Distretto abbigliamento Valle del Liri

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Distretto abbigliamento Valle del Liri
Sezione anagrafica
Denominazione
Distretto Industriale dell’abbigliamento della Valle del Liri
Sede del Distretto
L’area del Distretto Industriale della Valle del Liri localizzata attorno al bacino idrografico del
fiume Liri, comprende 20 comuni della Provincia di Frosinone (Alvito, Arce, Arpino,Boville
Ernica, Broccostella, Castelnuovo Parano, Gallinaro, Isola delLiri, Monte S.Giovanni Campano,
Pescosolido, Pico, Pignataro Interramna, Ripi, San Donato Val Comino, S.Giorgio a Liri,
S.EliaFiumerapido, Sora, Strangolagalli, Veroli, Villa Latina), collocati nell’area compresa tra i
Monti Ernici ed il Parco Nazionale d’Abruzzo. Il territorio distrettuale si estende a sud-est nella
Valle di Comino, allungandosi fino ai comuni situati alla periferia del cassinate, mentre nella
zona ovest tocca i comuni di Veroli e Boville.
Specializzazione produttiva
Il distretto industriale "Valle del Liri" è specializzato nel settore del Vestiario, e più
precisamente nella confezione di articoli di vestiario ed accessori. Le aziende localizzate nel
distretto sono per la maggior parte specializzate nella confezione di capi di abbigliamento
esterno, quali indumenti da lavoro, biancheria personale, abbigliamento sportivo, realizzati
utilizzando materiali non di propria produzione (tessuti, filatiti, etc.). I rapporti di produzione
sono per lo più di tipo conto terzista e circa il 40% delle aziende produce semilavorati e
prodotti finiti non destinati alla commercializzazione. Il 5% delle imprese esporta all’estero.
La filiera comprende anche attività di sviluppo della modellistica attraverso sistemi
computerizzati, così come sono presenti aziende specializzate nell'automazione dei processi.
Importanti stilisti dell'alta moda, per la realizzazione dei capi di abbigliamento, si rivolgono ai
confezionisti del distretto della"Valle del Liri".
Ambiti merceologici del Distretto Industriale dell’abbigliamento della Valle del Liri
(Codici Ateco 2007)
14.1 CONFEZIONE DI ARTICOLI DI ABBIGLIAMENTO (ESCLUSO ABBIGLIAMENTO IN
PELLICCIA)
14.12 Confezione di indumenti da lavoro
14.12.0 Confezione di camici, divise ed altri indumenti da lavoro
14.13 Confezione di altro abbigliamento esterno
14.13.1 Confezione in serie di abbigliamento esterno
14.13.2 Sartoria e confezione su misura di abbigliamento esterno
14.14 Confezione di biancheria intima
14.14.0 Confezione di camice, T-shirt, corsetteria e altra biancheria intima
14.19 Confezione di altri articoli di abbigliamento ed accessori
14.19.1 Confezioni varie e accessori per l'abbigliamento
14.19.2 Confezioni di abbigliamento sportivo o indumenti particolari
Ente di riferimento delDistretto
Camera di Commercio di Frosinone
Viale Roma, 9
03100 Frosinone
Tel 0775 275248 | 0775 275230 | 0775 275223
Fax 0775 270442
www.fr.camcom.it
[email protected]
Riconoscimento regionale e Normativa di riferimento
Il riconoscimento del Distretto Industriale da parte della Regione Lazio è avvenuto con
Deliberazione della Giunta Regionale 11 aprile 2003, n. 311 - Legge regionale 19 dicembre
2001, n. 36, Prima attuazione. Individuazione e organizzazione dei sistemi produttivi locali, dei
distretti industriali e delle aree laziali d’investimento.
LEGGI REGIONALI
Legge Regionale 19 Dicembre 2001, n. 36 - Norme per l'incremento dello sviluppo economico,
della coesione sociale e dell'occupazione nel Lazio. Individuazione e organizzazione dei sistemi
produttivi locali, dei distretti industriali e delle aree laziali di investimento.
[ Legge Regionale 19 dicembre 2001, n. 36 ]
Legge 29 dicembre 2003, n. 376 - "Finanziamento di interventi per opere pubbliche"
[ Legge 29 dicembre 2003, n. 376 ]
DELIBERAZIONI DELLA GIUNTA REGIONALE
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 11 aprile 2003, n. 311 - Legge regionale 19
dicembre 2001, n. 36, Prima attuazione. Individuazione e organizzazione dei sistemi produttivi
locali, dei distretti industriali e delle aree laziali d’investimento.
[ Deliberazione della Giunta regionale 11 aprile 2003, n. 311 ]
Deliberazione Giunta Regionale n. 495 del 19 Aprile 2002 “Composizione dei tavoli di analisi,
studio e proposta ai fini della individuazione dei sistemi produttivi locali, dei Distretti industriali
e delle aree laziali di investimento previsti dalla L.R. 36/2001”.
Delibera della Giunta Regionale n. 135 del 8 Febbraio 2002 “Legge regionale n.36/2001 Prima attuazione – Individuazione e organizzazione dei sistemi produttivi locali, dei distretti
industriali e delle aree laziali di investimento”.
Regolamento Regionale 28 ottobre 2002, n. 2 “Regolamento per il finanziamento dei sistemi
produttivi locali, dei Distretti industriali e delle aree laziali di investimento”.
[ Nota della Direzione Regionale Attività Produttive del 17 febbraio 2003 ]
Per ulteriori approfondimenti:
http://www.distrettoabbigliamentovalleliri.it/normativa.asp
Il distretto aderisce alla Federazione Italiana Distretti
Dati quantitativi
N. Imprese (2009)
N. Imprese fino a 49 addetti (2008)
N. Addetti (2008)
Export 2009 (Ml Euro)
353
180 (98,90%)
993
10
Var.%
Var.%
Var.%
Var.%
Imprese (2009/2007)
Imprese fino a 49 addetti (2008/2007)
Addetti (2008/2007)
Export 2009/2008
+76,50
-9,09
-12,85
-23,08
Dati qualitativi
Breve presentazione e descrizione del Distretto
Il distretto della Valle del Liri trae origine, intorno al 1970, dalla crisi industriale della Bassetti,
una grande impresa di abbigliamento situata tra le due cittadine di Isola del Liri e Sora: ex
dipendenti della Bassetti, con ottime capacità tecniche di confezione, non trovando lavoro,
iniziarono a comprare macchine da cucire, assunsero manodopera e cominciarono a fare
abbigliamento su misura nelle loro abitazioni e, favoriti dal mercato in forte espansione,
diventarono piccoli imprenditori.
La nascita del distretto nella Valle del Liri avviene, dunque, in modo casuale, sporadico e un
po’ improvvisato seguendo un percorso simile a quello dei più famosi distretti del nord-est
Italia.
La specializzazione produttiva prevalente è nel confezionamento di capi d'abbigliamento
esterno, realizzati principalmente in conto lavorazione (circa il 40% delle imprese realizzano
semi - lavorati e finiti non destinati alla commercializzazione) e sul segmento medio medio/fine donna.
I dati evidenziano una dimensione distrettuale dominata da piccole imprese (dimensione media
sotto i 10 addetti), pur non mancando imprese che presentano organici con oltre 30 e più
addetti.
Il 40% delle imprese ha una natura contoterzista e quindi produce semilavorati e prodotti finiti
su specifiche richieste tecniche del committente.
Le imprese del distretto si caratterizzano prevalentemente per due tipologie:
-imprese a ciclo di lavorazione completo (taglio - confezionamento - stiro), a cui si stima
appartengano tutte le imprese maggiormente strutturate, prevalentemente collocate
nella fascia da 10 a 50 addetti
-imprese a ciclo di lavorazione parziale (solo confezionamento), a cui si stimano
appartenere le imprese di micro dimensione, quelle al di sotto dei 10 addetti.
Il modo in cui viene effettuata la produzione dipende proprio dal tipo di commessa che le
imprese ricevono; in tal senso si distingue il Pronto Moda dal Programmato. Nel Pronto Moda i
committenti sono imprese commerciali, che richiedono al terzista la produzione seguendo la
dinamicità e gli impulsi del mercato; tali imprese non potendo programmare la produzione e
dovendo produrre in tempi rapidi capi con caratteristiche sempre diverse, devono far leva
sull’abilità e sull’elevata flessibilità delle maestranze. Nel Programmato, invece, i committenti
sono grandi imprese industriali che programmano la produzione per tempo. Lavorando su
questo tipo di commesse i terzisti della Valle del Liri sfruttano appieno le loro capacità, possono
investire nella ricerca, nel design e nel personale e quindi offrono un prodotto di alta qualità.
Le imprese esportatrici risultano, data la vocazione conto terzista del distretto, estremamente
poche, pari a non oltre il 5% delle imprese totali; queste tuttavia destinano all'esportazione un
valore stimabile in circa il 20% del proprio fatturato. Gran parte del valore si riferisce ad
attività di lavorazione pagate dai committenti, che a loro volta operano su mercati nazionali ed
internazionali; la qualità della lavorazione incorpora quindi i fattori moda dell'esportazione, ma
le imprese non interagiscono direttamente con i mercati di riferimento.
La filiera del sistema moda di riferimento della provincia abbraccia sia attività meccaniche di
produzione di macchine ed accessori di produzione sia la produzione di articoli di maglieria.
I principali fattori di debolezza sono:
•
•
•
•
crisi del settore moda legata principalmente alla concorrenza internazionale;
scarsa propensione all’associazionismo da parte delle imprese;
debolezza delle politiche di commercializzazione, di marchio e di internazionalizzazione;
scarso coordinamento tra le iniziative avviate sul territorio.
Strategie di Sviluppo del Distretto
La Camera di Commercio di Frosinone, in collaborazione con la CNA di Frosinone e con
l’adesione della società Sviluppo Tessile Lazio (nella quale sono presenti anche le imprese e
l’Amministrazione Provinciale di Forsinone), ha programmato gli interventi per la realizzazione
di:
1. banca-dati delle imprese del distretto;
2. catalogo delle imprese del distretto;
3. campagna promozionale rivolta ai grandi committenti nazionali del settore
dell’abbigliamento;
4. incontri e contatti con i grandi committenti nazionali del settore dell’abbigliamento;
5. ciclo di workshop tematici di approfondimento.
In particolare, a partire dagli anni '90 è stata attuata una strategia volta a promuovere ed
indirizzare la valorizzazione delle attività produttive locali del settore dell'abbigliamento,
presenti nella provincia e segnatamente nei comuni della valle del Liri.
In questa strategia un ruolo di primo piano è stato svolto dai progetti speciali e dai servizi di
assistenza tecnica che hanno promosso e realizzato interventi diretti nelle imprese ed in
raggruppamenti di imprese e dato luogo ad azioni di sistema, potendo contare sugli strumenti
finanziari previsti dalle politiche regionali, per l'innovazione, la diversificazione, la formazione,
dell' Unione Europea, Stato e regione Lazio.
Inoltre, sono emersi alcuni processi di auto aggregazione tra imprese locali e la pubblica
amministrazione ha, con varie modalità, corrisposto a specifici fabbisogni: è il caso della
struttura d'accoglienza per imprese del settore abbigliamento di Sora - Località Schito, di
proprietà del Comune e realizzata con il finanziamento totale dell'Unione Europea, dove, dal
1999, sono localizzate otto imprese, raggruppate nel consorzio "Centro Tessile Abbigliamento
(CTA)".
Nell’ambito del più ampio tema delle conoscenze, competenze e saperi, detenuti dalle
organizzazioni produttive e dai lavoratori, l'investimento sulla conoscenza è ritenuto un fattore
strategico ed è stato oggetto di un'importante azione di sistema nel campo della formazione
dei lavoratori occupati in imprese locali del settore abbigliamento, che ha contribuito ad
evidenziare il ruolo della formazione sul lavoro e del tutoring esperto nelle imprese. Il Progetto
PEPLO (giugno 2000) coinvolgeva complessivamente, nel quadro di un piano formativo
territoriale e settoriale concordato da CNA ed Organizzazioni Sindacali dei Lavoratori, venti
imprese ed ottanta lavoratori.
Organismi di rappresentanza e di governance distrettuale
La Legge Regionale che disciplina il riconoscimento dei distretti industriali all’interno della
Regione Lazio (LR n.36 del 19 dicembre 2001) dispone (all’art.7) che le funzioni
amministrative relative alla organizzazione ed al coordinamento dei distretti
industriali, dei sistemi produttivi locali e delle aree laziali di investimento sono affidate
all’Agenzia Sviluppo Lazio.
L’Agenzia Sviluppo Lazio, in conformità alla legislazione vigente e agli indirizzi della
programmazione statale e regionale, provvede, in particolare, ai seguenti adempimenti:
•redige, sulla base delle proposte formulate dagli enti locali interessati, dalle camere di
commercio, industria, artigianato e agricoltura, dalle associazioni di categoria e dalle
organizzazioni sindacali, gli schemi dei programmi di sviluppo dei sistemi produttivi
locali, dei distretti industriali e delle aree laziali di investimento e ne promuove
l’attuazione;
•promuove l’utilizzo delle risorse che la Regione e gli enti locali assegnano allo sviluppo dei
sistemi produttivi locali, dei distretti industriali e delle aree laziali di investimento;
La Camera di Commercio di Frosinone ha provveduto a costituire in data 14 Aprile 2003
ilComitato per lo sviluppo dei distretti industriali e dei sistemi produttivi locali, più
brevemente definiti come "Comitati di distretto".
La finalità di tali comitati sarà l'individuazione e la realizzazione di tutte le iniziative di
supporto, di consolidamento e di promozione dei territori ricompresi nelle tre aree individuate
dalla Regione Lazio.
A tal fine è stata mantenuta la struttura del precedente Tavolo Tecnico Provinciale, con
l'integrazione del direttore dell'ASI e del Sindaco di Anagni, in rappresentanza dei territori
ricompresi nel Sistema Produttivo Locale del chimico-farmaceutico.
Presenza di centri servizio a supporto delle attività e delle strategie distrettuali
Particolarmente attiva e ricca di iniziative dedicate al distretto dell'abbigliamento della valle del
Liriè la collaborazione tra la CNA Frosinone e la CCIAA Frosinone, che da sempre hanno fatto
del settore abbigliamento un perno strategico di intervento a favore delle imprese.
Dall’anno 2003, le attività del Distretto beneficiano del supporto della società "Sviluppo
Tessile Lazio", Società consortile a responsabilità limitata, partecipata da imprese locali,
CCIAA di Frosinone, CNA Frosinone, Lega delle Cooperative di Frosinone, Provincia di
Frosinone.
La Società, in stretta collaborazione con il CITER di Carpi (Centro Informazione Tessile
dell’Emilia Romagna), svolge attività di servizi nei confronti delle imprese dell’abbigliamento
della provincia di Frosinone e promuove opportuni interventi e attività di ricerca, formazione,
informazione ecc., proponendosi quindi come strumento primario della programmazione
economica provinciale per tale settore produttivo.
STL Sviluppo Tessile Lazio
Tel. 0775/8228223
www.cnafrosinone.it
[email protected]
CNA Federmoda è l'Unione della CNA per i settori tessile, abbigliamento, confezione,
maglieria, calzature e lavorazioni affini.
All'Associazione aderiscono circa 5.000 imprese artigiane e piccole imprese industriali del
comparto sia produttrici in conto proprio che subfornitrici/produttrici in conto terzi (questi
ultimi sono la maggioranza nella nostra provincia). Essa tutela gli interessi specifici delle
imprese del settore, stipula accordi sindacali e contratti di lavoro di categoria, e fornisce
assistenza contrattuale alle imprese associate.
L'Unione CNA Federmoda opera a sostegno delle imprese con iniziative e consulenze nel
campo del marketing e della promozione commerciale, dell'innovazione tecnologica,
dell'aggiornamento tecnico e manageriale. Inoltre, l'Associazione promuove e gestisce reti di
servizi per la diffusione delle informazioni, organizza la partecipazione delle imprese a mostre e
fiere di settore in Italia e all'estero, organizza iniziative autonome di promozione delle imprese
del settore, che nella nostra provincia si distribuiscono soprattutto a Sora, Isola del Liri ed in
tutta la Media Valle del Liri.
CNA FEDERMODA
Tel. 0775/8228223
http://www.cnafrosinone.it
[email protected]
Progetti realizzati, da realizzare e in corso di realizzazione
Progetto integrato per il rilancio e lo sviluppo del Distretto dell’Abbigliamento Valle
del Liri: interventi a supporto delle PMI del settore
L’Assessorato alla Piccola e Media Impresa, Commercio e Artigianato della Regione Lazio in
attuazione della legge 376/2003 ha approvato il “Progetto integrato per il rilancio e lo sviluppo
del Distretto dell’Abbigliamento della Valle del Liri” proposto, quale soggetto capofila, dalla
Amministrazione Comunale di Sora.
L’obiettivo del progetto è quello di realizzare un sistema integrato di servizi e infrastrutture per
favorire i processi di sviluppo e di miglioramento della posizione competitiva delle PMI del
settore dell’abbigliamento localizzate nel territorio del Distretto della Valle del Liri, così come
identificato con DGR n. 311 del 11 aprile 2003.
Al fine del raggiungimento degli obiettivi indicati, il progetto prevede le seguenti azioni e
responsabilità attuative:
1.1 interventi di infrastrutturazione tradizionale e tecnologica - soggetto responsabile Comune
di Sora;
1.2 interventi formativi e promozionali - soggetto responsabile Università di Cassino;
1.3 interventi a supporto delle PMI del settore - soggetto responsabile BIC Lazio.
Per maggiori informazioni: BIC Lazio 0680 368 912 [email protected]
Finanziamenti per investimenti
Distretti industriali del Lazio, contributi fino a 300mila euro
Nel mese di Novembre 2008 è stato pubblicato sul Bollettino ufficiale della Regione Lazio
(BURL n. 42 del 14 novembre 2008 - sSpplemento ordinario n. 135) il bando che, in attuazione
del Decreto ministeriale 27 dicembre 2007, concede contributi fino a 300 mila euro a imprese,
associazioni, consorzi e società consortili in alcuni distretti industriali e sistemi produttivi laziali.
Il bando finanzia le seguenti tipologie di progetti imprenditoriali:
-miglioramento ambientale delle aree produttive
-promozione e diffusione delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (Ict)
risparmio energetico e utilizzo di energia pulita
- sostegno alla logistica del sistema distrettuale
- collaborazione tra distretti di varie regioni per il rafforzamento delle filiere sui mercati
internazionali
Sono ammissibili i progetti con investimento complessivo di spesa di almeno 200
mila euro.
Il limite massimo di contributo concedibile a ogni singolo beneficiario è di 300 mila euro.
Sia la prenotazione telematica attraverso il sito, sia la domanda in formato cartaceo dovranno
essere inviate entro e non oltre il 90° giorno dalla data di pubblicazione del bando.
Maggiori informazioni
Sviluppo Lazio S.p.A.
Servizio Incentivo Regionali
Via Vincenzo Bellini n. 22
00198
Romawww.sviluppo.lazio.it