Call 27 ita

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C'è ancora il lifelong learning?
La democrazia non è soltanto una forma di governo; essa «è
prima di tutto una forma di vita associata, di esperienza
continuamente comunicata. (J. Dewey).
Scadenza per l’invio di contributi: 26 Aprile 2016
Cento anni fa, Dewey sosteneva che l'educazione dovesse essere un luogo di democrazia, di
assunzione di responsabilità e di apertura di nuove possibilità di scelta, che la democrazia cioè non
possa essere “insegnata” senza esperirla.
Con questo numero di Lifelong Lifewide Learning, a partire dalla “visione” di Dewey, ci
chiediamo quali dinamiche stia affrontando oggi il lifelong learning.
Oggi, in Italia, si parla di formazione permanente solo in connessione con la dimensione
occupazionale. Il nostro paese è caratterizzato da livelli di istruzione mediamente bassi. Questo
porta a vedere nella formazione professionalizzante di breve respiro una soluzione facile ai
problemi legati al lavoro e allo sviluppo individuale.
La formazione diventa “addestramento veloce” per rispondere alle esigenze temporanee, ma
immediate, delle aziende. La logica di ridurre le proprie attese per trovare una risposta sembra una
soluzione pragmatica e di buon senso, ma cela trappole di notevole dimensioni: per rispondere a
esigenze di cambiamento e accelerazione del mercato si pensa spesso soltanto a come addestrare le
persone a svolgere mansioni semplici e temporanee. Siamo in presenza di una nuova forma di
"alienazione" basata sulla frammentazione non solo del lavoro ma anche della stessa attività
formativa? Che fine fa, così, la dimensione progettuale a medio e lungo termine, sia in termini di
sviluppo individuale che di reti sociali? Si abbandona ogni finalità di empowerment del soggetto e
della stessa società?
In questo numero accoglieremo le ricerche che indaghino il rischio di parcellizzazione
dell'esperienza lavorativa, il rischio di bulimia formativa; il rischio di pillole formative sconnesse e
prive di un fil rouge; il rischio di una mancanza di progettualità. Si auspica l’invio di ricerche che
consentano di evidenziare la com-presenza di rischi e opportunità e tutte le ricerche evidence based
e teoriche che possano fornire un contributo alla comprensione delle dinamiche in atto.
Quali sono le piste per uscire da questi rischi?
Quali le esperienze di lifelong learning significativo che hanno saputo rispondere anche alle esigenze poste dalla crisi?
Quali le reti, le sinergie, le progettualità possibili per uscire dalla logica del “poco, facile e subito”?
Indicazioni per gli autori: La rivista adotta il formato APA (American Psychological Association), sixth
edition. Le linee guida per la redazione dell’articolo e per l’invio del materiale sono presentate presso
questa pagina http://www.edaforum.it/ojs/index.php/LLL/about/submissions#authorGuidelines
LIFELONG LIFEWIDE LEARNING
Rivista internazionale
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