Mozart, prodigio d`Europa

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Mozart, prodigio d`Europa
Balletto del Sud
Mozart, prodigio d'Europa
articolo di presentazione a cura di Eraldo Martucci (Il Quotidiano)
Johannes Chrysostomus Wolfang Theophilus Mozart nacque a Salisburgo il 27 gennaio 1756, settimo ed ultimo figlio di
Leopold e di Anna Maria Pertl. Dei suoi numerosi nomi usò solamente il terzo e la forma latina dell'ultimo: Wolfang
“Amadeus”, o qualche volta “Amadé”. Si è spesso sottolineato che a generare la precocissima musicalità di Mozart sarebbe
stato il padre, a sua volta buon musicista. Se la severa educazione paterna che il piccolo Amadeus ricevette assieme
all'unica sorella sopravvissuta Nannerl giocò certamente un ruolo importante, a farlo diventare un eccezionale enfant
prodige fu però soltanto la sua naturale inclinazione.
Il più illustre prodigio musicale della storia fu additato, riferiscono le cronache dell'epoca, come la quintessenza del
bambino, il fanciullo perfetto, che veniva ricevuto e festeggiato dalle famiglie reali europee – il re e la regina di Francia,
l'imperatrice d'Austria e suo figlio, l'imperatore Giuseppe, il re e la regina d'Inghilterra – e dal papa Clemente XIV.
Risalgono a questo periodo, agli inizi del 1763, i primi aneddoti famosi sul piccolo Wolfang narrati dopo la sua morte
dall'amico Schachtner. Tra i tanti quello di essere stato in grado di eseguire correttamente a prima vista la parte di
secondo violino in un quartetto, senza aver mai ricevuto lezioni di quello strumento. Una vita brevissima quella di Mozart,
che morì il 6 dicembre 1791 a soli 35 anni, ma sufficiente comunque per decretare l'universalità del suo genio musicale
che toccò tutti i generi.
La sua immensa produzione fu catalogata nel 1862 dallo studioso Ludwig Alois Friedrich von Köchel che pubblicò il celebre
“Catalogo cronologico – tematico di tutte le opere musicali di W. A. Mozart”. Un volume con 626 composizioni che legò per
sempre il nome dell'autore a quello del genio salisburghese: da allora le composizioni mozartiane sono infatti
universalmente indicate con il numero del catalogo preceduto da K., l'abbreviazione di Köchel.
Ed alcune di queste inestimabili perle musicali sono state scelte da Fredy Franzutti, coreografo tra i più noti a livello
nazionale, per realizzare lo spettacolo “Mozart” – prodigio d'Europa – in occasione dei prossimi festeggiamenti per i 250 anni
della nascita. Un mix di brani famosi sia strumentali che operistici che inizia con l'adagio della Serenata “Gran Partita” in si
bemolle maggiore K 361, pezzo di intenso e poetico lirismo. L'“Adagio e fuga in do minore K 546” , un vero e proprio
tributo al contrappunto di Bach, è un lavoro di eccezionale profondità di pensiero e ritenuto brano di ispirazione
massonica. La massoneria costituì infatti per Mozart un'esperienza umana fondamentale per la sua personalità e per la
sua arte, al cui culmine si pose “Die Zauberflöte” (Il flauto magico), la cui struttura era quella del “Singspiel”, ossia di
un'azione non interamente musicale ma comprensiva di parti parlate e di canto.
Tra i brani più celebri dell'opera c'è l'aria del secondo atto della Regina della notte, nella quale gli acuti sembrano delle
pugnalate di vendetta. L'attrazione mozartiana per il mitico oriente, prima ancora della popolare Marcia Turca, passa
anche attraverso un altro Singspiel, “Zaide”, la cui partitura, del 1779, contiene la bellissima aria, rara da ascoltare, “R uhe
sanft, mein holdes Leben ”. Tra gli altri brani famosi ci sono la Serenata n.13 “Eine Kleine Nachtmusik” in sol maggiore per
archi K 525, il duetto “Là ci darem la mano” dal “Don Giovanni” e due parti del “Requiem”, l'ultimo lavoro scritto e lasciato
incompiuto. Lo spettacolo è un necessario omaggio a Mozart che ha saputo indagare con tanto classicismo nelle
passioni dell'uomo.
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Generata: 14 March, 2017, 18:05