La “ricetta” del Certosa per la sicurezza
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La “ricetta” del Certosa per la sicurezza
14 MARTEDÌ 30 NOVEMBRE 2010 il Cittadino San Donato IL COMITATO CIVICO DEL QUARTIERE AVANZA LE PROPRIE PROPOSTE ALL’AMMINISTRAZIONE: «SERVONO ANCHE TELECAMERE PIÙ EFFICIENTI» La “ricetta” del Certosa per la sicurezza Più controlli su affitti in nero e sulla vendita di alcolici nei kebab n Più controlli contro affitti in nero e subaffit ti, chiusura alle 19.30 per tutti i negozi che ven dono bevande alcoliche, tele camere più effi cienti. Il comi tato civico di Certosa in tema di sicurezza nei Simona Gargani giorni scorsi ha lanciato le proprie proposte all’as sessore alla partita Simona Gar gani. In primo piano: l’elenco di strategie che secondo i residenti potrebbero porre un freno a bivac chi, vandalismi e altri spiacevoli situazioni, che talvolta hanno mi nacciato il quieto vivere. Ne è sor tito un documento, in cui gli abi tanti dell’agglomerato urbano che si affaccia sulla via Emilia hanno messo nero su bianco le proprie idee. Dopo le due situazioni di ir regolarità sventate dai vigili setti mana scorsa, gli stessi cittadini ri lanciano il tema delle locazioni, convinti che il rispetto dalle rego le parta sin dall’insediamento ne gli immobili. Non solo. Ripropo nendo la battaglia condotta negli anni scorsi da cittadini e Unione commercio nel comune confinan te di San Giuliano contro kebab, negozi etnici e bar che attraverso i loro banconi allungano bottiglie di birra e liquori da asporto fino a tarda sera, anche Certosa chiede più attenzione su questo fronte, con regole uguali per tutti gli eser cizi. Viene così dichiarata “guer ra” contro le bottigliette di vetro sparse al mattino in piazza Teve re, ma soprattutto contro risse e alterchi che talvolta hanno visto protagonisti personaggi che, dopo aver alzato il gomito, sono arrivati alle mani, creando situazioni di allarme. Altro capitolo, riguarda la tecnologia al servizio del con trollo sulle aree pubbliche. Tra il novero di strategie sollecitate da un quartiere che proprio sul deli cato tema dell’ordine pubblico qualche anno fa ha scosso l’atten zione mediatica, raggiungendo anche il piccolo schermo, non manca un richiamo agli occhi elettronici. In particolare il quar tiere vorrebbe una o più telecame re in piazza Tevere, con particola ri caratteristiche che impedisca no ai malviventi di rovinare la funzione dei dispositivi. A tal pro posito parte la richiesta di «una telecamera che renda immagini ad alta risoluzione, che sia stagna e dotata di dispositivi anti mano missione con sistema di bloccag gio non accessibile a telecamera montata, che impedisca ai malin tenzionati di modificare la posi zione della stessa». Tra i suggeri menti rivolti all’esecutivo di cen tro destra, i diretti interessati por tano sul tappeto anche i poteri che la legge accorda ai sindaci, affin ché venga messo in atto un «piano di prevenzione della criminalità». Dopo quindi l’antologia di episo di, richiamati di volta in volta sul l’attività blog della zona, il gruppo di residenti che si è aggregato con il fermo proposito di dare voce al la comunità di Certosa, a questo punto in tema di vandali, rifiuti abusivi e bivacchi, attende di vol tare pagina. Giulia Cerboni BIBLIOTECA CENTRALE Due letture animate con Babbo Natale dedicate ai bambini Scorcio di via Piave al Certosa: i cittadini si sono riuniti in un comitato per far sentire la propria voce sui problemi del quartiere n Anche le fiabe indosse ranno il cappello di Babbo Natale per coinvolgere i più piccoli in un mondo magi co, dall’antica tradizione. Ad attendere i piccoli san donatesi presso la bibliote ca centrale di via Martiri di Cefalonia ci sono due lettu re animate, in piena sinto nia con questi giorni di festa. In particolare, lan ciando un occhio alle inizia tive in programma, nella mattinata di sabato 11 di cembre a partire dalle 10.30 i bimbi fino a 5 anni sono invitati ad ascoltare la fia ba “Chi è Babbo Natale?”. Mentre il 18 dicembre, sem pre alle 10.30 per l’infanzia dai 6 anni in su, verrà in terpretata la storia dal tito lo “Suoni ovattati, incontri fatali”. IN AULA CONSILIARE LE TESTIMONIANZE DEGLI OPERATORI DEL SODALIZIO IMPEGNATI IN DIVERSE REALTÀ La solidarietà che “contagia” il mondo Paesi, storie e volontariato nel convegno di Cuore Fratello n Un’occasione per conoscere da vi cino e con il “cuore” l’affetto, la pas sione, l’umanità ma anche l’amarez za e il dolore di chi ci vive o ci ha vis suto i Paesi con cui Cuore Fratello opera ormai da diversi anni nella sua azione di sostegno internaziona le alla salute, facendo perno sul Poli clinico di San Donato e sul suo pri mato nella cura delle malattie car diovascolari in età pediatrica. È sta to questo il senso del primo conve gno culturale organizzato dal sodali zio cittadino, con il coordinamento di Gianfranco Butera, Marco Ostoni e Maria Cristina Fugante, tenutosi sabato mattina in sala consiliare, al la presenza di una sessantina di per sone. Sono state cinque ore di grande intensità, nelle quali gli interventi dei relatori (uno per ciascuno dei tre Paesi selezionati – Camerun, Zam bia e Kurdistan iracheno) sono stati intervallati dalle testimonianze di operatori impegnati “sul campo” e di volontari di Cuore Fratello, l’ani ma pulsante e il motore vero dell’as sociazione presieduta da don Carlo Maggioni, parroco di Poasco e cap pellano del Policlinico sandonatese. Ad aprire i lavori il sindaco della cit tà Mario Dompè, da sempre molto vi cino al sodalizio di don Maggioni, al punto da prendere parte, esattamen te un anno fa, all’inaugurazione in quel di Shisong del primo Centro per la cardiochirurgia infantile del Ca merun, straordinario risultato della mobilitazione e dell’impegno profu so da Cuore Fratello e dai suoi part ner: l’associazione Bambini cardio patici nel mondo e le Suore Terziarie Relatori e operatori intervenuti al convegno nell’aula consiliare in cui sono state illustrate le attività di Cuore Fratello di San Francesco. Dompè ha posto l’attenzione sull’importanza e la ric chezza del volontariato sandonatese di cui «Cuore Fratello – ha detto – è indubbiamente una delle punte di diamante». Il convegno è quindi en trato nel vivo con un’introduzione di Antonio Danieletto, volontario “sto rico” del sodalizio, che ha ripercorso la storia di Cuore Fratello e illustra to le modalità in cui opera – attraver so i microprogettisalute, l’ospitalità e altre forme di intervento come il sostegno alla realizzazione di strut ture sanitarie – tanto nei Paesi in via di sviluppo quanto a San Donato. La cardiologa camerunese dell’Univer sità di Modena Liliale Mfeuhe ha quindi tracciato un profilo del suo Paese, sia nelle caratteristiche gene rali, sia per quel che riguarda il suo deficitario sistema sanitario, affian cata da sister Alphonsa Kiven, già superiora delle Terziarie e “primo motore” del Cardiac Center di Shi song. Ha fatto loro eco, quindi, il dot tor Bruno Zecca del Policlinico di Milano, che ha parlato del caso Zam bia, realtà in cui è stato attivo per di verso tempo come medico e come vo lontario in stretto collegamento con la diocesi di Milano (rappresentata al convegno dal responsabile dell’Uf ficio missionario, don Antonio No vazzi, che ha portato lui pure la sua testimonianza). La chiusa, dopo un appassionato, emozionante e irritua le intervento via webcam di don Maggioni (ospedalizzato per un in tervento chirurgico e dunque impos sibilitato a intervenire di persona), è stata dedicata – sotto la guida del dot tor Alessando Giamberti al caso del Kurdistan, un Paese “che non c’è” in quanto diviso in quattro (Turchia, Iran, Iraq e Siria). Ne hanno parlato il dottor Halkawt Nuri, cardiologo pediatra del Policlinico, e Iole Pinto, presidente dell’associazione Iniziati ve di solidarietà, fra le pochissime in Italia occuparsi del martoriato popo lo curdo. Per i volontari sono inter venuti Gloria Durelli, Angela Surdo e Chiara Danieletto, la “mamma” e l’anima di tutti i volontari (ne sono passati più di 900) dell’associazione. M. O. Amministrative, Rifondazione lancia l’appello al centrosinistra n Le bandiere di opposizione tentano la strada dell’alleanza, in vista delle amministrative del 2012. In particolare, Rifonda zione comunista propone al cen trosinistra locale di lasciare da parte le spaccature del passato (che avevano visto la sinistra correre con il proprio candidato Massimiliano Mistretta contro il democratico Achille Taverni ti), e di stringere un patto per strappare agli avversari le redi ni della città. Con questo obietti vo il circolo locale di Federazio ne della sinistra (nata dall’unio ne del Partito della rifondazione comunista, Comunisti italiani, Socialismo 2000 e altre realtà as sociative), ha diramato una let tera aperta diretta agli schiera menti che potrebbero potenzial mente unirsi intorno a proposte e strategie per il domani di San Donato. «Per affrontare scrivo no e superare la deriva cui la giunta Dompè ha costretto la no stra città, per sconfiggere alle prossime elezioni comunali il governo di centrodestra che tan ti danni sta provocando, ritenia mo che le forze del centrosini stra e della sinistra, con senso di responsabilità nei confronti della città, debbano operare per verificare la possibile costruzio ne di un programma unitario caratterizzato da scelte di alta qualità sociale e ambientale». Parlano inoltre di «scelte che si propongano di migliorare la qualità di vita degli abitanti e che mettano al centro il cittadi no e l’intera comunità, nella pratica della democrazia parte cipata e della trasparenza am ministrativa». Perseguendo questi obiettivi, nella dichiara zione di intenti pubblica, che a distanza di un anno e mezzo dal la scadenza elettorale invita ad unire le forze, i promotori della scommessa allargata, lanciano anche una proposta di lavoro. «Proponiamo annunciano di dar luogo in tempi brevi e certi ad un tavolo di confronto che ci auguriamo possa definire un percorso comune e gli elementi essenziali di un programma unitario che guardi al bene col lettivo, a partire dalle questioni relative ai servizi che il comune eroga ai cittadini, alla tutela del territorio e alle politiche am bientali: elementi essenziali da confrontare con i cittadini (sin goli e associati) per giungere ad un programma costruito con la loro partecipazione attiva e ba sato su scelte e priorità chiare nelle quali gli elettori di centro sinistra e di sinistra possano ri conoscersi». La risposta a que sto punto spetta a democratici, verdi e a tutti gli altri potenziali alleati politici, a cui è diretto l’invito ad organizzare un fronte comune. Giu. Cer. La Provincia boccia il bus domenicale, Riempie gratis il carrello di profumi: Poasco adesso chiede aiuto al comune in manette dopo il blitz all’Esselunga n Se palazzo Isimbardi ha detto “no” alla richiesta del comitato civico di poter salire sulla linea 77 anche nei giorni festivi, il co mune sta tentando di fornire co munque una risposta positiva ai cittadini. «Ci siamo rivolti alla giunta racconta il presidente della de legazione civica di Poasco, Giu sy Quaranta , per spiegare agli assessori e ai tecnici competen ti il problema in cui versa un’in tera frazione. Ho ricordato in fatti che la domenica abbiamo solo a disposizione qualche col legamento con la stazione di Ro goredo, ma non con la 77, che ci porta a Milano solo nel corso della settimana e che per averla in passato il comune ha dovuto allargare la strada, affrontando un investimento a carico di tut ta la collettività». Il comitato, dopo le battaglie del passato per uscire dall’isolamento, su que sto fronte si mostra tenace, per niente disposto a demordere. Neanche dopo la risposta della Provincia di Milano, che ha ci tato al limite l’ipotesi di un po tenziamento della H506, che raggiunge Sesto Ulteriano, Poa sco, la metropolitana e la stazio ne di Rogoredo. Ma che non porta direttamente alla metropoli, come vorrebbe ro i cittadini, i quali in passato sono stati capaci di grandi bat taglie per uscire dall’isolamen to. «L’amministrazione comunale riprende il portavoce della fra zione , tenterà di vedere se sia possibile avere un riscontro dal comune di Milano. In ogni caso, nella prossima riunione del co mitato inviteremo anche il sin daco per sottoporgli questo pro blema, insieme ad altre questio ni che riguardano la frazione». Il comitato intende ad esempio rilanciare la richiesta di aper tura battenti di uno sportello postale decentrato. Una volta infatti entrato in fun zione il dispositivo bancomat, i residenti vorrebbero un servi zio per raccomandate e pacchi postali, che sia a portata di ma no. Per questo, i cittadini di Poasco si dicono pronti a lanciare un nuovo appello, con l’intento di potenziare il decentramento di attività a servizio della frazio ne, che sorge a ridosso della me tropoli. G. C. n Riempie il carrello di spesa fi no all’orlo e tenta di uscire dal l’entrata senza pagare nulla. Milleduecento euro circa in pro fumi griffati e cosmetici che so no stati recuperati dai carabinie ri della compagnia di San Dona to. È accaduto nei giorni scorsi presso il supermercato Esselun ga. Un uomo, 33enne senza fissa dimora, di etnia rom, dopo aver fatto il giro per la struttura si è fermato al reparto dedicato alla cura personale. Nel carrello del la spesa ha messo numerosi arti coli di bellezza, creme e profumi. Tutti prodotti costosissimi. È stato visto, ma non ha dato molto peso alla cosa. Poi ha ripreso il suo giro, ritornando da dove è venuto, fino all’ingresso princi pale. Ha atteso che qualche nuo vo avventore entrasse e poi in credibilmente ha provato ad uscire dal supermercato senza passare per le casse. Uno scatto velocissimo, per spiazzare i pre senti e dirigersi verso la sua au tovettura parcheggiata nei pres si. Ma l’allarme è scattato immedia tamente e lo straniero non ha fatto nemmeno in tempo ad usci re dalla struttura, bloccato dai militari chiamati dal personale del supermercato ed intervenuti con celerità sul posto, vicino alla scala mobile. È stato accompa gnato in caserma dove è stato ar restato per furto aggravato. La merce è stata restituita al re sponsabile dell’esercizio com merciale. Si tratta di un colpo de cisamente inusuale, perché in questo caso il ladro sa di essere visto ma punta sulla sorpresa. Ma evidentemente non ha calco lato bene i tempi d’intervento della sicurezza e soprattutto la presenza delle forze dell’ordine presso le zone commerciali, con controlli che sono aumentati sensibilmente proprio per sco raggiare il “taccheggio”. In que sto caso la merce, perfettamente incartata e confezionata, eviden temente doveva finire sui banchi dei mercatini “paralleli” alla metà del prezzo originale. Anda to a vuoto anche un altro tentati vo di furto a San Giuliano, sem pre ad opera di romeni, presso il Carrefour di San Giuliano: fra tello e sorella, di 40 e 37 anni, re sidenti a San Zenone ,si erano impossessati di cosmetici per un valore di 180 euro. Sono finiti in manette anche loro. Emiliano Cuti