A Ravenna la IX edizione del festival di musica

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A Ravenna la IX edizione del festival di musica
A Ravenna la IX edizione di Transmissions, festival di musica
contemporanea e sperimentale
Lunedì 21 Novembre 2016
Curatore Bruno Dorella che, nella scelta della line up, ha guardato a "contemporaneità,
curiosità, eclettismo e genere"
I Jaga jazzist aprono il festival all'AlmagiÃ
È stata presentata stamattina nella Residenza municipale di Ravenna la IX edizione del festival Transmissions, curata da
Bruno Dorella. Transmissions è il festival di musica contemporanea e sperimentale che l’associazione culturale Bronson
organizza tra il Bronson di Madonna dell’Albero, l’Almagià e l’evento speciale "Transmissions Off" al Museo d’Arte della città
di Ravenna nella giornata di domenica, da venerdì 25 a domenica 27 novembre 2016.
Questo il “cast” di artisti che comporrà il cartellone:
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Jaga Jazzist (Nor)
Mykki Blanco (Usa)
Sarah Neufeld (Usa)
Heather Leigh (Usa)
Azdora with special guest ?Alos (Italia)
Feldermelder (Svizzera)
Klaus Legal (Francia)
Nicola Ratti (Italia)
Moder (Italia)
Giovanni Lami (Italia)
Le Singe Blanc (Francia)
In Between (Italia)
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Nelle scorse otto edizioni il festival Transmissions ha davvero esplorato praticamente tutti gli ambiti della musica
sperimentale e di ricerca, offrendo di anno in anno uno spaccato composito dell’attuale scena avanguardistica. E se
Transmissions si è dunque sempre caratterizzato come uno degli appuntamenti che in Europa meglio riuscivano a coniugare
generi diversi e una bilanciata alchimia tra nomi noti ed emergenti delle varie scene, quest’anno la situazione si fa ancora più
poliedrica, grazie alla curatela di Bruno Dorella (che prende le redini di Transmissions dopo Stephen O’Malley, Daniel
O’Sullivan, A Hawk and a Hacksaw e Nico Vascellari), uno degli artisti meno catalogabili del panorama musicale nazionale
e mondiale, in virtù dei progetti radicalmente diversi a cui ha dato vita, da Ronin a Bachi da Pietra, da OvO a Byzantium
Experimental Orchestra.
«Transmissions è un festival audace nell’ambito della musica contemporanea – spiega Bruno Dorella –. In qualità di curatore
avevo in mente fin dall’inizio alcune precise parole chiave nella scelta della line up di questa nona edizione:
contemporaneità, curiosità, eclettismo e genere.
Contemporaneità perché siamo nel 2016 e vogliamo guardare avanti e non indietro. Curiosità perché è ciò che ci mantiene
giovani e vivi. Eclettismo perché è quello che occorre per mantenere buoni gusti musicali. Genere perché sono stanco di
festival in cui sul palco si vedono solo uomini. Ogni artista sarà a Transmissions IX per un motivo specifico. E devo dire che
sono assolutamente soddisfatto di questa line up».
Transmissions IX si presenta allora come un festival quasi tutto da scoprire, con artisti rari da vedere dal vivo (soprattutto in
Italia) ma ben bilanciato dalla presenza di nomi guida dell’avanguardia con alcune scommesse volute.
Il programma delle tre serate ravennati
Il venerdì all’Almagià troviamo un nome che non avrebbe nemmeno bisogno di presentazioni, quello dei norvegesi Jaga
jazzist, super-gruppo fondato nel 1994 dai fratelli cantautori Lars e Martin Horntveth che torna dopo tantissimi anni in Italia
con il suo geniale ed esplosivo mix di elettronica, nu-jazz, post rock, prog, synth music, sci-fi e brostep. Poi Sarah Neufeld,
che tutti conoscono come spina dorsale di Arcade Fire e Bell Orchestre e per la recente collaborazione con Colin Stetson, ma
che a Transmissions presenta il suo secondo lavoro solista “The Ridge”, uno dei dischi più interessanti del 2016. Dalla
Francia, l’unico gruppo rock del festival, i Le Singe Blanc, in circolazione da ormai dodici anni, fortemente voluti da Dorella,
che li considera imprescindibili nel panorama rock europeo. Ad aprire e chiudere la prima serata due ravennati: Giovanni
Lami, quotatissimo field recordist e musicista che lavora all’interno del soundscape, della ricerca elettroacustica e della
sound-ecology, che presenta il nuovo album “Bias”. E In Between, progetto solista di Luca Maria Baldini dei Kisses From
Mars, in cui chitarre, synth, piano forte, voci e field recordings si fondono creando un sound che si può collocare
nell'elettronica ambient.
Sabato 26, al Bronson, ecco poi un’altra lista di nomi senza punti deboli, con il fenomeno rap del momento, Mykki Blanco,
che presenta per la prima volta in Italia il nuovissimo album “Mykki”, prodotto da Woodkid e Jeremiah Meece. Blanco è tra i
soggetti preferiti dal fotografo Terry Richardson, si è già esibito al fianco di star come Bjork, Grimes, Kanye West e FKA Twigs
ed è adorato da Azealia Banks, che definisce la sua musica “il futuro”. Un progetto davvero inedito e inusuale è poi Azdora,
nato da un’idea dell’artista visivo, musicista e direttore di scena svedese Markus Öhrn, che con il coinvolgimento di Stefania
“?Alos” Pedretti degli OvO ha dato vita a un complesso black metal noise di mature signore di Santarcangelo. Altro artista
fortemente voluto dal curatore di Transmissions IX, lo svizzero Feldermelder (al secolo Manuel Oberholzer) si presenta per
un set elettronico insieme a un video-artist, per creare quello che Dorella definisce «un impatto visivo pazzesco, come da
tempo non si vedeva» e per rivelarsi forse la sorpresa del festival. Ancora rap in questa serata con il ravennate Moder, tra i
fondatori della posse Il Lato Oscuro della Costa ma da anni impegnatissimo sul fronte solista e come organizzatore dell’Under
Festival.
Evento speciale: Transmissons off
L’ultima giornata del festival, quella di domenica 27 novembre, si chiama “Transmissions Off” e si svolge interamente al
Museo d’Arte della città di Ravenna. Qui ci sarà Heather Leigh, l’incredibile chitarrista della West Virginia che dopo aver
collaborato anche col mostro sacro dell’impro jazz Peter Brötzmann (anch’egli ospite di Transmissions nel 2012), nel 2015 ha
finalmente registrato il primo vero album in studio: “I Abused Animal”, pubblicato da Stephen O’Malley sulla sua Ideologic
Organ e Peter Rehberg di Editions Mego. Anche il milanese Nicola Ratti ha iniziato la sua carriera musicale come chitarrista,
ma ultimamente il suo approccio eÌ€ più focalizzato sulla sperimentazione analogica e installazioni sonore. Il suggestivo
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spazio del Mar sarà l’ideale per il suo live-set. Poi ecco un nome praticamente sconosciuto in Italia, ma che in Francia si sta
facendo un notevole seguito: Klaus Legal è un progetto noise multisensoriale di difficile collocazione, spesso descritto come
«techno accecante, elettronica per non-epilettici, musica industriale per gli occhi e le orecchie». Un biglietto da visita
decisamente interessante.
Performance e mostre
La giornata Transmissions Off al Mar proporrà anche una serie di mostre (che saranno visibili fino all'8 gennaio 2017) e
performance: MARTE 80 mesh - la forma del suono è la terza edizione del progetto acustico-visuale nato da un’idea di
CaCO3 e realizzato con il coordinamento organizzativo di Daniele Torcellini, a cura di Marte Associazione Culturale. Il
progetto, il cui sviluppo è stato curato da Alessio Buttazzoni, ha l’obiettivo di indagare i concetti che appartengono al
linguaggio del mosaico – aggregazione e disaggregazione, schema, ripetizione e modularità – attraverso l’utilizzo del suono e
delle sue possibilità morfogenetiche. L’edizione 2016 vede il giovane compositore trentino Raul Masu quale autore di una
composizione per computer music e violoncello (Giacomo Gaudenzi). La composizione è stata realizzata, durante una
residenza presso il Bronson di Ravenna, attraverso un processo creativo fondato sull’interazione tra visione e ascolto.
Il fotografo ravennate Adriano Zanni allestisce invece al Mar la mostra Cosa Resta (racconti d’osservazione), la Ravenna
post-“Deserto Rosso”, un’esplorazione fotografica del territorio in cui viviamo, una ricerca sul paesaggio urbano, vedute delle
città e dei suoi aspetti meno noti ed esplorati.
Providence 2000-2010 - The Noise Decade è poi il titolo della mostra curata dalla statunitense Pippi Zornoza, che esplora i
dieci anni della prolifica scena noise di Providence, nello stato del Rhode Island, tramite le splendide locandine artistiche di
Alison Nitkiewicz (Dirt Palace, Witch Clvb), Mickey Zacchilli (Price Tapes, Ccool Dog, ex Dirt Palace), Eli Von Manuscript
(Humanbeast, Gross Domestic Product Label), Adam Morowski (Time Ghost, Ran The Underground Space Paragon).
Infine la fotografa Silvia Bigi, insieme a Serena Dibiase, propone la mostra Echo. Last things, di cui ci sarà una preview
alla Lilith Studio Gallery (venerdì 25 novembre alle 19).
Il curatore
Bruno Dorella, nato nel 1973, abbandona gli studi letterari nel 1997 per prendere il treno del rock and roll, che all'epoca per lui
si chiama Wolfango. Meteora di breve successo e durata, ma sufficiente a fargli capire che quella è la vita che vuole. Fonda
l'etichetta Bar La Muerte nel 1999 (la chiuderà nel 2012). Fonda gli OvO nel 2000, i Ronin nel 2001, i Bachi Da Pietra nel
2005. Tutti e tre i gruppi sono ancora attivi, e lo hanno portato a incidere decine di album e a fare tour in tutto il mondo. Lavora
anche a diverse colonne sonore per il cinema. E nel 2014 diventa direttore della Byzantium Experimental Orchestra.
Spettacolo
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