Il Chiacchierone Giugno 2016 - Istituto Comprensivo Tricase Via

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Il Chiacchierone Giugno 2016 - Istituto Comprensivo Tricase Via
Giugno 2016
Rubrica
Giugno 2016 - Anno XVIII - n° 47
GIORNALE SCOLASTICO
•www.apuliascuola.gov.it • [email protected]
Istituto Comprensivo “Tricase via Apulia”
Editoriale
Ancora una volta, con un pizzico di orgoglio,
constatiamo che il nostro giornale scolastico
riceve apprezzamenti da più parti e da persone
autorevoli come il Prefetto di Lecce dott.
Claudio Palomba e il dott. Vincenzo Nicolì,
dirigente dell’Ufficio Scolastico Territoriale di
Lecce, che definisce “Il Chiacchierone” “lavoro
bello ed originale, frutto evidente di un impegno
meritevole di elogio”. Ancora una volta “Il
Chiacchierone” si rivela un efficace strumento
di socializzazione dei percorsi formativi
proposti agli alunni dei tre ordini di scuola del
nostro Istituto Comprensivo e documentati da
articoli degni di nota. Sono percorsi realizzati
nell’ambito di progetti ormai consolidati, che
entrano a pieno titolo nel Piano dell’Offerta
Formativa della nostra Scuola.
Primi fra tutti il Progetto d’Istituto “Itinerari
alla scoperta delle nostre radici” e il Progetto
“La Scuola adotta un monumento”, che
mirano non solo alla conoscenza, alla tutela e
alla promozione del territorio, ma anche
all’esercizio della “cittadinanza attiva”.
Oltremodo interessanti gli articoli legati ad
esperienze di vita scolastica molto coinvolgenti
come quella del “gemellaggio musicale” con
l’Istituto Comprensivo di Montesarchio
(Benevento), suggellato da un concerto degli
alunni delle due Scuole, che ci ha regalato tante
emozioni.
Significativi anche gli articoli sulle visite
guidate e sui viaggi di istruzione effettuati nel
corso dell’anno scolastico, che hanno consentito
ai nostri ragazzi di consolidare conoscenze e
competenze, suscitando al tempo stesso
entusiasmo e un certo “spirito di avventura”.
Ampio spazio infine è dedicato alla creatività
e all’espressione dei sentimenti e delle emozioni,
che affiorano prepotentemente dai testi poetici
dedicati al papà, alla mamma, alla Natura.
Ed ora non mi rimane che ringraziare tutti
coloro che hanno contribuito alla realizzazione
di questo numero del “Chiacchierone” nella
consapevolezza che “la scuola rimane ancora il
luogo dei valori, il punto di riferimento forte in
cui ricercare e ritrovare certezze e convinzioni,
sempre più labili in un mondo “liquido” e
sempre più “privo di appigli sicuri”, come
diceva il compianto dirigente scolastico e amico
mio sincero prof. Silvano Baglivo.
Il Dirigente Scolastico
Prof.ssa Eufemia Musarò
Lettera di ringraziamento al Prefetto
Egregio Sign. Prefetto,
sono l’alunna Anna De Iaco, frequento la
classe III A della Scuola Secondaria di I grado dell’Istituto Comprensivo
“Tricase Via Apulia” e sono la rappresentante del gruppo di ragazzi che
hanno vinto il primo premio per la partecipazione al concorso
“La notte giovane”, organizzato dalla Prefettura e dal Comune di Lecce,
con il sostegno dell’ANCI e del SILB.
Le scrivo per ringraziarLa per
l’apprezzamento espresso nei confronti del
nostro elaborato e del suo profondo
significato. Vorrei veramente ringraziarLa,
a nome dei miei cinque compagni, della
professoressa Scupola Addolorata e della
dirigente, professoressa Eufemia Musarò,
per aver colto il messaggio che volevamo
comunicare ai giovani con il nostro lavoro
e per aver dato risalto al nostro impegno.
Siamo tutti molti contenti del risultato
ottenuto, anche perché con il premio
ricevuto intendiamo acquistare, per la
nostra scuola, un defibrillatore e organizzare
un corso di formazione sull’utilizzo dello stesso.
Con profonda stima
Anna De Iaco III A Scuola Secondaria di I grado
Istituto Comprensivo Tricase Via Apulia
Gemellaggio Musicale 2015/2016
con l’Istituto Comprensivo Montesarchio 2
Nel mese di aprile l’Istituto Comprensivo “Tricase
Via Apulia” ha concordato e organizzato un gemellaggio
musicale in collaborazione con l’“Istituto Comprensivo
Montesarchio 2” del Comune di Montesarchio, in
provincia di Benevento, al fine di dare vita ad un
concerto vero e proprio, dopo un anno scolastico intero
dedicato alla cura e al perfezionamento di questo
progetto. Tralasciando l’entusiasmo di noi alunni in
risposta all’iniziativa, i nostri professori di strumento ci
hanno messi al lavoro consegnandoci i brani che
avremmo poi dovuto eseguire al concerto, insieme ai
ragazzi di Montesarchio. Dapprima abbiamo
incominciato ad esercitarci ciascuno con il proprio
professore per definire la tecnica e i minimi dettagli.
Successivamente si è dato avvio alle prove solamente
tra noi ragazzi di Tricase, con i nostri strumenti:
pianoforte, chitarra, clarinetto e sassofono. Durante le
prove abbiamo avuto modo di confrontare il lavoro e i
progressi fatti da ciascuno di noi, ognuno con il proprio
strumento, e di perfezionare ulteriormente l’esecuzione
dei brani. Come per ogni concerto organizzato dalla
nostra scuola, ciascun professore di strumento dirigeva
il brano da lui proposto. Con tanta pazienza, tanto
lavoro, organizzando le prove il mercoledì e il venerdì
di ogni settimana, tra una telefonata e una videochat dei
nostri professori con i docenti di strumento e gli alunni
di Montesarchio, si è giunti al 19 aprile, primo giorno di
prove con i ragazzi di Montesarchio, nonché vigilia del
concerto. Noi ragazzi di Tricase ci siamo fatti trovare
già pronti, come dei buoni e rispettosi “padroni di casa”,
arrivando puntuali a scuola alle 15.00, aspettando il loro
arrivo tra uno scherzo e una risatina.
Al loro arrivo, sinceramente,
forse perché presi da un filo di
timidezza, la nostra accoglienza non
è stata caldissima e abbiamo
semplicemente iniziato a provare i
brani con l’imbarazzo che impaccia
chi si è appena conosciuto. Devo
dire che già dal primo brano sono
stata assalita da un brivido di
commozione, grazie soprattutto agli
effetti delle percussioni dell’Istituto
di Montesarchio, e di orgoglio per
appartenere ad una scuola ad
indirizzo musicale.
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2
Giugno 2016
Ambiente
Nel corso dell’anno scolastico sono state fatte
tante attività: la trasformazione dell’uva in vino,
delle mele cotogne in marmellata, delle olive in
olio, delle arance in spremuta e infine del latte in
formaggio. Per quest’ultima attività è stata scelta
l’Azienda Agrituristica “Le Scalelle” perché
offre ai bambini tante opportunità: conoscere gli
animali, i semi, le piante, partecipare alla mungitura
e alla trasformazione del latte in formaggio...
Ad attenderci, all’arrivo, c’erano Serena e
Valentina che, dopo averci accolto con gioia, ci
hanno offerto la colazione con latte appena munto
e biscotti prodotti dall’azienda.
Angela e Asia raccontano.
Finito di mangiare Serena e Valentina ci hanno
illustrato quello che avremmo fatto durante la giornata.
Prima di iniziare noi abbiamo fatto delle domande
perché volevamo sapere tante cose. Dopo la maestra
Lecci ha formato due gruppi: uno guidato da
Serena e l’altro da Valentina. Io ero nel
gruppo di Serena insieme ai miei compagni,
alle mie maestre e ai bambini di Lucugnano.
Usciti dalla sala ci siamo avviati verso gli
animali. Abbiamo visto le mucche, l’asino,
il cavallo e il toro. C’era anche il parco
giochi e Serena ci ha detto che se facevamo
i bravi ci avrebbe fatto giocare. Ci siamo
diretti verso gli animali e abbiamo visto le
quaglie, le galline, i galli, i cigni, le oche, i
conigli, lo struzzo... Poi
siamo andati a mungere
la mucca Carolina. Dopo
siamo ritornati dove
avevamo fatto colazione
e abbiamo dato inizio alla
gara
sull’ascolto.
Abbiamo fatto pareggio. Poi una
nonna ci ha fatto vedere come si fa il
formaggio e, quando ha finito, tutti lo
abbiamo mangiato. Era buonissimo.
Poi abbiamo piantato i pomodori e
dopo un po’ di tempo è arrivato il mio
papà che lavora a Otranto. A pranzo
abbiamo mangiato pittule, orecchiette
al sugo, salsiccia di maiale e vitello
con tante patatine fritte e il dolce. Poi
siamo andati a fare una corsetta al
campo di calcio e prima di andare via
abbiamo salutato e siamo andati a
visitare il porto. Tutte queste cose mi hanno emozionata.
Quando ho messo piede sul terreno dell’azienda mi
sono venuti i brividi. Era bellissimo osservare la natura,
mi piaceva respirare l’aria di campagna. Abbiamo
visitato il mini zoo. Mentre camminavamo la signorina
Serena ci ha detto di fermarci e siamo entrati in una
stalla dove c’erano solo mucche. Poi Serena ci ha
messo in fila per uno e con sorpresa abbiamo munto la
mucca. In un recinto fatto di legno c’era un piccolo
vitellino a cui hanno dato il nome di Valentina. Serena
ci ha spiegato tante cose sulle mucche: quanto mangiano
e cosa mangiano...
Questa è stata l’esperienza che mi è piaciuta di più
tra tutte quelle vissute quest’anno.
DOVE
NON C’È LIBERTÀ
Classe II C Scuola Primaria Tricase Via Apulia
Angela Musio
Noi alunni della IC di
Lucugnano lo abbiamo
scoperto nell’ambito
del progetto Terramare
svolto in collaborazione con l’associazione
“Magna Grecia Mare”.
Nel corso dell’uscita didattica presso
l’avamposto mare di Porto Museo di Tricase
ci è stato presentato un video dove ci hanno
illustrato tutte le specie aliene monitorate
dall’istituto di Zoologia dell’Università del
Salento.
Le specie aliene sono
costituite da pesci ma
anche da crostacei,
molluschi o meduse che,
arrivando nel nostro mare
trasportati nelle stive
delle navi, entrano in
competizione con le
specie
autoctone
nell’utilizzare la stessa risorsa alimentare e
poiché sono particolarmente aggressive
possono sovrastare o essere predatori delle
specie autoctone. In alcuni casi possono
Siamo in kurdistan
Nella terra del Tigri e dell’Eufrate che, con i loro
affluenti, rendono fertili e profumate le valli. Dalle
montagne scendono mille ruscelli e torrenti che
precipitano in cascate. Si trovano rocce dalle forme
fantastiche e fertili campi coperti in primavera in
particolar modo da narcisi.
Purtroppo anni e anni di etnocidi hanno distrutto
questo ambiente naturale. C’è stata e continua ad esserci
la deportazione di milioni di persone perché è un
territorio di frontiera, ai margini di quattro nazioni ,
Asia Cazzato
COSA SUCCEDE QUANDO LE SPECIE ALIENE ENTRANO IN CONTATTO CON QUELLE LOCALI?
Quando pensiamo alla parola
alieno siamo soliti immaginare
un essere vivente che vive in
un altro pianeta e che arrivando
dallo spazio cerca di invadere
il pianeta terra. L’uomo ha
sempre avuto paura dell’alieno
e ha cercato di esorcizzare tale pericolo
producendo film o libri di fantascienza.
Non ha mai immaginato che un alieno
possa emergere dal mare. Ma negli ultimi
anni gli alieni si stanno sempre più
diffondendo nel Mar Mediterraneo. Per
comprendere tale fenomeno dobbiamo
chiarire che cosa si intende con la parola
alieno. L’alieno non è un extraterrestre ma è
solo un essere vivente che per diverse
ragioni riesce a colonizzare luoghi dove non
si era mai diffuso prima. Cosa succede
quando le
s p e c i e
a l i e n e
entrano in
contatto
con quelle
locali?
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Attualità
Oriente e Occidente
GIORNATA BIOLOGICA
La “Giornata Biologica”
alle Scalelle a Otranto trascorsa il 19 maggio
conclude il progetto
“Solo Magiche Scoperte:
Odori, Colori e Sapori del nostro territorio”.
Giugno 2016
essere anche vettori
di malattie per
l’uomo. Purtroppo
anche le nostre
abitudini alimentari
contribuiscono ad
incrementare
il
f e n o m e n o ,
mangiando spesso
pesci provenienti da
altri mari che per
raggiungere le nostre
tavole devono essere trasportati dalle navi.
Perciò l’invito che noi
alunni facciamo a tutti i
genitori è quello di prepararci
il pesce azzurro che oltre ad
essere una specie autoctona è
particolarmente ricco di
proprietà
organolettiche:
grassi insaturi, omega 3,
fosforo,
selenio
e
iodio
utili per lo sviluppo dello scheletro e del
sistema nervoso.
Gli alunni della IC Scuola Sec. 1°grado di Lucugnano
NON C’È
LA LIBERTÀ DI ESSERE
NON C’È
LA LIBERTÀ DI VOLARE
DOVE
SI HA LA VOGLIA DI LIBERTÀ
DOVE
I LORO SOGNI SI CHIAMANO LIBERTÀ
SI….. LA LIBERTÀ
Classe IA Scuola Sec. 1°grado di Tricase - Via Apulia
Il filo conduttore che unisce noi ragazzi della 1° A con
voi ragazzi kurdi è la FIABA
per donarvi la nostra solidarietà e per infondere nei
vostri animi la speranza di un cambiamento perché,come
noi, anche voi rappresentate il futuro del mondo.
La fiaba che unisce l’Oriente e l’Occidente
CHI SEI?
Un ragazzo del Kurdistan disse al suo visir:
“Fammi incontrare un ragazzo occidentale”.
Il visir cercò a lungo, poi, lo trovò. Arrivato al suo
cospetto, il ragazzo Kurdo gli chiese:
“Mi parli della libertà?”
Il ragazzo rispose: “Non ti parlerò della libertà
perché tu dovrai incontrarla da solo. Devi cercare
di abbandonarti all’immaginazione, di andare oltre
la vera e dura realtà che tu, purtroppo, conosci.
Tieni questa matita, ti aiuterà nella tua impresa.”
Il ragazzo senza esitare, si sedette a terra e cominciò
a disegnare. Chiuse gli occhi e, con la sua fantasia,
disegnò il mondo fra le sue mani che strappavano
il manto soffocante della guerra e un soffione di
farfalle che, con a capo una colomba, migravano
verso un mondo migliore, verso l’infinito.
Il ragazzo kurdo, contento di aver fatto bene,
nonostante le difficoltà a lasciar volare i suoi
desideri, mostrò il disegno al bambino occidentale
che, con le lacrime agli occhi, disse: “Bene, il mio
compito qui è finito. Hai conosciuto CHI SEI.
Si, sei sempre un ragazzo ma, da oggi in poi, sei un
RAGAZZO LIBERO perché hai avuto la possibilità
di sognare e di conoscere il vero significato della
LIBERTÀ.
Ora, hai un compito molto importante, dovrai
rendere il Kurdistan un luogo migliore, perché
dovrai insegnare ai ragazzi come te a sognare...
Perché la guerra è mancanza di sogni e di futuro.
Insegnamento della fiaba
Un ragazzo, una matita e la LIBERTÀ di sognare
possono cambiare il mondo.
Questa è una magia, tipica delle fiabe, ma è necessaria
per cercare di “VIVERE” il presente non rinunciando a
sognare un futuro diverso per il mondo intero.
IL CAMMINO PER DIVENTARE LIBERI SI
REALIZZA IN TRE GRANDI TAPPE:
GUERRA
LIBERI DA…..
SOFFERENZA
MURI
Simona , Maicol, Annamaria, Roberto,Francesca
Jennifer, Giulia, Sara, Ilaria.
LIBERI CON…..
FRATELLANZA VERSO TUTTE LE RAZZE
Lara, Giorgia, Agnese, Francesco Saverio, Andrea,
Cristian, Gabriele M., Elisa, Elena.
LIBERI PER…..
UN MONDO MIGLIORE
DARE UN SENSO ALLA VITA
ESSERE SE STESSI
Monica, Lorenzo, Maia Vittoria, Raffaele, Gabriele C.,
Francesco R., Samuele, Gabriele P., Laura.
LA LIBERTÀ
per noi ragazzi di IA
È…
Pensare come si vuole.
Franceso Fersini: Essere liberi di volare non solo
con le ali ma anche attraverso la mente.
Cristian Zocco: Volare alto come un uccello potente,
avendo la libertà che desidera.
Laura Panico e Lara D’Aversa
Ilaria Forte: Vivere come un bambino appena nato
che non ha coscienza di nulla.
Laura Panico: Chi vuole veramente assaggiare il
senso della libertà fa di tutto anche a costo
della propria vita. È vivere veramente e
pienamente.
Gabriele Musio: Non subire ordini.
Jennifer Perrone: Vivere senza paura di farlo.
Giulia Fracasso: Non avere paura di essere se stessi.
Francesco Ritrovato: Libertà di sognare e di
esprimere le proprie opinioni senza paura.
Monica Russo: Sognare.
Andrea Maglie: Sognare il proprio futuro.
Samuele Longo: Non essere ostacolati dalla dittatura.
Gabriele Coluccia: Stare in armonia con tutti.
Elisa Turco: Esprimere emozioni liberamente.
Raffaele Cazzato: Sentire parlare le proprie labbra.
Anna Maria Nicolardi: Stare insieme senza preferenze.
Panico Gabriele: Essere degli eroi.
Maria Vittoria: Volare alto.
Lorenzo Lecci: Avere dei diritti.
Roberto Lainieri: È forza mentale per sognare l’infinito.
Giorgia Alfarano: Essere chi vuoi quando vuoi.
Elena Linoci: Essere bambini e vivere liberamente
le tappe della vita.
Sara De Vincenzis: Non incontrare muri durante il
cammino verso il futuro.
Simona Kumar: Un mondo di diritti per noi bambini.
Francesca Danieli: Superare ogni ostacolo.
Agnese Marra:
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Giugno 2016
Creatività
IL MONDO CHE VORREI
(le quattro R)
Per la salute del nostro amato mondo
È davvero necessario RICICLARE, non lo nascondo.
Carta, plastica, vetro e indifferenziato,
e l’organico non l’ho certo dimenticato.
La parola chiave è quindi RISTRIBUIRE,
la spazzatura in diversi cassonetti bisogna inserire,
uno per tipo come ho detto prima,
i rifiuti vanno divisi da fondo a cima.
RACCOGLIERE separatamente infatti aiuta a smaltire bene,
ed è così che gestendo meglio gli avanzi di pranzi e cene,
si può salvare ogni pianta ed ogni animale
e inoltre RIDURRE l’ inquinamento globale.
LA SCUOLA STA FINENDO
Daniela Nesca IVC Scuola Primaria Tricase Via Apulia
L’estate sta arrivando,
noi ci stiamo preparando.
Siamo pronti per andare
finalmente al mare!
Dagli scogli ci tuffiamo,
con le onde giochiamo.
La scuola sta per finire,
ma vogliamo ancora venire,
stare a scuola è divertente
si scrive, si legge, si calcola…
ma non fa niente!
Studiare in compagnia
fa venire l’allegria.
Neanche un anno è passato,
anzi il tempo è volato.
A pranzo si mangia bene
e si chiacchiera gioiosamente insieme.
Molly e i suoi amici salutiamo,
però un appuntamento con loro fissiamo.
Salutiamo anche Aladino,
il simpatico elicotterino.
Questa scuola è una meraviglia,
come una bella conchiglia!
“SCUOLA”
Per fare la poesia sulla scuola
si prende una S
come studio, segreteria, sedia;
poi si prende una C
come colla, cattedra, cartellone;
poi si prende una U
come uno, urla, uomo;
poi si prende una O
come ordine, otto, ortografia;
poi si prende una L
come lavagna, libri, laboratorio;
poi si prende una A
come astuccio, armadio, arte.
Poi si mettono insieme
con allegria, con amicizia,
con simpatia, con gioia
e con la coca-cola
si festeggia la SCUOLA!!!
II B Scuola Primaria Tricase Via Apulia
Classe IC Scuola Primaria Tricase Via Apulia
Giugno 2016
LETTERA A CUORE APERTO
DEDICATA AL PAPÀ
Caro papà,
Caro papà,
ti voglio tanto bene anche se certe
volte ti faccio arrabbiare… anche io però
rimango male perché mi rendo conto di
quello che ho fatto. Non mi piace quando
mi correggi sempre , vorrei stare sempre
con te e giocare a pallone. Papà tu per
me sei la persona più brava del mondo.
Di te mi piace che mi aiuti sempre e che
sei molto sicuro. Il tuo modo di fare con
le persone è molto sincero. Ogni volta
che vai a lavoro a me dispiace molto.
Papà ti voglio confidare un segreto: “tu
sei la persona più premurosa di tutti e
quando dici ai tuoi amici che sono
bravo… io mi sento un campione! E
quando dici che mi vuoi bene e mi
abbracci io … mi sento al sicuro e per
me tu sei un SUPER PAPÀ!
ti voglio bene perché mi perdoni
sempre e mi aiuti quando ne ho bisogno.
Mi piace quando andiamo in bici e
quando costruiamo i lego, mi aiuti ad
imparare le cose che non conosco. Ti
voglio bene perché mi fai sempre ridere
e mi diverto quando mi fai saltare sul
letto. Non mi piace invece quando non
mi ascolti e mi dici: “Sì… sì ho capito”
ma in realtà non mi hai capito. Non mi
piace quando mi sgridi anche se non è
colpa mia. Però mi aiuti sempre a
prendere buoni voti e come me, tu sei
sempre molto sincero. Mi dai molti libri
per leggere di notte… come piace a me.
Ti dico un segreto: “Tu sei il mio
preferito”. Mi racconti le cose che
succedevano durante la seconda guerra
mondiale, ai tempi di tuo nonno. Mi fai
vedere le sue medaglie anche se certe
volte è un po’ noioso… ma poi mi
diverto lo stesso. Mi aiuti a far sparire le
paure perciò ti dico che ti voglio un
mondo di bene !
Francesco Panico IIIB Scuola Primaria
Tricase Via Apulia
Lubelli Diego IIIB Scuola Primaria
Tricase Via Apulia
UN’ IDEA
Un’idea per sorridere
Un’idea per giocare
Un’idea per andare a casa
Un’idea per stare bene
Ho trovato.. stiamo insieme
così la tua sofferenza sarà mia
e ti sentirai meglio.
“AMICO”
Per fare una poesia sull’amico
Si prende una A
Come armonia, amicizia, amore;
poi si prende una M
come mio, mano, migliore;
poi si prende una I
come insieme, inseparabili, indivisibili;
poi si prende una C
come coraggio,collaborazione, cammino;
poi si prende una O
come orgoglio,ospite, onestà.
Poi si mettono insieme
con simpatia e sincerità,
con allegria e fedeltà
e come un sogno antico
si abbraccia un AMICO!!!
IIA Scuola Primaria Tricase Via Apulia
Il mio papà è molto affettuoso
E anche molto premuroso!
Quando torna a casa, se lo faccio arrabbiare
Mi dispiace e cerco di farmi perdonare!
Quando torna a casa, io vedo che è molto stanco
Perché fare il suo lavoro è più faticoso di studiare seduto ad un banco!
Però, dice che non cambierà mai lavoro,
perché veder nascere un bambino vale più dell’oro!!!
Chiara Marello IVC Scuola Primaria Tricase Via Apulia
Per la festa del
papà
Mio papà fa l’autista
ed ha sicuramente una grande vista
corre corre in ambulanza
senza sosta, ma con tanta speranza.
Del Milan è tifoso
E se perde è un po’ furioso!!!
La dolcezza è il suo forte
Infatti di nutella facciam le scorte.
Lui mi tratta come se fossi piccina
Infatti mi chiama sempre Danielina.
Questa cosa un po’ mi infastidisce,
ma lui proprio non la finisce.
Io lo adoro da impazzire
Perché lui mi ama da morire.
Ecco il mio papà
UN PAPÀ
VIAGGIATORE
La pioggia
Russo Elisa VA Scuola Primaria Tricase Via Apulia
Il mio papà
Daniela Nesca IVC
Scuola Primaria Tricase Via Apulia
Celeste Lombardi IIIC Scuola Sec. di 1° grado
La pioggia scende con un fruscio,
bagna la strada buia
come un bambino che piange.
Piange forte, dalle camere delle case
si sente il suo scrosciare
Sch sch sch
Poi saluta la città
lasciando allegre goccioline sulla strada
Sch sch sch
5
Creatività
UN PAPÀ INTELLIGENTE
Sei una persona spettacolare,
sei come un regalo di Natale.
Sei sempre stato ordinato,
dalle “ Pallottine” eri terrorizzato.
Hai combinato una marachella
che era la più bella.
Con delle suore non brave
hai chiuso la porta a chiave.
Trotterellando te ne andavi,
mentre i tuoi vecchi amici lasciavi.
Tanto fortunato sei
tornavi a casa con i trofei.
Da grande felicemente viaggiavi
con un bagaglio di conoscenze
tornavi.
Maresciallo sei diventato
e con Stefania ti sei fidanzato.
Nel 2001 finalmente ti sei sposato
e con la tua amata ti sei baciato.
Hai avuto due figlie
che sono delle meraviglie.
La tua bella famiglia è serena
viverla ne vale la pena.
Giorgia Nesca. IV
Scuola Primaria Tricase Via Apulia
Papà sei nato nel 1965
alle ore 21:05.
Hai fatto il giro del mondo,
sembrava che facessi il girotondo.
Papà sei molto intelligente
Un computer è la tua mente.
A digiuno non volevi restare
e la carne della zia volevi mangiare
Gianluca Arcella IVA
Scuola Primaria Tricase Via Apulia
UNA PERSONA
CON TANTA BONTÀ
Giuseppe quand’era piccolino
faceva sempre il birichino
Con la sua fanciullezza
si doveva avere pazienza
Parte per la vita militare
per andare a volare.
Mangia nutella in quantità
per i denti, che bontà!!
Porta mele da tutte le parti
per mettere soldi da parte.
Sposa la ragazza Maria Grazia
lo fa innamorare con tanta grazia.
Tra i due c’è stato tanto amore:
tre figli sono nati con ardore.
La sua è una famiglia bella
e brillante come una stella.
Maria Nesca IVA
Scuola Primaria Tricase Via Apulia
Tante ore lui lavora
e anche se torna a tarda sera
per il suo piccolo tesoro
lo spazio c’è
per un gioco in coro.
Mi abbraccia, mi strapazza
mi rincuora.
In ogni momento, in ogni ora
È un amico davvero speciale
È grande il mio papà!
Forza Marco ti voglio bene
Nel mio cuore con la mamma
siete un duo davvero in gamba.
Certo quando mangi…
Stai più attento a non sbriciolare.
Sei forte papà mio!
Vieni qui, ci sono io, baci,
baci tesoro mio.
Poesia per il
papà
Caro papà,
devo dirti una cosa importante: quando
sono con te sono super felice!
Con te mi diverto e scopro tante cose…
come quando andiamo in giro,
camminiamo sugli scogli in riva a mare,
ma il momento per me più bello è
quando andiamo insieme a pescare. A
me piace molto il mare e poter
condividere la mia passione per la pesca
con te mi rende assai felice. In quei
momenti infatti mi sento protetto e
sicuro. Lo so, che qualche volta ti faccio
arrabbiare, ma a me basta farti gli occhi
dolci e tu ti sciogli. Ti voglio tanto bene
e sono contento di avere un papà come
te!!!
Tuo Giuseppe.
Giuseppe Giudice IVC
Scuola Primaria Tricase Via Apulia
POESIA PER IL
MIO PAPÀ
Il mio papà è davvero speciale,
il più bel dono che Gesù mi poteva dare.
Se però divertir mi fa
il nostro amor di più crescerà.
Tu dici che sono la tua pulcina
e che resterò sempre la tua bambina!
Perciò, quando sarò grande,
ricorda ciò che hai detto
se sarò triste stringimi forte al petto
se sarò felice tienimi stretto stretto.
Ora però sono ancora piccina
tanta strada dovrò fare
e grazie a te alla meta potrò arrivare.
Ti chiamo ‘pagliaccio’
perchè mi tieni sempre sù di morale.
Ti chiamo ‘orsacchiotto’
perchè abbracciandoti mi sembra
che nel mondo non ci siano
problemi.
Ti chiamo ‘torcia’
perchè sei tu la mia luce nel buio.
Ti chiamo ‘fuoco’
perchè mi tieni caldo nel freddo.
Ti chiamo ‘quaderno’
perchè sulle tue pagine ci sono tutti i
nostri ricordi.
Ti chiamo ‘orologio svizzero’
perchè non fai mai ritardo.
Ti chiamo ‘formica’
perchè lavori sodo dalla mattina alla
sera.
Ti chiamo ‘vento’
perchè rinfreschi le mie giornate
calde.
Ti chiamo ‘amico’
perchè è con te che mi posso
confidare.
Ti chiamo ‘maestro’
perchè mi dai consigli per la vita.
Ti chiamo ‘ancora’
perchè mi ancori alla salvezza.
Ti chiamo ‘guerriero’
perchè lotti per me.
Ti chiamo ‘papà’
perchè rispetti tutte queste cose.
Martina Pandolfini IVC
Scuola Primaria Tricase Via Apulia
Donato Ponzetta VB
Scuola Primaria Tricase Via Apulia
Francesco Ruta IVC
Scuola Primaria Tricase Via Apulia
Il mio Papà
6
Giugno 2016
Creatività
FESTE DI PRIMAVERA NEL MONDO
In tutto il mondo si festeggia la primavera perché si sveglia la natura e si celebra
la vita. Naturalmente il significato delle feste cambia da religione in religione e da
paese in paese.
Per noi cristiani si celebra la Pasqua con cui ricordiamo la RESURREZIONE DI
GESU’, che ci libera dal peccato e dalla morte. Questa festa è preceduta dalla
QUARESIMA che dura quaranta giorni, dal mercoledì delle ceneri al sabato santo ed
è il periodo di preparazione alla Pasqua. Durante la settimana santa si commemora la
passione di Gesù . Gli Ebrei invece ,la Pasqua la chiamano PESACH che significa
“passare oltre”. Infatti si commemora la liberazione dalla schiavitù d’Egitto .
Mangiano il pane azzimo e l’agnello durante il SEDER che è una cena famigliare ,
ma anche una cerimonia religiosa.
NOI...
...CUSTODI DEL CREATO
Il creato è tutto ciò che vediamo:
le montagne, il mare,
il cielo, il pomeriggio
tutto è paradiso.
Il creato è tutto ciò che noi ascoltiamo
Il cinguettio degli uccellini,
il tuono, il grillo
Tutto è paradiso.
Il creato è tutto ciò che noi diciamo:
ti voglio bene, mi manchi,
tutto è paradiso.
Chiara Nesca IVC
...RISPETTOSI DEL
CREATO
Che meravigliosa cosa
È il creato
Che nostro Signore
Con il suo immenso amore ci
Ha donato,
e noi per il gran dono
che ci ha dato,
abbiamo infinito rispetto
per il creato.
Francesco Ruta IVC
Invece per i mussulmani con AL MAWLIO AL NABAWIYY si festeggia il
compleanno di MAOMETTO, il profeta.
La festività indiana legata alla primavera è HOLI che segna la fine dell’inverno.
Si festeggia KRISNA vestiti di bianco e imbrattandosi il volto di vari colori. La notte
prima si accendono i falò per bruciare gli spiriti maligni. Per i cinesi la festa di
primavera è il CAPODANNO che dura quindici giorni e vede riunite tutte le famiglie.
Tutti si scambiano doni e dolci e ci sono fuochi d’artificio. Il nome della festa
primaverile del Giappone è SETSUBUM, mentre in Messico si celebra la FESTA
DEL TEMPIO DI KUTULCAN illuminando al tramonto la scalinata del tempio e
disegnando con luci e ombre un serpente piumato.
Invece in Finlandia a Pasqua si fa un grande falò per spaventare gli spiriti della
foresta. È interessante sapere che nel mondo esistono tante culture diverse dalla
nostra che però hanno in comune la celebrazione della “VITA”.
Cristina Mercogliano III B Scuola Primaria Tricase Via Apulia
LA GITA
La gita è uno splendore
Fa svanire il rancore.
Oggi alle grotte di Zinzulusa andiamo
insieme con i compagni ci divertiamo.
Stalagmiti e stalattiti
assomigliano a denti appuntiti.
Un’altra ora con i compagni trascorriamo
ai Laghi Alimini contenti andiamo.
Al ritorno un gelato ci prendiamo
e a casa contenti ritorniamo.
Sabrina Accogli, Benedetta Longo classe IVA
Scuola Primaria Tricase Via Apulia
AMO…
Sono Felice,
che esiste il mondo.
Amo le bellezze della natura
e l’armonia del creato.
Amo i fiori
che colorano la vita.
Amo i campi folti
che profumano di gioia.
Amo la melodia delle onde
che bagnano le rive,
e quel leggero venticello
che gioca con la sabbia.
Amo la natura
e le sue creature.
Sabrina Rosafio IVC
Scuola Primaria Tricase Via Apulia
NOI ABBIAMO
LA VITA
Noi abbiamo occhi per guardare fuori…
la vita ha tanti colori;
è proprio come un arcobaleno
se osserviamo bene viviamo
con l’animo sereno,
tante le note che stanno insieme
sentiamo dentro una forte emozione
perché la vita è una canzone.
Noi abbiamo la bocca, possiamo parlare,
certo ci vorrà chi ci deve ascoltare,
anche se a volte la voce trema
la nostra vita è un magnifico tema.
Noi abbiamo le gambe, non ci fermeremo,
fermi a guardare non si può stare
perché la vita va sempre ammirata
continuiamo anche oggi
la nostra passeggiata.
Noi abbiamo il cuore,
impariamo ad amare,
è Lui che ti dice che cosa dobbiamo fare,
ti darà dentro una gioia infinita
perché tutto l’amore… è vita!
Anna IVB
Scuola Primaria Tricase Via Apulia
STRINGO UN
PATTO
Ringrazio il Signore
per quello che ci ha donato:
la bellezza del Creato.
Stringo un patto con tanta cura
con animali, alberi e tutta la natura.
Anche con un minuscolo,
ma adorabile fiorellino,
proprio come ha fatto don Tonino.
Tutti gli uomini dovranno rispettare:
terra, cielo, mare bisogna adorare.
Oh Terra, ti chiedo scusa
per quello che l’uomo ha fatto,
ha commesso un grandissimo atto.
Battiamoci perché non si ripeterà
e la bellezza del Creato vincerà!
Chiara Bramato IVA
Scuola Primaria Tricase Via Apulia
La primula
Una primula sboccia nel prato,
saluta le amiche
e si muove cullata dalla dolce brezza
che sembra staccarle i delicati petali.
Sembra un sole,
un sole che brilla,
dando un sensazione di stupore.
È la protagonista di quello che sembra
un grazioso quadretto.
Giugno 2016
25 Aprile
Festa della
liberazione
Se tu fossi
di Zehor Zerari
(poeta algerino del 900)
Se tu fossi un edelweiss
Io scalerei
La montagna azzurra
Per coglierti.
Se tu fossi un fiore acquatico
Io mi tufferei nelle verdi
Profondità sottomarine
Per prenderti.
Se tu fossi un uccello
Io andrei
Nelle immense foreste
Per ascoltarti.
Se tu fossi una stella
Io veglierei
Tutte le mie notti
Per vederti
Libertà.
Natura
La natura è qualcosa di fantastico,
Di bellissimo,di straordinario
per questo motivo difenderla dobbiamo:
non inquiniamo
e gli animali non maltrattiamo,
gli alberi non tagliamo
e la differenziata facciamo.
Se lo farai la natura ti ringrazierà
e tu, dovrai esser fiero
di essere un bambino rispettoso
e di amare la natura orgoglioso.
Cavalieri Nicole VA
Amicizia
Un amico non ti abbandona mai
anche se sei nei guai.
Ti dà la mano, ti consola,
ti fa ridere con una parola sola.
L’amore che prova per te
è un sentimento splendido,
ricambia con un sorriso dicendo:
“Amico mio sempre con te resterò,
e sempre più amico tuo io sarò”
Nicole Cavalieri VA
Pace
Pace è contrario di guerra
Pace è non essere armati
Pace è essere amici
Pace è essere felici
Pace è amore per sempre
Pace è gioia del mondo
Pace è… meraviglia!
Gabriele De Vincenzis VA
Scuola Primaria Tricase Via Apulia
Compito degli alunni:
Leggi la poesia. Pensa alla libertà e
al suo immenso valore, cerca nella tua
mente piccole grandi imprese da
compiere per la libertà e, con la tecnica
del ricalco, continua la poesia.
Se tu fossi
a cura degli alunni della classe V
di Lucugnano
Aurora
Se tu fossi una stella
Farei di tutto
per raggiungerti in cielo e
raccoglierti.
Ilaria D.G.
Classe IB Scuola Sec. di 1° grado
Tricase Via Apulia
Arriva con il suo calore
E godiamo il suo splendore.
CIP CIP CIP gli uccelli cinguettano
E i pesci ci aspettano.
Il mare come un ghiacciolo
accoglie tutti in un fresco bracciolo
per questo tutti lo adoriamo
e nel suo abbraccio ci tuffiamo.
Il sole cala dietro il filo del mare
La gente rincasa e se ne va a cenare.
La brezza della sera ristora la mente.
Che bella l’estate. È divertente!
Samantha Antonazzo, Alfarano Miriam, Monica Martella IB
Tempi d’infanzia
Se tu fossi
un uccello ferito
ti curerei
e ti farei tornare
in volo.
Se tu fossi
un pesciolino indifeso
io ti raggiungerei
nelle profondità del mare
e ti porterei al sicuro.
Fiocchi gialli noi eravamo
Ed insieme ci divertivamo
In fila come pulcini
Piccoli e carini.
Paolo
Andrea C.
Se tu fossi
Un seme
Ti prenderei
E ti spargerei
in ogni angolo della Terra.
Questo pannello è stato realizzato da
noi ragazzi con l’aiuto dei docenti, in
seguito all’uscita didattica presso l’associazione “Magna Grecia Mare” che si
occupa di animali marini.
Per farlo abbiamo utilizzato materiale
riciclato come bottiglie di plastica, ritagli
di carta e avanzi di plastilina che
avevamo usato precedentemente. Questo
cartellone rappresenta l’ambiente
marino: animali e piante che lo abitano!
Aspettando l’Estate
I bambini gridano sulla spiaggia
Costruiscono grandi castelli di sabbia.
Adulti distesi come lucertole al sole
Rilassano i pensieri sotto il solleone.
Se tu fossi un arcobaleno
Mi arrampicherei
Per andare su nel cielo
E accendere
La tua stella.
Se tu fossi
Una lucertola
Ti inseguirei
Anche tutto il giorno
Per catturarti.
Russo Elisa VA
7
Creatività
Giochi di movimento o costruzioni
Tanto divertimento ,solo un po’ di grigio
Per un piccolo litigio
Sempre senza interruzioni.
Nelle pozzanghere ci piaceva saltar
Splash splash splash le scarpette
Si sentono di noi diavolette
Insieme al nostro vociar.
I grembiulini bianchi
Di tanti colori sporcavamo
Rotolare nell’erba adoravamo
A casa arrivare stanchi.
Niccolò
Oh, Libertà,
se tu fossi una farfalla
io volerei libera con te
per portarti in tutto il mondo.
Se tu fossi un prato
Pieno di fiori
in te mi tufferei
Per cogliere
La tua felicità
E donarla al mondo intero.
Se tu fossi un’amica
Farei di tutto
Per renderti felice.
Ora ci mancano quei momenti
Sempre allegri e sorridenti.
Maddalena Minutello, Fersini Marta, Anna D’Aversa, Maria Coluccia IB
Sara
Giorno di primavera
Vedo alberi in fiore
Illuminati dai raggi del sole.
Le rondini nel cielo infinito
Volano verso il Mito.
Giulia
Chiara
Se tu fossi un uccello
Ti seguirei ovunque tu andassi
Per proteggerti.
Francesca
Se tu fossi
Una perla
Mi tufferei in fondo al mare
Per coglierti
Sento il fruscio delle foglie
Il vento leggero come una piuma
Che dai miei pensieri la tristezza toglie
Mentre l’azzurro del cielo limpido sfuma.
Questa bellissima giornata
Dal tepore dei raggi è abbagliata
Mi porta tante capriole
Inseguendo l’amico Sole.
Finalmente nel prato la pace mi afferra
Mi guardo intorno e sorrido alla mia beata Terra!
Serena Fornaro, Alice Piscopiello, Acquario Rossella IB
Scuola Sec. di 1° grado Tricase Via Apulia
Francesco
LIBERTÀ
Classe V Scuola Primaria Lucugnano
Ora potete anche voi leggere le nostre poesie. Basta scaricare un’app
(per es. QR DROID), direzionare la fotocamera dello smartphone o
del tablet verso il codice “quadrato”.
Troverete altri due QR Code a pagina 29: divertitevi a leggere!
8
Creatività
Noi bambini di classe II della scuola primaria
di Lucugnano, in occasione dell’8 Maggio:
FESTA DELLA MAMMA,
abbiamo pensato di dedicarle una poesia.
Insieme abbiamo elaborato questi versi….
LA MAMMA:
UNA PERSONA SPECIALE
Mamma tu per me sei come una coperta,
perché mi proteggi.
Mamma tu per me sei come una fata,
perché esaudisci tutti i miei desideri.
Mamma tu per me sei come una stella
perché illumini il mio cammino.
Mamma tu per me sei una nuvola,
perché mi porti in giro per il mondo.
Mamma tu per me sei come uno scrigno,
perché custodisci i miei segreti.
Mamma tu per me sei un arcobaleno,
perché colori la mia vita.
AUGURI MAMMA
Classe II Scuola Primaria Lucugnano
Una lettera di
gratitudine
Cara mamma,
voglio scrivere una lettera
a te, una persona sincera,
una persona che dentro ha la primavera.
Non so cosa dirti per ringraziarti
di tutti i doni che mi hai fatto
e io sono stato distratto
a non capire la fatica che ci hai messo
ad esaudire i sogni che avevo espresso.
Ho sempre sognato
e non mi sono mai fermato a guardare te
e il tuo sorriso brillante
pieno di speranza
e di tanta costanza.
Tu mi hai insegnato
che sacrificio e cuore
vanno d’accordo e d’amore.
Ecco il mio regalo: la gratitudine
e la voglia di essere come te!
Giugno 2016
Creatività
9
I due mondi opposti UN GRANDE INCONTRO CON UN GRANDE CONDOTTIERO
Mamma
sei il mio esempio
Cara mamma
Io mi specchio nei tuoi occhi
Tutto quello che fai
Lo fai per me
Quando sono con re
Mi sento più grande
Quando sono con te
L’arcobaleno nasce!
Mi aiuti in ogni situazione e
Quando scende una lacrima
Sei capace di tirarla su.
Mi hai messo al mondo
E mi hai dato la mano come segno di benvenuto
Questo è il tuo posto,accanto a me!
Tu possiedi una chiave che apre
l’angolino del mio entusiasmo
Che è chiuso in una gabbia
Ma che quando sono con te
impiega tutta la sua forza per uscire!
Sei un fiore unico
Che ha degli aspetti particolari
Che non si incontrano facilmente.
Sono una tela bianca
Che tu stai riempendo di colori!
Quello che ti voglio dire è
Ti voglio un bene dell’anima
Sofia Zaminga VB
Scuola Primaria Tricase Via Apulia
Grazie mamma!
Grazie mamma per tutto quello che mi hai dato,
iniziando da quando sono nato!
Un bel giorno, il 22 aprile, tu,
proprio me dovevi partorire!
Grazie mamma che mi hai mandato a scuola
e al mio compleanno hai organizzato una festicciola!
Poi mi hai aiutata ad affrontare i problemi
trovando anche dei semplici sistemi.
Grazie mamma perché mi lavi i vestiti
e mi dai da mangiare!
Si vede proprio che mi vuoi bene
e che la nostra famiglia vuoi amare.
Grazie mamma che quando mi ammalavo
mi portavi dal dottore,
tu a me dimostri sempre tanto amore.
Ti meriti tanti auguroni,
nella tua vita hai totalizzato 100 bacioni!!!
Per avermi dato tante cose,
io vorrei regalarti un mazzo di rose.
Grazie mamma!
Laura Peluso VD
Scuola Primaria Tricase Via Apulia
Una mamma speciale
La mia mamma lavora con passione
ed esprime sempre la sua opinione.
Se tra noi ci litighiamo
lei ci ferma piano piano.
Tanta felicità porta nel suo cuore
tanto affetto e tanto amore.
Alcune volte mi chiede se le do una mano
perché in tecnologia sta nel passato lontano.
Andrea Morciano VC
Scuola Primaria Tricase Via Apulia
Il giorno migliore
Mamma, con la tua premura
mi fai vincere ogni paura.
Tu per me sempre ci sei stata
anche se qualche volta ti sei arrabbiata.
Sei un angelo di bontà,
di bellezza e di onestà.
Il tuo cuore limpido sempre sarà
e questo giorno il più bello diventerà
Francesca Panico VC
Scuola Primaria Tricase Via Apulia
Per la mamma
Giugno 2016
Francesca Forte IIC
Scuola Primaria Tricase Via Apulia
Cara mamma,
quando penso a questo nome mi sento protetta. Tu mi
accudisci da quando ero bambina, io però cosa ho fatto
per ringraziarti? Niente! Un bacio, un abbraccio, ma
questo non basta per dimostrarti il bene che ti voglio.
Quest’anno hai messo alla luce la mia sorellina ed era il
regalo che aspettavo da molto tempo e la amerò per
tutta la vita.
Tu dici che quando ti arrabbi mi vuoi ancora più bene
di quel che penso.
Per me sei unica, sei magica perché riesci sempre a
capire se sono triste, felice se ho dolore e tutto questo
lo capisci solo dagli occhi.
Ti vorrei dire molte cose, però con le lettere non riesco
proprio ad esprimere l’emozione che provo per te, perché non si può spiegare.
Per dire il bene che ti voglio ti chiamerò solo “amore”.
Mamma tu resterai solo e sempre nel mio cuore.
La mia mamma è una paladina del pulito,
passa ogni giorno sui mobili il suo dito.
Se mister Polvere è in agguato,
un colpo di straccio e l’ha già sterminato.
La mia mamma ha anche tanti aiutanti:
la spugna, il sapone, lo spruzzino, servono tutti quanti.
Ogni giorno svolgono il loro lavoro
e la casa brilla più dell’oro.
Lei l’odio spazza via
e in casa c’è sempre l’allegria!
Grazie mamma per il tuo lavoro,
lo custodirò più dell’oro.
Grazie mamma per il tuo amore,
lo terrò sempre nel mio cuore.
Veronica Peluso VD
Scuola Primaria Tricase Via Apulia
Martina Cavalieri VD
Scuola Primaria Tricase Via Apulia
Una nuova paladina
Gianni Zocco VC
Scuola Primaria Tricase Via Apulia
Una mamma
fantastica
Ciao mamma,
oggi è la la festa della mamma,
quindi anche la tua festa.
Tu, per me, sei una mamma speciale,
la migliore, la più in gamba.
Anche se non ti vedo mai durante la giornata,
riesci comunque a farmi sentire un figlio fortunato,
sotto quelle coccole un po’ dure
si vede l’amore e l’affetto che provi per me
e sappi che io te ne voglio altrettanto.
Tu per me sei tutto,
senza di te sarei un fiore senza petali.
Ti voglio tanto bene mamma
e ti voglio ringraziare per le cose che fa
per tutti noi, in famiglia.
Mamma, tu sei il mio amore…
Sarai sempre nel mio cuore!
Nicholas Nicolardi VD
Scuola Primaria Tricase Via Apulia
Tra due mondi opposti si trovava un castello in cui regnava
una regina,che in realtà era un unicorno, e si chiamava Melody.
Ella regnava su tutti i mondi immaginari che esistevano. In un
mondo chiamato “Sinistro” vivevano gnomi,folletti,elfi e goblin.
Nell’altro mondo chiamato “Destro” vivevano sirene,streghe,
giganti e draghi. Un giorno gli abitanti del mondo “Sinistro”
decisero di andare a visitare il mondo “Destro”. E anche gli
abitanti del mondo “Destro” decisero di andare a visitare il mondo
“Sinistro”. Quindi le sirene, i giganti e le streghe salirono in
groppa al drago e partirono; i folletti,gli gnomi,gli elfi e i goblin
costruirono una macchina volante e partirono anche loro. Dopo
tante ore di viaggio il drago atterrò e gli abitanti del mondo
“Destro” si ritrovarono davanti al castello di fuoco dal quale
venne fuori il re dei goblin, che disse : “Cari amici estranei, per
passare nel vero e proprio mondo “Sinistro” dovrete affrontare le
mie sfere di fuoco!” Le streghe con un incantesimo fecero
apparire dei secchi d’acqua e li lanciarono contro le sue bombe
infuocate. Quindi convinsero il re a farli passare nel mondo
“Sinistro”. Invece i goblin dovettero affrontare le mura di ghiaccio
che difendevano il castello d’acqua,dal quale, dopo qualche
secondo uscì il re stregone,cattivo e crudele che chiamò le
guardie. Gli abitanti del mondo “Sinistro” furono catturati e
portati in prigione, perché erano diversi e facevano paura. Intanto
le sirene,le streghe, i giganti e i draghi stavano visitando tutto il
mondo “Sinistro”. Quando ritornarono nel loro mondo trovarono
una folla di streghe e giganti con tridenti e spade che minacciavano
di uccidere gli abitanti del mondo “Sinistro”, solo perché
diversi!!! Il drago volò sopra la folla e vide i goblin,gli elfi,gli
gnomi e i folletti intrappolati. Le sirene gettarono dei secchi
d’acqua sulla gente,che si spostò e le sirene liberarono i goblin, gli
elfi, i folletti e gli gnomi, poi chiesero scusa per quello che era
successo. Tutti ringraziarono e dopo la visita guidata nel mondo
“Destro” se ne andarono.
Chiara Morciano Classe VA Scuola Primaria Lucugnano
LA BATTAGLIA DEI DUE IMPERI
In un tempo lontano vi erano imperi e imperi, ma i più temibili
erano: l’impero dei Leggendari e l’impero degli Oscuri.
Un tempo erano alleati, ma poi un giorno gli Oscuri sbarcarono
nella terra dei Leggendari e, mentre i re firmavano un patto di
cooperazione arrivò una fanciulla, che era la moglie del re
Anubis, l’imperatore degli Oscuri, il figlio dell’imperatore dei
Leggendari, Atreiu si innamorò di lei. Per parlare con la
fanciulla, aspettò il giusto momento, cioè il banchetto fatto in
onore dei 15 anni di alleanza. Il re Anubis scoprì questo e
dichiarò guerra ai Leggendari. Fece caricare 50 000 navi di
soldati senza pietà, pronti a rischiare la vita per il proprio re.
Il più potente di loro era Achillus che era quasi “Immortale”,
l’unico punto debole era il tallone destro. Sbarcati sull’isola
dei Leggendari si trovarono di fronte a 40000 arcieri,60000
cavalieri su cavallo e in fine 100000 soldati dotati di enormi
scudi e lunghissime lance. Nessun impero sarebbe riuscito a
vincere, ma grazie ad Achillus sbaragliarono la loro difesa
“L’onda impenetrabile” e arrabbiati sempre di più disintegrarono
tutto fino ad arrivare a fare prigioniere le donne. Alcuni
guerrieri, resi invisibili da un incantesimo, sfuggirono alla
cattura e si nascosero. Durante la notte cercarono di liberare i
prigionieri, ma la loro impresa non fu facile come speravano,
così trasformarono i loro amici in insetti per permettere loro di
uscire dalle sbarre delle carceri. Per completare l’opera e
sterminare i
nemici,
la
sera seguente
appiccarono
fuoco ad ogni
minima cosa.
Si levarono
in volo: api,
farfalle,
coccinelle,
mosche….
Tornarono a
casa salvi e
festeggiarono
pronti a dominare l’intero MONDO!
Classe VA Scuola Primaria Lucugnano
Stiamo giocando a nascondino, tocca a Jackson contare, io decido di nascondermi in soffitta. Entrato in
soffitta mi metto a cercare un angolo dove nascondermi. Durante la ricerca la mia attenzione viene attirata
da un baule, lo apro: al suo interno si trova un libro, tutto polveroso.
Chiamo i miei amici: - Kevin! Jackson! Venite!- loro entrano in soffitta correndo: Che c’è, Steve?- Guardate
questo libro!- esclamo- Puliamolo della polvere-. Scendo giù, prendo una spazzola, torno in soffitta e
insieme ai miei amici pulisco il libro. Sulla copertina leggiamo:- “Antico libro di incantesimi”- Strano, come
può essere finito in casa mia?- Noi, curiosi, lo sfogliamo e troviamo un incantesimo interessante:
“Invocazione di Alessandro Magno”, le istruzioni dicono: “Disporsi in cerchio, ognuno con un lume in
mano, e recitare la seguente formula: “Appari Alessandro Magno, occhi di gallina e zampe di ragno, appari
grande condottiero: fegato di rana e di pipistrello il siero!”
Io e i miei amici prendiamo dei lumi, ci disponiamo in cerchio e recitiamo la formula. Improvvisamente
appare il fantasma di Alessandro Magno che, confuso, ci chiede: -Che cosa volete da me?-Vorremmo farle delle domande, se non le dispiace- risponde Kevin -Ma certo- ribatte Alessandro -Mi piace
raccontare le mie imprese!-... -Perfetto, iniziamo!- esclama Jackson.
- Come hai fatto a sconfiggere i Persiani?- È stata una grande impresa: mi ricordo ancora quel momento,
durante la Battaglia di Isso, quel vigliacco di Dario se ne fuggiva sul suo carro, ma io, con il mio amato
Bucefalo, lo raggiunsi e, con un colpo netto della mia spada, lo uccisi: la Persia era nostra!- Wow- esclama
con stupore Kevin - che impresa!- Un’altra domanda: come sei riuscito a domare Bucefalo?- Beh, è stata dura, ma dopo molti tentativi falliti,
scoprii che lui aveva paura della sua ombra, così, quando saltavo in groppa, lo tenevo col muso rivolto verso
il Sole. – Quindi non è una leggenda!- esclamo- Niente affatto!- ribatte Alessandro.
- Qual era la tua tattica in battaglia?- Mi sono basato sulla falange, inventata da mio padre, alla quale ho
aggiunto la cavalleria, un’innovazione, che stava ai lati della fanteria, composta da otto file di soldati muniti
di lance e grandi scudi, chi stava davanti teneva la lancia orizzontalmente verso il nemico, chi stava più
indietro la alzava fino a sette metri, formando una specie di riccio, ma inoltre ho inserito diverse macchine
da guerra: torri su ruote, arieti, catapulte leggere per lanciare giavellotti, e altre pesanti per lanciare enormi
massi- Quale tra le città che hai fondato è la tua preferita?- Ovvio! Alessandria d’Egitto, situata sulle foci del Nilo.
Al suo interno si trovava una biblioteca che conteneva più di 600.000 rotoli di papiro; accanto ad essa
sorgeva il Museo, esso ospitava, a spese dello Stato, studiosi e artisti da ogni parte dell’impero. Nell’isoletta
di Faro sorgeva una torre molto alta: la sua funzione era quella di guidare le rotte dei marinai, infatti, sulla
sua sommità, di notte, veniva acceso un grande fuoco la cui luce, con l’ausilio di più specchi, era visibile
da molto lontano.- Davvero una bella città!- esclama Kevin.
- E qual era il tuo più grande sogno?- Era quello di unire la cultura greca e quella orientale- E ci sei riuscito?Fortunatamente sì, ho puntato sulla cultura: ho voluto che nelle scuole si parlasse il greco, ho voluto il
rispetto tra le due culture, ho anche dettato le stesse leggi in tutto l’impero, e ho fatto progredire le scienze
e le arti, formando una società molto ben organizzata, quasi perfetta!- Quante gloriose imprese hai compiuto, ecco perché ti chiamano “Magno, Grande”!- esclamiamo insiemeE grazie per aver risposto a tutte le nostre domande!- Di nulla!- risponde Alessandro, che saluta e torna
magicamente nell’Aldilà.
Io e i miei amici riprendiamo a giocare, felici, ma allo stesso tempo spaventati, di aver vissuto un’esperienza
tanto bella quanto inquietante.
Andrea Cuscela., Paolo Indino e Pierfrancesco Guglielmo Classe V Scuola Primaria Lucugnano
EDIZIONE STRAORDINARIA
(testo “teatrale” scritto e “recitato” in classe dagli alunni Ilaria, Ludovico e Francesco D.V. - classe V di LUCUGNANO)
(Sigla del TG)
Giornalista: Interrompiamo il programma per darvi un’importante notizia. Un gruppo di archeologi,
durante gli scavi, hanno trovato un baule e nel baule… una pergamena antichissima! Probabilmente
riguarda la storia di Alessandro Magno. Ecco la pergamena. (mostrare la pergamena)
La preziosa pergamena verrà portata nel laboratorio del museo per essere esaminata.
Narratore: Ma durante la notte… lo spirito di Alessandro Magno si risvegliò…
Alessandro Magno:( Sbadiglia e si stiracchia) Aaah…
Narratore: Come tutte le notti il guardiano notturno del museo faceva il suo solito giro di controllo. Quando
al mattino presto, durante l’ultimo giro arrivò nella stanza dove era custodita la pergamena… apparve lo
spirito di Alessandro Magno. Così il guardiano telefonò subito alla troupe televisiva.
Guardiano: Aiuto, aiuto, presto ! Che venga subito una troupe televisiva! Alessandro Magno… ( e sviene)
(giungono il direttore del museo, due giornalisti e un cameraman. Alessandro Magno li aspetta)
Giornalisti : Buongiorno. Siamo una troupe televisiva della TV 5 A, ci permetteresti di intervistarti?
A.M.: Sì, certo.
G.: Come hai fatto a sconfiggere i Persiani?
A. M.: Li ho sconfitti usando una particolare formazione di battaglia chiamata “falange” e poi grazie al mio
esercito, forte, abile e astuto!
G.: Perché hai voluto unire la cultura greca con quella orientale?
A.M.: Per formare un unico grande impero che avesse la stessa lingua, la stessa cultura e le stesse leggi.
G.: Chi ti ha educato?
A.M.:È stato Aristotele.
G.: Chi ti ha addestrato all’uso delle armi?
A.M.: Mi hanno addestrato dei valorosi guerrieri.
G: Raccontaci come hai fatto a domare e a cavalcare “BUCEFALO”.
A.M.: Ho rivolto Bucefalo al sole, perché avevo capito che aveva paura delle ombre, soprattutto della sua;
poi sono saltato in groppa e l’ho cavalcato. Mi manca tanto …
G.: Ci dispiace. Ecco noi avremmo finito. Grazie sua maestà per averci permesso di intervistarla. Grazie per
averci dedicato un po’ del suo tempo.
A.M.: Grazie a voi. Ora però devo andare alla ricerca di nuove avventure! Sono uno “spirito” libero, io!
Ludovico Sanapo, Francesco De Vito, Ilaria De Girolamo Classe V Scuola Primaria Lucugnano
10
Giugno 2016
Cultura
PROGETTO “LA SCUOLA ADOTTA UN MONUMENTO”
LA QUERCIA VALLONEA
Quest’anno il nostro Istituto ha deciso di “adottare” due monumenti: la Cripta
della Madonna del Gonfalone nel rione di Sant’ Eufemia di Tricase e la QUERCIA
VALLONEA, sita sulla strada per Tricase Porto.
“LAQUERCIASUSSURRA…”
(Pensieri della Vallonea)
Cosa sentono le mie fronde …
voci gioiose di bambini!
Ecco, da lontano li vedo che si avvicinano
al mio sito, vengono a conoscere proprio
me! Che bello!
Sicuramente, a scuola, avranno parlato
della mia storia e della leggenda che mi
vede protagonista.
Sapranno, allora, che non possono entrare
per evitare di diffondere le spore nocive,
che potrebbero danneggiare la mia salute.
Eccoli arrivati! Che gioia vedere tanti
alunni, sentire i loro commenti, osservare i
loro sguardi meravigliati e interessati!!!
Sono sicura che si faranno portavoce verso
tutte le persone che incontreranno,affinché questo sito venga salvaguardato, rispettato
e tutelato! Grazie bambini!
MI PRESENTO . . .
(“autobiografia” Quercia Vallonea)
Classe IVA
Scuola Primaria
Tricase Via Apulia
Mi chiamo “Quercus Ithaburenusis Sulsp” e vengo dalla Grecia. Sono nata 916
anni fa sulla strada per Tricase Porto. Sono l’esemplare che meglio conosce la storia
di Tricase. Ricordo ancora quando i “pelacane” conciavano le pelli con il cappello
della mia ghianda: ho contribuito, in questo modo, a sviluppare l’economia del paese.
Nel corso degli anni, tante persone sono passate da qui, inizialmente con l’asino,
con i carretti, con le bici, le vespe e poi… con la prima piccola automobile!
Quanta felicità ho provato quando le spose venivano ad immortalare il ricordo del
loro giorno più bello… insieme a me!
Oggi, purtroppo, è un continuo sfrecciare di auto a tutto gas; questo mi sta facendo
soffrire poiché, non tutti, si preoccupano della mia salvaguardia.
Per fortuna sono protetta da un muretto e da una rete che oggi, impediscono a
chiunque di entrare e danneggiarmi. Spero di vivere ancora tanto a lungo e continuare
ad essere il bello e maestoso “simbolo vivente” di Tricase.
Classe IVB Scuola Primaria Tricase Via Apulia
Quercia Vallonea
Quercia Vallonea: raro esemplare,
della Terra certo dono naturale.
Pressappoco “giovane” di età,
pur giunta nel Salento 900 anni fa.
La sua chioma maestosa e grande,
ha offerto all’uomo ombra e ghiande;
della storia di Tricase, facendo parte
ha reso famosa del pelacane l’arte.
Da un muretto cinta e protetta
contro gli atti di chi non la rispetta.
Oggi la si osserva con ammirazione
sempre attenti alla sua protezione.
A lei auguriamo “lunga vita”
e a noi senso di responsabilità
“in crescente salita”.
Classe IVB Scuola Primaria Via Apulia
11
Cultura
PROGETTO “LA SCUOLA ADOTTA UN MONUMENTO”
Cripta Basiliana della Madonna del Gonfalone
Cripta Basiliana della
Madonna del Gonfalone:
una dipendenza
dall’Abbazia di S. Maria del Mito o
dall’Abbazia di S. Nicola di Casole
Classe IVB Scuola Primaria Tricase Via Apulia
Le classi prime della Scuola Sec. 1grado di Tricase e Lucugnano hanno approfondito
le conoscenze della Cripta, mentre le classi quarte della Scuola di via Apulia, hanno
lavorato sulla Vallonea, “Falanida”.
Perché questo progetto? Il progetto dà la possibilità a noi Tricasini di conoscere il
bene prezioso costituito dalla Vallonea presente sul nostro territorio. Solo così
possiamo diffondere l’azione di salvaguardia, tutela e protezione di questo ”gigante”
della natura salentina. LET’S SAVE OUR OAK, A BIG GIFT FROM NATURE…
THE OAK IS OUR HISTORY…THE OAK IS A SALENTO TREASURE…
Il 31 maggio 2016 l’evento finale del lavoro prevede l’accoglienza di una
rappresentanza di cinque scuole ( Sec. 1 grado e Primaria) di Lecce.Gli alunni, dopo
la visita alla quercia Vallonea, accolgono gli alunni ospiti, nel giardino della scuola
di via Apulia, con balli e canti della pizzica salentina; il tutto è accompagnato dalla
degustazione di friselline con olio e pomodoro, a cura dei genitori delle classi quarte.
Siamo i ragazzi- guida di un percorso itinerante con esposizioni orali di testi vari e
proiezioni di brevi filmati. Inoltre è l’occasione per far conoscere all’esterno il
nostro Museo Naturalistico “ La Vallonea racconta”, organizzato in cinque sezioni:
botanica- zoologia- cartografia- storiografia e bibliografia.
Un ringraziamento particolare per la preparazione al ballo della pizzica, lo facciamo
alla signora Manuela Fersini, mamma di una nostra compagna, Laura Zocco. Molto
importanti sono stati gli incontri con l’esperta, dott.ssa Mila Boso De Nitto, nonché
proprietaria della grande QUERCIA, che ci ha fatto conoscere le origini e le
caratteristiche della Vallonea e soprattutto il suo impegno agguerrito per salvaguardarla.
Noi ragazzi dell’Istituto Comprensivo “ Tricase via Apulia” ci sentiamo importanti,
dei supereroi, per
aver favorito, anche
se in minima parte, il
turismo nella nostra
città. Le bandierinericordo
con
le
immagini dei due
monumenti adottati
sono per tutti il
souvenir dell’evento.
Giugno 2016
Una testimonianza dell’arrivo e della permanenza
dei Monaci Basiliani in Salento è la Cripta della
Madonna del Gonfalone, un ambiente ipogeo
sotterraneo, scavato nella roccia tufacea in epoca
imprecisata tra l’VIII e l’XI secolo. Le datazioni
risultano essere senza alcun fondamento, in assenza di
una documentazione certa, sia a livello documentarioarchivistico, sia a livello artistico. La Cripta basiliana è
ubicata in aperta campagna sulla strada che congiunge
Sant’Eufemia ad Alessano, alla periferia di Tricase.
La costruzione della cripta appartiene alla storia
delle presenze dei Monaci basiliani (dal loro fondatore
San Basilio il Grande di Cesarea di Cappadocia
329-379) in Terra d’Otranto. Questi operosi monaci, in
fuga dall’Oriente, a seguito dell’editto dell’imperatore
bizantino Leone III Isaurico (726 d. C.), il quale aveva
ordinato la distruzione delle immagini sacre e delle
icone nelle terre a lui sottomesse, (dando così inizio alla
lotta iconoclastica), trovarono rifugio nel sud Italia, in
grotte naturali o scavando nel tufo, creando le loro
dimore e luoghi di preghiera, che impreziosirono con
magnifici affreschi.
Si ritiene che l’insediamento sia nato come “laura”,
cioè una cavità sotterranea, utilizzata come rifugio e
luogo di culto dai monaci, sufficientemente nascosta,
che permetteva di proteggersi negli anni delle
persecuzioni iconoclaste. La forma dell’ipogeo è
irregolare con 19 pilastri, alcuni dei quali scavati
direttamente nel tufo, a conferma che si tratta di una
cavità naturale che è stata ampliata e modificata
successivamente nel corso dei secoli.
Successivamente divenne un monastero e infine una
grancia (fattoria-convento) dipendente dall’abbazia di
Santa Maria del Mito. Diversi studiosi hanno, infatti
asserito una dipendenza della Cripta del Gonfalone
dall’Abbazia di Santa Maria del Mito o dall’Abbazia di
San Nicola di Casole.
Abbazia di Santa Maria
del Mito
L’Abbazia di Santa Maria del Mito, nota come “de
Amito”, o come L’Abbazia di San Tommaso del Mito,
è un complesso abbaziale fondato dai monaci italogreci, basiliani, tra l’VIII e il IX secolo. Nel tempo
l’Abbazia si evolve in un notevole centro di cultura e
diventa una masseria totalmente autosufficiente, situata
tra il feudo di Tricase e quello di Andrano. Lo studioso
Antonio Micetti, parlando del territorio di Tricase,
precisa. “Nel suo feudo vi è l’Abbazia del Mito, che fu
già Convento dei Padri di S. Basilio, uno dei migliori
della Provincia, come risulta dalle rendite di più di
mille scudi l’anno”. Ma l’edificio fu gravemente
danneggiato e distrutto dalle continue incursioni dei
Turchi e nei secoli successivi la situazione degradò col
tempo. Lo studioso Giacomo Pantaleo nel suo libro
“L’Abbazia di S. Maria del Mito- Indagine storica” in
merito alla posizione geografica così scrive: “A 4
chilometri a mezzogiorno di Andrano, a 7 da Tricase, a
3 dal mare e ad uno dalla medievale Torre del Sasso, ci
sono ancora, tristi e solitari, su di un vasto e verdeggiante
pianoro, i superstiti ruderi di una insigne Abbazia
basiliana, che per secoli fu lo splendore delle contrade
e la fortuna delle misere popolazioni indigene”. Gli
storiografi non sono concordi sul periodo della sua
fondazione ma è da considerare accreditabile la
deduzione di Mons. Ruotolo, il quale ritiene che sia
stata costruita alcuni decenni prima del Mille, quando
sorse il celeberrimo Monastero di San Nicola di Casole,
in territorio otrantino, ad opera di Monaci basiliani,
detti Calogeri, i quali, costretti ad abbandonare la
Grecia sotto la pressione delle invasioni arabe
provenienti dalla Palestina e dalla Siria, avevano
attraversato il Canale di Otranto con mezzi di fortuna e
si erano rifugiati in Italia. Sorse così l’Abbazia del
Mito, sede di una comunità di monaci basiliani
italo-greci, che aumentò la sua vitalità, grazie alle
ricche dotazioni terriere da parte di ricchi Feudatari,
interessati per l’educazione dei propri figli, specialmente
del primogenito. Oggi, a distanza di un Millennio dalla
sua fondazione, restano solo dei pochi brandelli di
muro che rappresentano le estreme memorie
dell’abbazia, come scrive Salvatore Cassati, in “Tricase
(Studi e Documenti), 1978, sull’Abbazia di S. Maria
del Mito”. Attualmente, l’incuria e la malvagità
dell’uomo hanno distrutto completamente il tutto ed a
testimoniare la presenza di quello che fu un importante
centro di cultura e di fede sono rimasti solo dei ruderi e
delle pietre.
Cunicolo leggendario di collegamento
tra l’Abbazia del Mito e la Cripta del Gonfalone
Allo stato attuale, dei cunicoli leggendari, che
potevano collegare l’Abbazia del Mito alla Cripta del
Gonfalone, non c’è nessuna traccia, ma nei tempi delle
invasioni arabe, i monaci bizantini temevano le
incursioni saracene e probabilmente dei cunicoli
esistevano davvero e servivano a nascondersi nei
momenti di pericolo. La lunghezza, anche esagerata,
dei possibili cunicoli era frutto delle dicerie e
fantasticherie popolari, capaci di dare misure
spropositate al reale.Salendo dalla Cripta del Gonfalone,
a sinistra, è vedibile una specie di passaggio senza
sbocco, forse destinato a collegare il luogo della
preghiera con le celle dei monaci. L’inizio di un
cunicolo? Non è certo facile saperlo. Il danno compiuto
dal tempo è notevole e non è possibile una ricostruzione
come allo stato originario, come se le cose fossero
intorno all’anno mille. Secondo il racconto di una
leggenda pubblicata da Hervè Cavallera su “Lu
Lampiune”, quadrimestrale di cultura salentina, si
favoleggia di un sentiero che dall’abbazia del Mito
doveva condurre alla Cripta del Gonfalone, con le sue
numerose colonne, con le ieratiche immagini bizantine,
con il volto della Madonna col Bambino e con i monaci
dalla lunga barba. In un giorno ventoso di maggio, un
monaco, di nome Giovanni, proveniva dalla ricca
abbazia del Mito e si recava alla Cripta del Gonfalone
per curare i pochi monaci lì rimasti. Camminava di
buon passo lungo il sentiero in una pianura trapuntata
di alberi di ulivi. In quei tempi l’imperatore bizantino
Leone III Isaurico (726 d.C.) aveva emanato una serie
di editti per eliminare il culto delle immagini sacre
(iconoclastia), ormai molto diffuso nell’Impero. Solo
nel 787, con il Concilio di Nicea, essendo imperatrice
di Bisanzio l’astuta Irene fu riaffermato il ruolo del
culto delle immagini. Il monaco Giovanni era informato
di queste vicende storiche e sapeva pure che gli
iconoclasti non erano del tutto spariti; era informato
anche della storia bizantina e di quella germanica, i due
imperi che si contendevano il mondo e contro di loro la
presenza minacciosa degli infedeli saraceni. Era ormai
buio quando il monaco Giovanni giunse alla cripta; per
prudenza attese la luce del giorno, rannicchiandosi e
coprendosi nel migliore dei modi. Sentì un calpestio di
passi; era il monaco Teofilo che saliva dalla Cripta, con
la grigia barba scomposta e gli occhi ancora stranulati,
perchè anche lui aveva dormito alla meglio. Teofilo
raccontò che il monaco Simone era morto, a causa della
malattia (per questo motivo Giovanni era stato inviato
dall’Abate); aggiunse che il compagno Stauracio era
rimasto sconvolto e si era scagliato, bestemmiando,
contro le immagini sacre della Cripta, perchè non
avevano protetto l’amico. Teofilo è dovuto intervenire
e avvenne una rissa. Stauracio morì, sbattendo la testa
contro una colonna. Il monaco Teofilo trascinò il corpo
di Stauracio in un cunicolo presso la Cripta e poi si
chinò presso l’icona della Madonna per pregare.
Giovanni, dopo aver ascoltato con sgomento il
racconto dell’accaduto e dopo aver seppellito il corpo
dello sventurato, ripartì di buon passo per tornare
all’Abbazia del Mito. Di ciò che era accaduto non si
seppe più nulla. Questa leggenda fa parte di una
raccolta di testi e aneddoti della Storia di Tricase,
ripubblicati in un’unica soluzione nel testo “Tradizioni
popolari a Tricase” (2002) edizioni dell’Iride, a cura di
Francesco e Carlo Accogli.
Col passare del tempo l’Abbazia del Mito fu colpita
da inarrestabile declino e la Cripta basiliana fu destinata
a diventare quasi chiesa di campagna Le dicerie dei
cunicoli, di passaggi segreti suscitò in alcuni abitanti di
Sant’Eufemia il sospetto di un tesoro nascosto nella
Cripta dei monaci. Alcuni profanatori hanno scavato
dietro l’altare della Madonna per trovare il tesoro
nascosto, credendo che quello fosse il luogo sicuro ove
nascondere tesori. Nulla però è stato trovato e le diverse
colonne, nella casualità della disposizione, come in un
labirinto, sembra che vogliano stordire la mente di
qualche profanatore. Altre volte sono stai compiuti atti
vandalici per trafugare qualche pietra lavorata.
Provvidenziali catenacci ora chiudono la chiesetta agli
sguardi indiscreti e vietano l’accesso. C’è ancora quel
mezzo cunicolo che non conduce a nessuna parte, come
se qualcosa, nei tempi lontani, lì fosse accaduto, come
se qualcosa avesse avuto bruscamente fine.
Continua a Pag. 12
12
Cultura
Continua da Pag. 11
L’Abbazia di San Nicola di Casole.
Giugno 2016
Continua da Pag. 1
Gemellaggio musicale 2015/2016
con l’“Istituto Comprensivo Montesarchio 2”
Io, come tutti gli altri ragazzi credo, ero alquanto concentrata, per paura di
sbagliare l’esecuzione di uno dei brani scelti dai professori ospiti, ma alla fine,
fortunatamente, è andato tutto bene. A prove terminate ero abbastanza soddisfatta del
lavoro svolto dalla nostra scuola per l’iniziativa del gemellaggio e aspettavo con ansia
che arrivasse il giorno del concerto. La mattina del 20 aprile ci siamo recati
all’auditorium della parrocchia di Sant’Antonio da Padova, per le prove generali per
il concerto della sera.
Dopo le raccomandazioni dei professori sulla puntualità e sull’abbigliamento, la
sera ci presentiamo alle 19.45 nello stesso auditorium vestiti con un pantalone nero e
L’Abbazia di San Nicola di Casole rappresenta il momento più alto della
diffusione nel Salento del Monachesimo basiliano. Alcuni studiosi ritengono che il
Monastero, dedicato a San Nicola, a pochi chilometri da Otranto, sia stato il più
ricco dell’Europa di allora (il suo massimo splendore lo raggiunse tra l’XI ed il XIII
secolo) così come la sua biblioteca sia stata la più grande e fornita di testi del
Mondo dell’epoca.
Il Monastero è di formazione normanna. Il crociato Boemondo I, principe di
Taranto e Antiochia, figlio di Roberto il Guiscardo, condottiero normanno, e di sua
madre Costanza, allo scopo di aggraziarsi la simpatia dei monaci greci che vivevano
nel Sud Italia, in particolare di quelli salentini, fondò il Monastero di San Nicola
nell’XI secolo. Boemondo, per la prima volta, nell’XI secolo lo chiamò di Casole
(precedentemente il suo nome era solo “S. Nicola”), perchè questo, prima di essere
restaurato, era costituito da tante capanne, nicchie, grotte, casupole, dove i monaci
si recavano per pregare. Proprio dalla presenza di quelle casupole, dette casole in
dialetto salentino, deriverebbe il nome di San Nicola di Casole. Boemondo donò il
Casale di Casole ad un gruppo di Basiliani, guidati da Giuseppe Igumeno, il primo
Abate del Monastero. In pratica Boemondo edificò il Monastero.
San Nicola di Casole presentava delle caratteristiche particolari, che fanno
risalire la restaurazione proprio a Boemondo:
1. Boemondo lo fece ricostruire (sicuramente dopo il 1009 in muratura mentre
le costruzioni italo-greche erano ricavate dalla roccia.
2. I Monasteri costruiti dai Normanni avevano tutti un Corpus (codice) di regole
canoniche che di solito erano quelle del grande Basilio (fu il più grande riformatore,
divenuto poi Santo, della Chiesa Bizantina e l’espressione più alta di quella
spiritualità, l’aggettivo basiliano oggi equivale anche a bizantino.
Il Typikon di Casole: la sua storia
Il Codice, risalente al 1098-99, era detto Typikon ed era un insieme di norme
che regolava la vita monastica e materiale dei frati.
Non possiamo dire quanto questo codice fosse di Boemondo e quanto del primo
Abate Igumeno Giuseppe. Esso è contenuto in un manoscritto compreso nel Codice
Torinese C111; questo codice prima si trovava nell’Università di Torino, poi è stato
portato, ad opera del Consigliere della Corte d’Appello di Trani, L. De Simone, per
motivi di studio alla Vaticana a Roma (1890), ma poi la Biblioteca di Torino l’ha
rivendicato a sè.
Il Typikon autentico di Casole (il manoscritto originale) si conserva ancora oggi
presso la Biblioteca regia di Torino con la segnatura C111.17. Esso è un documento
della vita religiosa ed intellettuale del Monastero otrantino. Prima che fosse
conosciuto il Codice Torinese C111, che ha fornito precise indicazioni sulla storia
del Monastero di San Nicola di Casole, ben poco si sapeva di questo monastero. Al
saccheggio operato dai Turchi, scampò, non si sa come, un manoscritto davvero
prezioso per la storia del Convento.
Certo se il Monastero di San Nicola di Casole non fosse stato distrutto dai
Turchi dopo la presa di Otranto nel 1480, oggi nel suo archivio e nella sua biblioteca
avremmo preziosissimi documenti storici e letterari.
Il più importante Abate, in assoluto, fu il settimo, il Nettario(1219-1235). Fondò
la Scuola poetica otrantina. Gran conoscitore del greco e del latino, creò la
Biblioteca di Casole con le migliaia di volumi greci e latini che raccolse nei suoi
viaggi in Oriente.
Il Monastero di Casole è stato dal secolo XI centro propulsore di cultura e di
civiltà, anticipando e poi affiancando la famosa Scuola siciliana di Federico II da
cui ha avuto inizio, nel ‘200, quel processo linguistico da cui sarebbe derivata la
lingua italiana.
Oggi sopravvivono soltanto pochi ruderi di quell’edificio monastico. Interventi
di restauro sarebbero auspicabili per salvaguardare e consolidare quanto il tempo,
la storia, le distruzioni hanno ancora lasciato sopravvivere.
Classe IC Scuola Secondaria di 1° grado Lucugnano
una semplice camicia bianca, come dei “seri grandi musicisti”. L’emozione è forte,
l’ansia grande, si ha la paura di aver dimenticato qualcosa di importante, di
indispensabile a casa, ma fortunatamente non è così. Passata questa fase di attesa,
giunge il momento critico, forse il momento più carico di tensione della serata. Dopo
il rassicurante discorso della preside, che passa la parola anche al nostro primo
cittadino, e la presentazione dei brani da parte del nostro professore di clarinetto,
comincia il concerto. Ad aprire le danze la colonna sonora del film “Kill Bill, diretto
dallo stesso professore di clarinetto, il professore Mangione, seguito dalla colonna
sonora de “Il padrino”, diretta dal professore di clarinetto dell’Istituto di Montesarchio,
il professore Pellegrino Russo. Il terzo brano è un colosso della tradizione popolare
salentina, “Kalinifta”, diretto dal nostro professore di sax, il professore Francesco
Colatorti. Di seguito, il professore di sax dell’Istituto montesarchiese, il professore
Gaetano Amoruso, ha diretto una Suite Napoletana composta da tre celebri brani tipici
della tradizione musicale napoletana: “Monastero di Santa Chiara”, “Oh marì” e
“Funiculì Funiculà”. Proseguendo sull’onda del sentimento, arriva il nostro professore
di pianoforte, il professore Agostino Musarò, che dirige un altro suggestivo brano
della tradizione salentina, “Lu rusciu de lu mare”. Il sesto brano è il “Libertango”,
diretto nuovamente dal professore Colatorti. Magica e carica di energia, è la settima
esecuzione, “The Final Countdown”, diretta dal professore Amoruso, con la
complicità del suono intenso dei sassofoni. Dunque, spazio al professore di tromba, il
professore Andrea Perrone, di origini salentine, con un mix tra il divertente e
spensierato “Guantanamera” e l’audace “Tequila”, brani arricchiti dai nostri effetti
vocali e dal coinvolgimento diretto del pubblico, che ha richiesto il bis di “Kalinifta”.
Un particolare elogio va attribuito al professore di percussioni, il professore Aniello
De Luca, che ha avuto cura dei piccoli ma fondamentali dettagli di ciascuno dei brani
eseguiti.
A nostro parere quest’anno il concerto è stato un grande successo, non solo per il
risultato ottenuto, ma soprattutto per la finalità di questo progetto, ovvero promuovere
la collaborazione tra ragazzi provenienti da diverse regioni nell’importante campo
della musica. Ma il viaggio non è ancora terminato, in quanto il 5 maggio abbiamo
raggiunto, insieme ai professori Musarò, Bovio e Colatorti, i nostri compagni
d’orchestra a Montesarchio, per replicare il concerto agli occhi di un pubblico nuovo,
il pubblico montesarchiese. Molto ospitali i ragazzi di Montesarchio, i quali ci hanno
accompagnati, il giorno seguente, per le strade del paese, dal convento delle monache
di clausura sino all’imponente torre, che dall’alto osserva il meraviglioso paesaggio
montesarchiese. Abbiamo visitato il museo archeologico a pochi passi dalla torre,
infine, siamo andati al ristorante per il pranzo. Verso le 15.30 abbiamo raggiunto il
luogo in cui si sarebbe svolto il concerto per le prove generali. Dopodichè, di corsa in
albergo per farci una doccia veloce e prepararci al concerto della sera.
Una replica nuovamente di successo, con tanti applausi che facevano da sottofondo
alla nostra musica, non tralasciando la consueta richiesta del bis, accontentata, come
a Tricase, del brano “Kalinifta”.
Non potevano, poi, mancare i festeggiamenti finali, svolti al ristorante “Il castello”,
con un buffet accompagnato dalla musica di un dj, che è riuscito a smuovere anche
gli animi più timidi, coinvolgendoli in giravolte e balli di gruppo vari. Proprio una
bella esperienza questo gemellaggio musicale, una grande iniziativa all’insegna della
solidarietà e della vicinanza culturale.
Anna De Iaco IIIA Scuola Secondaria di I grado Tricase Via Apulia
Giugno 2016
Cultura
13
LA CRIPTA BASILIANA E L’ARCHIVIO DIOCESANO DI OTRANTO
Il progetto “ La Scuola Adotta un Monumento”è una iniziativa promossa dall’Assessorato alla Pubblica Istruzione della città di Lecce e dall’Associazione Napoli
Novantanove. Alle attività proposte partecipa per la prima volta la Scuola Primaria del nostro Istituto, mentre per noi della Scuola Secondaria è il terzo anno. Il progetto mira
ad educare noi ragazzi e bambini al rispetto e alla tutela del Patrimonio storico-artistico e dell’ambiente, proprio come recita l’articolo 9 della nostra Costituzione. Noi alunni
delle classi IA, IB e IC, della Secondaria di I grado quest’anno abbiamo deciso di adottare la Cripta della Madonna del
Gonfalone, nella quale sono avvenute, nell’ultimo periodo, importanti opere di restauro sugli affreschi . Abbiamo avviato
il lavoro intorno alla metà di Febbraio dell’anno scolastico in corso dividendo questo in diversi step. Per prima cosa
abbiamo fatto un sopralluogo e grazie alla guida del Sig. Giuseppe Elia, componente dell’Associazione “Madonna del
Gonfalone”, abbiamo visitato la Cripta e ascoltato la spiegazione. Tutto bello, tutto interessante e giù tutti a fare foto per
poi studiare e approfondire l’argomento in classe.
Alla fine della visita il Sig. Elia ha donato ai nostri Docenti Prof.
ssa Giovanna Calora, Prof. Antonio Coluccia, Prof.ssa Maddalena
Nicoli, Prof.ssa Addolorata Scupola e alla nostra Dirigente Prof.ssa
Eufemia Musarò, del materiale informativo per una nuova lettura
della cripta del Gonfalone, che i nostri docenti hanno utilizzato, oltre
a ricerche e approfondimenti personali, in maniera tale da rendere il
lavoro più esaustivo possibile. Nei giorni successivi è venuto a scuola
il Prof. Filippo Cerfeda, esperto di storia locale e responsabile
dell’Archivio Storico Diocesano di Otranto, per tenere due lezioni
frontali: una sulla cripta del Gonfalone nei documenti d’archivio,
l’altra sull’apparato iconografico e sui cicli pittorici degli affreschi.
Noi siamo rimasti stupiti e incantati dal modo con cui il professore
spiegava e ci coinvolgeva .
Per continuare il nostro lavoro di ricerca di informazioni, iI giorno
14 e 18 Marzo ci siamo recati a Otranto per visitare la cripta basiliana, la Cattedrale e l’Archivio Storico Diocesano. Già
dal mattino sentivamo una grande ansia perché sapevamo che avremmo visto cose suggestive. Il viaggio è durato un’ora,
ma prima di arrivare a destinazione, abbiamo dovuto percorrere cento metri a piedi dopo di che, come per miraggio, ci siamo trovati davanti alla Cattedrale e sotto la guida
del Parroco di Otranto Don Pietro Marti e del Prof. Filippo Cerfeda, siamo entrati nella cattedrale e ci sono venuti i brividi lungo la schiena perché stavamo calpestando un
vero mosaico. Nell’Archivio Diocesano il prof. Cerfeda ci ha fatto vedere tanti documenti antichi, anzi antichissimi, tra
cui il dizionario latino e una pergamena scritta in greco. Poi ci ha mostrato un intero libro di quattrocento pagine in latino
e spagnolo che abbiamo provato a leggere, ma non è stato facile! Le parole che ci hanno colpito sono state “ Amicis de
popolasion Grecum e Latinum” che ci hanno fatto capire che tra greci e latini non c’erano contrasti.
Abbiamo scoperto tante altre cose in questo viaggio che non sapevamo e una delle più curiose è quella che la pelle
di montone o di pecora era usata per rivestire i libri. Quando siamo ritornati a scuola eravamo tutti stanchi ma contenti.
Nei giorni successivi a scuola Il lavoro è proseguito con l’aiuto
dei nostri docenti. Abbiamo analizzato tutto il materiale videofotografico che ci ha permesso di acquisire informazioni importanti
sui documenti visionati nell’Archivio, inoltre abbiamo scoperto la
leggenda che sarà drammatizzata,la storia di Santa Barbara che,
secondo la credenza popolare, protegge dai temporali, approfondito
gli aspetti del monachesimo in terra salentina, studiato e
sperimentato la tecnica dell’affresco e analizzato le iconografie
presenti nella cripta e imparato ad eseguire con il flauto una nenia
che implora santa Barbara,aiutati dalla prof.ssa Marchetti. Abbiamo,inoltre, fatto il confronto tra la cripta del Gonfalone,
l’abbazia del Mito, San Nicola di Casole ed analizzato i cunicoli leggendari di collegamento tra queste strutture.
É arrivato poi il momento dello scambio culturale per cui il giorno 20 maggio, ci siamo recati a Lecce dove un gruppo
di coetanei delle scuole gemellate nel progetto ci aspettava per socializzare il proprio
lavoro. Abbiamo visitato la chiesa di Santa Maria della Provvidenza, detta anche delle
Alcantarine, e la Chiesa di San Nicola di Mira. Siamo partiti alle ore 8.30 dalla nostra
scuola e alle 9.20 circa eravamo già di fronte a Porta Napoli dove ci aspettavano due
signore gentili e simpatiche Rossella e Beatrice, le Referenti del progetto e delegate dell’Ufficio dell’Assessorato alla Pubblica Istruzione del
Comune di Lecce, che ci hanno guidato verso la prima chiesa da visitare dove c’erano ad aspettarci gli alunni dell’Istituto Comprensivo
“Galateo - Frigole” di Lecce. Hanno presentato questa chiesa meravigliosa e alternato la presentazione con musiche prodotte dai flauti e da
altri strumenti.
Mentre aspettavamo di proseguire la nostra visita, gli artisti cartapestai della zona ci hanno fatto vedere come si realizza una statua in
cartapesta; peccato che una pioggia fitta ha costretto gli operatori a interrompere la lezione.
Abbiamo proseguito il nostro percorso e siamo arrivati alla chiesa di San Nicola di Mira, che ci ha entusiasmato e incuriosito per la struttura
e il diverso rito di celebrazione; abbiamo appreso, infatti, che la religione è l’ortodossa e il rito è quello bizantino. Abbiamo scoperto che qui
si fa il Battesimo immergendo il neonato completamente nell’acqua e dopo quaranta giorni al bambino viene somministro il Sacramento della
Comunione e della Cresima contemporaneamente e con l’assenza del Vescovo. Abbiamo avuto anche l’onore di conoscere il prete ortodosso
Papas NIK Pace. E dopo aver attraversato una piccola parte del centro storico di Lecce abbiamo ripreso il pullman e siamo ritornati a scuola
con il pensiero di aver trascorso una
giornata indimenticabile malgrado
la pioggia che, a tratti, è stata
scrosciante.
Per il giorno 31 Maggio è
prevista la socializzazione del
progetto. Verranno da Lecce e zone
limitrofe cinquanta persone, per la
maggior parte alunni, che
ammireranno la bellezza del
Monumento che abbiamo adottato e
ne conosceranno l’importanza
storica e artistica, attraverso la
nostra voce nella veste di Ciceroni.
Gli alunni delle classi IA e IB
Scuola Secondaria di 1° grado
Tricase Via Apulia
14
Cultura
EXPO
Giugno 2016
La fiaccola della Statua della Libertà, che illumina il
mondo, è stata costruita dalla ditta di Gustave Eiffel
come dono offerto da un Comitato democratico
francese.
IL LUNGO VIAGGIO DEL PROGRESSO
Giugno 2016
ferro di 324 metri, la Torre Eiffel ed è ancora oggi
simbolo di Parigi e della Francia.
Premessa
Fare la storia delle esposizioni universali dalla loro
origine a oggi vuol dire parlare del mondo come è stato
e del mondo come avrebbe potuto essere.
L’EXPO è infatti uno specchio fedele della storia
economica, sociale e politica ma è anche un’anticipazione
del futuro o, meglio, un assaggio di quello che gli
uomini di diversi periodi hanno immaginato come il
proprio futuro. Anche senza risalire ai luoghi di incontro
dei mercanti dell’antico Mediterraneo e della via della
seta, alcune caratteristiche dell’EXPO si possono
ritrovare in manifestazioni come le Fiere medievali.
Nel secolo XII, i mercanti di tutta Europa confluivano
verso la contea francese della Champagne, dove si
tenevano con cadenza regolare fiere, che permettevano
l’incontro fra i flussi commerciali del Mediterraneo e
quelli del Nord Europa. Obiettivo principale era vendere
e acquistare, ma anche scoprire che cosa stesse
succedendo nel mondo, assistere a spettacoli e incontrare
persone provenienti da regioni lontane.
Le fiere si svolgevano sotto la protezione dei conti di
Champagne che ne garantivano il pacifico svolgimento
e vegliavano sull’incolumità degli stranieri. Con un
balzo di qualche secolo, possiamo cercare un progenitore
dell’EXPO in alcune stanze di palazzi signorili del
Rinascimento, in cui i principi e i dotti collezionavano
oggetti particolari ed eccezionali, esponendo
all’ammirazione e alla meraviglia dei loro ospiti reperti
naturali e prodotti dell’ingegno umano.
La nascita della stampa aprì la strada alla creazione di
Camere delle meraviglie più accessibili; l’evoluzione di
tecniche sempre più efficienti ed economiche permetteva
di realizzare libri che mostravano tali “meraviglie”.
Persino l’Encyclopèdie, pubblicata fra il 1751 e il 1780,
sotto la guida degli Illuministi Denis Diderot e JeanBaptiste D’Alembert, può essere considerata come una
sorta di Expo di carta, il cui scopo era quello di
presentare in forma sintetica l’intero spettro delle
conoscenze e delle attività umane.
L’Expo vera e propria è soprattutto figlia della
Rivoluzione industriale. Con questo termine si intende
un processo che prese avvio in Inghilterra nel corso del
Settecento. L’introduzione sempre più massiccia di
macchine in grado di sostituire il lavoro umano, nuove
invenzioni e nuove scoperte, nuovi prodotti industriali,
nuove tecnologie applicate ai trasporti, come navi a
vapore e ferrovia, resero possibili aumenti della
produttività mai sperimentati prima nella storia e
furono i principali elementi che sostennero l’ascesa
della Gran Bretagna come prima potenza industriale del
mondo.
STORIA DELL’ EXPO
DA LONDRA 1851 a MILANO 2015
La prima EXPO universale viene organizzata a Londra
al Crystal Palace ed è per i contemporanei un vero e
proprio simbolo del trionfo della nuova civiltà
industriale, una nuova era.
Nel 1851, in piena era vittoriana (periodo della storia
inglese compreso nel lungo regno della Regina Vittoria,
cioè dal 1837 al 1901), l’Inghilterra, anzi l’impero
Britannico decide di ospitare un’ EXPO che mostri la
sua potenza industriale. L’esposizione ha il prestigioso
appoggio della corona e del governo, che garantisce un
ampio consenso nazionale e un’adeguata promozione
all’estero.
Si chiama Great Exhibition of the Works of Industry of
All Nations, ovvero grande esibizione dei lavori dell’
industria di tutte le Nazioni. Fra i partecipanti manca
l’Italia, non ancora diventata nazione, ma ci sono il
Granducato di Toscana e lo Stato pontificio.
Per l’esposizione gli Inglesi costruiscono il Crystal
Palace, un edificio di vetro e ferro, una struttura di
quasi 600 metri di lunghezza, che diviene un simbolo e
un modello per le successive esposizioni. Verrà distrutto
dal fuoco nel 1936.
Dopo Londra 1851 l’evento era stato talmente
eccezionale e coinvolgente, con sei milioni di visitatori,
da lasciare nell’immaginario collettivo europeo un
ricordo indelebile e il desiderio di organizzare nuove
esposizioni. Nel 1855 a Parigi è organizzata la seconda
esposizione universale. La progettazione inizia ancora
prima che si chiuda l’l’Expo del Crystal Palace.
La tradizionale competizione fra la Francia e la Gran
Bretagna è certo un elemento importante per spiegare
l’impegno profuso nell’organizzazione. L’esposizione
avrebbe mostrato l’immagine di una Francia moderna,
definitivamente fuori dagli orrori della Rivoluzione
francese e dalle guerre napoleoniche. Per ospitare
l’Expo parigino si costruisce il Palazzo dell’Industria,
una struttura di ferro e vetro che occupava due ettari di
terreno ed era alto trentacinque metri. I visitatori sono
cinque milioni e fra i successi dell’esposizione si
annoverava la classificazione dei vini di Bordeaux.
Nel 1862 la manifestazione torna a Londra con più di
sei milioni di visitatori. Nel 1867, ad essere protagonista
è di nuovo la Francia con una Exposition Universelle
d’Art e d’Industrie a Parigi che conquista circa 15
milioni di visitatori, mettendo in mostra, fra l’altro, gli
ascensori Otis e segnando la comparsa sulla Senna dei
Bateaux Mouches, battelli a vapore per i turisti e
costruiti nel quartiere della Mouche.
I battelli sono ancora oggi una delle più popolari
attrazioni turistiche della capitale francese.
Nel 1873 si interrompe l’alternanza fra Londra e Parigi,
le due capitali che si erano fino ad allora contese le
Expo, e l’esposizione è ospitata dall’impero Austroungarico, a Vienna nella zona del Prater, un antico
terreno di caccia reale a sud della città.
Gli organizzatori erano consapevoli che il loro paese
non poteva vantare un primato tecnologico ed
economico paragonabile a quello di Gran Bretagna e
Francia e quindi viene dato maggiore spazio a temi di
ambito culturale e sociale, determinando un’importante
innovazione nella storia delle esposizioni con 7 milioni
di visitatori.
Nel 1876 per la prima volta sono gli Stati Uniti ad
organizzare l’Expo, a Filadelfia, in una edizione con
circa 11 milioni di visitatori. L’esposizione è al tempo
stesso la celebrazione del centenario della Dichiarazione
d’indipendenza degli Stati Uniti (il documento originale
era esposto nel padiglione del Governo federale degli
Stati Uniti) e la dimostrazione di come la giovane
Nazione americana avesse ormai raggiunto la maturità
in campo tecnico, scientifico e sociale.
È stata progettata per le celebrazioni del Centenario e
l’intera Statua della Libertà è stata completata in un
decennio, a causa di problemi finanziari e organizzativi.
Per questo, la presenza di “ pezzi “ della Statua in vari
Expo non deve stupire. Veniva, infatti, riproposta a
mano a mano che la costruzione andava avanti, per
stimolare la raccolta di fondi e ribadire i rapporti di
amicizia che legavano i due Paesi.
Nel 1878 l’Expo torna a Parigi, nella zona del Campo
di Marte su 66 acri di terreno, ormai ben più della
costruzione del Crystal Palace. Una manifestazione
vista da 13 milioni di persone, che possono ammirare il
fonografo di Edison e anche la testa della Statua della
Libertà, che ora svetta a New York.
Nel 1880 è la volta di Melbourne in Australia, con un
milione di turisti.
Nel 1888 tocca alla Spagna, a Barcellona, con una
manifestazione visitata da oltre due milioni di persone.
Nel 1889 viene realizzata a Parigi l’ Expo, forse più
famosa di tutti i tempi, visitata da 32 milioni di turisti.
Per il centenario della Rivoluzione francese gli
organizzatori approvano la costruzione di una torre in
Nel 1893 l’Expo si trasferisce negli Stati Uniti, a
Chicago, per celebrare i quattrocento anni dalla scoperta
dell’America. I visitatori sono oltre 20 milioni.
L’Expo di Bruxelles del 1897 è visitata dai 8 milioni di
persone. Il Belgio aveva accolto le innovazioni della
Rivoluzione industriale inglese e si trovava in una
posizione geografica privilegiata come “ cerniera “ fra
la Gran Bretagna, la Francia e la Germania.
Nel 1900 l’esposizione ritorna a Parigi. L’inizio del
Novecento era atteso come un evento simbolico, l’alba
di una nuova era, in cui si auspicava che si sarebbero
concretizzate tutte le promesse delle innovazioni
tecniche e scientifiche dei decenni precedenti. È quindi
naturale che si scatenasse una vera e propria gara fra le
nazioni, per assicurarsi l’onore di ospitare l’Expo che
avrebbe inaugurato il secolo dell’industria,
dell’elettricità e del benessere materiale alla portata di
tutti. Parigi 1900 è stato un evento spettacolare oltre
ogni aspettativa. L’Expo occupava 216 ettari di
superficie, è stata visitata da oltre 50 milioni di turisti,
che hanno avuto la possibilità di apprezzare il
cinematografo dei fratelli Lumière.
Nel 1904 la manifestazione avviene a Saint Louis per
celebrare i cento anni
dall’acquisto della
Louisiana da parte
degli Stati Uniti.
L’Expo, su un’ area
di 1200 acri, ha
avuto 19 milioni di
visitatori, che hanno
potuto vedere il
telegrafo senza fili e
il cannone Krupp.
Nel 1905 a Liegi si
svolge l’esposizione
per i settantacinque anni dell’indipendenza belga. Nel
1906 l’Italia ha la sua prima Expo, a Milano, all’inizio
del nuovo secolo, con oltre 5 milioni di turisti.
L’esposizione milanese celebrava il traforo del
Sempione, che permetteva il collegamento diretto in
treno tra Milano e Parigi. Nel 1910 la manifestazione
universale torna a Bruxelles, ormai legittimata come
sede per grandi eventi internazionali.
Nel 1911 si
internazionale
cinquantesimo
alle macchine
realizza a Torino “l’esposizione
industria e lavoro” per celebrare il
anniversario dell’Unità d’Italia. Oltre
esposte nel padiglione del Lavoro,
Cultura
l’elettricità, l’automobile e l’aviazione erano le
attrazioni tecnologiche di maggior rilievo. Nel 1913
Gand, la capitale delle Fiandre orientali, ospita, prima
della Grande guerra, uno dei più grandi ed eleganti
Expo belgi. L’esposizione sottolineava particolarmente
due delle specializzazioni produttive: l’industria tessile
e la floricultura. Nel 1915 a San Francisco la
“Panama Pacific International Exposition” celebrava
il completamento del canale di Panama. Oltre 18
milioni di visitatori. Nel 1929 l’Expo è di nuovo a
Barcellona. Nel 1933 Chicago, per il centenario dalla
propria fondazione, ospitava la “Century of Progress
International Exhibition”, l’esposizione del secolo di
progresso con 48 milioni di visite ed è dedicata all’
innovazione tecnologica. Nel 1935 l’esposizione è
ancora a Bruxelles. L’Expo a Parigi del 1937 è stata
l’ultima della lunga serie di manifestazioni parigine e
l’ultima celebrazione degli ideali di pace e progresso in
Europa, prima dello scoppio della seconda guerra
mondiale. Nel 1939 l’Expo torna in America a New
York. L’obiettivo dell’esposizione, che si svolge, a
partire dal 30 aprile 1939, (in quell’anno scoppia la
Seconda guerra mondiale), era quello di rappresentare
un potente stimolo per la creazione di un futuro basato
sul progresso tecnico e sulla democrazia, secondo lo
slogan ufficiale “Costruire il mondo di domani con gli
strumenti di oggi”.
La manifestazione è dedicata all’“Alba di domani”, in
cui la Televisione è uno dei protagonisti; il discorso del
presidente Franklin Delano Roosevelt viene, infatti,
mandato in onda in Tv. In mostra si potevano osservare
altre novità come il nylon, l’aria condizionata e le
fotografie a colori. Nel 1949 la manifestazione si
svolge ad Haiti, a Port-Au-Prince per inaugurare la
ripresa di queste manifestazioni dopo la seconda guerra
mondiale. Nel 1958 la manifestazione torna a Bruxelles.
La fine degli anni ‘50 è l’epoca in cui è stata appena
creata la Comunità economica europea e lo Sputnik è
andato in orbita.
15
L’Expo del 1962, a Seattle, è stata fortemente
influenzata dal clima della Guerra fredda che,
nell’ottobre dello stesso anno, porta USA e URSS a un
passo dal conflitto, a causa della crisi suscitata
dall’installazione di missili sovietici a Cuba. Per gli
Stati Uniti è stata un’occasione per mostrare i loro
progressi nello spazio.
Nel 1967 a Montreal, in Canada, una delle attrazioni
più visitate è stata la capsula originale in cui Juri
Gagarin andò in orbita.
Nel 1970 si svolge a Osaka, in Giappone, la prima
esposizione universale asiatica con oltre 64 milioni di
visitatori, che hanno potuto ammirare un modello di
treno ad alta velocità, capace di toccare i 500 Km/h, il
modello di un reattore nucleare e una prima versione
del telefono cellulare.
Nel 1992, a 500 anni dalla scoperta dell’America,
l’Expo si svolge in Spagna, a Siviglia e ha avuto come
tema: l’Era delle scoperte.
Nel 2000 l’Expo arriva in Germania. Hannover appariva
una località particolarmente indicata, perchè, dopo la
ricostruzione postbellica, si era sviluppata, seguendo
precocemente criteri di sostenibilità ambientale, che
sarebbero stati tema centrale dell’Expo.
Nel 2010 L’Expo si svolge in Cina. Shanghai
rappresentava soprattutto la celebrazione della nuova
posizione internazionale, raggiunta dalla Repubblica
democratica cinese, offrendo una vetrina del progresso
del Paese ancora più spettacolare delle Olimpiadi di
Pechino 2008. I visitatori sono stati più di 73 milioni.
Il 1° Maggio 2015 si è inaugurata a Milano l’EXPO,
all’insegna del “Nutrire il Pianeta, Energia per la
vita”. Si sono messe in gioco più di 140 Nazioni,
concentrando l’attenzione su un tema centrale per il
futuro dell’umanità.
Nessuna esposizione ha mai puntato più sul tema che
sui padiglioni. Non solo architetture maestose ed effetti
speciali, ma soprattutto una riflessione su un argomento
che coinvolge tutti come la lotta allo spreco e per la
sostenibilità alimentare.
L’alimentazione, appunto, un tema strettamente
intrecciato alla storia e al Dna del nostro Paese e nello
stesso tempo un’occasione per muovere le coscienze su
una questione di interesse collettivo, rimettendo l’Italia
al cento del dibattito mondiale.
Milano 2015 è stata “l’Expo di tutto il mondo”, si sono
uniti i sapori e i saperi del mondo.
L’Expo del 2020 è stata assegnata a Dubai e gli Emiri
stanno già lavorando per stupire il mondo con effetti
speciali. Un’altra storia.
È stato il primo satellite artificiale, lanciato nello
spazio, dall’URSS nell’ottobre del 1957; viene esposto
a Bruxelles 1958, scatenando una vera e propria
competizione fra i Sovietici e Statunitensi. Simbolo
dell’esposizione, e anche ora di Bruxelles, è l’Atomium
una costruzione in acciaio che rappresenta i nove atomi
di un cristallo di ferro.
Classe III B Scuola Secondaria di 1° grado
Tricase Via Apulia
16
Cultura
Giugno 2016
PROGETTO D’ISTITUTO 2015/2016
ITINERARI ALLA SCOPERTA DELLE NOSTRE RADICI
“ALIMENTAZIONE IERI e OGGI”
COME È CAMBIATA LA NOSTRA ALIMENTAZIONE
Con la nostra Insegnante di scienze, noi alunni della IIIC
Scuola Secondaria di 1° grado, abbiamo trattato l’argomento
“Alimentazione” nell’ambito del progetto d’Istituto “ALLA
RICERCA DELLE NOSTRE RADICI”. Abbiamo confrontato
le abitudini alimentari del passato con quelle di oggi e cercato
di individuare i cambiamenti che hanno portato ad una errata
alimentazione con conseguenti problemi di sovrappeso e obesità, raccogliendo ricette e riscoprendo cibi e abitudini di un
tempo. La professoressa ci ha proposto queste domande da
rivolgere ai nostri nonni:
• Come era la vostra colazione alla mia età?
•
La merenda mattutina e pomeridiana, se si faceva , in
che cosa consisteva?
•
Quante volte alla settimana mangiavate carne?
•
Che tipo di carne si mangiava?
•
In una settimana quante volte si mangiavano le
verdure?
•
Quante volte alla settimana si mangiava il dolce?
La professoressa ha poi rivolto a noi gli stessi quesiti. In
classe abbiamo fatto la raccolta dei dati che abbiamo
rappresentato con grafici confrontando l’alimentazione dei
nostri nonni con quella nostra.
È emerso che :
vNoi a colazione mangiamo latte, biscotti, brioches,
cornetti o altro al contrario i nonni latte con il pane
o “siero” o paparotta.
vA merenda noi consumiamo panini ,patatine e
merendine mentre i nostri nonni non facevano nessun
tipo di merenda e se la facevano consisteva in pane o
frutta.
vLa carne i nostri nonni la consumavano una volta al
mese e consisteva in animali da cortile, pollo ,coniglio
o quando c’era il maiale , noi invece tre o quattro
volte a settimana mangiamo ogni tipo di carne
soprattutto pollo e maiale.
vCome dolce si mangiava un semplice pandispagna
cotto sulla cucina economica e solo in occasione di
una festa, mentre noi consumiamo tanti tipi di dolce
tutti i giorni.
vIl consumo della verdura è la nota davvero differente :
i nostri nonni la mangiavano ogni giorno a pranzo e a
cena ,al contrario solo pochi di noi ragazzi consumano
la verdura due volte a settimana.
Oggi comprendiamo che la dieta dei nostri nonni era per
molti versi più corretta e più sana. Era un’epoca in cui le possibilità economiche erano limitate perciò si sprecava meno cibo ,
si riutilizzavano gli avanzi e la carne era un piatto dei giorni di
festa e non per un consumo quotidiano. Si comprava il minimo
indispensabile, il resto veniva dal lavoro più diffuso in quei
tempi che era quello del contadino e per questo si mangiavano
molti prodotti della terra. Il pane e la pasta si facevano a casa e
non mancavano le uova che provenivano dalle galline cresciute
nel cortile. Grande era l’attesa per le feste perché in quei giorni
si ammazzava un pollo ed era l’occasione per stare tutti insieme
a tavola consumando finalmente un dolce. Una volta l’anno
veniva macellato il maiale da cui si ricavavano gli insaccati per
tutto l’anno e la sugna che si usava al posto del burro. Ogni
epoca ha i suoi pregi e i suoi difetti soprattutto le proprie abitudini di vita che oggi sono molto diverse rispetto al passato.In
ogni caso l’alimentazione dei nostri nonni, paragonata alla
nostra,era sicuramente più semplice ,ma più sana ed equilibrata.
Con questa indagine abbiamo capito quanto l’alimentazione
di oggi sia ricca di eccessi e a volte dannosa per il nostro organismo e quanto sarebbe positivo tornare alla semplicità dei
nostri nonni.
Classe IIIC Scuola Secondaria di 1° grado Tricase Via Apulia
Concorso Don Tonino Bello 2015 / 2016
Io
mangio il
colorato e vivo
bene…
“I colori della Natura”
Celeste Lombardi
IIIC Scuola Sec di 1° grado Tricase Via Apulia
Giugno 2016
17
Cultura
Il progetto Nag Factor
Quest’anno nella mia classe abbiamo fatto una serie di incontri molto
interessanti. Abbiamo partecipato al “Progetto Nag-Factor” (quando la pubblicità
ingrassa i bambini). Periodicamente sono venuti a scuola: una nutrizionista, una
psicoterapeuta e alcuni
esperti di motoria che
ci hanno fatto delle
lezioni di mini-tennis.
La nutrizionista ci ha
veramente fatto capire
qual è il modo giusto
di nutrirci. Ci ha
spiegato che tutto ciò
che ci piace, non
sempre fa bene a noi
bambini,
ci
ha
stimolati a leggere
bene le etichette dei
prodotti
che
mangiamo
come:
caramelle, merendine, biscotti…per scoprire che non sempre ciò che è gustoso è
fatto con ingredienti naturali, anzi spesso le grandi industrie studiano cosa
mettere dentro il cibo per farci venire la voglia di mangiare sempre quei prodotti.
La nutrizionista ancora ci ha spiegato in quali alimenti si trovano le proteine, le
vitamine, il calcio…e cosa è meglio per noi bambini mangiare per crescere sani
e forti. La dottoressa Rosa (psicoterapeuta) ci ha detto di non credere a tutto ciò
che dice la pubblicità, perché spesso gli slogan sono studiati apposta per farci
venire voglia di comprare alcuni prodotti e la pubblicità li ripete sempre, fin
quando a noi ci viene la curiosità e la voglia di provare a mangiare quei prodotti
e costringiamo i nostri genitori a comprarceli…con il risultato che mangiamo cibi
poco salutari e pieni di calorie. I nostri amici esperti ci hanno insegnato a giocare
al mini-tennis. Ci siamo divertiti molto a fare esercizi in palestra con le racchette
e le palline da tennis e
dopo tanti tentativi
siamo riusciti a giocare
in due. Ciò che però
loro ci hanno sempre
detto, ad ogni incontro,
è che noi bambini
dobbiamo muoverci
tanto, correre, giocare…
perchè in questo modo
cresciamo sani e forti, ci
manteniamo in forma e
consumiamo tutto ciò
che il nostro corpo
accumula. Per noi
partecipare a questi incontri è stato molto bello e abbiamo capito quanto è
importante nutrirsi bene e muoversi tanto per crescere in buona salute.
Classe IIIC Scuola Primaria Tricase via Apulia
Progetto NAG FACTOR:
quando la pubblicità ingrassa i bambini
Siamo tutti pronti per l’appuntamento del 27 maggio 2016 a Lecce dove ci
incontreremo con le altre classi sperimentali della Provincia di Lecce che hanno
partecipato al Progetto, per socializzare i
nostri lavori e l’esperienza vissuta in questo
anno scolastico, alla presenza degli esperti
che ci hanno seguito e hanno condiviso con
noi tante attività. Abbiamo capito che la
SALUTE COMINCIA A TAVOLA! Perciò
stiamo
imparando
ad
assumere
comportamenti alimentari corretti, perché
sappiamo che “mangiare” è un gesto di uso
quotidiano da compiere conoscendo i principi
nutritivi degli alimenti e scegliendo cibi
salutari. Stiamo imparando a diventare anche
piccoli critici degli slogan pubblicitari,
distinguendo quelli INGANNEVOLI da
quelli VERITIERI. E ancora, abbiamo
OCCHI ATTENTI all’ETICHETTA degli
alimenti! Le nostre filastrocche, l’invenzione
di slogan, le ricette e i disegni danno senso di
quanto abbiamo appreso durante il percorso.
E il viaggio in MONGOLFIERA di questo
anno scolastico è anche “SALUTARE”.
Classe III Scuola Primaria Lucugnano
“LA DANZA” DI E. MATISSE
La prof.ssa di Arte ci ha
proposto di dare, secondo un
criterio personale, un colore
alle cinque figure che popolano la famosa opera espressionista di E. Matisse dal titolo
“La Danza” e ci ha invitati poi
a socializzare alla classe il
motivo
della
scelta.
Ascoltando l’interpretazione
che ne ha dato una mia compagna di classe, utilizzando il
verde, il rosso, l’arancione, il
grigio e il celeste, ho pensato
al legame che c’è tra questi
cinque colori e i 5 elementi fondamentali della vita e della natura, secondo la cultura
orientale, soprattutto per la medicina cinese; essi rappresentano il legno, il fuoco, la terra,il metallo e l’acqua. Proverò ad esprimere la mia interpretazione partendo dal celeste.
L’ACQUA (il celeste) è un elemento mutevole che da una visione astratta delle cose
come le idee che può riflettere e quindi mostrare realtà che noi non possiamo vedere
normalmente, può anche rappresentare la fluidità delle cose e la loro bellezza apparente;
la sua trasparenza può essere collegata alla sincerità che a volte può essere anche
dolorosa creando confusione e caos. Ci porta ai primordi della vita quando non era
presente niente che il silenzio e il nulla. Il celeste rappresenta I’inverno, ma anche
l’inizio e la fine delle stagioni come l’inizio e la fine della vita: ecco perché può produrre
gioia ma anche tristezza. All’acqua appartengono i reni, la vescica, il sistema nervoso e
quello endocrino; l’acqua è segno di sopravvivenza e quindi di attaccamento a tutto
quello che può aiutarci .
IL LEGNO (il Verde) rappresenta la vita che fiorisce viene paragonato al momento in
cui DIO creò il mondo e rappresenta la perfezione che è flessibile e resistente come il
legno che si può rigenerare, dimostra i sentimenti di gioia, felicità, calma e pace, ma è
anche vivace; è la realizzazione solida delle idee perché tangibili e in cui noi possiamo
immergerci con i nostri cinque sensi; la stagione attribuita ad esso è la primavera, perché
dimostra la bellezza del legno e della natura, può essere paragonata alla nostra infanzia
spensierata e felice come se fosse un sogno da cui non vorremmo mai più svegliarci, ma
come ogni sogno non dura per sempre. A questo elemento appartengono il fegato, la
cistifellea, i muscoli, i tendini e gli occhi.
lL FUOCO (il rosso) è un elemento forte che fa pensare a un cambiamento o ad una
trasformazione, come quella dell’adolescente che cresce e cambia sia fisicamente sia
caratterialmente e in esso si concentrano un tumulto di emozioni sia positive che
negative. Questo elemento è associato all’estate periodo in cui il sole risplende e le
persone vanno al mare. Di questo elemento fanno parte il cuore, i vasi sanguigni,
l’intestino tenue e l’orecchio interno .
LA TERRA (l’arancione) è un elemento statico, ma in cui avviene la nascita; la terra
dona la vita come una mamma amorevole mette alla luce e dona al mondo il proprio
figlio. Questo elemento rappresenta l’età adulta in cui il proprio carattere è ben definito
e solido , forgiato dall’esperienza. L’elemento di cui stiamo parlando viene associato alla
fine dell’estate e l’età matura perché dopo aver provato forti emozioni ogni ragazzo, ogni
persona, di qualsiasi età, ripensa al tempo trascorso con nostalgia, così fanno gli adulti,
che vorrebbero ritornare bambini, ma così come la cenere non può diventare legno, allo
stesso modo gli uomini non possono tornare bambini, anche se ciascun uomo custodisce
dentro di sé il suo lato infantile. La terra è come un genitore che accudisce il figlio con
dolcezza, aiutandolo a capire quello che è giusto e quello che è sbagliato avviandolo così
alla vita. Si dice che alcuni uomini abbiano un vuoto nel petto perché si strappano il
cuore per donarlo agli altri che lo ricevono lo stringono come un cuscino e poi lo buttano,
ma loro ogni volta che gli ricresce lo ridonano e ripetutamente viene utilizzato e poi
buttato e solo chi ha il petto vuoto accetta il cuore donatogli da un’altra persona. Questo
elemento governa lo stomaco, la milza, il pancreas e le ghiandole mammarie .
IL METALLO è l’elemento più duro di tutti. È associato all’autunno un periodo triste
e di nostalgia perché si avvicina la fine dell’ anno questo elemento rappresenta la fine
della nostra vita, la vecchiaia, perché il carattere di un vecchio è solido e non mutevole
poiché è stato temperato dalla vita; inoltre come i metalli, i vecchi sono molto preziosi e
ce ne sono di vari tipi, alcuni più duri altri, più dolci. La vecchiaia é seguita dalla morte.
Questa età quella in cui la persona ripensa continuamente al passato e riflette di più
perché è matura e cerca di trasmettere quello che ha imparato dalla vita ai suoi nipoti per
aiutarli come meglio può. Alcune persone anziane diventano irascibili per vari motivi,
come l’aver vissuto una vita molto difficile e per questo non si vuole avere rapporti con
nessuno per non essere ferito ancora, per avere la pace desiderata o perché hanno una
visione pessimistica del mondo e non vogliono trasmetterla agli altri. All’elemento del
metallo appartengono i polmoni, il naso, il colon, la pelle e i peli.
Noi esseri umani siamo abituati a trasmettere tutte le informazioni e esperienze che
immagazziniamo o elaboriamo per arricchire l’altra persona e perché cosi facendo noi
viviamo nei ricordi di altre persone raggiungendo l’obbiettivo di ogni essere umano:
sopravvivere. Io Sakar Stefanazzi dono a tutti voi queste mie riflessioni.
Sakar Stefanazzi IIIA Scuola Secondaria di 1° grado Tricase Via Apulia
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Vita Scolastica: Scuola dell’Infanzia
Giugno 2016
Visita guidata al Palazzo Baronale Tiggiano
Giovedì 28 aprile i bambini fiocchi verdi, fucsia,
arancioni, sono partiti con entusiasmo per la loro prima
uscita didattica nell’ambito dell’unità di apprendimento
“Saperi e sapori.., in festa”.
I bambini sono stati accolti con una fetta di ciambellone
all’arancia. Esperienza, esaltante per i bambini, che ha
permesso loro di vivere in prima persona tutte le fasi per la
preparazione della marmellata all’arancia a partire dalla
raccolta. La mattinata si è conclusa con una divertente
caccia al tesoro.
Giugno 2016
19
Vita Scolastica: Scuola dell’Infanzia
Cosa bolle in pentola?
Il nostro orto nel giardino della scuola
Visita al frantoio
Scuola dell’Infanzia Via Pertini Ticase
MOMENTI PER CRESCERE!
“Acqua,
amica mia”
“Laboratori del Gusto”
...buono lo yogurt di giornata!
Una Scuola in allegr ia
Noi Insegnanti della
Scuola dell’Infanzia di
Via Pertini, quest’anno,
con grande entusiasmo,
abbiamo festeggiato il
Carnevale con i nostri
piccoli alunni, travestendoci
TUTTE
da
PAGLIACCIO, scatenando tante sonore e
allegre risate nei bambini, perché per noi:
“RIDERE...
È UNA COSA SERIA”
Fontana-riciclo costruita a scuola
Scuola dell’Infanzia Depressa
LA GIORNATA DEL
GUSTO!
Per educare i bambini al gusto, all’alimentazione e
promuovere un modello alimentare rispettoso
dell’ambiente e delle tradizioni, la Scuola dell’ Infanzia di
Lucugnano ha organizzato delle giornate dedicate alla
preparazione e degustazione di prodotti locali: le
chiacchere, la frisa, la spremuta. Inoltre per avvicinarli al
mondo della produzione, attingendo dal territorio come
fonte di informazioni, materiali, esperienza e conoscenza
sono stati realizzati degli incontri con alcune aziende
locali quali la Masseria Caracci di Alessano per la
lavorazione del latte e il forno Gonfalone di Tricase per la
produzione di prodotti tipici.
Scuola dell’Infanzia Lucugnano
Dal latte ...al formaggio
Carnevale nella nostra scuola:
festa in maschera.
20
Vita Scolastica
Giugno 2016
Leggere è …
Giugno 2016
Con AGOP... la solidarietà diventa poesia
Dopo aver conversato e riflettuto sull’iniziativa AGOP e sulle problematiche di
cui si occupa esprimiamo, in versi, il nostro pensiero.
...viaggiare nel mare delle emozioni, immaginare, sognare ad
occhi aperti, conoscere le storie degli altri, volare in un mondo
che non c’è, aprire tante finestre per sentirsi liberi e vivere storie
coinvolgenti, crescere e guardare lontano, assorbire conoscenze… Sono queste e tante altre le riflessioni che gli alunni delle
classi 3^ A-B-C , 4^A-B-C della Scuola Primaria di Via Apulia
e tutti gli alunni delle classi della Scuola Primaria di Lucugnano
hanno pensato per il Concorso “Leggere è…” indetto dalla Casa
Editrice Il Battello a Vapore .
Da anni il nostro Istituto si impegna nella diffusione della
pratica della lettura per tutti i gradi di scuola, così anche
quest’anno i nostri alunni si sono arricchiti della presenza di
autori e scrittori che hanno presentato le loro opere e hanno dialogato con i nostri studenti. A questo si aggiunge la nascita di un
nuovo spazio dedicato alla Biblioteca Scolastica arricchito di 300 nuovi libri, frutto della partecipazio-
“IL DONO”
ne al Bando di Concorso indetto dal Cepell (Centro per il libro e la lettura) e al Progetto In vitro.
L’iniziativa del Libro Party 7^ Edizione conclude il percorso di quest’anno con le numerose mattinate di reading in giardino e con la partecipazione straordinaria di alcuni autori come la scrittrice Daniela Morelli con il suo libro “Sos uomo in mare”, lo scrittore e poeta Bruno Tognolini e l’attrice Silvia Lodi.
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Vita Scolastica
Un grande abbraccio vorrei donarti
e sempre, a me, vicino sentirti,
parole di sole sussurrarti
insieme di certo saremo più forti…
ed ecco il dono del tuo sorriso
riempire di gioia il mio viso
CONCORSO
“OBIETTIVO INCLUSIONE”
Oggi 21 Maggio 2016 noi ragazzi Davide Morciano,
Alessio Legari e Giorgio Massaro, alunni della classe
IB della Secondaria di I grado, insieme alla nostra
Prof.ssa di Arte e Immagine Addolorata Scupola e alla
Sig. Eleonora mamma di Alessio Legari, siamo stati a
Lecce presso l’Istituto Tecnico Adriano Olivetti a
ritirare un riconoscimento per il lavoro che avevamo
presentato, relativo al Concorso “ Obiettivo Inclusione”.
Abbiamo realizzato a questo scopo una serie di
sculture con dei rotoli di cartone avanzati dagli
scontrini fiscali che la nostra Prof.ssa ci ha messo a
disposizione.Del nostro gruppo facevano parte anche
Perché lettori non si nasce, ma si cresce!
Leggere è… aprire tante finestre per sentirsi liberi e vivere storie coinvolgenti
I ragazzi della IVA della Scuola Primaria
dell’Istituto Comprensivo ”Tricase- Via Apulia “
(Le), con grande entusiasmo, hanno sintetizzato le
loro idee su un cartellone murale, partendo ciascuno
dal luogo preferito di lettura e rivivendo i momenti
emozionali delle storie dei libri. La frase divisa in
due cartelloni, dato il numero dei partecipanti, 27
alunni, è rappresentata con l’apertura di tante
finestre che permette di viaggiare liberi, vivendo
storie coinvolgenti.
I ragazzi dalla prima usufruiscono di una loro
ricca bibliotechina di classe, gestita da tre bibliotecari
che svolgono puntualmente ogni giorno il loro
compito di prestito e restituzione libri. Inoltre hanno
la possibilità di leggere i libri della biblioteca della
scuola durante il laboratorio di lettura pomeridiano.
I versi che abbiamo inventato ci invitano a
non pensare solo a noi stessi, ma ad essere
disponibili verso gli altri, a guardare sempre,
con ottimismo, la vita intorno a noi.
Classe IVB Scuola Primaria Tricase Via Apulia
Classe IVA Scuola Primaria Tricase Via Apulia
Leggere è…
conoscere e imparare
Per alcuni leggere è avere mal di testa
ma per me è una vera festa.
Mi piacciono favole, fiabe e storie vere
e racconti fantastici da gustare.
Draghi, fate e maghi vengon fuori dalle fiabe
e dalle favole animali parlanti e uomini volanti.
Dalla più antica alla nuova scrittura
noi vi auguriamo buona lettura!
Progetto Giornale
Andrea Z. IVB Scuola Primaria Tricase Via Apulia
“IL CHIACCHIERONE”
Leggere è…
I bambini della classe IV C dell’I.C.
“Tricase Via Apulia” quest’anno hanno letto
i libri della biblioteca di classe e molti altri
portati da casa. Così quando si è trattato di
invitarli a scrivere una frase che completasse “Leggere è…” non hanno avuto problemi. Hanno sfoderato le loro brillanti idee e
dopo aver scelto la tecnica artistica del popup hanno dato vita ad un lavoro collettivo su
un grande cartellone.
Referente del progetto: Lecci Anna Maria
Docenti responsabili della Redazione: Ferrarese Annamaria
Lecci Anna Maria
Minerva Rosamaria
Alunni redattori: Cafiero Matteo IIA Scuola Secondaria di 1° grado
Chiarello Caracciolo Danilo IIIB Scuola Secondaria di 1° grado
Chiuri Serena IIIB Scuola Secondaria di 1° grado
Ciardo Manuela IIIB Scuola Secondaria di 1° grado
Ciardo Valerio IIA Scuola Secondaria di 1° grado
Indino Davide IIID Scuola Secondaria di 1° grado
Minerva Benedetta IIID Scuola Secondaria di 1° grado
Turco Debora IIIB Scuola Secondaria di 1° grado
Urso Gabriel IIIB Scuola Secondaria di 1° grado
Urso Lorenzo IIB Scuola Secondaria di 1° grado
Pubblicazione ON LINE a cura del prof. Antonio Marsano
Grafica e stampa: Serafino Arti Grafiche - Tricase 0833.541866
Alfarano Miriam e Antonazzo Samantha che però non sono venute alla manifestazione.
La premiazione si è svolta nella palestra della Scuola ed è stata accompagnata da
momenti di sport e di spettacolo. É iniziata alle ore 9.00 con la partita di pallacanestro
in carrozzina giocata dai ragazzi della squadra “ Lupiae Team Salento”. La partita è
stata tanto suggestiva che ci ha fatto pensare a quanto siamo fortunati noi ad avere
tutti gli arti mentre per qualcuno
sono inutilizzabili o addirittura
inesistenti per motivi di varia
natura, in particolare abbiamo
avuto il piacere di veder giocare
questi atleti di varie età con
determinazione e forza d’animo
sforzandosi di dare il meglio
nell’assolvere ai diversi ruoli.
Per quanto concerne la
valutazione degli elaborati, la
giuria, composta da artisti e
rappresentanti istituzionali tutti
esterni all’Istituto, ha valutato i
quasi duecentocinquanta lavori
pervenuti assegnando i sei premi previsti dal bando con non poche difficoltà, data la
qualità dei lavori.
Alla luce di ciò, ha deciso, in accordo con i partnes di progetto,oltre ai premi
inseriti nel bando, di assegnare ulteriori menzioni speciali, accompagnate da premi
non in denaro, gentilmente offerti da Enti e Associazioni patrocinanti l’iniziativa. La
commissione ha così deciso di assegnare il primo posto delle menzioni speciali al
nostro lavoro. Quando la Preside dell’Istituto I.T.E., Patrizia Colella, ha pronunciato:
“il premio viene assegnato all’Istituto Comprensivo “Tricase via Apulia” per il lavoro
“Laboratorio del riciclo”, ci siamo sentiti
degli eroi. Ci è stato consegnato il certificato
e, da parte della Monteco, un plico
contenente delle scatole di cartone per la
raccolta della carta e alcuni “disco-orario”
che contengono l’alfabeto del rifiuto. Che
soddisfazione! Quando li posizioneremo a
scuola tutti penseranno che il merito è
nostro! La motivazione del premio è per
aver dato sfogo alla fantasia creando delle
piccole sculture, con materiale di scarto.
Questa manifestazione è stata bellissima
non vedevamo l’ora di tornare a scuola e
raccontare tutto ai nostri compagni
orgogliosi di aver rappresentato il nostro
Istituto e conquistato un trofeo con un
lavoro così modesto, svolto divertendoci. È
proprio vero, non è la grandezza delle cose
che fa la differenza, bensì il cuore che ci
metti nel farle e la gioia che ti da il vederlo
riconosciuto.
Davide Morciano, Alessio Legari, Giorgio Massaro
IB Scuola Sec. di 1° grado Tricase Via Apulia
22
Vita Scolastica
Giugno 2016
“Tutti insieme per scoprire e crescere”
Ho conosciuto la tartaruga Molly e i suoi amici animali. Ho conosciuto le maestre, ho imparato tante cose
nel Laboratorio manipolativo dell’argilla.
ACCOGLIENZA
STORIA
Giugno 2016
Mani in-terra
Piccoli contadini in erba. UN OROLOGIO PER LA CLASSE
La semina dei legumi a scuola
Che emozione quando il primo giorno
di scuola abbiamo conosciuto le maestre,
accarezzato la tartaruga Molly e fatto il
puzzle insieme con la mamma. Sono
anche venute a trovarci le nostre maestre
della Scuola dell’Infanzia. È stato
bellissimo quando siamo entrati in classe.
È stato il più bel giorno del mondo!
IL CARNEVALE
È divertente imparare il tempo in
palestra: è notte e dormiamo, è mattina e
ci svegliamo. E tutto ricomincia: buio,
luce, buio, luce...
Anche le stagioni sono belle.
Il Carnevale è stato fantastico ed
emozionante. Eravamo tutti travestiti da
tartaruga Molly ed io mi sentivo felice
APPRENDIMENTO
LETTERINE
Ci è piaciuto tanto imparare le
letterine. Ogni volta diventavamo indiani
come la I, orsi come la O, elefanti come
la E, api come la A, uccelli come la U...
MASSERIA
DI NONNO TORE
Mi è piaciuto quando ho fatto il
laboratorio del gusto e quando sono
andata a dare da mangiare agli asinelli e
al cavallo Stella. Li abbiamo accarezzati:
Una volta abbiamo anche mangiato la
marmellata di mele come la M. È stato
bello studiare le letterine con i nostri
compagni!
NATALE
erano pelosi. Che felicità! La seconda
volta che siamo andati da Nonno Tore
abbiamo fatto tante attività. È stato
magnifico! Abbiamo raccolto i fiori e poi
con questi abbiamo dipinto. È stato
meraviglioso!
A Natale le maestre ci hanno donato
tutto l’affetto. Abbiamo cantato e giocato
a tombola con i compagni delle classi
seconde. Come vorrei che fosse di nuovo
Natale!
LABORATORIO
MANIPOLATIVO
ARGILLA
È stato bello il laboratorio
manipolativo. Abbiamo fatto opere
bellissime d’argilla.
Al primo incontro eravamo molecole
d’acqua e molecole di terra. Poi abbiamo
imparato cos’è l’impronta, la traccia e la
texture. Insomma, mano a mano siamo
diventati bravissimi.
Ci siamo divertiti a creare forme,
abbiamo costruito le torri e lanciato in
alto palline d’argilla.
Tu, maestra Elena, ci hai fatti crescere
con l’argilla, ci hai fatti diventare grandi,
perchè sei bravissima!
LA NOSTRA SERATA MAGNIFICA
(socializzazione genitori)
Nella nostra serata speciale la maestra Elena era generosa e bella. Ci ha permesso
di portare a casa alcuni capolavori che abbiamo realizzato nel laboratorio manipolativo
d’argilla. Ha anche donato alla scuola un pannello con le nostre piastrelle che ha fatto
diventare case nel giorno e nella notte. Alla Dirigente è piaciuto molto, e anche a noi.
È stata una serata meravigliosa!
23
Vita Scolastica
Noi alunni della classe II C a T.P. abbiamo costruito insieme alla
maestra Chiarello un orologio vero. La maestra ha portato in classe un
grande pezzo di legno rotondo e ci ha chiesto di pensare a come volevamo
trasformarlo in un orologio funzionante. Ognuno di noi ha disegnato il
modello con il soggetto preferito e ha indicato i colori da usare.
Poi abbiamo esposto alla lavagna tutti i modelli e abbiamo votato
quello che ci piaceva di più. Ha vinto quello della nostra compagna
Francesca. È un grande smile sorridente, colorato di giallo, arancione,
rosso e azzurro. Dopo abbiamo iniziato il lavoro. Prima abbiamo pitturato
il legno con una vernice bianca per legno, per avere uno sfondo tutto
uguale e per fare uscire più vivaci i colori che avremmo messo
successivamente, poi l’abbiamo dipinto di dietro tutto arancione, mentre
davanti abbiamo disegnato il modello scelto. A turno tutti quanti noi
alunni l’abbiamo pitturato con le tempere. Una volta finito di colorarlo,
l’abbiamo lasciato asciugare per bene. Passati alcuni giorni, abbiamo
spruzzato uno spray per renderlo più lucido. Prima di mettere i numeri
Diventiamo alberi: primavera e le foglie
dondolano felici; estate i frutti si
ingrossano; autunno e il vento fa cadere
le foglie; inverno e l’albero si chiude e
dorme. E poi tutto ricomincia...
abbiamo discusso un pò e poi
abbiamo pensato che invece di
disegnarli era meglio attaccare
quelli fatti di gomma, che ci aveva
fatto vedere la maestra, così erano
in rilievo e sembravano più belli
da vedere. Alla fine la maestra ha
messo il meccanismo con le
lancette e un gancio per appenderlo.
Per farlo funzionare serve una sola
batteria. È stata un’attività molto
interessante e ci è piaciuto tanto
costruire questo bellissimo
orologio che ora è appeso in classe
e con il quale ci esercitiamo a
leggere l’ora.
Classe IIC Scuola Primaria Tricase Via Apulia
SOCIALIZZAZIONE
SERATA
del 19 maggio2016
Classe 1
Scuola
Primaria
Lucugnano
La fiaba degli scacchi
1. Un giorno due re si incontrarono, uno era il Re dei Bianchi e l’altro era il Re dei Neri.
2. Il Re dei Bianchi disse al Re dei Neri che lui possedeva il regno più potente.
3. Il Re dei Neri disse al Re dei Bianchi che si sbagliava perché il suo regno era quello migliore.
4. I due re decisero di sfidarsi in battaglia.
5. Il Re dei Bianchi disse che il campo di battaglia doveva essere bianco, ma il Re dei Neri non accettò.
6. Siccome i due Re erano molto saggi decisero che il campo sarebbe stato bianco e nero.
L’opera è stata donata alla scuola
dall’artista Elena Turco, a testimonianza
del laboratorio manipolativo propedeutico
per l’argilla “Il caso e la regola” secondo
il metodo Bruno Munari Il pannello è
stato realizzato con le piastrelle che i
bambini hanno creato durante il percorso
7. Ognuno voleva avere un esercito più forte dell’altro, ma siccome erano molto saggi decisero che i due
eserciti dovevano essere uguali.
8. Decisero di non fare una battaglia violenta e perciò inventarono una battaglia intelligente:
il gioco degli scacchi.
1.
3.
5.
7.
Classe IA Scuola Primaria Tricase Via Apulia
Una didattica inclusiva
Venerdì 13 Maggio si è svolta un’attività laboratoriale che ha visto coinvolti gli
alunni della classe I B del plesso di via Pertini. L’attività è nata in un’ ottica inclusiva:
gli obiettivi erano quelli si sviluppare il senso di appartenenza al gruppo classe e la
condivisione dei momenti di gioia con i compagni. L’attività è stata proposta in forma
ludica privilegiando la creatività e l’espressività. La maestra Antonella ha disposto sui
banchi dei piatti di plastica con i colori a tempera (colori primari)….. ad ognuno di noi
è stato dato un foglio con delle immagini che rappresentavano fiori e farfalle.
Dalla “scatola magica”, abbiamo preso delle spugnette di forme diverse: coniglietti,
stelline, fiocchi, ecc… e abbiamo colorato i disegni con diverse spugnature. Anche
Andrea ha partecipato con grande gioia ed entusiasmo a questa attività. Adesso in classe
abbiamo un bellissimo e coloratissimo cartellone appeso sulla parete della nostra aula.
Classe IB Scuola Primaria Tricase Via Apulia
2.
6.
8.
4.
Classe IIC Scuola Primaria Tricase Via Apulia
24
Vita Scolastica
Giugno 2016
Da un po’ di tempo a scuola viene un anziano signore, che noi abbiamo soprannominato “Nonno Totò”.
È tanto gentile e disponibile e ci insegna come coltivare bene le piantine nel giardino della nostra scuola.
Le maestre, sin dall’inizio dell’anno ci hanno spiegano quanto è importante mangiare prodotti sani e
nutrienti, magari coltivati in modo naturale, senza usare prodotti chimici per la concimazione, perciò nonno
Totò ci ha fatto vedere concretamente come si fa. È venuto per la prima volta quando ancora era inverno e
con la sua piccola fresa, ha dissodato la terra dura e piena di erbacce del giardino della nostra scuola,
successivamente l’ha concimata con il letame e ha piantato e seminato diverse piantine: insalata, cipolle,
ravanelli, spinaci, patate, zucchine, cocomeri… Periodicamente è venuto a scuola per seguire la loro
crescita, per pulirle dalle erbacce e per innaffiare. Osservando il suo lavoro abbiamo capito quanto tempo e
quanto lavoro ci vuole per far crescere e maturare i prodotti che servono per nutrirci.
Grazie, nonno Totò!!!
Classe IIIC Scuola Primaria Tricase Via Apulia
Martedì, 15 marzo 2016 io, insieme alla mia classe e all’altra terza di
Lucugnano ci siamo recati a Salve, all’agriturismo “Sante le Muse”. La
mattina sono arrivato a scuola con tanta ansia e felicità, perché da tanto che
aspettavo questo momento. Il pullman è arrivato in orario e tutti emozionati
siamo saliti, durante il tragitto abbiamo osservato dal finestrino la campagna
che cominciava a risvegliarsi dopo il lungo sonno invernale: alcuni alberi
erano già fioriti, le campagne erano tutte piene di erba, con qualche papavero
e tanti fiori gialli. Senza renderci conto siamo subito arrivati all’agriturismo.
Al nostro arrivo siamo stati accolti con entusiasmo e gentilezza dai
proprietari dell’agriturismo, i quali hanno subito cominciato a farci osservare
alcune piante coltivate da loro sotto ai teli, per ripararle e proteggerle dal
freddo dell’inverno. Nella campagna ben curata c’erano piante di fragola,
insalata, pomodori, cipolle prezzemolo, piselli, fave…Mi sono divertito
molto ad osservare un curioso spaventapasseri costruito con le lattine a cui era
stato attaccato un cuore di cartone. Mi ricordava tanto il protagonista della
fiaba: “Il mago di Oz”. Nel grande giardino c’era anche una casetta
meravigliosa costruita a misura di bambino. Dentro c’era tutto in miniatura:
una
piccola
cucina,
un
lettino,
delle
sedioline…Le
maestre hanno
faticato a farci
uscire:
noi
eravamo molto
attratti perché ci
sembrava
di
vivere
nella
casetta
di
Pollicino.
La guida ci ha
fatto notare che
nel
giardino
c’era uno strano pollaio, costruito nel tronco cavo di un ulivo secolare, ci
sembrava di sognare immaginando come, nel passato, i bambini scendessero
nel tronco per raccogliere le uova. La giornata era un po’ fredda, il cielo pieno
di grosse nuvole, che ci hanno fatto pensare che forse sarebbe arrivata la
pioggia, per fortuna invece così non è stato.
Finalmente siamo entrati in una grande casa, al calduccio. Le maestre ci
hanno diviso in due gruppi per farci partecipare ai due laboratori: uno di
lettura e l’altro di lettura delle etichette. Per me è stato molto interessante
ascoltare e capire come si leggono le etichette degli alimenti che compriamo
e mangiamo volentieri. Il biologo ci ha infatti spiegato che dobbiamo fare
molta attenzione al colorante E 100 e a tutti gli altri ingredienti che sono
contenuti nei cibi che piacciono tanto a noi bambini: caramelle, cioccolata,
nutella…Nel laboratorio di lettura la signora Fabiana ci ha letto dei libri
molto interessanti: “E poi…è primavera”, “L’albero”, “Safari” …tutte storie
che ci hanno fatto capire che la natura ha bisogno di cura, pazienza e tanto
amore.
Subito dopo abbiamo colorato usando degli strani colori: il rosso della
passata di pomodoro, il verde del pesto, il giallo della curcuma…Che
esperienza emozionante vedere che si possono fare dei bellissimi disegni
usando i colori nascosti nella natura!
A mezzogiorno abbiamo mangiato: orecchiette al sugo, pollo, patate, frutta
e il dolce, tutto preparato con i prodotti coltivati nell’agriturismo. Era tutto
davvero buonissimo!
Dopo pranzo abbiamo giocato tutti insieme, nel grande giardino e ci siamo
divertiti un mondo, a contatto con la natura. Questa giornata è stata bellissima,
per tanti motivi: ho imparato tante cose sul cibo, ho capito quanto è importante
amare e proteggere la natura e in più è stato bellissimo giocare all’aria aperta,
tutti allegri e spensierati.
Classe IIIC Scuola Primaria Tricase Via Apulia
Vita Scolastica
Un viaggio “SALUTARE”
...EMOZIONANTE!
Nonno Totò
UNA GIORNATA INDIMENTICABILE
Giugno 2016
UN GIORNO DI SCUOLA MOLTO SPECIALE
Il 13 maggio 2016 sono arrivato a scuola e ho subito provato gioia e felicità perché
dovevamo partire per una visita guidata. Con il pullman siamo andati a prendere i bambini di
Lucugnano e poi ci siamo diretti al “Museo di Paleontologia e Paletnologia” di Maglie.
All’ingresso c’era una bellissima
fontana che io ho subito notato.
Ci aspettava una guida che ci ha
fatto salire al piano di sopra dove
c’era la più antica biblioteca
della Puglia, con tanti libri di
ogni genere. Al piano di sotto
c’era il museo e la guida ci ha
fatto vedere la “spirale della
vita” e ci ha spiegato come è
nato il mondo e la sua evoluzione
fino ai nostri giorni. In un’altra
stanza, chiusi in dei pannelli di
vetro, c’erano resti fossili di
animali preistorici e denti di
lupo, di orso e di gazzella.
In quel momento ho pensato che tutto ciò che avevo studiato fino a quel momento era
davanti ai miei occhi. Continuando il nostro percorso abbiamo visto l’evoluzione dell’uomo
attraverso dei disegni, dall’Homo Habilis all’Homo Sapiens-Sapiens. Successivamente
abbiamo visto alcune ossa di cinghiale preistorico e un dente di mammut: erano entrambi
giganteschi. In un’altra stanza la guida ci ha lasciato osservare liberamente i resti dei vasi
neolitici, erano veramente tanti e di diverse dimensioni. Senza accorgercene è arrivata l’ora
della merenda e così siamo usciti all’aperto per sgranocchiare il nostro gustoso panino.
Quando siamo rientrati la guida ci ha fatto vedere un importante documentario che parlava
della “grotta dei cervi” che si trova a porto Badisco. Qui gli speleologi hanno trovato resti di
ossa di animali, uomini e utensili preistorici, ma ciò che mi è rimasto più impresso sono i
dipinti ritrovati sulle pareti della grotta che raffiguravano la caccia al cervo e molte impronte
di mani di bambino che dimostravano il loro coraggio entrando al buio nella grotta. A questo
punto la visita al museo era terminata e così il pullman ci ha portato all’orto botanico “La
Cutura” di Palmariggi. Io, appena siamo arrivati, ho sbirciato di qua e di là ed ho subito capito
che si trattava di un vero e proprio paradiso. La guida ci ha spiegato che in quell’orto botanico
esistono più di 2500 piante grasse. Abbiamo iniziato il nostro percorso osservando moti tipi
di piante speciali come: palme, cactus e molte piante esotiche che provengono dalle zone
calde. Più avanti abbiamo visto un meraviglioso roseto, con rose di ogni genere e colore e
tanti tipi di erbe officinali, cioè usate in cucina e per curare le persone. Camminando nell’orto
abbiamo trovato un laghetto naturale dove vivono girini, tartarughe, pesci e tante piante come
papiri, canneti e ninfee che lo rendono meraviglioso. Ancora più avanti abbiamo ammirato un
“giardino segreto” chiamato così perché custodisce piante rare. Molto bello e veramente
particolare è stato il “giardino-labirinto” formato da molte aiuole disposte in modo geometrico.
La guida ci ha spiegato che i cespugli che formano le aiuole hanno impiegato molti anni per
crescere. Proseguendo abbiamo visto un recinto a cielo aperto dove circolano liberamente:
galline, cavalli, cigni, pony, caprette, fagiani, anatre e oche.
A questo punto la visita è terminata e noi ci siamo messi nel pullman e siamo andati a
mangiare nel parco giochi antistante al santuario di Monte Vergine. Abbiamo visitato la
chiesetta e la maestra ci ha raccontato che un bambino, per cercare una pecora, è caduto in
una grotta profonda ed è stato salvato miracolosamente dalla Madonnina, per questo in quel
luogo le è stato dedicato il santuario.
Siamo risaliti sul pullman per
ritornare a scuola e nel tragitto ho
pensato al proprietario dell’orto
botanico che viaggiando ha raccolto
un’immensità di piante e semi molto
rari. Grazie a lui molti bambini
possono conoscere meravigliose
piante provenienti da molte parti del
mondo. Non dimenticherò mai
questa serena giornata.
Classe IIIC
Scuola Primaria Tricase Via Apulia
Siamo giunti ormai a
destinazione!
Il
nostro
viaggio
immaginario, a bordo della
nostra speciale mongolfiera,
quest’anno ci ha fatto volare
alto per conoscere ed
esplorare “ il mondo del
sapere”, con i suoi luoghi
diversi, le diverse culture e
tradizioni, le tante storie
affascinanti o problematiche
che ci hanno insegnato ad
ascoltare e comprendere gli
altri, a raccontare e a
raccontarci.
Le tappe speciali del nostro percorso, vere e proprie “
soste di riflessione”, ci hanno permesso di condividere tutti
insieme le esperienze di apprendimento che, giorno dopo
giorno, ci hanno arricchito di molteplici emozioni, valori,
vissuti e ci hanno fatto crescere l’uno accanto all’altro in
uno scambio reciproco di idee, conoscenze, competenze.
A scuola...
con martello e chiodi
La maestra ci ha fatto costruire il geopiano per
aiutarci a capire e a studiare i poligoni. Il geopiano è
uno strumento che è stato inventato dal matematico
inglese Caleb Gattegno. Viene costruito con una
tavoletta in legno di forma quadrata sulla quale viene
disegnato un reticolo in cui i nodi sono messi in
evidenza con dei chiodini o con delle viti e sul quale si
possono formare i vari poligoni stendendo degli elastici
da un chiodo all’altro . Questo strumento è molto utile
per capire tante proprietà di queste figure.
La maestra ci ha fatto procurare delle tavolette in
legno lunghe e larghe 18 x 18 cm e venticinque i chiodi
e ci ha fatto disegnare il reticolo con i quadrati di
cm. 3 x 3. Poi ci ha fatto piantare i chiodi nei punti
d’incrocio per evidenziare i nodi nei quali inserire gli
elastici. Terminati i nostri geopiani ci ha dato degli
elastici e con essi abbiamo formato varie forme di
poligoni che abbiamo poi ridisegnato sul quaderno.
Classe IVA Scuola Primaria Tricase Via Apulia
Un viaggio sereno e accattivante, reale e fantasioso,
pieno di scoperte ed emozioni! Dal “Mondo DIRITTO” a
“NATALE: sosta di PACE!”, dal “Risveglio della natura…
senso della RINASCITA” a “Piccoli LETTORI in una
SCUOLA AMICA”, da “Mai SAZI di crescere”, a “Più
sani, più belli!”: un intreccio di tematiche progettuali, fra
attività curricolari e laboratoriali, che ci ha coinvolto e
appassionato.
E a conclusione di questo anno scolastico, ancora in
un’armonia di colori, emozioni e relazioni, la nostra
mongolfiera ci fa atterrare dopo un viaggio “SALUTARE”
…EMOZIONANTE!
Scuola Primaria Lucugnano
25
LABORATORIO DI STORIA:
l’homo Naledi, un nuovo antenato
nell’album dell’umanità
In classe abbiamo letto un articolo apparso sul
“MESSAGGERO” datato 11 settembre 2015 che
riguardava una scoperta archeologica. La nostra
maestra ci ha lanciato una sfida : leggere l’articolo
per trovare tutte le informazioni possibili su questa
nuova specie umana, per scrivere poi un testo
informativo da inserire nel nostro libro di storia. Ci
siamo perciò divisi in gruppi e con grande emozione
abbiamo fatto questo lavoro di ricostruzione storica.
Abbiamo scoperto che nel 2013 alcuni studiosi
hanno trovato in Sud Africa una nuova specie di
ominide , che hanno denominato:”NALEDI” cioè
“STELLA” (significato del termine nella lingua
locale). È stato ritrovato nel fondo buio di una
caverna con 15 individui. L’uomo Naledi seppelliva
intenzionalmente i morti eppure aveva un cervello
piccolo e poco sviluppato rispetto ai SAPIENSSAPIENS .Era piccolo, non era alto più di un metro
e mezzo e pesava 45 chilogrammi circa. Aveva le
dita curve , sapeva arrampicarsi, camminare e
correre. Le sue gambe erano lunghe rispetto al resto
del corpo e riusciva a stare eretto. Gli studiosi sono
certi che si tratti di un nostro antico progenitore,
però non hanno ancora concluso i suoi ritrovamenti,
perché vogliono scoprire ancora altre informazioni.
Quando i ritrovamenti saranno finiti si potrà
raccontare questa meravigliosa scoperta sui libri di
storia. Noi siamo però soddisfatti delle nostre
scoperte e siamo contenti, nel nostro piccolo, di
esserci portati avanti con il lavoro.
Gabriele Longo, Filippo Rizzo, Matteo De Vincenzis
IIIA Scuola Primaria Tricase Via Apuliaè
I segreti di un commerciante
Per un mese, in classe, abbiamo svolto un’attività di laboratorio di matematica: abbiamo realizzato a coppie
dei negozi con merci, denaro, listino prezzi...sembrano proprio veri anche se merci e denaro sono tutti di carta
o quasi. Negozi di ogni tipo: cartolibreria, strumenti musicali, elettronica, articoli per parrucchiera con annesso
servizio, pasticceria, abbigliamento, giocattoli, articoli per animali, supermercato,… Abbiamo decorato le
scatole - negozio in modo da attirare la clientela. Ci siamo divertiti a vendere e dare il resto. Abbiamo imparato
da negoziante come si accoglie il cliente e da cliente come si entra e si chiede un prodotto che si vuole comprare.
È stato un gioco interessante ed abbiamo imparato l’uso del denaro e a fare i calcoli veloci. Per conoscere
meglio come vendere e comprare, abbiamo invitato in classe il signor Aldo Fersini., papà della nostra compagna
Angela. È venuto l’8 aprile 2016 e ci dimostrato di essere un bravo, preciso, onesto e divertente commerciante,
un vero professionista. È stato molto paziente con noi e pronto a rispondere con parole semplici e chiare alle
nostre curiosità. Abbiamo scoperto
anche che Angela somiglia tanto al suo
papà nel dire battute scherzose. Ci ha
detto che il suo negozio si chiama
‘Genius Point’ e che si trova in via dei
Pellai; il suo lavoro di cartolibraio è
molto bello, perché lo fa stare a contatto
con la gente. I suoi prodotti non li
vende allo stesso prezzo con cui li
compra dal grossista, sennò avrebbe
già chiuso. Anche se il locale è suo,
deve pagare non solo i prodotti che
compra , ma anche la luce. Se non
guadagna su quello che vende significa
che è come se facesse beneficienza. Ci
sono altri negozianti che devono pagare anche l’affitto del locale. Quando è malato o non gli è possibile essere
presente al negozio, si fa aiutare da una commessa. Lo abbiamo seguito nella spiegazione con molta attenzione
ed interesse. Ha tanto catturato la nostra attenzione che siamo stati in silenzio e a fare domande da quando è
entrato in classe a quando se n’è andato. Abbiamo appreso che quando nel negozio entrano molte persone,
bisogna mantenere la calma e non agitarsi, essere sempre gentili e se non si ha denaro in cassa per il resto o si
convince il cliente a prendere un altro prodotto o si chiede ad un negozio vicino di cambiare le banconote. Che
ridere quando ci ha raccontato che nel negozio è rimasto chiuso un cane e che si era messo in vetrina! Tanti
trucchetti, suggerimenti e segreti di un commerciante non li conoscevamo, per cui stiamo migliorando la nostra
attività di compravendita. Angela ha detto che anche per lei molte informazioni ascoltate erano nuove. Appena
i negozi saranno completati li apriremo tutti e allora sì che daremo il via al vero divertimento… L’ora è volata
e alla fine della visita ci ha fatto una sorpresa: ci ha regalato un blok notes personalizzato con il nome di ognuno
e una matita, anche le maestre e la Preside hanno ricevuto il loro bel regalo. Grazie, grazie. signor Fersini della
entusiasmante lezione di matematica, ci hai reso tutti felici.
Classe IVA Scuola Primaria Tricase Via Apulia
26
Giugno 2016
Vita Scolastica
IL NOSTRO MUSEO
NATURALISTICO
Sabato 07 maggio 2016, dalle ore 12.30 alle ore 13.30, le nostre
guide museali, alunne delle classi prime della Scuola Secondaria di
1° grado, hanno accolto nel nostro Museo Naturalistico, la biologa
dell’Università del Salento, prof.ssa Rita Accogli, con un gruppo di
alunni di due classi prime della Scuola Secondaria di 2°grado (liceo
scientifico e classico). Nel gruppo ospite, vi erano ex alunni della
nostra Scuola che hanno partecipato alla realizzazione del nostro
Museo. Sono rimasti piacevolmente sorpresi nel vedere questo
“piccolo gioiello” custodito e ben conservato negli anni e soprattutto
contenti per l’entusiasmo dimostrato dalle guide museali che sono
subentrate in un lavoro non loro ma che comunque hanno dimostrato
di averlo preso molto a cuore.
Classe IVB Scuola Primaria Tricase Via Apulia
Che bella giornata…!!!
Ieri alle 8.30 siamo partiti per andare a Castro e Otranto: la nostra uscita! La guida, Massimo, è
venuta a prenderci direttamente a scuola. Il nostro “Cicerone” ci ha coinvolti nelle sue “entusiasmanti”
spiegazioni… sembrava proprio un attore di teatro! Durante il tragitto ci ha invitato ad osservare il
paesaggio primaverile molto colorato e fonte di emozioni e meraviglia. Arrivati a Castro, abbiamo
fatto una lunga passeggiata intorno alle mura del castello, dove Massimo ha raccontato “a puntate”
la storia del paese, facendoci fare un tuffo nel passato! La grotta Zinzulusa è stata la seconda e
“misteriosa” tappa, le telecamere ed i cellulari si sono accesi ad ogni passo… senza, però, il flash!
Alcuni di noi avevano paura, altri curiosità, altri ancora provavano sorpresa nel sentire le gocce
d’acqua sulla propria pelle. All’uscita… la luce ci apriva le sue braccia e noi abbiamo dovuto fare
molta attenzione a non finire in mare.
Un mare dai colori bellissimi che
andavano dalla trasparenza al blu
cobalto: era molto rumoroso e
contento di vederci, infatti si agitava e
scherzava con noi… schizzandoci.
Risaliti in pullman siamo giunti a
Otranto e, sotto una pianta immensa e
profumatissima di Pitosforo, abbiamo
pranzato. Il gelato è arrivato proprio
nel momento in cui il sole ci
accarezzava con i suoi raggi caldi e
luminosi. Nell’ultima tappa, ai laghi
Alimini, abbiamo potuto respirare
aria di mare e di lago poiché collegati.
Quante informazioni sulla flora e
sulla fauna di questi luoghi (rane,
ricci, serpenti, rospi… pino, erba
vescica, orchidea); quante meraviglie,
quante emozioni… ma l’emozione
più grande e bella è stato il nostro
incontro col mare sulla sabbia che
non ha avuto “pietà” delle nostre
scarpe… né noi del pullman! Che
bella giornata!!!
Giugno 2016
Profumo e
…voglia di mare.
Il 16 settembre 2015 è cominciato il nostro viaggio in classe IV. A bordo della Mongolfiera delle Emozioni, abbiamo
cominciato un lungo percorso caratterizzato da più tappe
significative: l’Accoglienza, il primo giorno di scuola; la
Giornata dei Diritti dell’Infanzia, il 20 novembre; Natale;
Carnevale.
Ora che l’anno scolastico sta per terminare, la nostra mongolfiera riatterrerà nella nostra scuola, a Lucugnano, carica di
esperienze meravigliose che noi vogliamo condividere con
tutti coloro che vorranno.
Uno degli elementi che ci ha tenuto compagnia durante il
viaggio, e che noi conosciamo molto bene, è il mare : questa
grande distesa d’acqua affascinante e ricca di vita. Per questo
motivo, insieme alle altre classi della Scuola Primaria di
Lucugnano, abbiamo deciso di socializzare questo grande
patrimonio di cui ci siamo impossessati, preparando una
manifestazione finale per il 31 maggio prossimo, durante la
quale allestiremo uno stand con oggetti realizzati da noi alunni di classe IV, inerenti il tema del mare.
I prodotti sono stati realizzati con materiale recuperato
nelle nostre case, senza spendere nulla: bottiglie di plastica,
tappi di sughero, gusci di noci, stuzzicadenti, ritagli di stoffa.
Il tutto sarà allietato da dolci realizzati dalle nostre mamme.
Siete tutti invitati!
Classe IV Scuola Primaria Lucugnano
Classe IVB
Scuola Primaria Tricase Via Apulia
Pagine
di
Diario
10 febbraio 2016
Caro Mattia,
domenica scorsa, giorno 7 febbraio 2016, sono andato alla sfilata di
Tricase con i due miei migliori amici: Matteo e Salvatore.
Quando siamo arrivati in Piazza Cappuccini c’erano dei bambini che
spruzzavano con la schiuma Salvatore, ed io e Matteo l’abbiamo
aiutato, lanciando la schiuma ai bambini che spruzzavano il nostro
amico, così se ne sono scappati.
Poi abbiamo mangiato delle crepes e abbiamo ricominciato a
giocare: abbiamo spruzzato la schiuma a tanti altri bambini; è stato
bello anche perché ci difendevamo a vicenda: se un bambino spruzzava
uno di noi, noi tutti insieme eravamo pronti a spruzzarlo, UNO PER
TUTTI, TUTTI PER UNO .
Appena ho visto un bambino che spruzzava Matteo e Salvatore, io
l’ho spruzzato; lui mi ha rincorso per spruzzarmi, ma quando stava per
spruzzarmi, Matteo e Salvatore mi hanno difeso e scscsscsc, che
spruzzata!
Abbiamo visto la sfilata e ci siamo divertiti molto a vedere i carri.
Abbiamo trascorso la serata a ridere e a lanciare coriandoli.
Che bello il Carnevale!
Il tuo amico
Dario IVA Scuola Primaria Tricase Via Apulia
27
Vita Scolastica
L’ULIMA MA LA PIÙ BELLA USCITA DIDATTICA
Ieri il 26 aprile 2016 è stata l’ultima uscita
didattica di tutto il corso della mia scuola primaria
e di questo sono un po’ dispiaciuto: siamo andati ad
Alberobello e alle grotte di Castellana.
Quando sono arrivato a scuola, al mattino presto,
avevo sonno e quindi nel pullman ho dormito per
un’ora poi, per tutto il tragitto, speravo che le grotte
sarebbero state belle perchè non volevo fare tanta
strada per niente. Nel momento in cui sono arrivato
avevo tanta paura perchè il posto era grande e
c’erano precipizi pericolosi. La nostra guida si
chiamava signora Annamaria che, prima di visitare
le grotte, ci ha detto che dovevemo rispettare delle
regole: non fare foto nelle grotte, non toccare, non
parlare in alta voce, e stare attenti dove mettevamo
i piedi perchè il terreno era scivoloso. Ci ha, poi,
spiegato che la prima grotta era l’unica grotta aperta
e che si chiamava ‘’Grotta dei monumenti’’; da lì ho
capito che sarebbe stato bello come volevo. Nella
seconda grotta ho provato stupore: la mia fantasia e
la composizione della grotta mi portava a
immaginare animali bellissimi e cose strane. La
guida ci ha detto che quella si chiamava ‘’la grotta
della lupa’’ perchè, appunto, c’era una formazione
calcarea che faceva pensare ad una lupa; mi sentivo
come una formica in una grande foresta. La
penultima grotta era la ‘’grotta della torre’’ perchè
gli stalattiti formavano come una grande torre
somigliante alla torre di Pisa. Cercavo di godere di
quello spettacolo visto che alcune cose si vedono
poche volte nella vita, ma non ci riuscivo perchè ne
avevo paura.
L’ultima grotta che abbiamo visitato è stata la
‘’Grotta bianca’’, secondo me la più bella del
mondo! La guida ci ha spiegato che, grazie
all’intervento della natura, le sue pietre sono
bianche e scivolose. Siamo usciti dalle grotte,
abbiamo mangiato e poi sono andato a comprare un
souvenir che mi facesse ricordare quell’esperienza.
Ad alberobello la guida ci ha spiegato come e da
chi venivano costruiti i trulli e ce li ha fatti visitare
all’interno. Ci ha raccontato, in breve, la loro storia
e ci ha, poi, accompagnato in un negozio dove ho
comprato un altro souvenir per ricordarmi della
gita. È stata una bella esperienza che non scorderò
mai e poi mai perchè ho visto cose che non si
vedono tutti i giorni!!!
Classe VB Scuola Primaria Tricase Via Apulia
UNA VINCITA INASPETTATA
Un giorno tornai da scuola, all’ improvviso mi chiamò la maestra dicendomi:” HAI VINTO!” io feci per
un attimo mente locale e poi capì tutto, avevo vinto il concorso “NOSTRA MADRE, NOSTRA TERRA” a
cui avevo partecipato poco tempo prime. La mia poesia intitolata “MA L’UOMO SA APPREZZARE?” si
era classificata terza. una volta a scuola cercai subito di saperne di più, perciò chiesi alla maestra alcune
informazioni. Così scoprì che dovevo partecipare alla premiazione che si sarebbe tenuta nel castello di
Copertino. Ero felicissima ed eccitatissima! Sabato16 aprile andai, così, con i miei genitori a Copertino.Ero
la persona più felice dell’universo. Arrivati lì abbiamo aspettato un po’ e poi siamo entrati dentro il castello
per ammirare la mostra dei disegni e delle fotografie che avevano prodotto i vincitori della sezione pittorica
e fotografica. poi siamo entrati nella sala dove sarebbero avvenute le premiazioni. Mi sono resa conto che
questo concorso regionale era davvero importante quando ho visto che come ospiti c’ erano personaggi
famosi come Serena Dandini, il giornalista Luca Bianchini, ed il cantante Giovanni Caccamo e autorità,
come pediatri oncologici, magistrati. Quando mi hanno chiamata sul palco per consegnarmi una targhetta
hanno fatto recitare la mia poesia da un attore teatrale. La mia poesia, insieme a tante altre è stata per il
momento trascritta su di un fascicolo in attesa di essere pubblicata in un libro, che sarà disponibile per la
prossima edizione del premio” GIANSERIO STRAFELLA” Quest’esperienza è stata meravigliosa, per me
ha significato molto perché ora sono capace di scrivere una poesia che in grado di vincere un premio. Devo
dire che parte del merito è delle mie maestre che mi hanno fatto crescere e mi hanno aiutato a raggiungere
questi risultati. Per concludere posso dire che è stata un’esperienza bellissima e anche divertente.!
Caterina Bramato VB Scuola Primaria Tricase Via Apulia
Ma l’uomo sa apprezzare?
Madre Terra …
Con il suo vento
Dà una spinta all’ uomo timoroso
Con i suoi animali
Dà un amico all’ uomo solo,
Con i suoi fulmini
Avverte l’uomo incurante dei pericoli.
Madre Terra …
Offre all’uomo una casa ospitale
Offre nuovi orizzonti da esplorare
Offre meraviglie da contemplare.
Ma l’uomo sa apprezzare?
Momento di forte passione nella vita di un adolescente…
trascorrere delle ore praticando il suo sport preferito
La mia passione è la musica. Ho avuto sin da piccolo un forte senso del ritmo. Ogni volta che mi
capitava di ascoltare qualche musichetta battevo le mani a tempo e si comprendeva che era un impulso
che mi partiva dal cuore. I miei genitori si accorsero subito di questo particolare talento e mi chiesero:
“Quale strumento ti piacerebbe suonare?”. Io risposi: “Il pianoforte”. Decisero così di comprarmi un
pianoforte bellissimo. Mi iscrissero, poi, alla scuola di musica. Avevo 4 anni e da subito appresi così
tanto che dopo appena 3 mesi partecipai al mio primo Concorso Internazionale. Lo vinsi.
Un maestro americano, che faceva parte della giuria, mi propose di andare a vivere in America e
studiare nell’accademia Musicale più famosa del mondo, nella quale studiavano i più grandi talentuosi
musicisti. I miei genitori, però, rifiutarono la proposta perché decisero che sarebbe stato meglio per me
trascorrere un’infanzia e un’adolescenza come tutti gli altri bambini. Questa decisione non influì sul mio
Caterina Bramato VB Scuola Primaria Tricase Via Apulia
percorso, infatti ho continuato a studiare, a collezionare successi e… la mia carriera va avanti a gonfie
vele. Poco tempo fa, mi hanno invitato ad andare a Bologna nel Museo Tagliavini per tenere un concerto,
proprio dove sono custoditi i clavicembali di grandi musicisti del passato. Poi ho ottenuto una lezione
concerto nell’Accademia dove Mozart fece il suo primo esame e dove è custodito il suo spartito originale.
Per me è stato un momento magico, non so spiegare tutte le sensazioni che ho provato perché erano infinite. Toccare lo spartito di Mozart mi ha fatto venire i brividi e
per me è stato il più bel giorno della mia vita. La musica è la mia vita. La passione, lo studio e l’impegno mi permetteranno di raggiungere il mio sogno: diventare un
grande musicista.
Lorenzo Lecci IA Scuola Secondaria di 1° grado Tricase Via Apulia
Sin da piccolo mi ha appassionato il calcio. È uno sport pieno di
sacrifici ma mi ha fatto capire che la vita è piena di sorprese, che
non bisogna mai mollare ma inseguire sempre i propri sogni.
Gabriele Coluccia IA Scuola Secondaria di 1° grado
Lo sport che pratico è il basket insieme alla mia classe perché rientra in un progetto fatto a scuola. Mi piace e
mi coinvolge molto anche se è uno sport difficile perché ci sono tante regole da ricordare e rispettare. Al di
fuori della scuola non pratico nessuno sport, ma spero che i miei genitori mi iscrivano di nuovo in piscina
perché è l’altra mia grande passione.
Monica Russo IA Scuola Secondaria di 1° grado Tricase Via Apulia
Continua a Pag. 34
28
Giugno 2016
Vita Scolastica
NONNI A SCUOLA
Siamo andati a scuola come tutti i
giorni, ma oggi è stato un giorno speciale
. Abbiamo capito l’importanza del lavoro
nei tempi passati, grazie a due nonni e
una nonna che sono stati intervistati.
La “storia” che mi ha colpito di più è
stata quella del signor Antonio ed è
quella che descriverò in maniera
particolare.
Antonio aveva sedici anni, quando,
condizionato dagli amici che volevano
andare in Svizzera per trovare il lavoro
che nel suo paese non c’era, chiese ai
suoi genitori il permesso di partire. I
genitori non volevano, ma alla fine si
convinsero e fecero tutto quanto il
necessario per fargli avere il passaporto.
Fu così che si ritrovò in Svizzera. Il suo
primo impatto fu durissimo, lontano da
casa, solo, senza conoscere la lingua, in
mezzo a sconosciuti. Grazie ad un suo
amico però, riuscì ad ottenere il suo
primo lavoro e le cose andarono un
pochino meglio, solo con pochino però,
infatti lui rimaneva sempre un emigrante
e veniva trattato male dalla gente del
posto. Viveva in una baracca con 12
persone, dormivano su letti a castello e
per cucinare avevano solo tre fornelli.
Lui fu forte e resistette. È rimasto in
Svizzera per dieci anni e, certamente, col
tempo le cose migliorarono, trovò un
lavoro più adeguato, cominciò a lavorare
bene, poté comprarsi una casa, si sposò
con una ragazza italiana ed ebbero un
figlio. Ma sempre emigrante rimaneva!
Infatti ci ha raccontato di quella volta che
andò a prendere il figlio di 6 mesi
all’asilo e non lo trovò nella culla. Chiese
alle maestre e queste risposero che
siccome non smetteva mai di piangere lo
avevano messo solo in cantina. Ci andò e
subito lo trovò in lacrime in una cesta.
Quando lo raccontò alla moglie lei disse:
”Mo basta! Torniamo a casa!”
Ci ha raccontato anche di quella volta
che cadendo dal secondo piano di una
casa in costruzione, dove stava lavorando,
si ruppe tutti e due i polsi, e non poté
lavorare per molti mesi e lo lasciarono a
casa senza stipendio. Nei primi due anni
non tornò mai in Italia. Una volta, il papà
gli mandò una lettera dicendogli che
doveva tornare a casa perché doveva fare
una cosa importantissima. Lui tornò e
chiese al padre:”Cosa devo fare di così
importante?” Rispose: “La visita medica
per il militare”. Antonio disse: “Mi hai
fatto tornare a casa per una visita
medica?” E il padre rispose: “Solo così
potevo convincerti a tornare”.
Non sempre l’impatto del paese
straniero è stato brutto; gli altri due nonni
hanno raccontato la loro storia che mi è
sembrata più “tranquilla” perché ci hanno
raccontato di aver trovato subito un buon
lavoro e di aver trovato persone gentili.
Adesso abbiamo capito quanto
dovevano sudare i nostri nonni per
sopravvivere, dicono bene che noi siamo
fortunati ad essere nati in un mondo
migliore.
Francesco Errico e Gianni Zocco
VC Scuola Primaria Tricase Via Apulia
Pane e coraggio
Per il Progetto sulla migrazione
abbiamo ascoltato la canzone di Ivano
Fossati “Pane e coraggio”. Con questa
canzone siamo riusciti a capire molte
cose, come per esempio che i migranti
pur non avendo niente, hanno il coraggio
di attraversare il mare su barconi
stracolmi. Ma la cosa che ci è rimasta più
impressa è l’illusione dei migranti, i
quali pensano che l’Italia sia una bella
donna pronta ad aspettarli e invece si
ritrovano il commissario al confine che
non li fa passare. La frase più significativa
è “ci vuole coraggio a trascinare le nostre
suole da una terra che ci odia a un’altra
che non ci vuole”. Questa frase mette in
evidenza il dramma dei migranti che
devono fuggire dalla povertà e dalla
guerra, ma non vengono accettati nel
Paese dove vorrebbero vivere.
Utilizzeremo la canzone come base per
una scena che la maestra Antonella sta
curando e che sarà inserita nella
rappresentazione teatrale delle classi
quinte.
Classi Quinte C-D
World photo press 2016
Per il Progetto relativo all’immigrazione abbiamo analizzato questa foto che ha
vinto un importante premio di fotogiornalismo. È stata scattata il 28 agosto del 2015,
lungo il confine tra la Serbia e l’Ungheria. Il fotografo ha scelto di svilupparla in
bianco e nero per dare più tristezza e drammaticità. In questa immagine è rappresentata
una persona che passa sotto il filo spinato un bambino per salvarlo. È una foto che fa
riflettere. Il filo spinato riporta alla mente i lager. L’aspetto positivo è la generosità e
la collaborazione nel salvare la vita del piccolo e la certezza che nulla può dividere,
nemmeno il filo spinato.
Classi Quinte C e D
Scuola Primaria Tricase Via Apulia
“Nonsolobulli
-free–bully–school–contest”
L’Istituto Comprensivo Statale 1° Polo “Giulio Cesare Vanini” di Taurisano, con
il patrocinio della Regione Puglia, della Provincia di Lecce e del Comune di Taurisano,
ha bandito la 1a edizione del concorso “Nonsolobulli - free - bully - school - contest”,
rivolto a singoli alunni, singole classi, gruppi di alunni di una stessa classe o di classi
differenti delle scuole secondarie di primo grado degli Istituti Scolastici della
provincia di Lecce. A presentarlo a noi alunni delle classi terze è stata la professoressa
di arte Scupola Addolorata che ci ha invitati a partecipare producendo un elaborato di
natura Letteraria, Multimediale o Artistica - musicale che “denunciasse” il bullismo.
Il concorso aveva il fine di stimolare a riflettere sul tema del bullismo e del
cyberbullismo, soprattutto sull’importanza di non rimanere spettatori indifferenti di
fronte ai bulli e alle loro manifestazioni di prepotenza, che avvengono, per lo più,
proprio negli ambienti scolastici. I partecipanti della nostra scuola, sia del plesso di
Tricase che di Lucugnano, hanno prodotto in tutto sei elaborati, di cui tre
rappresentazioni grafiche presentate singolarmente dagli alunni Aniceto Daniele,
Crisostomo Pietro e Rizzo Diego della IIIC, due murales preparati dai gruppi di alunni
di IIIB e IIID ed una canzone composta da un gruppo di alunni della classe IIID. Gli
elaborati e i titoli scelti da noi autori, spesso caratterizzati da messaggi forti, mirano
direttamente a rendere i ragazzi più sensibili verso questo problema che colpisce molti
giovani proprio della nostra età.
Speriamo che alla cerimonia di premiazione, qualcuno dei nostri elaborati, fatti
con impegno e dedizione, possa essere apprezzato e premiato, per portare a scuola un
altro importante riconoscimento, oltre a quelli già raggiunti dal nostro Istituto, su un
argomento così attuale ed importante quale il bullismo, sperando che sempre più
giovani possano “combattere” per vincere questo problema che noi abbiamo tentato
di denunciare con i nostri lavori.
Pietro Crisostomo III C Scuola Sec. di 1° grado Tricase Via Apulia
Giugno 2016
Vita Scolastica
APPRENDISTI SCRITTORI
“Dunque, dunque, dunque”. È uno degli incipit più
famosi e noi ragazzi della IIB della Scuola Secondaria
di 1° grado, in questo anno scolastico, ne abbiamo
prodotti tanti, poiché abbiamo lavorato, durante le ore di
italiano,
sull’ideazione,
la
progettazione,
l’organizzazione, la stesura e la revisione di un testo per
imparare a raccontare trame, selezionando le
informazioni più significative, in funzione di uno scopo.
Noi quest’anno abbiamo partecipato a due concorsi
letterari e a una sperimentazione, che richiedevano da
parte nostra la stesura di un testo.Ci siamo impegnati
tanto per diventare abili scrittori! Se ti piacciono LE
AVVENTURE, L’ARTE, LA STORIA e IL VIAGGIO,
allora continua a leggere!
Con la prima attività abbiamo raccontato la storia di
due amici “Juliane e Marco catapultati dentro alla scena
di un quadro che stavano osservando, senza sapere
come. Sapevano, però, chi era il colpevole di tutto: lo
strano custode di quella stanza del museo”. Sarà il
custode, che vedevano piccolo e lontano, a dare loro la
chiave, per uscire dai quadri, parlare con i personaggi
dei dipinti e scoprire quali sono i veri amici e quali no.
Con la seconda attività ci siamo cimentati a raccontare
l’avventura ambientata nel Medioevo di un ragazzo, il
cui mestiere è il pelacane; alla fine dell’anno scolastico,
abbiamo immaginato il viaggio di un adolescente che, a
Londra per motivi di studio, si trova a vivere una grande
avventura. Ora vi raccontiamo come ci siamo organizzati.
Un giorno, la nostra professoressa Calora, ci ha
parlato della partecipazione ad un concorso letterario.
Noi eravamo molto perplessi e sospettosi ma, nello
stesso tempo, molto curiosi. La prof ci ha detto il titolo
del concorso: «SCRITTORI DI CLASSE 2» e subito
abbiamo capito che riguardava la scrittura. Forse fiabe?
O favole? Si trattava di concorso di studi letterari e
lettura critica dei testi per le scuole primarie e secondarie
di 1° grado. In poche parole, dovevamo scrivere un
racconto. Da un fascicoletto abbiamo iniziato a leggere
vari incipit. e dovevamo sceglierne uno per il nostro
racconto. Alla fine, abbiamo scelto quello dell’amicizia,
con la presentazione di due ragazzi Juliane e Marco, che
si trovavano in un museo per osservare dei quadri. A
questo punto eravamo entrati anche noi nella storia e
volevamo continuare il racconto. Abbiamo sviluppato
uno storyboard e in un’attività collettiva con pennarello
e cartellone sulla lavagna, abbiamo strutturato la nostra
storia, scegliendo il genere, i personaggi e gli ambienti,
pensando alle storie che conoscevamo e ai quadri
analizzati in classe. La nostra fantasia ormai correva più
veloce della luce. Alcuni ragazzi si sono offerti volontari
per proporre le proprie idee, relative ad ogni quadro. In
un lavoro collaborativo abbiamo scritto il racconto a più
mani. Alla fine, occorreva pensare ad un titolo che
colpisse il lettore. Ed ecco dopo vari tentativi il nostro
titolo. Sorge un problema: il nostro racconto è troppo
lungo, occorre tagliare, le
battute possono essere
massimo 10.000. Un
taglio qui, un taglio lì
(peccato!) e alla fine...
«LEGAMI ARTISTICI»
era pronto. È piaciuto a
tutti. Abbiamo fatto un
grande lavoro di squadra,
ci
siamo
sentiti
SCRITTORI di CLASSE.
La seconda attività ha
richiesto un impegno maggiore e ha avuto
inizio lo scorso anno con l’uscita didattica
al Biotopo del Bosco di Tricase, dove la
dottoressa Mila De Nitto, proprietaria del
terreno, ci ha fatto capire quanto sia
importante, per noi, la Quercia Vallonea e
la cura che ne dovremmo avere, visto che
è la terza quercia più antica d’Europa e
l’albero simbolo della Regione Puglia. Il
Bosco di Tricase, dal 1979, è stato
dichiarato, dall’Unesco, Patrimonio
dell’Umanità, anche perchè ha permesso
lo sviluppo di molti mestieri, come quello
del conciatore di pelli, una delle attività
più redditizie nel passato del nostro paese. Il concorso,
indetto dalla Scuola storica nazionale di studi medievali,
richiedeva la scrittura di un testo sul Medioevo della
mia città e del mio territorio, lasciando spazio alla
nostra fantasia, per immaginare come si poteva vivere
in un ambiente diverso dal nostro, con regole molto
lontane da noi. Il nostro racconto doveva sviluppare
competenze linguistiche e storiche, cioè saper ideare,
organizzare e scrivere un testo e cogliere i particolari
più significativi di questo periodo storico. La difficoltà
era proprio questa: unire e intrecciare storia, italiano e
un po’ di fantasia. All’inizio qualcuno sembrava poco
interessato, poi l’entusiasmo è cresciuto. Ci siamo divisi
in 6 gruppi e abbiamo iniziato a leggere, analizzare,
sottolineare le fonti e raccogliere le informazioni in
schemi, tabelle e mappe. Ogni gruppo ha individuato i
personaggi e la loro caratterizzazione e ha
elaborato uno stoyboard. Insieme poi
abbiamo scelto le idee migliori per lo
svolgimento della vicenda. In una terza
fase, ognuno di noi ha dato sfogo alla
fantasia e alla fine si è scelto il racconto
più completo, integrato con altri elementi
presenti nei racconti degli altri membri del
gruppo. Infine, i sei racconti sono stati letti
e valutati in classe da tutti. Mancava un
incipit che rendesse più accattivante il
racconto. Eccoci subito all’opera, abbiamo
scelto l’introduzione di un libro sulla
Quercia Vallonea: “Tricase è un luogo
marino, luce e blu del Mediterraneo. All’orizzonte, il
fondale appena accennato dai monti dell’Albania,
racconta che questo mare non evoca lontananza, non
allontana i popoli. Al contrario è il mare che genera
incontri, che intreccia storie di Paesi e di genti’’.
Il racconto «NICOLÒ, IL PELACANE» tratta di
due ragazzi apprendisti pellai che si incontrano per caso
e si ritrovano a lavorare presso dei monaci per imparare
il mestiere. Nicolò, il nostro protagonista, conosce il
segreto per la concia delle pelli che Harry tenta di
rubare. Questo lavoro
ci ha appassionati
perchè abbiamo dato
libertà alle nostre
parole e alle nostre
idee,
approfondito
aspetti della nostra
storia e creato un
racconto storico con
un tocco di suspense.
29
Quest’anno abbiamo sperimentato un nuovo modo
di imparare. La prof di italiano ci ha fatto sperimentare
la “flipped classroom”, che letteralmente significa
“classe capovolta”. Ci ha fornito materiali didattici che
ha postato all’interno della piattaforma Edmodo, un
social network per noi studenti. A casa abbiamo
consultato i materiali e, in classe, approfondito
l’argomento attraverso attività di gruppo. Un lavoro
particolare ci è stato proposto alla fine dell’anno
scolastico, dopo aver studiato il Regno Unito in geografia
e conosciuto le caratteristiche e le tecniche del racconto
d’avventura. La prof ci ha detto che la nostra classe
partecipava, con questo lavoro, ad una sperimentazione
sulle nuove metodologie, insieme ad altre scuole del
territorio, e che si sarebbe sviluppato in 7 step. Nei
primi due occorreva rispondere a delle domande
osservando una carta geografica e un chimogramma. Il
terzo step richiedeva l’osservazione attenta di una carta
di Londra e l’individuazione di alcuni luoghi e
monumenti, mentre nel quarto era indicato un sito su
Londra che ci permetteva di ricercare delle informazioni
sulla città. Gli ultimi step sono stati sviluppati in classe:
in un lavoro di gruppo dovevamo inserire in tabella i
nomi di luoghi o monumenti, le immagini e le
informazioni; segnalare un percorso sulla mappa dei
monumenti da visitare in tre giorni di soggiorno a
Londra; individuare Hotel o B&B; scegliere il mezzo di
trasporto, per i diversi percorsi, treno, taxi, metropolitana
o a piedi. Una volta ricercate tutte le informazioni
ognuno di noi doveva progettare un viaggio,
immaginando di doversi recare a Londra, inserendo
delle frasi in inglese, necessarie per chiedere
informazioni.
A questo punto la prof ci ha fatto vedere un filmato
su un avvenimento particolare di Londra, il Trooping
the colour, la storica parata militare, in onore della
regina, che passa in rassegna le truppe fino a Buckingham
Palace nel giorno del suo compleanno. Fase successiva:
scrivere un racconto dal titolo “Un viaggio avventuroso
a Londra” con tutte le caratteristiche e le tecniche
dell’avventura, ambientato nella capitale inglese,
proprio nel giorno della cerimonia dedicata alla regina.
Questo lavoro si è concluso con la compilazione di un
questionario online “Il docente agli occhi dello studente”
e finalmente anche noi abbiamo potuto, almeno una
volta, dare una valutazione alla nostra prof; le domande,
infatti, riguardavano il suo modo di insegnare, la sua
relazione con noi studenti, quanto è attenta ai nostri
bisogni, se è chiara nelle spiegazioni, se perde la
pazienza, se è puntuale nel fissare, organizzare e
consegnare le verifiche e tanto altro. Un altro questionario
ci chiedeva di riflettere sul nostro rendimento scolastico
e sui rapporti in classe, individuando le cause delle
difficoltà e di eventuali risultati negativi.
Elisabetta Ferramosca, Luca De Giorgi, Aurora Ingoglia,Caterina Camassa, De Vincenzis Fatima, Ippazio Ritrovato
IIB Scuola Sec. di 1° grado Tricase Via Apulia
30
Giugno 2016
Laboratori
IL PICCOLO
SCIENZIATO:
“MISCUGLI: ACQUA + LIQUIDI VARI”
aria calda - aria fredda
In classe abbiamo eseguito un esperimento
utilizzando una bottiglietta vuota, un palloncino e
una bacinella con dell’acqua calda. Sul collo della
bottiglietta abbiamo infilato il palloncino e
l’abbiamo immersa nella bacinella. Il palloncino
pian piano si è gonfiato! Subito dopo, spostando la
bottiglietta sotto un getto di acqua fredda, il
palloncino si è sgonfiato. In questo modo abbiamo
scoperto che l’aria, per effetto del calore diventa
più leggera e si dilata; al contrario per effetto del
freddo, diventa più pesante e si contrae!
“MISCUGLI: ACQUA + POLVERI”
IV B e V C Scuola Primaria Tricase Via Apulia
“L’ARIA”
“GLI STRATI DELL’ARIA”
Un’esperienza che
non dimenticherò
Finalmente ci siamo, il mitico giorno è arrivato!
Sveglia alle sei e anche se un po’ addormentata vado a
fare una colazione abbondante per il viaggio che mi
attende! Fuori, sembra che la primavera non sia ancora
arrivata, infatti c’è un forte vento e l’aria è fresca!
La destinazione della visita guidata: Grotte di
Castellana e Alberobello. Tutto è pronto, arrivo a scuola
dove ci sono i miei amici che, eccitati come me,
aspettano l’arrivo del pullman che ci porterà alla meta.
Eccolo il pullman, subito ci organizziamo, saltiamo su e
..via, si parte!
Il viaggio è durato circa tre ore ma ne è valsa la pena!
Infatti una volta arrivati ed entrati lo spettacolo che si
presentava ai nostri occhi era a dir poco fantastico…
Ecco le grotte con le loro stalattiti e stalagmiti dalle
forme più svariate come la lupa, il cammello, il presepe,
la gamba della ballerina e ancora tutto ciò che la fantasia
faceva vedere; per concludere poi la grotta che mi ha
stupito più di tutte, la mitica grotta Bianca: incantevole
e meravigliosa, non trovo altri aggettivi per descriverla!
Dopo tutto quel bel vedere e il molto camminare ci
siamo riposati facendo una divertente pausa-pranzo,
successivamente ci siamo diretti verso le tante bancarelle
per acquistare dei souvenirs... non c’era che l’imbarazzo
della scelta: braccialetti, collane, cappelli, penne,
quadretti… Mi sarebbe piaciuto restare lì ancora un po’
ma dovevamo andare ad Alberobello perciò… di nuovo
sul pullman! Appena arrivati nella città dei trulli la
guida, il signor Mimmo, ci ha accolti calorosamente
facendoci strada. Sono rimasta a bocca aperta vedendo
quei numerosi trulli, costruiti nel quattordicesimo secolo
dai mastri trullari che scavavano per terra, facendo un
cerchio o un quadrato, e poi iniziavano a sistemare tante
pietre in un girotondo sempre più stretto che terminava
con una specie di cono, la cui forma era la firma stessa
del mastro trullaro che l’aveva costruito. Nel tardo
pomeriggio, a malincuore, ci siamo rimessi di nuovo in
viaggio per il rientro.
Questa “gita” rimarrà per sempre scolpita nel mio
cuore perchè segna la fine dei miei cinque anni nella
scuola primaria passati con i miei amici e le mie mitiche
maestre!
Cristina Ruberto VA
Scuola Primaria Tricase Via Apulia
“LA PERMEABILITÀ DEL TERRENO”
Laboratorio
artistico manipolativo
“LA COMPOSIZIONE DEL TERRENO”
Durante l’anno ci siamo divertiti a manifestare le nostre
emozioni usando diverse tecniche manipolative: fumetti, popup, disegni, decoupage. Per accogliere la Primavera ci siamo
dilettati a giocare con la tecnica del collage.
Abbiamo ritagliato da
giornali e riviste immagini di
fiori per realizzare non i soliti
prati colorati, ma figure
umane “vestite” con la
bellezza, la semplicità e il
profumo di questa bellissima
stagione.
Classi IVB e IVC
Scuola Primaria
Tricase Via Apulia
Classe IVB Scuola Primaria Tricase Via Apulia
Giugno 2016
Laboratori
Finalmente Musica!
31
MUSICA MAESTRO!!!
I “Prof” nelle classi della Scuola Primaria!!!!! Come
ci siamo sentiti “grandi” nel lavorare con i professori di
musica della scuola Secondaria di 1° grado del nostro
Istituto!
La classe è tutta a posto, tutti siamo impazienti che
venga il professore di musica. Toc toc, qualcuno
bussa alla porta, tutti gridiamo” AVANTI!”.
La porta si apre ed ecco entrare il professore
di clarinetto, Luca Mangione. Ci chiede
se conosciamo i quattro strumenti che si
suonano a scuola: il clarinetto. Il
sassofano, la chitarra e il pianoforte. Molti
di noi rispondono sì. Ci mostra il clarinetto
e ci dice che senza l’ancia non può suonare.
È di legno scuro, di ebano. Ci ha spiegato
che ci sono strumenti a fiato, a corda e a
percussione. Il clarinetto e il sassofono sono
a fiato. Per suonare il clarinetto è necessario
avere accanto i suoni di altri strumenti.
Arriva il momento tanto atteso: il professor
suona!! Che emozione!!Siamo tutti in ascolto!
Ecco la musica de ‘ La bella e la bestia’, de
‘La Sirenetta’ ed infine una melodia da farci
girare la testa.
Grazie a loro abbiamo non solo conosciuto da vicino
gli strumenti musicali come il clarinetto e il sassofono,
ma abbiamo potuto ascoltare dei bellissimi brani
musicali.
Il suono affascina, ci fa entrare nel mondo della
musica, è meraviglioso: la musica è rilassante e la
stanchezza di una giornata di lavoro scompare, il tempo
vola via veloce. La musica è una melodia naturale e con
la volontà la possiamo scoprire dentro di noi: è fonte
d’ispirazione. Qualche compagno già pensa di volerlo
suonare e di diventare un grande musicista. La lezione sul
ritmo ci porta con la mente all’anno prossimo che
suoneremo gli strumenti a percussione costruiti da noi.
Non stiamo nella pelle.
Ci piace l’idea che l’anno prossimo potremo suonare
anche noi. Sarà bellissimo!! Seconda lezione.Il professore
Francesco Colatorti di sassofono ci fa vivere momenti
divertenti. Il suono dolce del film Titanic prima e il suono
forte della nave, facendoci sobbalzare dalla sedia, ci ha
coinvolto molto. Inoltre ci ha dato lezioni di teoria,
facendoci conoscere il pentagramma e le note musicali.
DRIIIIN! La campanella di fine lezione ci invita ad
uscire e ogni giorno facciamo ritorno a casa con la
musicosa esperienza in testa.
Classe IVA Scuola Primaria Tricase Via Apulia
LABORATORIO DI INFORMATICA!
Finalmente si inizia!!!! Quest’anno abbiamo lavorato sulla conoscenza delle parti del computer e,
subito dopo, abbiamo “sguinzagliato” la nostra fantasia e creatività con l’utilizzo del Programma di
disegno Paint. Che divertimento!… Ci siamo addirittura
cimentati nella riproduzione di alcuni dipinti di pittori famosi
come la “Donna seduta in giardino” di Pablo Picasso. Come
è stato divertente vedere le forme curiose che via via siamo
riusciti a disegnare! Stiamo anche imparando il programma
di videoscrittura: da soli abbiamo scritto le informazioni
relative alle piante della macchia mediterranea che abbiamo
osservato durante l’escursione al Boschetto delle Vallonee.
Queste piante caratteristiche del nostro territorio le abbiamo
riprodotte per realizzare un cartellone di sintesi da socializzare
agli alunni delle scolaresche di Lecce che verranno nella nostra scuola il 31 maggio (Progetto “La
Scuola adotta un monumento”).
Quando siamo in laboratorio… il tempo…VOLA!
Classe IVB Scuola Primaria Tricase Via Apulia
I prof. sono stati bravissimi, son passati dal suonar
pezzi dolcissimi ed emozionanti, a pezzi ritmati, allegri
e coinvolgenti. È stato piacevole stare con i prof. Luca
e Francesco … purtroppo le ore a nostra disposizione
non sono state tante ma ci hanno salutato promettendoci
che ci rivedremo il prossimo anno scolastico … Non
vediamo l’ora!
Classe IVB Scuola Primaria Tricase Via Apulia
Melodia
Unica
Straordinaria
Incantevole
Canzone
Armoniosa
Benedetta Longo e Sabrina Accogli
IVA Scuola Primaria Tricase Via Apulia
32
Giugno 2016
Cittadinanza e Costituzione
CRONACHE DAL C.C.R.
L’8 GENNAIO Michela Caloro, già Sindaco dei Ragazzi del nostro
Istituto, insieme con la maestra Annamaria Ferrarese, il sindaco in carica
Carmen Martena, la delegazione dell’I.C. “G. Pascoli” e il Presidente del
Consiglio Comunale di Tricase, rag. Rocco Indino, si è recata a Lecce in
occasione della riunione organizzativa dei Comuni che hanno poi ospitato il
Torneo Internazionale di calcio giovanile - Trofeo Caroli Hotel 2016 e la
successiva Conferenza stampa con il Prefetto di Lecce, S.E. Claudio
Palomba, presso la Prefettura.
CONVEGNO
“NUOVI STILI DI VITA: SPORT E ALIMENTAZIONE” GALLIPOLI
Venerdì 29 gennaio alle ore 9:30 presso l’Ecoresort Le Sirenè - Caroli Hotels di Gallipoli,
il nostro già sindaco dei Ragazzi Michela Caloro e la consigliera Ada Coluccia, accompagnate dall’insegnante Annamaria Ferrarese insieme con il sindaco attualmente in carica
Carmen Martena, due consiglieri e la docente Annarita Rotolo, il Presidente del Consiglio
Comunale di Tricase rag. Rocco Indino, hanno preso parte al Convegno sui “NUOVI STILI
DI VITA: Sport e Alimentazione” organizzato per i Ragazzi dei Consigli Comunali della
Provincia di Lecce. Sono intervenuti: il dott. Gianni Podo della Provincia di Lecce, la preside Giovanna Perrella, presidente provinciale UNICEF e la dott.ssa Laura Bisconti, Psicologa.
Ospiti d’onore gli atleti della squadra di pallavolo maschile di A2 di Alessano (veri
giganti!!!) il cui capitano ha dato indicazioni sui sacrifici affrontati da chi pratica sport. I
ragazzi dei diversi CCR hanno fatto domande su Ogm, abitudini alimentari, alimenti e
pubblicità… alle quali la dott.ssa Bisconti ha dato risposta.
Giugno 2016
33
Cittadinanza e Costituzione
OLIMPIADI DELL’AMICIZIA
Anche quest’anno abbiamo partecipato in prima persona alla quinta edizione delle Olimpiadi dell’Amicizia alle quali aderiscono le classi degli Istituti dei paesi della Provincia
di Lecce che hanno un Consiglio Comunale dei Ragazzi. Il nostro Istituto è stato sempre apprezzato per avervi partecipato, accompagnato quasi sempre dal nostro Sindaco
dei Ragazzi Michela Caloro che non è in carica ma che ha sempre dato un grosso contributo a tutte le nostre iniziative. Alle manifestazioni hanno potuto partecipare gruppi
di massimo dieci alunni appartenenti alla Scuola Primaria e/o alla Scuola Secondaria di 1° grado con
delle eccezioni grazie alla splendida collaborazione con il Comune per quanto riguarda il trasporto.
Noi per il secondo anno abbiamo ospitato a Tricase l’ANELLO MUSICA il 21 APRILE 2016.
Noi abbiamo aderito a tutti e cinque gli anelli:
GIOCHI DI GRUPPO: Ruffano sabato 23 aprile
SPORT ORIENTEERING: Otranto Giovedì 28 aprile
GRAFICA CREATIVA: Acquarica del Capo lunedì 9 maggio
SCRITTURA CREATIVA: Soleto martedì 10 maggio
Il 19 maggio c’è stata la cerimonia conclusiva a Muro Leccese.
Ma andiamo a vedere in dettaglio: a Tricase abbiamo aperto la giornata
accogliendo i ragazzi provenienti dai 9 Comuni con cartelli da noi
preparati esattamente per i nostri compagni dai comuni di Melissano,
Scorrano, Corsano, Tiggiano, Giurdignano, Uggiano la Chiesa, Salve e
Poggiardo. L’organizzazione è stata curata dall’I.C. “G. Pascoli”
attualmente in carica. Dopo i saluti da parte del Sindaco degli adulti,
del Sindaco dei Ragazzi, delle nostre Dirigenti, della prof.ssa Perrella,
presidente provinciale Unicef e del rappresentante della Provincia di
Lecce, dott. Gianni Probo la nostra banda e l’orchestra di “G. Pascoli” hanno eseguito l’inno di Mameli e l’inno europeo. Dopo di che si sono esibiti i vari gruppi. I genitori
dell’IC Pascoli hanno preparato dolci che sono stati distribuiti all’interno delle Scuderie di Palazzo Gallone. La classe IVA di via Apulia è venuta a trovarci in piazza in grande
allegria!!! Alla fine si sono esibiti, separatamente, i gruppi musicali dei due Istituti di Tricase. E pensare che i nostri compagni musicisti, il giorno prima, hanno tenuto il
concerto in gemellaggio con il 2° Polo di Montesarchio, in provincia di Benevento! Grandi!!! Quanti colori e quanto entusiasmo perché eravamo veramente tanti!
Un plauso alla meravigliosa collaborazione con il presidente del Consiglio comunale di Tricase, rag. Rocco Indino. GRAZIEEEEEEE!!!
TUTTI AL CAMPO CON FAIR PLAY
Anello GIOCHI DI STRADA
Anello ORIENTEERING A OTRANTO
Anello “GRAFICA CREATIVA”
Anche quest’anno il Comune di Tricase ha ospitato una partita in occasione
del Tredicesimo Torneo Carnevale di Gallipoli - Coppa Santa Maria di
Leuca. Venerdì 5 febbraio le classi V della Scuola Primaria e della Scuola
Secondaria di 1° grado di via Apulia e di Lucugnano hanno partecipato all’incontro
di Calcio che ha visto impegnate la squadra del nostro Istituto e quella del
Comprensivo “G. Pascoli” presso lo Stadio Comunale “San Vito” di Tricase,
preceduto dall’esecuzione degli inni nazionale ed europeo e di“God save the Queen”
eseguiti dalla nostra banda.
Alle 10.30 ha avuto inizio la partita del torneo del Girone A tra l’Inter e il Leeds
United della Gran Bretagna. A fine partita noi componenti del CCR insieme agli
ospiti ci siamo recati in aula consiliare sul Comune dove vi è stato un buffet.
L’Amministrazione Comunale ha donato due piatti di ceramica alle squadre ospiti le
quali, a loro volta, ci hanno donato il loro gagliardetto. Noi ragazzi del C.C.R.
abbiamo fatto
da steward e
hostess per gli
o s p i t i .
L’allenamento
in
lingua
inglese non è
stato niente
male!
In una mattina di Aprile, esattamente il 23, noi della
classe VA di Lucugnano, scortati dalla maestra Anna
Turco, abbiamo trascorso una bellissima esperienza a
Ruffano per l’anello dei Giochi dell’Amicizia dedicato
ai GIOCHI DI STRADA. È stato bello condividere,
con tutta la classe e con ragazzi provenienti dai diversi
paesi della provincia, una giornata a giocare come una
volta i nostri nonni e i nostri genitori facevano nei vicoli dei nostri paesi. Secondo noi potremmo organizzare
un anello così a Tricase. Chissà!!! Noi intanto lanciamo
l’idea e poi...
Il 28 Aprile si è
tenuta la manifestazione del cerchio
dell’Orienteering a
Otranto e abbiamo
partecipato con i
compagni
della
Scuola Secondaria
di 1° grado con in
testa il nostro già
sindaco Michela. Ci
ha accompagnati il
prof. Varratta e sul
pullman messo a
disposizione dall’Amministrazione Comunale di Tricase
abbiamo trovato i compagni dell’IC “G. Pascoli”.
Grande camminata e grande divertimento alla ricerca
dei pezzi presenti sulla mappa!
Anche quest’anno abbiamo partecipato alle
Olimpiadi dell’Amicizia giunta ormai alla sesta edizione,
per il cerchio GRAFICA CREATIVA. Siamo arrivate
ad Acquarica del Capo il giorno 10 maggio nel punto di
ritrovo che era la scuola Secondaria di I grado, da dove
noi dieci alunne delle classi I della Sec di I grado
accompagnate dalla Prof. Ssa Scupola Addolorata
docente di Arte e Immagine, abbiamo iniziato la nostra
stupenda avventura. Abbiamo percorso in corteo,
insieme ad altri gruppi di scolaresche, un bel pezzo di
strada e siamo arrivate in piazza dove erano stati
posizionati tanti tavoli per poggiarci e lavorare e tanti
fili dove appendere i lavori appena completati.
Ha avuto inizio la Manifestazione.
RAGAZZI CHE EMOZIONE!
Da diverso tempo, d’intesa con l’Unicef provinciale, si voleva dare una
significativa svolta all’integrazione degli alunni stranieri nell’ambito della propria
comunità. Quest’anno e precisamente GIOVEDI’ 10 MARZO 2016, alle ore 16.30,
presso la sala del Trono di Palazzo Gallone, è avvenuta la consegna della Cittadinanza
Onoraria a studenti del nostro Istituto, dell’I. C. “ G.
Pascoli” e del Liceo “G.Comi”.
Noi del CCR, già dall’anno scorso avevamo avanzato
la richiesta al Comune poi accolta dal Consiglio
Comunale della Città di Tricase e finalmente questo
giorno è arrivato. E così, alla presenza del Sindaco,
della Presidente Provinciale dell’Unicef, prof.ssa
Perrella, delle dirigenti dei due Istituti Comprensivi è
stata conferita la Cittadinanza Italiana Onoraria ai
bambini stranieri nati in Italia e residenti a Tricase. La
richiesta era stata presentata dal Sindaco alla Giunta che
ha dato parere favorevole “a conferire la cittadinanza
onoraria, come atto simbolico e auspicata premessa di
effettivo riconoscimento della cittadinanza italiana, a
tutti i minori di 18 anni, figli di genitori stranieri e
residenti a Tricase al 31/12/2015, nati in Italia e
all’estero frequentanti tutte le scuole di ogni ordine e grado del territorio”. Nel
nostro Istituto ha ricevuto il conferimento Antony Dobreann della classe IIIC della
Scuola Primaria di via Apulia.
NOI E LA SOLIDARIETÀ
NEWS PER I GENITORI DA OXFORD
In una Scuola Amica dei Bambini e delle Bambine la solidarietà è sempre stato
uno degli obiettivi da perseguire. Quest’anno
Unicef ha voluto collaborare con l’EXPO
2015 nelle giornate di sensibilizzazione al
problema della malnutrizione. Negli anni
passati abbiamo venduto orchidee e tazze sui
Diritti. Quest’anno, grazie alle cartiere
Fabriano, si è voluto promuovere una
campagna a favore dell’acquisto di bustine di
alimenti terapeutici da inviare nei paesi in via
di sviluppo. Così, a ottobre, con un’offerta di
3,50 Euro si sono venduti quadernoni Elfoodz
Unicef di tre tipi: a quadretti (5 mm), a righi
e bianchi. Abbiamo raccolto 985,90 Euro.
A maggio abbiamo invece venduto le orchidee raccogliendo 585,00 Euro non
solo a scuola ma anche in chiesa con ex alunni del nostro Istituto. Nella Scuola
dell’Infanzia sono stati raccolti 250,00 Euro inviati a Roma. Sono stati poi donati
alcuni contributi nelle diverse tappe delle Olimpiadi e nella celebrazione finale delle
Olimpiadi si è detto che i Comuni ospitanti hanno messo insieme 13.000 Euro.
Un grande grazie a tutti coloro che in un modo o in un altro, hanno contribuito a queste raccolte.
GRAZIEEEEEEEEEEEE!!!
Il 2 maggio si è
tenuto nella sede di
via Apulia un corso
per docenti di
Lingua Inglese di
Scuola Primaria
grazie
alla
collaborazione con
il sig. Musci della
OXFORD
&
PIGRECO GROUP
e a Mr Owen
O’Neill
sulle
s t r a t e g i e
metodologiche.
Vogliamo socializzare a voi genitori un sito fruibile da
voi e dai nostri alunni. Tutto può e deve essere utile,
perché ormai:
“WE NEED ENGLISH
EVERY WHERE
AND EVERY TIME!!! “
CHIUSURA OLIMPIADI DELL’AMICIZIA
CHE BELLA ESPERIENZA!!
Il 10 maggio la classe VB è andata a Soleto per le
Olimpiadi dell’Amicizia per l’anello Scrittura Creativa.
La nostra classe si è divisa in tre gruppi che
rappresentavano i temi del bullismo, dell’amicizia e
della pace. Abbiamo fatto un breve viaggio in pullman
dove abbiamo giocato per passare il tempo. Arrivati lì ci
hanno accolti nella palestra della scuola di Soleto e ci
hanno spiegato come sarebbe continuata la giornata.
Dopo, tutti insieme siamo andati in piazza dove il
gruppo di Tricase è stato il secondo ad esibirsi. Gli
organizzatori di Soleto sono stati davvero gentili, ci
hanno offerto anche la merenda! A malincuore siamo
andati via. Appena saliti sul pullman già sentivamo la
mancanza di Soleto e quel clima accogliente! È stata
un’esperienza che ci ha molto arricchito e la rifaremo di
sicuro!
Caterina Bramato, Asia Zaminga, Laura Piscopiello VB
primaria via Apulia
Tutti noi del CCR di Tricase, accompagnati dalle due
referenti e dal rag. Rocco Indino, siamo andati il
19 maggio a Muro Leccese per la chiusura delle
Olimpiadi dell’Amicizia dove abbiamo ritrovato i
compagni dei Consigli Comunali dei paesi che hanno
ospitato gli anelli, grazie al nostro Comune che ci ha
dato la possibilità di partecipare e di condividere
momenti magici di amicizia.
Ci sono stati dei brani, eseguiti dal coro dell’I.C. di
Muro Scuola Secondaria di 1° grado, che hanno aperto
la manifestazione, i saluti dei vari sindaci adulti o loro
rappresentanti e in breve le esperienze dei vari sindaci
dei Ragazzi. Poi hanno preso la parola l’assessore alla
cultura di Muro Leccese e il suo sindaco, la presidente
provinciale UNICEF prof.ssa Perrella, i rappresentanti
della provincia di Lecce e il responsabile nazionale
Unicef. Ha concluso la presidente Perrella dicendo:
“le idee dei piccoli camminano sulle gambe dei
grandi” e allora …dateci una mano a crescere in
serenità e in allegria!
Ci è stato spiegato che le Olimpiadi dell’Amicizia
sono un’occasione per divertirci lavorando, per
socializzare con ragazzi di altre scuole e altri paesi e per
mostrare quanto siamo bravi e creativi ma, soprattutto,
quanto siamo capaci di comunicare i sentimenti di
solidarietà, di amicizia e di pace. Un gruppo di ragazzi
del paese ospitante si è esibito con balli e canti, e dopo
tutti i rappresentanti delle varie delegazioni sono stati
invitati a salire sul palco ed anche una di noi lo ha fatto.
Hanno stampato la loro mano intrisa di colore sul
cartellone dell’amicizia, posizionato sul palco. Subito
dopo ci siamo messe a lavorare e completato i cartelloni
già in parte sviluppati . Abbiamo tirato fuori il materiale
che ci eravamo portato dietro (colori, bottoni, nastri
ecc.) tutto quello che ci poteva servire per rendere
creativo il nostro lavoro. Alla fine è venuto fuori proprio
come lo volevamo noi: un prato verde con tanti bambini
che raccontano che cos’è per ognuno di loro l’amicizia!
Ci siamo divertite tanto alla fine anche noi eravamo
colorate sul viso e sul palmo delle mani; proprio come i
bambini del nostro meraviglioso disegno!
Classi IA, IB e IC Scuola Sec. 1° grado
Tricase Via Apulia
34
Giugno 2016
Gioco - Sport
CRUCIVERBA
Continua da Pag. 27
Io adoro il calcio, frequento la scuola calcio, ma mi piace anche vedere le
partite in televisione. Il calcio mi piace perché si pratica all’aria aperta e ti
permette di scaricare la tensione che si accumula durante il giorno; inoltre ho la
possibilità di incontrarmi con i miei amici e ci divertiamo come matti. La mia
squadra del cuore è la Juventus, assisto a tutte le sue partite in televisione ma, un
giorno, vorrei assistere dal vivo alla partita nello Juventus Stadium ed incontrare
i calciatori della squadra.
Gabriele Panico IA Scuola Secondaria di 1° grado Tricase Via Apulia
Il mio sport è la danza artistica ed è entrata a far parte della mia vita quando,
da piccola, guardavo le olimpiadi in televisione. Quando danzo con il cerchio
entro in un mondo tutto mio, pieno di quello che mi piace. Ma questo sport insegna
anche a superare gli ostacoli perché quando voglio una cosa lotto per averla.
Giorgia Alfarano IA Scuola Secondaria di 1° grado Tricase Via Apulia
Lo sport che pratico è la danza. Ricordo che mia nonna e mio nonno mi fecero
vedere per la prima volta una scuola di ballo e da quel momento mi appassionai.
Amo la danza e vorrei tanto diventare una ballerina famosa ed è un modo per
esprimere le mie emozioni e i miei sentimenti
Elisa Turco IA Scuola Secondaria di 1° grado Tricase Via Apulia
La mia passione è la danza classica. Quando ero piccolo la danza è stata
un’arte che è entrata e si è diffusa nel mio cuore. Per questo tra me e la danza c’è
un rapporto profondo, come un cordone che ci lega. La danza mi trasmette
suggestione, amore, affetto e tanta carica. Anche quando ascolto la musica mi
capita di saltare sulle note musicali, lasciandomi andare. In quel momento sono
come un pittore che dipinge un quadro bellissimo, pieno di colori molto ma molto
vivaci. Nonostante la mia giovane età, ne ho fatta di strada, vincendo tanti concorsi
e ricevendo il PREMIO DI RIVELAZIONE dell’anno 2016. Voglio raggiungere
livelli molto alti, perfezionando la mia tecnica attraverso la mia determinazione.
Raffaele Cazzato IA Scuola Secondaria di 1° grado Tricase Via Apulia
Anche la vita di un adolescente è piena di impegni, per questo arriva anche per
noi il momento di scaricare le nostre tensioni. Lo Sport ci viene in aiuto. È un
impegno che ci mette alla prova, è necessaria volontà e determinazione. Tutto è
cominciato un giorno che mia madre mi ha vista più irrequieta del solito, così mi
ha portata in palestra. Non immaginavo che da quel momento iniziava per me un
nuovo affascinante cammino di scoperta di un mondo fatto di attrezzi, tapiluran,
ciclette. Entrando nella sala attrezzi ho avvertita l’energia travolgente che mi ha
preso. Comincio, così, il riscaldamento. Il tapis roulant mi piace di più perché è
una scommessa con me stessa: quanto riuscirò a correre? e a quale velocità?
Con lo sport mi sono resa conto che divento più forte giorno per giorno e questo
mi permette di superare gli ostacoli che mi si presentano, raggiungendo i miei
obiettivi.
Giulia Fracasso IA Scuola Secondaria di 1° grado Tricase Via Apulia
Fin da piccola mi è piaciuta la danza e da quel momento frequento corsi di
danza classica e moderna. È stata una mia scelta e mi ha fatto provare una forte
emozione dentro di me. Ogni volta che faccio un passo mi sembra di volare libera
nel cielo come una farfalla con la mente libera. Ma la danza è anche disciplina,
duro lavoro per godere maggiormente delle soddisfazioni che ricevo.
Maria Vittoria Zocco IA Scuola Secondaria di 1° grado Tricase Via Apulia
ORIZZONTALI
3. Organi che si occupano della depurazione
del sangue
4. Si dividono in due arcate
7. È l’apparato che si occupa dell’espulsione
delle sostanze di rifiuto
8. Sostanze di rifiuto
9. Gli organi che si occupano dell’espulsione
dell’anidride carbonica
10. Formato di sostanze semplici
12. Piccoli canali che collegano i reni con la
vescica
13. Collega stomaco e intestino
14. Prima trasformazione del bolo
15. Foro che collega il retto con l’esterno
17. Al suo interno avviene la prima fase della
digestione
20. Può arrivare a misurare anche 10 metri
VERTICALI
1. L’ultima parte dell’intestino
2. È l’apparato che si occupa
dell’assimilazione delle sostanze nutritive
contenute nel cibo
5. Il senso che ha come organo le orecchie
6. L’organo della vista
9. Grossa ghiandola
10. Valvola che collega l’esofago con lo
stomaco
11. Al suo interno si trova la flora intestinale
16. Prima parte dell’intestino
18. Sostanza secreta dal fegato
19. Cibo masticato e ammorbidito
Andrea, Andrea, Pierfrancesco, Paolo, Niccolò, Francesco, Francesco, Ludovico
VA Scuola Primaria Lucugnano
SCACCHI A SCUOLA
Mentre si va in
stampa, si tiene,
a scuola, il
Torneo - Saggio
finale di Scacchi
a cui partecipano
le classi IIIA e
IVA di
Lucugnano e le
classi IIC, IVA,
IVB e IVC di
Via Apulia.
LA MIA CARRIERA ALLA PALLAMANO
Quest’anno è stato l’ultimo anno di
pallamano per me, ma questa bellissima
esperienza non la scorderò mai. Io amo
molto lo sport in generale, ma far parte
del gruppo di pallamano è la cosa che mi
rende più felice. L’anno scorso non mi
sono iscritto perché mi dovevo impegnare
di più a scuola, ma vi garantisco…. ho
provato tanta nostalgia e ogni volta che
sapevo dell’incontro di pallamano
desideravo essere con i miei compagni e
divertirmi con loro e le maestre. Insieme
abbiamo vissuto tanti momenti
spensierati e allo stesso tempo ho
imparato tanto. Le prime regole che la
maestra Maria Lucia ci ha insegnato, fin
dal primo anno, sono state quelle
del Fair Play, cioè di un gioco “SANO”…
ci ha fatto comprendere che ci dobbiamo
rispettare l’un l’altro, e giocare senza il
rischio di farci male. La nostra squadra è
fortissima perché non teniamo la palla
solo per noi, ma ce la passiamo e poi ci
sono i finalizzatori, cioè i ragazzi che
sottoporta segnano e completano il
lavoro della squadra. Come sono bravi!!!
In ogni incontro ci sono stati proposti
giochi nuovi che ci preparavano alla
partita di fine lezione ed io, devo dire,
quest’anno sono migliorato tantissimo!
Ho imparato, quando sbaglio, a non
arrendermi mai, anzi è proprio allora che
inizio a giocare seriamente e do il meglio
di me. Quando invece sono gli altri a
sbagliare, io li incito affinché non si
arrendano e cerco di giocare bene
facendo attenzione a non perdere la palla
e di passarla bene al compagno di
squadra. Per tutti questi insegnamenti
ringrazio tantissimo le maestre, Maria
Lucia, Rosamaria e Lucia, perché oltre
ad insegnarci il gioco della pallamano, si
preoccupano sempre di farci divertire
preparando per noi esercizi belli e
divertenti da fare.
Grazie maestre! Evviva lo SPORT
e… la Pallamano!!!
Donato Ponzetta Classe VB
Scuola Primaria Tricase Via Apulia