La “ricetta” del Certosa per la sicurezza

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La “ricetta” del Certosa per la sicurezza
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MARTEDÌ 30 NOVEMBRE 2010
il Cittadino
San Donato
IL COMITATO CIVICO DEL QUARTIERE AVANZA LE PROPRIE PROPOSTE ALL’AMMINISTRAZIONE: «SERVONO ANCHE TELECAMERE PIÙ EFFICIENTI»
La “ricetta” del Certosa per la sicurezza
Più controlli su affitti in nero e sulla vendita di alcolici nei kebab
n Più controlli
contro affitti in
nero e subaffit­
ti, chiusura alle
19.30 per tutti i
negozi che ven­
dono bevande
alcoliche, tele­
camere più effi­
cienti. Il comi­
tato civico di
Certosa in tema
di sicurezza nei Simona Gargani
giorni scorsi ha
lanciato le proprie proposte all’as­
sessore alla partita Simona Gar­
gani. In primo piano: l’elenco di
strategie che secondo i residenti
potrebbero porre un freno a bivac­
chi, vandalismi e altri spiacevoli
situazioni, che talvolta hanno mi­
nacciato il quieto vivere. Ne è sor­
tito un documento, in cui gli abi­
tanti dell’agglomerato urbano che
si affaccia sulla via Emilia hanno
messo nero su bianco le proprie
idee. Dopo le due situazioni di ir­
regolarità sventate dai vigili setti­
mana scorsa, gli stessi cittadini ri­
lanciano il tema delle locazioni,
convinti che il rispetto dalle rego­
le parta sin dall’insediamento ne­
gli immobili. Non solo. Ripropo­
nendo la battaglia condotta negli
anni scorsi da cittadini e Unione
commercio nel comune confinan­
te di San Giuliano contro kebab,
negozi etnici e bar che attraverso i
loro banconi allungano bottiglie
di birra e liquori da asporto fino a
tarda sera, anche Certosa chiede
più attenzione su questo fronte,
con regole uguali per tutti gli eser­
cizi. Viene così dichiarata “guer­
ra” contro le bottigliette di vetro
sparse al mattino in piazza Teve­
re, ma soprattutto contro risse e
alterchi che talvolta hanno visto
protagonisti personaggi che, dopo
aver alzato il gomito, sono arrivati
alle mani, creando situazioni di
allarme. Altro capitolo, riguarda
la tecnologia al servizio del con­
trollo sulle aree pubbliche. Tra il
novero di strategie sollecitate da
un quartiere che proprio sul deli­
cato tema dell’ordine pubblico
qualche anno fa ha scosso l’atten­
zione mediatica, raggiungendo
anche il piccolo schermo, non
manca un richiamo agli occhi
elettronici. In particolare il quar­
tiere vorrebbe una o più telecame­
re in piazza Tevere, con particola­
ri caratteristiche che impedisca­
no ai malviventi di rovinare la
funzione dei dispositivi. A tal pro­
posito parte la richiesta di «una
telecamera che renda immagini
ad alta risoluzione, che sia stagna
e dotata di dispositivi anti ­ mano­
missione con sistema di bloccag­
gio non accessibile a telecamera
montata, che impedisca ai malin­
tenzionati di modificare la posi­
zione della stessa». Tra i suggeri­
menti rivolti all’esecutivo di cen­
tro destra, i diretti interessati por­
tano sul tappeto anche i poteri che
la legge accorda ai sindaci, affin­
ché venga messo in atto un «piano
di prevenzione della criminalità».
Dopo quindi l’antologia di episo­
di, richiamati di volta in volta sul­
l’attività blog della zona, il gruppo
di residenti che si è aggregato con
il fermo proposito di dare voce al­
la comunità di Certosa, a questo
punto in tema di vandali, rifiuti
abusivi e bivacchi, attende di vol­
tare pagina.
Giulia Cerboni
BIBLIOTECA CENTRALE
Due letture animate
con Babbo Natale
dedicate ai bambini
Scorcio di via Piave al Certosa: i cittadini si sono riuniti in un comitato per far sentire la propria voce sui problemi del quartiere
n Anche le fiabe indosse­
ranno il cappello di Babbo
Natale per coinvolgere i più
piccoli in un mondo magi­
co, dall’antica tradizione.
Ad attendere i piccoli san­
donatesi presso la bibliote­
ca centrale di via Martiri di
Cefalonia ci sono due lettu­
re animate, in piena sinto­
nia con questi giorni di
festa. In particolare, lan­
ciando un occhio alle inizia­
tive in programma, nella
mattinata di sabato 11 di­
cembre a partire dalle 10.30
i bimbi fino a 5 anni sono
invitati ad ascoltare la fia­
ba “Chi è Babbo Natale?”.
Mentre il 18 dicembre, sem­
pre alle 10.30 per l’infanzia
dai 6 anni in su, verrà in­
terpretata la storia dal tito­
lo “Suoni ovattati, incontri
fatali”.
IN AULA CONSILIARE LE TESTIMONIANZE DEGLI OPERATORI DEL SODALIZIO IMPEGNATI IN DIVERSE REALTÀ
La solidarietà che “contagia” il mondo
Paesi, storie e volontariato nel convegno di Cuore Fratello
n Un’occasione per conoscere da vi­
cino e con il “cuore” ­ l’affetto, la pas­
sione, l’umanità ma anche l’amarez­
za e il dolore di chi ci vive o ci ha vis­
suto ­ i Paesi con cui Cuore Fratello
opera ormai da diversi anni nella
sua azione di sostegno internaziona­
le alla salute, facendo perno sul Poli­
clinico di San Donato e sul suo pri­
mato nella cura delle malattie car­
diovascolari in età pediatrica. È sta­
to questo il senso del primo conve­
gno culturale organizzato dal sodali­
zio cittadino, con il coordinamento
di Gianfranco Butera, Marco Ostoni
e Maria Cristina Fugante, tenutosi
sabato mattina in sala consiliare, al­
la presenza di una sessantina di per­
sone. Sono state cinque ore di grande
intensità, nelle quali gli interventi
dei relatori (uno per ciascuno dei tre
Paesi selezionati – Camerun, Zam­
bia e Kurdistan iracheno) sono stati
intervallati dalle testimonianze di
operatori impegnati “sul campo” e
di volontari di Cuore Fratello, l’ani­
ma pulsante e il motore vero dell’as­
sociazione presieduta da don Carlo
Maggioni, parroco di Poasco e cap­
pellano del Policlinico sandonatese.
Ad aprire i lavori il sindaco della cit­
tà Mario Dompè, da sempre molto vi­
cino al sodalizio di don Maggioni, al
punto da prendere parte, esattamen­
te un anno fa, all’inaugurazione in
quel di Shisong del primo Centro per
la cardiochirurgia infantile del Ca­
merun, straordinario risultato della
mobilitazione e dell’impegno profu­
so da Cuore Fratello e dai suoi part­
ner: l’associazione Bambini cardio­
patici nel mondo e le Suore Terziarie
Relatori e operatori intervenuti al convegno nell’aula consiliare in cui sono state illustrate le attività di Cuore Fratello
di San Francesco. Dompè ha posto
l’attenzione sull’importanza e la ric­
chezza del volontariato sandonatese
di cui «Cuore Fratello – ha detto – è
indubbiamente una delle punte di
diamante». Il convegno è quindi en­
trato nel vivo con un’introduzione di
Antonio Danieletto, volontario “sto­
rico” del sodalizio, che ha ripercorso
la storia di Cuore Fratello e illustra­
to le modalità in cui opera – attraver­
so i microprogetti­salute, l’ospitalità
e altre forme di intervento come il
sostegno alla realizzazione di strut­
ture sanitarie – tanto nei Paesi in via
di sviluppo quanto a San Donato. La
cardiologa camerunese dell’Univer­
sità di Modena Liliale Mfeuhe ha
quindi tracciato un profilo del suo
Paese, sia nelle caratteristiche gene­
rali, sia per quel che riguarda il suo
deficitario sistema sanitario, affian­
cata da sister Alphonsa Kiven, già
superiora delle Terziarie e “primo
motore” del Cardiac Center di Shi­
song. Ha fatto loro eco, quindi, il dot­
tor Bruno Zecca del Policlinico di
Milano, che ha parlato del caso Zam­
bia, realtà in cui è stato attivo per di­
verso tempo come medico e come vo­
lontario in stretto collegamento con
la diocesi di Milano (rappresentata
al convegno dal responsabile dell’Uf­
ficio missionario, don Antonio No­
vazzi, che ha portato lui pure la sua
testimonianza). La chiusa, dopo un
appassionato, emozionante e irritua­
le intervento via web­cam di don
Maggioni (ospedalizzato per un in­
tervento chirurgico e dunque impos­
sibilitato a intervenire di persona), è
stata dedicata – sotto la guida del dot­
tor Alessando Giamberti ­ al caso del
Kurdistan, un Paese “che non c’è” in
quanto diviso in quattro (Turchia,
Iran, Iraq e Siria). Ne hanno parlato
il dottor Halkawt Nuri, cardiologo
pediatra del Policlinico, e Iole Pinto,
presidente dell’associazione Iniziati­
ve di solidarietà, fra le pochissime in
Italia occuparsi del martoriato popo­
lo curdo. Per i volontari sono inter­
venuti Gloria Durelli, Angela Surdo
e Chiara Danieletto, la “mamma” e
l’anima di tutti i volontari (ne sono
passati più di 900) dell’associazione.
M. O.
Amministrative,
Rifondazione
lancia l’appello
al centrosinistra
n Le bandiere di opposizione
tentano la strada dell’alleanza,
in vista delle amministrative
del 2012. In particolare, Rifonda­
zione comunista propone al cen­
trosinistra locale di lasciare da
parte le spaccature del passato
(che avevano visto la sinistra
correre con il proprio candidato
Massimiliano Mistretta contro
il democratico Achille Taverni­
ti), e di stringere un patto per
strappare agli avversari le redi­
ni della città. Con questo obietti­
vo il circolo locale di Federazio­
ne della sinistra (nata dall’unio­
ne del Partito della rifondazione
comunista, Comunisti italiani,
Socialismo 2000 e altre realtà as­
sociative), ha diramato una let­
tera aperta diretta agli schiera­
menti che potrebbero potenzial­
mente unirsi intorno a proposte
e strategie per il domani di San
Donato. «Per affrontare ­ scrivo­
no ­ e superare la deriva cui la
giunta Dompè ha costretto la no­
stra città, per sconfiggere alle
prossime elezioni comunali il
governo di centrodestra che tan­
ti danni sta provocando, ritenia­
mo che le forze del centrosini­
stra e della sinistra, con senso
di responsabilità nei confronti
della città, debbano operare per
verificare la possibile costruzio­
ne di un programma unitario
caratterizzato da scelte di alta
qualità sociale e ambientale».
Parlano inoltre di «scelte che si
propongano di migliorare la
qualità di vita degli abitanti e
che mettano al centro il cittadi­
no e l’intera comunità, nella
pratica della democrazia parte­
cipata e della trasparenza am­
ministrativa». Perseguendo
questi obiettivi, nella dichiara­
zione di intenti pubblica, che a
distanza di un anno e mezzo dal­
la scadenza elettorale invita ad
unire le forze, i promotori della
scommessa allargata, lanciano
anche una proposta di lavoro.
«Proponiamo ­ annunciano ­ di
dar luogo in tempi brevi e certi
ad un tavolo di confronto che ci
auguriamo possa definire un
percorso comune e gli elementi
essenziali di un programma
unitario che guardi al bene col­
lettivo, a partire dalle questioni
relative ai servizi che il comune
eroga ai cittadini, alla tutela del
territorio e alle politiche am­
bientali: elementi essenziali da
confrontare con i cittadini (sin­
goli e associati) per giungere ad
un programma costruito con la
loro partecipazione attiva e ba­
sato su scelte e priorità chiare
nelle quali gli elettori di centro­
sinistra e di sinistra possano ri­
conoscersi». La risposta a que­
sto punto spetta a democratici,
verdi e a tutti gli altri potenziali
alleati politici, a cui è diretto
l’invito ad organizzare un fronte
comune.
Giu. Cer.
La Provincia boccia il bus domenicale, Riempie gratis il carrello di profumi:
Poasco adesso chiede aiuto al comune in manette dopo il blitz all’Esselunga
n Se palazzo Isimbardi ha detto
“no” alla richiesta del comitato
civico di poter salire sulla linea
77 anche nei giorni festivi, il co­
mune sta tentando di fornire co­
munque una risposta positiva
ai cittadini.
«Ci siamo rivolti alla giunta ­
racconta il presidente della de­
legazione civica di Poasco, Giu­
sy Quaranta ­, per spiegare agli
assessori e ai tecnici competen­
ti il problema in cui versa un’in­
tera frazione. Ho ricordato in­
fatti che la domenica abbiamo
solo a disposizione qualche col­
legamento con la stazione di Ro­
goredo, ma non con la 77, che ci
porta a Milano solo nel corso
della settimana e che per averla
in passato il comune ha dovuto
allargare la strada, affrontando
un investimento a carico di tut­
ta la collettività». Il comitato,
dopo le battaglie del passato per
uscire dall’isolamento, su que­
sto fronte si mostra tenace, per
niente disposto a demordere.
Neanche dopo la risposta della
Provincia di Milano, che ha ci­
tato al limite l’ipotesi di un po­
tenziamento della H506, che
raggiunge Sesto Ulteriano, Poa­
sco, la metropolitana e la stazio­
ne di Rogoredo.
Ma che non porta direttamente
alla metropoli, come vorrebbe­
ro i cittadini, i quali in passato
sono stati capaci di grandi bat­
taglie per uscire dall’isolamen­
to.
«L’amministrazione comunale ­
riprende il portavoce della fra­
zione ­, tenterà di vedere se sia
possibile avere un riscontro dal
comune di Milano. In ogni caso,
nella prossima riunione del co­
mitato inviteremo anche il sin­
daco per sottoporgli questo pro­
blema, insieme ad altre questio­
ni che riguardano la frazione».
Il comitato intende ad esempio
rilanciare la richiesta di aper­
tura battenti di uno sportello
postale decentrato.
Una volta infatti entrato in fun­
zione il dispositivo bancomat, i
residenti vorrebbero un servi­
zio per raccomandate e pacchi
postali, che sia a portata di ma­
no.
Per questo, i cittadini di Poasco
si dicono pronti a lanciare un
nuovo appello, con l’intento di
potenziare il decentramento di
attività a servizio della frazio­
ne, che sorge a ridosso della me­
tropoli.
G. C.
n Riempie il carrello di spesa fi­
no all’orlo e tenta di uscire dal­
l’entrata senza pagare nulla.
Milleduecento euro circa in pro­
fumi griffati e cosmetici che so­
no stati recuperati dai carabinie­
ri della compagnia di San Dona­
to. È accaduto nei giorni scorsi
presso il supermercato Esselun­
ga. Un uomo, 33enne senza fissa
dimora, di etnia rom, dopo aver
fatto il giro per la struttura si è
fermato al reparto dedicato alla
cura personale. Nel carrello del­
la spesa ha messo numerosi arti­
coli di bellezza, creme e profumi.
Tutti prodotti costosissimi. È
stato visto, ma non ha dato molto
peso alla cosa. Poi ha ripreso il
suo giro, ritornando da dove è
venuto, fino all’ingresso princi­
pale. Ha atteso che qualche nuo­
vo avventore entrasse e poi in­
credibilmente ha provato ad
uscire dal supermercato senza
passare per le casse. Uno scatto
velocissimo, per spiazzare i pre­
senti e dirigersi verso la sua au­
tovettura parcheggiata nei pres­
si.
Ma l’allarme è scattato immedia­
tamente e lo straniero non ha
fatto nemmeno in tempo ad usci­
re dalla struttura, bloccato dai
militari chiamati dal personale
del supermercato ed intervenuti
con celerità sul posto, vicino alla
scala mobile. È stato accompa­
gnato in caserma dove è stato ar­
restato per furto aggravato.
La merce è stata restituita al re­
sponsabile dell’esercizio com­
merciale. Si tratta di un colpo de­
cisamente inusuale, perché in
questo caso il ladro sa di essere
visto ma punta sulla sorpresa.
Ma evidentemente non ha calco­
lato bene i tempi d’intervento
della sicurezza e soprattutto la
presenza delle forze dell’ordine
presso le zone commerciali, con
controlli che sono aumentati
sensibilmente proprio per sco­
raggiare il “taccheggio”. In que­
sto caso la merce, perfettamente
incartata e confezionata, eviden­
temente doveva finire sui banchi
dei mercatini “paralleli” alla
metà del prezzo originale. Anda­
to a vuoto anche un altro tentati­
vo di furto a San Giuliano, sem­
pre ad opera di romeni, presso il
Carrefour di San Giuliano: fra­
tello e sorella, di 40 e 37 anni, re­
sidenti a San Zenone ,si erano
impossessati di cosmetici per un
valore di 180 euro. Sono finiti in
manette anche loro.
Emiliano Cuti