gli incontri con l’esperta, dott.ssa Mila Boso De Nitto, nonché proprietaria della grande QUERCIA, che ci ha fatto conoscere le origini e le caratteristiche della Vallonea e soprattutto il suo impegno agguerrito per salvaguardarla. Noi ragazzi dell’Istituto Comprensivo “ Tricase via Apulia” ci sentiamo importanti, dei supereroi, per aver favorito, anche se in minima parte, il turismo nella nostra città. Le bandierinericordo con le immagini dei due monumenti adottati sono per tutti il souvenir dell’evento. Giugno 2016 Una testimonianza dell’arrivo e della permanenza dei Monaci Basiliani in Salento è la Cripta della Madonna del Gonfalone, un ambiente ipogeo sotterraneo, scavato nella roccia tufacea in epoca imprecisata tra l’VIII e l’XI secolo. Le datazioni risultano essere senza alcun fondamento, in assenza di una documentazione certa, sia a livello documentarioarchivistico, sia a livello artistico. La Cripta basiliana è ubicata in aperta campagna sulla strada che congiunge Sant’Eufemia ad Alessano, alla periferia di Tricase. La costruzione della cripta appartiene alla storia delle presenze dei Monaci basiliani (dal loro fondatore San Basilio il Grande di Cesarea di Cappadocia 329-379) in Terra d’Otranto. Questi operosi monaci, in fuga dall’Oriente, a seguito dell’editto dell’imperatore bizantino Leone III Isaurico (726 d. C.), il quale aveva ordinato la distruzione delle immagini sacre e delle icone nelle terre a lui sottomesse, (dando così inizio alla lotta iconoclastica), trovarono rifugio nel sud Italia, in grotte naturali o scavando nel tufo, creando le loro dimore e luoghi di preghiera, che impreziosirono con magnifici affreschi. Si ritiene che l’insediamento sia nato come “laura”, cioè una cavità sotterranea, utilizzata come rifugio e luogo di culto dai monaci, sufficientemente nascosta, che permetteva di proteggersi negli anni delle persecuzioni iconoclaste. La forma dell’ipogeo è irregolare con 19 pilastri, alcuni dei quali scavati direttamente nel tufo, a conferma che si tratta di una cavità naturale che è stata ampliata e modificata successivamente nel corso dei secoli. Successivamente divenne un monastero e infine una grancia (fattoria-convento) dipendente dall’abbazia di Santa Maria del Mito. Diversi studiosi hanno, infatti asserito una dipendenza della Cripta del Gonfalone dall’Abbazia di Santa Maria del Mito o dall’Abbazia di San Nicola di Casole. Abbazia di Santa Maria del Mito L’Abbazia di Santa Maria del Mito, nota come “de Amito”, o come L’Abbazia di San Tommaso del Mito, è un complesso abbaziale fondato dai monaci italogreci, basiliani, tra l’VIII e il IX secolo. Nel tempo l’Abbazia si evolve in un notevole centro di cultura e diventa una masseria totalmente autosufficiente, situata tra il feudo di Tricase e quello di Andrano. Lo studioso Antonio Micetti, parlando del territorio di Tricase, precisa. “Nel suo feudo vi è l’Abbazia del Mito, che fu già Convento dei Padri di S. Basilio, uno dei migliori della Provincia, come risulta dalle rendite di più di mille scudi l’anno”. Ma l’edificio fu gravemente danneggiato e distrutto dalle continue incursioni dei Turchi e nei secoli successivi la situazione degradò col tempo. Lo studioso Giacomo Pantaleo nel suo libro “L’Abbazia di S. Maria del Mito- Indagine storica” in merito alla posizione geografica così scrive: “A 4 chilometri a mezzogiorno di Andrano, a 7 da Tricase, a 3 dal mare e ad uno dalla medievale Torre del Sasso, ci sono ancora, tristi e solitari, su di un vasto e verdeggiante pianoro, i superstiti ruderi di una insigne Abbazia basiliana, che per secoli fu lo splendore delle contrade e la fortuna delle misere popolazioni indigene”. Gli storiografi non sono concordi sul periodo della sua fondazione ma è da considerare accreditabile la deduzione di Mons. Ruotolo, il quale ritiene che sia stata costruita alcuni decenni prima del Mille, quando sorse il celeberrimo Monastero di San Nicola di Casole, in territorio otrantino, ad opera di Monaci basiliani, detti Calogeri, i quali, costretti ad abbandonare la Grecia sotto la pressione delle invasioni arabe provenienti dalla Palestina e dalla Siria, avevano attraversato il Canale di Otranto con mezzi di fortuna e si erano rifugiati in Italia. Sorse così l’Abbazia del Mito, sede di una comunità di monaci basiliani italo-greci, che aumentò la sua vitalità, grazie alle ricche dotazioni terriere da parte di ricchi Feudatari, interessati per l’educazione dei propri figli, specialmente del primogenito. Oggi, a distanza di un Millennio dalla sua fondazione, restano solo dei pochi brandelli di muro che rappresentano le estreme memorie dell’abbazia, come scrive Salvatore Cassati, in “Tricase (Studi e Documenti), 1978, sull’Abbazia di S. Maria del Mito”. Attualmente, l’incuria e la malvagità dell’uomo hanno distrutto completamente il tutto ed a testimoniare la presenza di quello che fu un importante centro di cultura e di fede sono rimasti solo dei ruderi e delle pietre. Cunicolo leggendario di collegamento tra l’Abbazia del Mito e la Cripta del Gonfalone Allo stato attuale, dei cunicoli leggendari, che potevano collegare l’Abbazia del Mito alla Cripta del Gonfalone, non c’è nessuna traccia, ma nei tempi delle invasioni arabe, i monaci bizantini temevano le incursioni saracene e probabilmente dei cunicoli esistevano davvero e servivano a nascondersi nei momenti di pericolo. La lunghezza, anche esagerata, dei possibili cunicoli era frutto delle dicerie e fantasticherie popolari, capaci di dare misure spropositate al reale.Salendo dalla Cripta del Gonfalone, a sinistra, è vedibile una specie di passaggio senza sbocco, forse destinato a collegare il luogo della preghiera con le celle dei monaci. L’inizio di un cunicolo? Non è certo facile saperlo. Il danno compiuto dal tempo è notevole e non è possibile una ricostruzione come allo stato originario, come se le cose fossero intorno all’anno mille. Secondo il racconto di una leggenda pubblicata da Hervè Cavallera su “Lu Lampiune”, quadrimestrale di cultura salentina, si favoleggia di un sentiero che dall’abbazia del Mito doveva condurre alla Cripta del Gonfalone, con le sue numerose colonne, con le ieratiche immagini bizantine, con il volto della Madonna col Bambino e con i monaci dalla lunga barba. In un giorno ventoso di maggio, un monaco, di nome Giovanni, proveniva dalla ricca abbazia del Mito e si recava alla Cripta del Gonfalone per curare i pochi monaci lì rimasti. Camminava di buon passo lungo il sentiero in una pianura trapuntata di alberi di ulivi. In quei tempi l’imperatore bizantino Leone III Isaurico (726 d.C.) aveva emanato una serie di editti per eliminare il culto delle immagini sacre (iconoclastia), ormai molto diffuso nell’Impero. Solo nel 787, con il Concilio di Nicea, essendo imperatrice di Bisanzio l’astuta Irene fu riaffermato il ruolo del culto delle immagini. Il monaco Giovanni era informato di queste vicende storiche e sapeva pure che gli iconoclasti non erano del tutto spariti; era informato anche della storia bizantina e di quella germanica, i due imperi che si contendevano il mondo e contro di loro la presenza minacciosa degli infedeli saraceni. Era ormai buio quando il monaco Giovanni giunse alla cripta; per prudenza attese la luce del giorno, rannicchiandosi e coprendosi nel migliore dei modi. Sentì un calpestio di passi; era il monaco Teofilo che saliva dalla Cripta, con la grigia barba scomposta e gli occhi ancora stranulati, perchè anche lui aveva dormito alla meglio. Teofilo raccontò che il monaco Simone era morto, a causa della malattia (per questo motivo Giovanni era stato inviato dall’Abate); aggiunse che il compagno Stauracio era rimasto sconvolto e si era scagliato, bestemmiando, contro le immagini sacre della Cripta, perchè non avevano protetto l’amico. Teofilo è dovuto intervenire e avvenne una rissa. Stauracio morì, sbattendo la testa contro una colonna. Il monaco Teofilo trascinò il corpo di Stauracio in un cunicolo presso la Cripta e poi si chinò presso l’icona della Madonna per pregare. Giovanni, dopo aver ascoltato con sgomento il racconto dell’accaduto e dopo aver seppellito il corpo dello sventurato, ripartì di buon passo per tornare all’Abbazia del Mito. Di ciò che era accaduto non si seppe più nulla. Questa leggenda fa parte di una raccolta di testi e aneddoti della Storia di Tricase, ripubblicati in un’unica soluzione nel testo “Tradizioni popolari a Tricase” (2002) edizioni dell’Iride, a cura di Francesco e Carlo Accogli. Col passare del tempo l’Abbazia del Mito fu colpita da inarrestabile declino e la Cripta basiliana fu destinata a diventare quasi chiesa di campagna Le dicerie dei cunicoli, di passaggi segreti suscitò in alcuni abitanti di Sant’Eufemia il sospetto di un tesoro nascosto nella Cripta dei monaci. Alcuni profanatori hanno scavato dietro l’altare della Madonna per trovare il tesoro nascosto, credendo che quello fosse il luogo sicuro ove nascondere tesori. Nulla però è stato trovato e le diverse colonne, nella casualità della disposizione, come in un labirinto, sembra che vogliano stordire la mente di qualche profanatore. Altre volte sono stai compiuti atti vandalici per trafugare qualche pietra lavorata. Provvidenziali catenacci ora chiudono la chiesetta agli sguardi indiscreti e vietano l’accesso. C’è ancora quel mezzo cunicolo che non conduce a nessuna parte, come se qualcosa, nei tempi lontani, lì fosse accaduto, come se qualcosa avesse avuto bruscamente fine. Continua a Pag. 12 12 Cultura Continua da Pag. 11 L’Abbazia di San Nicola di Casole. Giugno 2016 Continua da Pag. 1 Gemellaggio musicale 2015/2016 con l’“Istituto Comprensivo Montesarchio 2” Io, come tutti gli altri ragazzi credo, ero alquanto concentrata, per paura di sbagliare l’esecuzione di uno dei brani scelti dai professori ospiti, ma alla fine, fortunatamente, è andato tutto bene. A prove terminate ero abbastanza soddisfatta del lavoro svolto dalla nostra scuola per l’iniziativa del gemellaggio e aspettavo con ansia che arrivasse il giorno del concerto. La mattina del 20 aprile ci siamo recati all’auditorium della parrocchia di Sant’Antonio da Padova, per le prove generali per il concerto della sera. Dopo le raccomandazioni dei professori sulla puntualità e sull’abbigliamento, la sera ci presentiamo alle 19.45 nello stesso auditorium vestiti con un pantalone nero e L’Abbazia di San Nicola di Casole rappresenta il momento più alto della diffusione nel Salento del Monachesimo basiliano. Alcuni studiosi ritengono che il Monastero, dedicato a San Nicola, a pochi chilometri da Otranto, sia stato il più ricco dell’Europa di allora (il suo massimo splendore lo raggiunse tra l’XI ed il XIII secolo) così come la sua biblioteca sia stata la più grande e fornita di testi del Mondo dell’epoca. Il Monastero è di formazione normanna. Il crociato Boemondo I, principe di Taranto e Antiochia, figlio di Roberto il Guiscardo, condottiero normanno, e di sua madre Costanza, allo scopo di aggraziarsi la simpatia dei monaci greci che vivevano nel Sud Italia, in particolare di quelli salentini, fondò il Monastero di San Nicola nell’XI secolo. Boemondo, per la prima volta, nell’XI secolo lo chiamò di Casole (precedentemente il suo nome era solo “S. Nicola”), perchè questo, prima di essere restaurato, era costituito da tante capanne, nicchie, grotte, casupole, dove i monaci si recavano per pregare. Proprio dalla presenza di quelle casupole, dette casole in dialetto salentino, deriverebbe il nome di San Nicola di Casole. Boemondo donò il Casale di Casole ad un gruppo di Basiliani, guidati da Giuseppe Igumeno, il primo Abate del Monastero. In pratica Boemondo edificò il Monastero. San Nicola di Casole presentava delle caratteristiche particolari, che fanno risalire la restaurazione proprio a Boemondo: 1. Boemondo lo fece ricostruire (sicuramente dopo il 1009 in muratura mentre le costruzioni italo-greche erano ricavate dalla roccia. 2. I Monasteri costruiti dai Normanni avevano tutti un Corpus (codice) di regole canoniche che di solito erano quelle del grande Basilio (fu il più grande riformatore, divenuto poi Santo, della Chiesa Bizantina e l’espressione più alta di quella spiritualità, l’aggettivo basiliano oggi equivale anche a bizantino. Il Typikon di Casole: la sua storia Il Codice, risalente al 1098-99, era detto Typikon ed era un insieme di norme che regolava la vita monastica e materiale dei frati. Non possiamo dire quanto questo codice fosse di Boemondo e quanto del primo Abate Igumeno Giuseppe. Esso è contenuto in un manoscritto compreso nel Codice Torinese C111; questo codice prima si trovava nell’Università di Torino, poi è stato portato, ad opera del Consigliere della Corte d’Appello di Trani, L. De Simone, per motivi di studio alla Vaticana a Roma (1890), ma poi la Biblioteca di Torino l’ha rivendicato a sè. Il Typikon autentico di Casole (il manoscritto originale) si conserva ancora oggi presso la Biblioteca regia di Torino con la segnatura C111.17. Esso è un documento della vita religiosa ed intellettuale del Monastero otrantino. Prima che fosse conosciuto il Codice Torinese C111, che ha fornito precise indicazioni sulla storia del Monastero di San Nicola di Casole, ben poco si sapeva di questo monastero. Al saccheggio operato dai Turchi, scampò, non si sa come, un manoscritto davvero prezioso per la storia del Convento. Certo se il Monastero di San Nicola di Casole non fosse stato distrutto dai Turchi dopo la presa di Otranto nel 1480, oggi nel suo archivio e nella sua biblioteca avremmo preziosissimi documenti storici e letterari. Il più importante Abate, in assoluto, fu il settimo, il Nettario(1219-1235). Fondò la Scuola poetica otrantina. Gran conoscitore del greco e del latino, creò la Biblioteca di Casole con le migliaia di volumi greci e latini che raccolse nei suoi viaggi in Oriente. Il Monastero di Casole è stato dal secolo XI centro propulsore di cultura e di civiltà, anticipando e poi affiancando la famosa Scuola siciliana di Federico II da cui ha avuto inizio, nel ‘200, quel processo linguistico da cui sarebbe derivata la lingua italiana. Oggi sopravvivono soltanto pochi ruderi di quell’edificio monastico. Interventi di restauro sarebbero auspicabili per salvaguardare e consolidare quanto il tempo, la storia, le distruzioni hanno ancora lasciato sopravvivere. Classe IC Scuola Secondaria di 1° grado Lucugnano una semplice camicia bianca, come dei “seri grandi musicisti”. L’emozione è forte, l’ansia grande, si ha la paura di aver dimenticato qualcosa di importante, di indispensabile a casa, ma fortunatamente non è così. Passata questa fase di attesa, giunge il momento critico, forse il momento più carico di tensione della serata. Dopo il rassicurante discorso della preside, che passa la parola anche al nostro primo cittadino, e la presentazione dei brani da parte del nostro professore di clarinetto, comincia il concerto. Ad aprire le danze la colonna sonora del film “Kill Bill, diretto dallo stesso professore di clarinetto, il professore Mangione, seguito dalla colonna sonora de “Il padrino”, diretta dal professore di clarinetto dell’Istituto di Montesarchio, il professore Pellegrino Russo. Il terzo brano è un colosso della tradizione popolare salentina, “Kalinifta”, diretto dal nostro professore di sax, il professore Francesco Colatorti. Di seguito, il professore di sax dell’Istituto montesarchiese, il professore Gaetano Amoruso, ha diretto una Suite Napoletana composta da tre celebri brani tipici della tradizione musicale napoletana: “Monastero di Santa Chiara”, “Oh marì” e “Funiculì Funiculà”. Proseguendo sull’onda del sentimento, arriva il nostro professore di pianoforte, il professore Agostino Musarò, che dirige un altro suggestivo brano della tradizione salentina, “Lu rusciu de lu mare”. Il sesto brano è il “Libertango”, diretto nuovamente dal professore Colatorti. Magica e carica di energia, è la settima esecuzione, “The Final Countdown”, diretta dal professore Amoruso, con la complicità del suono intenso dei sassofoni. Dunque, spazio al professore di tromba, il professore Andrea Perrone, di origini salentine, con un mix tra il divertente e spensierato “Guantanamera” e l’audace “Tequila”, brani arricchiti dai nostri effetti vocali e dal coinvolgimento diretto del pubblico, che ha richiesto il bis di “Kalinifta”. Un particolare elogio va attribuito al professore di percussioni, il professore Aniello De Luca, che ha avuto cura dei piccoli ma fondamentali dettagli di ciascuno dei brani eseguiti. A nostro parere quest’anno il concerto è stato un grande successo, non solo per il risultato ottenuto, ma soprattutto per la finalità di questo progetto, ovvero promuovere la collaborazione tra ragazzi provenienti da diverse regioni nell’importante campo della musica. Ma il viaggio non è ancora terminato, in quanto il 5 maggio abbiamo raggiunto, insieme ai professori Musarò, Bovio e Colatorti, i nostri compagni d’orchestra a Montesarchio, per replicare il concerto agli occhi di un pubblico nuovo, il pubblico montesarchiese. Molto ospitali i ragazzi di Montesarchio, i quali ci hanno accompagnati, il giorno seguente, per le strade del paese, dal convento delle monache di clausura sino all’imponente torre, che dall’alto osserva il meraviglioso paesaggio montesarchiese. Abbiamo visitato il museo archeologico a pochi passi dalla torre, infine, siamo andati al ristorante per il pranzo. Verso le 15.30 abbiamo raggiunto il luogo in cui si sarebbe svolto il concerto per le prove generali. Dopodichè, di corsa in albergo per farci una doccia veloce e prepararci al concerto della sera. Una replica nuovamente di successo, con tanti applausi che facevano da sottofondo alla nostra musica, non tralasciando la consueta richiesta del bis, accontentata, come a Tricase, del brano “Kalinifta”. Non potevano, poi, mancare i festeggiamenti finali, svolti al ristorante “Il castello”, con un buffet accompagnato dalla musica di un dj, che è riuscito a smuovere anche gli animi più timidi, coinvolgendoli in giravolte e balli di gruppo vari. Proprio una bella esperienza questo gemellaggio musicale, una grande iniziativa all’insegna della solidarietà e della vicinanza culturale. Anna De Iaco IIIA Scuola Secondaria di I grado Tricase Via Apulia Giugno 2016 Cultura 13 LA CRIPTA BASILIANA E L’ARCHIVIO DIOCESANO DI OTRANTO Il progetto “ La Scuola Adotta un Monumento”è una iniziativa promossa dall’Assessorato alla Pubblica Istruzione della città di Lecce e dall’Associazione Napoli Novantanove. Alle attività proposte partecipa per la prima volta la Scuola Primaria del nostro Istituto, mentre per noi della Scuola Secondaria è il terzo anno. Il progetto mira ad educare noi ragazzi e bambini al rispetto e alla tutela del Patrimonio storico-artistico e dell’ambiente, proprio come recita l’articolo 9 della nostra Costituzione. Noi alunni delle classi IA, IB e IC, della Secondaria di I grado quest’anno abbiamo deciso di adottare la Cripta della Madonna del Gonfalone, nella quale sono avvenute, nell’ultimo periodo, importanti opere di restauro sugli affreschi . Abbiamo avviato il lavoro intorno alla metà di Febbraio dell’anno scolastico in corso dividendo questo in diversi step. Per prima cosa abbiamo fatto un sopralluogo e grazie alla guida del Sig. Giuseppe Elia, componente dell’Associazione “Madonna del Gonfalone”, abbiamo visitato la Cripta e ascoltato la spiegazione. Tutto bello, tutto interessante e giù tutti a fare foto per poi studiare e approfondire l’argomento in classe. Alla fine della visita il Sig. Elia ha donato ai nostri Docenti Prof. ssa Giovanna Calora, Prof. Antonio Coluccia, Prof.ssa Maddalena Nicoli, Prof.ssa Addolorata Scupola e alla nostra Dirigente Prof.ssa Eufemia Musarò, del materiale informativo per una nuova lettura della cripta del Gonfalone, che i nostri docenti hanno utilizzato, oltre a ricerche e approfondimenti personali, in maniera tale da rendere il lavoro più esaustivo possibile. Nei giorni successivi è venuto a scuola il Prof. Filippo Cerfeda, esperto di storia locale e responsabile dell’Archivio Storico Diocesano di Otranto, per tenere due lezioni frontali: una sulla cripta del Gonfalone nei documenti d’archivio, l’altra sull’apparato iconografico e sui cicli pittorici degli affreschi. Noi siamo rimasti stupiti e incantati dal modo con cui il professore spiegava e ci coinvolgeva . Per continuare il nostro lavoro di ricerca di informazioni, iI giorno 14 e 18 Marzo ci siamo recati a Otranto per visitare la cripta basiliana, la Cattedrale e l’Archivio Storico Diocesano. Già dal mattino sentivamo una grande ansia perché sapevamo che avremmo visto cose suggestive. Il viaggio è durato un’ora, ma prima di arrivare a destinazione, abbiamo dovuto percorrere cento metri a piedi dopo di che, come per miraggio, ci siamo trovati davanti alla Cattedrale e sotto la guida del Parroco di Otranto Don Pietro Marti e del Prof. Filippo Cerfeda, siamo entrati nella cattedrale e ci sono venuti i brividi lungo la schiena perché stavamo calpestando un vero mosaico. Nell’Archivio Diocesano il prof. Cerfeda ci ha fatto vedere tanti documenti antichi, anzi antichissimi, tra cui il dizionario latino e una pergamena scritta in greco. Poi ci ha mostrato un intero libro di quattrocento pagine in latino e spagnolo che abbiamo provato a leggere, ma non è stato facile! Le parole che ci hanno colpito sono state “ Amicis de popolasion Grecum e Latinum” che ci hanno fatto capire che tra greci e latini non c’erano contrasti. Abbiamo scoperto tante altre cose in questo viaggio che non sapevamo e una delle più curiose è quella che la pelle di montone o di pecora era usata per rivestire i libri. Quando siamo ritornati a scuola eravamo tutti stanchi ma contenti. Nei giorni successivi a scuola Il lavoro è proseguito con l’aiuto dei nostri docenti. Abbiamo analizzato tutto il materiale videofotografico che ci ha permesso di acquisire informazioni importanti sui documenti visionati nell’Archivio, inoltre abbiamo scoperto la leggenda che sarà drammatizzata,la storia di Santa Barbara che, secondo la credenza popolare, protegge dai temporali, approfondito gli aspetti del monachesimo in terra salentina, studiato e sperimentato la tecnica dell’affresco e analizzato le iconografie presenti nella cripta e imparato ad eseguire con il flauto una nenia che implora santa Barbara,aiutati dalla prof.ssa Marchetti. Abbiamo,inoltre, fatto il confronto tra la cripta del Gonfalone, l’abbazia del Mito, San Nicola di Casole ed analizzato i cunicoli leggendari di collegamento tra queste strutture. É arrivato poi il momento dello scambio culturale per cui il giorno 20 maggio, ci siamo recati a Lecce dove un gruppo di coetanei delle scuole gemellate nel progetto ci aspettava per socializzare il proprio lavoro. Abbiamo visitato la chiesa di Santa Maria della Provvidenza, detta anche delle Alcantarine, e la Chiesa di San Nicola di Mira. Siamo partiti alle ore 8.30 dalla nostra scuola e alle 9.20 circa eravamo già di fronte a Porta Napoli dove ci aspettavano due signore gentili e simpatiche Rossella e Beatrice, le Referenti del progetto e delegate dell’Ufficio dell’Assessorato alla Pubblica Istruzione del Comune di Lecce, che ci hanno guidato verso la prima chiesa da visitare dove c’erano ad aspettarci gli alunni dell’Istituto Comprensivo “Galateo - Frigole” di Lecce. Hanno presentato questa chiesa meravigliosa e alternato la presentazione con musiche prodotte dai flauti e da altri strumenti. Mentre aspettavamo di proseguire la nostra visita, gli artisti cartapestai della zona ci hanno fatto vedere come si realizza una statua in cartapesta; peccato che una pioggia fitta ha costretto gli operatori a interrompere la lezione. Abbiamo proseguito il nostro percorso e siamo arrivati alla chiesa di San Nicola di Mira, che ci ha entusiasmato e incuriosito per la struttura e il diverso rito di celebrazione; abbiamo appreso, infatti, che la religione è l’ortodossa e il rito è quello bizantino. Abbiamo scoperto che qui si fa il Battesimo immergendo il neonato completamente nell’acqua e dopo quaranta giorni al bambino viene somministro il Sacramento della Comunione e della Cresima contemporaneamente e con l’assenza del Vescovo. Abbiamo avuto anche l’onore di conoscere il prete ortodosso Papas NIK Pace. E dopo aver attraversato una piccola parte del centro storico di Lecce abbiamo ripreso il pullman e siamo ritornati a scuola con il pensiero di aver trascorso una giornata indimenticabile malgrado la pioggia che, a tratti, è stata scrosciante. Per il giorno 31 Maggio è prevista la socializzazione del progetto. Verranno da Lecce e zone limitrofe cinquanta persone, per la maggior parte alunni, che ammireranno la bellezza del Monumento che abbiamo adottato e ne conosceranno l’importanza storica e artistica, attraverso la nostra voce nella veste di Ciceroni. Gli alunni delle classi IA e IB Scuola Secondaria di 1° grado Tricase Via Apulia 14 Cultura EXPO Giugno 2016 La fiaccola della Statua della Libertà, che illumina il mondo, è stata costruita dalla ditta di Gustave Eiffel come dono offerto da un Comitato democratico francese. IL LUNGO VIAGGIO DEL PROGRESSO Giugno 2016 ferro di 324 metri, la Torre Eiffel ed è ancora oggi simbolo di Parigi e della Francia. Premessa Fare la storia delle esposizioni universali dalla loro origine a oggi vuol dire parlare del mondo come è stato e del mondo come avrebbe potuto essere. L’EXPO è infatti uno specchio fedele della storia economica, sociale e politica ma è anche un’anticipazione del futuro o, meglio, un assaggio di quello che gli uomini di diversi periodi hanno immaginato come il proprio futuro. Anche senza risalire ai luoghi di incontro dei mercanti dell’antico Mediterraneo e della via della seta, alcune caratteristiche dell’EXPO si possono ritrovare in manifestazioni come le Fiere medievali. Nel secolo XII, i mercanti di tutta Europa confluivano verso la contea francese della Champagne, dove si tenevano con cadenza regolare fiere, che permettevano l’incontro fra i flussi commerciali del Mediterraneo e quelli del Nord Europa. Obiettivo principale era vendere e acquistare, ma anche scoprire che cosa stesse succedendo nel mondo, assistere a spettacoli e incontrare persone provenienti da regioni lontane. Le fiere si svolgevano sotto la protezione dei conti di Champagne che ne garantivano il pacifico svolgimento e vegliavano sull’incolumità degli stranieri. Con un balzo di qualche secolo, possiamo cercare un progenitore dell’EXPO in alcune stanze di palazzi signorili del Rinascimento, in cui i principi e i dotti collezionavano oggetti particolari ed eccezionali, esponendo all’ammirazione e alla meraviglia dei loro ospiti reperti naturali e prodotti dell’ingegno umano. La nascita della stampa aprì la strada alla creazione di Camere delle meraviglie più accessibili; l’evoluzione di tecniche sempre più efficienti ed economiche permetteva di realizzare libri che mostravano tali “meraviglie”. Persino l’Encyclopèdie, pubblicata fra il 1751 e il 1780, sotto la guida degli Illuministi Denis Diderot e JeanBaptiste D’Alembert, può essere considerata come una sorta di Expo di carta, il cui scopo era quello di presentare in forma sintetica l’intero spettro delle conoscenze e delle attività umane. L’Expo vera e propria è soprattutto figlia della Rivoluzione industriale. Con questo termine si intende un processo che prese avvio in Inghilterra nel corso del Settecento. L’introduzione sempre più massiccia di macchine in grado di sostituire il lavoro umano, nuove invenzioni e nuove scoperte, nuovi prodotti industriali, nuove tecnologie applicate ai trasporti, come navi a vapore e ferrovia, resero possibili aumenti della produttività mai sperimentati prima nella storia e furono i principali elementi che sostennero l’ascesa della Gran Bretagna come prima potenza industriale del mondo. STORIA DELL’ EXPO DA LONDRA 1851 a MILANO 2015 La prima EXPO universale viene organizzata a Londra al Crystal Palace ed è per i contemporanei un vero e proprio simbolo del trionfo della nuova civiltà industriale, una nuova era. Nel 1851, in piena era vittoriana (periodo della storia inglese compreso nel lungo regno della Regina Vittoria, cioè dal 1837 al 1901), l’Inghilterra, anzi l’impero Britannico decide di ospitare un’ EXPO che mostri la sua potenza industriale. L’esposizione ha il prestigioso appoggio della corona e del governo, che garantisce un ampio consenso nazionale e un’adeguata promozione all’estero. Si chiama Great Exhibition of the Works of Industry of All Nations, ovvero grande esibizione dei lavori dell’ industria di tutte le Nazioni. Fra i partecipanti manca l’Italia, non ancora diventata nazione, ma ci sono il Granducato di Toscana e lo Stato pontificio. Per l’esposizione gli Inglesi costruiscono il Crystal Palace, un edificio di vetro e ferro, una struttura di quasi 600 metri di lunghezza, che diviene un simbolo e un modello per le successive esposizioni. Verrà distrutto dal fuoco nel 1936. Dopo Londra 1851 l’evento era stato talmente eccezionale e coinvolgente, con sei milioni di visitatori, da lasciare nell’immaginario collettivo europeo un ricordo indelebile e il desiderio di organizzare nuove esposizioni. Nel 1855 a Parigi è organizzata la seconda esposizione universale. La progettazione inizia ancora prima che si chiuda l’l’Expo del Crystal Palace. La tradizionale competizione fra la Francia e la Gran Bretagna è certo un elemento importante per spiegare l’impegno profuso nell’organizzazione. L’esposizione avrebbe mostrato l’immagine di una Francia moderna, definitivamente fuori dagli orrori della Rivoluzione francese e dalle guerre napoleoniche. Per ospitare l’Expo parigino si costruisce il Palazzo dell’Industria, una struttura di ferro e vetro che occupava due ettari di terreno ed era alto trentacinque metri. I visitatori sono cinque milioni e fra i successi dell’esposizione si annoverava la classificazione dei vini di Bordeaux. Nel 1862 la manifestazione torna a Londra con più di sei milioni di visitatori. Nel 1867, ad essere protagonista è di nuovo la Francia con una Exposition Universelle d’Art e d’Industrie a Parigi che conquista circa 15 milioni di visitatori, mettendo in mostra, fra l’altro, gli ascensori Otis e segnando la comparsa sulla Senna dei Bateaux Mouches, battelli a vapore per i turisti e costruiti nel quartiere della Mouche. I battelli sono ancora oggi una delle più popolari attrazioni turistiche della capitale francese. Nel 1873 si interrompe l’alternanza fra Londra e Parigi, le due capitali che si erano fino ad allora contese le Expo, e l’esposizione è ospitata dall’impero Austroungarico, a Vienna nella zona del Prater, un antico terreno di caccia reale a sud della città. Gli organizzatori erano consapevoli che il loro paese non poteva vantare un primato tecnologico ed economico paragonabile a quello di Gran Bretagna e Francia e quindi viene dato maggiore spazio a temi di ambito culturale e sociale, determinando un’importante innovazione nella storia delle esposizioni con 7 milioni di visitatori. Nel 1876 per la prima volta sono gli Stati Uniti ad organizzare l’Expo, a Filadelfia, in una edizione con circa 11 milioni di visitatori. L’esposizione è al tempo stesso la celebrazione del centenario della Dichiarazione d’indipendenza degli Stati Uniti (il documento originale era esposto nel padiglione del Governo federale degli Stati Uniti) e la dimostrazione di come la giovane Nazione americana avesse ormai raggiunto la maturità in campo tecnico, scientifico e sociale. È stata progettata per le celebrazioni del Centenario e l’intera Statua della Libertà è stata completata in un decennio, a causa di problemi finanziari e organizzativi. Per questo, la presenza di “ pezzi “ della Statua in vari Expo non deve stupire. Veniva, infatti, riproposta a mano a mano che la costruzione andava avanti, per stimolare la raccolta di fondi e ribadire i rapporti di amicizia che legavano i due Paesi. Nel 1878 l’Expo torna a Parigi, nella zona del Campo di Marte su 66 acri di terreno, ormai ben più della costruzione del Crystal Palace. Una manifestazione vista da 13 milioni di persone, che possono ammirare il fonografo di Edison e anche la testa della Statua della Libertà, che ora svetta a New York. Nel 1880 è la volta di Melbourne in Australia, con un milione di turisti. Nel 1888 tocca alla Spagna, a Barcellona, con una manifestazione visitata da oltre due milioni di persone. Nel 1889 viene realizzata a Parigi l’ Expo, forse più famosa di tutti i tempi, visitata da 32 milioni di turisti. Per il centenario della Rivoluzione francese gli organizzatori approvano la costruzione di una torre in Nel 1893 l’Expo si trasferisce negli Stati Uniti, a Chicago, per celebrare i quattrocento anni dalla scoperta dell’America. I visitatori sono oltre 20 milioni. L’Expo di Bruxelles del 1897 è visitata dai 8 milioni di persone. Il Belgio aveva accolto le innovazioni della Rivoluzione industriale inglese e si trovava in una posizione geografica privilegiata come “ cerniera “ fra la Gran Bretagna, la Francia e la Germania. Nel 1900 l’esposizione ritorna a Parigi. L’inizio del Novecento era atteso come un evento simbolico, l’alba di una nuova era, in cui si auspicava che si sarebbero concretizzate tutte le promesse delle innovazioni tecniche e scientifiche dei decenni precedenti. È quindi naturale che si scatenasse una vera e propria gara fra le nazioni, per assicurarsi l’onore di ospitare l’Expo che avrebbe inaugurato il secolo dell’industria, dell’elettricità e del benessere materiale alla portata di tutti. Parigi 1900 è stato un evento spettacolare oltre ogni aspettativa. L’Expo occupava 216 ettari di superficie, è stata visitata da oltre 50 milioni di turisti, che hanno avuto la possibilità di apprezzare il cinematografo dei fratelli Lumière. Nel 1904 la manifestazione avviene a Saint Louis per celebrare i cento anni dall’acquisto della Louisiana da parte degli Stati Uniti. L’Expo, su un’ area di 1200 acri, ha avuto 19 milioni di visitatori, che hanno potuto vedere il telegrafo senza fili e il cannone Krupp. Nel 1905 a Liegi si svolge l’esposizione per i settantacinque anni dell’indipendenza belga. Nel 1906 l’Italia ha la sua prima Expo, a Milano, all’inizio del nuovo secolo, con oltre 5 milioni di turisti. L’esposizione milanese celebrava il traforo del Sempione, che permetteva il collegamento diretto in treno tra Milano e Parigi. Nel 1910 la manifestazione universale torna a Bruxelles, ormai legittimata come sede per grandi eventi internazionali. Nel 1911 si internazionale cinquantesimo alle macchine realizza a Torino “l’esposizione industria e lavoro” per celebrare il anniversario dell’Unità d’Italia. Oltre esposte nel padiglione del Lavoro, Cultura l’elettricità, l’automobile e l’aviazione erano le attrazioni tecnologiche di maggior rilievo. Nel 1913 Gand, la capitale delle Fiandre orientali, ospita, prima della Grande guerra, uno dei più grandi ed eleganti Expo belgi. L’esposizione sottolineava particolarmente due delle specializzazioni produttive: l’industria tessile e la floricultura. Nel 1915 a San Francisco la “Panama Pacific International Exposition” celebrava il completamento del canale di Panama. Oltre 18 milioni di visitatori. Nel 1929 l’Expo è di nuovo a Barcellona. Nel 1933 Chicago, per il centenario dalla propria fondazione, ospitava la “Century of Progress International Exhibition”, l’esposizione del secolo di progresso con 48 milioni di visite ed è dedicata all’ innovazione tecnologica. Nel 1935 l’esposizione è ancora a Bruxelles. L’Expo a Parigi del 1937 è stata l’ultima della lunga serie di manifestazioni parigine e l’ultima celebrazione degli ideali di pace e progresso in Europa, prima dello scoppio della seconda guerra mondiale. Nel 1939 l’Expo torna in America a New York. L’obiettivo dell’esposizione, che si svolge, a partire dal 30 aprile 1939, (in quell’anno scoppia la Seconda guerra mondiale), era quello di rappresentare un potente stimolo per la creazione di un futuro basato sul progresso tecnico e sulla democrazia, secondo lo slogan ufficiale “Costruire il mondo di domani con gli strumenti di oggi”. La manifestazione è dedicata all’“Alba di domani”, in cui la Televisione è uno dei protagonisti; il discorso del presidente Franklin Delano Roosevelt viene, infatti, mandato in onda in Tv. In mostra si potevano osservare altre novità come il nylon, l’aria condizionata e le fotografie a colori. Nel 1949 la manifestazione si svolge ad Haiti, a Port-Au-Prince per inaugurare la ripresa di queste manifestazioni dopo la seconda guerra mondiale. Nel 1958 la manifestazione torna a Bruxelles. La fine degli anni ‘50 è l’epoca in cui è stata appena creata la Comunità economica europea e lo Sputnik è andato in orbita. 15 L’Expo del 1962, a Seattle, è stata fortemente influenzata dal clima della Guerra fredda che, nell’ottobre dello stesso anno, porta USA e URSS a un passo dal conflitto, a causa della crisi suscitata dall’installazione di missili sovietici a Cuba. Per gli Stati Uniti è stata un’occasione per mostrare i loro progressi nello spazio. Nel 1967 a Montreal, in Canada, una delle attrazioni più visitate è stata la capsula originale in cui Juri Gagarin andò in orbita. Nel 1970 si svolge a Osaka, in Giappone, la prima esposizione universale asiatica con oltre 64 milioni di visitatori, che hanno potuto ammirare un modello di treno ad alta velocità, capace di toccare i 500 Km/h, il modello di un reattore nucleare e una prima versione del telefono cellulare. Nel 1992, a 500 anni dalla scoperta dell’America, l’Expo si svolge in Spagna, a Siviglia e ha avuto come tema: l’Era delle scoperte. Nel 2000 l’Expo arriva in Germania. Hannover appariva una località particolarmente indicata, perchè, dopo la ricostruzione postbellica, si era sviluppata, seguendo precocemente criteri di sostenibilità ambientale, che sarebbero stati tema centrale dell’Expo. Nel 2010 L’Expo si svolge in Cina. Shanghai rappresentava soprattutto la celebrazione della nuova posizione internazionale, raggiunta dalla Repubblica democratica cinese, offrendo una vetrina del progresso del Paese ancora più spettacolare delle Olimpiadi di Pechino 2008. I visitatori sono stati più di 73 milioni. Il 1° Maggio 2015 si è inaugurata a Milano l’EXPO, all’insegna del “Nutrire il Pianeta, Energia per la vita”. Si sono messe in gioco più di 140 Nazioni, concentrando l’attenzione su un tema centrale per il futuro dell’umanità. Nessuna esposizione ha mai puntato più sul tema che sui padiglioni. Non solo architetture maestose ed effetti speciali, ma soprattutto una riflessione su un argomento che coinvolge tutti come la lotta allo spreco e per la sostenibilità alimentare. L’alimentazione, appunto, un tema strettamente intrecciato alla storia e al Dna del nostro Paese e nello stesso tempo un’occasione per muovere le coscienze su una questione di interesse collettivo, rimettendo l’Italia al cento del dibattito mondiale. Milano 2015 è stata “l’Expo di tutto il mondo”, si sono uniti i sapori e i saperi del mondo. L’Expo del 2020 è stata assegnata a Dubai e gli Emiri stanno già lavorando per stupire il mondo con effetti speciali. Un’altra storia. È stato il primo satellite artificiale, lanciato nello spazio, dall’URSS nell’ottobre del 1957; viene esposto a Bruxelles 1958, scatenando una vera e propria competizione fra i Sovietici e Statunitensi. Simbolo dell’esposizione, e anche ora di Bruxelles, è l’Atomium una costruzione in acciaio che rappresenta i nove atomi di un cristallo di ferro. Classe III B Scuola Secondaria di 1° grado Tricase Via Apulia 16 Cultura Giugno 2016 PROGETTO D’ISTITUTO 2015/2016 ITINERARI ALLA SCOPERTA DELLE NOSTRE RADICI “ALIMENTAZIONE IERI e OGGI” COME È CAMBIATA LA NOSTRA ALIMENTAZIONE Con la nostra Insegnante di scienze, noi alunni della IIIC Scuola Secondaria di 1° grado, abbiamo trattato l’argomento “Alimentazione” nell’ambito del progetto d’Istituto “ALLA RICERCA DELLE NOSTRE RADICI”. Abbiamo confrontato le abitudini alimentari del passato con quelle di oggi e cercato di individuare i cambiamenti che hanno portato ad una errata alimentazione con conseguenti problemi di sovrappeso e obesità, raccogliendo ricette e riscoprendo cibi e abitudini di un tempo. La professoressa ci ha proposto queste domande da rivolgere ai nostri nonni: • Come era la vostra colazione alla mia età? • La merenda mattutina e pomeridiana, se si faceva , in che cosa consisteva? • Quante volte alla settimana mangiavate carne? • Che tipo di carne si mangiava? • In una settimana quante volte si mangiavano le verdure? • Quante volte alla settimana si mangiava il dolce? La professoressa ha poi rivolto a noi gli stessi quesiti. In classe abbiamo fatto la raccolta dei dati che abbiamo rappresentato con grafici confrontando l’alimentazione dei nostri nonni con quella nostra. È emerso che : vNoi a colazione mangiamo latte, biscotti, brioches, cornetti o altro al contrario i nonni latte con il pane o “siero” o paparotta. vA merenda noi consumiamo panini ,patatine e merendine mentre i nostri nonni non facevano nessun tipo di merenda e se la facevano consisteva in pane o frutta. vLa carne i nostri nonni la consumavano una volta al mese e consisteva in animali da cortile, pollo ,coniglio o quando c’era il maiale , noi invece tre o quattro volte a settimana mangiamo ogni tipo di carne soprattutto pollo e maiale. vCome dolce si mangiava un semplice pandispagna cotto sulla cucina economica e solo in occasione di una festa, mentre noi consumiamo tanti tipi di dolce tutti i giorni. vIl consumo della verdura è la nota davvero differente : i nostri nonni la mangiavano ogni giorno a pranzo e a cena ,al contrario solo pochi di noi ragazzi consumano la verdura due volte a settimana. Oggi comprendiamo che la dieta dei nostri nonni era per molti versi più corretta e più sana. Era un’epoca in cui le possibilità economiche erano limitate perciò si sprecava meno cibo , si riutilizzavano gli avanzi e la carne era un piatto dei giorni di festa e non per un consumo quotidiano. Si comprava il minimo indispensabile, il resto veniva dal lavoro più diffuso in quei tempi che era quello del contadino e per questo si mangiavano molti prodotti della terra. Il pane e la pasta si facevano a casa e non mancavano le uova che provenivano dalle galline cresciute nel cortile. Grande era l’attesa per le feste perché in quei giorni si ammazzava un pollo ed era l’occasione per stare tutti insieme a tavola consumando finalmente un dolce. Una volta l’anno veniva macellato il maiale da cui si ricavavano gli insaccati per tutto l’anno e la sugna che si usava al posto del burro. Ogni epoca ha i suoi pregi e i suoi difetti soprattutto le proprie abitudini di vita che oggi sono molto diverse rispetto al passato.In ogni caso l’alimentazione dei nostri nonni, paragonata alla nostra,era sicuramente più semplice ,ma più sana ed equilibrata. Con questa indagine abbiamo capito quanto l’alimentazione di oggi sia ricca di eccessi e a volte dannosa per il nostro organismo e quanto sarebbe positivo tornare alla semplicità dei nostri nonni. Classe IIIC Scuola Secondaria di 1° grado Tricase Via Apulia Concorso Don Tonino Bello 2015 / 2016 Io mangio il colorato e vivo bene… “I colori della Natura” Celeste Lombardi IIIC Scuola Sec di 1° grado Tricase Via Apulia Giugno 2016 17 Cultura Il progetto Nag Factor Quest’anno nella mia classe abbiamo fatto una serie di incontri molto interessanti. Abbiamo partecipato al “Progetto Nag-Factor” (quando la pubblicità ingrassa i bambini). Periodicamente sono venuti a scuola: una nutrizionista, una psicoterapeuta e alcuni esperti di motoria che ci hanno fatto delle lezioni di mini-tennis. La nutrizionista ci ha veramente fatto capire qual è il modo giusto di nutrirci. Ci ha spiegato che tutto ciò che ci piace, non sempre fa bene a noi bambini, ci ha stimolati a leggere bene le etichette dei prodotti che mangiamo come: caramelle, merendine, biscotti…per scoprire che non sempre ciò che è gustoso è fatto con ingredienti naturali, anzi spesso le grandi industrie studiano cosa mettere dentro il cibo per farci venire la voglia di mangiare sempre quei prodotti. La nutrizionista ancora ci ha spiegato in quali alimenti si trovano le proteine, le vitamine, il calcio…e cosa è meglio per noi bambini mangiare per crescere sani e forti. La dottoressa Rosa (psicoterapeuta) ci ha detto di non credere a tutto ciò che dice la pubblicità, perché spesso gli slogan sono studiati apposta per farci venire voglia di comprare alcuni prodotti e la pubblicità li ripete sempre, fin quando a noi ci viene la curiosità e la voglia di provare a mangiare quei prodotti e costringiamo i nostri genitori a comprarceli…con il risultato che mangiamo cibi poco salutari e pieni di calorie. I nostri amici esperti ci hanno insegnato a giocare al mini-tennis. Ci siamo divertiti molto a fare esercizi in palestra con le racchette e le palline da tennis e dopo tanti tentativi siamo riusciti a giocare in due. Ciò che però loro ci hanno sempre detto, ad ogni incontro, è che noi bambini dobbiamo muoverci tanto, correre, giocare… perchè in questo modo cresciamo sani e forti, ci manteniamo in forma e consumiamo tutto ciò che il nostro corpo accumula. Per noi partecipare a questi incontri è stato molto bello e abbiamo capito quanto è importante nutrirsi bene e muoversi tanto per crescere in buona salute. Classe IIIC Scuola Primaria Tricase via Apulia Progetto NAG FACTOR: quando la pubblicità ingrassa i bambini Siamo tutti pronti per l’appuntamento del 27 maggio 2016 a Lecce dove ci incontreremo con le altre classi sperimentali della Provincia di Lecce che hanno partecipato al Progetto, per socializzare i nostri lavori e l’esperienza vissuta in questo anno scolastico, alla presenza degli esperti che ci hanno seguito e hanno condiviso con noi tante attività. Abbiamo capito che la SALUTE COMINCIA A TAVOLA! Perciò stiamo imparando ad assumere comportamenti alimentari corretti, perché sappiamo che “mangiare” è un gesto di uso quotidiano da compiere conoscendo i principi nutritivi degli alimenti e scegliendo cibi salutari. Stiamo imparando a diventare anche piccoli critici degli slogan pubblicitari, distinguendo quelli INGANNEVOLI da quelli VERITIERI. E ancora, abbiamo OCCHI ATTENTI all’ETICHETTA degli alimenti! Le nostre filastrocche, l’invenzione di slogan, le ricette e i disegni danno senso di quanto abbiamo appreso durante il percorso. E il viaggio in MONGOLFIERA di questo anno scolastico è anche “SALUTARE”. Classe III Scuola Primaria Lucugnano “LA DANZA” DI E. MATISSE La prof.ssa di Arte ci ha proposto di dare, secondo un criterio personale, un colore alle cinque figure che popolano la famosa opera espressionista di E. Matisse dal titolo “La Danza” e ci ha invitati poi a socializzare alla classe il motivo della scelta. Ascoltando l’interpretazione che ne ha dato una mia compagna di classe, utilizzando il verde, il rosso, l’arancione, il grigio e il celeste, ho pensato al legame che c’è tra questi cinque colori e i 5 elementi fondamentali della vita e della natura, secondo la cultura orientale, soprattutto per la medicina cinese; essi rappresentano il legno, il fuoco, la terra,il metallo e l’acqua. Proverò ad esprimere la mia interpretazione partendo dal celeste. L’ACQUA (il celeste) è un elemento mutevole che da una visione astratta delle cose come le idee che può riflettere e quindi mostrare realtà che noi non possiamo vedere normalmente, può anche rappresentare la fluidità delle cose e la loro bellezza apparente; la sua trasparenza può essere collegata alla sincerità che a volte può essere anche dolorosa creando confusione e caos. Ci porta ai primordi della vita quando non era presente niente che il silenzio e il nulla. Il celeste rappresenta I’inverno, ma anche l’inizio e la fine delle stagioni come l’inizio e la fine della vita: ecco perché può produrre gioia ma anche tristezza. All’acqua appartengono i reni, la vescica, il sistema nervoso e quello endocrino; l’acqua è segno di sopravvivenza e quindi di attaccamento a tutto quello che può aiutarci . IL LEGNO (il Verde) rappresenta la vita che fiorisce viene paragonato al momento in cui DIO creò il mondo e rappresenta la perfezione che è flessibile e resistente come il legno che si può rigenerare, dimostra i sentimenti di gioia, felicità, calma e pace, ma è anche vivace; è la realizzazione solida delle idee perché tangibili e in cui noi possiamo immergerci con i nostri cinque sensi; la stagione attribuita ad esso è la primavera, perché dimostra la bellezza del legno e della natura, può essere paragonata alla nostra infanzia spensierata e felice come se fosse un sogno da cui non vorremmo mai più svegliarci, ma come ogni sogno non dura per sempre. A questo elemento appartengono il fegato, la cistifellea, i muscoli, i tendini e gli occhi. lL FUOCO (il rosso) è un elemento forte che fa pensare a un cambiamento o ad una trasformazione, come quella dell’adolescente che cresce e cambia sia fisicamente sia caratterialmente e in esso si concentrano un tumulto di emozioni sia positive che negative. Questo elemento è associato all’estate periodo in cui il sole risplende e le persone vanno al mare. Di questo elemento fanno parte il cuore, i vasi sanguigni, l’intestino tenue e l’orecchio interno . LA TERRA (l’arancione) è un elemento statico, ma in cui avviene la nascita; la terra dona la vita come una mamma amorevole mette alla luce e dona al mondo il proprio figlio. Questo elemento rappresenta l’età adulta in cui il proprio carattere è ben definito e solido , forgiato dall’esperienza. L’elemento di cui stiamo parlando viene associato alla fine dell’estate e l’età matura perché dopo aver provato forti emozioni ogni ragazzo, ogni persona, di qualsiasi età, ripensa al tempo trascorso con nostalgia, così fanno gli adulti, che vorrebbero ritornare bambini, ma così come la cenere non può diventare legno, allo stesso modo gli uomini non possono tornare bambini, anche se ciascun uomo custodisce dentro di sé il suo lato infantile. La terra è come un genitore che accudisce il figlio con dolcezza, aiutandolo a capire quello che è giusto e quello che è sbagliato avviandolo così alla vita. Si dice che alcuni uomini abbiano un vuoto nel petto perché si strappano il cuore per donarlo agli altri che lo ricevono lo stringono come un cuscino e poi lo buttano, ma loro ogni volta che gli ricresce lo ridonano e ripetutamente viene utilizzato e poi buttato e solo chi ha il petto vuoto accetta il cuore donatogli da un’altra persona. Questo elemento governa lo stomaco, la milza, il pancreas e le ghiandole mammarie . IL METALLO è l’elemento più duro di tutti. È associato all’autunno un periodo triste e di nostalgia perché si avvicina la fine dell’ anno questo elemento rappresenta la fine della nostra vita, la vecchiaia, perché il carattere di un vecchio è solido e non mutevole poiché è stato temperato dalla vita; inoltre come i metalli, i vecchi sono molto preziosi e ce ne sono di vari tipi, alcuni più duri altri, più dolci. La vecchiaia é seguita dalla morte. Questa età quella in cui la persona ripensa continuamente al passato e riflette di più perché è matura e cerca di trasmettere quello che ha imparato dalla vita ai suoi nipoti per aiutarli come meglio può. Alcune persone anziane diventano irascibili per vari motivi, come l’aver vissuto una vita molto difficile e per questo non si vuole avere rapporti con nessuno per non essere ferito ancora, per avere la pace desiderata o perché hanno una visione pessimistica del mondo e non vogliono trasmetterla agli altri. All’elemento del metallo appartengono i polmoni, il naso, il colon, la pelle e i peli. Noi esseri umani siamo abituati a trasmettere tutte le informazioni e esperienze che immagazziniamo o elaboriamo per arricchire l’altra persona e perché cosi facendo noi viviamo nei ricordi di altre persone raggiungendo l’obbiettivo di ogni essere umano: sopravvivere. Io Sakar Stefanazzi dono a tutti voi queste mie riflessioni. Sakar Stefanazzi IIIA Scuola Secondaria di 1° grado Tricase Via Apulia 18 Vita Scolastica: Scuola dell’Infanzia Giugno 2016 Visita guidata al Palazzo Baronale Tiggiano Giovedì 28 aprile i bambini fiocchi verdi, fucsia, arancioni, sono partiti con entusiasmo per la loro prima uscita didattica nell’ambito dell’unità di apprendimento “Saperi e sapori.., in festa”. I bambini sono stati accolti con una fetta di ciambellone all’arancia. Esperienza, esaltante per i bambini, che ha permesso loro di vivere in prima persona tutte le fasi per la preparazione della marmellata all’arancia a partire dalla raccolta. La mattinata si è conclusa con una divertente caccia al tesoro. Giugno 2016 19 Vita Scolastica: Scuola dell’Infanzia Cosa bolle in pentola? Il nostro orto nel giardino della scuola Visita al frantoio Scuola dell’Infanzia Via Pertini Ticase MOMENTI PER CRESCERE! “Acqua, amica mia” “Laboratori del Gusto” ...buono lo yogurt di giornata! Una Scuola in allegr ia Noi Insegnanti della Scuola dell’Infanzia di Via Pertini, quest’anno, con grande entusiasmo, abbiamo festeggiato il Carnevale con i nostri piccoli alunni, travestendoci TUTTE da PAGLIACCIO, scatenando tante sonore e allegre risate nei bambini, perché per noi: “RIDERE... È UNA COSA SERIA” Fontana-riciclo costruita a scuola Scuola dell’Infanzia Depressa LA GIORNATA DEL GUSTO! Per educare i bambini al gusto, all’alimentazione e promuovere un modello alimentare rispettoso dell’ambiente e delle tradizioni, la Scuola dell’ Infanzia di Lucugnano ha organizzato delle giornate dedicate alla preparazione e degustazione di prodotti locali: le chiacchere, la frisa, la spremuta. Inoltre per avvicinarli al mondo della produzione, attingendo dal territorio come fonte di informazioni, materiali, esperienza e conoscenza sono stati realizzati degli incontri con alcune aziende locali quali la Masseria Caracci di Alessano per la lavorazione del latte e il forno Gonfalone di Tricase per la produzione di prodotti tipici. Scuola dell’Infanzia Lucugnano Dal latte ...al formaggio Carnevale nella nostra scuola: festa in maschera. 20 Vita Scolastica Giugno 2016 Leggere è … Giugno 2016 Con AGOP... la solidarietà diventa poesia Dopo aver conversato e riflettuto sull’iniziativa AGOP e sulle problematiche di cui si occupa esprimiamo, in versi, il nostro pensiero. ...viaggiare nel mare delle emozioni, immaginare, sognare ad occhi aperti, conoscere le storie degli altri, volare in un mondo che non c’è, aprire tante finestre per sentirsi liberi e vivere storie coinvolgenti, crescere e guardare lontano, assorbire conoscenze… Sono queste e tante altre le riflessioni che gli alunni delle classi 3^ A-B-C , 4^A-B-C della Scuola Primaria di Via Apulia e tutti gli alunni delle classi della Scuola Primaria di Lucugnano hanno pensato per il Concorso “Leggere è…” indetto dalla Casa Editrice Il Battello a Vapore . Da anni il nostro Istituto si impegna nella diffusione della pratica della lettura per tutti i gradi di scuola, così anche quest’anno i nostri alunni si sono arricchiti della presenza di autori e scrittori che hanno presentato le loro opere e hanno dialogato con i nostri studenti. A questo si aggiunge la nascita di un nuovo spazio dedicato alla Biblioteca Scolastica arricchito di 300 nuovi libri, frutto della partecipazio- “IL DONO” ne al Bando di Concorso indetto dal Cepell (Centro per il libro e la lettura) e al Progetto In vitro. L’iniziativa del Libro Party 7^ Edizione conclude il percorso di quest’anno con le numerose mattinate di reading in giardino e con la partecipazione straordinaria di alcuni autori come la scrittrice Daniela Morelli con il suo libro “Sos uomo in mare”, lo scrittore e poeta Bruno Tognolini e l’attrice Silvia Lodi. 21 Vita Scolastica Un grande abbraccio vorrei donarti e sempre, a me, vicino sentirti, parole di sole sussurrarti insieme di certo saremo più forti ed ecco il dono del tuo sorriso riempire di gioia il mio viso CONCORSO “OBIETTIVO INCLUSIONE” Oggi 21 Maggio 2016 noi ragazzi Davide Morciano, Alessio Legari e Giorgio Massaro, alunni della classe IB della Secondaria di I grado, insieme alla nostra Prof.ssa di Arte e Immagine Addolorata Scupola e alla Sig. Eleonora mamma di Alessio Legari, siamo stati a Lecce presso l’Istituto Tecnico Adriano Olivetti a ritirare un riconoscimento per il lavoro che avevamo presentato, relativo al Concorso “ Obiettivo Inclusione”. Abbiamo realizzato a questo scopo una serie di sculture con dei rotoli di cartone avanzati dagli scontrini fiscali che la nostra Prof.ssa ci ha messo a disposizione.Del nostro gruppo facevano parte anche Perché lettori non si nasce, ma si cresce! Leggere è… aprire tante finestre per sentirsi liberi e vivere storie coinvolgenti I ragazzi della IVA della Scuola Primaria dell’Istituto Comprensivo ”Tricase- Via Apulia “ (Le), con grande entusiasmo, hanno sintetizzato le loro idee su un cartellone murale, partendo ciascuno dal luogo preferito di lettura e rivivendo i momenti emozionali delle storie dei libri. La frase divisa in due cartelloni, dato il numero dei partecipanti, 27 alunni, è rappresentata con l’apertura di tante finestre che permette di viaggiare liberi, vivendo storie coinvolgenti. I ragazzi dalla prima usufruiscono di una loro ricca bibliotechina di classe, gestita da tre bibliotecari che svolgono puntualmente ogni giorno il loro compito di prestito e restituzione libri. Inoltre hanno la possibilità di leggere i libri della biblioteca della scuola durante il laboratorio di lettura pomeridiano. I versi che abbiamo inventato ci invitano a non pensare solo a noi stessi, ma ad essere disponibili verso gli altri, a guardare sempre, con ottimismo, la vita intorno a noi. Classe IVB Scuola Primaria Tricase Via Apulia Classe IVA Scuola Primaria Tricase Via Apulia Leggere è… conoscere e imparare Per alcuni leggere è avere mal di testa ma per me è una vera festa. Mi piacciono favole, fiabe e storie vere e racconti fantastici da gustare. Draghi, fate e maghi vengon fuori dalle fiabe e dalle favole animali parlanti e uomini volanti. Dalla più antica alla nuova scrittura noi vi auguriamo buona lettura! Progetto Giornale Andrea Z. IVB Scuola Primaria Tricase Via Apulia “IL CHIACCHIERONE” Leggere è… I bambini della classe IV C dell’I.C. “Tricase Via Apulia” quest’anno hanno letto i libri della biblioteca di classe e molti altri portati da casa. Così quando si è trattato di invitarli a scrivere una frase che completasse “Leggere è…” non hanno avuto problemi. Hanno sfoderato le loro brillanti idee e dopo aver scelto la tecnica artistica del popup hanno dato vita ad un lavoro collettivo su un grande cartellone. Referente del progetto: Lecci Anna Maria Docenti responsabili della Redazione: Ferrarese Annamaria Lecci Anna Maria Minerva Rosamaria Alunni redattori: Cafiero Matteo IIA Scuola Secondaria di 1° grado Chiarello Caracciolo Danilo IIIB Scuola Secondaria di 1° grado Chiuri Serena IIIB Scuola Secondaria di 1° grado Ciardo Manuela IIIB Scuola Secondaria di 1° grado Ciardo Valerio IIA Scuola Secondaria di 1° grado Indino Davide IIID Scuola Secondaria di 1° grado Minerva Benedetta IIID Scuola Secondaria di 1° grado Turco Debora IIIB Scuola Secondaria di 1° grado Urso Gabriel IIIB Scuola Secondaria di 1° grado Urso Lorenzo IIB Scuola Secondaria di 1° grado Pubblicazione ON LINE a cura del prof. Antonio Marsano Grafica e stampa: Serafino Arti Grafiche - Tricase 0833.541866 Alfarano Miriam e Antonazzo Samantha che però non sono venute alla manifestazione. La premiazione si è svolta nella palestra della Scuola ed è stata accompagnata da momenti di sport e di spettacolo. É iniziata alle ore 9.00 con la partita di pallacanestro in carrozzina giocata dai ragazzi della squadra “ Lupiae Team Salento”. La partita è stata tanto suggestiva che ci ha fatto pensare a quanto siamo fortunati noi ad avere tutti gli arti mentre per qualcuno sono inutilizzabili o addirittura inesistenti per motivi di varia natura, in particolare abbiamo avuto il piacere di veder giocare questi atleti di varie età con determinazione e forza d’animo sforzandosi di dare il meglio nell’assolvere ai diversi ruoli. Per quanto concerne la valutazione degli elaborati, la giuria, composta da artisti e rappresentanti istituzionali tutti esterni all’Istituto, ha valutato i quasi duecentocinquanta lavori pervenuti assegnando i sei premi previsti dal bando con non poche difficoltà, data la qualità dei lavori. Alla luce di ciò, ha deciso, in accordo con i partnes di progetto,oltre ai premi inseriti nel bando, di assegnare ulteriori menzioni speciali, accompagnate da premi non in denaro, gentilmente offerti da Enti e Associazioni patrocinanti l’iniziativa. La commissione ha così deciso di assegnare il primo posto delle menzioni speciali al nostro lavoro. Quando la Preside dell’Istituto I.T.E., Patrizia Colella, ha pronunciato: “il premio viene assegnato all’Istituto Comprensivo “Tricase via Apulia” per il lavoro “Laboratorio del riciclo”, ci siamo sentiti degli eroi. Ci è stato consegnato il certificato e, da parte della Monteco, un plico contenente delle scatole di cartone per la raccolta della carta e alcuni “disco-orario” che contengono l’alfabeto del rifiuto. Che soddisfazione! Quando li posizioneremo a scuola tutti penseranno che il merito è nostro! La motivazione del premio è per aver dato sfogo alla fantasia creando delle piccole sculture, con materiale di scarto. Questa manifestazione è stata bellissima non vedevamo l’ora di tornare a scuola e raccontare tutto ai nostri compagni orgogliosi di aver rappresentato il nostro Istituto e conquistato un trofeo con un lavoro così modesto, svolto divertendoci. È proprio vero, non è la grandezza delle cose che fa la differenza, bensì il cuore che ci metti nel farle e la gioia che ti da il vederlo riconosciuto. Davide Morciano, Alessio Legari, Giorgio Massaro IB Scuola Sec. di 1° grado Tricase Via Apulia 22 Vita Scolastica Giugno 2016 “Tutti insieme per scoprire e crescere” Ho conosciuto la tartaruga Molly e i suoi amici animali. Ho conosciuto le maestre, ho imparato tante cose nel Laboratorio manipolativo dell’argilla. ACCOGLIENZA STORIA Giugno 2016 Mani in-terra Piccoli contadini in erba. UN OROLOGIO PER LA CLASSE La semina dei legumi a scuola Che emozione quando il primo giorno di scuola abbiamo conosciuto le maestre, accarezzato la tartaruga Molly e fatto il puzzle insieme con la mamma. Sono anche venute a trovarci le nostre maestre della Scuola dell’Infanzia. È stato bellissimo quando siamo entrati in classe. È stato il più bel giorno del mondo! IL CARNEVALE È divertente imparare il tempo in palestra: è notte e dormiamo, è mattina e ci svegliamo. E tutto ricomincia: buio, luce, buio, luce... Anche le stagioni sono belle. Il Carnevale è stato fantastico ed emozionante. Eravamo tutti travestiti da tartaruga Molly ed io mi sentivo felice APPRENDIMENTO LETTERINE Ci è piaciuto tanto imparare le letterine. Ogni volta diventavamo indiani come la I, orsi come la O, elefanti come la E, api come la A, uccelli come la U... MASSERIA DI NONNO TORE Mi è piaciuto quando ho fatto il laboratorio del gusto e quando sono andata a dare da mangiare agli asinelli e al cavallo Stella. Li abbiamo accarezzati: Una volta abbiamo anche mangiato la marmellata di mele come la M. È stato bello studiare le letterine con i nostri compagni! NATALE erano pelosi. Che felicità! La seconda volta che siamo andati da Nonno Tore abbiamo fatto tante attività. È stato magnifico! Abbiamo raccolto i fiori e poi con questi abbiamo dipinto. È stato meraviglioso! A Natale le maestre ci hanno donato tutto l’affetto. Abbiamo cantato e giocato a tombola con i compagni delle classi seconde. Come vorrei che fosse di nuovo Natale! LABORATORIO MANIPOLATIVO ARGILLA È stato bello il laboratorio manipolativo. Abbiamo fatto opere bellissime d’argilla. Al primo incontro eravamo molecole d’acqua e molecole di terra. Poi abbiamo imparato cos’è l’impronta, la traccia e la texture. Insomma, mano a mano siamo diventati bravissimi. Ci siamo divertiti a creare forme, abbiamo costruito le torri e lanciato in alto palline d’argilla. Tu, maestra Elena, ci hai fatti crescere con l’argilla, ci hai fatti diventare grandi, perchè sei bravissima! LA NOSTRA SERATA MAGNIFICA (socializzazione genitori) Nella nostra serata speciale la maestra Elena era generosa e bella. Ci ha permesso di portare a casa alcuni capolavori che abbiamo realizzato nel laboratorio manipolativo d’argilla. Ha anche donato alla scuola un pannello con le nostre piastrelle che ha fatto diventare case nel giorno e nella notte. Alla Dirigente è piaciuto molto, e anche a noi. È stata una serata meravigliosa! 23 Vita Scolastica Noi alunni della classe II C a T.P. abbiamo costruito insieme alla maestra Chiarello un orologio vero. La maestra ha portato in classe un grande pezzo di legno rotondo e ci ha chiesto di pensare a come volevamo trasformarlo in un orologio funzionante. Ognuno di noi ha disegnato il modello con il soggetto preferito e ha indicato i colori da usare. Poi abbiamo esposto alla lavagna tutti i modelli e abbiamo votato quello che ci piaceva di più. Ha vinto quello della nostra compagna Francesca. È un grande smile sorridente, colorato di giallo, arancione, rosso e azzurro. Dopo abbiamo iniziato il lavoro. Prima abbiamo pitturato il legno con una vernice bianca per legno, per avere uno sfondo tutto uguale e per fare uscire più vivaci i colori che avremmo messo successivamente, poi l’abbiamo dipinto di dietro tutto arancione, mentre davanti abbiamo disegnato il modello scelto. A turno tutti quanti noi alunni l’abbiamo pitturato con le tempere. Una volta finito di colorarlo, l’abbiamo lasciato asciugare per bene. Passati alcuni giorni, abbiamo spruzzato uno spray per renderlo più lucido. Prima di mettere i numeri Diventiamo alberi: primavera e le foglie dondolano felici; estate i frutti si ingrossano; autunno e il vento fa cadere le foglie; inverno e l’albero si chiude e dorme. E poi tutto ricomincia... abbiamo discusso un pò e poi abbiamo pensato che invece di disegnarli era meglio attaccare quelli fatti di gomma, che ci aveva fatto vedere la maestra, così erano in rilievo e sembravano più belli da vedere. Alla fine la maestra ha messo il meccanismo con le lancette e un gancio per appenderlo. Per farlo funzionare serve una sola batteria. È stata un’attività molto interessante e ci è piaciuto tanto costruire questo bellissimo orologio che ora è appeso in classe e con il quale ci esercitiamo a leggere l’ora. Classe IIC Scuola Primaria Tricase Via Apulia SOCIALIZZAZIONE SERATA del 19 maggio2016 Classe 1 Scuola Primaria Lucugnano La fiaba degli scacchi 1. Un giorno due re si incontrarono, uno era il Re dei Bianchi e l’altro era il Re dei Neri. 2. Il Re dei Bianchi disse al Re dei Neri che lui possedeva il regno più potente. 3. Il Re dei Neri disse al Re dei Bianchi che si sbagliava perché il suo regno era quello migliore. 4. I due re decisero di sfidarsi in battaglia. 5. Il Re dei Bianchi disse che il campo di battaglia doveva essere bianco, ma il Re dei Neri non accettò. 6. Siccome i due Re erano molto saggi decisero che il campo sarebbe stato bianco e nero. L’opera è stata donata alla scuola dall’artista Elena Turco, a testimonianza del laboratorio manipolativo propedeutico per l’argilla “Il caso e la regola” secondo il metodo Bruno Munari Il pannello è stato realizzato con le piastrelle che i bambini hanno creato durante il percorso 7. Ognuno voleva avere un esercito più forte dell’altro, ma siccome erano molto saggi decisero che i due eserciti dovevano essere uguali. 8. Decisero di non fare una battaglia violenta e perciò inventarono una battaglia intelligente: il gioco degli scacchi. 1. 3. 5. 7. Classe IA Scuola Primaria Tricase Via Apulia Una didattica inclusiva Venerdì 13 Maggio si è svolta un’attività laboratoriale che ha visto coinvolti gli alunni della classe I B del plesso di via Pertini. L’attività è nata in un’ ottica inclusiva: gli obiettivi erano quelli si sviluppare il senso di appartenenza al gruppo classe e la condivisione dei momenti di gioia con i compagni. L’attività è stata proposta in forma ludica privilegiando la creatività e l’espressività. La maestra Antonella ha disposto sui banchi dei piatti di plastica con i colori a tempera (colori primari)….. ad ognuno di noi è stato dato un foglio con delle immagini che rappresentavano fiori e farfalle. Dalla “scatola magica”, abbiamo preso delle spugnette di forme diverse: coniglietti, stelline, fiocchi, ecc… e abbiamo colorato i disegni con diverse spugnature. Anche Andrea ha partecipato con grande gioia ed entusiasmo a questa attività. Adesso in classe abbiamo un bellissimo e coloratissimo cartellone appeso sulla parete della nostra aula. Classe IB Scuola Primaria Tricase Via Apulia 2. 6. 8. 4. Classe IIC Scuola Primaria Tricase Via Apulia 24 Vita Scolastica Giugno 2016 Da un po’ di tempo a scuola viene un anziano signore, che noi abbiamo soprannominato “Nonno Totò”. È tanto gentile e disponibile e ci insegna come coltivare bene le piantine nel giardino della nostra scuola. Le maestre, sin dall’inizio dell’anno ci hanno spiegano quanto è importante mangiare prodotti sani e nutrienti, magari coltivati in modo naturale, senza usare prodotti chimici per la concimazione, perciò nonno Totò ci ha fatto vedere concretamente come si fa. È venuto per la prima volta quando ancora era inverno e con la sua piccola fresa, ha dissodato la terra dura e piena di erbacce del giardino della nostra scuola, successivamente l’ha concimata con il letame e ha piantato e seminato diverse piantine: insalata, cipolle, ravanelli, spinaci, patate, zucchine, cocomeri… Periodicamente è venuto a scuola per seguire la loro crescita, per pulirle dalle erbacce e per innaffiare. Osservando il suo lavoro abbiamo capito quanto tempo e quanto lavoro ci vuole per far crescere e maturare i prodotti che servono per nutrirci. Grazie, nonno Totò!!! Classe IIIC Scuola Primaria Tricase Via Apulia Martedì, 15 marzo 2016 io, insieme alla mia classe e all’altra terza di Lucugnano ci siamo recati a Salve, all’agriturismo “Sante le Muse”. La mattina sono arrivato a scuola con tanta ansia e felicità, perché da tanto che aspettavo questo momento. Il pullman è arrivato in orario e tutti emozionati siamo saliti, durante il tragitto abbiamo osservato dal finestrino la campagna che cominciava a risvegliarsi dopo il lungo sonno invernale: alcuni alberi erano già fioriti, le campagne erano tutte piene di erba, con qualche papavero e tanti fiori gialli. Senza renderci conto siamo subito arrivati all’agriturismo. Al nostro arrivo siamo stati accolti con entusiasmo e gentilezza dai proprietari dell’agriturismo, i quali hanno subito cominciato a farci osservare alcune piante coltivate da loro sotto ai teli, per ripararle e proteggerle dal freddo dell’inverno. Nella campagna ben curata c’erano piante di fragola, insalata, pomodori, cipolle prezzemolo, piselli, fave…Mi sono divertito molto ad osservare un curioso spaventapasseri costruito con le lattine a cui era stato attaccato un cuore di cartone. Mi ricordava tanto il protagonista della fiaba: “Il mago di Oz”. Nel grande giardino c’era anche una casetta meravigliosa costruita a misura di bambino. Dentro c’era tutto in miniatura: una piccola cucina, un lettino, delle sedioline…Le maestre hanno faticato a farci uscire: noi eravamo molto attratti perché ci sembrava di vivere nella casetta di Pollicino. La guida ci ha fatto notare che nel giardino c’era uno strano pollaio, costruito nel tronco cavo di un ulivo secolare, ci sembrava di sognare immaginando come, nel passato, i bambini scendessero nel tronco per raccogliere le uova. La giornata era un po’ fredda, il cielo pieno di grosse nuvole, che ci hanno fatto pensare che forse sarebbe arrivata la pioggia, per fortuna invece così non è stato. Finalmente siamo entrati in una grande casa, al calduccio. Le maestre ci hanno diviso in due gruppi per farci partecipare ai due laboratori: uno di lettura e l’altro di lettura delle etichette. Per me è stato molto interessante ascoltare e capire come si leggono le etichette degli alimenti che compriamo e mangiamo volentieri. Il biologo ci ha infatti spiegato che dobbiamo fare molta attenzione al colorante E 100 e a tutti gli altri ingredienti che sono contenuti nei cibi che piacciono tanto a noi bambini: caramelle, cioccolata, nutella…Nel laboratorio di lettura la signora Fabiana ci ha letto dei libri molto interessanti: “E poi…è primavera”, “L’albero”, “Safari” …tutte storie che ci hanno fatto capire che la natura ha bisogno di cura, pazienza e tanto amore. Subito dopo abbiamo colorato usando degli strani colori: il rosso della passata di pomodoro, il verde del pesto, il giallo della curcuma…Che esperienza emozionante vedere che si possono fare dei bellissimi disegni usando i colori nascosti nella natura! A mezzogiorno abbiamo mangiato: orecchiette al sugo, pollo, patate, frutta e il dolce, tutto preparato con i prodotti coltivati nell’agriturismo. Era tutto davvero buonissimo! Dopo pranzo abbiamo giocato tutti insieme, nel grande giardino e ci siamo divertiti un mondo, a contatto con la natura. Questa giornata è stata bellissima, per tanti motivi: ho imparato tante cose sul cibo, ho capito quanto è importante amare e proteggere la natura e in più è stato bellissimo giocare all’aria aperta, tutti allegri e spensierati. Classe IIIC Scuola Primaria Tricase Via Apulia Vita Scolastica Un viaggio “SALUTARE” ...EMOZIONANTE! Nonno Totò UNA GIORNATA INDIMENTICABILE Giugno 2016 UN GIORNO DI SCUOLA MOLTO SPECIALE Il 13 maggio 2016 sono arrivato a scuola e ho subito provato gioia e felicità perché dovevamo partire per una visita guidata. Con il pullman siamo andati a prendere i bambini di Lucugnano e poi ci siamo diretti al “Museo di Paleontologia e Paletnologia” di Maglie. All’ingresso c’era una bellissima fontana che io ho subito notato. Ci aspettava una guida che ci ha fatto salire al piano di sopra dove c’era la più antica biblioteca della Puglia, con tanti libri di ogni genere. Al piano di sotto c’era il museo e la guida ci ha fatto vedere la “spirale della vita” e ci ha spiegato come è nato il mondo e la sua evoluzione fino ai nostri giorni. In un’altra stanza, chiusi in dei pannelli di vetro, c’erano resti fossili di animali preistorici e denti di lupo, di orso e di gazzella. In quel momento ho pensato che tutto ciò che avevo studiato fino a quel momento era davanti ai miei occhi. Continuando il nostro percorso abbiamo visto l’evoluzione dell’uomo attraverso dei disegni, dall’Homo Habilis all’Homo Sapiens-Sapiens. Successivamente abbiamo visto alcune ossa di cinghiale preistorico e un dente di mammut: erano entrambi giganteschi. In un’altra stanza la guida ci ha lasciato osservare liberamente i resti dei vasi neolitici, erano veramente tanti e di diverse dimensioni. Senza accorgercene è arrivata l’ora della merenda e così siamo usciti all’aperto per sgranocchiare il nostro gustoso panino. Quando siamo rientrati la guida ci ha fatto vedere un importante documentario che parlava della “grotta dei cervi” che si trova a porto Badisco. Qui gli speleologi hanno trovato resti di ossa di animali, uomini e utensili preistorici, ma ciò che mi è rimasto più impresso sono i dipinti ritrovati sulle pareti della grotta che raffiguravano la caccia al cervo e molte impronte di mani di bambino che dimostravano il loro coraggio entrando al buio nella grotta. A questo punto la visita al museo era terminata e così il pullman ci ha portato all’orto botanico “La Cutura” di Palmariggi. Io, appena siamo arrivati, ho sbirciato di qua e di là ed ho subito capito che si trattava di un vero e proprio paradiso. La guida ci ha spiegato che in quell’orto botanico esistono più di 2500 piante grasse. Abbiamo iniziato il nostro percorso osservando moti tipi di piante speciali come: palme, cactus e molte piante esotiche che provengono dalle zone calde. Più avanti abbiamo visto un meraviglioso roseto, con rose di ogni genere e colore e tanti tipi di erbe officinali, cioè usate in cucina e per curare le persone. Camminando nell’orto abbiamo trovato un laghetto naturale dove vivono girini, tartarughe, pesci e tante piante come papiri, canneti e ninfee che lo rendono meraviglioso. Ancora più avanti abbiamo ammirato un “giardino segreto” chiamato così perché custodisce piante rare. Molto bello e veramente particolare è stato il “giardino-labirinto” formato da molte aiuole disposte in modo geometrico. La guida ci ha spiegato che i cespugli che formano le aiuole hanno impiegato molti anni per crescere. Proseguendo abbiamo visto un recinto a cielo aperto dove circolano liberamente: galline, cavalli, cigni, pony, caprette, fagiani, anatre e oche. A questo punto la visita è terminata e noi ci siamo messi nel pullman e siamo andati a mangiare nel parco giochi antistante al santuario di Monte Vergine. Abbiamo visitato la chiesetta e la maestra ci ha raccontato che un bambino, per cercare una pecora, è caduto in una grotta profonda ed è stato salvato miracolosamente dalla Madonnina, per questo in quel luogo le è stato dedicato il santuario. Siamo risaliti sul pullman per ritornare a scuola e nel tragitto ho pensato al proprietario dell’orto botanico che viaggiando ha raccolto un’immensità di piante e semi molto rari. Grazie a lui molti bambini possono conoscere meravigliose piante provenienti da molte parti del mondo. Non dimenticherò mai questa serena giornata. Classe IIIC Scuola Primaria Tricase Via Apulia Siamo giunti ormai a destinazione! Il nostro viaggio immaginario, a bordo della nostra speciale mongolfiera, quest’anno ci ha fatto volare alto per conoscere ed esplorare “ il mondo del sapere”, con i suoi luoghi diversi, le diverse culture e tradizioni, le tante storie affascinanti o problematiche che ci hanno insegnato ad ascoltare e comprendere gli altri, a raccontare e a raccontarci. Le tappe speciali del nostro percorso, vere e proprie “ soste di riflessione”, ci hanno permesso di condividere tutti insieme le esperienze di apprendimento che, giorno dopo giorno, ci hanno arricchito di molteplici emozioni, valori, vissuti e ci hanno fatto crescere l’uno accanto all’altro in uno scambio reciproco di idee, conoscenze, competenze. A scuola... con martello e chiodi La maestra ci ha fatto costruire il geopiano per aiutarci a capire e a studiare i poligoni. Il geopiano è uno strumento che è stato inventato dal matematico inglese Caleb Gattegno. Viene costruito con una tavoletta in legno di forma quadrata sulla quale viene disegnato un reticolo in cui i nodi sono messi in evidenza con dei chiodini o con delle viti e sul quale si possono formare i vari poligoni stendendo degli elastici da un chiodo all’altro . Questo strumento è molto utile per capire tante proprietà di queste figure. La maestra ci ha fatto procurare delle tavolette in legno lunghe e larghe 18 x 18 cm e venticinque i chiodi e ci ha fatto disegnare il reticolo con i quadrati di cm. 3 x 3. Poi ci ha fatto piantare i chiodi nei punti d’incrocio per evidenziare i nodi nei quali inserire gli elastici. Terminati i nostri geopiani ci ha dato degli elastici e con essi abbiamo formato varie forme di poligoni che abbiamo poi ridisegnato sul quaderno. Classe IVA Scuola Primaria Tricase Via Apulia Un viaggio sereno e accattivante, reale e fantasioso, pieno di scoperte ed emozioni! Dal “Mondo DIRITTO” a “NATALE: sosta di PACE!”, dal “Risveglio della natura… senso della RINASCITA” a “Piccoli LETTORI in una SCUOLA AMICA”, da “Mai SAZI di crescere”, a “Più sani, più belli!”: un intreccio di tematiche progettuali, fra attività curricolari e laboratoriali, che ci ha coinvolto e appassionato. E a conclusione di questo anno scolastico, ancora in un’armonia di colori, emozioni e relazioni, la nostra mongolfiera ci fa atterrare dopo un viaggio “SALUTARE” …EMOZIONANTE! Scuola Primaria Lucugnano 25 LABORATORIO DI STORIA: l’homo Naledi, un nuovo antenato nell’album dell’umanità In classe abbiamo letto un articolo apparso sul “MESSAGGERO” datato 11 settembre 2015 che riguardava una scoperta archeologica. La nostra maestra ci ha lanciato una sfida : leggere l’articolo per trovare tutte le informazioni possibili su questa nuova specie umana, per scrivere poi un testo informativo da inserire nel nostro libro di storia. Ci siamo perciò divisi in gruppi e con grande emozione abbiamo fatto questo lavoro di ricostruzione storica. Abbiamo scoperto che nel 2013 alcuni studiosi hanno trovato in Sud Africa una nuova specie di ominide , che hanno denominato:”NALEDI” cioè “STELLA” (significato del termine nella lingua locale). È stato ritrovato nel fondo buio di una caverna con 15 individui. L’uomo Naledi seppelliva intenzionalmente i morti eppure aveva un cervello piccolo e poco sviluppato rispetto ai SAPIENSSAPIENS .Era piccolo, non era alto più di un metro e mezzo e pesava 45 chilogrammi circa. Aveva le dita curve , sapeva arrampicarsi, camminare e correre. Le sue gambe erano lunghe rispetto al resto del corpo e riusciva a stare eretto. Gli studiosi sono certi che si tratti di un nostro antico progenitore, però non hanno ancora concluso i suoi ritrovamenti, perché vogliono scoprire ancora altre informazioni. Quando i ritrovamenti saranno finiti si potrà raccontare questa meravigliosa scoperta sui libri di storia. Noi siamo però soddisfatti delle nostre scoperte e siamo contenti, nel nostro piccolo, di esserci portati avanti con il lavoro. Gabriele Longo, Filippo Rizzo, Matteo De Vincenzis IIIA Scuola Primaria Tricase Via Apuliaè I segreti di un commerciante Per un mese, in classe, abbiamo svolto un’attività di laboratorio di matematica: abbiamo realizzato a coppie dei negozi con merci, denaro, listino prezzi...sembrano proprio veri anche se merci e denaro sono tutti di carta o quasi. Negozi di ogni tipo: cartolibreria, strumenti musicali, elettronica, articoli per parrucchiera con annesso servizio, pasticceria, abbigliamento, giocattoli, articoli per animali, supermercato,… Abbiamo decorato le scatole - negozio in modo da attirare la clientela. Ci siamo divertiti a vendere e dare il resto. Abbiamo imparato da negoziante come si accoglie il cliente e da cliente come si entra e si chiede un prodotto che si vuole comprare. È stato un gioco interessante ed abbiamo imparato l’uso del denaro e a fare i calcoli veloci. Per conoscere meglio come vendere e comprare, abbiamo invitato in classe il signor Aldo Fersini., papà della nostra compagna Angela. È venuto l’8 aprile 2016 e ci dimostrato di essere un bravo, preciso, onesto e divertente commerciante, un vero professionista. È stato molto paziente con noi e pronto a rispondere con parole semplici e chiare alle nostre curiosità. Abbiamo scoperto anche che Angela somiglia tanto al suo papà nel dire battute scherzose. Ci ha detto che il suo negozio si chiama ‘Genius Point’ e che si trova in via dei Pellai; il suo lavoro di cartolibraio è molto bello, perché lo fa stare a contatto con la gente. I suoi prodotti non li vende allo stesso prezzo con cui li compra dal grossista, sennò avrebbe già chiuso. Anche se il locale è suo, deve pagare non solo i prodotti che compra , ma anche la luce. Se non guadagna su quello che vende significa che è come se facesse beneficienza. Ci sono altri negozianti che devono pagare anche l’affitto del locale. Quando è malato o non gli è possibile essere presente al negozio, si fa aiutare da una commessa. Lo abbiamo seguito nella spiegazione con molta attenzione ed interesse. Ha tanto catturato la nostra attenzione che siamo stati in silenzio e a fare domande da quando è entrato in classe a quando se n’è andato. Abbiamo appreso che quando nel negozio entrano molte persone, bisogna mantenere la calma e non agitarsi, essere sempre gentili e se non si ha denaro in cassa per il resto o si convince il cliente a prendere un altro prodotto o si chiede ad un negozio vicino di cambiare le banconote. Che ridere quando ci ha raccontato che nel negozio è rimasto chiuso un cane e che si era messo in vetrina! Tanti trucchetti, suggerimenti e segreti di un commerciante non li conoscevamo, per cui stiamo migliorando la nostra attività di compravendita. Angela ha detto che anche per lei molte informazioni ascoltate erano nuove. Appena i negozi saranno completati li apriremo tutti e allora sì che daremo il via al vero divertimento… L’ora è volata e alla fine della visita ci ha fatto una sorpresa: ci ha regalato un blok notes personalizzato con il nome di ognuno e una matita, anche le maestre e la Preside hanno ricevuto il loro bel regalo. Grazie, grazie. signor Fersini della entusiasmante lezione di matematica, ci hai reso tutti felici. Classe IVA Scuola Primaria Tricase Via Apulia 26 Giugno 2016 Vita Scolastica IL NOSTRO MUSEO NATURALISTICO Sabato 07 maggio 2016, dalle ore 12.30 alle ore 13.30, le nostre guide museali, alunne delle classi prime della Scuola Secondaria di 1° grado, hanno accolto nel nostro Museo Naturalistico, la biologa dell’Università del Salento, prof.ssa Rita Accogli, con un gruppo di alunni di due classi prime della Scuola Secondaria di 2°grado (liceo scientifico e classico). Nel gruppo ospite, vi erano ex alunni della nostra Scuola che hanno partecipato alla realizzazione del nostro Museo. Sono rimasti piacevolmente sorpresi nel vedere questo “piccolo gioiello” custodito e ben conservato negli anni e soprattutto contenti per l’entusiasmo dimostrato dalle guide museali che sono subentrate in un lavoro non loro ma che comunque hanno dimostrato di averlo preso molto a cuore. Classe IVB Scuola Primaria Tricase Via Apulia Che bella giornata…!!! Ieri alle 8.30 siamo partiti per andare a Castro e Otranto: la nostra uscita! La guida, Massimo, è venuta a prenderci direttamente a scuola. Il nostro “Cicerone” ci ha coinvolti nelle sue “entusiasmanti” spiegazioni… sembrava proprio un attore di teatro! Durante il tragitto ci ha invitato ad osservare il paesaggio primaverile molto colorato e fonte di emozioni e meraviglia. Arrivati a Castro, abbiamo fatto una lunga passeggiata intorno alle mura del castello, dove Massimo ha raccontato “a puntate” la storia del paese, facendoci fare un tuffo nel passato! La grotta Zinzulusa è stata la seconda e “misteriosa” tappa, le telecamere ed i cellulari si sono accesi ad ogni passo… senza, però, il flash! Alcuni di noi avevano paura, altri curiosità, altri ancora provavano sorpresa nel sentire le gocce d’acqua sulla propria pelle. All’uscita… la luce ci apriva le sue braccia e noi abbiamo dovuto fare molta attenzione a non finire in mare. Un mare dai colori bellissimi che andavano dalla trasparenza al blu cobalto: era molto rumoroso e contento di vederci, infatti si agitava e scherzava con noi… schizzandoci. Risaliti in pullman siamo giunti a Otranto e, sotto una pianta immensa e profumatissima di Pitosforo, abbiamo pranzato. Il gelato è arrivato proprio nel momento in cui il sole ci accarezzava con i suoi raggi caldi e luminosi. Nell’ultima tappa, ai laghi Alimini, abbiamo potuto respirare aria di mare e di lago poiché collegati. Quante informazioni sulla flora e sulla fauna di questi luoghi (rane, ricci, serpenti, rospi… pino, erba vescica, orchidea); quante meraviglie, quante emozioni… ma l’emozione più grande e bella è stato il nostro incontro col mare sulla sabbia che non ha avuto “pietà” delle nostre scarpe… né noi del pullman! Che bella giornata!!! Giugno 2016 Profumo e …voglia di mare. Il 16 settembre 2015 è cominciato il nostro viaggio in classe IV. A bordo della Mongolfiera delle Emozioni, abbiamo cominciato un lungo percorso caratterizzato da più tappe significative: l’Accoglienza, il primo giorno di scuola; la Giornata dei Diritti dell’Infanzia, il 20 novembre; Natale; Carnevale. Ora che l’anno scolastico sta per terminare, la nostra mongolfiera riatterrerà nella nostra scuola, a Lucugnano, carica di esperienze meravigliose che noi vogliamo condividere con tutti coloro che vorranno. Uno degli elementi che ci ha tenuto compagnia durante il viaggio, e che noi conosciamo molto bene, è il mare : questa grande distesa d’acqua affascinante e ricca di vita. Per questo motivo, insieme alle altre classi della Scuola Primaria di Lucugnano, abbiamo deciso di socializzare questo grande patrimonio di cui ci siamo impossessati, preparando una manifestazione finale per il 31 maggio prossimo, durante la quale allestiremo uno stand con oggetti realizzati da noi alunni di classe IV, inerenti il tema del mare. I prodotti sono stati realizzati con materiale recuperato nelle nostre case, senza spendere nulla: bottiglie di plastica, tappi di sughero, gusci di noci, stuzzicadenti, ritagli di stoffa. Il tutto sarà allietato da dolci realizzati dalle nostre mamme. Siete tutti invitati! Classe IV Scuola Primaria Lucugnano Classe IVB Scuola Primaria Tricase Via Apulia Pagine di Diario 10 febbraio 2016 Caro Mattia, domenica scorsa, giorno 7 febbraio 2016, sono andato alla sfilata di Tricase con i due miei migliori amici: Matteo e Salvatore. Quando siamo arrivati in Piazza Cappuccini c’erano dei bambini che spruzzavano con la schiuma Salvatore, ed io e Matteo l’abbiamo aiutato, lanciando la schiuma ai bambini che spruzzavano il nostro amico, così se ne sono scappati. Poi abbiamo mangiato delle crepes e abbiamo ricominciato a giocare: abbiamo spruzzato la schiuma a tanti altri bambini; è stato bello anche perché ci difendevamo a vicenda: se un bambino spruzzava uno di noi, noi tutti insieme eravamo pronti a spruzzarlo, UNO PER TUTTI, TUTTI PER UNO . Appena ho visto un bambino che spruzzava Matteo e Salvatore, io l’ho spruzzato; lui mi ha rincorso per spruzzarmi, ma quando stava per spruzzarmi, Matteo e Salvatore mi hanno difeso e scscsscsc, che spruzzata! Abbiamo visto la sfilata e ci siamo divertiti molto a vedere i carri. Abbiamo trascorso la serata a ridere e a lanciare coriandoli. Che bello il Carnevale! Il tuo amico Dario IVA Scuola Primaria Tricase Via Apulia 27 Vita Scolastica L’ULIMA MA LA PIÙ BELLA USCITA DIDATTICA Ieri il 26 aprile 2016 è stata l’ultima uscita didattica di tutto il corso della mia scuola primaria e di questo sono un po’ dispiaciuto: siamo andati ad Alberobello e alle grotte di Castellana. Quando sono arrivato a scuola, al mattino presto, avevo sonno e quindi nel pullman ho dormito per un’ora poi, per tutto il tragitto, speravo che le grotte sarebbero state belle perchè non volevo fare tanta strada per niente. Nel momento in cui sono arrivato avevo tanta paura perchè il posto era grande e c’erano precipizi pericolosi. La nostra guida si chiamava signora Annamaria che, prima di visitare le grotte, ci ha detto che dovevemo rispettare delle regole: non fare foto nelle grotte, non toccare, non parlare in alta voce, e stare attenti dove mettevamo i piedi perchè il terreno era scivoloso. Ci ha, poi, spiegato che la prima grotta era l’unica grotta aperta e che si chiamava ‘’Grotta dei monumenti’’; da lì ho capito che sarebbe stato bello come volevo. Nella seconda grotta ho provato stupore: la mia fantasia e la composizione della grotta mi portava a immaginare animali bellissimi e cose strane. La guida ci ha detto che quella si chiamava ‘’la grotta della lupa’’ perchè, appunto, c’era una formazione calcarea che faceva pensare ad una lupa; mi sentivo come una formica in una grande foresta. La penultima grotta era la ‘’grotta della torre’’ perchè gli stalattiti formavano come una grande torre somigliante alla torre di Pisa. Cercavo di godere di quello spettacolo visto che alcune cose si vedono poche volte nella vita, ma non ci riuscivo perchè ne avevo paura. L’ultima grotta che abbiamo visitato è stata la ‘’Grotta bianca’’, secondo me la più bella del mondo! La guida ci ha spiegato che, grazie all’intervento della natura, le sue pietre sono bianche e scivolose. Siamo usciti dalle grotte, abbiamo mangiato e poi sono andato a comprare un souvenir che mi facesse ricordare quell’esperienza. Ad alberobello la guida ci ha spiegato come e da chi venivano costruiti i trulli e ce li ha fatti visitare all’interno. Ci ha raccontato, in breve, la loro storia e ci ha, poi, accompagnato in un negozio dove ho comprato un altro souvenir per ricordarmi della gita. È stata una bella esperienza che non scorderò mai e poi mai perchè ho visto cose che non si vedono tutti i giorni!!! Classe VB Scuola Primaria Tricase Via Apulia UNA VINCITA INASPETTATA Un giorno tornai da scuola, all’ improvviso mi chiamò la maestra dicendomi:” HAI VINTO!” io feci per un attimo mente locale e poi capì tutto, avevo vinto il concorso “NOSTRA MADRE, NOSTRA TERRA” a cui avevo partecipato poco tempo prime. La mia poesia intitolata “MA L’UOMO SA APPREZZARE?” si era classificata terza. una volta a scuola cercai subito di saperne di più, perciò chiesi alla maestra alcune informazioni. Così scoprì che dovevo partecipare alla premiazione che si sarebbe tenuta nel castello di Copertino. Ero felicissima ed eccitatissima! Sabato16 aprile andai, così, con i miei genitori a Copertino.Ero la persona più felice dell’universo. Arrivati lì abbiamo aspettato un po’ e poi siamo entrati dentro il castello per ammirare la mostra dei disegni e delle fotografie che avevano prodotto i vincitori della sezione pittorica e fotografica. poi siamo entrati nella sala dove sarebbero avvenute le premiazioni. Mi sono resa conto che questo concorso regionale era davvero importante quando ho visto che come ospiti c’ erano personaggi famosi come Serena Dandini, il giornalista Luca Bianchini, ed il cantante Giovanni Caccamo e autorità, come pediatri oncologici, magistrati. Quando mi hanno chiamata sul palco per consegnarmi una targhetta hanno fatto recitare la mia poesia da un attore teatrale. La mia poesia, insieme a tante altre è stata per il momento trascritta su di un fascicolo in attesa di essere pubblicata in un libro, che sarà disponibile per la prossima edizione del premio” GIANSERIO STRAFELLA” Quest’esperienza è stata meravigliosa, per me ha significato molto perché ora sono capace di scrivere una poesia che in grado di vincere un premio. Devo dire che parte del merito è delle mie maestre che mi hanno fatto crescere e mi hanno aiutato a raggiungere questi risultati. Per concludere posso dire che è stata un’esperienza bellissima e anche divertente.! Caterina Bramato VB Scuola Primaria Tricase Via Apulia Ma l’uomo sa apprezzare? Madre Terra … Con il suo vento Dà una spinta all’ uomo timoroso Con i suoi animali Dà un amico all’ uomo solo, Con i suoi fulmini Avverte l’uomo incurante dei pericoli. Madre Terra … Offre all’uomo una casa ospitale Offre nuovi orizzonti da esplorare Offre meraviglie da contemplare. Ma l’uomo sa apprezzare? Momento di forte passione nella vita di un adolescente… trascorrere delle ore praticando il suo sport preferito La mia passione è la musica. Ho avuto sin da piccolo un forte senso del ritmo. Ogni volta che mi capitava di ascoltare qualche musichetta battevo le mani a tempo e si comprendeva che era un impulso che mi partiva dal cuore. I miei genitori si accorsero subito di questo particolare talento e mi chiesero: “Quale strumento ti piacerebbe suonare?”. Io risposi: “Il pianoforte”. Decisero così di comprarmi un pianoforte bellissimo. Mi iscrissero, poi, alla scuola di musica. Avevo 4 anni e da subito appresi così tanto che dopo appena 3 mesi partecipai al mio primo Concorso Internazionale. Lo vinsi. Un maestro americano, che faceva parte della giuria, mi propose di andare a vivere in America e studiare nell’accademia Musicale più famosa del mondo, nella quale studiavano i più grandi talentuosi musicisti. I miei genitori, però, rifiutarono la proposta perché decisero che sarebbe stato meglio per me trascorrere un’infanzia e un’adolescenza come tutti gli altri bambini. Questa decisione non influì sul mio Caterina Bramato VB Scuola Primaria Tricase Via Apulia percorso, infatti ho continuato a studiare, a collezionare successi e la mia carriera va avanti a gonfie vele. Poco tempo fa, mi hanno invitato ad andare a Bologna nel Museo Tagliavini per tenere un concerto, proprio dove sono custoditi i clavicembali di grandi musicisti del passato. Poi ho ottenuto una lezione concerto nell’Accademia dove Mozart fece il suo primo esame e dove è custodito il suo spartito originale. Per me è stato un momento magico, non so spiegare tutte le sensazioni che ho provato perché erano infinite. Toccare lo spartito di Mozart mi ha fatto venire i brividi e per me è stato il più bel giorno della mia vita. La musica è la mia vita. La passione, lo studio e l’impegno mi permetteranno di raggiungere il mio sogno: diventare un grande musicista. Lorenzo Lecci IA Scuola Secondaria di 1° grado Tricase Via Apulia Sin da piccolo mi ha appassionato il calcio. È uno sport pieno di sacrifici ma mi ha fatto capire che la vita è piena di sorprese, che non bisogna mai mollare ma inseguire sempre i propri sogni. Gabriele Coluccia IA Scuola Secondaria di 1° grado Lo sport che pratico è il basket insieme alla mia classe perché rientra in un progetto fatto a scuola. Mi piace e mi coinvolge molto anche se è uno sport difficile perché ci sono tante regole da ricordare e rispettare. Al di fuori della scuola non pratico nessuno sport, ma spero che i miei genitori mi iscrivano di nuovo in piscina perché è l’altra mia grande passione. Monica Russo IA Scuola Secondaria di 1° grado Tricase Via Apulia Continua a Pag. 34 28 Giugno 2016 Vita Scolastica NONNI A SCUOLA Siamo andati a scuola come tutti i giorni, ma oggi è stato un giorno speciale . Abbiamo capito l’importanza del lavoro nei tempi passati, grazie a due nonni e una nonna che sono stati intervistati. La “storia” che mi ha colpito di più è stata quella del signor Antonio ed è quella che descriverò in maniera particolare. Antonio aveva sedici anni, quando, condizionato dagli amici che volevano andare in Svizzera per trovare il lavoro che nel suo paese non c’era, chiese ai suoi genitori il permesso di partire. I genitori non volevano, ma alla fine si convinsero e fecero tutto quanto il necessario per fargli avere il passaporto. Fu così che si ritrovò in Svizzera. Il suo primo impatto fu durissimo, lontano da casa, solo, senza conoscere la lingua, in mezzo a sconosciuti. Grazie ad un suo amico però, riuscì ad ottenere il suo primo lavoro e le cose andarono un pochino meglio, solo con pochino però, infatti lui rimaneva sempre un emigrante e veniva trattato male dalla gente del posto. Viveva in una baracca con 12 persone, dormivano su letti a castello e per cucinare avevano solo tre fornelli. Lui fu forte e resistette. È rimasto in Svizzera per dieci anni e, certamente, col tempo le cose migliorarono, trovò un lavoro più adeguato, cominciò a lavorare bene, poté comprarsi una casa, si sposò con una ragazza italiana ed ebbero un figlio. Ma sempre emigrante rimaneva! Infatti ci ha raccontato di quella volta che andò a prendere il figlio di 6 mesi all’asilo e non lo trovò nella culla. Chiese alle maestre e queste risposero che siccome non smetteva mai di piangere lo avevano messo solo in cantina. Ci andò e subito lo trovò in lacrime in una cesta. Quando lo raccontò alla moglie lei disse: ”Mo basta! Torniamo a casa!” Ci ha raccontato anche di quella volta che cadendo dal secondo piano di una casa in costruzione, dove stava lavorando, si ruppe tutti e due i polsi, e non poté lavorare per molti mesi e lo lasciarono a casa senza stipendio. Nei primi due anni non tornò mai in Italia. Una volta, il papà gli mandò una lettera dicendogli che doveva tornare a casa perché doveva fare una cosa importantissima. Lui tornò e chiese al padre:”Cosa devo fare di così importante?” Rispose: “La visita medica per il militare”. Antonio disse: “Mi hai fatto tornare a casa per una visita medica?” E il padre rispose: “Solo così potevo convincerti a tornare”. Non sempre l’impatto del paese straniero è stato brutto; gli altri due nonni hanno raccontato la loro storia che mi è sembrata più “tranquilla” perché ci hanno raccontato di aver trovato subito un buon lavoro e di aver trovato persone gentili. Adesso abbiamo capito quanto dovevano sudare i nostri nonni per sopravvivere, dicono bene che noi siamo fortunati ad essere nati in un mondo migliore. Francesco Errico e Gianni Zocco VC Scuola Primaria Tricase Via Apulia Pane e coraggio Per il Progetto sulla migrazione abbiamo ascoltato la canzone di Ivano Fossati “Pane e coraggio”. Con questa canzone siamo riusciti a capire molte cose, come per esempio che i migranti pur non avendo niente, hanno il coraggio di attraversare il mare su barconi stracolmi. Ma la cosa che ci è rimasta più impressa è l’illusione dei migranti, i quali pensano che l’Italia sia una bella donna pronta ad aspettarli e invece si ritrovano il commissario al confine che non li fa passare. La frase più significativa è “ci vuole coraggio a trascinare le nostre suole da una terra che ci odia a un’altra che non ci vuole”. Questa frase mette in evidenza il dramma dei migranti che devono fuggire dalla povertà e dalla guerra, ma non vengono accettati nel Paese dove vorrebbero vivere. Utilizzeremo la canzone come base per una scena che la maestra Antonella sta curando e che sarà inserita nella rappresentazione teatrale delle classi quinte. Classi Quinte C-D World photo press 2016 Per il Progetto relativo all’immigrazione abbiamo analizzato questa foto che ha vinto un importante premio di fotogiornalismo. È stata scattata il 28 agosto del 2015, lungo il confine tra la Serbia e l’Ungheria. Il fotografo ha scelto di svilupparla in bianco e nero per dare più tristezza e drammaticità. In questa immagine è rappresentata una persona che passa sotto il filo spinato un bambino per salvarlo. È una foto che fa riflettere. Il filo spinato riporta alla mente i lager. L’aspetto positivo è la generosità e la collaborazione nel salvare la vita del piccolo e la certezza che nulla può dividere, nemmeno il filo spinato. Classi Quinte C e D Scuola Primaria Tricase Via Apulia “Nonsolobulli -free–bully–school–contest” L’Istituto Comprensivo Statale 1° Polo “Giulio Cesare Vanini” di Taurisano, con il patrocinio della Regione Puglia, della Provincia di Lecce e del Comune di Taurisano, ha bandito la 1a edizione del concorso “Nonsolobulli - free - bully - school - contest”, rivolto a singoli alunni, singole classi, gruppi di alunni di una stessa classe o di classi differenti delle scuole secondarie di primo grado degli Istituti Scolastici della provincia di Lecce. A presentarlo a noi alunni delle classi terze è stata la professoressa di arte Scupola Addolorata che ci ha invitati a partecipare producendo un elaborato di natura Letteraria, Multimediale o Artistica - musicale che “denunciasse” il bullismo. Il concorso aveva il fine di stimolare a riflettere sul tema del bullismo e del cyberbullismo, soprattutto sull’importanza di non rimanere spettatori indifferenti di fronte ai bulli e alle loro manifestazioni di prepotenza, che avvengono, per lo più, proprio negli ambienti scolastici. I partecipanti della nostra scuola, sia del plesso di Tricase che di Lucugnano, hanno prodotto in tutto sei elaborati, di cui tre rappresentazioni grafiche presentate singolarmente dagli alunni Aniceto Daniele, Crisostomo Pietro e Rizzo Diego della IIIC, due murales preparati dai gruppi di alunni di IIIB e IIID ed una canzone composta da un gruppo di alunni della classe IIID. Gli elaborati e i titoli scelti da noi autori, spesso caratterizzati da messaggi forti, mirano direttamente a rendere i ragazzi più sensibili verso questo problema che colpisce molti giovani proprio della nostra età. Speriamo che alla cerimonia di premiazione, qualcuno dei nostri elaborati, fatti con impegno e dedizione, possa essere apprezzato e premiato, per portare a scuola un altro importante riconoscimento, oltre a quelli già raggiunti dal nostro Istituto, su un argomento così attuale ed importante quale il bullismo, sperando che sempre più giovani possano “combattere” per vincere questo problema che noi abbiamo tentato di denunciare con i nostri lavori. Pietro Crisostomo III C Scuola Sec. di 1° grado Tricase Via Apulia Giugno 2016 Vita Scolastica APPRENDISTI SCRITTORI “Dunque, dunque, dunque”. È uno degli incipit più famosi e noi ragazzi della IIB della Scuola Secondaria di 1° grado, in questo anno scolastico, ne abbiamo prodotti tanti, poiché abbiamo lavorato, durante le ore di italiano, sull’ideazione, la progettazione, l’organizzazione, la stesura e la revisione di un testo per imparare a raccontare trame, selezionando le informazioni più significative, in funzione di uno scopo. Noi quest’anno abbiamo partecipato a due concorsi letterari e a una sperimentazione, che richiedevano da parte nostra la stesura di un testo.Ci siamo impegnati tanto per diventare abili scrittori! Se ti piacciono LE AVVENTURE, L’ARTE, LA STORIA e IL VIAGGIO, allora continua a leggere! Con la prima attività abbiamo raccontato la storia di due amici “Juliane e Marco catapultati dentro alla scena di un quadro che stavano osservando, senza sapere come. Sapevano, però, chi era il colpevole di tutto: lo strano custode di quella stanza del museo”. Sarà il custode, che vedevano piccolo e lontano, a dare loro la chiave, per uscire dai quadri, parlare con i personaggi dei dipinti e scoprire quali sono i veri amici e quali no. Con la seconda attività ci siamo cimentati a raccontare l’avventura ambientata nel Medioevo di un ragazzo, il cui mestiere è il pelacane; alla fine dell’anno scolastico, abbiamo immaginato il viaggio di un adolescente che, a Londra per motivi di studio, si trova a vivere una grande avventura. Ora vi raccontiamo come ci siamo organizzati. Un giorno, la nostra professoressa Calora, ci ha parlato della partecipazione ad un concorso letterario. Noi eravamo molto perplessi e sospettosi ma, nello stesso tempo, molto curiosi. La prof ci ha detto il titolo del concorso: «SCRITTORI DI CLASSE 2» e subito abbiamo capito che riguardava la scrittura. Forse fiabe? O favole? Si trattava di concorso di studi letterari e lettura critica dei testi per le scuole primarie e secondarie di 1° grado. In poche parole, dovevamo scrivere un racconto. Da un fascicoletto abbiamo iniziato a leggere vari incipit. e dovevamo sceglierne uno per il nostro racconto. Alla fine, abbiamo scelto quello dell’amicizia, con la presentazione di due ragazzi Juliane e Marco, che si trovavano in un museo per osservare dei quadri. A questo punto eravamo entrati anche noi nella storia e volevamo continuare il racconto. Abbiamo sviluppato uno storyboard e in un’attività collettiva con pennarello e cartellone sulla lavagna, abbiamo strutturato la nostra storia, scegliendo il genere, i personaggi e gli ambienti, pensando alle storie che conoscevamo e ai quadri analizzati in classe. La nostra fantasia ormai correva più veloce della luce. Alcuni ragazzi si sono offerti volontari per proporre le proprie idee, relative ad ogni quadro. In un lavoro collaborativo abbiamo scritto il racconto a più mani. Alla fine, occorreva pensare ad un titolo che colpisse il lettore. Ed ecco dopo vari tentativi il nostro titolo. Sorge un problema: il nostro racconto è troppo lungo, occorre tagliare, le battute possono essere massimo 10.000. Un taglio qui, un taglio lì (peccato!) e alla fine... «LEGAMI ARTISTICI» era pronto. È piaciuto a tutti. Abbiamo fatto un grande lavoro di squadra, ci siamo sentiti SCRITTORI di CLASSE. La seconda attività ha richiesto un impegno maggiore e ha avuto inizio lo scorso anno con l’uscita didattica al Biotopo del Bosco di Tricase, dove la dottoressa Mila De Nitto, proprietaria del terreno, ci ha fatto capire quanto sia importante, per noi, la Quercia Vallonea e la cura che ne dovremmo avere, visto che è la terza quercia più antica d’Europa e l’albero simbolo della Regione Puglia. Il Bosco di Tricase, dal 1979, è stato dichiarato, dall’Unesco, Patrimonio dell’Umanità, anche perchè ha permesso lo sviluppo di molti mestieri, come quello del conciatore di pelli, una delle attività più redditizie nel passato del nostro paese. Il concorso, indetto dalla Scuola storica nazionale di studi medievali, richiedeva la scrittura di un testo sul Medioevo della mia città e del mio territorio, lasciando spazio alla nostra fantasia, per immaginare come si poteva vivere in un ambiente diverso dal nostro, con regole molto lontane da noi. Il nostro racconto doveva sviluppare competenze linguistiche e storiche, cioè saper ideare, organizzare e scrivere un testo e cogliere i particolari più significativi di questo periodo storico. La difficoltà era proprio questa: unire e intrecciare storia, italiano e un po’ di fantasia. All’inizio qualcuno sembrava poco interessato, poi l’entusiasmo è cresciuto. Ci siamo divisi in 6 gruppi e abbiamo iniziato a leggere, analizzare, sottolineare le fonti e raccogliere le informazioni in schemi, tabelle e mappe. Ogni gruppo ha individuato i personaggi e la loro caratterizzazione e ha elaborato uno stoyboard. Insieme poi abbiamo scelto le idee migliori per lo svolgimento della vicenda. In una terza fase, ognuno di noi ha dato sfogo alla fantasia e alla fine si è scelto il racconto più completo, integrato con altri elementi presenti nei racconti degli altri membri del gruppo. Infine, i sei racconti sono stati letti e valutati in classe da tutti. Mancava un incipit che rendesse più accattivante il racconto. Eccoci subito all’opera, abbiamo scelto l’introduzione di un libro sulla Quercia Vallonea: “Tricase è un luogo marino, luce e blu del Mediterraneo. All’orizzonte, il fondale appena accennato dai monti dell’Albania, racconta che questo mare non evoca lontananza, non allontana i popoli. Al contrario è il mare che genera incontri, che intreccia storie di Paesi e di genti’’. Il racconto «NICOLÒ, IL PELACANE» tratta di due ragazzi apprendisti pellai che si incontrano per caso e si ritrovano a lavorare presso dei monaci per imparare il mestiere. Nicolò, il nostro protagonista, conosce il segreto per la concia delle pelli che Harry tenta di rubare. Questo lavoro ci ha appassionati perchè abbiamo dato libertà alle nostre parole e alle nostre idee, approfondito aspetti della nostra storia e creato un racconto storico con un tocco di suspense. 29 Quest’anno abbiamo sperimentato un nuovo modo di imparare. La prof di italiano ci ha fatto sperimentare la “flipped classroom”, che letteralmente significa “classe capovolta”. Ci ha fornito materiali didattici che ha postato all’interno della piattaforma Edmodo, un social network per noi studenti. A casa abbiamo consultato i materiali e, in classe, approfondito l’argomento attraverso attività di gruppo. Un lavoro particolare ci è stato proposto alla fine dell’anno scolastico, dopo aver studiato il Regno Unito in geografia e conosciuto le caratteristiche e le tecniche del racconto d’avventura. La prof ci ha detto che la nostra classe partecipava, con questo lavoro, ad una sperimentazione sulle nuove metodologie, insieme ad altre scuole del territorio, e che si sarebbe sviluppato in 7 step. Nei primi due occorreva rispondere a delle domande osservando una carta geografica e un chimogramma. Il terzo step richiedeva l’osservazione attenta di una carta di Londra e l’individuazione di alcuni luoghi e monumenti, mentre nel quarto era indicato un sito su Londra che ci permetteva di ricercare delle informazioni sulla città. Gli ultimi step sono stati sviluppati in classe: in un lavoro di gruppo dovevamo inserire in tabella i nomi di luoghi o monumenti, le immagini e le informazioni; segnalare un percorso sulla mappa dei monumenti da visitare in tre giorni di soggiorno a Londra; individuare Hotel o B&B; scegliere il mezzo di trasporto, per i diversi percorsi, treno, taxi, metropolitana o a piedi. Una volta ricercate tutte le informazioni ognuno di noi doveva progettare un viaggio, immaginando di doversi recare a Londra, inserendo delle frasi in inglese, necessarie per chiedere informazioni. A questo punto la prof ci ha fatto vedere un filmato su un avvenimento particolare di Londra, il Trooping the colour, la storica parata militare, in onore della regina, che passa in rassegna le truppe fino a Buckingham Palace nel giorno del suo compleanno. Fase successiva: scrivere un racconto dal titolo “Un viaggio avventuroso a Londra” con tutte le caratteristiche e le tecniche dell’avventura, ambientato nella capitale inglese, proprio nel giorno della cerimonia dedicata alla regina. Questo lavoro si è concluso con la compilazione di un questionario online “Il docente agli occhi dello studente” e finalmente anche noi abbiamo potuto, almeno una volta, dare una valutazione alla nostra prof; le domande, infatti, riguardavano il suo modo di insegnare, la sua relazione con noi studenti, quanto è attenta ai nostri bisogni, se è chiara nelle spiegazioni, se perde la pazienza, se è puntuale nel fissare, organizzare e consegnare le verifiche e tanto altro. Un altro questionario ci chiedeva di riflettere sul nostro rendimento scolastico e sui rapporti in classe, individuando le cause delle difficoltà e di eventuali risultati negativi. Elisabetta Ferramosca, Luca De Giorgi, Aurora Ingoglia,Caterina Camassa, De Vincenzis Fatima, Ippazio Ritrovato IIB Scuola Sec. di 1° grado Tricase Via Apulia 30 Giugno 2016 Laboratori IL PICCOLO SCIENZIATO: “MISCUGLI: ACQUA + LIQUIDI VARI” aria calda - aria fredda In classe abbiamo eseguito un esperimento utilizzando una bottiglietta vuota, un palloncino e una bacinella con dell’acqua calda. Sul collo della bottiglietta abbiamo infilato il palloncino e l’abbiamo immersa nella bacinella. Il palloncino pian piano si è gonfiato! Subito dopo, spostando la bottiglietta sotto un getto di acqua fredda, il palloncino si è sgonfiato. In questo modo abbiamo scoperto che l’aria, per effetto del calore diventa più leggera e si dilata; al contrario per effetto del freddo, diventa più pesante e si contrae! “MISCUGLI: ACQUA + POLVERI” IV B e V C Scuola Primaria Tricase Via Apulia “L’ARIA” “GLI STRATI DELL’ARIA” Un’esperienza che non dimenticherò Finalmente ci siamo, il mitico giorno è arrivato! Sveglia alle sei e anche se un po’ addormentata vado a fare una colazione abbondante per il viaggio che mi attende! Fuori, sembra che la primavera non sia ancora arrivata, infatti c’è un forte vento e l’aria è fresca! La destinazione della visita guidata: Grotte di Castellana e Alberobello. Tutto è pronto, arrivo a scuola dove ci sono i miei amici che, eccitati come me, aspettano l’arrivo del pullman che ci porterà alla meta. Eccolo il pullman, subito ci organizziamo, saltiamo su e ..via, si parte! Il viaggio è durato circa tre ore ma ne è valsa la pena! Infatti una volta arrivati ed entrati lo spettacolo che si presentava ai nostri occhi era a dir poco fantastico… Ecco le grotte con le loro stalattiti e stalagmiti dalle forme più svariate come la lupa, il cammello, il presepe, la gamba della ballerina e ancora tutto ciò che la fantasia faceva vedere; per concludere poi la grotta che mi ha stupito più di tutte, la mitica grotta Bianca: incantevole e meravigliosa, non trovo altri aggettivi per descriverla! Dopo tutto quel bel vedere e il molto camminare ci siamo riposati facendo una divertente pausa-pranzo, successivamente ci siamo diretti verso le tante bancarelle per acquistare dei souvenirs... non c’era che l’imbarazzo della scelta: braccialetti, collane, cappelli, penne, quadretti… Mi sarebbe piaciuto restare lì ancora un po’ ma dovevamo andare ad Alberobello perciò… di nuovo sul pullman! Appena arrivati nella città dei trulli la guida, il signor Mimmo, ci ha accolti calorosamente facendoci strada. Sono rimasta a bocca aperta vedendo quei numerosi trulli, costruiti nel quattordicesimo secolo dai mastri trullari che scavavano per terra, facendo un cerchio o un quadrato, e poi iniziavano a sistemare tante pietre in un girotondo sempre più stretto che terminava con una specie di cono, la cui forma era la firma stessa del mastro trullaro che l’aveva costruito. Nel tardo pomeriggio, a malincuore, ci siamo rimessi di nuovo in viaggio per il rientro. Questa “gita” rimarrà per sempre scolpita nel mio cuore perchè segna la fine dei miei cinque anni nella scuola primaria passati con i miei amici e le mie mitiche maestre! Cristina Ruberto VA Scuola Primaria Tricase Via Apulia “LA PERMEABILITÀ DEL TERRENO” Laboratorio artistico manipolativo “LA COMPOSIZIONE DEL TERRENO” Durante l’anno ci siamo divertiti a manifestare le nostre emozioni usando diverse tecniche manipolative: fumetti, popup, disegni, decoupage. Per accogliere la Primavera ci siamo dilettati a giocare con la tecnica del collage. Abbiamo ritagliato da giornali e riviste immagini di fiori per realizzare non i soliti prati colorati, ma figure umane “vestite” con la bellezza, la semplicità e il profumo di questa bellissima stagione. Classi IVB e IVC Scuola Primaria Tricase Via Apulia Classe IVB Scuola Primaria Tricase Via Apulia Giugno 2016 Laboratori Finalmente Musica! 31 MUSICA MAESTRO!!! I “Prof” nelle classi della Scuola Primaria!!!!! Come ci siamo sentiti “grandi” nel lavorare con i professori di musica della scuola Secondaria di 1° grado del nostro Istituto! La classe è tutta a posto, tutti siamo impazienti che venga il professore di musica. Toc toc, qualcuno bussa alla porta, tutti gridiamo” AVANTI!”. La porta si apre ed ecco entrare il professore di clarinetto, Luca Mangione. Ci chiede se conosciamo i quattro strumenti che si suonano a scuola: il clarinetto. Il sassofano, la chitarra e il pianoforte. Molti di noi rispondono sì. Ci mostra il clarinetto e ci dice che senza l’ancia non può suonare. È di legno scuro, di ebano. Ci ha spiegato che ci sono strumenti a fiato, a corda e a percussione. Il clarinetto e il sassofono sono a fiato. Per suonare il clarinetto è necessario avere accanto i suoni di altri strumenti. Arriva il momento tanto atteso: il professor suona!! Che emozione!!Siamo tutti in ascolto! Ecco la musica de ‘ La bella e la bestia’, de ‘La Sirenetta’ ed infine una melodia da farci girare la testa. Grazie a loro abbiamo non solo conosciuto da vicino gli strumenti musicali come il clarinetto e il sassofono, ma abbiamo potuto ascoltare dei bellissimi brani musicali. Il suono affascina, ci fa entrare nel mondo della musica, è meraviglioso: la musica è rilassante e la stanchezza di una giornata di lavoro scompare, il tempo vola via veloce. La musica è una melodia naturale e con la volontà la possiamo scoprire dentro di noi: è fonte d’ispirazione. Qualche compagno già pensa di volerlo suonare e di diventare un grande musicista. La lezione sul ritmo ci porta con la mente all’anno prossimo che suoneremo gli strumenti a percussione costruiti da noi. Non stiamo nella pelle. Ci piace l’idea che l’anno prossimo potremo suonare anche noi. Sarà bellissimo!! Seconda lezione.Il professore Francesco Colatorti di sassofono ci fa vivere momenti divertenti. Il suono dolce del film Titanic prima e il suono forte della nave, facendoci sobbalzare dalla sedia, ci ha coinvolto molto. Inoltre ci ha dato lezioni di teoria, facendoci conoscere il pentagramma e le note musicali. DRIIIIN! La campanella di fine lezione ci invita ad uscire e ogni giorno facciamo ritorno a casa con la musicosa esperienza in testa. Classe IVA Scuola Primaria Tricase Via Apulia LABORATORIO DI INFORMATICA! Finalmente si inizia!!!! Quest’anno abbiamo lavorato sulla conoscenza delle parti del computer e, subito dopo, abbiamo “sguinzagliato” la nostra fantasia e creatività con l’utilizzo del Programma di disegno Paint. Che divertimento!… Ci siamo addirittura cimentati nella riproduzione di alcuni dipinti di pittori famosi come la “Donna seduta in giardino” di Pablo Picasso. Come è stato divertente vedere le forme curiose che via via siamo riusciti a disegnare! Stiamo anche imparando il programma di videoscrittura: da soli abbiamo scritto le informazioni relative alle piante della macchia mediterranea che abbiamo osservato durante l’escursione al Boschetto delle Vallonee. Queste piante caratteristiche del nostro territorio le abbiamo riprodotte per realizzare un cartellone di sintesi da socializzare agli alunni delle scolaresche di Lecce che verranno nella nostra scuola il 31 maggio (Progetto “La Scuola adotta un monumento”). Quando siamo in laboratorio… il tempo…VOLA! Classe IVB Scuola Primaria Tricase Via Apulia I prof. sono stati bravissimi, son passati dal suonar pezzi dolcissimi ed emozionanti, a pezzi ritmati, allegri e coinvolgenti. È stato piacevole stare con i prof. Luca e Francesco … purtroppo le ore a nostra disposizione non sono state tante ma ci hanno salutato promettendoci che ci rivedremo il prossimo anno scolastico … Non vediamo l’ora! Classe IVB Scuola Primaria Tricase Via Apulia Melodia Unica Straordinaria Incantevole Canzone Armoniosa Benedetta Longo e Sabrina Accogli IVA Scuola Primaria Tricase Via Apulia 32 Giugno 2016 Cittadinanza e Costituzione CRONACHE DAL C.C.R. L’8 GENNAIO Michela Caloro, già Sindaco dei Ragazzi del nostro Istituto, insieme con la maestra Annamaria Ferrarese, il sindaco in carica Carmen Martena, la delegazione dell’I.C. “G. Pascoli” e il Presidente del Consiglio Comunale di Tricase, rag. Rocco Indino, si è recata a Lecce in occasione della riunione organizzativa dei Comuni che hanno poi ospitato il Torneo Internazionale di calcio giovanile - Trofeo Caroli Hotel 2016 e la successiva Conferenza stampa con il Prefetto di Lecce, S.E. Claudio Palomba, presso la Prefettura. CONVEGNO “NUOVI STILI DI VITA: SPORT E ALIMENTAZIONE” GALLIPOLI Venerdì 29 gennaio alle ore 9:30 presso l’Ecoresort Le Sirenè - Caroli Hotels di Gallipoli, il nostro già sindaco dei Ragazzi Michela Caloro e la consigliera Ada Coluccia, accompagnate dall’insegnante Annamaria Ferrarese insieme con il sindaco attualmente in carica Carmen Martena, due consiglieri e la docente Annarita Rotolo, il Presidente del Consiglio Comunale di Tricase rag. Rocco Indino, hanno preso parte al Convegno sui “NUOVI STILI DI VITA: Sport e Alimentazione” organizzato per i Ragazzi dei Consigli Comunali della Provincia di Lecce. Sono intervenuti: il dott. Gianni Podo della Provincia di Lecce, la preside Giovanna Perrella, presidente provinciale UNICEF e la dott.ssa Laura Bisconti, Psicologa. Ospiti d’onore gli atleti della squadra di pallavolo maschile di A2 di Alessano (veri giganti!!!) il cui capitano ha dato indicazioni sui sacrifici affrontati da chi pratica sport. I ragazzi dei diversi CCR hanno fatto domande su Ogm, abitudini alimentari, alimenti e pubblicità… alle quali la dott.ssa Bisconti ha dato risposta. Giugno 2016 33 Cittadinanza e Costituzione OLIMPIADI DELL’AMICIZIA Anche quest’anno abbiamo partecipato in prima persona alla quinta edizione delle Olimpiadi dell’Amicizia alle quali aderiscono le classi degli Istituti dei paesi della Provincia di Lecce che hanno un Consiglio Comunale dei Ragazzi. Il nostro Istituto è stato sempre apprezzato per avervi partecipato, accompagnato quasi sempre dal nostro Sindaco dei Ragazzi Michela Caloro che non è in carica ma che ha sempre dato un grosso contributo a tutte le nostre iniziative. Alle manifestazioni hanno potuto partecipare gruppi di massimo dieci alunni appartenenti alla Scuola Primaria e/o alla Scuola Secondaria di 1° grado con delle eccezioni grazie alla splendida collaborazione con il Comune per quanto riguarda il trasporto. Noi per il secondo anno abbiamo ospitato a Tricase l’ANELLO MUSICA il 21 APRILE 2016. Noi abbiamo aderito a tutti e cinque gli anelli: GIOCHI DI GRUPPO: Ruffano sabato 23 aprile SPORT ORIENTEERING: Otranto Giovedì 28 aprile GRAFICA CREATIVA: Acquarica del Capo lunedì 9 maggio SCRITTURA CREATIVA: Soleto martedì 10 maggio Il 19 maggio c’è stata la cerimonia conclusiva a Muro Leccese. Ma andiamo a vedere in dettaglio: a Tricase abbiamo aperto la giornata accogliendo i ragazzi provenienti dai 9 Comuni con cartelli da noi preparati esattamente per i nostri compagni dai comuni di Melissano, Scorrano, Corsano, Tiggiano, Giurdignano, Uggiano la Chiesa, Salve e Poggiardo. L’organizzazione è stata curata dall’I.C. “G. Pascoli” attualmente in carica. Dopo i saluti da parte del Sindaco degli adulti, del Sindaco dei Ragazzi, delle nostre Dirigenti, della prof.ssa Perrella, presidente provinciale Unicef e del rappresentante della Provincia di Lecce, dott. Gianni Probo la nostra banda e l’orchestra di “G. Pascoli” hanno eseguito l’inno di Mameli e l’inno europeo. Dopo di che si sono esibiti i vari gruppi. I genitori dell’IC Pascoli hanno preparato dolci che sono stati distribuiti all’interno delle Scuderie di Palazzo Gallone. La classe IVA di via Apulia è venuta a trovarci in piazza in grande allegria!!! Alla fine si sono esibiti, separatamente, i gruppi musicali dei due Istituti di Tricase. E pensare che i nostri compagni musicisti, il giorno prima, hanno tenuto il concerto in gemellaggio con il 2° Polo di Montesarchio, in provincia di Benevento! Grandi!!! Quanti colori e quanto entusiasmo perché eravamo veramente tanti! Un plauso alla meravigliosa collaborazione con il presidente del Consiglio comunale di Tricase, rag. Rocco Indino. GRAZIEEEEEEE!!! TUTTI AL CAMPO CON FAIR PLAY Anello GIOCHI DI STRADA Anello ORIENTEERING A OTRANTO Anello “GRAFICA CREATIVA” Anche quest’anno il Comune di Tricase ha ospitato una partita in occasione del Tredicesimo Torneo Carnevale di Gallipoli - Coppa Santa Maria di Leuca. Venerdì 5 febbraio le classi V della Scuola Primaria e della Scuola Secondaria di 1° grado di via Apulia e di Lucugnano hanno partecipato all’incontro di Calcio che ha visto impegnate la squadra del nostro Istituto e quella del Comprensivo “G. Pascoli” presso lo Stadio Comunale “San Vito” di Tricase, preceduto dall’esecuzione degli inni nazionale ed europeo e di“God save the Queen” eseguiti dalla nostra banda. Alle 10.30 ha avuto inizio la partita del torneo del Girone A tra l’Inter e il Leeds United della Gran Bretagna. A fine partita noi componenti del CCR insieme agli ospiti ci siamo recati in aula consiliare sul Comune dove vi è stato un buffet. L’Amministrazione Comunale ha donato due piatti di ceramica alle squadre ospiti le quali, a loro volta, ci hanno donato il loro gagliardetto. Noi ragazzi del C.C.R. abbiamo fatto da steward e hostess per gli o s p i t i . L’allenamento in lingua inglese non è stato niente male! In una mattina di Aprile, esattamente il 23, noi della classe VA di Lucugnano, scortati dalla maestra Anna Turco, abbiamo trascorso una bellissima esperienza a Ruffano per l’anello dei Giochi dell’Amicizia dedicato ai GIOCHI DI STRADA. È stato bello condividere, con tutta la classe e con ragazzi provenienti dai diversi paesi della provincia, una giornata a giocare come una volta i nostri nonni e i nostri genitori facevano nei vicoli dei nostri paesi. Secondo noi potremmo organizzare un anello così a Tricase. Chissà!!! Noi intanto lanciamo l’idea e poi... Il 28 Aprile si è tenuta la manifestazione del cerchio dell’Orienteering a Otranto e abbiamo partecipato con i compagni della Scuola Secondaria di 1° grado con in testa il nostro già sindaco Michela. Ci ha accompagnati il prof. Varratta e sul pullman messo a disposizione dall’Amministrazione Comunale di Tricase abbiamo trovato i compagni dell’IC “G. Pascoli”. Grande camminata e grande divertimento alla ricerca dei pezzi presenti sulla mappa! Anche quest’anno abbiamo partecipato alle Olimpiadi dell’Amicizia giunta ormai alla sesta edizione, per il cerchio GRAFICA CREATIVA. Siamo arrivate ad Acquarica del Capo il giorno 10 maggio nel punto di ritrovo che era la scuola Secondaria di I grado, da dove noi dieci alunne delle classi I della Sec di I grado accompagnate dalla Prof. Ssa Scupola Addolorata docente di Arte e Immagine, abbiamo iniziato la nostra stupenda avventura. Abbiamo percorso in corteo, insieme ad altri gruppi di scolaresche, un bel pezzo di strada e siamo arrivate in piazza dove erano stati posizionati tanti tavoli per poggiarci e lavorare e tanti fili dove appendere i lavori appena completati. Ha avuto inizio la Manifestazione. RAGAZZI CHE EMOZIONE! Da diverso tempo, d’intesa con l’Unicef provinciale, si voleva dare una significativa svolta all’integrazione degli alunni stranieri nell’ambito della propria comunità. Quest’anno e precisamente GIOVEDI’ 10 MARZO 2016, alle ore 16.30, presso la sala del Trono di Palazzo Gallone, è avvenuta la consegna della Cittadinanza Onoraria a studenti del nostro Istituto, dell’I. C. “ G. Pascoli” e del Liceo “G.Comi”. Noi del CCR, già dall’anno scorso avevamo avanzato la richiesta al Comune poi accolta dal Consiglio Comunale della Città di Tricase e finalmente questo giorno è arrivato. E così, alla presenza del Sindaco, della Presidente Provinciale dell’Unicef, prof.ssa Perrella, delle dirigenti dei due Istituti Comprensivi è stata conferita la Cittadinanza Italiana Onoraria ai bambini stranieri nati in Italia e residenti a Tricase. La richiesta era stata presentata dal Sindaco alla Giunta che ha dato parere favorevole “a conferire la cittadinanza onoraria, come atto simbolico e auspicata premessa di effettivo riconoscimento della cittadinanza italiana, a tutti i minori di 18 anni, figli di genitori stranieri e residenti a Tricase al 31/12/2015, nati in Italia e all’estero frequentanti tutte le scuole di ogni ordine e grado del territorio”. Nel nostro Istituto ha ricevuto il conferimento Antony Dobreann della classe IIIC della Scuola Primaria di via Apulia. NOI E LA SOLIDARIETÀ NEWS PER I GENITORI DA OXFORD In una Scuola Amica dei Bambini e delle Bambine la solidarietà è sempre stato uno degli obiettivi da perseguire. Quest’anno Unicef ha voluto collaborare con l’EXPO 2015 nelle giornate di sensibilizzazione al problema della malnutrizione. Negli anni passati abbiamo venduto orchidee e tazze sui Diritti. Quest’anno, grazie alle cartiere Fabriano, si è voluto promuovere una campagna a favore dell’acquisto di bustine di alimenti terapeutici da inviare nei paesi in via di sviluppo. Così, a ottobre, con un’offerta di 3,50 Euro si sono venduti quadernoni Elfoodz Unicef di tre tipi: a quadretti (5 mm), a righi e bianchi. Abbiamo raccolto 985,90 Euro. A maggio abbiamo invece venduto le orchidee raccogliendo 585,00 Euro non solo a scuola ma anche in chiesa con ex alunni del nostro Istituto. Nella Scuola dell’Infanzia sono stati raccolti 250,00 Euro inviati a Roma. Sono stati poi donati alcuni contributi nelle diverse tappe delle Olimpiadi e nella celebrazione finale delle Olimpiadi si è detto che i Comuni ospitanti hanno messo insieme 13.000 Euro. Un grande grazie a tutti coloro che in un modo o in un altro, hanno contribuito a queste raccolte. GRAZIEEEEEEEEEEEE!!! Il 2 maggio si è tenuto nella sede di via Apulia un corso per docenti di Lingua Inglese di Scuola Primaria grazie alla collaborazione con il sig. Musci della OXFORD & PIGRECO GROUP e a Mr Owen O’Neill sulle s t r a t e g i e metodologiche. Vogliamo socializzare a voi genitori un sito fruibile da voi e dai nostri alunni. Tutto può e deve essere utile, perché ormai: “WE NEED ENGLISH EVERY WHERE AND EVERY TIME!!! “ CHIUSURA OLIMPIADI DELL’AMICIZIA CHE BELLA ESPERIENZA!! Il 10 maggio la classe VB è andata a Soleto per le Olimpiadi dell’Amicizia per l’anello Scrittura Creativa. La nostra classe si è divisa in tre gruppi che rappresentavano i temi del bullismo, dell’amicizia e della pace. Abbiamo fatto un breve viaggio in pullman dove abbiamo giocato per passare il tempo. Arrivati lì ci hanno accolti nella palestra della scuola di Soleto e ci hanno spiegato come sarebbe continuata la giornata. Dopo, tutti insieme siamo andati in piazza dove il gruppo di Tricase è stato il secondo ad esibirsi. Gli organizzatori di Soleto sono stati davvero gentili, ci hanno offerto anche la merenda! A malincuore siamo andati via. Appena saliti sul pullman già sentivamo la mancanza di Soleto e quel clima accogliente! È stata un’esperienza che ci ha molto arricchito e la rifaremo di sicuro! Caterina Bramato, Asia Zaminga, Laura Piscopiello VB primaria via Apulia Tutti noi del CCR di Tricase, accompagnati dalle due referenti e dal rag. Rocco Indino, siamo andati il 19 maggio a Muro Leccese per la chiusura delle Olimpiadi dell’Amicizia dove abbiamo ritrovato i compagni dei Consigli Comunali dei paesi che hanno ospitato gli anelli, grazie al nostro Comune che ci ha dato la possibilità di partecipare e di condividere momenti magici di amicizia. Ci sono stati dei brani, eseguiti dal coro dell’I.C. di Muro Scuola Secondaria di 1° grado, che hanno aperto la manifestazione, i saluti dei vari sindaci adulti o loro rappresentanti e in breve le esperienze dei vari sindaci dei Ragazzi. Poi hanno preso la parola l’assessore alla cultura di Muro Leccese e il suo sindaco, la presidente provinciale UNICEF prof.ssa Perrella, i rappresentanti della provincia di Lecce e il responsabile nazionale Unicef. Ha concluso la presidente Perrella dicendo: “le idee dei piccoli camminano sulle gambe dei grandi” e allora …dateci una mano a crescere in serenità e in allegria! Ci è stato spiegato che le Olimpiadi dell’Amicizia sono un’occasione per divertirci lavorando, per socializzare con ragazzi di altre scuole e altri paesi e per mostrare quanto siamo bravi e creativi ma, soprattutto, quanto siamo capaci di comunicare i sentimenti di solidarietà, di amicizia e di pace. Un gruppo di ragazzi del paese ospitante si è esibito con balli e canti, e dopo tutti i rappresentanti delle varie delegazioni sono stati invitati a salire sul palco ed anche una di noi lo ha fatto. Hanno stampato la loro mano intrisa di colore sul cartellone dell’amicizia, posizionato sul palco. Subito dopo ci siamo messe a lavorare e completato i cartelloni già in parte sviluppati . Abbiamo tirato fuori il materiale che ci eravamo portato dietro (colori, bottoni, nastri ecc.) tutto quello che ci poteva servire per rendere creativo il nostro lavoro. Alla fine è venuto fuori proprio come lo volevamo noi: un prato verde con tanti bambini che raccontano che cos’è per ognuno di loro l’amicizia! Ci siamo divertite tanto alla fine anche noi eravamo colorate sul viso e sul palmo delle mani; proprio come i bambini del nostro meraviglioso disegno! Classi IA, IB e IC Scuola Sec. 1° grado Tricase Via Apulia 34 Giugno 2016 Gioco - Sport CRUCIVERBA Continua da Pag. 27 Io adoro il calcio, frequento la scuola calcio, ma mi piace anche vedere le partite in televisione. Il calcio mi piace perché si pratica all’aria aperta e ti permette di scaricare la tensione che si accumula durante il giorno; inoltre ho la possibilità di incontrarmi con i miei amici e ci divertiamo come matti. La mia squadra del cuore è la Juventus, assisto a tutte le sue partite in televisione ma, un giorno, vorrei assistere dal vivo alla partita nello Juventus Stadium ed incontrare i calciatori della squadra. Gabriele Panico IA Scuola Secondaria di 1° grado Tricase Via Apulia Il mio sport è la danza artistica ed è entrata a far parte della mia vita quando, da piccola, guardavo le olimpiadi in televisione. Quando danzo con il cerchio entro in un mondo tutto mio, pieno di quello che mi piace. Ma questo sport insegna anche a superare gli ostacoli perché quando voglio una cosa lotto per averla. Giorgia Alfarano IA Scuola Secondaria di 1° grado Tricase Via Apulia Lo sport che pratico è la danza. Ricordo che mia nonna e mio nonno mi fecero vedere per la prima volta una scuola di ballo e da quel momento mi appassionai. Amo la danza e vorrei tanto diventare una ballerina famosa ed è un modo per esprimere le mie emozioni e i miei sentimenti Elisa Turco IA Scuola Secondaria di 1° grado Tricase Via Apulia La mia passione è la danza classica. Quando ero piccolo la danza è stata un’arte che è entrata e si è diffusa nel mio cuore. Per questo tra me e la danza c’è un rapporto profondo, come un cordone che ci lega. La danza mi trasmette suggestione, amore, affetto e tanta carica. Anche quando ascolto la musica mi capita di saltare sulle note musicali, lasciandomi andare. In quel momento sono come un pittore che dipinge un quadro bellissimo, pieno di colori molto ma molto vivaci. Nonostante la mia giovane età, ne ho fatta di strada, vincendo tanti concorsi e ricevendo il PREMIO DI RIVELAZIONE dell’anno 2016. Voglio raggiungere livelli molto alti, perfezionando la mia tecnica attraverso la mia determinazione. Raffaele Cazzato IA Scuola Secondaria di 1° grado Tricase Via Apulia Anche la vita di un adolescente è piena di impegni, per questo arriva anche per noi il momento di scaricare le nostre tensioni. Lo Sport ci viene in aiuto. È un impegno che ci mette alla prova, è necessaria volontà e determinazione. Tutto è cominciato un giorno che mia madre mi ha vista più irrequieta del solito, così mi ha portata in palestra. Non immaginavo che da quel momento iniziava per me un nuovo affascinante cammino di scoperta di un mondo fatto di attrezzi, tapiluran, ciclette. Entrando nella sala attrezzi ho avvertita l’energia travolgente che mi ha preso. Comincio, così, il riscaldamento. Il tapis roulant mi piace di più perché è una scommessa con me stessa: quanto riuscirò a correre? e a quale velocità? Con lo sport mi sono resa conto che divento più forte giorno per giorno e questo mi permette di superare gli ostacoli che mi si presentano, raggiungendo i miei obiettivi. Giulia Fracasso IA Scuola Secondaria di 1° grado Tricase Via Apulia Fin da piccola mi è piaciuta la danza e da quel momento frequento corsi di danza classica e moderna. È stata una mia scelta e mi ha fatto provare una forte emozione dentro di me. Ogni volta che faccio un passo mi sembra di volare libera nel cielo come una farfalla con la mente libera. Ma la danza è anche disciplina, duro lavoro per godere maggiormente delle soddisfazioni che ricevo. Maria Vittoria Zocco IA Scuola Secondaria di 1° grado Tricase Via Apulia ORIZZONTALI 3. Organi che si occupano della depurazione del sangue 4. Si dividono in due arcate 7. È l’apparato che si occupa dell’espulsione delle sostanze di rifiuto 8. Sostanze di rifiuto 9. Gli organi che si occupano dell’espulsione dell’anidride carbonica 10. Formato di sostanze semplici 12. Piccoli canali che collegano i reni con la vescica 13. Collega stomaco e intestino 14. Prima trasformazione del bolo 15. Foro che collega il retto con l’esterno 17. Al suo interno avviene la prima fase della digestione 20. Può arrivare a misurare anche 10 metri VERTICALI 1. L’ultima parte dell’intestino 2. È l’apparato che si occupa dell’assimilazione delle sostanze nutritive contenute nel cibo 5. Il senso che ha come organo le orecchie 6. L’organo della vista 9. Grossa ghiandola 10. Valvola che collega l’esofago con lo stomaco 11. Al suo interno si trova la flora intestinale 16. Prima parte dell’intestino 18. Sostanza secreta dal fegato 19. Cibo masticato e ammorbidito Andrea, Andrea, Pierfrancesco, Paolo, Niccolò, Francesco, Francesco, Ludovico VA Scuola Primaria Lucugnano SCACCHI A SCUOLA Mentre si va in stampa, si tiene, a scuola, il Torneo - Saggio finale di Scacchi a cui partecipano le classi IIIA e IVA di Lucugnano e le classi IIC, IVA, IVB e IVC di Via Apulia. LA MIA CARRIERA ALLA PALLAMANO Quest’anno è stato l’ultimo anno di pallamano per me, ma questa bellissima esperienza non la scorderò mai. Io amo molto lo sport in generale, ma far parte del gruppo di pallamano è la cosa che mi rende più felice. L’anno scorso non mi sono iscritto perché mi dovevo impegnare di più a scuola, ma vi garantisco…. ho provato tanta nostalgia e ogni volta che sapevo dell’incontro di pallamano desideravo essere con i miei compagni e divertirmi con loro e le maestre. Insieme abbiamo vissuto tanti momenti spensierati e allo stesso tempo ho imparato tanto. Le prime regole che la maestra Maria Lucia ci ha insegnato, fin dal primo anno, sono state quelle del Fair Play, cioè di un gioco “SANO”… ci ha fatto comprendere che ci dobbiamo rispettare l’un l’altro, e giocare senza il rischio di farci male. La nostra squadra è fortissima perché non teniamo la palla solo per noi, ma ce la passiamo e poi ci sono i finalizzatori, cioè i ragazzi che sottoporta segnano e completano il lavoro della squadra. Come sono bravi!!! In ogni incontro ci sono stati proposti giochi nuovi che ci preparavano alla partita di fine lezione ed io, devo dire, quest’anno sono migliorato tantissimo! Ho imparato, quando sbaglio, a non arrendermi mai, anzi è proprio allora che inizio a giocare seriamente e do il meglio di me. Quando invece sono gli altri a sbagliare, io li incito affinché non si arrendano e cerco di giocare bene facendo attenzione a non perdere la palla e di passarla bene al compagno di squadra. Per tutti questi insegnamenti ringrazio tantissimo le maestre, Maria Lucia, Rosamaria e Lucia, perché oltre ad insegnarci il gioco della pallamano, si preoccupano sempre di farci divertire preparando per noi esercizi belli e divertenti da fare. Grazie maestre! Evviva lo SPORT e… la Pallamano!!! Donato Ponzetta Classe VB Scuola Primaria Tricase Via Apulia