L` Algeria protagonista del prossimo
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L` Algeria protagonista del prossimo
Piacenza 24 > Eventi e Spettacoli > Piacenza L' Algeria protagonista del prossimo appuntamento di Dal Mississippi al Po Piacenza - Palazzo Gotico - martedì 23 giugno 2015 - 10:09 Algeria Sabato 27 Giugno 2015 continua a Piacenza il festival internazionale DAL MISSISSIPPI AL PO. Sotto i portici diPalazzo Gotico alle 21 Incontro Letterario Internazionale "Algeria, un ponte tra i travagli dell’Europa e le angosce del nuovo Islam". Condurrà la serata Ilaria Guidantoni, Giornalista e scrittrice, frequentatrice e conoscitrice del mondo Arabo, autore di Marsiglia Algeri, viaggio al chiaro di luna(Albeggi Edizioni). Aziz Chouaki – Autore berbero di La stella di Algeri (E/O Edizioni), penna scomoda e narratore autentico Nacera Benali – Giornalista e medico algerina, residente da anni in Italia, osservatrice lucida della situazione nel suo paese d’origine e dello scontro tra mondo arabo e occidentale Faris Amine – Musicista Tuareg maliano. Dalle 22 Live Music, Palco Internazionale Algeri, la “Bianca”, una città avvolta in una luce di struggente bellezza, ancora chiusa nella paura del terrorismo e nell’orgoglio della guerra d’Indipendenza, perennemente in bilico tra l’anima autoctona - con le donne quasi tutte velate e truccatissime - e la tentazione francese, con l’intellighentia algerina espatriata in Francia e i giovani che vanno a Parigi per vestirsi e studiare. Questo terzo libro della collana REvolution di Albeggi Edizioni, Marsiglia-Algeri, viaggio al chiaro di luna (364 pagg., 16 euro, ISBN 9788898795062), racconta un Paese affascinante e criptico: l’Algeria. Ilaria Guidantoni, che ha già pubblicato per Albeggi Edizioni sulla transizione tunisina e si cimenta nuovamente col Mediterraneo. Attraverso questo viaggio l'autrice prova a immaginare il futuro dell'Algeria se essa saprà riconquistare l'anima mediterranea, diventando un punto di riferimento a livello internazionale in materia di politica energetica, lotta al terrorismo nel Nord Africa e valorizzazione delle minoranze linguistiche. Scrive ANSAmed in una recensione di Cristiana Missori del 9 dicembre: “Algeri è cristallizzata nella memoria, paralizzata dalla paura, vittima del terrorismo, che ha prodotto suo malgrado, condannata dal mondo come se ne fosse stata l'artefice, in bilico perennemente tra la tentazione francese e l'anima autoctona”. Guidantoni scatta una fotografia nitida di un Paese costantemente in bilico tra modernismo e tradizione, diffidente, timoroso di essere travisato, di essere mal visto e mal interpretato, fiero, molto spesso duro, piegato da un “decennio nero” in cui il terrorismo ha fatto circa 150 mila vittime. Oggi, però, “è possibile parlare di uno spiraglio. Il vento sembra infatti essere cambiato”. Esistono infatti, sostiene la scrittrice, opportunità di sviluppo sia sotto il profilo politico, economico, di cooperazione, del turismo. “Forse il vento sta girando e la nuova brezza è una tentazione mediterranea”. L'Algeria, rimarca, “gode del sostegno degli Stati Uniti in vista della lotta al terrorismo in Mali e nel Nord Africa. E se non credessero al potenziale sviluppo del Paese - oltre che per i loro fini utilitaristici - gli americani non sosterrebbero l'Algeria”. La speranza di questo Paese si chiama Orano, la città di Camus, che sta investendo nel settore della ricezione; Costantina, che nel 2015 sarà capitale della cultura del mondo arabo, e Annaba, la città della quale il berbero e forse l'algerino più famoso al mondo, Sant'Agostino, fu vescovo. Il viaggio si sviluppa ascoltando le voci di femministe, intellettuali, artisti e imprenditori; tra queste Louisette Ighilahriz - moujahidate, ovvero partigiana e combattente della guerra d'Indipendenza - gli scrittori Yasmina Khadra e Amara Lakhous; Henri Teissier, arcivescovo emerito di Algeri, Abdelkhader Abdi, designer a Parigi, Nacila Bouhired, giornalista di radio al-Bahdja. Il volume raccoglie anche una selezione di fotografie in bianco e nero dell’Algeri di oggi, scattate dalla stessa autrice e da Maria Paola Palladino, arabista e islamista, Presidente dell’Associazione italo-algerina Jawhara, che ha collaborato al reportage. Ilaria Guidantoni, giornalista, blogger e scrittrice, vive e lavora tra Roma, Milano e Tunisi. Appassionata di letteratura araba, si è dedicata soprattutto al Maghreb francofono dove in parte vive, studia la lingua araba e svolge attività professionale e di ricerca nell’ambito del dialogo tra la sponda nord e sud del Mediterraneo, in particolare in tema di confronto tra le religioni, evoluzione socio-politico-culturale dell’area, diritti delle donne e rilettura della storia e delle relazioni tra i popoli. Tra i lavori pubblicati: l’instant book I giorni del gelsomino (P&I Edizioni, 2011); il romanzo verità Tunisi, taxi di sola andata (NO REPLY Editore, 2012) il reportage Chiacchiere, datteri e thé. Tunisi, viaggio in una società che cambia (Albeggi Edizioni, 2013), il racconto Chéhérazade non abita qui nel libro collettivo uscito il 25 novembre 2013 contro la violenza sulle donne, dal titolo Chiamarlo amore non si può (Casa Editrice Mammeonline). Nel 2014 ha collaborato con il Dizionario Enciclopedico delle Migrazioni Italiane nel Mondo (SERItaliAteneo); nel 2015 sono usciti Il potere delle donne arabe (Mimesis Edizioni) e Corrispondenze mediterranee, viaggio nel sale e nel vento (Oltre Edizioni). Ha partecipato in rappresentanza dell’Italia a Tunisi al I Forum internazionale sulle identità multiple nell’area dell’Euro-Maghreb organizzato dalla Commissione europea nel 2013. Ha ricevuto il riconoscimento della Giuria internazionale del premio per i Diritti Umani 2014, XV d'Oriente, Omaggio a Nelson Mandela. edizione Salento porta