1. Una boccia da bowling viene lanciata sulla pista imprimendole
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1. Una boccia da bowling viene lanciata sulla pista imprimendole
Dipartimento di Ingegneria Industriale Corso di Fisica I A-L - II prova di esonero – 11 giugno 2016 1. Una boccia da bowling viene lanciata sulla pista imprimendole una velocità iniziale v0 di puro slittamento. Fra la pista e la boccia vi è attrito radente (costante) tale che, dopo un certo tempo, il moto della boccia diventa di puro rotolamento. Si osserva che, in corrispondenza della transizione al moto di rotolamento puro, il centro di massa della boccia ha percorso, dall’istante iniziale, una distanza d. (a) Si esprima, in formula e in funzione della distanza d, del coefficiente di attrito cinetico µ e di g, la velocità iniziale con la quale è stata lanciata la boccia; (b) si esprima, in formula e in funzione di d, µ e g, il tempo tR trascorso dall’istante iniziale al termine dello slittamento; (c) sempre in formula e in funzione di d, µ e g, si esprima la velocità vR con la quale la boccia trasla durante il rotolamento puro; (d) si stabilisca se l’attrito cinetico compie lavoro nella fase di roto-scivolamento; (e) detto Q il punto di contatto fra la boccia e la pista, e indicata con dQ la distanza che questo punto percorre nella fase di roto-scivolamento, si ottenga la relazione che lega d e dQ; (f) nel caso in cui d=4 m, µ =0.15 (assumendo g=9.8 m/s2), si ottengano i valori numerici per le grandezze v0, tR, vR e dQ. 2. Un acrobata di massa m si lascia cadere da un’altezza h sull’estremità di un trampolino costituito da una trave omogenea di lunghezza L e massa M, con perno nel centro e privo di attrito. All’estremo opposto del trampolino si trova un altro acrobata, anch’egli di massa pari a m. In seguito alla caduta, il primo acrobata rimane unito alla trave mentre il secondo viene lanciato verticalmente verso l’alto. (a) Si spieghi quali grandezze fisiche si conservano durante l’urto; (b) si esprima, in formula e in funzione di m, M, h e g, la velocità v con la quale il secondo acrobata inizia a salire dopo l’urto; (c) si esprima, in formula e in funzione di m, M, L, h e g, la velocità angolare ω con la quale inizia a ruotare il trampolino subito dopo l’urto; (d) si esprima, in formula e in funzione di m, M e h, l’altezza massima hF raggiunta dal secondo acrobata; (e) si esprima, in formula e in funzione di m, h, M e g, la variazione di energia cinetica ΔK del sistema in seguito all’urto; (f) nel caso in cui m=70 kg, M=150 kg, h=2.0 m e L=4.0 m (assumendo g=9.8 m/s2), si ottengano i valori numerici per le grandezze v, ω, hF e ΔK. 3. Il Sole ruota attorno al proprio asse con un periodo approssimativamente pari a 1 mese. Si intende collocare in orbita attorno alla stella una sonda “elio-stazionaria”, per l’osservazione di una macchia solare. Questo satellite dunque deve rimanere fisso sulla verticale di un punto della superficie solare. Sapendo che la distanza fra la Terra e il Sole è pari a 1 unità astronomica (1 u.a.), si calcoli a quale quota dal centro del Sole deve essere collocata la sonda per ottenere la condizione richiesta. Si assuma un’orbita circolare e si esprima il risultato in unità astronomiche, utilizzando come periodo di rotazione solare il valore esatto di 1 mese e quello di rivoluzione terrestre il valore esatto di 1 anno. NOME e COGNOME _______________________________________ MATRICOLA _________________ A