La figura del diavolo
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La figura del diavolo
• La possibilità del diavolo di fare del male alle persone ha bisogno della mediazione della libera decisione umana, senza della quale rimane solo una possibilità e non diventa realtà. (cfr. S. Teresa d’Avila: il diavolo è come un cane legato alla catena; non è libero di morderti, a meno che tu non sia così stolto da avvicinarti). PREGHIERA O Gesù Salvatore, Signore nostro e Dio nostro, nostro Dio e nostro tutto, che con il sacrificio della croce ci hai redenti e hai sconfitto il potere di Satana, ti preghiamo di liberarci da ogni presenza malefica e da ogni influenza del maligno. Te lo chiediamo nel tuo nome Te lo chiediamo per le tue piaghe Te lo chiediamo per il tuo sangue Te lo chiediamo per la tua croce Te lo chiediamo per l'intercessione di Maria Immacolata e Addolorata. Il sangue e l'acqua che scaturiscono dal tuo costato scendano su di noi per purificarci, liberarci, guarirci. Amen LA FIGURA DEL DIAVOLO 1. Preliminari: • Il termine “diavolo” è molto usato nel linguaggio comune, ma poco nella catechesi, predicazione … • Quando si parla del diavolo si pensa a un soggetto che ci sta di fronte con le sue tentazioni: in opposizione a Dio. • Ma: come può avere un posto il diavolo, dal momento che Dio è il “più forte”? O Dio non è onnipotente o Dio è signore anche del male e vuole il male. • Problema: più che porsi la domanda sulla sua esistenza, è importante, per scoprirlo, partire dai “suoi frutti”. 2. La figura del diavolo nella Scrittura: • La Bibbia non presenta una dottrina omogenea e sistematica sul demonio, come sugli angeli, e né offre risposte precise alla domanda sulla sua origine. Inoltre la concezione biblica risente molto dell’influsso delle antiche culture religiose circostanti (dualismo manicheo) • Antico Testamento: la figura del diavolo come rappresentante delle forze del male in opposizione a Dio e all’uomo. risulta ancora piuttosto sfumata. Solo 27 volte risulta la parola “satana” (= avversario, accusatore), termine che la versione dei settanta traduce con “diavolo”, termine che significa anche “ingannatore”. Questo significato è legato al ruolo che la figura del serpente assume nel racconto del peccato originale. 1 4 • Nuovo testamento: ne parla più diffusamente (CCC. 391-395) a. é un angelo caduto (Gv. 8,44; Ap. 12,9). Infatti parla di un peccato di questi angeli (2 Pt. 2,4): il peccato consiste nell’aver, con libera scelta, radicalmente e irrevocabilmente rifiutato Dio e il suo Regno. Questo carattere irrevocabile fa sì che il suo peccato non possa essere perdonato. b. La principale originalità del pensiero cristiano consiste nell’affermazione che Cristo ha vinto il male e insieme a Cristo anche noi (Rm. 8,31: Se Cristo è con noi, chi sarà contro di noi?”). Satana non è che una creatura, potente per il fatto di essere puro spirito, ma pur sempre una creatura: non può impedire l’edificazione del Regno di Dio. c. Sebbene Satana agisca contro Dio e contro l’umanità, causando gravi danni, la sua azione è permessa dalla divina Provvidenza. Questa permissione è un grande mistero ma “noi sappiamo che tutto concorre al bene di coloro che amano Dio “ (Rm 8,28) (CCC.395) 3. Teologia contemporanea: • Oggi c’è molto interesse intorno alla figura del diavolo: pubblicistica, romanzi, fiction …: lo scopo è quello di esorcizzare le paure più intime, che vogliono darsi spiegazione dei loro sensi di colpa. • Teologia cattolica: dà poca attenzione. Lo stesso Magistero, al riguardo, si è sempre mantenuto nella linea della essenzialità dottrinale: a. Il discorso sul diavolo viene visto all’interno della storia della salvezza e viene associato a quello sugli angeli. 2 Dio si manifesta e agisce nella storia della salvezza e qui compaiono ora gli angeli al servizio dell’azione divina, ora i demoni, contro di essa. b. Il discorso sul diavolo viene visto soprattutto partendo da Cristo. Il diavolo è ostile a Dio e agli uomini e a tutto il progetto salvifico. Ma Cristo ha vinto il diavolo. Parlare del diavolo, quindi, è sostenere con forza l’indispensabilità della grazia di Cristo per poterlo vincere. c. Per quanto il diavolo, nella Bibbia, venga individuato come una figura dai tratti personali, non si può attribuire il titolo di persona, che dice essenzialmente “relazione”, poiché egli è esattamente l’antitesi della relazione (diavolo = colui che divide, avversario …). Egli è, come dice J. Ratzinger “la negazione della persona”. d. La figura e l’azione del diavolo sono verità periferiche e non essenziali della fede. La fede, infatti, fa perno sul fatto che la potenza del diavolo non potrà mai oltrepassare l’agire salvifico di Cristo, il quale è fiducia e speranza per ogni uomo che a Lui si affida. • Indicazioni per la catechesi • Bisogna parlare del diavolo, della sua azione … visto le molteplici attenzioni che gli vengono date (TV …) • Sono angeli che si sono ribellati a Dio con una scelta irrevocabile e perciò impossibile da perdonare; hanno come capo Satana e abitano tra la terra e il cielo. • Davanti al male più che una teoria per spiegarlo, chiarirlo … si richiede un’azione per combatterlo. 3