Primi soccorsi - Der Bundesrat admin.ch
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Primi soccorsi - Der Bundesrat admin.ch
Schweizerische Eidgenossenschaft Confédération suisse Confederazione Svizzera Confederaziun svizra Ufficio federale della protezione della popolazione UFPP Istruzione Primi soccorsi Novembre 2011 1309-00-1-i 1 2 Primi soccorsi 3 Impressum 1a Edizione 2012 Partecipanti partner del centro di competenza Salvataggio della CRS: Responsabile del progetto: Roland Marti Gruppo di progetto: Roland Marti Edmund Ziegler Andréa von Rotz Tanýa Bauer Gruppo di accompagnamento: Ruth Burkhalter Philippe Pillonel Raymonde Ozainne Daniela Priori Paglia www.samaritani.ch www.sss.ch Consulenti scientifici: Dr. med. Michael Feusier Creazione e illustrazione: Brandl & Schärer AG, Olten Stampa: Bruhin AG, Freienbach Direzione generale: Centro di competenza Salvataggio della Croce Rossa Svizzera Copyright 2012 Centro di competenza Salvataggio della Croce Rossa Svizzera Tutti i diritti riservati 4 www.smsv.ch Schweizerische Eidgenossenschaft Confédération suisse Confederazione Svizzera Confederaziun svizra Ufficio federale della protezione della popolazione UFPP www.bevoelkerungsschutz.ch Chiunque può venire a trovarsi in una situazione di emergenza e avere urgente bisogno dell’aiuto di altri. È perciò non solo naturale, ma anche necessario che, in una situazione di emergenza, ognuno sia in grado di prestare ad altri un aiuto adeguato, il pronto soccorso per l’appunto. Questo Manuale di pronto soccorso può esservi di aiuto per un tale compito. Nell’ambito della formazione della F ederazione svizzera dei samaritani esso serve perla ripetizione personale dopo il corso e come lista di controllo in caso di intervento concreto. Metodi, mezzi ausiliari e comportamenti descritti nel Manuale di pronto soccorso sono conformi alle più recenti nozioni del salvataggio. Il Corso soccorritori da Voi frequentato e il Manuale di pronto soccorso sono frutto della collaborazione tra la Società Svizzera di Salvataggio (SSS), la Società svizzera delle Truppe Sanitarie (SSTS), la Federazione svizzera dei samaritani (FSS) e l’Ufficio federale della protezione della popolazione (UFPP). II Centro di competenza Salvataggio della Croce Rossa Svizzera ne ha coordinato l’elaborazione. Sul sito web di queste organizzazioni sono reperibili maggiori informazioni sulle loro attività. RingraziandoVi per l’impegno profuso nel pronto soccorso, Vi facciamo i migliori auguri. Vi ringraziamo per il vostro impegno nel pronto soccorso e vi auguriamo pieno successo. 5 6 Sommario 10 1 12 14 16 18 Comportamento in caso di emergenza 1.1 La catena del salvataggio 1.2 Lo schema del semaforo 1.3Allarmare 1.4 Numeri di emergenza 20 2 22 24 26 32 Valutazione del paziente 2.1 Valutazione del paziente 2.2 Esame di un paziente cosciente 2.3 Schema BLS-AED 2.4 Posizione laterale 36 3 Primi soccorsi psicologici 38 3.1 Primi soccorsi psicologici 40 4 42 46 48 50 Sistema cardiocircolatorio 4.1Infarto 4.2Ictus 4.3 Arresto cardiocircolatorio 4.4 Lesioni interne 52 5 Rianimazione cardiopolmonare 54 5.1 Compressione toracica 58 5.2 Respirazione artificiale 62 5.3 Metodo con uno, ovvero con due soccorritori 64 5.4 Rianimazione cardiopolmonare 7 Sommario 68 6 70 72 74 76 78 Defibrillazione di soccorritori non professionisti 6.1Fondamenti 6.2 Uso dell’apparecchio AED 6.3 Catena della sopravvivenza 6.4 Pericoli di una defibrillazione 6.5 Aspetti legali 80 7 Sangue ed emostasi 82 7.1Emostasi 86 8 Sistema respiratorio 88 8.1 Liberazione delle vie respiratorie 90 8.2Aspirazione 92 8.3 Manovra di Heimlich 94 9Comportamento in caso di incidente stradale 96 9.1 Incidente stradale 100 9.2 In autostrada e tunnel stradale 102 10 Trasporto del paziente 104 10.1 Prese di salvataggio 106 10.2 Estrazione da un veicolo 108 11 Danni prodotti da calore ed elettricità 110 11.1 Ustioni che mettono a repentaglio la vita 114 8 12 Apparato locomotore 116 12.1 Lesioni alla colonna vertebrale in persone coscienti 118 12.2 Lesioni alla colonna vertebrale in persone prive di coscienza 120 13 Soglie di inibizione 122 13.1 Soglie di inibizione 124 14 Indice analitico 9 Comportamento in caso di emergenza 10 1 11 1.1 La catena del salvataggio Non appena ci si vede confrontati con una situazione di emergenza, il pronto soccorso costituisce il primo elemento della catena del salvataggio. Una persona con disturbi potenzialmente letali delle funzioni vitali deve venire assistita in modo ap- propriato. L’assistenza di una tale persona va garantita in tutte le sue fasi, dal luogo dell’infortunio fino al trattamento definitivo in ospedale, svolgendo compiti ben definiti. Soccorritore non professionista Servizio di salvataggio Mettere in salvo/allarmare Misure immediate per salvare la vita Preparare/mantenere pronto il paziente per il trasporto Ulteriori soccorsi Unità di pronto soccorso 12 L’efficienza dell’intero sistema dipende dal fatto che ogni fase dell’operazione consenta la corretta esecuzione di quella successiva e che non vi siano lacune nell’assistenza, ossia che la catena non venga interrotta. Obiettivo del pronto soccorso è sfruttare il tempo fino all’arrivo del servizio di salvataggio. Si tratta di prestare il soccorso ottimale. I 5 elementi della catena di salva-taggio devono venire eseguiti nel giusto ordine. I primi 3 elementi possono venire prestati da soccorritori non professionisti. 13 1.2 Lo schema del semaforo Dal comportamento e dall’intervento dei soccorritori possono dipendere vite umane. I 3 passi decisivi da compiere possono essere paragonati a un semaforo. Se la situazione d’emergenza comporta pericoli per i soccorritori p. es. autostrada, corrente elettrica, sili, ecc. non si deve prestare soccorso. L’allertamento delle forze di s alvataggio rappresenta in tal caso la misura più importante. Niente soccorso in caso di pericolo per i soccorritori! 14 Comportamento in caso di emergenza Osservare E Valutare la situazione E Che cosa è successo? E Chi è coinvolto? E Chi è colpito? Pensare E Escludere pericolo per i soccorritori E Escludere pericolo per altre persone E Escludere pericolo per il paziente Agire E Protezione personale E Assicurare e segnalare il luogo dell’infortunio p. es. triangolo, lampeggia tori di emergenza E Disinserire le macchine E Prestare i primi soccorsi 15 1.3 Allarmare Le seguenti informazioni sono di vitale importanza, perciò ci si deve attenere a questo schema di chiamata. Se possibile, prima di telefonare prendere appunti per poter rispondere alle domande della centrale di emergenza. Se vi sono più soccorritori delegare il compito di allarmare. Comunicare circostanze particolari: strade bloccate, fuoriuscita di b enzina, paziente intrappolato, sostanze tossiche, linee ad alta tensione, ecc., eventuali codici di a ccesso a edifici p. es. 16 Di notte illuminare l’appartamento, le scale e il portone. Pregare altre persone p.es. un vicino di fare da guida al servizio di salvataggio. La persona che ha dato l’allarme si ripresenta sul luogo dell’infortunio! Se non si presenta in tempo utile: un’altra persona viene incaricata nuovamente di allarmare. Se la situazione cambia: allarmare di nuovo. Schema di chiamata 1 Dove si trova il luogo dell’infortunio? 2 Chi telefona? 3 Che cosa è successo? 4 Quando è avvenuto l’infortunio? Quante persone sono ferite o malate? Altro? Conferma dell’allarme avvenuto 17 1.4 144 Numeri di emergenza 117 Emergenza Polizia sanitaria/ambulanza Incidente stradale, Emergenze, sempre se atti criminosi vi sono feriti 18 118 Pompieri Feriti intrappolati, incendio, rischio di esplosione, rischio di intossicazione nell’area circostante 1414 145 Rega In caso di feriti gravi, in caso di infortuni in montagna, in caso di infortunio in luogo difficile da raggiungere Centro Tox In casi di avvelena mento senza perdita di coscienza 112 Numero d’emergenza europeo. Raggiungibile in tutta Europa. Anche senza carta SIM nel telefono cellulare 19 Valutazione del paziente 20 2 21 2.1 Valutazione del paziente Anzitutto, per decidere le ulteriori misure da adottare con un paziente, se ne devono verificare lo stato di coscienza nonché la respirazione. Sussiste un grave pericolo di vita se è danneggiato uno dei tre sistemi organici di vitale importanza. Sistema nervoso centrale formato da cervello e midollo spinale Sistema respiratorio Sistema circolatorio Valutazione del paziente Coscienza ERisponde E Esprime il dolore (lamenti, gemiti) E Può aprire gli occhi Controllare lo stato die conscienza: E Parlare ad alta voce al paziente 2 Respirazione Respirazione normale se E Respirazione visibile (movementi del torace) E Movimenti del corpo ETosse Controllare la respirazione E Movimenti respirazioni, tosse, gemiti 22 Sistema circolatorio Sistemi organici di vitale importanza Sistema respiratorio Sistema nervoso centrale 23 2.2 Esame di un paziente cosciente Se il paziente è cosciente, lo si può esaminare. Cosciente significa: il paziente risponde, si lamenta e geme o può aprire gli occhi spontaneamente o se invitato a farlo, respira. Obiettivo dell’esame del paziente è accertare la presenza di dolori e lesioni. 24 Importante: non muovere inutilmente il paziente! Se in base all’esame del paziente non si impongono misure immediate, per quanto possibile questi deve venire sistemato secondo i suoi bisogni/desideri. Esame del paziente In caso di affanno respiratorio Sistemare il paziente con il busto sollevato Allentare gli indumenti stretti In caso di emorragia Emostasi se c’è forte emorragia Per individuare fonti di emorragia occulte: tastare superficialmente e senza premere Dolori Interrogare il paziente sui dolori Può muovere entrambe le braccia? Può muovere entrambe le gambe? Ulteriori misure Allarmare Sorvegliare il paziente, assisterlo Proteggerlo dalle intemperie 25 2.3Schema BLS-AED Lo schema BLS-AED è uno schema di trattamento noto e riconosciuto internazionalmente, che viene utilizzato per la valutazione dei pazienti. L’obiettivo dello schema BLS-AED è riconoscere se le funzioni vitali siano disturbate o minacciate e di conseguenza adottare le misure immediate per salvare la vita. Lo schema BLS-AED vale in modo equivalente per tutte le fasce di età: lattanti, bambini, adolescenti, adulti. Come procedere con un paziente privo di coscienza In presenza di un paziente privo di coscienza, i passi essenziali da intraprendere sono dare l’allarme e avviare le misure immediate per salvare la vita sulla base dello schema BLS-AED. E Respirazione percettibile? EAllarmare E Posizione laterale se è percettibile la respirazione. Dopo aver dato l’allarme, si prende o si richiede un apparecchio AED (ad es. dal bagnino, alla reception dell’hotel ecc. oppure presso un presidio pubblico). Rianimazione Se in una persona priva di coscienza la respirazione non è constatabile, oppure in presenza di respiro agonico, procedere immediatamente secondo lo schema BLS-AED. E E E 26 30 compressioni toraciche 2 insufflazioni Se è disponibile un apparecchio AED utilizzarlo BLS+ +DAE DAEadulti, adulti,bambini bambinieelattanti lattanti(a (apartire partiredal dalprimo primo BLS mese) mese) Direttivedi dirianimazione rianimazione2010 2010Swiss SwissResuscitation ResuscitationCouncil Council(SRC) (SRC) Direttive secondole leraccomandazioni raccomandazionidell’ILCOR dell’ILCOR secondo Persona priva di coscienza Persona priva di coscienza Bambino immobile/senza reazione Bambino immobile/senza reazione Chiamare aiuto ad alta voce Chiamare aiuto ad alta voce Respirazione normale? Respirazione normale? no no si si Posizione laterale Posizione laterale di sicurezza di sicurezza Allarmare Tel 144 Allarmare Tel 144 Prendere o richiedere DAE Prendere o richiedere DAE 30 compressioni toraciche seguite da 30 compressioni toraciche seguite da 2 ventilazioni 2 ventilazioni o o almeno 100 compressioni toraciche al minuto almeno 100 compressioni toraciche al minuto senza ventilazione fino all’arrivo del DAE senza ventilazione fino all’arrivo del DAE DAE sul luogo DAE sul luogo defibrillabile defibrillabile 1 defibrillazione 1 defibrillazione Riprendere immediatamente il Riprendere immediatamente il BLS BLS 30 : 2 durante 2 minuti 30 : 2 durante 2 minuti o almeno o almeno 100 compressioni toraciche 100 compressioni toraciche al minuto senza ventilazione al minuto senza ventilazione www.resuscitation.ch www.resuscitation.ch © Swiss Resuscitation Council SRC © Swiss Resuscitation Council SRC Ritmo? Ritmo? non defibrillabile non defibrillabile Riprendere immediatamente il Riprendere immediatamente il BLS, BLS, 30 : 2 durante 2 minuti 30 : 2 durante 2 minuti o almeno o almeno 100 compressioni toraciche 100 compressioni toraciche al minuto senza ventilazione. al minuto senza ventilazione. Continuare il BLS fino alla Continuare il BLS fino alla consegna ai soccorsi consegna ai soccorsi professionali oppure fino a professionali oppure fino a che la persona si muove che la persona si muove *ILCOR *ILCOR (International Liaison Committee on Resuscitation) (International Liaison Committee on Resuscitation) 27 2.3Schema BLS-AED Ritrovamento di una persona La successione di immagini illustra la procedura secondo lo schema BLS-AED da adottare nel ritrovamento di una persona. are Chiam » «aiuto Controllare lo stato di coscienza assente presente Aiutare in base alla situazione Se necessario 28 ata Chiamerm d’e a genz ata Chiamerd’em a genz Respirazione percettibile assente presente Posizione laterale 30 compressioni toraciche alternare 2 insufflazioni 29 2.3 Schema BLS-AED Schema BLS-AED E Parlare ad alta voce al paziente E Respirazione normale Posizione laterale E Patient bewusstlos: Un soccorritore e Chiamare ad alta voce i soccorsi. Se non viene nessuno: numero d’emergenza 144 Più soccorritori e 1° soccorritore: procedere secondo lo schema BLS-AED e 2° soccorritore: numero d’emergenza 144, prendere AED 4 E Nessuna respirazione o respirazione agonica: e II paziente viene in posizione supina. e Localizzazione del punto di compressione: sull’asse centrale dello sterno e Comprimere lo sterno di almeno un terzo, da adulti di almeno 5 cm del diametro del torace. Poi rilasciare completamente e Frequenza di almeno 100 compressioni al minuto, braccia tese, spalle perpendicolari al punto di compressione, nessuna pressione sulle costole 30 5 E E Liberare le vie aeree, con due dita sollevare il mento, mettere il palmo dell’altra mano sulla fronte, reclinare delicatamente il capo Se la cassa toracica si alza e si abbassa in modo chiaro e regolare, il paziente respira: posizione laterale 6 E E Se il paziente non respira: respirazione artificiale (2 insufflazioni), in modo che la cassa toracica si alzi e si abbassi visibilmente Continuare con le compressioni toraciche e insufflazioni, ritmo: 30:2 7 E Apparecchio AED disponibile e Accendere AED, seguire le istruzioni e 1 x defibrillazione, proseguire immediatamente con compressioni e insufflazioni secondo le indicazioni dell’apparecchio AED 8 E Apparecchio AED non disponibile e Ritmo: 30:2 proseguire finché il paziente viene affidato al servizio di salvataggio 31 2.4 Posizione laterale Coricato supino, il paziente privo di coscienza rischia l’occlusione delle vie respiratorie, p.es. a causa di un corpo estraneo, di sangue, vomito o della lingua ripiegata all’indietro. Può inoltre mancare il riflesso di tossire o deglutire. Tutti i pazienti privi di coscienza vanno quindi sistemati in posizione laterale, in modo che le vie respiratorie siano libere, sia garantito il deflusso delle secrezioni e il paziente sia in una posizione stabile. 32 Obiettivo E Liberare le vie aeree E Garantire il deflusso delle secrezioni E Posizione stabile L’intera operazione va spiegata di fronte ai pazienti privi di coscienza, perché questi possono sempre percepire quello che accade intor���������������������������������� no a loro. Per girare il paziente, afferrare cintura scapolare e anche e tirarle simultaneamente e con movimento uniforme. Il paziente viene girato «in asse», ossia senza torcere l’asse longitudinale, finché il lato del ventre guardi decisamente verso terra e poggi sul femore del soccorritore. Posizione laterale 1 Inginocchiarsi accanto al paziente 2 Togliere eventuali occhiali e l’apparecchio acustico 3 Sfilare dalle tasche dei pantaloni gli oggetti duri come p. es. cellulare, mazzo di chiavi senza muovere inutilmente il paziente 4 Il soccorritore deve stendere il braccio del paziente vicino a sé ad angolo retto 5 Porgli l’altro braccio sul petto 6 Sistemare le gambe distese l’una vicina all’altra 33 2.4 34 Posizione laterale Posizione laterale 7 Afferrandolo per la cintura scapolare e le anche il soccorritore deve tirare verso di sé il paziente «in asse», finché il lato del ventre guardi decisamente verso terra e poggi sul proprio (del soccorritore) femore. Piegare la gamba e il braccio superiori e mantenere entrambe in tale posizione 8 Stendere delicatamente la testa all’indietro, con la bocca aperta verso il basso 9 Proteggere il paziente dalle intemperie Schema BLS-AED 11 Paziente sul ventre o sul fianco Controllare la respirazione Lasciarlo in tale posizione e stabilizzarlo 35 Primi soccorsi psicologici 36 3 37 3.1 Primi soccorsi psicologici In situazioni eccezionali (emer genze) le diverse persone possono avere reazioni psichiche differenti, come spavento, ansia, smarrimento, aggressività, panico, torpore, ecc. Le reazioni sono molteplici e sono influenzate da fattori diversi come età, sesso, cultura, precedenti esperienze, situazione familiare, problemi, ecc. Possono essere interessati da questi problemi i pazienti, la persona c he ha provocato l’infortunio, altre persone coinvolte, parenti, spettatori e soccorritori. È importante che i soccorritori reagiscano adeguatamente e dicano agli interessati che si tratta di reazioni normali e che inoltre aiutano a elaborare meglio le esperienze vissute. Se tali reazioni influiscono nega- tivamente sulla personale routine quotidiana, si deve consultare il medico di famiglia. 38 Per reagire correttamente a tali situazioni, applicare la regola delle 4 P. Gli interessati devono sentire che in tale situazione non sono soli. Andare da loro. Stare alla medesima altezza degli interessati, inginocchiarsi accanto a loro o chinarsi su di loro. Già la frase: «Le resto vicino finché non arriva l’ambulanza» ha un effetto distensivo e tranquillizzante. Informarei pazienti sulle misure previste e già prese, p.es.: «L’ambulanza sta arrivando». Parlare può far bene agli interessati. Un leggero contatto fisico viene percepito come piacevole e rassicurante. Tenere gli interessati per la mano o le spalle. Si sconsiglia invece di toccare la testa o altre parti del corpo. Le occhiate curiose danno fastidio ai pazienti. Respingere i curiosi amichevolmente, ma fermamente: «Fatevi indietro, abbiamo bisogno di spazio». Se i curiosi disturbano dando consigli non richiesti o raccontando le proprie esperienze, assegnare loro un compito, p.es.: «Guardi se il luogo dell’infortunio è stato assicurato». Ai disturbatori si può anche dire: «Per favore, tenga a distanza i curiosi e mantenga l’ordine». Regola delle 4 P Presentatevi, dite che siete lì e che si sta già intervenendo Parlate e ascoltate attivamente Prendete con cautela la mano Proteggete i pazienti dai curiosi Evitate: ERimproveri E Nervosismo e agitazione E Discussioni sulla questione della responsabilità E Di imporre le vostre opinioni e soluzioni 39 Sistema cardiocircolatorio 40 4 41 4.1 Infarto In un infarto del miocardio l’afflusso di sangue al muscolo cardiaco (miocardio) viene bloccato da un’occlusione delle coronarie. In quasi tutti i casi l’infarto è espressione dell’arteriosclerosi, un lungo processo nel corso del quale il lume delle coronarie si restringe progressivamente a causa di depositi grassi e calcarei (le cosiddette placche). Tali placche si spaccano, aumentando così il rischio di coaguli sanguigni (trombi), che possono condurre alla completa occlusione dei vasi e di conseguenza all’infarto. Se non viene ristabilito quanto prima l’afflusso di sangue alla porzione di miocardio interessata, il relativo tessuto subisce necrosi (muore). Quanto più tessuto è necrotizzato, tanto più gravi sonole conseguenze. 42 Arteriosclerosi Restringimento 43 4.1 Infarto Dolore che si irradia Sintomi E Forte pressione, dolori opprimenti al petto E Dolore che si irradia a tutta la gabbia toracica E Dolore indipendente dai movimenti e dalla respirazione E A volte paura di morire E Talvolta sintomi concomitanti come sudorazione 44 Infarto Allarmare immediatamente Sistemare il paziente con il busto sollevato Allentare gli indumenti stretti 4 Nitroglicerina, se stata ordinata in precedenza dal medico 5 In caso di perdita di coscienza: schema BLS-AED 45 Ictus Disturbi dell’irrorazione sanguigna possono insorgere anche nei vasi del cervello. Come il cuore, anche il cervello ha bisogno di un costante afflusso di ossigeno e sostanze nutritive. Ha bisogno di circa un quarto della quantità di sangue che in stato di riposo viene espulsa dal cuore. Se viene interrotto l’afflusso di sangue a un’area del cervello, le cellule nervose della zona interessata ricevono troppo poco o addirittura non ricevono ossigeno. Vengono danneggiate e muoiono, se l’afflusso di sangue non viene ristabilito al più presto. Quali funzioni vengono compro messe e quanto gravi saranno le conseguenze dipende inoltre dalla posizione della parte di cervello interessata dalla mancata irrorazione sanguigna e dalla dimensione della stessa. Quattro ictus su cinque sono provocati dall’arteriosclerosi: un trombo occlude un vaso dal lume già ristretto. 4.2 Trombo Paresi o intorpidimento 46 Disturbi alla vista Ictus Allarmare immediatamente – ogni minuto è prezioso! Coricare il paziente orizzontale Assistere e sorvegliare il paziente In caso di perdita di conscienza: Schema BLS-AED Sintomi E Debolezza, paresi o intor pidimento improvvisi, per lo più da una parte sola E Disturbi alla vista E Perdita della parola E Vertigini e incapacità di deambulazione E Talvolta forti dolori alla testa Perdita della parola Vertigini e incapacità di deambulazione Talvolta forti dolori alla testa 47 4.3 Arresto cardiocircolatorio I movimenti di pompaggio del miocardio vengono generati e coordinati dal sistema di condu zione elettrica del cuore. Esso fa sì che milioni di cellule muscolari si contraggano e si rilassino ritmicamente: il cuore pompa. Se tale sistema di conduzione viene sconvolto, vengono perturbati ritmo cardiaco e movimento di pompaggio del miocardio. Si verifica una tempesta di impulsi elettrici incontrollati. Il cuore entra in fibrillazione e non pompa ovvero non batte più. Tale fibrillazione ventricolare, che spesso compare come complicazione di un infarto, quattro volte su cinque è la causa di un improvviso arresto cardiaco. 48 Sintomi Perdita di conoscenza, il paziente cade o si accascia sulla sedia Nessuna reazione quando si parla ad alta voce al paziente Non si avverte più la respirazione Altre cause Folgorazione Infortunio Annegamento Asfissia Azione o dose eccessiva di farmaci Reazioni allergiche Arresto cardiocircolatorio Allarmare immediatamente Procedere secondo lo schema BLS-AED 49 4.4 Lesioni interne Con gli infortuni c’è sempre il pericolo di lesioni a organi interni, per esempio fegato, milza, ecc. La dinamica dell’infortunio può far sospettare una lesione di questo tipo. Simili pazienti necessitano di immediato trattamento medico, perciò è di particolare importanza allarmare subito. 50 Sintomi Pallore pronunciato, pelle fredda Sudore freddo Per lo più apatico, ma anche irrequieto fino ad agitato o aggressivo Respirazione rapida e super ficiale, sbadiglia e boccheggia Continuo peggioramento delle condizioni generali Lesioni interne Allarmare Non muovere inutilmente il paziente Coricare il paziente disteso Proteggerlo dalle intemperie In caso di perdita di coscienza: schema BLS-AED 51 Rianimazione cardiopolmonare 52 5 53 5.1 Compressione toracica Se il paziente non è cosciente, in assenza di respirazione o in presenza di una respirazione agonica, allarmare, organizzare un apparecchio AED, e iniziare immediatamente con le compressioni toraciche. Il paziente viene adagiato sul supporto duro (es. a terra) in posizione supina. La rianimazione si pratica solo in questa posizione. lI busto del paziente viene scoperto. Se necessario, i vestiti vengono strappati o tagliati. Il soccorritore si inginocchia a fianco del paziente, vicino alla sua spalla. Il punto di compressione corretto si trova sull’asse centrale, leggermente nella metà inferiore dello sterno. Se applicata in un punto diverso, la compressione toracica, oltre a essere poco efficace,comporta un alto rischio di complicazioni. Soprattutto se la compressione viene esercitata troppo in basso, si possono causare lesioni a fegato, milza e stomaco. Anche in caso di corretto massagggio cardiaco non sempre si possono evitare fratture dello sterno e delle costole, che a loro volta possono portare a ulteriori danni. Si mette il tenar di una mano sul punto di compressione, la mano poggia così di traverso sullo sterno. Per aumentare l’efficacia della compressione si mette il tenar dell’altra mano sul dorso della prima, parallelamente. Le dita non devono esercitare alcuna pressione sulle costole. Il soccorritore tiene le braccia tese e verticali. Le sue spalle sono perpendicolari al punto di compressione. 54 55 5.1 Compressione toracica Comprimere vigorosamente e uniformemente lo sterno di almeno 5 cm. Ciò corrisponde a circa un terzo del diametro del torace. Poi rilasciare rapidamente e completamente. Ma non sollevare le mani dalla gabbia toracica per non perdere il punto di compres sione. La fase di compressione dura quanto la fase di rilascio. Servirsi del peso del busto per la compressione. L’articolazione dell’anca funge da cardine. Il torace va compresso con una frequenza di almeno 100 colpi al minuto. Questa frequenza è necessaria, ��������������������������� perché ���������������������������� le compressioni vengono alternate con la respirazione artificiale. Dopo 30 compressioni, liberare le vie aeree. Se possibile, insufflazioni. 56 Compressione toracica Paziente supino, supporto duro 2 Scopire il busto 3 Trovare il punto di compressione: sull’asse centrale, metà inferiore dello sterno 4 Assumere posizione delle mani e portamento corretto del corpo Una mano sopra l’altra Nessuna pressione sulle costole Braccia tese Spalle perpendicolari al punto di compressione 5 Comprimere la gabbia toracica: compressione di almeno 5 cm 6 Sequenza dei movimenti Le mani rimangono sullo sterno Rilasciare completamente L’articolazione dell’anca funge da cardine Almeno 100 compressioni al minuto 30 compressioni Rapporto compressione/ rilascio 1:1 57 5.2 Respirazione artificiale 90 ° Le vie respiratorie vengono liberate allungando indietro la testa e tenendo ben fermo il mento. 58 Distendere cautamente all’indietro la testa del paziente (prudenza: evitare un’iperestensione). Sollevare il mento e tenerlo così, in modo che la bocca sia completamente chiusa. Portare la bocca sopra il naso del paziente; con le labbra chiudere ermeticamente tutto intorno (non serrare le narici!). Non inclinare eccessivamente la testa Se il paziente non può respirare attraverso il naso p. es. lesioni, ma�������������������������������������� lattie, particolarità anatomiche, si tiene chiuso il naso e si insuffla l’aria ��������������������������� attraverso ���������������������������� la bocca leggermente aperta. Ci si deve sempre preoccupare della propria sicurezza. Laddove possibile utilizzare gli appositi mezzi ausiliari come per esempio la maschera tascabile o l’apposito fazzoletto. 59 5.2 Respirazione artificiale Effettuata l’insufflazione, girare il viso verso la gabbia toracica del paziente. Con gli occhi vede se la gabbia toracica si abbassa e con l’orecchio avverte e ode se il paziente espira: contemporaneamente il soccorritore inspira. 60 Un insufflazione dura circa 2 secondo. L’insufflazione è sufficiente, se il torace si solleva in modo visibile. Respirazione artificiale Stendere cautamente la testa del paziente all’indietro 2 Sollevare il mento e tenerlo in tale posizione 3 Respirazione bocca-naso; se non è possibile, boccabocca 4 Rapporto compressioni toraciche insufflazioni 30 : 2 61 5.3 Metodo con uno, ovvero con due soccorritori Metodo con un soccorritore Le tecniche della compressione toracica e della respirazione artificiale vengono combinate e applicate in sequenza ritmica conformemente allo schema BLS-AED. Metodo con due soccorritori A turno, un soccorritore pratica la compressione toracica e l’altro la respirazione artificiale. Il soccorritore che esegue le compressioni conta ad alta voce, in modo che il secondo soccorritore sia pronto a intervenire a ritmo costante con la respirazione artificiale. 62 Ulteriori misure di rianimazione La rianimazione viene continuata da: Altri soccorritori presenti o appena arrivati Servizio di salvataggio Medico La rianimazione viene interrotta se: Il paziente respira Un medico costata il decosso Il soccoritore è spossato o in periodo 63 5.4 Rianimazione cardiopolmonare Quale motore della circolazione sanguigna, il cuore adegua la propria funzione di pompa alle esigenze costantemente variabili degli organi e dei tessuti del nostro corpo. Il sistema cardiocircolatorio assicura alle cellule dell’organismo il rifornimento di ossigeno e sostanze nutritive e provvede alla rimozione dei prodotti del meta bolismo (anidride carbonica e scorie). È costituito dal cuore come pompa, da arterie, vene e capillari come sistema di tubazioni ben ramificato e dal sangue come mezzo di trasporto. Il cuore è un muscolo cavo grosso come un pugno, situato tra i due lobi polmonari dietro la parte inferiore dello sterno e nettamente spostato a sinistra. È diviso verticalmente (setto interatriale, ovvero interventricolare) in due formazioni non comunicanti tra loro. Ognuna di esse si divide in un atrio e un ventricolo. Ogni atrio comunica con il rispettivo ventricolo attraverso l’orifizio atrioventricolare, provvisto di una valvola a lembi. All’uscita dei ventricoli vi sono le valvole semilunari. Le valvole cardiache servono a evitare il riflusso del sangue, obbligandolo a scorrere in una determinata direzione. La contrazione del cuore spinge il sangue fuori dai ventricoli. In seguito alla mancanza di ossigeno nel cervello, l’arresto cardiaco porta alla perdita di coscienza nel giro di secondi e a gravi danni cerebrali entro qualche minuto. Se in tale situazione non viene immediatamente iniziata la rianimazione, le probabilità di sopravvivenza del paziente diminuiscono del 10% al minuto. 64 Probabilità di sopravvivenza dopo un arresto cardiocircolatorio 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0 0 1 Minuti 2 3 4 5 6 7 8 9 10 65 5.4 Cardiopulmonary resuscitation L’obiettivo delle misure di rianimazione è fare riaffluire il più presto possibile sangue ricco di ossigeno ai sistemi organici di importanza vitale. Con le compressioni toraciche viene mantenuto il minimo di circolazione necessario. Da un lato, questo ��������������������������� avviene ���������������������������� tramite la compressione diretta del cuore tra sterno e colonna vertebrale. Dall’altro, anche le oscillazioni globali di pressione all’interno dell’intera gabbia toracica portano a una circolazione sanguigna la cui direzione è determinata dalle valvole cardiache. L’intera gabbia toracica funziona quindi secondo lo stesso principio di una pompa premente/aspirante. 66 Perciò si devono liberare immediatamente le vie respiratorie, si devono iniziare e proseguire ininterrottamente il massaggio cardiaco e la respirazione artificiale, finché non vengono ristabilite la respirazione e la circolazione e il paziente viene ��������������� affidato ���������������� a soccorritori professionisti o finché un medico non ne accerta il decesso. Circolazione sanguigna Circolazione polmonare Atrio destro Atrio sinistro Ventricolo sinistro Ventricolo destro Vene Arterie Circolazione generale 67 Defibrillazione di soccorritori non professionisti 68 6 69 6.1 Fondamenti In caso di arresto cardiocircolatorio di una persona adulta, normalmente il cuore va in fibrillazione per 5 – 10 minuti. Ciò significa che il cuore si contrae in modo scoordinato, pertanto non è in grado di assolvere alla sua funzione di pompa. Nella fase di fibrillazione è possibile aiutare il cuore a ripristinare il ritmo normale tramite una scarica controllata di corrente. Senza defibrillazione si passa ad una linea piatta (asistolia). È essenziale che il soccorritore inizi immediatamente con la rianimazione e lo continui fino all’arrivo del servizio di soccorso. Il tempo di percorrenza necessario all’ambulanza per arrivare sarà dunque impiegato in modo sensato. Quanto prima s’interviene su una fibrillazione ventricolare con un defibrillatore, maggiore sarà il successo. 70 Nei luoghi maggiormente affollati, come ad esempio stazioni, centri commerciali, aree fieristiche, teatri, natanti, aerei, è opportuno dislocare e segnalare gli apparecchi. 71 6.2 Uso dell’apparecchio AED Posizionamento degli elettrodi Al fine di garantire il passaggio del flusso ottimale di corrente attraverso il miocardio, gli elettrodi devono essere posizionati come segue. Elettrodo destro: parte destra del torace, sotto la clavicola Elettrodo sinistro: lateralmente sulla gabbia toracica I punti di adesione degli elettrodi devono essere asciutti, puliti ed eventualmente rasati. Durante l’applicazione degli elettrodi, laddove possibile, proseguire il massaggio cardiaco. 72 Uso dell’apparecchio E Accendere immediatamente l’apparecchio e seguire le istruzioni. E In caso di funzionamento difettoso dell’apparecchio AED, proseguire subito la reanimazione. AED con i bambini Esistono speziali elettrodi per bambini. In assenza di elettrodi per bambini di questo tipo, la defibrillazione viene effettuata con elettrodi per adulti. Erogare lo shock L’operatore dell’apparecchio, prima di erogare lo shock, è obbligato ad avvisare chiaramente e ad alta voce. E Stare indietro! E Non toccare il paziente! E Attenzione, shock! Deve inoltre assicurarsi che nessuno, lui compreso, tocchi il paziente e solo allora erogere lo shock. 73 6.3 Catena della sopravvivenza Generalità L’individuazione immediata di sintomi allarmanti, così come l’allarme tempestivo al numero d’emergenza 144, incl. la richiesta di un defibrillatore, sono elementi decisivi per il decorso di una rianimazione. È essenziale iniziare immediata mente secondo il schema BLSAED. 74 Quanto prima arriva un apparecchio AED e viene erogato uno shock, maggiore sono le possibilità di sopravvivenza del paziente. L’arrivo del servizio di soccorso, e quindi delle misure avanzate ad esso collegate, deve avvenire quanto prima possibile. M.FOL.137.2012 Catena della sopravvivenza Misure avanzate precoci BLS precoce Defibrillazione precoce Allarme precoce © Federazione svizzera dei samaritani Legenda Basic Life Support (BLS) Sono le misure di base della rianimazione cardiopolmonare. Comprendono diagnostica, massaggio cardiaco e respirazione artificiale. Le misure di base della rianimazione cardiopolmonare in caso di bisogno possono essere eseguite anche senza ausili tecnici. Automated External Defibrillation (AED) Somministrazione diretta di una scarica elettrica attraverso il torace con l’obiettivo di interrompere una fibrillazione ventricolare. Il AED esegue l’analisi del ritmo cardiaco mediante un computer interno. Se necessario il computer dà l’OK per la scarica elettrica mediante pressione di un pulsante. 75 6.4 Pericoli di una defibrillazione Generalità Se l’apparecchio AED (defibrillatore) viene impiegato in modo corretto, i pericoli si riducono ad un minimo assoluto. 76 Defibrillazione in condizioni particolari In caso di gravidanza e dispositivi impiantati, sono valide le normali linee guida di rianimazione e defibrillazione. Fonti di pericolo Tuttavia sono da considerarsi possibili fonti di pericolo: Supporto conduttore Per quanto possibile, la defibrillazione non deve essere effettuata su un supporto conduttore, ad esempio strutture in metallo, coperchi in metallo, altrimenti sussiste il rischio di scossa di corrente per i soccorritori. 4 Cerotto medicato Determinati farmaci vengono somministrati attraverso la pelle tramite cerotti, ad esempio la nitroglicerina. Togliere tutti i cerotti situati nell’area della gabbia toracica. 5 Gioielli Piercing e gioielli non possono entrare in contatto con gli elettrodi. Acqua Poiché l’acqua è un buon conduttore di corrente, sussiste la possibilità che i soccorritori prendano la scossa. 3 Sostanze e vapori esplosivi In caso di defibrillazione sussiste il pericolo che sostanze o vapori come benzina, prodotti chimici, gas, farina ecc prendano fuoco. 77 6.5 Aspetti legali Legislazione Ai sensi dell’Art. 128 del C.P. chiunque è obbligato, per quanto ragionevole, a prestare soccorso ad una persona che versa in immediato pericolo di morte. Questo è anche il caso, sotto il profilo medico e dopo un’adeguata formazione, sia del BLS che della defibrillazione con apparecchio AED, ovvero la legge federale autorizza l’impiego del AED da parte di soccorritori non profes sionisti. L’omissione di soccorso è punibile solo in caso di premeditazione ma non per negligenza. Responsabilità del produttore Tutti gli apparecchi sottostanno alla responsabilità del produttore che tutela legalmente il soccorritore nell’utilizzo corretto. 78 79 Sangue ed emostasi 80 7 81 7.1 Emostasi Nell’adulto la quantità di sangue ammonta a circa il 7% del peso corporeo. Quindi un adulto di 70 kg ha 5 litri di sangue. Se in un breve lasso di tempo una persona perde più di 1 litro di sangue, ciò può esserle fatale. Di conseguenza, è importante fermare immediatamente un’emorragia massiva. Se nella ferita sono visibili e/o conficcati corpi estranei, non vengono rimossi. Protezione personale: per proteggersi da pericolose malattie infettive, come per esempio Aids o epatite B, si deve evitare il contatto diretto con il sangue altrui. Indossare guanti di protezione. La situazione appare sovente drammatica, per cui la pericolosità viene spesso sopravvalutata. 82 Emostasi Coricare il ferito in posizione orizzontale Tenere sollevata la parte del corpo ferita 83 7.1 Emostasi Emostasi Esercitare una contropressione sulla ferita con materiale assorbente. Sono adatti i seguenti materiali Cartuccia per fasciatura (bendaggio d’emmergenz pronto) Compressa e benda di garza Panno a triangolo Lembi di tessuto Fazzoletto Se così si riesce a fermare l’emorragia, passare direttamente al punto 6 84 4 Emostasi con bendaggio compressivo Lasciare il cuscinetto compressivo esistente Organizzare altro materiale per il bendaggio compressivo Applicare la fasciatura Annodare la fasciatura sopra il cuscinetto compressivo Se così non si riesce a fermare l’emorragia, applicare un secondo bendaggio compressivo direttamente sopra il primo. 5 Dopo l’emostasi sistemare la parte del corpo ferita in posizione sollevata, immobilizzandola. In caso di sospetta frattura del braccio o della gamba si rinuncia a tenerli sollevati. 6 Allarmare: le forti emorragie richiedono cure mediche. Il paziente deve essere assistito e le sue condizioni generali sorvegliate fino all’arrivo del servizio di salvataggio. 85 Sistema respiratorio 86 8 87 8.1 Liberazione delle vie respiratorie Dopo le prime 30 compressioni toraciche, le vie aeree vengono liberate e si può effetuare le ventilazioni. Proteggere le vertebre cervicali E Non muovere inutilmente la testa Stendere delicatamente la testa, sollevare il mento e tenerlo in tale posizione. Le vie respiratorie vengono liberate allungando indietro la testa e tenendo ben fermo il mento. Non si deve inclinare troppo la testa onde evitare danni alla colonna vertebrale (iperestensione). 88 Se sentite una resistenza nella respirazione artificiale deve liberarle il più in fretta possibile le vie respiratorie a causa del pericolo di asfissia. Aprire la bocca premendo sul mento con indice e pollice Con indice e pollice spingere energicamente la guancia tra le due arcate dentarie, in modo che la bocca rimanga aperta e il paziente non possa mordere Con le dita dell’altra mano rimuovere i corpi estranei visibili Togliere solo le protesi che si fossero staccate Attenzione: andando troppo in profondità si possono stimolare rigurgito e vomito! 90 ° Non inclinare eccessivamente la testa Protezione delle vertebre cervicali Non muovere inutilmente la testa Immobilizzare la testa 89 8.2 Aspirazione I corpi estranei in gola possono provocare asfissia. Negli adulti questo succede sovente mentre mangiano. I bambini invece si mettono in bocca oggetti per curiosità e li inghiottono. In questo caso i pazienti provano un violento stimolo a tossire e un forte affanno respiratorio. Ne deriva panico che aggrava ulteriormente l’affanno. Per aspirazione si intende la penetrazione di liquidi o sostanze solide nella trachea o nei polmoni. 90 Sintomi Affanno respiratorio improvviso Tosse e murmure respiratorio sibilante Colore cianotico della pelle, soprattutto delle labbra Il paziente si afferra spesso il collo con entrambe le mani Panico 91 8.3 Manovra di Heimlich Occlusione delle vie aeree sì Il paziente può parlare? Risponde? no no sì nvitare il paziente a tossire, non batterlo sulla schiena Vie aeree libere? sì no Manovra di Heimlich Vie aeree libere? sì Accertamenti medici 92 Chiamata di emergenza 5 compressioni toraciche al posto della manovra di Heimlich Controllare se le vie respiratorie sono libere Proseguire con un ritmo di 30:2 fino ad un risultato positivo o all’arrivo del servizio di soccorso Ispezionare la bocca ogni volta Manovra di Heimlich Aspirazione Non battere sulla schiena Il paziente deve cercare di espellere il corpo estraneo tossendo energicamente Se non è stato possibile liberare le vie respiratorie con la tosse o il paziente non riesce più a parlare: manovra di Heimlich Attenzione: battendo sulla schiena si fa scivolare il corpo estraneo ancora più in basso Soccorso in caso di paziente privo di coscienza Allarmare Mettere il paziente sulla schiena e applicare lo schema BLSAED. Al posto della manovra Heimlich eseguire le compressione toraciche. Dopo 5 compressioni controllare se le vie respiratorie sono libere e se il paziente respira autonomamente. Se sì: Mettere il paziente in posizione laterale e allarmare il servizio di salvataggio. Se no: Praticare la rianimazione nel modo consueto nell’intervallo 30 : 2. 93 Comportamento in caso di incidente stradale 94 9 95 9.1 Incidente stradale In caso di incidente stradale, per procedere in modo ordinato e sistematico è particolarmente importante applicare con coerenza lo schema del semaforo. Fare attenzione ai cartelli arancioni e ai segnali di pericolo sui veicoli. Quando si allerta, indicare i numeri sul cartello arancione e i simboli dei segnali di pericolo. 96 Parcheggiare il proprio veicolo, con i lampeggiatori di emergenza e gli anabbaglianti accesi, 10 m prima del luogo dell’incidente. Segnalare l’ostacolo con il triangolo agli automobilisti in arrivo. Distanza dal luogo dell’incidente: almeno 50 m nell’abitato, da 50 a 100 m fuori dall’abitato In presenza di curve o dossi: mettere il triangolo prima degli stessi Di notte e in caso di nebbia o pioggia: se possibile illuminare il triangolo Agitare su e giù il triangolo Mettere sul ciglio della strada un altro soccorritore che, alzando e abbassando il braccio, segnali al traffico di rallentare Segnale manuale internazionale Procedere secondo lo schema del semaforo Osservare Pensare Agire 97 9.1 Incidente stradale Marcare il luogo dell’incidente 98 Incidente stradale Osservare: valutare la situazione Veicoli in arrivo Entrate, incroci Binari ferroviari Pensare: riconoscere gli ulteriori pericoli Incendio, esplosione Intossicazione Alberi abbattuti Pericolo di folgorazione Cartelli arancioni e segnali di pericolo Allarmare Soccorso Marcare Il salvataggio ha la precedenza Soltanto se è possibile senza rischio Agire: assicurare Il proprio veicolo Lampeggiatori di emergenza e anabbaglianti Triangolo Distanza Prima di curve e dossi Di notte e in caso di nebbia o pioggia Illuminarlo Agitarlo su e giù Rallentare il traffico con segnali manuali 99 9.2 In autostrada e tunnel stradale In caso di incidente su un’autostrada o una superstrada sono necessarie misure supplementari, perché, a causa delle velocità elevate, il p otenziale di rischio è molto più alto che non sulle strade secondarie e principali. Se si riduce bruscamente la velocità o ci si deve fermare all’improvviso, accendere imme diatamente i lampeggiatori di emergenza per avvertire i veicoli che sopraggiungono. Subito dopo l’incidente Se i veicoli sono ancora in grado di muoversi devono essere spostati sulla corsia di emergenza Nello scendere, fare attenzione ai veicoli in arrivo Le persone che non partecipano alle operazioni di soccorso si mettono al sicuro dietro il guardrail Prudenza sui ponti: non superare il doppio guardrail Assicurare Tenendosi fuori dalla carreggiata, andare incontro ai veicoli agitando su e giù il triangolo Sistemare il triangolo almeno 100 m prima del luogo dell’incidente. Se possibile, una persona agita il triangolo stando sul ciglio esterno della corsia di emergenza Fare attenzione ai veicoli in arrivo 100 Incidente in autostrada Incdidente nel tunnel Segnalazione di pericolo Lampeggiatori di emergenza Anche nel tunnel il loro comportamento è decisivo ai fini del proprio salvataggio. Subito dopo l’incidente Veicoli sulla corsia di emergenza Fare attenzione ai veicoli in arrivo Chi non soccorre, dietro i guardrail Prudenza sui ponti Assicurare Mettere il triangolo Agitare il triangolo Fare attenzione ai veicoli in arrivo 1Principio: Assicurare, salvare, lasciare un passagio Fare attenzione ai veicoli in arrivo 2 Misure per la sicurezza: Fermarsi lateralmente Allarmare Prestare pronto soccorso Non fare mai inversione di marcia Mettere in salvo Allarmare Colonnina SOS Cellulare Tratto di autostrada Indicare il chilometro Direzione Soccorso Procedere secondo lo schema BLS-AED in luogo sicuro Marcatura In autostrada non marcare! 101 Trasporto del paziente 102 10 103 10.1 Prese di salvataggio Mani e pollici Mani e pollici accostati Si fa ricorso alle prese di salvataggio unicamente con pazienti che si trovano in pericolo di vita. Esse consentono di evacuare rapi damente il paziente dalla zona del pericolo. Infilare da dietro le braccia sotto le ascelle del paziente e con entrambe le mani afferrare da sopra un avambraccio che non sia ferito. Per sollevare il paziente, accovacciarsi, avvicinandosi il più possibile a lui. Il paziente viene trascinato dal soccorritore che cammina all’indietro. 104 Presa all’avambraccio Mettere il paziente seduto e accovacciarsi dietro di lui 5 Accovacciarsi il più possibile e sollevare Infilare entrambe le braccia sotto le ascelle 6 Trascinare con sé il paziente camminando all’indietro Afferrare un avambraccio che non sia ferito Premere energicamente l’avambraccio del paziente sotto l’ultimo arco costale contro il sue addome. 105 10.2 Estrazione da un veicolo Sempre se possibile, lasciare nel veicolo i pazienti coscienti. Aprire le portiere del veicolo e parlare al paziente. Spegnere il motore, togliere la chiave di accensione e tirare il freno a mano. Controllare che le gambe del paziente siano libere. Slacciare la cintura di sicurezza e inclinare il paziente in avanti. Infilare le braccia sotto le ascelle del paziente e, da sopra, afferrarne un avambraccio. Tenendo la schiena diritta, estrarre il paziente dal veicolo. Se c’è un altro soccorritore, questi afferra le gambe del paziente, che può ora venire portato al sicuro camminando in avanti. 106 Sempre se possibile, si deve immobilizzare la testa del paziente. Non esiste una regola fissa per estrarre i pazienti dai sedili posteriori di una vettura a due porte. Sempre se possibile, uno dei soccorritori deve aiutare dal sedile posteriore. Affinchè il veicolo possa in seguito venir rimosso, lasciare la chiave ben visibile come ad esempio al cruscotto o consegnarla ai soccorritori professionali. Estrazione da un veicolo Lasciare nel veicolo i pazienti coscienti Pazienti privano di coscienza: evacuare Spegnere il motore, togliere la chiave di accensione, slacciare la cintura di sicurezza Liberare i piedi Girare il paziente Estrarlo delicatamente Immobilizzare la testa Tirare il freno a mano 107 Danni prodotti da calore ed elettricità 108 11 109 11.1 Ustioni che mettono a repentaglio la vita 1° grado Ustioni con formazione di vesciche o distruzione della pella e del tessuto sottostante meltono a repentaglio la vita. Il tessuto distrutto produce sostanze per il corpo. Le ustioni da corrente elettrica distruggono i tessuti all’interno del corpo, quando la corrente li attraversa. Le ustioni possono venire provocate da oggetti caldi, irradiazione, fuoco, elettricità o fulmine. 110 2° grado Si distingue fra ustioni di 1°, 2° e 3° grado. Le ustioni di 2º grado possono essere indolori, ma richiedono comunque le cure di un medico. Le ustioni di 3º grado richiedono sempre le cure di un medico. Sono indolori, in quanto sono state distrutte le terminazioni nervose. Sono però dolorose le zone periferiche dell’ustione. 3° grado Si raffredda con acqua indipendentemente dal grado dell’ustione. La qualità dell’acqua è secondaria. Non togliere gli indumenti se aderiscono alla pelle. Il raffreddamento dura fino al lenimento del dolore (spesso 15 minuti o più). In seguito viene prolungato finché il dolore non si placa. Le scottature sono ustioni provocate da liquidi bollenti o vapore. Vengono trattate nello stesso modo. Nel caso di ustioni estese, soprattutto nei bambini piccoli, per cui tutto il corpo viene raffreddato con acqua, il raffreddamento deve venire interrotto dopo 5 minuti, a causa del pericolo di ipotermia. 111 11.1 Ustioni che mettono a repentaglio la vita Epidermide Derma Ipoderma Muscoli Pelle intatta 112 1° grado 2° grado 3° grado Ustioni 1 Raffreddare con acqua indipendentemente dal grado dell’ustione. La qualità dell’acqua è secondaria. Non togliere gli indumenti se adersicono alla pelle. Il raffreddamento avviene: sotto l’acqua corrente mediante immersione nell’acqua della parte del corpo ustionata mediante aspersione mediante impacchi cambiati di frequente, soprattutto sul viso 2 Chiamare sempre l’ambulanza in caso di Folgorazione Fulmine Fuochi artificiali Esplosione Incendi (occlusione delle vie respiratorie, intossicazione da fumo, ecc.) Ustioni di 2º e 3º grado la cui superficie sia 9 volte più estesa di quella del palmo della mano del paziente Ustioni al viso e al collo 3 Richiedono cure mediche le seguenti ustioni e scottature 1° grado: se accompagnate da febbre e malessere 2° e 3° grado: le ustioni di 2° e 3º grado richiedono sempre le cure di un medico 113 Apparato locomotore 114 12 115 12.1 Lesioni alla colonna vertebrale in persone coscienti Le lesioni alla colonna vertebrale sono da annoverare nella categoria delle lesioni gravi, perché c’è sempre il pericolo di una paraplegia quale conseguenza di una lesione del midollo spinale che si trova nel canale vertebrale. Si deve sempre presumere una lesione del midollo spinale se la colonna vertebrale del ferito è stata sottoposta a sollecitazioni eccezionali. Questo può portare a una paralisi permanente. È necessario chiarire esattamente la situazione. 116 Cause Tamponamento Caduta dall’alto Incidente a velocità elevata Violenti colpi alla testa Ferita da punta o da arma da fuoco Infortunio durante un tuffo a testa Lesione alla colonna vertebrale Valutare la dinamica dell’infortunio Riconoscere le possibili cause Informazioni fornite dal ferito Informazioni fornite da soccorritori e testimoni Non muovere inutilmente il paziente. Immobilizzare la testa. Proteggere il paziente da movimenti passivi causati da terzi. Invitarlo a non muoversi inutilmente. Allarmare menzionando la possibile lesione della colonna vertebrale Ulteriori misure Mantenere immobile la testa Proteggere dalle intemperie 117 12.2 Lesioni alla colonna vertebrale in persone prive di coscienza In caso di paziente privo di coscienza è impossibile dedurre con certezza se vi siano lesioni alla colonna vertebrale. Anche se, in base alla dinamica dell’infortunio, si deve prendere in considerazione una lesione alla colonna vertebrale, le misure per salvare la vita hanno sempre la precedenza. Paziente supino Sistemare il paziente in posizione laterale «in asse», senza ruotare l’asse longitudinale del corpo Evitare movimenti bruschi o a scatti Sempre se possibile, operare con l’aiuto di più soccorritori Paziente sul ventre o sul fianco Verificare la respirazione Lasciarlo in tale posizione e stabilizzarlo Paziente senza respirazione percettibile Procedere con estrema prudenza secondo lo schema BLS-AED 118 Lesione alla colonna vertebrale Le misure immediate per salvare la vita hanno la precedenza Procedere con estrema prudenza secondo lo schema BLS-AED Paziente supino Paziente «in asse» in posizione laterale Evitare movimenti bruschi o a scatti Impiegare più soccorritori Paziente sul ventre o sul fianco Verificare la respirazione Lasciarlo nella posizione in cui si trova e stabilizzarlo Paziente senza respirazione percettibile Procedere secondo lo schema BLS-AED 119 Soglie di inibizione 120 13 121 13.1 Soglie di inibizione I casi di emergenza sopraggiungono inaspettatamente. Alla prestazione di soccorso spontanea si oppongono soglie di inibizione naturali. Ciascun soccorritore le deve superare in modo più o meno consapevole. Quanto più dimestichezza si ha con tali soglie di inibizione, tanto più facile sarà superarle in caso d’emergenza e adottare le misure necessarie. Passi Dal verificarsi del caso d’emergenza fino all’inizio della prestazione di soccorso, il soccorritore compie svariati passi: Riconoscere che qualcosa è accaduto Riconoscere la situazione come caso d’emergenza Assumersi la responsabilità dell’aiuto Decidere come prestare aiuto Prestare aiuto Da un passo all’altro, egli supera una soglia di inibizione. A seconda della predisposizione e della situazione, il soccorritore sente queste soglie più o meno forti. L’omissione della prestazione di soccorso è la conseguenza di non essere riusciti a superare una delle soglie di inibizione. 122 Passi e soglie di inibizione Passo 1: Devo riconoscere che qualcosa è accaduto. Come soglia di inibizione si oppone la mia attività attuale. Sono assorbito (ad es. dal lavoro, avere poco tempo, fuori per un incontro importante ecc.). La mia percezione viene quindi offuscata. Possibile reazione: «Non fate così chiasso, bambini, è subito pronto da mangiare». 2 Passo 2: La situazione cambiata dev’essere riconosciuta come caso d’emergenza. Come soglie di inibizione si oppongono la possibile mancanza di chiarezza della situazione e/o la plurale ignoranza. Plurale ignoranza significa che nessuno nell’ambiente reagisce alla situazione. Nessuno sembra allarmato dal cambiamento. Possibile reazione: «È certamente ubriaco.» Passo 3: Devo assumermi la responsabilità del soccorso. La mia soglia di inibizione: Sono tentato di disfarmi della responsabilità. Mi aiutano a riguardo acquietamenti e supposizioni. Possibile reazione: «Sicuramente qualcuno ha già allarmato il servizio di soccorso». 4 Passo 4: Devo prendere la decisione di come aiutare.. La mia soglia di inibizione: mi sento insicuro. Possibile reazione: «Sicuramente farò tutto sbagliato». 4 Passo 5: Devo cominciare la prestazione di soccorso. Ora le soglie di inibizione possono essere: la paura di esporsi, sembrare ridicolo oppure la paura di conseguenze, di errori. Possibile reazione: «Sicuramente sembrerò ridicolo». 123 Indice analitico 124 14 125 14 Indice analitico A Acqua 110 AED 26, 71, 72, 74, 78 Affanno 76 Aids 68 Allarmare 14, 16, 18 Annegamento 46 Appunti 16 Arteriosclerosi 40, 44 Asfissia 46, 76 Asfissia, rischio di 74 Aspirazione 90 Assistenza 12, 92 Autostrada 86 Avvelenamento 102 B Bambino 76, 96 Basic Life Support (BLS) 26, 74 BLS-AED, schema 26, 54, 56, 58, 62, 88, 93 Benzina 16 Bocca 52, 74 Busto 52 C Calore 94, 96 Calore, azione del 96 Cardiaco, arresto 46, 52 Cardiaco, massaggio 54 Cardiocircolatorio, sistema 40, 42, 46, 48 Cartello arancione 82 Causticazione 102, 104 Cellule 62 126 Centro Svizzero d’informa zione Tossicologica 18, 102 Cervello 22 Chiamata, schema di 16 Cianosi 76 Cintura di sicurezza 92 Circolazione 22 Colonna vertebrale 116, 118 Compressione, punto di 54 Compressione toracchice 54, 62, 93 Coronaria 40 Corpi estranei 90 Cosciente 24 Coscienza, privo di 32 Costole, frattura delle 54 Cuore 44, 62 Curiosi 36 D Defibrillazione 26 Deglutire, riflesso di 30 Depositi 40 Due soccorritori, metodo con 60 E Elettricità 94, 96 Elettroshock 26 Emergenza, corsia di 83 Emergenza, numeri di 18 Emergenza, situazione di 12 Emostasi 66, 68 Epatite 68 Esame 24 F Fegato 54 Fermata improvvisa 86 Fibrillazione 46 Freno a mano 92 Fulmine 96 Fuochi artificiali 113 Fuoco 96 G Gola, presa alla 76 Guanti di protezione 68 Guardrail 83 H Heimlich, manovra di 78, 79 I Ictus 44 Incidente stradale 80, 82, 83 Infarto 40, 46 Infortunio, luogo dell’ 82 Infortunio, situazione di 14 Interne, lesioni 48 Interni, organi 48 Intorpidimento 44 Ipotermia 96 Irradiazione 96 Irrorazione sanguigna, disturbi della 44 L Lampeggiatori di emergenza 82, 83 Laterale, posizione 30 Linea ad alta tensione 16 Locomotore, apparato 106, 108, 110 M Mettere in salvo 92 Milza 54 Miocardio 40, 46 Motore 92 N Naso 58 Nervose, cellule 44 Nutritive, sostanze, afflusso di 44 O Ospedale 12 Ossigeno 44 Ossigeno, mancanza di 62 P Pallore 48 Panico 36, 76 Paresi 44 Paura 36 Paziente, trasporto del 88, 90, 92 Paziente, valutazione del 20, 22 Placche 40 Polizia 18 Polmoni 76 Pompieri 18 Posizione 30 Pronto soccorso 12, 14 Protezione personale 58, 82 Psichiche, reazioni 36 Psicologici, primi soccorsi 34, 36 127 14Index R Raffreddamento 96 Rega 18 Regola delle 4 P, 36 Respiratorie, vie 32, 76 Respiratorio, sistema 22, 23, 72, 74, 76 Respirazione 26 Respirazione artificiale 58, 62 Rianimazione 52 Rianimazione cardiopolmonare 50, 52, 56, 60, 62 T Testa 58 Toracica, compressione 56, 60, 79 Toracica, gabbia 40, 62 Torpore 36 Tosse, tossire 32, 90 Tossire, stimolo a 76 Trachea 76 Triangolo 82, 83 Trombo 40, 44 Tunnel stradale 101 S Salvataggio, forze di 14 Salvataggio, prese di 90 Salvataggio, servizio di 12, 16 Sangue 66, 68 Sangue, afflusso di 40 Sangue, quantità di 68 Sanguigna, circolazione 22 Sanitaria, emergenza 18 Scottatura 96 Secrezioni, deflusso delle 30 Semaforo, schema del 14, 82 Sezione della pelle 98 Soglie di inibizione 120, 122 Spettatori 36 Spinale, midollo 22, 116 Sterno 56 Stomaco 54 Sudorazione 40 Sudore freddo 48 Superstrada 86 Supina, posizione 30, 52,110 U Un soccorritore, metodo con 60 Ustione 96 128 V Vapore 96 Vascolare, occlusione 40 Veicoli in arrivo 83 Ventricolare, fibrillazione 26, 46 Vertigini 44 Vestiti, indumenti 25, 43, 54 Vita, pericolo di 68