Modica - Ragusa

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Modica - Ragusa
Modica - Ragusa - Sicilia
Modica
Modica si trova in provincia di Ragusa, nel sud dell’isola siciliana.
Il nome Modica deriva dal fenicio Mùrika che significa roccia nuda.
Il territorio di questa città si estende su un vasto altopiano percorso da profondi canyon.
Ricostruire la storia di questa città e facile e affascinante poiché ci si può perdere tra le infinite
sfumature dell’arte e della storia. Durante la dominazione araba nei documenti ufficiali è citata
con il nome di Mohac o Mudiqah.
La storia di Modica
La storia di Modica nasce con una leggenda che narra di ercole e del fatto che l’eroico
Dio avesse fondato tre città in terra siciliana alle quali aveva dato il nome di Motia in
onore della bella donna greca che lo aveva aiutato a ritrovare i buoi che gli avevano
sottratto (la decima fatica di Ercole). Al di là delle affascinanti leggende della mitologia
greca la storia, attraverso i suoi resti, ci parla di una terra abitata sin dalla preistoria, dal
3200 a.C.
Fu abitata dai Siculi, succeduti dai greci e dai romani, che la fondarono 80 anni prima della
guerra di Troia, 1360 a. C., e le diedero il nome di Mùrika. Ma lo storico Tucidide, in base ai
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suoi studi, sostiene che la città fosse stata fondata 300 anni prima dell’invasione ellenica e
quindi poco prima dell’anno 1000 a. C..
Tracce sicure si sono ritrovate del passaggio dei greci e della progressiva ellenizzazione di
Modica
, nel centro della città,
difatti, sono state scoperte due piccole grotte scavate all’interno della roccia che fungevano da
camere sepolcrali, vista la presenza di elementi tipici delle funzioni funerarie elleniche. Dopo i
greci fu la volta dei romani che la occuparono nel 213 circa a. C. e la trasformarono in città
decumana (colonia romana).
La città fu ridotta alla fame dall’iniquo propretore Verre che venne condannato e esiliato grazie
alle prove, e alle orazioni, di
Cicerone c
he era stato mandato in Sicilia per condurre delle indagini sulla situazione.
Dei periodi successivi c’è ben poco che ci parla di Modica e dei suoi giorni. Sono state rinvenute
delle epigrafi funerarie e delle necropoli che ci parlano della dominazione bizantina e del
passaggio di questo popolo su queste terre e del fatto che Modica fosse divenuta una
roccaforte bizantina. I bizantini furono cacciati dagli arabi che arrivarono intorno all’850. Con
l’arrivo dei Normanni, 1090, Modica divenne un centro di vitale importanza per lo sviluppo della
zona. Nel 1194 è la volta della dominazione sveva. Nel 1270 arrivano gli Angioini e Modica
viene coinvolta nei Vespri Siciliani. I modicani cacciarono i francesi e nominarono
Federico Mosca
, giuda della sommossa, governatore della città. Lo stesso Mosca fu nominato da Pietro I Conte
di Modica e fu messo a capo degli attuali comuni di Modica, Scicli e Pozzallo.
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La Contea di Modica nasceva, come entità autonoma plurifeudale, nel 1296 quando Federico II
d’Aragona
fu nominato re della Sicilia. Per i 500 anni successivi la Contea divenne il più ricco e potente
stato feudale della Sicilia e dell’Italia meridionale. Chiunque fosse nominato Conte di Modica
diventava automaticamente Vicerè del regno e questa sorte toccò alla
famiglia dei Chiaramonte
che governarono la Contea fino al 1392. Successivamente a questa data l’ultima erede della
famiglia dei Chiaramonte sposò l’erede al trono della d’Angiò, che regnavano su Napoli, e
divenne Regina di Napoli per soli tre anni per poi essere ripudiata visto il fallimento della sua
famiglia. Il fallimento della famiglia dei Chiaramonte era stato tramato da
Bernardo Cabrera
che, per impossessarsi di Modica, aveva fatto decapitare Andrea, ultimo sovrano della famiglia
dei Chiaramonte.
Fu così che iniziò il periodo di dominio della famiglia Enriquez-Cabrera. Con questa
famiglia, molto legata alla corona spagnola, Modica fu abbandonata dai regnanti che vi
tornavano solo in rarissime occasioni.
Il prestigio di Modica e della famiglia regnante cresceva sempre si più fino alla conquista
del Regno di Napoli.
Siamo intorno al 1650 circa e la Contea vive il suo periodo di massimo splendore quando anche
la famiglia regnante di Monaco, i Grimaldi, decise di stabilire la sua residenza a Modica, dove
restarono fino al 1918 quando morì l’ultimo erede. Tutta l’area della Contea fu distrutta a seguito
dell’evento sismico del 1693 ma nonostante ciò Modica riuscì a restare un punto di riferimento e
di attrazione della Sicilia sud-est. La ricostruzione della città fu rapida e alla fine Modica si trovò
ad essere ancora più bella.
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Gli edifici danneggiati furono restaurati e ne furono costruiti degli altri, tutti con lo stile allora
imperante: il barocco. Agli inizi del 1700 viene revocata l’investitura a Giovanni Tommaso
Enriquez Cabrera per l’accusa di tradimento e la Contea di Modica fu inclusa nel demanio
spagnolo
dal 1702 al 1713 anno in cui, l’intera
Sicilia, fu concessa al
Duca di Savoia
Vittorio Amedeo II
. Anche la dinastia dovette cedere qualcosa agli spagnoli e si decise che la Contea di Modica
restasse sotto il loro dominio. Nel 1720 tutta la Sicilia passò sotto il potere austriaco di Carlo IV
d’Austria che solo più tardi la concessero nuovamente agli spagnoli. Nel frattempo, non stante
le diverse famiglie regnanti, la Contea di Modica, acquisisce potere, prestigio, ha un
eccezionale sviluppo, sociale economico e culturale grazie allo sviluppo di enti di istruzione
ecclesiastici e laici.
Con l’Unità d’Italia Modica diventa capoluogo di distretto
. Fino al 1930 Modica è stata una delle città più importanti dell’intera Sicilia.
Nel 2002 la città di Modica è stata inserita nella lista dei siti Patrimonio dell’Umanità, sotto la
tutela dell’UNESCO. È stata inserita in questo elenco con tutte le altre città della Val di
Noto (Caltagirone, Militello in val di Catania, Palazzolo Acreide e Scicli) che presentano
una particolare configurazione urbana
. Nella parte vecchia della città,
difatti, le abitazioni, una accanto all’altra, sono le continuazioni di antiche grotte. Nel centro di
Modica colpisce l’ottima conservazione della necropoli del Quartiriccio con una decina di tombe
a forno scavate nella roccia e risalenti al 2200 a. C.. Modica tutta si presenta come un
armonioso intreccio di piccole e caratteristiche vie, scale e piccole case. Le Chiese non si
trovano al centro di grandi piazze, ma su scalinate imponenti o sui pendii delle colline. Lo stile
imperante dei monumenti è l’eccentrico barocco, e nel caso di Modica tardo barocco. Tra gli
illustri personaggi legati alla città di Modica non possiamo dimenticare Salvatore Quasimodo
premio Nobel per la letteratura nel 1959.
Chiese e Monumenti di Modica
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Viste le premesse i luoghi di interesse culturale e artistico sono moltissimi, dalle architetture
religiose a quelle civili.
Il Duomo di San Giorgio è il monumento simbolo del Barocco siciliano, inserito nella lista
Mondiale dai beni dell’umanità dell’UNESCO. L’interno della chiesa è a cinque navate, con 22
colonne che terminano con dei capitelli corinzi. Fra le navate ad attirare l’attenzione vi è un
meraviglioso organo a quattro tastiere costruito tra il 1885 e il 1888. Vari dipinti abbellisco le
mura della Chiesa tra cui L’Assunta di Paladini, la Natività di Carlo Cane e la Madonna della
neve di Mancini e Berrettaro.
Di egual bellezza e fascino è il Duomo di San Pietro. Anch’esso appartiene alla Lista dei Beni
dell’Umanità dell’UNESCO anche se purtroppo nel corso dei secoli è stata più volte
danneggiata da diversi eventi sismici. Dopo il terremoto del 1693 la Chiesa fu restaurata e oggi
si presenta a tre navate interne con 14 colonne , uno stupendo pavimento decorato e
un’imponente scala, con le statue dei dodici apostoli, che conduce all’ingresso. La facciata è
divisa in due ordini e arricchita da quattro statue raffiguranti San Cataldo, Santa Rosalia, San
Pietro e la Madonna. Sul punto più alto si trova la statua di Gesù Cristo in Trionfo.
La Chiesa di Santa Maria del Gesù ha resistito al terremoto del 1693 e per questo motivo
dichiarata Monumento Nazionale. Questa chiesa conserva un bellissimo chiostro con diverse
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colonne decorate e due ordini in stile tardo gotico. Fu costruita nel 1343 per volere della
contessa Giovanna Ximenes di Cabrera ed è in Italia un esemplare unico di quest’arte.
La Chiesa di San Giovanni Evangelista ha subito l’ultimo restauro sul finire del 1800, in stile
neo classico, ma, secondo alcune fonti, è stato il primo edificio religioso della città di Modica. Fu
gravemente danneggiato dal terremoto del 1693 per poi essere ricostruito in stile barocco,
prima dell’ultimo restauro. All’interno è ricca di pregevoli stucchi e vi è conservato il Gruppo
Statuario dell’Addolorata, del ‘500, che è composto dalle statue della Vergine Marie e di Marta
che piangono Gesù appena morto tra le braccia della Maddalena. All’esterno la chiesa vanta
un’imponente scalinata delimitata ai lati da ventisei pilastri, che un tempo sorreggevano
altrettante statue, mentre ora ce ne sono solo tre. La Chiesa si trova nel centro storico della città
e la croce che sormonta la guglia è il punto più alto dell’intera città con i suoi 449 metri.
Percorrendo il sentiero che si trova sul lato della Chiesa è possibile arrivare al Belvedere della
città alta dove l’incanto del paesaggio non potrà che stupire.
L’attuale Palazzo della Cultura, un tempo Monastero delle Benedettine, risale al 1620 circa.
Nel 1637 fu dedicato a San Benedetto e fu requisito dal Governo regio nel 1860. Attualmente
ospita alcuni uffici municipali e il Museo Civico Archeologico dove è possibile ammirare la
piccola statua bronzea di Ercole di Cafeo del III secolo a. C..
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La Chiesa del Carmine è una delle poche che ha resistito all’evento sismico del 1693 e la
facciata è arricchita da un meraviglioso portale del 1300 sormontato da un rosone francescano
in stile gotico. Al’interno si possono ammirare un piccola cappella risalente anch’essa al XIV
secolo, vari resti di affreschi murari e il Gruppo Statuario dell’Annunciazione. Tra le altre chiese
da visitare vi sono quella di San Domenico, quella di Santa Maria di Betlem, il Portale della
Leva, il Convento dei cappuccini e il Santuario della madonna delle Grazie.
Oltre le costruzioni religiose sono molti i luoghi e gli edifici di interesse a partire da Palazzo
Pollara, Palazzo Napolino-Tommasi Rosso, la Casa natale del poeta Quasimodo, il Palazzo
degli Studi, il Teatro Garibaldi e il Palazzo Grimaldi con la sua Pinacoteca. A questi si aggiungo
le architetture militari quali il
Castello dei Conti
di Modica e la Torretta dell’Orologio. Completare un elenco esaustivo di tutto quello che può
essere visitato nella città barocca è un’impresa ardua poiché un pezzo di storia, di culturak, arte
si nasconde in ogni posto.
Diversi sono i siti archeologici che si trovano sul territorio di Modica: Chiesa Rupestre di
San Nicolò Inferiore, Cava Ispica, Cava Lazzaro e Cava dei Servi.
Altre informazioni su Modica
L’economia di Modica è basata prevalentemente sull’agricoltura, la zootecnia,
l’artigianato e l’edilizia anche se negli ultimi anni è in forte crescita anche il turismo
grazie all’inserimento di alcuni monumenti nella Lista dei Beni dell’Umanità da parte
dell’UNESCO.
Nel 2010 la frazione balneare Marina di Modica è stata premiata con tre vele nella Guida
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Blu di Legambiente. Oltre l’arte, la tradizione, la storia e la cultura è possibile trovare anche il
buon cibo e oltre quello tipico siciliano
Modica vanta una delle cioccolate
più buone
fatte secondo un’antica
ricetta azteca lavorata artigianalmente e a bassa temperatura.
Arrivare a Modica è come perdersi nella bellezza del tempo passato, riviverne i fasti e le
emozioni, passeggiare, lontano dal mare, tra i secoli della storia.
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