hockey di Zago

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hockey di Zago
L'hockey in line è una disciplina sportiva di gruppo che nasce direttamente dalla stessa attività di
hockey su ghiaccio dei professionisti statunitensi e canadesi, della National Hockey League, i
quali hanno adottato il pattino in linea per gli allenamenti estivi.
La rapidità con cui si e' diffusa e sviluppata questa disciplina ha dell'incredibile: l'estate scorsa, in
Repubblica Ceca, si e' svolta l'ottava edizione dei Campionati Mondiali di hockey in line, dove
l'Italia si e' qualificata nuovamente al quinto posto.
L'hockey in line possiede tutte le caratteristiche per raggiungere la popolarità degli sport
tradizionali, perchè offre 40 minuti di gioco effettivo, tecnica, velocità, continuo susseguirsi di
azioni ed emozioni, numerosi goal, imprevedibilità dell'esito dell'incontro sino agli ultimi secondi di
gioco.
Nascita dei Pattini
Il primo moderno pattino convenzionale (four-wheel skate, roller skate o quad roller skate) a 4
ruote con 2 coppie di ruote su treni sterzabili viene attribuito ad un Americano, James Plimpton
che lo realizza intorno al 1860; verso il 1880 si ha anche l'invenzione dei cuscinetti a sfera che
favoriscono la diffusione della nuova invenzione.
Nel nostro secolo, più esattamente nei primi anni '80, i fratelli Olson (giocatori di hockey su
ghiaccio) dopo aver ritrovato in un magazzino un vecchio pattino, lo modificano ed iniziano la
produzione di pattini in linea, concepiti .originariamente per l'allenamento dell'attività su ghiaccio,
fondando la Rollerblade.
Regole ed attrezzatura
Il campo di gioco
I giocatori in campo sono 4 più il portiere, con la possibilità di continui cambi. Nelle partite di
campionato i giocatori variano da un minimo di 6 ad un massimo di 14 in movimento più due
portieri.
Il gioco consiste nel far entrare un disco di plastica nella porta della squadra avversaria
spingendolo con un bastone chiamato mazza.
L'ingaggio ha luogo sul punto centrale del campo all'inizio di ogni tempo, ad un cambio campo,
dopo una rete o in seguito ad un errore arbitrale. Gli altri ingaggi possono avere luogo sui quattro
punti al limite delle zone del portiere o lungo i segmenti immaginari che li collegano nel senso
della lunghezza del campo.
Le mazze, generalmente di legno, o di altro materiale autorizzato, sono di due tipi: per giocatore e
per portiere.
Le prime sono più sottili mentre le seconde sono più grosse, adatte per fermare il disco.
I giocatori sono muniti di particolari pattini in linea e, sia per la violenza del gioco, sia per il rischio
di cadute o di essere colpiti dal disco, sono riparati da specifiche protezioni: casco, munito di una
griglia avente delle maglie di una grandezza tale da non permettere il passaggio del manico o
della paletta di un bastone (valido per i nati dopo il 1983), pettorina, paracollo , paragomiti, guanti,
parastinchi, pantaloni imbottiti e conchiglia.
Per il portiere ci sono protezioni particolari, vista la sua funzione in campo, ed aggiuntive, come la
griglia applicata al casco per ripararsi dai tiri in faccia.
L'area di gioco, con pavimentazione perfettamente liscia in legno, asfalto, mattonelle o altro
materiale riconosciuto idoneo, deve essere priva di ostacoli e delimitata, lungo il perimetro, da
una balaustra con angoli arrotondati, in modo da tenere facilmente il disco in gioco, e da una rete
di protezione dietro alle due porte. Le sue dimensioni possono variare da 20 a 30 metri di
larghezza e da 40 a 60 metri di larghezza.
Le porte sono poste a tre metri da fondo campo, in quanto il gioco è ammesso anche dietro ad
esse. Esse sono mobili per evitare che un giocatore possa farsi male urtandole.
Le gare possono essere disputate su piste coperte o scoperte con luce naturale o artificiale.
Le partite di serie A sono di due tempi da venti minuti effettivi ciascuno, mentre quelle delle
squadre giovanili fino ai 18 anni vanno dai tredici minuti di tempo continuato ai quindici di tempo
effettivo.
I falli più gravi vengono puniti con l'espulsione del giocatore che può essere temporanea o
definitiva.
Per le partite di serie A il gioco è diretto da due arbitri, mentre nel campionato giovanile è
presente un solo arbitro che si muove all'interno del campo.
I fondamentali
I fondamentali dell'hockey in line sono:
La pattinata: gli esercizi della pattinata consistono in percorsi, slalom senza disco, frenate e
semplici giri di pista, nonché scatti per la resistenza ed esercizi di equilibrio.
Il passaggio e la ricezione: gli esercizi di passaggio e ricezione variano da quelli molto semplici,
come passare un disco tra due o più giocatori, a quelli più complessi, consistenti in percorsi
prestabiliti che un giocatore deve completare ricevendo il disco da altri giocatori, con tiro in porta
finale.
Il tiro: esistono diversi tipi di tiro (accompagnato, slap, snap) i cui esercizi, come quelli di
passaggio e ricezione, possono variare dalla semplice "mezzaluna", che consiste nel formare un
semicerchio di giocatori che tirano in porta a turno, al più complesso percorso con il disco e tiro
finale.
Il controllo: gli esercizi per il controllo sono compresi in quelli di passaggio e ricezione e tiro, in
quanto alcuni percorsi prevedono, nella loro esecuzione, anche parti relative al controllo del disco
(es. lo slalom).
L'allenamento
L'allenamento adottato dalla squadra a cui appartengo, Ghosts Hockey di Padova, si effettua due
volte alla settimana e si divide in due parti.
La prima parte, seguita da uno specifico preparatore atletico, consiste in circa mezz'ora di
esercizi a secco per il potenzia mento della muscolatura e della resistenza: salita e discesa dalle
scale, sollevamento pesi, corsa, ginnastica generica e flessioni.
La seconda parte, di circa un'ora e mezzo, seguita da un altro allenatore, consiste nel gioco vero
e proprio con esercizi per migliorare la pattinata, il tiro ed altri fondamentali. Si disputa anche una
breve partita per non tralasciare gli schemi, le tattiche e le regole di gioco in vista del campionato.
Naturalmente, negli allenamenti, si possono preferire taluni esercizi a sfavore di altri, qualora
l'allenatore ""ritenga che la squadra debba migliorare o potenziare determinati aspetti di gioco.
Le gualità richieste
Questo sport può essere praticato da tutti, ragazzi e ragazze, anche da chi non ha mai messo un
paio di pattini ai piedi.
Sembra difficile, ma, specie fra i più piccoli, imparare è molto semplice e veloce. Chi ha una
predisposizione all'equilibrio è più avvantaggiato, ma l'ausilio della mazza risolve questo
problema, in quanto risulta essere un buon punto d'appoggio.
Essendo uno sport di contatto, anche la prestanza fisica ha la sua importanza. Se però la "mole"
non aiuta, si sopperisce a questa mancanza con scatto, velocità ed astuzia.
Anche la grinta e la tenacia non sono da sottovalutare perché, come in ogni sport, bisogna dare
tutto ed ogni disco si deve giocare fino alla fine.
Anche se non sembra, questo sport non è più pericoloso di altri, almeno ai livelli giovanili.
Naturalmente qualche botta o qualche livido sono d'obbligo, come d'altronde capita nella maggior
parte delle discipline sportive che prevedono un contatto diretto con l'avversario.
Il mio percorso
Ho iniziato a praticare questo sport con grande entusiasmo.
I motivi per cui l'ho scelto sono due: pensavo di essere abbastanza bravo a pattinare e il semplice
pattinaggio di velocità mi sembrava noioso.
Rispetto a coloro che già praticavano l'hockey in line avevo tanto da imparare, ma ben presto ho
migliorato il mio modo di pattinare e ho imparato a colpire con forza il disco (cosa che mi era
difficile a causa del fisico piuttosto esile).
Successivamente mi sono proposto per fare il portiere, figura che normalmente pochi giocatori
accettano di buon grado. In effetti non avendo un'indole molto aggressiva, il ruolo di portiere era
quello che meglio si adattava al mio carattere.
Pertanto, ho seguito un allenamento specifico ed ho ritagliato uno spazio tutto mio in squadra con
grande soddisfazione, in quanto ho avuto da subito la fiducia dei miei compagni.
Quest'anno però ho voluto riprendere a fare il giocatore con pieno accordo dell'allenatore. Infatti
chi fa il portiere, stando comunque fermo in porta, perde l'agilità nel pattinare, mentre, almeno al
nostro livello, è giusto che tutte le capacità siano sviluppate.
Pertanto ora gioco in difesa, anche se sostituisco l'attuale portiere quando è necessario.
Un fatto molto positivo è che tra noi compagni c'è molta collaborazione e non solo tra gruppi della
stessa età. Ci prendiamo spesso in giro, ma quando serve ci aiutiamo.
L'allenatore stesso, oltre a voler naturalmente raggiungere buoni risultati tecnici, punta al fatto
che ci sia affiatamento e rispetto reciproco.
Anche questo aspetto influisce in campo e una buona intesa tra noi aiuta a migliorare il gioco.
L'hockey in line è uno sport molto recente e non molto conosciuto, ma in continua e costante
evoluzione.
A dimostrazione di ciò sta il fatto che la squadra di serie A 1 di Padova, fondata nel 1994, ha
avuto una costante crescita partendo dalla serie B e raggiungendo in pochi anni i massimi livelli,
fino a vincere nel 2003 il titolo di Campioni d'Italia e vice Campioni d'Europa.
Proprio perché non è così diffuso come altri sport, le strutture attrezzate per la sua pratica non
sono molte.
Noi tentiamo di pubblicizzarlo il più possibil_, affinché possa diventare una valida alternativa per
coloro che non hanno ancora trovato uno sport adatto alle loro caratteristiche o che li soddisfi
pienamente.
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