Ptof - Scuola Europea Paritaria "Fabrizio De Andrè"

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Ptof - Scuola Europea Paritaria "Fabrizio De Andrè"
Istituto Europeo Paritario
“Fabrizio De Andre’”
Via Stazione di Albanella, 12 - Capaccio Paestum (SA)
Istituto di istruzione secondaria di secondo grado tecnico-economico AFM
Istituto di istruzione secondaria di secondo grado tecnico-tecnologico CAT
Istituto di istruzione secondaria di secondo grado professionale Servizi per
l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera
IPSEOA
Piano triennale dell’offerta formativa
Anno Scolastico triennio 2015/2018
ATTO DI INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO
DELIBERATO DAL COLLEGIO DEI DOCENTI
APPROVATO DAL CONSIGLIO D’ISTITUTO
AGGIORNATO NOVEMBRE 2016
PDM IN ALLEGATO
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Indice
Introduzione
L’istituto
Contesto
Territorio
L’organizzazione scolastica
Mission
Vision
Organigramma ed organi collegiali
Piano delle attività
Priorità, traguardi ed obiettivi PDM
Gestione piano dell’offerta formativa
Indirizzi di studio
Amministrazione, Finanza e Marketing
Costruzioni, Ambiente e Territorio
Istituto Professionale Enogastronomia ed Ospitalità Alberghiera
Piano di ampliamento PTOF
Alternanza scuola-lavoro, Book in Progress, Matematica & Realtà,Concorso Letterario
Piano digitale dell’Istituto
Criteri di formazione dell’orario scolastico e delle lezioni
Progetto educativo
Dipartimenti Disciplinari
Esami di Stato
Prove INVALSI
Didattica e valutazione
Criteri di attribuzione voti disciplinari
Crediti scolastici
Esami di Idoneità
Esami Preliminari Degli Esami di Stato
Criteri per la formazione delle classi
Iscrizioni
Assi Culturali
La formazione della cl@sse 2.0
Funzioni strumentali e coordinatori di classe
Risorse umane e strutturali
Servizi Amministrativi
Viaggi di Istruzione e Uscite Didattiche
Calendario Scolastico
Contatti
Allegati
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Introduzione
Il Piano Triennale dell’Offerta formativa (PTOF), è un documento fondamentale, grazie al quale
l’istituto esplicita la sua identità, presenta il progetto educativo e l’offerta formativa. Il PTOF è lo
strumento attraverso il quale la scuola rende trasparente e leggibile ciò che fa e perché lo fa. E'
coerente con gli obiettivi cognitivi ed educativi determinati a livello nazionale e riflette le esigenze
del contesto territoriale locale nei suoi aspetti culturali, sociali ed economici. Il PTOF interessa tutti
gli operatori e gli utenti della scuola, in particolare gli alunni e i genitori ai quali è rivolto ed
impegna le istituzioni scolastiche e l'intera comunità nel raggiungimento delle finalità individuate.
La sua funzione fondamentale è quella di:

Informare sulle modalità di organizzazione e funzionamento dell’Istituto;

Presentare “la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa” che l’Istituto mette in
atto per raggiungere gli obiettivi educativi e formativi;

Orientare rispetto alle scelte fatte, e quelle da compiere durante il percorso ed al termine di
esso.

Completano il documento, in allegato, il Regolamento di Istituto, il Patto di
Corresponsabilità educativa, la Carta dei servizi scolastici.
Chi era Fabrizio De Andrè
Fabrizio Cristiano De André (Genova, 18 febbraio1940 – Milano, 11 gennaio1999) è stato un cantautore
italiano. Considerato da parte della critica uno dei più grandi cantautori italiani di tutti i tempi, viene spesso
soprannominato anche con
l'appellativo "Faber", datogli dall'amico d'infanzia
Paolo Villaggio in
riferimento alla sua predilezione per i pastelli e le matite della Faber-Castell (oltre che per consonanza con il
suo nome). In quasi quarant'anni di attività artistica, De André ha inciso tredici album in studio, più alcune
canzoni pubblicate solo come singoli e poi riedite in antologie. Molti testi delle sue canzoni raccontano
storie di emarginati e ribelli e sono considerate da alcuni critici come vere e proprie poesie, tanto da essere
inserite in varie antologie scolastiche di letteratura
3
L’istituto
Sede: Via Stazione di Albanella 12, 84047 Capaccio SA, (località Ponte Barizzo).
Direzione Salerno
Direzione Sapri
L’Istituto è raggiungibile:
Da Salerno, procedere in direzione sud verso SS 166, prendere la SS 166, in direzione Via Scigliati
a Vuccolo di Maiorano, seguire via Scigliati in direzione Ponte Barizzo, alla rotonda prendere la
secondo uscita e dopo 160 m girare a destra per via Stazione di Albanella.
Da Sapri, procedere per la SP 430 fino a Prignano Cilento, prendere la SS 18var ad Agropoli,
seguire per la SS 18 in direzione Via Stazione di Albanella a Ponte Barizzo, dopo 18 KM svoltare a
destra per Via Stazione di Albanella.
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Contesto
L’Istituto “F. De Andrè” è ubicato nel comune di Capaccio in provincia di Salerno. La realtà socioeconomica in cui opera la scuola, pur risentendo del problema della disoccupazione che investe l’intera
regione, appare, in parte, dinamica e comunque in costante evoluzione.
L’economia della zona in cui è situata la scuola si basa sul settore primario, sull’edilizia e sul
commercio. L’andamento dell’occupazione è sostanzialmente in linea con quello regionale. Il
territorio è ad alto potenziale turistico grazie alle ricchezze naturalistiche e al patrimonio culturale e
archeologico. La presenza sul nostro territorio del Parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e
Alburni apre nuovi spazi anche nel settore agricolo e in quello turistico: i prodotti biologici nel settore
agricolo sono di grosso interesse sui mercati nazionali. Nuove forme di accoglienza nel campo turistico
ecocompatibile sono in grado di accrescere l’immagine del territorio come oasi protetta e sensibilizzare
il patrimonio artistico nel campo culturale. Il “sistema ambiente” è considerato come risorsa economica
di base e contesto di nuove opportunità di lavoro. Obiettivo della nostra scuola è formare una giovane,
nuova e diversa classe dirigente capace di orientarsi con disinvoltura nella fitta rete delle
Amministrazioni, nelle complesse branche della finanza con esperienza nell’uso delle tecniche di
marketing per valorizzare le potenzialità negli ambienti di lavoro.
Il nostro istituto, vuole affermare una propria identità, con una offerta didattico - educativa che sia
in grado di coinvolgere i propri discenti suscitando entusiasmo, interesse e curiosità.
La denominazione “Scuola Europea” sta ad indicare che l’impostazione didattica e il percorso
educativo, sono finalizzate a formare il futuro cittadino europeo.
Pertanto una simile realtà deve essere in grado di fornire un paniere di offerta culturale con
contenuti di alto livello e di qualità in tutti i settori della didattica.
Inoltre, la dimensione europea ed internazionale, come elemento che contraddistingue la scuola
Fabrizio De Andrè e la sua offerta formativa, vengono evidenziate attraverso l’individuazione di
alcuni fattori fondamentali:
 Lo studio delle lingue;
 L’educazione internazionale ed interculturale;
 Una specifica formazione professionale.
L’istituto, attento alle esigenze del territorio in cui opera, ha sempre garantito un’offerta formativa
che tenesse conto delle esperienze degli anni precedenti, delle richieste delle famiglie degli alunni e
di tutto il personale scolastico. Il riordino degli Istituti Tecnici e Professionali, avvenuto a norma
dell’articolo 8, comma 3, del regolamento emanato con Decreto del Presidente della Repubblica n.
88 del 15 marzo 2010, impone oggi un’attenta riflessione e revisione degli schemi organizzativi e
didattici anche per il nostro Istituto.
Il P.T.O.F., pertanto, si adegua ai vari cambiamenti delle normative e alle esigenze provenienti dal
territorio per far sì che l’Istituto si presenti come scuola dell’innovazione.
Una scuola ove si realizza il giusto equilibrio tra acquisizione delle competenze di base,
indispensabili per svolgere qualsiasi attività professionale o per continuare gli studi universitari, e
acquisizione di una solida preparazione professionale facilmente spendibile nel mondo del lavoro.
L’importanza dello sviluppo della formazione tecnica e professionale ha determinato, quindi, la
necessità di strutturare un sistema educativo innovativo ed integrato con quello economico e
produttivo mediante forme di collaborazione, di concertazione, di cooperazione e la costruzione di
nuove leadership aperte ai cambiamenti, sensibili alle diverse iniziative sociali e culturali promosse
dalle varie associazioni esistenti sul territorio.
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Territorio: La Piana Del Sele
L’Istituto Fabrizio de Andre’ è situato al centro di un vasto e particolare territorio: La Piana del
Sele. E’ una pianura di oltre 600 kmq che si estende lungo il percorso del fiume Sele nella provincia
di Salerno, è una delle zone più industrializzate del sud Italia. Comprende importanti Comuni:
Agropoli, Altavilla Silentina, Albanella, Battipaglia, Bellizzi, Campagna, Capaccio, Eboli,
Pontecagnano F. Serre. Per 40Km si snoda la litoranea che va da Salerno ad Agropoli e che ospita
lungo il percorso famose località di indubbio valore archeologico e culturale. L’Heraion e i templi
di Paestum.
Un territorio molto interessante anche dal punto di vista naturalistico e gastronomico: basta
ricordare la mozzarella di bufala dop, il carciofo di Paestum igp e la mela annurca.
La piana del Sele è, infatti, uno straordinario paesaggio, culla della cucina tradizionale la “dieta
mediterranea”, che si armonizza in uno straordinario continuum con il paesaggio circostante: un
connubio tra arte e natura vecchio di oltre quattro mila anni.
Turismo, artigianato, industria ed agricoltura, affiancati dal commercio e dal terziario, sono le basi
su cui poggia l’economia della Piana del Sele.
In un simile contesto sociale, però, non risultano ancora risolti i problemi strutturali legati alle
questioni ambientali , al capitale sociale e alle problematiche legate alla sicurezza.
La dispersione e l’evasione scolastica, infatti, si attesta su percentuali molto alte, intorno al 21%,
anche se le politiche di lotta contro la dispersione hanno ridotto l’intensità del fenomeno.
Le manifestazioni negative che di più generano il fenomeno della dispersione possono essere, le
frequenze irregolari, le bocciature, i cambiamenti di sede, casi di analfabetismo e di scarso
apprendimento, di bullismo e di condotte devianti.
Dobbiamo, però, aver chiaro che c’è una dispersione che va attribuita a cause di tipo socio-culturali,
legate al contesto in cui vive lo studente, ma c’è anche una dispersione prodotta dal sistema di
istruzione.
L’abbandono precoce dalla scuola che si registra nell’obbligo d’istruzione, in particolare nell’arco
che va dagli 11 ai 16 anni, e che investe da un lato la scuola secondaria di primo grado e dall’altro il
primo biennio della scuola superiore, è uno dei nodi non risolti della politica scolastica del nostro
paese. L’obiettivo dovrebbe essere quello di azzerare la dispersione, di “rimuovere gli ostacoli” che
limitano di fatto “l’uguaglianza dei cittadini,” che “impediscono il pieno sviluppo della persona”
(art. 3 della Costituzione).
L’Istituto De Andre’ è in linea con gli obiettivi che l’Unione Europea ha indicato nei FSE del
2014/2020, come prioritaria per il nostro Paese è la lotta contro la dispersione scolastica.
Se si osserva però più attentamente, il fenomeno della dispersione nel primo biennio della
secondaria di secondo grado (nell’età compresa tra i 14 e i 16 anni),e più in generale quello
dell’abbandono nel successivo triennio, inteso come bocciature, ripetenze, numero di assenze
nell’arco dell’anno, frequenze irregolari, la percentuale arriva in alcune realtà oltre il 30%,
superando quello generale sopra richiamato.
Il problema può essere potenzialmente risolto, o almeno attutito, solo conoscendo le situazioni che
determinano questo fenomeno, così da aiutare i ragazzi della scuola ad accrescere la stima su se
stessi, a sviluppare le proprie potenzialità , migliorando quindi il proprio rendimento scolastico.
Ed è su questo aspetto che l’Istituto De Andre’ interviene con nuove proposte di politica scolastica,
proponendo a tutte le Famiglie del vasto territorio della Piana del Sele la sua proposta di Scuola.
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L’Organizzazione scolastica
La fascia di utenza della scuola, appare alquanto eterogenea; alcuni allievi abitano nel centro
cittadino o in periferia, altri provengono dai paesi limitrofi, vivendo quotidianamente la situazione
del pendolarismo. Proprio questo fenomeno, che riguarda la maggior parte degli studenti, è causa
anche di serie difficoltà per le famiglie che difficilmente partecipano alle iniziative della scuola e/o
collaborano con essa. L’Istituto facendosi interprete di queste problematiche, si è fatto carico di
adottare tutte le strategie e le metodologie più idonee, al fine di motivare allo studio gli allievi che
hanno avuto una storia o un vissuto scolastico disagiato, contrastando i fenomeni di assenteismo e
abbandono e facendo rispettare le regole della convivenza civile e democratica. Gli obiettivi che
dell’Istituto “De Andrè” si prefigge di raggiungere, in aderenza con le finalità della scuola in
generale e tenendo conto delle istanze locali, sono:


Promozione dell’apprendimento e potenziamento delle eccellenze, per consentire a ciascun
allievo la costruzione dell’identità personale e la realizzazione di sé;
Formazione di uomini e di cittadini che abbiano una coscienza civile ed etica, che
interiorizzino i principi di appartenenza e di tutela del bene comune, che sappiano inserirsi
consapevolmente e in maniera propositiva nel contesto di una società in continua
trasformazione, capaci di convivere con altri, rispettando i valori democratici;
La scuola organizza la programmazione per assi culturali e, dell’attuale anno scolastico, sono stati
definiti gli obiettivi di apprendimento per classi parallele e per ambiti disciplinari; tuttavia non
ancora vengono utilizzate prove comuni per la valutazione. I docenti, usano modelli comuni per la
progettazione didattica e recentemente si sono anche personalizzati i modelli di certificazione per il
biennio.
Le aule e i laboratori sono adeguatamente attrezzati ma il loro utilizzo non sempre viene pianificato
in maniera adeguata. Non si riscontra un impegno di strategie metodologiche differenziate, anche in
riferimento alle linee guida dei nuovi ordinamenti scolastici e l’uso organizzato della tecnologia
nella didattica. Gli interventi educativi, per il recupero delle carenze, vengono svolti in orario
curriculare. La scuola investe sui progetti ritenuti strategici per il raggiungimento della mission
d’Istituto incentivando soprattutto la padronanza delle lingue straniere e l’utilizzo costruttivo del
Pc.
Uno dei punti di debolezza può essere considerato la limitata azione di informazione e
comunicazione a supporto delle attività di gestione organizzativa e della didattica. Per quanto
riguarda l’attenzione alla dinamica relazionale tra allievi e insegnanti e alle relazioni tra pari, i
risultati dei questionari somministrati rilevano risultati soddisfacenti che rientrano nella media delle
altre scuole, con valori di deviazione standard molto bassi. La valutazione esterna ha evidenziato
che risultano conosciute e applicate le regole di comportamento che la scuola ha definito
(Regolamento d’Istituto, Patto di corresponsabilità).
Le relazioni sono complessivamente buone sia tra studenti e docenti che tra gli studenti.
Pur in possesso di adeguati strumenti tecnologici, non risulta sistematico l’uso delle nuove
tecnologie nella didattica, per problemi logistici relativo all’uso di laboratori e per la mancanza di
competenze digitali in alcuni docenti.
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Mission
Dall’analisi del contesto sociale, e dall’ambiente di provenienza, risulta che l’utenza del nostro
Istituto sia particolarmente eterogenea, ciò rende l’approccio educativo, a dir poco, vivace sul quale
i Docenti si interrogano affinchè la proposta scolastica sia improntata alla realizzazione di un
ambiente educativo e di apprendimento idoneo per ciascuno dei suoi alunni, allo scopo di renderli
partecipi del “proprio” progetto educativo.
Questo ha fatto si che effettivamente la diversità, e la provenienza da ambienti diversi, potesse
essere considerata una risorsa per tutta la comunità, una spazio in cui gli alunni, a prescindere da
abilità e cultura, possano essere ugualmente valorizzati, trattati con rispetto e forniti di uguali
opportunità
La Mission del De Andre’ è una sfida inevitabile che dobbiamo assolutamente vincere affinchè le
nuove generazioni possano dare un contributo concreto alla costruzione della futura società
europea.
Per questi obbiettivi è importante il coinvolgimento delle aziende territoriali, la conoscenza dei
processi di lavoro e i cambiamenti nel mondo del lavoro per formare delle figure professionali “al
passo con i tempi”
Istruzione e Formazione
L’Istituto De Andrè, è, dunque, una scuola dove si realizza il giusto equilibrio tra acquisizione
delle competenze di base, indispensabili per svolgere qualsiasi attività professionale, ma anche
acquisire una solida preparazione facilmente spendibile nel mondo del lavoro o continuare gli
studi universitari.
Tale mission si concretizza nel perseguimento dei seguenti obiettivi:





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
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Garantire la centralità dello studente nell’azione didattica;
Motivare gli studenti a costruire il proprio progetto di vita e di lavoro;
Sviluppare competenze che permettano l’apprendimento permanente;
Progettare e valutare per competenze;
Sviluppare l’alternanza scuola lavoro;
Utilizzare proficuamente gli strumenti digitali;
Utilizzare il laboratorio come metodologia di apprendimento;
Conoscere il proprio ambiente e territorio per sapersi meglio relazionare con contesti
diversi consapevoli che il futuro professionista deve avere un quadro di riferimento europeo
ed un orizzonte professionale allargato;
Realizzare “alleanze formative” con il mondo del lavoro, delle professioni e della ricerca.
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Vision
Innovazione e Formazione.
La nostra scuola è un luogo di innovazione e di formazione culturale e professionalizzante.
La scuola si impegna a realizzare:

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



Una “didattica orientativa” volta a far emergere le potenzialità dell'alunno;
Percorsi didattici personalizzati;
Flessibilità didattica ed organizzativa con un approccio laboratoriale;
Una comunicazione trasparente degli obiettivi, della metodologia e della valutazione;
L’uso di strumenti multimediali e di adeguate attrezzature;
Un sistema organizzativo che cura il miglioramento continuo;
L'aggregazione di discipline in aree e ambiti disciplinari;
Il ruolo dei Docenti è visto come orientatori e facilitatori. Gli insegnanti, infatti, rappresentano uno
snodo strategico per orientare correttamente al lavoro: accompagnano gli studenti nel processo di
costruzione della loro formazione professionale; questo può avvenire perché nel corso degli anni
scolastici hanno preso consapevolezza delle proprie attitudini, competenze e aspirazioni.
Lo studente, invece, è il soggetto dell'educazione e la scuola realizza un'attività educativa che si
propone di stimolarne la crescita umana, civile e culturale. Il clima relazionale per il
conseguimento di tale fine è basato sulla condivisione delle finalità educative e sulla
collaborazione attiva tra i soggetti interessati.
La costruzione di un clima educativo richiede una assunzione di responsabilità da parte degli
insegnanti, che attraverso il loro impegno professionale si occupano di favorire il processo
educativo e forniscono strumenti per una seria formazione scolastica dello studente, il cui diritto
a imparare si coniuga direttamente con il dovere di garantire un adeguato impegno ad
apprendere.
Questa indispensabile assunzione di responsabilità rende lo studente "soggetto" attivo della sua
crescita. Su questa base, improntata ai valori della consapevolezza e della reciproca
responsabilità, costruiamo il nostro patto formativo.
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Organigramma
DIRIGENTE SCOLASTICO
COLLABORATORI DI
DIRIGENZA
COLLEGIO DEI
DOCENTI
DIPARTIMENTI
FUNZIONI
STRUMENTALI
CONSIGLI DI
CLASSE
AREA
ORGANIZZATIVA
ED
AMMINISTRATIVA
CONSIGLIO DI
ISTITUTO
ASSISTENTI
AMMINISTRATIVI
ASSISTENTI
TECNICI
COLLABORATORI
SCOLASTICI
LABORATORI
COMMISSIONI
NUCLEO
AUTOVALUTAZIONE
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Dirigente Scolastico
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È il rappresentante legale dell’Istituto;
Ne assicura la gestione unitaria;
È responsabile della gestione delle risorse finanziarie e strumentali e dei risultati del
servizio;
Ha autonomi poteri di direzione, coordinamento e valorizzazione delle risorse umane, nel
rispetto delle competenze degli organi collegiali;
Organizza l’attività scolastica secondo criteri di efficienza e di efficacia formativa;
Promuove interventi per assicurare la qualità dei processi formativi e la collaborazione con
il territorio;
Garantisce l’esercizio della libertà di insegnamento, intesa anche come libertà di ricerca e
innovazione metodologica e didattica;
Garantisce l’esercizio della libertà di scelta educativa delle famiglie e l’attuazione del diritto
di apprendimento da parte degli alunni.
Collaboratori di presidenza
I collaboratore con funzione vicarie







Sostituisce il D.S. in caso di assenza per impegni istituzionali, malattia, ferie, permessi;
Redige l’orario di servizio dei docenti in base alle direttive del D.S. e dei criteri emersi nelle
sedi collegiali preposte. 
Assicura il rispetto del regolamento di istituto da parte degli alunni (disciplina, ritardi, uscite
anticipate ecc.);
Assicura il coordinamento delle attività in collaborazione con il D.S.G.A e il secondo
collaboratore;
Cura la documentazione relativa all’organico dei docenti;
Mantiene in collaborazione con i coordinatori di classe rapporti con studenti e genitori;
Assicura in coordinazione con il Secondo Collaboratore il controllo nei corridoi.
II collaboratore



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

Sostituisce il D.S. in caso di assenza per impegni istituzionali, malattia, ferie, permessi in
caso di assenza o impedimento del Collaboratore Vicario;
Collabora con il D.S. ed con il Docente Vicario nelle sostituzioni giornaliere dei docenti
assenti;
Coordina le attività delle aree INVALSI, qualità, autovalutazione d’Istituto;
Coordina e verifica l’attuazione delle attività previste nel POF;
Con il Collaboratore Vicario è responsabile della comunicazione interna ed esterna
all’Istituto;
Assicura in coordinazione con il Collaboratore Vicario il controllo nei corridoi;
Controlla le firme per presa visione delle circolari e ne verifica l’attuazione;
In collaborazione con il Collaboratore Vicario assicura il rispetto del regolamento di istituto
da parte degli alunni (disciplina, ritardi, uscite anticipate ecc.);
Coordina la progettazione e la realizzazione dei progetti d’Istituto tesi all’ampliamento
dell’offerta formativa;
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


Collabora nella cura dei rapporti con studenti e genitori;
Trasmette ai coordinatori di classe informazioni e comunicazioni relative agli alunni;

Altri Collaboratori del dirigente scolastico :





Coordinatori dei Consigli di classe,
Funzioni strumentali,
Nucleo autovalutazione
Docenti Tutor
Docente- tutor della classe alternanza scuola - lavoro.
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PRIORITÀ, TRAGUARDI ED OBIETTIVI IN RELAZIONE AL RAPPORTO DI
AUTOVALUTAZIONE (RAV) E AL PIANO DI MIGLIORAMENTO (PDM)
Il presente Piano tiene conto dalle risultanze dell’autovalutazione d’istituto, così come contenuta nel
Rapporto di Autovalutazione (RAV), pubblicato all’Albo elettronico della scuola e presente sul
portale Scuola in Chiaro del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, dove è
reperibile all’indirizzo: http://cercalatuascuola.istruzione.it
In particolare, si rimanda al RAV per quanto riguarda l’analisi del contesto in cui opera l’istituto,
l’inventario delle risorse materiali, finanziarie, strumentali e umane di cui si avvale, gli esiti
documentati degli apprendimenti degli studenti, la descrizione dei processi organizzativi e didattici
messi in atto.
Si riprendono qui in forma esplicita, come punto di partenza per la redazione del Piano, gli elementi
conclusivi del RAV e cioè: Priorità, Traguardi di lungo periodo e Obiettivi di breve periodo.
Le priorità in rapporto agli esiti del RAV che l’Istituto si è assegnato per il prossimo triennio, sono
state individuate dal Nucleo di valutazione della scuola e condivise dal collegio docenti:
1) Sviluppare in tutti gli attori della comunità scolastica la sensibilità verso le competenze
di cittadinanza attiva.
2) Migliorare la rilevazione e l’analisi dei dati riguardanti gli sbocchi dei percorsi di studio
attivi nella scuola.
I traguardi che l’Istituto si è assegnato in relazione alle priorità sono:
1) Formalizzare in sede di valutazione dello studente l’acquisizione di competenze di
cittadinanza attiva a conclusione del Primo e Secondo Biennio.
2) Realizzare un report con cadenza triennale sulle scelte dei diplomati sia in chiave
occupazionale sia in chiave di prosecuzione degli studi.
Le motivazioni della scelta effettuata sono le seguenti:
1. Le competenze di cittadinanza attiva non sono ancora pienamente integrate nell’azione
didattica quotidiana e si richiedono pertanto azioni che concretamente realizzino in pieno
quanto già previsto dalla progettazione dell’Istituto.
2. Una più attenta analisi degli sbocchi dei diplomati può facilitare la ridefinizione della
“mission” della scuola in rapporto alle scelte e alle opportunità rilevate.
Gli obiettivi di processo che l’Istituto ha scelto di adottare in vista del raggiungimento dei traguardi
sono:
1) Elaborazione di una nuova griglia di osservazione e valutazione per le competenze di
cittadinanza attiva.
2) Implementazione delle aule tematiche in alcune sezioni della scuola.
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3) Sistematizzare la raccolta di informazioni sugli sbocchi occupazionali e /o di prosecuzione
degli studi degli studenti diplomati.
4) Aumentare il n. di occasioni d’incontro con le famiglie
Il Piano di miglioramento è finalizzato a garantire l’erogazione di un servizio scolastico di maggiore
qualità rimuovendo o cercando di ridurre le criticità emerse in sede di compilazione del RAV e con
lo scopo, anche in linea con il percorso di qualità che la scuola persegue da alcuni anni attraverso la
certificazione, di diffondere tra tutti gli operatori scolastici, la cultura del miglioramento continuo
delle prestazioni (si veda la versione integrale del PDM ALLEGATO al PTOF).
Le priorità e i traguardi che la scuola si pone in rapporto agli esiti del processo di autovalutazione
d’istituto, trovano piena integrazione con le finalità generali che la scuola si è assegnata con il
presente Piano dell’offerta triennale e che sono state illustrate nel paragrafo precedente e anzi
costituiscono, senza esaurirle, una specificazione di alcune delle priorità generali indicate ma più in
generale si integrano in maniera diretta o indiretta con tutte le nove priorità.
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Piano delle attività
Il piano delle attività prevede un progetto unitario ed integrato, elaborato in coerenza con il PTOF,
nel rispetto delle reali esigenze dell’utenza e del territorio per una proposta formativa organica,
sistematica e attenta alle peculiarità di ogni indirizzo di studio.
Il piano si articola in:

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
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
Curricolo;
Attività integrative e/o aggiuntive facoltative di ampliamento dell’offerta formativa;
Iniziative di orientamento scolastico e professionale;
Iniziative di continuità;
Iniziative di formazione;
Iniziative di sostegno e integrazione;
Iniziative per la prevenzione della dispersione scolastica.
Ispirandosi agli articoli 3, 33 e 34 della Costituzione Italiana,
vengono affermati i seguenti principi:








Uguaglianza, in quanto garanzia di pari opportunità per tutti gli allievi;
Educazione alla civile convivenza democratica;
Imparzialità e regolarità del servizio scolastico;
Accoglienza ed integrazione ai fini del superamento delle situazioni di difficoltà e di disagio
degli alunni;
Efficienza e trasparenza da parte di tutti gli operatori dell'istituzione scolastica;
Coinvolgimento delle famiglie nelle problematiche della vita scolastica;
Libertà di insegnamento e di formazione in servizio del personale;
Valutazione ed autovalutazione dell’efficienza e dell’efficacia dell’offerta formativa.
Gestione del Piano dell’Offerta Formativa



Coordinamento delle attività del piano
Coordinamento della progettazione curricolare
Valutazione delle attività del piano

In particolare gli obiettivi si realizzano e si eseguono nelle seguenti Aree :
AREA PTOF
1) Coordinamento Stesura PTOF;
2) Coordinamento di attività Progettazione curriculare disciplinare e di classe per Competenze
Disciplinari in collaborazione con i Dipartimenti Disciplinari al fine di:
 Redigere programmazioni comuni disciplinari per competenze nel rispetto delle
indicazioni ministeriali;
 Redigere criteri di valutazioni condivisi e comuni;
 Modificare , ampliare, adeguare il PTOF alle esigente degli studenti, dei docenti,
delle famiglie, del Territorio;
 Coordinamento Monitoraggio PTOF.
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
AREA INVALSI



Coordinamento attività di formazione e aggiornamento dei docenti nei confronti degli
impegni-Invalsi;
Coordinamento Piano di miglioramento (Quadri di riferimento- simulazione prove) ;
Lettura, analisi e restituzione dati;
AREA AUTOVALUTAZIONE
Questa sezione consente di realizzare la Diagnosi dell’Istituto Scolastico per ottenere informazioni
necessarie per:




Coordinamento delle commissioni Autoanalisi e Autovalutazione d’Istituto e monitoraggio
PTOF;
Definire i punti di forza e di debolezza della scuola;
Individuare, nei processi chiave del servizio scolastico, gli ambiti dove
apportare miglioramenti;
Scegliere gli obiettivi più appropriati in funzione delle caratteristiche della scuola
per pianificare e programmare le azioni e progetti necessari per raggiungerli.

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Interventi e Servizi per gli Studenti, Rapporti con Istituzioni ed Enti esterni
alla Scuola, Orientamento in ingresso, Sostegno al lavoro degli Studenti
In particolare, tale area, si interessa di:



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Curare l’accoglienza dei nuovi studenti;
Coordinare e gestire le attività di orientamento in ingresso;
Monitorare e qualificare le eccellenze;
Collaborare con il Dipartimento;
Promuovere attività culturali ed educative per gli studenti;
Produrre materiale informativo;
Organizzare eventi per presentare l’Istituto al territorio;
Curare accordi con le scuole secondarie di primo grado;
Predisporre il calendario degli incontri nelle scuole e le uscite presso i vari istituti;
Organizzazione incontri docenti – genitori – alunni scuole secondarie.

Piano dell’offerta formativa dell’Istituto Europeo “F. De Andrè”
Indirizzi di studio
Classe
Quota ministeriale + Quota autonomia *
I AFM
II AFM
III AFM
IV AFM
V A AFM
V B AFM
I CAT
II CAT
III CAT
IV CAT
V A CAT
V B CAT
I IPSE
II IPSE
III IPSE
IV IPSE
V A IPSE
V B IPSE
33 ore ministeriali
33 ore ministeriali
32 ore ministeriali
32 ore ministeriali
32 ore ministeriali
32 ore ministeriali
33 ore ministeriali
33 ore ministeriali
32 ore ministeriali
32 ore ministeriali
32 ore ministeriali
32 ore ministeriali
33 ore ministeriali
33 ore ministeriali
32 ore ministeriali
32 ore ministeriali
32 ore ministeriali
32 ore ministeriali
*L’aggiunta della quota di autonomia permette di inserire nei curricula lo studio della seconda e
terza lingua comunitaria (francese - spagnolo).
17
Istituto Economico Paritario Europeo
Articolazione: Amministrazione, finanza e marketing (ex Ragioneria)
Tale percorso formativo è finalizzato alla formazione dei futuri periti tecnici in Amministrazione,
Finanza e Marketing, con competenze ancora più specifiche e moderne rispetto alla figura del
“ragioniere tradizionale”. Serve, oggi, un professionista con spiccate competenze nel campo dei
macrofenomeni nazionali ed internazionali, dei sistemi e dei processi aziendali, quali
l’organizzazione, la pianificazione, l’amministrazione finanziaria, il controllo della
programmazione, ma soprattutto gli strumenti di Marketing.
Con specifico riferimento al Marketing, esso riguarda anzitutto l’individuazione dei prodottimercato e dei segmenti potenziali.
Obiettivi da perseguire

Competenze dei fenomeni gestionali utilizzando metodi e tecniche contabili;

Competenze contabili e finanziarie in linea con le esigenze nazionali ed internazionali;

Capacità a gestire le trattative contrattuali delle diverse aree aziendali;

Saper interpretare i documenti finanziari dell’azienda;

Saper comunicare in modo fluente nelle lingue straniere;

Saper usare correttamente le tecnologie informatiche;

Competenze nel campo della gestione e delle risorse, umane e non, di analisi e di sintesi.
Strumenti di formazione extra curriculare A.F.M.

Laboratorio di conversazione nelle lingue straniere;

Laboratorio di Amministrazione, Finanziaria e Aziendale;

come realizzare un’azienda in laboratorio esercitandosi su tutte le operazioni gestionali
(Impresa Formativa Simulata);

Scuola di stage-lavoro per la verifica delle esercitazioni;

Laboratorio di Marketing strategico e di vantaggio competitivo.

18
Profilo del diplomato nell’indirizzo “Amministrazione, finanza e marketing”
Il Diplomato in “Amministrazione, Finanza e Marketing” ha competenze generali nel campo dei
macrofenomeni economici nazionali ed internazionali, della normativa civilistica e fiscale, dei
sistemi e processi aziendali (organizzazione, pianificazione, programmazione, amministrazione,
finanza e controllo), degli strumenti di marketing, dei prodotti assicurativo-finanziari e
dell’economia sociale.
Integra le competenze dell’ambito professionale specifico con quelle linguistiche e informatiche
per operare nel sistema informativo dell’azienda e contribuire sia all’innovazione sia al
miglioramento organizzativo e tecnologico dell’impresa inserita nel contesto internazionale.
Attraverso il percorso generale, è in grado di:







Rilevare le operazioni gestionali utilizzando metodi, strumenti, tecniche contabili ed
extracontabili in linea con i principi nazionali ed internazionali;
Redigere e interpretare i documenti amministrativi e finanziari aziendali;
Gestire adempimenti di natura fiscale;
Collaborare alle trattative contrattuali riferite alle diverse aree funzionali dell’azienda;
Svolgere attività di marketing;
Collaborare all’organizzazione, alla gestione e al controllo dei processi aziendali;
Utilizzare tecnologie e software applicativi per la gestione integrata di amministrazione,
finanza e marketing.
1 ° Biennio
Alla fine del biennio gli alunni devono aver acquisito:




La capacità di lavorare in gruppo, di esprimere le proprie idee, di conoscere e rispettare le
regole, di rapportarsi con i docenti e le istituzioni;
Il possesso di adeguate strategie e di autonomia di apprendimento;
Le competenze disciplinari;
Le conoscenze informative delle discipline professionalizzanti.

2° Biennio e 5° Anno
Il triennio è dedicato all’acquisizione di conoscenze e competenze specialistiche diversificate,
nonché alle esigenze del mercato del lavoro.
Al raggiungimento di tale obiettivo contribuiscono:


Le discipline curriculari;
Metodologie didattiche diversificate quali le lezioni interattive.
Mediante l’utilizzo di queste lezioni gli studenti vengono guidati all’acquisizione di ampie
conoscenze e competenze in ambito economico-aziendale, che rendono possibile il raggiungimento
di una formazione completa, in linea con le richieste di un mercato di lavoro globale, in rapida e
continua evoluzione.
Il monte ore dell’indirizzo Amministrazione, Finanza e Marketing è articolato secondo il seguente:
19
QUADRO ORARIO
DISCIPLINA
Lingua e letteratura italiana
Lingua inglese
Storia
Matematica
Diritto ed economia
Scienze integrate (scienze della terra e
biologia)
Scienze integrate (fisica)
Scienze integrate (chimica)
Geografia
Scienze motorie e sportive
Informatica
Seconda lingua comunitaria (francese)
Terza lingua comunitaria (Spagnolo)
Economia aziendale
Diritto
Economia politica
Religione cattolica o attività alternative
Totale ore settimanali
1° BIENNIO
I
II
4
4
3
3
2
2
4
4
2
2
2
2
2° BIENNIO 5° ANNO
III
IV
V
4
4
4
3
3
3
2
2
2
3
3
3
2
2
2
2
3
2
2
2
2
2
2
3
2
2
1
33
1
33
2
2
3
2
2
3
2
6
3
3
1
32
7
3
2
1
32
8
3
3
1
32
3
Sbocchi:
L’indirizzo offre possibilità di:
Accesso a tutte le facoltà universitarie; le più affini sono: Economia aziendale, Economia e
commercio, Giurisprudenza; Scienze Manageriali. Accesso ai percorsi di specializzazione tecnica
superiore, brevi o biennali, ai percorsi di studio per le iscrizioni agli Albi Professionali.
Occupazione:
Inserimento nelle aziende di qualsiasi tipo, pubblico o privato, nel settore amministrativo-contabile.
Attività autonoma
Corsi specifici consentono di esercitare la professione promotore finanziario, consulente
assicurativo. Per il diplomato con l’indirizzo generale di “Amministrazione, Finanza e Marketing”
il mercato del lavoro presenta tra l’altro professioni emergenti e in forte espansione nel campo della
gestione dei patrimoni immobiliari e della rendicontazione della gestione aziendale.
20
Istituto Tecnico Paritario Europeo
Articolazione: Costruzioni, Ambiente e Territorio – CAT (ex Geometra)
Costruire in Europa: rispettare l’ambiente, valorizzare il territorio
Valorizzare la “costruzione” in un ambiente di grande interesse sociale, economico e turistico: la
vasta area della Piana del Sele e del Cilento. Va formata ed educata una nuova generazione di
tecnici capaci di pensare al futuro rispettando l’ambiente e valorizzando il territorio. Il profilo del
diplomato CAT è quello di un professionista con una preparazione che si basa prevalentemente sul
possesso di capacità grafico-progettuali relative ai settori del rilievo delle costruzioni e di concrete
conoscenze inerenti l’organizzazione, la gestione, la produzione edilizia, la gestione del cantiere, gli
aspetti del terreno, gli aspetti economici, amministrativi, estimativi ed il rilievo grafico. Il livello di
formazione sarà orientato verso una concreta operatività professionale e sarà raggiunto tramite
l’acquisizione di principi e metodi fondamentali delle aree di competenza.
Obiettivi da perseguire
La formazione riguarda, la capacità a pianificare ed organizzare le misure opportune e
salvaguardare la salute, la sicurezza dei luoghi di lavoro e il rispetto dell’ambiente anche in
relazione alle soluzioni opportune per il risparmio energetico. La progettazione sostenibile è ormai,
un approccio globale alla creazione di prodotti e di sistemi favorevoli all’ambiente, socialmente
equi e realizzabili anche dal punto di vista economico.
Il piano di studi del geometra tiene presente:



La continua trasformazione nella struttura delle professioni, che richiede il costante
adattamento degli itinerari formativi;
Il profondo mutamento dei saperi e lo sviluppo dei processi tecnologici;
La necessità di potenziare gli elementi di formazione generale, necessari per una migliore
comprensione della realtà, e dunque per un più responsabile inserimento nella vita sociale e
professionale.
Il sapere tecnologico è obiettivo centrale dell’esperienza formativa, con la consapevolezza che la
flessibilità oggi richiesta può derivare solo da una base formativa culturale sufficientemente ampia.
Strumenti per la formazione extra-curriculare




Laboratorio tecnico con uso del software CAD (disegno tecnico assistito);
Laboratorio tecnologico in un cantiere didattico (learning by doing);
Laboratorio di conversazione per le lingue straniere (inglese, francese e spagnolo);
Laboratorio di Topografia e Progettazione.
Particolare attenzione sarà posta alle innovazioni nel campo dei nuovi prodotti della tecnologia e
dell’innovazione, specie nelle materie caratterizzanti come Costruzione e Disegno.
21
Profilo del diplomato nell’indirizzo “Costruzioni, ambiente e territorio”
Il Diplomato nell’indirizzo “Costruzioni, Ambiente e Territorio”:




Ha competenze nel campo dei materiali, delle macchine e dei dispositivi utilizzati nelle
industrie delle costruzioni, nell'impiego degli strumenti per il rilievo, nell'uso dei mezzi
informatici per la rappresentazione grafica e per il calcolo, nella valutazione tecnica ed
economica dei beni privati e pubblici esistenti nel territorio e nell’utilizzo ottimale delle
risorse ambientali;
Possiede competenze grafiche e progettuali in campo edilizio, nell’organizzazione del
cantiere, nella gestione degli impianti e nel rilievo topografico;
Ha competenze nella stima di terreni, di fabbricati e delle altre componenti del territorio,
nonché dei diritti reali che li riguardano, comprese le operazioni catastali;
Ha competenze relative all’amministrazione di immobili.
È in grado di:





Collaborare, nei contesti produttivi d’interesse, nella progettazione, valutazione e
realizzazione di organismi complessi, operare in autonomia nei casi di modesta entità;
Intervenire autonomamente nella gestione, nella manutenzione e nell’esercizio di
organismi edilizi e nell’organizzazione di cantieri mobili, relativamente ai fabbricati;
Prevedere, nell’ambito dell’edilizia ecocompatibile, le soluzioni opportune per il
risparmio energetico, nel rispetto delle normative sulla tutela dell’ambiente, e redigere la
valutazione di impatto ambientale;
Pianificare ed organizzare le misure opportune in materia di salvaguardia della salute e
sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro;
Collaborare nella pianificazione delle attività aziendali, relazionare e documentare le
attività svolte.
1° Biennio
Il biennio fornisce le competenze tecniche di base per l'uso delle nuove tecnologie informatiche
rivolte al disegno e alla comunicazione, competenze apprese in aula di informatica specifiche e ben
attrezzate.




Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire
l’interazione comunicativa verbale in vari contesti;
Confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando invarianti e relazioni;
Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con
l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le
potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo informatico;
Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e
riconoscere nelle sue varie forme i concetti di sistema e complessità.
22
2° Biennio e 5° Anno





Formare la figura di un tecnico preparato all'organizzazione e gestione del cantiere e della
sua sicurezza, secondo le normative attuali del mondo del lavoro e sensibile alla cultura
della sicurezza;
Integrare il percorso con visite, stage-laboratori curricolari ed extracurricolari in cantieri
della zona, scelti in collaborazione con le associazioni delle Imprese Edili;
Favorire la comunicazione multimediale nelle varie sfaccettature e le attività di laboratori di
compresenza per meglio seguire ed indirizzare lo studente;
Orientare verso una professionalità qualificata per l'inserimento nel mondo del lavoro sia (
Enti pubblici, imprese, studi tecnici, agenzie immobiliari);
Preparare adeguatamente per gli studi universitari in qualsiasi facoltà (in particolare
Ingegneria ed Architettura) o in corsi post-diploma.
Quadro orario
Articolazione: Costruzioni, Ambiente e Territorio
DISCIPLINA
Lingua e letteratura italiana e geografia
Lingua inglese
Seconda lingua comunitaria (francese)
Terza lingua comunitaria (spagnolo)
Storia cittadinanza e Costituzione
Matematica e complementi
Diritto ed economia
Scienze integrate (scienze della terra e
biologia)
Scienze integrate (fisica)
Scienze integrate (chimica)
Tecnologie informatiche
Tecnologie e tecniche di rappresentazione
grafica
Scienze e tecnologie applicate
Progettazione, Costruzioni, Impianti
Geopedologia, Economie ed Estimo
Topografia
Gestione
del cantiere
e
Sicurezza
dell’ambiente di lavoro
Scienze motorie e sportive
Religione cattolica o attività alternative
Totale ore settimanali
1° BIENNIO
I
II
4
4
3
3
3
3
2
2
2
2
4
4
2
2
2
2
2
2
2
2
2° BIENNIO 5° ANNO
III
IV
V
4
4
4
3
3
3
2
4
2
4
2
3
7
3
4
2
6
4
4
2
7
4
4
2
2
1
32
2
1
32
2
1
32
2
2
2
2
2
1
33
2
1
33
23
Sbocchi professionali
Il diploma CAT permette di accedere a qualunque corso universitario, in particolare alla facoltà di:
Ingegneria Edile, Ingegneria Meccanica, Ingegneria Gestionale, Architettura, Scienze della Terra,
dell’Ambiente e delle Risorse, Matematica, Fisica, Scienze e Tecnologie Agrarie, Informatica,
Scienze Geo-Cartografiche ed Estimative, Pianificazione Urbanistica e Territoriale; inoltre tutti i
corsi universitari costituiti da apprendimenti di materie tecniche.
Il diplomato può trovare lavoro in aziende pubbliche e private:

Ha competenze nel campo dei materiali, delle macchine utilizzate nelle costruzioni;

Possiede competenze grafiche e progettuali nel campo edilizio e nell’organizzazione del
cantiere;

Possiede competenze nella gestione degli impianti e nel rilievo topografico;

Ha competenze nella stima dei terreni e dei fabbricati;

Ha competenze nell’amministrazione di immobili e nello svolgimento di operazioni
catastali;

Sa pianificare ed organizzare tutte le misure per la sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro.
24
Istituto Professionale Paritario Europeo
Servizi per L’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera
Il settore della ristorazione è in continua crescita, soprattutto grazie al turismo e alla valorizzazione
dei prodotti locali e quindi ha sempre bisogno di nuove figure professionali da inserire nelle
strutture sparse sul territorio nazionale ed estero. Per gli alunni e le alunne iscritte alla nostra scuola,
le lezioni non si svolgono esclusivamente in aula, ma nell’equilibrio didattico e formativo degli
alunni che frequentano questa scuola, assume un ruolo di primaria importanza il tempo speso nei
laboratori della scuola, che sono una vera e propria cucina, una vera e propria sala-ristorante, un
vero e proprio bar, in cui gli studenti possono esercitarsi alla professione. L’Istituto De Andrè
presenta una completa offerta formativa per il settore alberghiero e per il settore enogastronomico
adeguata al contesto di riferimento e perfettamente integrata con le aziende, enti ed istituzioni
presenti sul territorio. L’Istituto per rafforzare la sua vocazione europea e consolidare
l’apprendimento delle lingue straniere, organizza per i suoi allievi un servizio hostess per fiere,
manifestazioni, congressi ed eventi.
Obiettivi da perseguire
Il Diplomato di istruzione professionale nell’indirizzo “Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità
alberghiera” ha specifiche competenze tecniche, economiche e normative nelle filiere
dell’enogastronomia e dell’ospitalità alberghiera, nei cui ambiti interviene in tutto il ciclo di
organizzazione e gestione dei servizi.





Utilizza le tecniche per la gestione dei servizi enogastronomici e l’organizzazione della
commercializzazione, dei servizi di accoglienza, di ristorazione e di ospitalità;
Reperisce ed elabora dati relativi alla vendita, produzione ed erogazione dei servizi con il
ricorso a strumenti informatici e a programmi applicativi;
Attiva sinergie tra servizi di ospitalità-accoglienza e servizi enogastronomici;
Cura la progettazione e programmazione di eventi per valorizzare il patrimonio delle risorse
ambientali, artistiche, culturali, artigianali del territorio e la tipicità dei suoi prodotti.
L'attività laboratoriale costituisce il fulcro dell'attività didattica dell'Istituto Alberghiero “F. De
Andrè”. Questa consapevolezza ha indotto tutto il personale, dalla Dirigenza al personale ausiliario,
a partecipare ad un processo di modernizzazione informatica che fa dell'Istituto una delle scuole
pioniere dei processi di modernizzazione scolastica.
Strumenti per la formazione extra-curriculare



Laboratorio, a libera scelta dello studente e della famiglia e in orario extra-curriculare, per
l’apprendimento della terza lingua straniera, elemento predominante ai fini occupazionali;
Laboratorio di conversazione nelle lingue estere;
Laboratorio di informatica, per l’acquisizione della Patente Europea – ECDL.
25
Profilo del diplomato nell’indirizzo “Enogastronomia ed Ospitalità alberghiera”
Il Tecnico dei servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera ha specifiche competenze
tecniche, economiche e normative nelle filiere dell’enogastronomia e dell’ospitalità alberghiera, nei
cui ambiti interviene in tutto il ciclo di organizzazione e gestione dei servizi.
E’ in grado di:
 Utilizzare le tecniche per la gestione dei servizi enogastronomici e l’organizzazione
della commercializzazione dei servizi di accoglienza e di ospitalità;
 Organizzare attività di pertinenza, in riferimento agli impianti, alle attrezzature e alle
risorse umane;
 Applicare le norme attinenti la conduzione dell’esercizio, le certificazioni di qualità,
la sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro;
 Utilizzare le tecniche di comunicazione e relazione in ambito professionale finalizzate
all’ottimizzazione della qualità del servizio;
 Comunicare in almeno due lingue straniere;
 Reperire ed elaborare dati relativi alla vendita, produzione ed erogazione dei servizi con
il ricorso a strumenti informatici e a programmi applicativi;
 Attivare sinergie tra servizi di ospitalità accoglienza e servizi enogastronomici
valorizzando, anche attraverso la progettazione e programmazione di eventi, il patrimonio
delle risorse ambientali, artistiche, culturali, artigianali e di costume del territorio;
 Documentare il proprio lavoro e redigere relazioni tecniche. 
Nella filiera dell’enogastronomia:



Agisce nel sistema di qualità per la trasformazione, conservazione, presentazione e servizio dei
prodotti agroalimentari;
Integra le competenze professionali orientate al cliente con quelle linguistiche e comunicative;
Opera nel sistema produttivo sia promuovendo le tradizioni locali, nazionali ed internazionali sia
individuando le nuove tendenze enogastronomiche.
Nell’articolazione Enogastronomia, il Diplomato è in grado di intervenire nella valorizzazione,
produzione, trasformazione, conservazione e presentazione dei prodotti enogastronomici, operare
nel sistema produttivo promuovendo le tradizioni locali, nazionali e internazionali, e individuando
le nuove tendenze enogastronomiche.
1° Biennio
Le discipline dell’area di indirizzo, presenti in misura consistente fin dal primo biennio, si fondano
su metodologie laboratoriali che favoriscono l’acquisizione di strumenti concettuali e di procedure
funzionali a preparare ad una maggiore interazione con il mondo del lavoro e delle professioni da
sviluppare nel triennio. L’acquisizione delle competenze chiave di cittadinanza previste a
conclusione dell’obbligo di istruzione consentono di arricchire la cultura di base dello studente e di
accrescere il suo valore anche in termini di occupabilità.
26
2° Biennio e 5° Anno
Nel secondo biennio, gli aspetti scientifico-tecnologici, tecnici e professionali sviluppati dalle
discipline d’indirizzo assumono le connotazioni specifiche del settore di riferimento. Le discipline,
nell’interazione tra le loro peculiarità, promuovono l’acquisizione progressiva delle abilità e
competenze professionali.
Il ricorso al ‘laboratorio’, come luogo elettivo per l’ apprendimento, consente di introdurre
progressivamente lo studente ai processi e ai contesti produttivi e organizzativi aziendali, nonché
alle figure professionali di riferimento. Questa metodologia, insieme all’alternanza scuola-lavoro e
agli stage aziendali, costituisce un elemento fondamentale del continuo processo di orientamento
che, nel secondo biennio, favorisce la riflessione degli studenti sulle scelte operate e le rende più
fondate e consapevoli. Il quinto anno si caratterizza per essere il segmento del percorso formativo in
cui si compie quell'affinamento della preparazione culturale, tecnica e professionale che fornisce
allo studente gli strumenti idonei ad affrontare le scelte per il proprio futuro di studio o di lavoro.
Esso punta infatti a sviluppare una conoscenza sistemica della filiera economica di riferimento,
idonea anche ad orientare la prosecuzione degli studi a livello terziario, con particolare riferimento
agli Istituti Tecnici Superiori.
Sbocchi professionali
Nell’articolazione dell’enogastronomia, il diplomato è in grado di intervenire nella valorizzazione,
produzione, trasformazione, conservazione e presentazione dei prodotti enogastronomici; operare
nel sistema produttivo promuovendo le tradizioni locali, nazionali e internazionali e individuando le
nuove tendenze.
È possibile l’iscrizione a qualsiasi corso universitario, in particolare alla facoltà di Lingue e culture
moderne, Scienze e Tecniche alimentari, Economia e Commercio, Università della Ristorazione;
Scienze dei servizi giuridici, Scienze delle investigazioni pubbliche e private, Scienze del servizio
sociale e del non profit; Giurisprudenza.
27
Quadro orario indirizzo IPSEOA
Articolazione: Enogastronomia
DISCIPLINA
Lingua e letteratura italiana
1°BIENNIO
I
II
4
4
2° BIENNIO
III
IV
4
4
5° ANNO
V
4
Lingua inglese
3
3
3
3
3
Seconda lingua comunitaria (francese)
3
3
3
3
3
Terza lingua straniera (spagnolo)
Storia
2
2
2
2
2
2
2
Matematica
Diritto ed economia
Scienze integrate (scienze della terra e
biologia)
4
2
2
4
2
2
3
3
3
Scienze integrate (fisica)
Scienze integrate (chimica)
Laboratorio
dei servizi enogastronomici
settore Cucina
Laboratorio
dei servizi enogastronomici
settore Sala e Vendita
Laboratorio dei servizi di Accoglienza
Turistica
2
6
4
4
2
2
Scienze degli alimenti
4
4
3
5
3
5
2
2
2
2
2
1
1
1
1
Scienza e cultura dell’alimentazione
Diritto e tecniche amministrative della
struttura ricettiva
Scienze motorie e sportive
2
2
2
2
2
Religione cattolica o attività alternative
1
1
1
1
1
Totale ore settimanali
33
33
32
32
32
Orientamento formativo in itinere e post diploma
Particolare attenzione viene posta all’orientamento, inteso come un intervento finalizzato a rendere
lo studente partecipe e responsabile della propria scelta post-diploma. L'attività, che l’Istituto offre
ai propri studenti già a partire dal quarto anno, ha come obiettivo fondamentale quello di far loro
acquisire gli strumenti per scelte consapevoli e motivate finalizzate al successo personale e
professionale. In tale prospettiva la scuola propone le seguenti iniziative:
Attività di informazione finalizzate alla scelta dei corsi di laurea universitari, corsi di
specializzazione post-diploma, sbocchi nel mondo del lavoro;
Attività di supporto per l’ingresso nel mondo del lavoro (analisi del mercato del lavoro con
particolare riferimento alla nostra realtà territoriale; elaborazione di un curricolo, tecniche di ricerca
attiva del lavoro; incontri individuali di preselezione del personale).
28
Piano Ampliamento dell’Offerta Formativa dell’Istituto “De Andrè”
Ogni progetto nasce da un’ idea che, dovrà poi essere tradotta in procedure ed attività affinché
diventi realizzabile. Uno dei primi passi da fare è quello di condividere con altri l’idea e cercare
consenso e supporto. Progettare significa fermarsi a riflettere ed organizzarsi per fare quel salto
avanti che sta dentro al significato etimologico della parola progettare (gettare pro, davanti a..). un
progetto può essere paragonato ad un ponte lanciato tra la realtà di un dato momento e il
cambiamento da raggiungere.
I progetti in attuazione presso l’Istituto Europeo Paritario “F. De Andrè” sono:




Alternanza scuola-lavoro;
Book in progress;
Matematica e realtà;
Concorso letterario.
Alternanza scuola lavoro
DESTINATARI: Alunni di tutte le classi del Secondo biennio e Quinto anno IPSE.
Premessa
L’alternanza scuola-lavoro viene istituzionalizzata con la legge n.53 del 2003; il D.Lgs. n.77/2005
ne stabilisce le norme generali e definisce l'alternanza “una modalità di realizzazione dei corsi del
secondo ciclo, sia nei sistemi dei licei sia nei sistemi dell’istruzione e della formazione
professionale, per assicurare ai giovani, oltre alle conoscenze di base, l’acquisizione di competenze
spendibili nel mercato del lavoro” (art. 1, comma 1°, D.Lgs. n. 77/2005)
Ulteriori riferimenti normativi sono il D.M. 234 del 26.6.2000 e il D.M. 47 del 13.06.2006, che
prevede la “flessibilità organizzativa, didattica e di autonomia di ricerca, sperimentazione e
sviluppo, secondo quanto previsto dal Piano dell’Offerta Formativa di ciascuna istituzione
scolastica”, utilizzando – nell’ambito del monte ore curricolare – la flessibilità, prevista fino al
massimo del 20%. E’ da considerare, inoltre, la Legge 296/06 comma 622 che eleva l’età per
l’accesso al lavoro da 15 a 16 anni.
Coerentemente con i DD.PP.RR. 87.88 e 89 del 15 marzo 2010 e con le successive linee guida,
l’alternanza scuola lavoro valorizza, attraverso un percorso co-progettato, la formazione congiunta
tra scuola e mondo del lavoro, finalizzata all’innovazione didattica e all’orientamento degli studenti,
introducendo l’Alternanza Scuola Lavoro come metodo sistematico da introdurre nella didattica
curriculare e declinata a seconda dei diversi indirizzi di studio. La legge n.128/2013 rafforza
l'alternanza scuola-lavoro per gli studenti degli ultimi due anni della scuola secondaria e pone
particolare attenzione alle attività di orientamento (Linee guida nazionali per l'orientamento
permanente).
Recenti provvedimenti legislativi, legge 107 del 13 luglio 2015, tendono a potenziare l'offerta
formativa in Alternanza Scola Lavoro inserendo organicamente questa strategia didattica nell'offerta
formativa di tutti gli indirizzi di studio della scuola secondaria di secondo grado come parte
integrante dei percorsi di istruzione (art.1.commi 33-45)
29
Finalità
L’alternanza è una metodologia basata sullo sviluppo di processi di apprendimento che promuovono
la cultura del lavoro e privilegiano la dimensione dell’esperienza, in tal senso essa contribuisce ad
orientare il Piano dell’Offerta Formativa perché si stabiliscano e si rafforzino i rapporti tra
scuola/lavoro/territorio.
L’Alternanza Scuola-Lavoro è quindi una didattica innovativa, uno stile di insegnamento e di
apprendimento che ha la finalità di valorizzare, come momenti interdipendenti di formazione lo
studio e la pratica lavorativa, rendendo così possibile un’integrazione efficace tra le acquisizioni
maturate in entrambi i contesti.
Il nostro Istituto attua l’Alternanza Scuola-Lavoro, cioè percorsi flessibili e personalizzati di
integrazione tra Formazione e mondo del lavoro per garantire agli studenti una preparazione
professionale aggiornata con le esigenze del Territorio.
Le attività si realizzeranno all’interno dei percorsi curriculari e non, attuando un modello di
alternanza come approccio metodologico che possa contribuire allo sviluppo delle competenze
trasversali e professionali in uscita.
La struttura del progetto alternanza si basa su diverse forme di intervento come visite guidate, stage
di osservazione, incontri con figure professionali, interviste ad esperti aziendali, simulazione
d’impresa, inserimento in azienda, realizzazione di progetti concreti e si svilupperà su un piano
triennale.
La progettazione dei percorsi in alternanza fornisce elementi per sviluppare le competenze richieste
dal profilo educativo, culturale e professionale del corso di studi. Il concetto di competenza,
“comprovata capacità di utilizzare, in situazioni di lavoro, di studio o nello sviluppo professionale e
personale, un insieme strutturato di conoscenze e di abilità acquisite nei contesti di apprendimento
formale non formale o informale”, presuppone l’integrazione di conoscenze con abilità personali e
relazionali; la didattica può, quindi, offrire allo studente occasioni per risolvere problemi e
assumere compiti e iniziative autonome, per apprendere attraverso l’esperienza e per
elaborarla/rielaborarla.
Risultano costituire elementi significativi da tradurre in indicatori per la valutazione del progetto,
i seguenti elementi:

Il Territorio: la presenza di un’analisi del territorio che permetta di comprendere i
fabbisogni professionali. Sulla base di questa analisi, vengono realizzati accordi scuola
territorio, che permettono di definire i compiti e i ruoli dei soggetti coinvolti a sostegno del
progetto, e di promuovere una programmazione pluriennale, che non si esaurisca nel singolo
percorso;



La struttura organizzativa: la presenza di un gruppo di progetto supporta le istituzioni
scolastiche nello svolgimento delle attività connesse alla progettazione, gestione,
monitoraggio e diffusione del progetto.
30

La progettazione: elementi come la cultura del lavoro, l’economia del territorio,
l’organizzazione aziendale, la comunicazione in contesti informali e non formali
arricchiscono ed integrano il curricolo. La tipologia di percorso varia per i diversi ordini di
studio, assumendo, a seconda dei casi, un carattere più orientativo o più professionalizzante;

La realizzazione: le fasi significative di un percorso in alternanza sono l’attività d’aula e il
periodo di stage/tirocinio di cui occorre specificare il “peso” sul totale delle ore del
percorso. Fondamentali sono le modalità di esercizio delle funzioni del tutor interno e del
tutor esterno;
La valutazione: rappresenta un elemento fondamentale nella verifica della qualità degli
apprendimenti;



La certificazione: la presenza e la qualità di un certificato che attesti ed espliciti le
competenze acquisite, spendibili in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo
professionale e personale, è l’atto conclusivo del percorso.

Nel nostro Istituto sono state previste azioni diversificate per i vari indirizzi, volte a verificare
l’efficacia della preparazione scolastica rispetto alle richieste dell’Impresa/Ente, a favorire
l’orientamento dopo il diploma, ad agevolare l’inserimento nella realtà produttiva e ad orientare
nella scelta delle specializzazioni universitarie.
Il progetto, che si svilupperà in un triennio, ha come finalità :






La realizzazione di un organico collegamento con il mondo del lavoro.

Avvicinare gli allievi al mondo del lavoro per favorire l’orientamento e sviluppare
idee imprenditoriali.
Rimotivare allo studio e valorizzare le eccellenze.
Sviluppare le competenze comunicative e organizzative.

Favorire la realizzazione di percorsi che colleghino in modo biunivoco la formazione in
aula con l'esperienza pratica.
Arricchire la formazione acquisita nei percorsi scolastici e formativi con l'acquisizione
di competenze spendibili anche nel mercato del lavoro.

Sintesi attività proposte
Classe III - IV formazione in aula - tot ore 150 ore per ciascuna classe
Le attività di stage saranno organizzate attraverso una metodologia che impegnerà gli alunni
durante le ore del sabato o si svolgerà nelle giornate in cui non è prevista la presenza a scuola.
Alcune giornate saranno dedicate alla formazione in aula, con la partecipazione di docenti interni
nelle seguenti materie
Sicurezza in azienda (corso di n. 8 ore);




Promozione all’imprenditorialità (n. 4 ore);
Diritto del lavoro e formazione del CV (n. 8 ore)
Inglese (n. 10 ore)
STAGE AZIENDALI (120 ore totali) da realizzarsi il sabato a partire da dicembre 2017
31
Classe V formazione in aula - tot ore 100 ore
Alcune giornate saranno dedicate alla formazione in aula, con la partecipazione di docenti interni
nelle seguenti materie




Sicurezza in azienda (corso di n. 2ore);
Promozione all’imprenditorialità (n. 2 ore);
Diritto del lavoro e formazione del CV (n. 2 ore)
Inglese (n. 4 ore)
STAGE AZIENDALI (90 ore totali) da realizzarsi il sabato a partire da dicembre 2017
La principale finalità del nostro progetto Alternanza, quindi, consiste nell’alternare la teoria alla
pratica, facendo interagire gli studenti con il mondo del lavoro, sia con la loro presenza azienda sia
con la presenza di esperti nella scuola per corsi di aggiornamento, apprendimenti e preparazione
agli stage, sia mettendoli alla prova nella realizzazione di un progetto di lavoro, deciso dal consiglio
di classe di ogni singola classe.
Book in progress
Sono libri di testo, di elevato spessore scientifico e comunicativo, scritti dagli 800 docenti della rete
nazionale con capofila l’ITIS Majorana di Brindisi e stampati all’interno delle scuole.
Con tale iniziativa si migliora significativamente l’apprendimento degli allievi e,
contemporaneamente, si fornisce una risposta concreta ai problemi economici delle famiglie e del
caro libri. La struttura del Book in Progress, consente di variare, sulla base delle esigenze didattiche
e formative, gli apprendimenti degli allievi ed i contenuti da trasmettere. Con tale iniziativa, si
valorizza la funzione docente e si concretizza la personalizzazione degli interventi formativi. Altro
elemento positivo, che tale iniziativa porta con se, è quello di consentire alle famiglie un risparmio
di spesa sulla dotazione libraria di circa € 400,00 rispetto ai tetti di spesa previsti dal Ministero.
A tale iniziativa, sempre nell’ottica della promozione del successo formativo, si affiancano
videolezioni, ed assistenza on line a favore degli alunni. Ciò al fine di consentire un più pronto
recupero degli apprendimenti.
Matematica e realtà
Matematica&Realtà (M&R) è un progetto di innovazione didattica che promuove l'interazione
dinamica tra mondo reale e mondo matematico come elemento chiave del processo di
insegnamento-apprendimento. In sintonia con la Matematica per il cittadino, si propone di stimolare
i ragazzi ad utilizzare le conoscenze e le competenze matematiche acquisite a scuola, per orientarsi
nella moderna società della conoscenza e gestire le proprie scelte in modo consapevole e attivo.
Matematica&Realtà (M&R) è un progetto nazionale finalizzato a stimolare una profonda
innovazione didattica in Matematica, rivolto a Docenti e Studenti di ogni ordine e grado. Nato nel
2005, si avvale dall’esperienza pluriennale acquisita dal progetto pilota Innovamatica in tema di
ricerca e sperimentazione didattica. La struttura base in cui si articola M&R sono i laboratori di
sperimentazione didattica attivati dalle varie Unità Locali disseminate sul territorio nazionale. I
32
Docenti possono collaborare ad M&R in qualità di coordinatore dell’unità, responsabile di un
laboratorio o docente-tutor oppure aderire in forma light (come Amico M&R).
La struttura base di M&R sono i laboratori di sperimentazione didattica che si svolgono al livello
nazionale, nelle varie unità locali. Lo spirito con cui M&R si rivolge a Docenti e Studenti è quello
di un approccio sperimentale alla Matematica e propone una educazione alla modellizzazione come
motore di innovazione didattica. Forte di una esperienza sul campo sin dal 1994, M&R offre alle
Scuole di ogni ordine e grado l'opportunità di conoscere, progettare, ricercare e sperimentare;
propone una educazione alla modellizzazione con strumenti elementari, fondata su un approccio
sperimentale alla Matematica. L'esperienza ha dimostrato che lo spirito M&R si è rivelato idoneo ed
efficace per una dinamica didattica volta all'acquisizione e alla certificazione delle competenze.
I candidati parteciperanno alla “Staffetta Creativa di modellizzazione matematica”, una
competizione di gruppo, gestita dai ragazzi che sono i partecipanti, autori e valutatori. La staffetta è
un gara di gruppo di modellizzazione matematica che intende stimolare la creatività dei ragazzi, in
un sano spirito di competizione. La gara è suddivisa in tre fasi, che vedono i ragazzi come
protagonisti:
1. Iscrizione;
2. Ricevimento e passaggio del testimone.
3. Votazione.
Due giurie concorrono equamente al punteggio finale:

Giuria popolare, ciascun gruppo potrà esprimere il proprio giudizio sia sulla soluzione
dei quesiti, sia sui quesiti originali della propria sezione (ad eccezione dei quesiti risolti e
proposti dal gruppo).
 Giuria di esperti (anonima), ciascun commissario esprimerà il proprio voto sia sulla
soluzione dei quesiti, sia sui quesiti originali, secondo le modalità e i criteri specificati
nella scheda di votazione.
Saranno premiati i primi tre gruppi migliori classificati di ciascuna sezione. La cerimonia di
premiazione si terrà a Perugia, trasmessa in streaming.
Concorso letterario
Si tratta di un’opera di narrativa originale ed inedita, in forma di romanzo o di raccolta di racconti,
di vario genere tra cui giallo, fantasy etc. . L’iniziativa si propone di stimolare nei giovani la lettura
e la scrittura creativa ed è rivolta alle studentesse e agli studenti degli istituti di istruzione
secondaria di secondo grado italiani, statali e paritari, delle scuole italiane all’estero e delle sezioni
italiane presso le scuole straniere, che non abbiano compiuto vent’anni alla data del 31 dicembre
2016. L’opera vincitrice sarà premiata con la pubblicazione all’interno della collana “Scintille”,
Minerva Edizioni. Ciascun istituto che partecipa al concorso potrà segnalare un numero massimo di
tre opere di narrativa in italiano.
La favola verrà tradotta in tre lingue, francese, spagnolo e inglese e la stesura finale sarà in fumetti.
33
Piano digitale dell’Istituto
Competenze digitali
Il Piano di sviluppo digitale deve promuovere azioni per sviluppare e migliorare le competenze
digitali degli studenti. Lo sviluppo delle competenze digitali riguarda anche il personale docente e il
personale tecnico-amministrativo.
Obiettivi chiave








Sviluppo delle competenze digitali degli studenti;
Potenziamento degli strumenti didattici elaboratori necessari a migliorare la formazione e i
processi di innovazione delle istituzioni scolastiche;
Adozione di strumenti organizzativi tecnologici per favorire la governance, la trasparenza e
la condivisione di dati;
Formazione dei docenti per l’innovazione didattica e lo sviluppo della cultura digitale;
Formazione del personale amministrative tecnico per l’innovazione digitale
nell’amministrazione;
Potenziamento delle infrastrutture di rete;
Valorizzazione delle migliori esperienze nazionali
Definizione dei criteri per l’adozione dei test didattici digitale e per la diffusione di materiali
didattici anche prodotti autonomamente dalle scuole.
Finalità




Pianificazione delle attività di formazione formale e informale sulle competenze digitali;
Realizzazione dell’incontro tra domanda e offerta di docenti e competenze digitali;
Introduzione nelle programmazioni elementi di cultura digitale;
Sviluppo delle conoscenze digitali a tutti: alunni, docenti, personale.
Obiettivi specifici


Diffusione di lavagne interattive multimediali (LIM);
Allestimento di classi tecnologicamente avanzate (rif. Azioni classi 2.0 “non più la classe in
laboratorio, ma il laboratorio in classe”) con l’obiettivo di stimolare l’ideazione e la
realizzazione di ambienti di apprendimento innovativi;
Processo di digitalizzazione della scuola
Il processo di digitalizzazione dell’istituto deve avvenire mediante una serie di iniziative:





Organizzazione di attività sulle nuove tecnologie;
Creazione di ambienti dell’apprendimento integrati;
Creazione di biblioteche multimediali;
Ammodernamento del sito web dell’istituto;
Produzione di azioni per la diffusione della cultura digitale.
34
Sviluppo delle competenze digitali trasversali
Insieme alle competenze digitali utili a chi lavora (i dati, le applicazioni, le reti, la sicurezza) è
necessario diffondere una maggiore conoscenza delle tematiche digitali emergenti (cittadinanza
digitale, e-government e open government).
L’istituzione scolastica, per garantire pieni diritti di cittadinanza digitale a tutti i cittadini, deve fare
propri i principi della società della conoscenza e della democrazia digitale (accesso all’informazione
e ai contenuti digitali pubblici, inclusione digitale sia culturale che tecnologica, protezione dei dati
personali).
Per superare la difficoltà dei cittadini ad accedere ai servizi pubblici on- line deve crescere la
capacità della PA di migliorare i servizi di e-government in termini di: qualità e semplicità,
pervasività e tempestività, accessibilità e usabilità. Si deve anche affermare un nuovo rapporto tra
cittadini e istituzioni scolastiche, mediante un cambiamento strettamente legato all'affermazione e
diffusione dei principi dell’open government: trasparenza e dati aperti, integrità e accountability,
partecipazione e collaborazione.
Le modalità d’intervento devono articolarsi in un mix di percorsi ed eventi, azioni di affiancamento,
trasferimento di esperienze e collaborazione in rete. In particolare, l’offerta di formazione on-line
deve essere ricca e articolata nelle diverse forme di apprendimento e di erogazione della formazione
in rete.
Sviluppo delle competenze digitali verticali
Una buona azione di digitalliteracy per i cittadini può risultare vana se l’istituzione scolastica non è
in grado di fornire servizi all’altezza delle aspettative. L’offerta dei servizi online è ancora parziale
e disomogenea e questa azione deve portare a una maggiore efficienza ed efficacia nell’erogazione
dei servizi digitali. Insieme alla domanda di istituzione scolastica digitale deve crescere l’utilità e
l’usabilità dei servizi.
Questo risultato può essere raggiunto sviluppando le competenze digitali degli operatori che
presidiano funzioni e servizi ad alto contenuto tecnologico. Figure dotate di conoscenze e
competenze specifiche, alle quali è necessario offrire opportunità di miglioramento attraverso
approfondimenti e continuo aggiornamento professionale.
35
Misure operative
Si prevede il potenziamento delle infrastrutture di rete e della connettività nella scuola, la
valorizzazione delle esperienze e riferimenti alla rete nazionale di centri di ricerca e di formazione,
con l’utilizzo dei testi didattici in formato digitale e incentivando la produzione e la diffusione di
opere e materiali per la didattica, prodotti autonomamente dai docenti.
Si prevede una nuova figura del docente coordinatore delle competenze digitali che l’istituzione
scolastica deve individuare, nell’ambito dell’organico, e a cui sarà affidato il coordinamento delle
attività delle competenze digitali. Per favorire lo sviluppo della didattica la scuola dovrà, anche
attraverso i poli tecnico-professionali, dotarsi di laboratori territoriali da aprire alla partecipazione di
co-finanziatori che potranno essere gli enti pubblici locali, la camera di commercio, l’Università, le
associazioni, le fondazioni, gli enti di formazione professionale, le imprese private.
Amministrazione digitale
La vita digitale della scuola, come per un’amministrazione pubblica di dimensioni simili, passa da
una migliore gestione dell’organizzazione scolastica, e dal rafforzamento di servizi digitali
innovativi che la scuola offre al territorio, alle famiglie, agli studenti, al proprio personale, o anche
dalla maggiore collaborazione con altre scuole.
Occorre investire in maniera mirata per superare la frammentazione della situazione corrente per
raggiungere due risultati:




Migliorare il lavoro di chi fa l’amministrazione scolastica ogni giorno;
Migliorare sostanzialmente i servizi digitali delle scuole, a partire dal registro elettronico;
Migliorare i servizi digitali scuola-famiglia-studente;
Aprire i dati e i servizi della scuola ai cittadini e alle imprese.
Spazi e ambienti per l’apprendimento
La sfida dell’educazione nell’era digitale non può più essere una mera funzione della quantità di
tecnologie disponibili; piuttosto, essa deve coniugare la crescente disponibilità di tecnologie e
competenze abilitanti, la rapida obsolescenza tecnologica, e le nuove esigenze della didattica.
Comprendere questa relazione significa aiutare la scuola ad acquisire soluzioni digitali che facilitino
ambienti propedeutici agli apprendimenti attivi e laboratoriali. Tutti gli spazi della scuola, e oltre,
devono essere allineati a questa visione di cambiamento.
In un regime di risorse contenute, gli interventi ad essi associati si pensa che debbano essere
prevalentemente di tipo conservativo; occorre, invece, che ci sia un’idea di spazi - a partire dagli
interventi a favore dell’edilizia scolastica e includendo una riconfigurazione funzionale degli
ambienti per l’apprendimento - che vadano nella direzione di una visione sostenibile, collaborativa
e aperta di scuola, in cui didattica e progettualità possano avvenire ovunque e in cui gli spazi
comuni e gli ambienti collaborativi giocano un ruolo centrale. A questo si deve accompagnare
un’idea nuova di potenziamento e rivisitazione dei laboratori scolastici, con l’obiettivo di renderli
ambienti associati all’innovazione e alla creatività digitale.
36
Identità digitale e formazione dei docenti
La formazione digitale dei docenti va attuata mediante il raggiungimento di obiettivi



Rafforzare la preparazione in materia di competenze digitali;
Promuovere un legame sinergico tra innovazione didattica e tecnologie digitali;
Sviluppare standard qualitativi per la formazione all’innovazione didattica digitale.
Competenze digitali degli studenti
L’acquisizione di competenze digitali degli studenti va attuata mediante il raggiungimento di
obiettivi:



Definire una matrice comune di competenze digitali che ogni studente deve sviluppare;
Sostenere i docenti nel ruolo di facilitatori dei percorsi didattici innovativi, al fine di
potenziare le competenze chiave;
Coinvolgere gli studenti mediante format didattici innovativi e innovando i curricoli
scolastici.
Didattica laboratoriale
E’ necessario valorizzare il metodo scientifico e il sapere tecnologico ovvero trasmettere agli
studenti il “metodo della ricerca” affinché possano acquisire competenze per:
 Costruire dei prodotti utili (lavori multimediali, ricerche, tesine, ipertesti, ecc.);
 Proiettare nel futuro professionale l’impegno scolastico contestuale;
 Realizzare la propria personalità sul piano culturale, umano e sociale.

Tale raggiungimento è possibile solo con una didattica laboratoriale, avendo il vantaggio di essere
facilmente inseribile in tutti gli ambiti disciplinari e la particolarità di poter essere strutturata
mediante un piano di lavoro che si articoli attraverso azioni ben organizzate e pianificate.
Per l’attivazione concreta di una didattica laboratoriale è necessario riqualificare i laboratori,
migliorandone la sicurezza, e ammodernare hardware e software per poter rispondere ad una
formazione adeguata al mondo del lavoro.
37
Criteri per la formazione dell’orario scolastico
L'avvicendamento degli insegnanti e la razionale distribuzione delle materie nel tempo, hanno il
preciso scopo di rendere più efficiente l'azione didattica, per cui si terranno presente i seguenti
criteri:





Equilibrata distribuzione delle discipline nell’arco della giornata e della settimana;
Alternanza di materie teoriche e di materie pratiche nel corso della mattinata;
Abbinamenti orari così come indicati dai gruppi disciplinari;
Utilizzo razionale di tutti gli spazi;
Nella formulazione dell'orario si terrà conto degli insegnanti che hanno due o più scuole.

L’orario annuale complessivo è determinato in 1059 ore per il secondo biennio ed il quinto anno e
1089 ore per il primo biennio, corrispondente a 33 ore settimanali di lezione, in base al
regolamento recante norme concernenti il riordino degli Istituti Tecnici e Professionali, D.P.R.
88/2010, volti ad una maggiore razionalizzazione dell’utilizzo delle risorse umane e strumentali
disponibili, tali da conferire efficacia ed efficienza nel tempo.
I percorsi hanno la seguente struttura:



Un primo biennio articolato, per ciascun anno, in 660 ore di attività e insegnamenti di
istruzione generale e 396 ore di insegnamenti obbligatori di indirizzo;
Un secondo biennio articolato, per ciascun anno, in 495 ore di attività e insegnamenti di
istruzione generale e 561 ore di insegnamenti obbligatori di indirizzo;
Un quinto anno articolato in 495 ore di attività e insegnamenti di istruzione generale e 561
re di insegnamenti obbligatori di indirizzo.
Ai fini del comma 1 è possibile utilizzare la quota di autonomia dei 20% dei curricoli, sia per
potenziare gli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti, sia per attivare ulteriori insegnamenti.
Inoltre nell' ambito della autonomia, in base a quanto previsto dal DPR 88/2010 art. 5-8 per poter
valorizzare l'impronta Europea dell' Istituto, è stato deciso di potenziare, per i tre indirizzi di studio,
l' insegnamento della seconda lingua comunitaria portando l'orario complessivo annuale da 1056 a
1089 ore per il primo biennio, ovvero a 33 ore settimanali. 







38
Orario delle lezioni
DIURNO-ANTIMERIDIANO
Classi prime e seconde, dei tre indirizzi di studio AFM-CAT-IPSEOA funzioneranno in modo
articolato da orario di seguito precisato:
09,00-10,00
10,00-11,00
11,00-12,00
12,00-13,00
13,00-13,50 intervallo
13,50-14,40
14,40-15,30
15,30-16,20
Classi terze e quarte dei tre indirizzi di studio AFM-CAT-IPSEOA funzioneranno in modo
articolato da orario di seguito precisato:
08,10-09,00
09,00-10,00
10,00-11,00
11,00-12,00
12,00-13,00
13,00-13,50
13,50-14,40
Classi quinte dei tre indirizzi di studio AFM-CAT-IPSEOA funzioneranno come da orario di
seguito precisato:
08,10-09,00
09,00-10,00
10,00-11,00
11,00-12,00
12,00-13,00
13,00-13,50
13,50-14,40




39
Il progetto educativo
Finalità formative
L’istituto “De Andrè”, con il consenso e la condivisione di tutto il personale che vi opera persegue
costantemente le seguenti finalità formative:





Lo sviluppo della formazione individuale;
L’acquisizione di una solida preparazione culturale;
L’acquisizione organica di competenze tecnico-professionali;
Il rispetto delle regole della vita associata e la formazione di una cittadinanza attiva;
La promozione di valori condivisi quali: la valorizzazione della diversità come ricchezza, le
pari opportunità, il rispetto per l’ambiente e la solidarietà.

Obiettivi educativi e didattici generali







Comprendere l’organizzazione scolastica e i ruoli di ogni componente;
Educare al confronto e al dialogo con gli altri;
Educare all’ascolto attivo e produttivo;
Far comprendere l’importanza del dovere e della responsabilità verso sé e gli altri;
Far rispettare le norme condivise del Regolamento d’Istituto;
Promuovere lo “stare bene” a scuola, individuale e di gruppo cooperativistico;
Promuovere l’abbandono precoce della scuola. 
Obiettivi specifici dell’area scientifica
L’insegnamento delle discipline scientifiche mira a promuovere e stimolare la strutturazione del
pensiero logico, fornendo propri strumenti di lettura e di interpretazione della realtà; un
approfondimento progressivo e organico delle conoscenze e delle competenze dell’area scientifica.
L’attività didattica mira a promuovere le facoltà intuitive dell’alunno e a favorire la strutturazione
dei processi di astrazione e di formalizzazione dei concetti e dell’impostazione del ragionamento
induttivo e deduttivo, formando alla precisione, al rigore espositivo ed alla coerenza argomentativa.
Gli obiettivi principali sono:



Comprendere il linguaggio formale specifico della matematica, saper utilizzare le procedure
tipiche del pensiero matematico, conoscere i contenuti fondamentali delle teorie che sono
alla base della descrizione matematica della realtà;
Possedere i contenuti fondamentali delle scienze fisiche e delle scienze naturali (chimica,
biologia), padroneggiandone le procedure e i metodi di indagine propri, anche per potersi
orientare nel campo delle scienze applicate. Essere in grado anche di utilizzare strumenti
informatici come attività di approfondimento, comprendendo la valenza metodologica nella
formalizzazione e modellizazione di processi e nell’individuazione di procedimenti
risolutivi;
Maturare una buona capacita di argomentare e di risolvere diverse tipologie di problemi
anche distanti dalle discipline specificamente studiate;
40

Saper riflettere criticamente sulle forme del sapere e sulle reciproche relazioni e saper
collocare il pensiero scientifico anche all’interno di una dimensione umanistica.
Obiettivi specifici dell’area umanistica
Nel profilo educativo dell’Istituto sono valorizzati gli obiettivi attraverso cui le discipline
umanistiche promuovono una formazione globale dei giovani studenti. Gli obiettivi principali sono:









La capacità di valorizzare il dialogo interculturale;
Un profondo senso di appartenenza nazionale, attraverso la promozione del patrimonio
storico, archeologico, culturale, letterario e linguistico;
Trattare un tema complesso di una lettera, articolo di giornale, saggio breve o relazione,
sottolineandone gli aspetti salienti;
Interpretare in modo critico e personale qualsiasi tipologia testuale, dimostrando capacità
lessicale e la capacità di comprendere il messaggio linguistico formulato;
Formulare un messaggio linguistico articolato, dimostrando capacità di cogliere nessi
interdisciplinari anche in modo semplice e lineare per poi acquisire progressivamente la
capacità trasversale;
Comprendere il cambiamento dell’uomo nella diversità dei tempi storici attraverso il
confronto fra epoche ed aree geografiche e culturali;
Elaborare in modo corretto dal punto di vista ortografico, sintattico e lessicale un testo
articolato in lingua italiana ed in lingua straniera;
Partecipare a gare ginniche e/o sportive.
Obiettivi specifici dell’area linguistica








Conoscere le strutture linguistiche di base (Regole grammaticali fondamentali);
Acquisire una graduale competenza comunicativa utilizzando la lingua in modo adeguato al
contesto;
Leggere con adeguata pronuncia, ritmo ed intonazione;
Potenziare la conoscenza degli usi, dei costumi e della cultura di altri popoli;
Conoscere i generi letterari e le loro finalità;
Comprendere e produrre messaggi in lingua attraverso lo sviluppo delle quattro
abilità fondamentali( ascoltare, parlare, leggere e scrivere);
Esprimersi in modo efficace su temi e problemi di attualità sia oralmente che per iscritto;
Analizzare, sintetizzare, schematizzare, riferire, commentare testi letterari appartenenti
alle tre grandi partizioni : poesia, teatro e romanzo;
Acquisire capacità argomentative.

Obiettivi specifici dell’area scientifica-tecnologica

Acquisizione di conoscenze tecniche e tecnologiche: riferite a campi di conoscenza relative
ai prodotti, ai processi produttivi, ai principi scientifici utilizzati, ai sistemi di produzione, a
problemi ambientali, sociali, antinfortunistici ed economici connessi ai medesimi, alle
possibili soluzioni concretamente realizzabili;
41






Acquisizione di capacità operative: da intendersi come capacità di lavorare intellettualmente
manualmente per raggiungere un risultato intenzionale e verificabile affrontando ogni
situazione tecnologica;
Analizzare la situazione e individuare il problema;
Formulare una ipotesi di soluzione;
Porre in essere la soluzione;
Verificare l’effetto della soluzione adottata;
Acquisizione di capacità logico-scientifiche: di analisi, sintesi, comparazione, di rilevare ed
elaborare dati, di formulare ipotesi, di confrontare fenomeni, di comunicare utilizzando in
modo corretto i linguaggi specifici.












42
Dipartimenti disciplinari
I Dipartimenti, nella loro autonomia, fungono da articolazioni funzionali del collegio dei docenti, da
supporto alla didattica e alla progettazione. Con il passaggio dall’apprendimento per discipline
all’apprendimento per competenze la funzione dei Dipartimenti assume valenza strategica per
valorizzare la dimensione collegiale e cooperativa dei docenti.
I Dipartimenti hanno carattere permanente e sono formati da tutti i docenti della stessa disciplina o
della stessa area insieme agli insegnanti tecnico-pratici ove previsti e vengono coordinati da un
docente designato dal Dirigente.
Compiti dei Dipartimenti
 Predisporre le linee didattiche di indirizzo generale che la scuola intende adottare per ogni
singola materia:
 Programmazione disciplinare;
 Definizione degli obiettivi d’istituto;
 Definizione dei criteri di valutazione e delle griglie;
 Predisposizione delle prove da effettuare.
Funzioni del Coordinatore
 Il Coordinatore collabora con la dirigenza, il personale, i colleghi;
 Rappresenta il proprio dipartimento;
 Fissa l’ordine del giorno;
 Su delega del Dirigente Scolastico, presiede il Dipartimento le cui sedute vengono
verbalizzate da un segretario designato di volta in volta;
 È punto di riferimento del proprio dipartimento come mediatore delle istanze di ciascun
docente, garante del funzionamento, della correttezza e trasparenza del dipartimento.
L’Istituto “F. De Andrè”, organizzando i dipartimenti disciplinari per aree, mira a ottimizzare
l’efficienza della Scuola attraverso il potenziamento delle risorse umane e professionali.
Le Aree Dipartimentali scelte in seguito a delibera Collegio dei Docenti del verbale n° 2 del 14
Settembre 2016, sono così costituite:



Dipartimento Letterario-Linguistico;
Dipartimento Scientifico;
Dipartimento Tecnico.
Obiettivi del dipartimento letterario-linguistico




La capacità di valorizzare il dialogo interculturale;
Un profondo senso di appartenenza nazionale, attraverso la promozione del patrimonio
storico, archeologico, culturale, letterario e linguistico;
Trattare un tema complesso di una lettera, articolo di giornale, saggio breve o relazione,
sottolineandone gli aspetti salienti;
Interpretare in modo critico e personale qualsiasi tipologia testuale, dimostrando capacità
lessicale e la capacità di comprendere il messaggio linguistico formulato;
43












Formulare un messaggio linguistico articolato, dimostrando capacità di cogliere nessi
interdisciplinari anche in modo semplice e lineare per poi acquisire progressivamente la
capacità trasversale;
Comprendere il cambiamento dell’uomo nella diversità dei tempi storici attraverso il
confronto fra epoche ed aree geografiche e culturali;
Elaborare in modo corretto dal punto di vista ortografico, sintattico e lessicale un testo
articolato in lingua italiana.
Conoscere le strutture linguistiche di base (Regole grammaticali fondamentali);
Acquisire una graduale competenza comunicativa utilizzando la lingua in modo adeguato al
contesto;
Leggere con adeguata pronuncia, ritmo ed intonazione;
Potenziare la conoscenza degli usi, dei costumi e della cultura di altri popoli;
Conoscere i generi letterari e le loro finalità;
Comprendere e produrre messaggi in lingua attraverso lo sviluppo delle quattro abilità
fondamentali( ascoltare, parlare, leggere e scrivere);
Esprimersi in modo efficace su temi e problemi di attualità sia oralmente che per iscritto;
Analizzare, sintetizzare, schematizzare, riferire, commentare testi letterari appartenenti alle
tre grandi partizioni : poesia, teatro e romanzo;
Acquisire capacità argomentative.
Obiettivi del dipartimento Scientifico
 Studiare figure geometriche sul piano cartesiano dal punto di vista analitico.
 Utilizzare le tecniche e le procedure di calcolo algebrico, rappresentandole in forma grafica.
 Determinare le soluzioni più appropriate per la risoluzione analitica dei problemi.
 Sviluppare procedimenti di deduzione ed induzione.
 Rappresentare dati ed informazioni, usando gli strumenti logici e grafici più opportuni,
anche informatici, analizzarli ed interpretarli.
 Eseguire semplici misure, comprendendo i metodi usati e conoscendo gli strumenti utilizzati
 Avanzare ipotesi e controllarne la validità, utilizzando i metodi propri della Fisica
 Conoscere gli aspetti fondamentali della fenomenologia della Fisica
 Utilizzare i simboli degli elementi chimici.
 Utilizzare le formule dei composti anche per classificarli.
 Usare la tavola periodica per spiegare e identificare gli elementi attraverso le loro proprietà
fisiche e chimiche.
Obiettivi del dipartimento Tecnico







Collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco
riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione a tutela della persona, della collettività
e dell’ambiente;
Orientarsi nel tessuto produttivo del proprio territorio;
Conoscere gli elementi costitutivi, le condizioni ambientali e organizzative del sistema
azienda;
Saper utilizzare i principali titoli di credito in uso nella pratica commerciale;
Conoscere il mercato turistico e le sue connessioni col sistema economico nazionale;
Conoscere le caratteristiche, la forma giuridica, le strutture organizzative e le diverse
tipologie d’impresa ricettiva e di viaggio.
Conoscere problematiche relative alla gestione delle risorse umane e dell’impresa turistica.
44






Saper compiere le principali operazioni di fronte back-office nelle imprese alberghiere.
Conoscere aspetti gestionali, organizzativi, economici e finanziari dell’impresa alberghiera
Conoscere il contenuto e le finalità e i principali indicatori del bilancio di esercizio.
Riconoscere e applicare le strategie di marketing.
Conoscere i principali istituti di diritto privato e pubblico attinenti allo specifico settore
professionale;
Essere consapevole della rilevanza pratica del contratto quale fonte di obbligazioni nella vita
quotidiana e nell’attività professionale.
Per l’Anno Scolastico 2016/2017, secondo quanto deliberato nel Collegio dei Docenti n° 2 del
14/09/2016, i responsabili dei Dipartimenti sono:
Dipartimento Letterario – Linguistico
Dipartimento Scientifico
Dipartimento Tecnico
Prof.ssa Anna Manganiello
Prof.ssa Graziella Vairo
Prof. Luigi Polito
Prof. Annamaria di Giacomo
Stage formativi
L’Istituto sostiene e promuove sostiene e promuove l’esperienza di “formazione sul campo”.
La scuola offre ai giovani la possibilità di misurarsi con il mondo del lavoro attraverso gli stage con
l’intento di:



Verificare il grado di preparazione raggiunto dallo studente;
Orientare lo studente verso una più consapevole scelta riguardo al futuro professionale;
Migliorare atteggiamenti e comportamenti attraverso l'assunzione di responsabilità operative
in azienda.
Lo stage assume un elevato valore formativo sia per quanto riguarda le competenze specifiche che
quelle generali dello studente e costituisce un momento di forte integrazione con il mondo del
lavoro: una preziosa opportunità per conoscere l’ambiente esterno, farsi conoscere e porre le basi
per un qualificato sbocco professionale.
Permette agli studenti di ampliare e consolidare le proprie conoscenze tecnico professionali ed una
più consapevole scelta relativa al proprio futuro. La scuola segue l'inserimento dello studente in
azienda pubblica o privata attraverso un insegnante tutor, che si affianca a quello aziendale.
La scuola può, in questo modo, verificare se il percorso formativo è consono alle aspettative
dell’ambiente produttivo e se ha promosso negli studenti i necessari aspetti di maturità, conoscenza,
competenza, abilità, affidabilità, flessibilità e disponibilità utili alla formazione umana e
professionale.
45
Esami di Stato
Le prove scritte dell’Esame di Stato si svolgeranno nei giorni:



Mercoledì 21 giugno 2017: Prima Prova
Giovedì 22 giugno 2017: Seconda Prova
Lunedì 26 giugno 2017: Terza Prova
Sono ammessi agli esami di Stato gli studenti che, nello scrutinio finale, conseguono una votazione
non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina (voto unico) e un voto di comportamento non
inferiore a sei decimi; il voto di comportamento concorre alla determinazione dei crediti scolastici.
Per la valutazione di ciascuno studente nello scrutinio finale è richiesta la frequenza di almeno ¾
del monte ore di lezioni. La deroga alle assenze si applica solo se queste ultime sono documentate e
continuative, a condizione che tali assenze non pregiudichino, a giudizio del C.d.C. la possibilità di
procedere a valutazione.
Le prove INVALSI
Anche per l’anno scolastico 2016/2017 l’INVALSI ha avviato le fasi inerenti il Sistema Nazionale
di Valutazione (SNV) nelle quali sono individuate le priorità strategiche del Governo per il sistema
educativo di istruzione ed i relativi obiettivi di miglioramento. Il SNV è visto come “una risorsa
strategica per orientare le politiche scolastiche e formative alla crescita culturale, economica e
sociale del Paese e per favorire la piena attuazione dell’autonomia delle istituzioni scolastiche.
Per migliorare la qualità dell'offerta formativa e degli apprendimenti, l’SNV valuta l’efficienza e
l’efficacia del sistema educativo di istruzione e formazione”. Nella valutazione delle Istituzioni
scolastiche l’obiettivo prioritario, per questi primi anni di lavoro, è promuovere in modo capillare e
diffuso su tutto il territorio nazionale, una cultura della valutazione finalizzata al miglioramento
della qualità dell’offerta formativa, con particolare attenzione agli esiti educativi e formativi degli
studenti. Gli studenti delle seconde classi, oltre alla valutazione interna dei loro apprendimenti, sono
sottoposti, a cura dell’Invalsi, anche ad una valutazione esterna con prove standardizzate a livello
nazionale in alcune discipline fondanti (Italiano; Matematica). Queste prove sono
contemporaneamente uno strumento di misura e di confronto: misura la qualità del processo di
insegnamento-apprendimento e confronta realtà scolastiche di-verse al fine di valorizzare i punti di
forza e di individuare i punti debolezza.
Le prove per l’anno 2017, si terranno il 9 Maggio.
46
Didattica e valutazione
Criteri e modalità di valutazione degli studenti
Il Regolamento sulla valutazione, DPR n. 122 del 22.6.2009, recita testualmente:
“La valutazione ha per oggetto il processo di apprendimento, il comportamento e il
scolastico complessivo degli alunni. La valutazione concorre, con la sua finalità anche
attraverso l'individuazione delle potenzialità e delle carenze di ciascun alunno, ai
autovalutazione degli alunni medesimi, al miglioramento dei livelli di conoscenza e
formativo”
rendimento
formativa e
processi di
al successo
Le verifiche intermedie e le valutazioni periodiche e finali sul rendimento scolastico devono essere
coerenti con gli obiettivi di apprendimento previsti dal piano dell'offerta formativa e devono tener
conto degli standard di riferimento, sia a livello nazionale che internazionale.
Nello scrutinio finale il consiglio di classe sospende il giudizio degli alunni che non hanno
conseguito la sufficienza in una o più discipline, senza riportare immediatamente un giudizio di non
promozione. A conclusione dello scrutinio, l'esito relativo a tutte le discipline e' comunicato alle
famiglie.
A conclusione degli interventi didattici programmati per il recupero delle carenze rilevate, il
consiglio di classe, in sede di integrazione dello scrutinio finale, previo accertamento del recupero
delle carenze formative procede alla verifica dei risultati conseguiti dall'alunno e alla formulazione
del giudizio finale che, in caso di esito positivo, comporta l'ammissione alla frequenza della classe
successiva e l'attribuzione del credito scolastico.
Valutazione delle competenze
Con il D.M. n. 9 del 27/01/2010 è stato adottato un modello di certificazione basato sui livelli
di competenza raggiunti dagli allievi nell’assolvimento dell’obbligo scolastico.
“Una competenza, secondo le Linee Guida, si manifesta quando uno studente è in grado di
affrontare un compito o realizzare un prodotto a lui assegnato, mettendo in gioco le sue risorse
personali e quelle, se disponibili, esterne utili o necessarie.”
Per costruire una reale pratica valutativa delle competenze, bisogna tener conto della qualità
delle conoscenze e delle abilità che risultano componenti essenziali delle competenze.
Le conoscenze, per poter essere valorizzate nello sviluppo di una competenza, devono
manifestare tre caratteristiche: significatività, stabilità e fruibilità.
Una conoscenza, per essere significativa, deve essere collegata a ciò che il soggetto sa attraverso
una riorganizzazione dei suoi schemi concettuali; questo processo le permette anche di diventare
47
stabile. Una conoscenza, inoltre, deve essere fruibile, deve poter essere utilizzata per
interpretare situazioni e compiti diversi da quelli nei quali essa è stato costruita.
Un’abilità deve essere collegata a quelle che sono denominate conoscenze condizionali (sapere
dove, quando, perché) in modo che possa essere attivata in maniera consapevole di fronte a una
questione o un compito. Le fonti informative sulla base delle quali verrà espresso un giudizio di
competenza, saranno di tre tipi:



Il primo relativo ai risultati ottenuti nello svolgimento di un compito o nella realizzazione
del prodotto;
Il secondo relativo a come lo studente è giunto a conseguire tali risultati;
 Il terzo relativo alla percezione che lo studente ha del suo lavoro.

Molto importanti saranno le prove comuni elaborate dai Dipartimenti per classi parallele sulla base
dei livelli rilevati e degli standard di riferimento.
Secondo quanto stabilito dal già citato DPR n. 122/2009, la nostra istituzione assicurerà alle
famiglie una informazione tempestiva circa il processo di apprendimento e la valutazione degli
alunni effettuata nei diversi momenti del percorso scolastico. A tale fine intende avvalersi, nel
rispetto delle vigenti disposizioni in materia di riservatezza, anche degli strumenti offerti dalle
moderne tecnologie: è in fase di elaborazione il registro elettronico per la gestione dei voti, degli
scrutini e delle comunicazioni scuola/famiglia via web, attraverso l'accesso con account personale.
Criteri generali
I criteri generali di conduzione dell'attività didattica, sono delineati in base alla sequenza di seguito
riportata:





Programmazione didattico-educativa di Istituto approvata dal Collegio dei Docenti;
Programmazione didattico-educativa di Classe approvata dal Consiglio di Classe;
Programmazione didattico-educativa di ogni singolo Docente.
Sviluppo della capacità di autovalutazione: gli alunni devono essere messi in grado di
percepire i loro progressi e le loro difficoltà, per raggiungere un più efficace metodo di
apprendimento;
Corrispondenza tra i livelli raggiunti e i voti: tutti i docenti adottano una scala dei voti,
deliberata dal Collegio Docenti, che mira a rendere omogenei i criteri di valutazione sia
degli apprendimenti che del comportamento.
Fattori che concorrono alla valutazione periodica e finale





Metodo di studio;
Partecipazione all’attività didattica;
Impegno;
Progressi rispetto al livello iniziale;
Livello della classe;
48


Assenze e ritardi;
Situazione personale (solo in sede di scrutinio finale).

I voti espressi in decimi rispettivamente assegnati, in sede di scrutinio finale, al giudizio di idoneità,
nonché a ciascuna disciplina e al comportamento sono riportati nel documento di valutazione e nel
registro finale dei voti.
I possibili criteri per la determinazione del giudizio di idoneità sono stabiliti in base:


Media delle valutazioni del triennio;
L’eventuale arrotondamento per eccesso terrà conto del percorso di miglioramento,
dell’impegno, dell’interesse e della regolarità e qualità dei compiti.

Valutazione periodica degli apprendimenti e tipologia di prove
La C.M. n. 89 del 18 ottobre 2012 (prot. MIURAOODGOS/6751) fornisce precisazioni sulla
tipologia di prove e sulle corrispondenti modalità di espressione del voto in sede di scrutini
intermedi, relative a ciascun insegnamento delle classi degli istituti di istruzione secondaria di
secondo grado:
“Alla luce di quanto sopra si indica alle istituzioni scolastiche l’opportunità di deliberare che negli
scrutini intermedi delle classi prime, seconde e terze la valutazione dei risultati raggiunti sia
formulata, in ciascuna disciplina, mediante un voto unico, come nello scrutinio finale”.
La Circolare mira a precisare che anche nel caso di insegnamenti ad una prova, il voto potrà essere
espressione di una sintesi valutativa frutto di diverse forme di verifica: scritte, strutturate e non
strutturate, grafiche, multimediali, laboratoriali, orali, documentali, ecc.; inoltre sollecita a
esplicitare, nei rispettivi piani dell’offerta formativa, le tipologie delle verifiche adottate, al fine di
rendere l’intero processo valutativo trasparente e coerente con gli specifici obiettivi di
apprendimento.
Il Collegio dei docenti, sempre nell’ambito del rispetto dell’autonomia professionale propria della
funzione docente, delibera di adottare le seguenti prove di verifica:


N. 3 prove scritte per ogni quadrimestre nelle tipologie stabilite nei singoli dipartimenti;
Almeno 2 prove orali per ogni quadrimestre.
49
Criteri di attribuzione dei voti disciplinari
Tabella di corrispondenza tra voti in decimi e livelli di conoscenze e di abilità
0≤ M ≤ 3
4
4<M<5
5
5<M<6
6
6<M≤7
7<M≤8
8<M≤9
9 < M ≤ 10
NESSUNA CONOSCENZA
Rifiuta la verifica.
Non ha alcuna capacita di orientarsi.
CONOSCENZA GRAVEMENTE LACUNOSA
Non sa individuare i concetti chiave.
Commette gravi errori relativi ai contenuti.
L’esposizione è priva di articolazione coerente.
CONOSCENZA LACUNOSA
Conosce in modo frammentario gli argomenti proposti e commette errori
rilevanti.
Sa applicare solo parzialmente regole e principi a casi specifici.
L’esposizione è difficoltosa.
CONOSCENZA SCARSA
Conosce in modo approssimativo gli argomenti.
Ha conseguito qualche abilità, ma non sa utilizzarle in modo adeguato.
Espone con fatica.
CONOSCENZA INCERTA
Conosce parzialmente gli argomenti proposti.
L’utilizzo della terminologia e/o della simbologia è incerta.
Se guidato riesce tuttavia ad orientarsi per portare a termine i compiti
assegnati.
L'esposizione è incerta.
LIVELLI MINIMI ACCETTABILI DI CONOSCENZA E
PADRONANZA
Individua i concetti chiave e stabilisce, guidato, semplici collegamenti.
L’esecuzione di compiti semplici è corretta cosi come è semplice l’espressione.
DISCRETA PADRONANZA
Sa analizzare gli aspetti significativi e stabilisce i collegamenti essenziali
anche
Se non sempre in modo autonomo.
Commette pochi errori e non sostanziali, esprimendosi con sufficiente
proprietà.
BUONA PADRONANZA
Conosce e sviluppa in modo analitico i contenuti e le procedure proposte.
Nell’applicazione non commette errori, ma solo imprecisioni.
Si esprime in modo adeguato, anche se non sempre debitamente
argomentato.
OTTIMA PADRONANZA
Sa operare collegamenti fra i vari aspetti del problema anche in situazioni
nuove. L’esecuzione è puntuale in ogni sua fase e l’esposizione è organica.
OTTIMA PADRONANZA CON VALUTAZIONE CRITICA
Le conoscenze sono ampie, solide e ben organizzate.
La rielaborazione è articolata e autonoma. Sa anche esprimere valutazioni
critiche. L’esposizione è precisa e ricca; l’espressione è fluida.
50
Finalità della valutazione del comportamento degli studenti
Il Collegio dei Docenti fa proprie le finalità della valutazione del comportamento espresse nel
Decreto ministeriale n. 5/2009 :




Accertare i livelli di apprendimento e di consapevolezza raggiunti, con specifico
riferimento alla cultura e ai valori della cittadinanza e della convivenza civile;
Verificare la capacità di rispettare il complesso delle disposizioni che disciplinano la vita
di ciascuna istituzione scolastica;
Diffondere la consapevolezza dei diritti e dei doveri degli studenti all’interno della
comunità scolastica, promuovendo comportamenti coerenti con il corretto esercizio dei
propri diritti e al tempo stesso con il rispetto dei propri doveri, che corrispondono sempre al
riconoscimento dei diritti e delle libertà degli altri;
Dare significato e valenza educativa anche al voto inferiore a 6/10.
La valutazione del comportamento inferiore alla sufficienza, ovvero a 6/10, riportata dallo
studente in sede di scrutinio finale, comporta la non ammissione automatica dello stesso al
successivo anno di corso o all’esame conclusivo del ciclo di studi.
La nostra Istituzione, pertanto, pone particolare cura sia nell’elaborazione del Patto educativo di
corresponsabilità, sia nell’informazione tempestiva e nel coinvolgimento attivo delle famiglie in
merito alla condotta dei propri figli. I criteri di attribuzione del voto di condotta approvati dal
Collegio dei Docenti sono i seguenti:
Voto
Criterio di attribuzione
10
Alunni con frequenza regolare, caratterizzati da partecipazione attiva/
costruttiva, atteggiamento propositivo ed impegno assiduo.
Alunni con frequenza regolare, rispettosi delle regole, caratterizzati da
partecipazione attiva/ricettiva, atteggiamento collaborativo ed impegno
costante.
Alunni con frequenza regolare; caratterizzati da impegno regolare;
comportamento vivace, ma controllato o partecipazione diligente e
attenta, anche se silenziosa.
Alunni con frequenza sostanzialmente regolare, con possibili ritardi nelle
giustificazioni, uso improprio e/o alterazione del badge personale, caratterizzati
da comportamento vivace e/o non controllato, impegno discontinuo;
possono aver conseguito avvertimenti sul registro di classe.
Alunni con frequenza irregolare e ritardi nelle giustificazioni, uso improprio e/o
alterazione del badge personale, caratterizzati da comportamento di disturbo e
da impegno superficiale e discontinuo; hanno conseguito una o più
ammonizioni o sospensioni nel corso del quadrimestre.
9
8
7
6
51
Strumenti di verifica e di valutazione
PROVE SEMISTRUTTURATE









Questionari a risposta libera;
Analisi del testo;
Saggi brevi;
Relazione su traccia;
Riassunti;
Problemi;
Traduzioni;
Tema;
Elaborazione e lettura di grafici e tabelle.
PROVE STRUTTURATE




Domande con risposta a scelta multipla;
Brani da completare;
Corrispondenze;
Affermazioni vero/falso;
PROVE APERTE



Verifica orale;
Relazione;
Presentazioni multimediali.
Metodologie didattiche ed attività per conseguire gli obiettivi











Lezione frontale;
Lezione interattiva;
Discussione guidata;
Lavori in coppia/di gruppo;
Esercitazioni guidate;
Utilizzo mappe concettuali;
Sviluppo ed elaborazione di ricerche e/o approfondimenti personali anche con l’uso di
strumenti informatici;
Utilizzo LIM (Lavagna interattiva multimediale);
Utilizzo tablet;
Visite guidate;
Viaggio di istruzione.
Periodo valutativo
L’anno scolastico è diviso in quadrimestre.
Il primo quadrimestre ha inizio il 15 Settembre 2016 e termina il 31 Gennaio 2017.
Il secondo quadrimestre ha inizio il 1 Febbraio 2017 e termina il 9 Giugno 2017.
52
Crediti scolastici e formativi
Il credito scolastico tiene conto del profitto strettamente scolastico dello studente, il credito
formativo considera le esperienze maturate al di fuori dell’ambiente scolastico, in coerenza con
l’indirizzo di studi e debitamente documentate.
E’ un punteggio che si ottiene durante il triennio della scuola secondaria di II grado e che dovrà
essere sommato al punteggio ottenuto alle prove scritte e alle prove orali per determinare il voto
finale dell’esame di maturità. Ai fini dell’attribuzione concorrono: la media dei voti di ciascun anno
scolastico, il voto in condotta, l’assenza o presenza di debiti formativi. Il punteggio massimo così
determinato è di 25crediti.
E’ possibile integrare i crediti scolastici con i crediti formativi, attribuiti a seguito di attività
extrascolastiche svolte in differenti ambiti (corsi di lingua, informatica, musica, attività sportive). Il
riconoscimento dei crediti formativi viene riportato sul certificato allegato al diploma.
Credito Scolastico (punti)
Media dei voti
I Anno
II Anno
III Anno
M=6
3–4
3–4
4–5
6<M≤7
4–5
4–5
5–6
7<M≤8
5–6
5–6
6–7
8<M≤9
6–7
6–7
7–8
9 < M ≤ 10
7–8
7–8
8–9
53
REGOLAMENTO ESAMI DI IDONEITÀ ED INTEGRATIVI
Gli esami di idoneità sono esami che si sostengono per accedere ad una, o più, classi successive a quella per
cui si possiede il titolo di ammissione; riguardano i programmi integrali delle classi precedenti quella a cui il
candidato aspira. Possono presentare la domanda per gli esami di idoneità:








I candidati esterni che siano in possesso di licenza media e siano trascorsi tanti anni quanti ne siano
previsti dal corso per l’ammissione alla classe richiesta.
Gli alunni che compiono diciotto anni il giorno prima del primo scritto, per loro è richiesto, il solo
possesso del diploma di terza media.
I candidati esterni che abbiano compiuto o compiono nell’anno in corso il 23° anno di età, sono
dispensati dall’obbligo dell’intervallo e dalla presentazione di qualsiasi titolo di studio studio
inferiore
Sono considerati candidati esterni anche gli alunni che cessano di frequentare la scuola prima del 15
marzo.
Possono partecipare agli esami di idoneità anche gli alunni che intendono sostenere, ai sensi
dell'art.192, comma 6, del D. L.vo n. 297, esami di idoneità per la classe immediatamente superiore a
quella successiva alla classe da essi frequentata, purché abbiano ottenuto da questa la promozione
per effetto di scrutinio finale e subordinatamente al possesso dei requisiti d’età.
I candidati sostengono le prove d’esame sui programmi integrali delle classi precedenti a quella a cui
aspirano.
I candidati già in possesso di un diploma di maturità, sostengono le prove di esame sui programmi
delle classi precedenti quella alla quale aspirano, limitatamente alle materie, o parti di materie.
Possono partecipare agli esami integrativi gli studenti già iscritti ad una scuola secondaria di II
grado che chiedono il passaggio a scuola di diverso ordine, tipo o indirizzo.
Le domande di ammissione agli esami di idoneità vanno presentate al Dirigente scolastico della nostra
scuola nel termine indicato dalla CM . Ulteriori domande tardive, motivate, possono essere prese in
considerazione dal Dirigente Scolastico se compatibili con l’organizzazione degli esami.
I bocciati a giugno dell’anno corrente possono presentare domanda di integrazione/idoneità per la stessa
classe di altro indirizzo di studi , entro il 30 giugno, fermo restando l’intervallo di anni previsto .
Il Dirigente, avvalendosi della collaborazione del responsabile della segreteria didattica, analizza le domande
di idoneità e le indirizza a secondo le necessità didattiche, non escludendo colloqui con i candidati per
eventuali chiarimenti.
La segreteria iscrive le domande al protocollo e con questa successione i candidati vengono ammessi a
partecipare agli esami, fino al completamento dei posti disponibili del nostro istituto.
Le domande, infatti, sono conseguenza, per la maggior parte, della diffusa dispersione e abbandono
scolastico, già sopra analizzato, nella Piana del Sele. Con questo tipo di successione, la scuola predispone
l’elenco dei candidati e delle materie, su cui si svolge l’esame, per la classe richiesta da ciascun candidato.
Il Dirigente predispone il calendario degli esami , con inizio fine agosto - primi giorni del mese di settembre,
comunque entro l’inizio dell’anno scolastico; nomina la commissione e il Presidente.
Nella riunione plenaria che precede l’inizio degli esami, si stabiliscono le prove scritte e/o orali, le modalità ,
la tipologia delle stesse e tutte le regole atte per un corretto funzionamento.
Considerata la particolare tipologia dei partecipanti e per consentire un sereno svolgimento degli Esami, ed
anche per venire incontro a particolari esigenze ambientali, familiari e lavorative (soprattutto degli ultra
54
ventitreenni), il presidente, per mettere a proprio agio i candidati, può autorizzare gli esami orali in un giorno
diverso da quello prestabilito nel calendario, su loro espressa richiesta scritta e ritenuti validi i motivi.
Nel caso le richieste di modifica del calendario delle prove orali dovessero risultare in numero eccessivo, da
non poter essere soddisfatte senza creare scompensi organizzativi, si procederà secondo l’acquisizione delle
domande al protocollo. La valutazione viene effettuata in uno scrutinio finale, lo studente è ritenuto idoneo
se ottiene la sufficienza in tutte le materie. Di tutte le operazioni si redige il verbale.
Tabella crediti esami di idoneità
Media dei voti
Credito scolastico
M=6
3
6<M≤7
4–5
7<M≤8
5–6
8<M≤9
6–7
9 < M ≤ 10
7–8
Riferimenti normativi:
D.Lvo n° 297/1994 art. 192, 193
O.M. n° 90/ 2001 art.18 , 19, 24
C.M
n 31/ 2003
55
Esami preliminari dei candidati esterni all’Esame di Stato
Lo studente che intenda presentarsi all’esame di Stato come candidato esterno deve presentare la
domanda all’Ufficio scolastico provinciale entro novembre (o altra data indicata dalla relativa
OM).L’ufficio scolastico Provinciale o l’ufficio Regionale comunica alla scuola i candidati
privatisti assegnati. L’Esame preliminare è sostenuto davanti al consiglio di classe dell’istituto
collegato alla commissione alla quale il candidato è assegnato. Nel caso in cui il candidato non sia
idoneo a sostenere l’Esame di Stato, la commissione può assegnare l’idoneità a una classe diversa
(5^, 4^, 3^). Le prove d’esame sostenute alla presenza di un solo commissario sono nulle e devono
essere ripetute.
Regolamento Esami Preliminari
Il candidato dovrà sostenere un esame su tutte le discipline dell’ultimo anno o degli anni per i quali
non siano in possesso della promozione o dell'idoneità alla classe successiva.
Successivamente, il candidato potrà richiedere alla segreteria didattica dell’Istituto l’acquisizione,
anche in formato digitale, dei programmi delle discipline oggetto di prove d’esame.
Per ottenere l’ammissione all’Esame di Stato il candidato deve raggiungere la sufficienza in tutte le
discipline. L’esito dell’esame viene affisso all’albo dell’Istituto il giorno successivo allo
svolgimento degli scrutini.
Tabella crediti Esami di Preliminari
Media dei voti
Credito scolastico
M=6
3
6<M≤7
4–5
7<M≤8
5–6
8<M≤9
6–7
9 < M ≤ 10
7–8
Modalità di gestione degli scrutini e criteri di promozione
In sede di scrutinio, ogni docente propone il voto in base a:





Congruo numero di verifiche effettuate durante il 1° quadrimestre e 2° quadrimestre;
Valutazione complessiva dell’impegno e interesse mostrato dall’alunno;
Progressi curriculari;
I voti sono espressi da ogni singolo docente in decimi (voto intero);
Il docente può stilare un giudizio brevemente motivato per ogni allievo corrispondente alla
sua proposta di voto numerico.

56
Criteri generali da adottare in sede di scrutinio per il Consiglio di Classe
Nel rispetto della normativa vigente, ed in particolare del comma 7, art 14 del DPR 122/09, il quale
indica che per procedere alla valutazione finale è richiesta la frequenza di almeno 3/4 dell’orario
annuale. I criteri generali sono:



Raggiungimento degli obiettivi fondamentali (verificati con un congruo numero di prove
scritte e/o orali e/o pratiche) relativamente a conoscenze, competenze e abilità in ciascuna
disciplina;
Profitto raggiunto in sede di scrutinio intermedio ed esiti delle verifiche relative ad eventuali
iniziative di sostegno e ad interventi di recupero precedentemente effettuati (art. 6 O.M.
92/07);
Comportamenti scolastici in merito a: impegno, interesse e partecipazione dimostrati
nell’intero percorso formativo; progressione dei risultati nell'intero anno scolastico; capacità
di organizzare il proprio lavoro; rispetto delle regole e delle consegne; frequenza (anche ai
corsi di recupero); situazioni extrascolastiche che possono aver influito sul processo di
apprendimento.
Criteri specifici da adottare per il passaggio alla classe successiva
Sono ammessi alla classe successiva gli studenti che, in sede di scrutinio finale, conseguono un voto
di comportamento (voto di condotta) non inferiore a sei decimi e una votazione non inferiore a sei
decimi in ciascuna disciplina (art. 4 comma 5 DPR 122/09 e art 193 comma 1 D.L.vo 297/94).
57
Criteri per la formazione delle classi
Il Dirigente Scolastico organizza le classi iniziali di ciclo (prima e terza), con riferimento al numero
complessivo degli iscritti e assegna ad esse gli alunni secondo le diverse scelte effettuate. Il numero
minimo e massimo di alunni costitutivo delle classi può essere incrementato o ridotto del 10%,nel
rispetto di quanto previsto ai sensi del Decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009, n.
81.
Criteri generali





L’assegnazione degli studenti alle classi deve avvenire nel rispetto dei principi di
trasparenza ed imparzialità;
Gli studenti delle prime dovranno essere inseriti nelle classi relative agli indirizzi scelti in
fase di iscrizione, restando salva la possibilità di accogliere la seconda opzione in caso di
non attivazione o di esubero dell’indirizzo prescelto. L’eventuale spostamento in classi di
altro indirizzo dovrà avvenire su base volontaria o di graduatoria predisposta tenendo conto
della tabella resa nota all’atto dell’iscrizione. A parità di punteggio si dovrà procedere per
sorteggio;
Gli studenti iscritti provenienti da altro tipo di scuola saranno inseriti in classi dell’anno e
dell’indirizzo richiesto previo superamento di prove volte ad accertare la padronanza delle
competenze e delle conoscenze di discipline di cui è privo di valutazione, perché non facenti
parte del curricolo della scuola di provenienza o diverse per programma;
Non potranno essere assegnati studenti alle classi dove insegna un docente con il quale lo
stesso ha un rapporto di parentela.

Criteri di formazione delle classi prime
Gli studenti, saranno assegnati alle classi prime in modo che esse risultino eterogenee riguardo ad i
livelli di valutazione conseguiti negli esami di Stato dell’ultimo anno della scuola secondaria di
primo grado.



La preferenza di uno studente, segnalata all’atto dell’iscrizione, è presa in considerazione a
patto che essa rispetti i criteri stabiliti dal Consiglio d’Istituto; tale preferenza non è
vincolante;
Gli studenti stranieri sono distribuiti in modo uniforme e vario, al fine di agevolarne
l’integrazione linguistica e sociale;
Gli studenti sono distribuiti in modo numericamente omogeneo nelle classi, uniformando,
per quanto possibile, il numero di studenti e studentesse in ogni classe.

Criteri per la formazione delle classi successive alla prima


Le classi successive alla prima, dei vari indirizzi, non subiranno variazioni nella loro
composizione se non interessate ad accorpamenti e fatto salvo l’inserimento di studenti neoiscritti provenienti da altra scuola dello stesso tipo o diversa, garantendo l’equivalenza in
termini numerici delle stesse;
58

L’inserimento di alunni ripetenti avverrà a seguito di valutazione da parte del Dirigente
Scolastico e dal Coordinatore della classe già frequentata. 
La formazione della “Cl@sse 2.0”
L’azione “Cl@ssi 2.0” viene promossa dal MIUR con l’intenzione di offrire la possibilità di
innovare l’apprendimento attraverso l’utilizzo costante e diffuso delle tecnologie nella pratica
didattica quotidiana.
Il progetto è stato sviluppato con l’intenzione di fare un ulteriore passo in avanti nell’integrazione di
nuovi strumenti tecnologici sempre più avanzati quali notebook, e Book reader, tablet, che si
affiancano alla LIM nella didattica quotidiana. Il nostro obiettivo è quello di integrare nuovi modelli
di conoscenza che sostituiscano la trasmissività della lezione frontale.
La metodologia
Nella [email protected] gli insegnanti, avvalendosi degli strumenti del web1.0 e 2.0, attraverso l’impegno e
la collaborazione sperimentata personalmente, conducono i ragazzi in percorsi di condivisione e
costruzione comune del sapere verso un apprendere collaborativo.
L’attività del consiglio di classe si focalizza pertanto sullo sviluppo di metodologie che liberandosi
dai limiti della lezione frontale:





Forniscono un approccio esperienziale, interattivo e realistico;
Potenziano le dimensioni collaborative e la circolarità della comunicazione;
Utilizzano la multimedialità, i codici verbali e non verbali, l’interdisciplinarità, l’apertura al
territorio;
È una classe come le altre, tranne per il fatto di lasciare più spazio alle risorse gratuite del
web;
È un ambiente in cui gli studenti lavorano anche in gruppi cooperativi.
La tecnologia utilizzata
La lavagna interattiva multimediale (LIM) è una lavagna elettronica su cui vengono proiettati
contenuti digitali.
Vi sono molti tipi di lavagna interattiva, che operano con software e strumenti diversi; con tutte le
lavagne, però, si può interagire con i contenuti proiettati toccando la superficie della lavagna.
Per funzionare, la LIM deve essere collegata a un computer e a un proiettore. Quello che compare
sullo schermo del computer viene proiettato sulla lavagna: file, programmi, pagine Web. Invece di
usare il mouse si usano le mani oppure penne speciali, a seconda del tipo di lavagna.
Con la LIM si può fare tutto quello che si fa con una lavagna tradizionale: scrivere, disegnare e
cancellare. Ma si possono fare anche molte altre cose:
59







Proiettare dei testi, sottolinearli ed evidenziarli;
Mostrare immagini, ingrandirle e spostarle;
Fare esercizi interattivi;
Mostrare presentazioni in PowerPoint;
Vedere e ascoltare file multimediali, audio, video e animazioni;
Navigare su internet;
Creare contenuti nuovi utilizzando i software specifici di ogni lavagna interattiva.
Anche se il libro rimane il punto di riferimento fondamentale nell'insegnamento, la LIM è uno
strumento dalle grandi potenzialità perché sfrutta un linguaggio visivo e interattivo, vicino a quello
degli studenti, abituati a computer, console, telefoni e lettori mp3, touchscreen. Con la lavagna
interattiva gli studenti si sentono più coinvolti nel processo formativo e, grazie alle loro spiccate
abilità informatiche, possono sentire la scuola più vicina.
I tablet tenuti in classe sono collegati alla rete wireless e permettono la realizzazione di
esercitazioni, di verifiche o di prodotti multimediali, hanno la funzione di libro/quaderno
multimediale su cui studiare ed organizzare gli appunti.
I Book in Progress sono libri di testo, di elevato spessore scientifico e comunicativo, scritti dagli800
docenti della rete nazionale con capofila l’ITIS Majorana di Brindisi e stampati all’interno delle
scuole.
Il piano editoriale del Book in Progress prevede la consegna dei libri di testo per le seguenti
discipline: Italiano, Storia, Geografia, Chimica, Economia Aziendale, Inglese, Scienze integrate
Fisica, Diritto ed Economia, Matematica, Informatica, Tecnologia e Disegno, Scienze Naturali per
le prime e seconde classi dei Licei, degli Istituti Tecnici e degli Istituti Professionali.
Il caro-libri colpisce ogni anno le famiglie disincentivando il proseguimento degli studi dei figli nati
in famiglie economicamente in difficoltà. Il problema diventa particolarmente insostenibile per le
famiglie numerose. Per risolvere il problema sono state messe in atto diverse soluzioni ma nessuna,
perlomeno finora, ha portato ad una radicale riduzione del costo dei libri scolastici. Book in
Progress è un'iniziativa di alcune scuole italiane tra cui la nostra.
Criteri di formazione delle classi “Cl@sse 2.0”
Gli studenti, saranno assegnati alle classi prime in modo che esse risultino eterogenee riguardo ad i
livelli di valutazione conseguiti negli esami di Stato dell’ultimo anno della scuola secondaria di
primo grado.



La preferenza di uno studente, segnalata all’atto dell’iscrizione, è presa in considerazione,
tale preferenza, però, non è vincolante;
Gli studenti stranieri sono distribuiti in modo uniforme e vario, al fine di agevolarne
l’integrazione linguistica e sociale;
Gli studenti sono distribuiti in modo numericamente omogeneo nelle classi, uniformando,
per quanto possibile, il numero di studenti e studentesse in ogni classe. 
60
ISCRIZIONI ALLA SCUOLA PARITARIA

L’iscrizione alla prima classe avviene on line nei tempi indicati dalle C.M.

E’ altresì possibile nella scuola paritaria l’iscrizione cartacea sottoscritta da uno Genitori allegando
la documentazione richiesta;

L’alunno di scuola statale che intende trasferirsi in corso d’anno all’ istituzione scolastica paritaria,
presenta un’ istanza corredata del nulla osta derivante dalla richiesta di disponibilità della scuola di
partenza e dalla conseguente possibilità di accoglienza del nostro istituto;

L’iscrizione agli anni successivi al primo avviene in automatico per effetto delle promozioni, oppure
per effetto degli esami di idoneità;

Le classi sono formate da un numero adeguato di alunni, tale da rendere efficace l’organizzazione
degli insegnamenti e delle attività didattiche;

La scuola ha facoltà di accogliere domande motivate di iscrizione fuori termine ma nei limiti della
disponibilità di posti della classe richiesta.

La scuola ha facoltà di accogliere, per effetto degli esami di idoneità o integrativi, le domande
tardive degli alunni.
L’istruzione parentale
L’istituto De Andre’, come da riferimento normativo DLgs 76/2005 (art. 1 comma 4), si fa carico
dell’istruzione parentale in quanto, non è la scuola ad essere obbligatoria ma l’istruzione. Alcune
famiglie, da qualche anno, per contrastare fenomeni di abbandono e devianze minorili, stanno
passando da una istruzione tradizionale, svolta nelle scuole, ad una educazione parentale, tenuta in
casa dagli stessi genitori o da tutor.
L’istituto si pone come “tutor” in sostituzione e su delega delle famiglie. I motivi che spingono le
famiglie a provvedere diversamente ad istruire i propri figli sono quelli di una educazione
sostenibile, che va incontro alle necessità dei ragazzi, spesso in ritardo sui tempi di un normale
percorso scolastico. Si tratta di una educazione diversa, in cui gli allievi imparano i concetti
basilari, o più complessi, attraverso una istruzione rispettosa di tempi e peculiarità di ciascuno.
Solitamente i genitori che scelgono questo tipo di formula sono convinti che l’ apprendimento
individualizzato è più proficuo, a scuola, invece, ogni cosa è preimpostata e studiata per la
maggioranza senza andare incontro alle specifiche esigenze dei singoli. Alla fine di ogni anno sono
previsti degli esami per passare alla classe successiva.
Per tutto quanto non stabilito si rimanda alla normativa di riferimento.
61
Assi culturali
L’asse dei linguaggi
L’asse dei linguaggi ha l’obiettivo di fare acquisire allo studente la padronanza della lingua italiana
come ricezione e come produzione, scritta e orale; la conoscenza di almeno una lingua straniera; la
conoscenza e la fruizione consapevole di molteplici forme espressive non verbali; un adeguato
utilizzo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione.
Padronanza della lingua italiana:






Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire
l’interazione comunicativa verbale in vari contesti;
Leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo;
Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi;
Utilizzare una lingua straniera per i principali scopi comunicativi ed operativi;
Utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico
e letterario;
Utilizzare e produrre testi multimediali.

L’asse matematico
L’asse matematico ha l’obiettivo di far acquisire allo studente saperi e competenze che lo pongano
nelle condizioni di possedere una corretta capacità di giudizio e di sapersi orientare
consapevolmente nei diversi contesti del mondo contemporaneo.
Competenze di base:




Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico, rappresentandole
anche sotto forma grafica;
Confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando invarianti e relazioni;
Individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi;
Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con
l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le
potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo informatico.
L’asse scientifico-tecnologico
L’asse scientifico-tecnologico ha l’obiettivo di facilitare lo studente nell’esplorazione del mondo
circostante, per osservarne i fenomeni e comprendere il valore della conoscenza del mondo naturale
e di quello delle attività umane come parte integrante della sua formazione globale. Si tratta di un
campo ampio e importante per l’acquisizione di metodi, concetti, atteggiamenti indispensabili ad
interrogarsi, osservare e comprendere il mondo e a misurarsi con l’idea di molteplicità,
problematicità e trasformabilità del reale. Per questo l’apprendimento centrato sull’esperienza e
l’attività di laboratorio assumono particolare rilievo.
62
Competenze di base:



Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e
riconoscere nelle sue varie forme i concetti di sistema e di complessità;
Analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di
energia a partire dall’esperienza;
Essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e
sociale in cui vengono applicate.

L’asse storico-sociale
L’asse storico-sociale si fonda su tre ambiti di riferimento: epistemologico, didattico, formativo. Le
competenze relative all’area storica riguardano, di fatto, la capacità di percepire gli eventi storici
nella loro dimensione locale, nazionale, europea e mondiale e di collocarli secondo le coordinate
spazio-temporali, cogliendo nel passato le radici del presente.
Se sul piano epistemologico i confini tra la storia, le scienze sociali e l’economia sono distinguibili,
più frequenti sono le connessioni utili alla comprensione della complessità dei fenomeni analizzati.
Comprendere la continuità e la discontinuità, il cambiamento e la diversità in una dimensione
diacronica attraverso il confronto fra epoche e in dimensione sincronica attraverso il confronto fra
aree geografiche e culturali è il primo grande obiettivo dello studio della storia.
Il senso dell’appartenenza, alimentato dalla consapevolezza da parte dello studente di essere inserito
in un sistema di regole fondato sulla tutela e sul riconoscimento dei diritti e dei doveri, concorre alla
sua educazione alla convivenza e all’esercizio attivo della cittadinanza.
La partecipazione responsabile - come persona e cittadino - alla vita sociale permette di ampliare i
suoi orizzonti culturali nella difesa della identità personale e nella comprensione dei valori
dell’inclusione e dell’integrazione.
Competenze di base:

Comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica
attraverso il confronto fra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto fra
aree geografiche e culturali;
 Collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco
riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona, della collettività
e dell’ambiente;
 Riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio economico per orientarsi nel
tessuto produttivo del proprio territorio.
Le competenze di base relative agli assi culturali sopra richiamati sono state acquisite dallo studente
con riferimento alle competenze chiave di cittadinanza:




Imparare ad imparare (costruzione del sé);
Progettare (costruzione del sé);
Comunicare (relazione con gli altri da sé);
Collaborare e partecipare (relazione con gli altri da sé);
63



Risolvere problemi (rapporto con la realtà naturale e sociale);
Individuare collegamenti e relazioni (rapporto con la realtà naturale e sociale);
Acquisire e interpretare l’informazione (rapporto con la realtà naturale e sociale).

Discipline e competenze formano la parte più importante del processo di insegnamento ed apprendimento. Pertanto, i singoli Consigli di Classe, nel pieno esercizio dell’autonomia docente,
programmano ad inizio anno scolastico, per competenze, conoscenze ed abilità, tutte le linee guida.
Le programmazioni e i programmi svolti sono consultabili da genitori e studenti
64
Funzioni strumentali
I docenti incaricati di Funzione Strumentale (F.S.) si occupano di quei particolari settori
dell'organizzazione scolastica per i quali si rende necessario razionalizzare e ampliare le risorse,
monitorare la qualità dei servizi e favorire formazione e innovazione. I docenti con funzioni
strumentali vengono designati con delibera del Collegio dei Docenti in coerenza con il Piano
Triennale dell'Offerta Formativa in base alle loro competenze, esperienze professionali o capacità
relazionali; la loro azione è indirizzata a garantire la realizzane del PTOF ed il suo arricchimento.
Gruppo elaborazioni e progetti
StefanyPascale
Docente con funzione strumentale PTFO
Rossella Nappi
StefanyPascale
Luigi Polito
StefanyPascale
Docente con funzione strumentale area s.
Docenti
Docente con funzione strumentale area s.
Alunni
Luigi Polito
Il coordinatore di classe
I Coordinatori dei Consigli di classe sono il punto di riferimento dei docenti e degli alunni della
classe e dei rispettivi genitori. Del loro lavoro riferiranno al Dirigente, al Consiglio di classe e al
Collegio dei docenti.
L’incarico, volto a facilitare il processo di interazione fra docenti, di circolarità delle
informazioni, di progettazione condivisa, nonché la costruzione dei percorsi educativi e didattici
che consentano il raggiungimento da parte degli studenti del successo formativo sia in termini di
acquisizione di conoscenze, competenze e capacità che di crescita morale e civile, ha ad oggetto
l’affidamento, in collaborazione con l’ufficio di dirigenza, delle seguenti attività:






Presiede, su delega del Dirigente Scolastico i consigli di classe, organizzandone il lavoro;
Coordina la programmazione di classe per quanto riguarda le attività sia curriculari che
extra-curriculari e la relativa verifica sia in itinere che finale;
Convoca il Consiglio di Classe in via straordinaria, previa consultazione con il D.S. e con
gli altri docenti della classe;
E’ responsabile in modo particolare degli studenti e della classe e si tiene regolarmente
informato sul loro profitto tramite i frequenti contatti con gli altri docenti del consiglio;
Mantiene i contatti con i genitori, fornendo loro informazioni globali sul profitto,
sull’interesse e sulla partecipazione degli studenti, fornisce, inoltre, suggerimenti specifici in
collaborazione con gli altri docenti della classe soprattutto nei casi di irregolare frequenza ed
inadeguato rendimento;
Si preoccupa della regolare tenuta del giornale di classe, controlla regolarmente le assenze
ed i ritardi degli studenti annotandole sugli appositi registri;
65




Si fa portavoce delle esigenze delle tre componenti del Consiglio ( docenti – alunni genitori);
Informa il Dirigente e i suoi collaboratori sugli avvenimenti più significativi della classe;
Coordina l’accoglienza ( per le sole classi 1° );
Predispone la bozza del documento del 15 maggio da presentare al Consiglio di classe ( per
le sole classi 5°. 

Indirizzo AFM CAT IPSEOA
Coordinatore classe I
CLASSI Articolate
Coordinatore classe II
Prof.ssa Lucia Pellegrino
Prof.ssa Graziella Vairo
Prof.ssa Graziella Vairo
Coordinatore classe III
Coordinatore classe IV
Prof.ssa Maria Antonietta Cupolo
Prof.ssa Daniela Meluccio

Indirizzo AFM
Coordinatore classe V A
Prof.ssa Anna Manganiello
Coordinatore classe V B
Prof.ssa Annalisa De Vita
Indirizzo CAT
Coordinatore classe V A
Prof. Felice Elia Infante
Coordinatore classe V B
Prof. Giorgio Luigi
Indirizzo IPSE
Coordinatore classe V A
Prof.ssa StefanyPascale
Coordinatore classe V B
Prof.ssa Rossella Nappi









66
Le risorse umane e strutturali
La valorizzazione delle risorse umane verrà attuata attraverso le seguenti iniziative:




Sensibilizzazione e coinvolgimento, il più ampio possibile, delle risorse umane a
disposizione, in particolare di quelle, non poche nella scuola, a vario titolo demotivate;
Articolazione del Collegio, con incarichi specifici, connessi ad obiettivi altrettanto specifici;
Responsabilizzazione, attraverso l'istituto della delega, da esercitare sempre, in particolare
fino ad acquisizione degli strumenti richiesti dall'incarico, in stretta collaborazione con il
dirigente;
Sensibilizzazione e formazione del personale ATA ausiliario nell'ambito della tenuta
dell'edificio e della vigilanza sugli alunni. Iniziative di aggiornamento per tutto il personale
ATA: collaboratori scolastici, assistenti amministrativi, assistenti tecnici;
Gratificazione, attraverso gli incentivi previsti dal contratto.

Piano di formazione degli insegnanti
La formazione del personale
L’aggiornamento costituisce un diritto fondamentale ed elemento essenziale della professione
docente e del personale ATA. Va inteso come continuo adeguamento delle conoscenze,
approfondimento della preparazione didattica e come partecipazione alla ricerca e all’ innovazione
didattico- pedagogica. La Formazione è uno strumento di innovazione, di sviluppo delle
competenze a sostegno dei processi di innovazione e di riforma, uno strumento più che mai utile per
governare il cambiamento. Attraverso un adeguato piano di formazione ed aggiornamento la Scuola
si propone di offrire servizi sempre più competitivi adeguandosi, altresì, ai continui cambiamenti.
La Formazione e l’autoaggiornamento sono elementi costitutivi dell’identità dell’insegnante come
sancito anche nella L. 107/15 dove la formazione dei docenti assume un carattere obbligatorio,
permanente e strutturale, rientrando all’interno degli adempimenti della funzione docente.
Il monte ore annuale di formazione formale obbligatoria che dovranno essere certificati è fissato a
30 ore per i docenti e 20 ore per il personale ATA.
È inoltre fondamentale anche prevedere durante l’anno scolastico momenti informali di
aggiornamento pedagogico-didattico attraverso l’organizzazione di laboratori formativi anche senza
la presenza di un formatore, favorendo in tal modo la partecipazione di tutta la comunità scolastica
alle attività.
La formazione del personale docente
Nell’ottica del piano di miglioramento dell’Istituto, assumerà carattere prioritario la formazione dei
docenti centrata sull’innovazione didattica, tenendo conto delle tecnologie digitali come sostegno
per la realizzazione dei nuovi sistemi educativi.
Il Piano nazionale per la scuola digitale indica tra gli obiettivi da perseguire quello di cui all’art 58
comma d) “formazione dei docenti per l’innovazione didattica e sviluppo della cultura digitale per
67
l’insegnamento, l’apprendimento e la formazione delle competenze lavorative, cognitive e sociali
degli studenti”.
Si privilegeranno, altresì, corsi di formazione in ambito pedagogico, linguistico, sicurezza sul
lavoro e d’inclusione.
Piano formazione insegnanti
Le cose da precisare sono essenzialmente:




L’indicazione delle priorità di formazione che la scuola intende adottare per tutti i docenti;
Le tematiche “comuni”, cioè quelle che tutti sono impegnati a seguire;
L’indicazione se tali tematiche saranno svolte “a scuola”, cioè con corsi organizzati dalla
stessa;

Misura minima di formazione (in termini di ore) che ciascun docente deve certificare a fine
anno;
 Eventuale indicazione della misura triennale complessiva (per consentire oscillazioni
annuali);
 Si possono prevedere attività di istituto e anche attività individuali che ognuno sceglie.

Fabbisogno di attrezzature e infrastrutture materiali, fabbisogno dell’organico dell’autonomia,
potenziamento dell’offerta e obiettivi formativi prioritari.
Attrezzature didattiche e laboratori
L'Istituto è dotato di attrezzature e laboratori moderni e continuamente aggiornati.
L’utilizzo pianificato dei laboratori garantisce una fruizione ottimale da parte di tutti gli utenti.
Le esercitazioni laboratoriali riguardano tutte le discipline ed in particolare Informatica di base,
Informatica e Lingue.
L’istituto dispone di:

1 Laboratori di Informatica. 
Le aule speciali sono:








1 Laboratorio dei servizi enogastronomici settore cucina;
1 Laboratorio dei servizi enogastronomici Sala e vendita;
1 Laboratorio dei servizi di accoglienza turistica;
1 Bar;
1 Salone per assemblee e conferenze attrezzato con maxi-video e postazione PC con
collegamento ad Internet;
1 Teatro;
2 classi 2.0.
Tutti i laboratori e le aule, fruiscono della rete Internet sulla base di connessione ad alta velocità.
68
Responsabili dei laboratori
I Responsabili dei laboratori, in collaborazione con gli assistenti tecnici e con l’ufficio tecnico, quali
sub consegnatari, sono incaricati di sostenere la migliore organizzazione e funzionalità dei
laboratori a fini didattici e il loro adeguamento in relazione alle esigenze poste dall’innovazione
tecnologica, nonché per la sicurezza delle persone e dell’ambiente.
Piano attrezzature, infrastrutture e materiali
Le finalità d’intervento del fabbisogno delle attrezzature e infrastrutture scolastiche devono avere
principalmente alcune priorità riguardanti:







Interventi periodici migliorativi della qualità delle attrezzature e infrastrutture scolastiche;
Interventi migliorativi della qualità degli ambienti scolastici per l’attuazione di esperienze
educative sperimentali e innovative per la riduzione del tasso di dispersione scolastica;
Interventi di eco-sostenibilità e sicurezza dell’edificio scolastico;
Interventi di manutenzione ordinaria delle infrastrutture scolastiche come garanzia di
sensibilità ed efficienza da parte dell’istituzione nei confronti dell’utenza.
Interventi di potenziamento delle strutture per garantire la partecipazione delle persone
diversamente abili e quelle finalizzate alla qualità della vita degli studenti;
Interventi migliorativi degli ambienti per l'apprendimento (aule, laboratori, spazi comuni,
ecc.);
Interventi di riqualificazione degli spazi esterni l’edificio scolastico, affinché possano
diventare fruibili dagli studenti per le attività extrascolastiche.
Collaborazioni
L’Istituto De Andrè:



Opera in un rapporto attivo e funzionale con il territorio e le sue istituzioni;
Attento alle richieste culturali e professionali;
Aperto a cogliere le risorse e le opportunità che da esso provengono.


Collaborazione con le famiglie
La collaborazione con le famiglie è ritenuta di fondamentale importanza per la rilevazione di
eventuali difficoltà, per l’elaborazione di strategie d’intervento quanto più possibile efficaci, per la
condivisione di scelte. Ai genitori è, infatti, garantito un ruolo partecipe ed attivo all’interno degli
organismi istituzionali: Consiglio d’Istituto, Consigli di classe, Assemblee dei genitori.
69
Servizi Amministrativi
Il personale amministrativo, tecnico e ausiliario (indicato anche come personale ATA) è il personale
non docente, che lavora nella scuola italiana. La disciplina generale è contenuta nel d.lgs. 16 aprile
1994, n. 297 ("Testo Unico delle disposizioni legislative in materia di istruzione").
Comprende:


Il Collaboratore scolastico è addetto ai servizi generali della scuola con compiti di
accoglienza e di sorveglianza degli alunni, nei periodi antecedenti e successivi alle attività
didattiche, di pulizia dei locali, degli spazi scolastici e degli arredi, di vigilanza e assistenza
durante il pasto, di custodia e di sorveglianza generica sui locali della scuola e di
collaborazione con i docenti.
L’Assistente amministrativo può essere addetto, con responsabilità diretta, alla custodia e
alla registrazione del materiale. Ha competenza nella tenuta dell'archivio e del protocollo.

L’Assistente tecnico dà supporto tecnico allo svolgimento delle attività didattiche.
Garantisce l'efficienza e la funzionalità dei laboratori.

Il Cuoco lavora nella mensa delle scuola.
L’ufficio tecnico
L’Ufficio tecnico si occupa di sostenere la migliore organizzazione e funzionalità dei laboratori a
fini didattici e il loro adeguamento in relazione alle esigenze poste dall’innovazione tecnologica,
nonché per la sicurezza delle persone e dell’ambiente
In base al Regolamento per il riordino degli Istituti tecnici e professionali il nostro Istituto si è
dotato, per gli indirizzi del settore tecnologico, dei servizi, e dell'industria e artigianato di un ufficio
tecnico con il compito di “sostenere la migliore organizzazione e funzionalità dei laboratori a fini
didattici e il loro adeguamento in relazione alle esigenze poste dall’innovazione tecnologica, nonché
per la sicurezza delle persone e dell’ambiente”.
Nell’ambito della direttiva del Dirigente Scolastico:





Assicura la migliore organizzazione e funzionalità dei laboratori a fini didattici e il loro
adeguamento in relazione alle esigenze poste dall’innovazione tecnologica, nonché per la
sicurezza delle persone e dell’ambiente;
Collabora con la direzione dell’istituto, in raccordo con gli insegnanti impegnati nello
svolgimento delle esercitazioni pratiche e con il personale A.T.A., per l’individuazione, lo
sviluppo e il funzionamento ottimale delle attrezzature tecnologiche e delle
strumentazioni necessarie a supporto della didattica;
Predispone un piano di attività per l’uso programmato degli spazi e delle attrezzature;
Ricerca le soluzioni logistiche e organizzative più funzionali alla didattica ed anche per la
condivisione in rete delle risorse umane, professionali e tecnologiche disponibili;
70






Si raccorda con tutte le strutture previste, in particolare con i dipartimenti, per la gestione e
la realizzazione di progetti didattici condivisi contribuendo alla loro realizzazione;
Assicura una adeguata gestione dell’archiviazione e della documentazione ai fini della piena
fruibilità delle conoscenze esistenti e di quelle accumulate nel tempo;
Rileva le necessità evidenziate dai responsabili dei dipartimenti e dei laboratori e individua
le categorie di beni o di servizi da approvvigionare e le comunica al Dirigente Scolastico;
Assicura interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria;
Collabora nell’Integrazione delle risorse disponibili sul territorio anche in rete con altri
istituti.
Si raccorda con il DSGA e con i Docenti sub consegnatari dei beni esistenti nei laboratori.
71
Viaggi di istruzione ed uscite didattiche
L’Istituto offre ampie possibilità di effettuare viaggi di istruzione ed uscite didattiche (ad esempio
in occasione di spettacoli teatrali e cinematografici in italiano ed in lingua straniera, mostre, visite
ad aziende, convegni), che si inseriscono nella programmazione curricolare integrando il percorso
didattico e formativo della classe.
I viaggi si svolgono in Italia e sono organizzati secondo le normative ministeriali. L’obiettivo
costante e quello di creare un turismo scolastico di qualità, partendo dall’idea del viaggio per
arrivare alla sua realizzazione.
Calendario Scolastico
Le lezioni hanno inizio il 15 Settembre 2016 e terminano il 9 Giugno 2017.
Giorni di chiusura previsti dalla Giunta Regionale Campana:










il 31 ottobre 2016, ponte di tutti i Santi;
Il 2 novembre 2016 giorno della commemorazione dei defunti;
il 7 gennaio 2017 ponte dell’Epifania;
dal 23 al 31 dicembre 2016 e dal 2 al 5 gennaio 2017, vacanze natalizie;
dal 13 al 18 aprile 2017, vacanze pasquali;
il 27 ed il 28 febbraio 2017, lunedì e martedì di Carnevale;
25 Aprile, anniversario della liberazione;
1 Maggio, festa del Lavoro;
2 Giugno, festa nazionale della Repubblica;
Festa del Santo Patrono.
72
Contatti
 Dirigente Scolastico:
Prof. Carmine Pietro Nese
 Codice Istituto A.F.M.
SATD30500E
 Codice Istituto C.A.T.
SATLO6500Z
 Codice Istituto I.P.S.E.O.A.
SARHV4500U
 Codice Fiscale/P iva Istituto:
05036230653
 Indirizzo Posta Elettronica:
[email protected]
 Indirizzo Posta Elettronica Certificata:
[email protected]
 Indirizzo Web
http://www.istitutiparitarideandre.com/
DOCUMENTI ALLEGATI
Piano di miglioramento (Allegato 1)
Riferimenti Legislativi
Legge 107/2015
DPR 88/10 art. 5 e 8
direttiva 57/10 punto 1.2.1
Direttiva 4/12 punto 2.3.1
DPR 275/99
CM 25/12
73
ALLEGATO 1
ISTITUTO EUROPEO PARITARIO
“Fabrizio De André”
Istituto Tecnico Economico - Amministrazione Finanza e Marketing
Istituto Tecnologico - Costruzioni Ambiente e Territorio
Istituto Professionale per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera
(D.M. 38/S2 – 18/S2 – 19/S2 ) SATD30500E – SATLO6500Z – SARHV4500U
Piano di Miglioramento
2015 - 2016
COMPONENTI IL NUCLEO DI VALUTAZIONE E MIGLIORAMENTO
PASCALE STEFANY
POLITO LUIGI
NAPPI ROSSELLA
ERRICO ANTONIO
MANGANIELLO ANNA
VAIRO GRAZIELLA
DI GIACOMO ANNAMARIA
Dirigente Scolastico
Prof. CARMINE PIETRO NESE
74
CONTESTO DI RIFERIMENTO
Caratteristiche , vincoli e opportunità interne ed esterne
L’Istituto De Andrè situato nel comune di Capaccio, comprende 3 indirizzi di studio:
1. Tecnico Economico Amministrazione Finanza e Marketing;
2. Tecnico Tecnologico Costruzioni Ambiente e Territorio;
3. Professionale Servizi per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera
L’Istituto è inserito in un tessuto sociale in continuo movimento-mutamento, con
tanta ricchezza culturale, attento quindi all’accoglienza, non solo in termini di
ingresso e accettazione ma soprattutto come luogo di aggregazione e arricchimento.
Il Piano di Miglioramento (PdM) del nostro Istituto ha come fine ultimo quello di
adeguarsi in maniera continua alle esigenze degli allievi, con un’attenzione non solo
alla loro preparazione, ma anche alla necessità di creare un ambiente scolastico
privo di componenti ansiogene per una crescita psicologica serena; nella nostra
scuola esiste il confronto quotidiano che si esplica principalmente in aula (tra
docenti e alunni), ma anche nei Collegi dei Docenti, nei Consigli di Classe e nelle
Riunioni Dipartimentali (tra docenti stessi).
75
MOTIVAZIONI DELLE SCELTE DEL PIANO DI MIGLIORAMENTO
Il presente Piano di miglioramento è finalizzato a garantire l’erogazione di un
servizio scolastico di maggiore qualità rimuovendo o cercando di ridurre le criticità
emerse in sede di compilazione del RAV e con lo scopo, anche in linea con il
percorso di qualità che la scuola persegue da alcuni anni , di diffondere tra tutti gli
operatori scolastici, la cultura del miglioramento continuo delle prestazioni.
Le priorità, riferite agli esiti degli studenti, individuate dal Nucleo di valutazione
della scuola e condivise dal collegio docenti risultano le seguenti:
Esiti degli studenti
Competenze chiave e di
cittadinanza
Risultati a distanza
Priorità
1) Sviluppare in tutti i discenti la sensibilità verso le competenze di
cittadinanza attiva.
2) Migliorare la rilevazione e l'analisi dei dati riguardanti gli
sbocchi dei percorsi di studio attivi nella scuola.
L’individuazione delle citate priorità consegue all’analisi condotta in sede di
redazione del RAV con riferimento alle pratiche educative e didattiche e alle pratiche
gestionali, e ai relativi processi attuativi, avendo rilevato che:
1. Le competenze di cittadinanza attiva non sono ancora pienamente integrate
nell’azione didattica quotidiana e si richiedono pertanto azioni che
concretamente realizzino in pieno quanto già previsto dalla progettazione
dell’Istituto.
2. Una più attenta analisi degli sbocchi dei diplomati può facilitare la
ridefinizione della mission della scuola in rapporto alle scelte e alle
opportunità rilevate.
Partendo da queste priorità il Nucleo di valutazione ha definito le azioni di
miglioramento, cioè le attività che possono consentire, tramite i successivi progetti di
miglioramento, a partire dalle criticità rilevate di conseguire o di tendere al
conseguimento (attraverso miglioramenti dello stato rilevato) nell’arco del triennio
dei seguenti traguardi con riferimento agli esiti:
1. Formalizzare in sede di valutazione dello studente l'acquisizione di competenze
di cittadinanza attiva a conclusione del ciclo di studi.
2. Realizzare un report con cadenza triennale, sulle scelte dei diplomati sia in
chiave occupazionale sia di prosecuzione degli studi.
76
PRIORITÀ DI MIGLIORAMENTO E TRAGUARDI DI PERIODO
Nello schema sotto riportato si evidenziano, in rapporto agli esiti attesi degli studenti, i traguardi
prefissati rispetto alle priorità strategiche individuate in sede di RAV. L’individuazione di traguardi
intermedi nel corso del triennio di riferimento favorirà il monitoraggio e il conseguente
adeguamento del piano in corso d’opera.
Esiti degli
studenti
Competenze
chiave
cittadinanza
Risultati
distanza
di
a
Priorità
Traguardi
Finali del
triennio
Risultati
attesi
Primo anno
Risultati
attesi
Secondo anno
Risultati
attesi
Terzo anno
Priorità
1
Sviluppare in tutti
i
discenti
la
sensibilità verso le
competenze
di
cittadinanza
attiva.
Formalizzare
in
sede di valutazione
dello
studente
l'acquisizione
di
competenze
di
cittadinanza attiva a
conclusione
del
ciclo di studi.
Sperimentare nelle
classi del primo
biennio una griglia
di osservazione e
valutazione delle
competenze
di
cittadinanza.
Sperimentare nelle
classi del secondo
biennio una griglia
di osservazione e
valutazione delle
competenze
di
cittadinanza.
Generalizzare
a
tutte
le
classi
dell’istituto
una
griglia
di
osservazione
e
valutazione
delle
competenze
di
cittadinanza.
Priorità
2
Migliorare
la
rilevazione
e
l'analisi dei dati
relativi
agli
sbocchi
dei
percorsi di studio
attivi nella scuola.
Realizzare un report
con
cadenza
triennale,
sulle
scelte dei diplomati
sia
in
chiave
occupazionale che
di
prosecuzione
degli studi.
Predisporre
una
griglia
di
rilevazione dei dati
relativi alle scelte
di
prosecuzione
degli studi o degli
sbocchi
occupazionali dei
diplomati.
Iniziare
la
rilevazione dei dati
con riferimento al
biennio precedente.
Realizzazione di un
primo
REPORT
triennale
RELAZIONE TRA OBIETTIVI DI PROCESSO, AREE DI PROCESSO E PRIORITÀ DI
MIGLIORAMENTO
Nella tabella sotto indicata si mettono in relazione gli obiettivi di processo relativi alle aree di
processo previste dal RAV con le priorità strategiche individuate dalla scuola in sede di stesura del
rapporto di autovalutazione.
Area di processo
RAV
Curricolo, progettazione e
valutazione
Ambiente di apprendimento
Continuità e orientamento
Sviluppo e valorizzazione
delle risorse umane.
Integrazione con il territorio
e
rapporti con le
famiglie
Obiettivi di processo
1
Elaborazione di una nuova griglia di osservazione e
valutazione per le competenze di cittadinanza attiva.
X
Implementazione delle aule tematiche all’interno della
scuola.
Sistematizzare la raccolta di informazioni sugli sbocchi
occupazionali e /o di prosecuzione degli studi degli
studenti diplomati.
Realizzare percorsi di formazione del personale docente
X
Aumentare il numero di occasioni di incontro con le
famiglie.
X
Priorità
2
X
X
77
PIANIFICAZIONE OPERATIVA E MONITORAGGIO DEI PROCESSI
Nella tabella seguente in rapporto ad ogni singolo obiettivo di processo si indicano le azioni
previste con la relativa tempificazione, l’individuazione dei responsabili delle azioni e l’indicazione
dei risultati attesi per singola azione. Le ultime tre colonne saranno utilizzate in sede di
monitoraggio e adeguamento del piano e a conclusione in sede di valutazione e verifica conclusiva
del Piano stesso.
Priorità : 1
Area di processo RAV
Obiettivo di processo: Elaborazione di una
competenze di cittadinanza attiva
Azioni previste
1. Predisposizione
di una griglia di
osservazione e
valutazione
delle
competenze di
cittadinanza in
uscita dal 1°
biennio e
somministrazio
ne della griglia
ad alcune classi
seconde
2. Predisposizione
di una griglia di
osservazione e
valutazione
delle
competenze di
cittadinanza in
uscita dal 2°
biennio e
somministrazio
ne della griglia
ad alcune classi
quarte
3. Revisione
griglie
4. Compilazione
griglia da parte
dei consigli di
classe 2^ e 4^
nuova griglia di osservazione e valutazione per le
Soggetti
responsabili
dell’attuazi
one
Termine
previsto di
conclusione
Risultati
attesi per
ciascuna
azione
Monitoraggio
in itinere
processo
(strumenti)
Dirigente
scolastico
Entro giugno
2016
Produzione
della griglia e
compilazione
della
stessa
per
alcune
classi 2^
Convocazione
riunioni
di
apposito
gruppo
di
lavoro (verbali
delle riunioni)
Dirigente
scolastico
Entro giugno
2017
Produzione
della griglia e
compilazione
della
stessa
per
alcune
classi 2^
Dirigente
scolastico
Consigli
delle classi
2^ e 4^
Entro
gennaio
2018
Entro giugno
2018
Adeguame
nti in
itinere
Azione
realizzata
entro il
termine
stabilito
Risultati
effettivam
ente
raggiunti
per
ciascuna
azione
Convocazione
riunioni
di
apposito
gruppo
di
lavoro (verbali
delle riunioni)
____________
_
Produzione
griglie
definitive
Compilazione
griglie
di
rilevazione e
valutazione
____________
_
78
Priorità: 1
Area di processo RAV
Obiettivo di processo: Implementazione delle aule tematiche in alcune sezioni della scuola
Azioni previste
Soggetti
responsabili
dell’attuazi
one
Termine
previsto
di
conclusio
ne
Risultati
attesi per
ciascuna
azione
Monitorag
gio
processo in
itinere
Adeguame
nti in
itinere
(strumenti)
1. Organizzazio
ne per aree
tematiche
della
didattica nel
primo
e
secondo
biennio di un
indirizzo
della scuola
Dirigente
scolastico
Termine
a.
s.
2016-17
Realizzazion
e delle aule
tematiche e
sperimentazi
one
della
modalità
didattica
Azione
realizza
ta entro
il
termine
stabilito
Risultati
effettivame
nte
raggiunti
per
ciascuna
azione
Valutazione
delle
attività da
parte
di
studenti,
genitori e
docenti
(griglie di
valutazione
)
Priorità : 2
Area di processo RAV
Obiettivo di processo: Aumentare il numero di occasioni d’incontro con le famiglie
Azioni
previste
1. Aumenta
re
le
occasioni
d’incontr
o e di
partecipa
zione dei
genitori
alla vita
della
scuola
Soggetti
responsabili
dell’attuazi
one
Termine
previsto di
conclusione
Risultati
attesi per
ciascuna
azione
Monitoraggio
processo
in itinere
Dirigente
scolastico
Fine
triennio di
validità del
piano
di
migliorame
nto
Realizzazio
ne
di
incontri
sistematici
di
informazion
e
e
di
partecipazio
ne
alle
decisioni
della scuola
, dentro e
fuori
gli
organi
collegiali
Verifica
dell’effettuazi
one degli
incontri
( circolari di
convocazione
degli incontri
e
determinazion
e del numero
di
partecipanti)
Adeguame
nti in
itinere
Azione
realizza
ta entro
il
termine
stabilito
Risultati
effettivame
nte
raggiunti
per
ciascuna
azione
79
Priorità: 2
Area di processo RAV
Obiettivo di processo: Sistematizzare la raccolta di informazioni sugli sbocchi occupazionali e
/o di prosecuzione degli studi degli studenti diplomati
Azioni previste
Soggetti
responsabili
dell’attuazio
ne
Termine
previsto
di
conclusio
ne
Risultati
attesi per
ciascuna
azione
Monitorag
gio
processo in
itinere
(strumenti)
1. Organizzare
la raccolta
di
informazion
i sulle scelte
dei
diplomati
dell’istituto
Dirigente
scolastico e
funzione
strumentale
orientamento
in uscita
Febbraio
2016
DSGA
1°
fase
agosto
2016
2. Rilevazione
dei dati
2°
fase
agosto
2017
3. Realizzazio
ne di un
report
Predisposizi
one di una
griglia
di
rilevazione
delle
informazioni
Dirigente
scolastico e
funzione
strumentale
orientamento
in uscita
Disponibilità
dei
dati
relativi
ad
almeno un
triennio
relativi alle
scelte
in
uscita
dei
diplomati
Settembre
2018
Adeguame
nti in
itinere
Azione
realizza
ta entro
il
termine
stabilito
Risultati
effettivame
nte
raggiunti
per
ciascuna
azione
________
Verifica del
numero di
ex studenti
interpellati
da
effettuarsi a
marzo 2017
e a febbraio
2018
(Report da
parte della
segreteria
alunni sullo
stato )
_________
_
Report e sua
pubblicazion
e sul sito e
diffusione
80
MONITORAGGIO ESITI E RIESAME
La realizzazione del Piano prevede un’attività di monitoraggio delle varie azioni previste, al fine di
verificare l’andamento delle singole fasi e l’eventuale messa a punto in corso d’opera, ove se ne
presentasse l’esigenza, nell’ottica prioritaria del raggiungimento finale degli obiettivi di processo.
Il monitoraggio avverrà tramite i seguenti strumenti:
1. Riunioni periodiche del Nucleo di valutazione (di norma periodicità bimestrale)
2. Somministrazione di questionari ai destinatari delle azioni al termine di ciascun anno del
triennio di riferimento del Piano
I componenti del Nucleo di valutazione svolgono, dall’adozione del piano di miglioramento,
riunioni periodiche bimestrali per controllare il percorso del piano e applicare le dovute revisioni
quando necessarie. Negli incontri, pertanto, hanno forte peso la discussione sulle criticità emerse
in corso di attuazione del progetto e l’elaborazione di soluzioni in grado di agire sulle criticità e di
consentire il raggiungimento dell’obiettivo finale.
Si prevede anche un incontro, a fine di ciascun anno di validità del presente Piano, con il Gruppo
che si occupa della Qualità in cui il responsabile dell’azione aggiorna sullo stato di avanzamento
del Piano, sul rispetto delle scadenze previste nonché, a fronte di eventuali criticità emerse in corso
d’opera, sull’individuazione delle necessarie azioni correttive anche in relazione alle procedure
adottate dalla scuola per il mantenimento della Certificazione di qualità.
RISORSE UMANE PER LE AZIONI DI MIGLIORAMENTO
Risorse umane interne
Risorse umane interne Tipologia di attività
della scuola
Dirigente scolastico
Coordinamento del nucleo di valutazione e delle attività del PdM.
Docenti
Partecipazione a nucleo di valutazione, monitoraggio PdM.,
partecipazione a laboratori di formazione
Personale ATA
Gestione amministrativo contabile del piano, coordinamento priorità ,
area di processo RAV , sistematizzazione e raccolta informazioni
81
MODALITA’ DI LAVORO DEL NUCLEO DI VALUTAZIONE
Il Nucleo di valutazione PRESIEDUTO da NESE CARMINE PIETRO - dirigente scolastico, ha
prevalentemente operato in modo collegiale con incontri periodici finalizzati alla traduzione degli
obiettivi strategici e di processo individuati in sede di RAV in azioni da realizzare nel corso del
triennio e intende procedere con uguale modalità per il monitoraggio e la revisione del presente
Piano, individuando nella periodicità bimestrale degli incontri il periodo di riferimento adeguato
per tenere sotto controllo la sequenza dei passi attuativi del Piano.
I singoli componenti del Nucleo, con riferimento alla specificità dell’attività di coordinamento che
svolgono all’interno della scuola, avranno altresì cura di mantenere i contatti e di socializzare lo
stato di avanzamento del Piano con i propri colleghi favorendo i processi di condivisione interna
delle singole azioni e della globalità del PdM stesso.
AZIONI SPECIFICHE DEL DIRIGENTE
REALIZZAZIONE DEL PIANO
SCOLASTICO
CONNESSE
CON
LA
Nella tabella di seguito riportata si indicano le specifiche azioni, secondo la classificazione di cui
al comma 93, della L.107/2015 che il dirigente metterà in atto per la realizzazione degli obiettivi di
processo in precedenza indicati, mettendole in relazione con le dimensioni professionali indicate
nella Tabella 5 dell’Allegato alla nota Miur 7904 del 2 settembre 2015.
Priorità: 1
Area di processo RAV
Obiettivo di processo: Realizzare percorsi di formazione del personale docente
Azioni del dirigente scolastico
Dimensioni
professionali
interessate
1. Contributo al miglioramento del successo formativo e scolastico 1.
Definizione
dell’identità,
degli studenti e dei processi organizzativi e didattici (lett.
dell’orientamento strategico e
d,art.93,L.107/2015)
della politica dell’istituzione
2. Valorizzazione dell’impegno e dei meriti professionali del
scolastica
(punto
1
Nota
personale dell’istituto, sotto il profilo individuale e negli ambiti
7904/2015)
collegiali (lett. b, art.93, L.107/2015)
3. Gestione,
valorizzazione
e
sviluppo delle risorse umane
(punto 2 Nota 7904/2015)
Priorità: 1
Area di processo RAV
Obiettivo di processo: Elaborazione di una nuova griglia di osservazione e valutazione per le competenze
di cittadinanza attiva
Azioni del dirigente scolastico
Dimensioni
professionali
interessate
1. Contributo al miglioramento del successo formativo e scolastico 1.
Definizione
dell’identità,
degli studenti e dei processi organizzativi e didattici (lett. d,
dell’orientamento strategico e
art.93, L.107/2015)
della politica dell’istituzione
scolastica
(punto
1
Nota
7904/2015)
82
Priorità: 1
Area di processo RAV
Obiettivo di processo: Implementazione delle aule tematiche in alcune sezioni della scuola
Azioni del dirigente scolastico
Dimensioni professionali interessate
1. Contributo al miglioramento del successo formativo e scolastico 1. Gestione, valorizzazione e sviluppo
degli studenti e dei processi organizzativi e didattici(lett. delle risorse umane (punto 2 Nota
d,art.93,L.107/2015)
7904/2015)
1. Gestione delle risorse strumentali e
finanziarie(punto 4 Nota 7904/2015)
Priorità: 1
Area di processo RAV
Obiettivo di processo: Aumentare il n° di occasioni di incontro con le famiglie soprattutto nelle classi iniziali
del 1°biennio e del 2° biennio
Azioni del dirigente scolastico
Dimensioni professionali interessate
1. Direzione unitaria della scuola, promozione della partecipazione 1. Promozione della partecipazione,
e della collaborazione tra le diverse componenti della comunità cura delle relazioni(punto 3 Nota
scolastica(lett.e,art.93,L.107/2015)
7904/2015)
Priorità : 2
Area di processo RAV
Obiettivo di processo: Sistematizzare la raccolta di informazioni sugli sbocchi occupazionali e /o di
prosecuzione degli studi degli studenti diplomati
Azioni del dirigente scolastico
Dimensioni
professionali
interessate
1.competenze gestionali ed organizzative finalizzate al 1.Monitoraggio , valutazione e
raggiungimento dei risultati(lett. a,art.93,L.107/2015)
rendicontazione(punto
5
Nota
7904/2015)
83
DIFFUSIONE E CONDIVISIONE DEL PIANO DI MIGLIORAMENTO
Il presente Piano e le sue successive modifiche e/o integrazioni saranno oggetto di informazione e
dibattito preliminare in Collegio docenti e in consiglio d’istituto prima della definitiva adozione
con provvedimento del dirigente.
Il Piano sarà portato a conoscenza degli stakeholder interni e esterni attraverso i canali di
comunicazione utilizzati dalla scuola:
 Inserimento sul sito internet
 Comunicazioni ,sempre attraverso il sito, a docenti, studenti e genitori
 Coinvolgimento diretto di tutte le figure di staff (collaboratori del dirigente e referenti
d’indirizzo, funzioni strumentali ) nella condivisione del Piano
Con tale sistema di comunicazione si ritiene di poter realizzare uno scambio di informazione
tempestivo ed una proficua interazione tra IS e stakeholder con lo scopo di rafforzare la
comunicazione interna ed esterna che permetta la crescita della collegialità e della condivisione,
costruendo sinergie fra i diversi attori e favorendo il senso di appartenenza ad una comunità
educativa.
Si prevede anche, per la fine del triennio di validità del Piano, di procedere ad un’integrazione del
questionario che all’interno del sistema certificato di qualità della scuola viene somministrato a
studenti , genitori e docenti per la valutazione del servizio scolastico con una domanda in grado di
fornire una misurazione del grado di apprezzamento ed efficacia delle azioni di diffusione del
Piano intraprese.
DIFFUSIONE E CONDIVISIONE DEGLI ESITI DEL PIANO DI MIGLIORAMENTO
Gli Esiti del Piano e la sua progressiva realizzazione , nonché gli eventuali adattamenti e
adeguamenti, saranno portati a conoscenza dell’intero corpo docente e, a fine triennio, si prevede
di socializzare gli esiti anche con il resto della comunità scolastica realizzando momenti
d’incontro che vedano coinvolti studenti , ex studenti e famiglie oltre agli organi collegiali della
scuola e al comitato scientifico-didattico.
84