Honda CRX
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Honda CRX
Esempio‐‐Planimetria Esempio Esempio Esempio 1 Esempio 1‐ 1‐Veicoli Esempio Esempio 1 Esempio 1‐ 1‐Dati Dati Caratteristiche Caratteristiche Urto Urto cAR k2 γ= 2 2 k +h Energia Deformazione Energia Deformazione In un urto tra veicoli a velocità relativa elevata, in cui si può trascurare la restituzione elastica, considerando in prima approssimazione l’andamento della forza lineare con la deformazione, e considerando che le forze scambiate tra i veicoli sono tra loro uguali, le energie di deformazione dei singoli veicoli possono essere scritte come (3) ((3)) Dove le sm, rappresentano deformazioni massime della zona di danno diretto misurate lungo la direzione di applicazione della forza diretto, risultante nell’urto. Da cui, cui uguagliando la forza forza, si ha: (4) • Considerando, in prima approssimazione, le forze di contatto F come funzioni lineari della deformazione s, con una (4)costante di proporzionalità K, F= Ks • Ricordando che i termini b1 rappresentano i coefficienti delle rette velocità – deformazione sperimentali, e dipendono dalla rigidezza dei veicoli come: si ha: Dove: b11 è il coefficiente b1 del veicolo 1 b12 è il coefficiente b1 del veicolo 1 (inch) (m) (inch) (m) Classe 1: passo da: 80,9 2,05 a: 94,8 2,41 A (lb/in) (kg/cm) B (lb/in (lb/in²)) (kg/cm (kg/cm²)) Frontale 180,25 32,190 72,11 5,070 Area d'impatto: Posteriore 172,50 30,806 64,40 4,528 Laterale 88,25 15,760 59,75 4,201 Esempi: Ford Escort, Hyundai Excel, Honda CRX, Chevrolet Chevette, Chevrolet Spectrum, Toyota Tercel, Dodge Colt, Pontiac Fierro Fierro, Mazda 323 323, Ford Festiva Festiva. (inch) (m) (inch) (m) passo da: 94,8 2,41 a: 101,6 2,58 A (lb/in) (kg/cm) B (lb/in²) (kg/cm²) Frontale 184,69 32,982 66,38 4,667 Area d d'impatto: impatto: Posteriore 162 33 162,33 28 989 28,989 49 44 49,44 3 476 3,476 Laterale 100,00 17,858 66,20 4,654 Esempi: Chevrolet Cavalier, Ford Tempo, Chevrolet Camaro, Ford Mustang, Plymouth Reliant, Honda Civic, Dodge Omni, Nissan Sentra, Toyota Corolla, Dodge Shadow. Classe 2: (inch) (m) (inch) (m) 101,6 2,58 a: 110,4 2,80 A (lb/in) (kg/cm) B (lb/in²) (kg/cm²) Frontale 206 64 206,64 36 902 36,902 69 97 69,97 4 919 4,919 Area d'impatto: Posteriore 189,62 33,863 51,77 3,640 Laterale 99,75 17,814 77,75 5,466 Esempi: Ford Taurus, Pontiac Grand Am, Chevrolet Lumina, Fod Thunderbird, Toyota Camry, Nissan Maxima, Dodge Dynasty, Honda Accord, Plymouth Acclaim. Classe 3: passo da: (inch) (m) (inch) (m) 110,4 2,80 a: 117,5 2,98 A (lb/in) (kg/cm) B (lb/in²) (kg/cm²) Frontale 215,40 38,467 66,70 4,690 Area d d'impatto: impatto: Posteriore 186 00 186,00 33 216 33,216 47 00 47,00 3 304 3,304 Laterale 137,00 24,466 95,00 6,679 Esempi: Buick LeSabre, Chevrolet Caprice, Ford Crown Victoria, Chrysler 5th Avenue, Lincoln Town Car, Jaguar XJ6, Lexus LS400, Mercedes Serie S, Acura Legend, Infinity Q45. Classe 4: passo da: Moto post urto ruote Ruote Bloccate Ruote Bloccate Bloccate Le forze di attrito sono sempre rivolte in senso contrario al moto della singola orma ruota/strada V = velocità nel sistema di riferimento inerziale (XOY) u e v = componenti di velocità l i à nell sistema i di riferimento auto (xoy) ri = x + y 2 i 2 i ⎛ yi ⎞ χ i = arctan ⎜⎜ ⎟⎟ ⎝ xi ⎠ Vi = V + V 2 iX Tenendo conto della rotazione del veicolo 2 iY ViX = VX − ωri sen ( χ i +ψ ) ViY = VY + ωri cos( χ i +ψ ) • La direzione della forza scambiata dall’i‐esima ruota è opposta a quella della velocità Vi ViX FXi = − fZi Vi ViY FYi = − fZi Vi • Il momento della forza Fi attorno all’asse di imbardata vale: M zi = FYi ri cos( χ i ) − FXi ri sen( χ i ) • La traiettoria può essere calcolata integrando numericamente p g l’equazione del moto: mX&& = ∑ FXi mY&& = ∑ F Yi Iα&& = ∑ M Zi • a partire dalle condizioni iniziali di velocità e orientazione al tempo t=0 post2.vi 1° modello approssimato pp Considerando che le leggi V(t) e ω(t) sono quasi lineari, si può ipotizzare che il loro rapporto a =ωr/V rimanga costante nel tempo e adottando un modello semplificato di attrito su una tempo e, adottando un modello semplificato di attrito su una corona circolare, scrivere le equazioni di moto: dV = − fgF (a ) dt dω m = − fgr F (1 / a ) dt numericaI rimanendo le che non richiedono l’interazione che non richiedono l interazione numerica, rimanendo le accelerazioni costanti Ciò è equivalente a studiare il moto di traslazione e rotazione indipendentemente, con coefficienti di attrito ridotti, pari a: fF(a) e f F(1/a) rispettivamente Curve A= modello descritto con integrazione eq. di moto Curve B= modello con velocità linearizzate Curve C = calcolo considerando separatamente le velocità di traslazione e rotazione Moti di Rototraslazione Moti di Rototraslazione Normalmente, durante la traslazione può essere presente una velocità di imbardata attorno all’asse verticale, derivante dall’urto. L’energia g cinetica totale (trascurando gli organi interni in movimento), è è: 1 1 2 2 Ec = mV + Iω 2 2 2° modello approssimato modello approssimato (Limpert Limpert) p ) Si considera la sola energia cinetica di rotazione 1 2 p Ec = Iω = L = mgf r α 2 2 Pα/2 può essere visto anche come percorso fatto dalle ruote ω= mgfr pα I T Tempo a cuii termina t i la l rotazione: t i t= 2α ω Se si ipotizza che la rotazione e la traslazione cessino al medesimo istante,, si possono p valutare la velocità e la decelerazione del moto di traslazione: 2x V0 = t V02 a= 2x Tale approccio, anche se concettualmente errato, può fornire una stima adeguata delle velocità post urto nel caso in cui ci sia una forte componente di rotazione 3° modello semplificato d ll lifi Lunghezza del moto (cicloide): p L ≅ x + kα 2 con k ≅ 0,1 1 1 2 2 L = mgfL = ΔEc = mV + Iω 2 2 Nell’ipotesi di andamenti quasi lineari di V e ω: ω V ≅ α x α2 1 2 ΔEc = V (m + I 2 ) x 2 modello semplificato modello semplificato semplificato 3° 33° modello modello semplificato Si ottiene: V= 2mgfL m+ I α2 x 2 E come se si usasse la formula del moto rettilineo, E’ rettilineo con un coefficiente di attrito equivalente: f eq ⎛ mx( x + kαp / 2) ⎞ ⎟⎟ = f ⎜⎜ 2 2 ⎝ mx + Iα ⎠ Traslazione + rotazione con ruote libere Si deve considerare l’angolo di sterzo e di deriva delle ruote variabile durante il moto delle ruote, variabile durante il moto. modello semplificato delle forze Fy sulla ruota in funzione dell’angolo dell angolo di deriva: di deriva: ruote libere ruote libere Le forze sulla singola ruota si possono scrivere: g p ui [− f r cos(δ i ) − f t sen(δ i )] Fxi = Z i ui vi Fyyi = Z i [− f r sen (δ i ) − f t cos(δ i )] vi ui Fxi = Z i ui ⎡ ⎤ αi sen (δ i )⎥ ⎢− f r cos(δ i ) − f t α1 ⎣ ⎦ vi Fyi = Z i vi ⎡ ⎤ αi cos(δ i )⎥ ⎢− f r sen (δ i ) − f t α1 ⎣ ⎦ per α i ≥ α * per α i ≤ α * ruote frenate ma non bloccate ma non bloccate Forze longitudinali Forze longitudinali Fxi 0 = Z i f l Definiamo una intensità di frenata k (0<k<1): Fxi = k ⋅ Fxi 0 Forze trasversali massime Fyi 0 αi = Zi ft α* Fyi 0 = Z i f t per α i ≥ α * per α i ≤ α * Forze trasversali effettive: Ellisse di attrito 2 xi 2 xi 0 Fyi2 F + 2 =1 F Fyi 0 Fyi = Fyi 0 1 − k 2 Fyi = Fyi 0 1 − k Fxi = k ⋅ Fxi 0 2 Forze nel sistema di riferimento auto Prima di integrare le equazioni del moto le forze devono essere riportate nel sistema di riferimento inerziale FXi = Fxi cos(ψ ) − Fyi sin( ψ ) FYi = Fxi sin( ψ ) − Fyi cos(ψ ) La traiettoria può essere calcolata integrando numericamente La traiettoria può essere calcolata integrando numericamente le equazioni del moto: mX&& = ∑ FXi mY&& = ∑ F Yi Iα&& = ∑ M Zi Moto del veicolo con ruote libere dopo un urto Calcolate mediante integrazione numerica delle eq. di moto ruotenonbloccate.vi Velocità post urto p Modelli semplificati p Modello Ruote Libere Pro Impact p Velocità Relativa e Variazione Velocità Variazione di velocità dei veicoli: 1 ΔVA = mA (1 + ε ) 2 Ed mc (1 − ε ) 1 ΔVB = mB (1 + ε ) 2 Ed mc (1 − ε ) mc = m A mB = massa comune m A + mB Variazione Velocità Caso generale, impulso diretto secondo una direzione qualsiasi: Coefficiente di riduzione della massa I k2 γ= 2 2 k +h k raggio giratorio: k2= J/m 2 Ed m2 (1 + ε i ) ΔV1 = ⎛ m1 m2 ⎞ ⎟⎟(1 − ε i ) m1 ⎜⎜ + ⎝ γ1 γ 2 ⎠ h Velocità Velocità Veicolo 2 a partire Veicolo 2 a partire dalla variazione velocità