Rassegna stampa 03/12/2015
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Rassegna stampa 03/12/2015
rassegna INDICE RASSEGNA STAMPA rassegna Si parla di noi Nazione Firenze 03/12/2015 p. 31 Bollywood sulla riva dell'Arno Trenta film indiani in anteprima Giovanni Bogani 1 Si gira in Toscana Nazione Pisa 03/12/2015 p. 18 Ciak a Pisa per il nuovo film firmato Comencini-Cortellesi Francesca Bianchi 2 Tirreno Pisa 03/12/2015 p. VIII Cortellesi in città per il nuovo film "Che resti tra noi" Sharon Braithwaite 3 Festival Cinematografici Nazione Viareggio 03/12/2015 p. 18 Repubblica Firenze 03/12/2015 p. XVII Wag film festival 5 Corriere Fiorentino 03/12/2015 p. 14 FESTIVAL DEI POPOLI 6 Manifesto 03/12/2015 p. 2 La soggettiva possibile nello sguardo animale Indice Rassegna Stampa La Versilia di Laura Cini, tra mondanità e antichi riti 4 Giovanna Branca 7 Pagina I Bollywood sulla riva dell'Arno Trenta film indiani in anteprim di GIOVANNI BOG I CI SARANNO registi e attori indiani, e trenta film, tutti in anteprima nazionale o europea. Ci sarà uno sguardo sull'India, sulle sue tradizioni ma anche sulla sua vertiginosa corsa verso il futuro. È il cinema indiano, di scena al festival Rïver to Rider, che si inaugura domani a Firenze. La religione, la tecnologia, i bagni nel Gange e i telefoni cellulari , le vacche sacre e i reekshaw, il traffico caotico delle metropoli, un miliardo e più di persone, la povertà immensa e la ricchezza di pochi, i colori, la bellezza assoluta dei volti, i film di Bollywood con le loro musiche, le danze, le storie d'amore romantico al mille per cento, il dio con la testa di elefantino Ganesh, che protegge gli artisti: questo, e mille altre cose ancora, è l'India. Alcuni di questi aspetti, spesso contraddittori, verranno illuminati dai film nella rassegna fiorentina, che saranno proiettati al cinema Odeon. L'ospite d'onore del festival è la regista Deepa Mehta, premiata in tutto il mondo e celebre per la sua Trilogia degli elementi. A lei sarà dedicata una retrospettiva. E a lei, nella serata inaugurale di sabato, la vicesindaca Cristina Giachi consegnerà le chiavi della città di Firenze. Domenica, alle 20.30, la prima italiana del suo ultimo film, «Beeba Boys». Un thriller sulle bande indo-canadesi che controllano il traffico di droga in Canada. Tra i film della regista in retrospettiva, il celeberrimo «Water», terzo capitolo della sua trilogia sugli elementi, e «Midnight's Chil- Si parla di noi dreni>, dall'omonimo romanzo di Salman Rushdie, che del film ha curato la sceneggiatura. IL FILM di apertura, sabato alle 20.30, è «My Big Fat Bride», commedia sui matrimoni combinati. Lui è un proprietario di negozio di musicassette; lei una futura insegnante, colta, ma di taglie forti. Sono obbligati a sposarsi dalle rispettive famiglie: ma i dubbi sono tanti. Il film è stato un grande successo di incassi in India; alla proiezione fiorentina La regista Deepa M ehta riceverà dal Comune le Chiavi della città Una scena di «Water» di Deepa Mehta (in alto) saranno presenti il regista Sharat Katariya e il musicista Andrea Guerra, autore di colonne sonore memorabili per alcuni dei più grandi autori internazionali. Tra gli ospiti, la modella Smita Tambe protagonista di «Umrika» di Prashant Nair, e il regista Mosen Sing, autore di «Zubaan», primo film indiano ad inaugurare il Busan film festival, la più importante rassegna cinematografica della Corea e del Sud Est asiatico. Da non perdere, anche se in collocazione difficile - martedì mattina alle 11- il documentario di Pasolini, «Appunti per un film sull'India», per un omaggio a Pasolini a quarant'anni dalla morte. Seguirà un incontro con Folco Ternani e Giuseime Cederna. Smitn Tamho nrntnannktn rii ULJmrika» Pagina 1 OGG I E DOMAN I RIPRESE I N CENTRO STORICO If" a-.l-caP c a ï ï sa r PISA ancora un volta set e ancora una volta per cinema d'autore italiano. Oggi e venerdì ciak nel cuore del centro storico per l'ultimo film di Cristina Comencini. Due giorni di riprese che vedranno impegnata l'attrice e comica Paola Cortellesi, protagonista insieme a Micaela Ramazzotti della commedia «Non dirlo a mamma». Tra gli attori anche il giovane Eduardo Valdarnini, che ha interpretato il film di Carlo Lavagna, «Arianna». Il film, prodotto da Riccardo Tozzi, Marco Chimenz e Giovanni Stabilini con Cattleya e Rai Cinema, sarà distribuito nelle sale cinematografiche italiane nel 2016 da 01 Distribution ed è ispirato alla sua fortunata commedia teatrale «La scena». Un nuovo `arrivo' reso possibile dalla presenza in città dello sportello 'Pisa is Movie' messo in piedi dal Comune di Pisa. 1 e ., .... . il . . vita e nei sentimenti femminili. Dietro la macchina da presa il tocco inconfondibile di Cristina Comencini, regista che ha da poco ricevuto a Taormina un Nastro d'argento alla carriera per le sue opere da sempre dedicate alle donne. Giovedì e venerdì prossimi, 3 e 4 dicembre, la regista sarà a Pisa con la troupe per girare alcune scene sui lungarni, in Borgo Stretto, Ponte di Mezzo, via Santa Maria e sullo sfondo di piazza dei Miracoli. Alcuni interni saranno girati invece all'interno del Royal Victoria Hotel. QUESTI i provvedimenti al traffi- . co in occasione dei ciak. Saranno chiusi al traffico veicolare oggi, dalle 16 e le 22, (al momento dell'effettuazione delle riprese cinematografiche), Lungarno Pacinotti, Piazza Garibaldi, Ponte di Mezzo, Piazza XX settembre, Borgo Stretto. Venerdì 4 dicembre, dalle 07.00 alle 15.00 via Santa Maria e Piazza dei Miracoli. E istituito il divieto di sosta con rimozione coatta dei veicoli parcheggiati, riservandolo ai mezzi autorizzati della troupe cinematografica, giovedì 3 dicembre dalle 12 alle 20 su Lungarno Galilei (lato edifici) e il giorno venerdì 4 dicembre dalle 6 alle 15 su via Cardinale Maffi (lato sud). Francesca Bianchi DUE amiche mature e single, dalle femminilità opposte, si ritrovano una domenica mattina alle prese con la presenza quasi inaspettata di un giovane ragazzo agganciato la sera prima.. Sarà proprio il 18enne (Eduardo Valdarnini), che le due frequentano all'insaputa l'una dell'altra, a mischiare le carte in tavola e a fare chiarezza nelle loro vite. Tanto che le due donne e il ragazzo scopriranno di vivere nello stesso mondo tutto da rifare. Una commedia per raccontare la comica immersione di un ragazzo nella Si gira in Toscana Pagina 2 OGGI E DOMANI LE RIPRESE IN CENTRO Cortellesi in città per il nuovo "Che resti tra noi" PISA Oggi e domani il centro storico si trasformerà nel set cinematografico dell'ultimo film di Cristina Comencini, "Che resti tra noi". L'ultima fatica della nota regista e scrittrice romana è una commedia sentimentale. Nel cast le protagoniste Paola Cortellesi e Micaela Ramazzotti insieme a Eduardo Valdarnini, nelle panni di un "toy boy". Cortellesi e Ramazzotti interpretano due amiche mature che si ritrovano una domenica mattina alle prese con la presenza quasi inaspettata di un giovane ragazzo, "agganciato" la sera prima. Entrambe le donne frequentano a loro insaputa lo stesso ragazzo 18enne. Una commedia che racconta la comica immersione di un giovane nella vita e nei sentimenti femminili e inspirata all'opera teatrale "La scena" scritta nel 2013 da Comencini e interpretata da Angela Finocchiaro, Maria Amelia Monti e Stefano Annoni. In tale spettacolo teatrale, Lucia (Angela Finocchiaro) è un'attrice, separata, seria, razionale che si reca dall' amica Maria (Maria Amelia Monti), divorziata e, come dice lei stessa, "donna leggera perché le piacciono gli uomini e quando può ci passala notte". zo, piazza XX Settembre, Borgo Stretto. Domani, dalle 7 alle 15 in via Santa Maria e piazza dei Miracoli sarà istituito il divieto di sosta con rimozione coatta dei veicoli parcheggiati: lo spazio sarà riservato ai mezzi autorizzati della troupe cinematografica. I divieti di sosta riguarderanno anche Lungamo Galilei (lato edifici) oggi dalle 12 alle 20 e via Cardinale Maffi (lato sud) domani dalle 6 alle 15. Sharon Braithwaite Cortellesi e Ramazzotti La pellicola è stata principalmente girata nel centro storico di Roma e a Cinecittà: un dettaglio che fa crescere la curiosità intorno alla trasferta pisana della troupe di Comencini. La regista girerà alcune scene sui Lungarni e in piazza dei Miracoli. Le riprese interesseranno anche altre zone top secret del centro storico e alcuni set aggiuntivi potrebbero essere decisi dalla regista all'ultimo minuto. Per questo motivo sono previste alcune modifiche al traffico, la chiusura temporanea di alcune strade e divieti di sosta. Oggi, dalle 16 alle 22 (al momento dell'effettuazione delle riprese cinematografiche), saranno chiusi al traffico veicolare Lungamo Pacinotti, piazza Garibaldi, Ponte di Mez- Si gira in Toscana Pagina 3 I N ANTEPRIMA AL FESTIVAL D EI POPOLI IL DOCU M ENTARIO «L'OMBELICO MAGICO» La Versilia di Laura Cmi, tra mondanità e antichi riti LA VERSILIA, tra mondanità e antichi riti ancestrali, è protagonista del documentario «L'ombelico magico» della regista fiorentina Laura Cini che sarà proiettato in anteprima nazionale nell'ambito del56° Festival dei Popoli oggi alle 19 presso lo Spazio Alfieri di Firenze. Il film (prodotto in Toscana da Kiné e realizzato col contributo della Regione) è ambientato nel paese di Montignoso, una striscia di campagna a ridosso delle Alpi Apuane, e nei dintorni versiliesi. «L'ombelico magico» racconta il confronto tra due universi e due sensibilità, sullo sfondo di una crisi economi- Festival Cinematografici ca e di valori. Da un lato Edda, depositaria dell'arte della «segnatura» del malocchio e della paura, nella cui casa si affollano clienti in attesa di essere aiutati, ma anche parenti, amici, conoscenti, venditori ambulanti, fattori, imprenditori in fallimento e disoccupati in cerca di un rifugio dove sentirsi protetti. Dall'altro Giulia, 23 anni, che dopo aver abbandonato la scuola ha iniziato a lavorare in uno stabilimento balneare della zona. Quando la ragazza scopre che Edda non ha nessuno a cui tramandare la sua «magia» si fa timidamente avanti, sconvolgendo l'equilibrio dell'anziana guaritrice e al tempo stesso trovandosi costretta a rivedere il suo ideale di maestro di vita. Attraverso questa piccola storia di provincia, il film dipinge in chiave intima e ironica gli anni che stiamo vivendo, riflettendo sul rapporto con un passato atavico in un momento storico segnato dal bisogno di speranza ma anche dalla paura di un futuro che appare sempre più oscuro. Un piccolo apologo sui grandi cambiamenti e sul bisogno profondo di spiritualità che ritorna prepotente ogni volta che la prosperità e la stabilità economica sembrano vacillare. Pagina 4 WAG FILM FESTIVAL II film di Carlo Lavagna "Arianna", presentato alle Giornate degli Autori all'ultima Mostra di Venezia, è la storia di una diciannovenne alla ricerca della propria identità sessuale. Dopo il film, proiettato per l'anteprima dei Wag film festival, si tiene un dibattito suI tema dell'intersessualità con l'attrice protagonista Ondina Quadri. Auditorium Le Fornaci di Terranuova Braccioiini, via Vittorio Veneto 19, ore 21.30, 8 giuro Festival Cinematografici Pagina 5 FESTIVAL DEI POPOLI Firenze, cinerna Odeon, piazza Strozzi Oggi al Festival dei Popoli alle 21 «Shipwreck Lampedusa» di Morgan Knibbe e «Sponde - nel sicuro sole del nord» di Irene Dionisio sempre dedicato a Lampedusa. Alle 22.30 «Daft Punk Unchained» di Hervé Martin-Delpierre. Appuntamento speciale al Puccini (ore 20.45) con l'anteprima del documentario «Quest'Italia suona il jazz» di Marco Guelfi con a seguire il concerto dell'Orchestra Nazionale Jazz Giovani Talenti diretta da Paolo Damiani, ospite Rosario Giuliani al sax. Festival Cinematografici Pagina 6 C i nema • c< teadfast On Our Sand» del collettivo LilnlnerFrei presentato nella sezione Panorama del Festival dei Popoli, indaga sul rapporto fra esse re umano e le realtà urbane La soggettiva possibile nello sguardo animale Giovanna Branca FIRENZE ircondata dal Mare del Nord, Terschelling è una picC colissima Isola della Frisia, regione dei Paesi Bassi, abitata da appena 5000 persone. Nei suoi paesaggi e tra i suoi abitanti ci immerge Steadfast On Our Sand del collettivo ZimmerFrei - Anna Rispoli, Anna de Manincor e Massimo Carozzi - presentato nella sezione Panorama del Festival dei Popoli di Firenze. Parte di un più ampio progetto del gruppo che indaga il rapporto tra l'essere umano e le realtà urbane, Steadfast on Our Sand non ha a che fare con una città, bensì con una dimensione all'opposto della metropoli, lasciando emergere un altro tipo di relazione tra le persone e l'ambiente in cui vivono, non meno significativo di quello cittadino e comunque fondato sull'azione umana che plasma la natura: Terschelling esiste infatti in virtù di un complesso e capillare sistema di dighe che impedisce al mare di inghiottire l'isola. Nel corso dell'altemarsi delle stagioni facciamo la conoscenza di una varietà di isolani. Un allevatore - l'attività principale del luogo - si chiede perché sia ri masto a Terschelling mentre tutti i suoi fratelli se ne sono andati: non si può andare al cinema, a teatro, ogni spostamento passa attraverso il battello e il mare. «Forse - riflette - è una forma di libertà». O magari di protezione, dato che per un altro il prezzo da pagare per vivere sull'isola è proprio la «prigionia» per cui ogni gesto passa al vaglio dello sguardo di una società ri stretta in cui si sa tutto di tutti. Ma al cuore del film non è tanto la qualità della vita a Terschelling o le attività di chi ci abita, quanto la costruzione, attraverso i singoli ele- Festival Cinematografici In un'altra comunità di confine è girato «Territory», doc della regista inglese Eleanor Mortimer menti, di una geografia umana e naturale che - nell'organica fusione di immagini e musica - vira quasi sul metafisico. Fino al finale in cui assistiamo al Natale sull'isola, in cui ancora prevale la tradizione locale dei demoni carnevaleschi, che si aggirano per le strade per propiziare il nuovo anno, su quella «globale» di Santa Claus. Travestiti da creature mostruose, gli abitanti di Terschelling vengono osservati dalle mucche, altre protagoniste del film su cui infine si sposta la soggettiva e che paiono assistere allibite a questa sfilata di figure inquietanti. La soggettiva «impossibile» degli animali è al centro anche di Territory, documentario dell'inglese Eleanor Mortimer in competizione nel concorso internazionale di mediometraggi e ambientato in un'altra piccola realtà di confine: Gibil- terra, capitale dell'omonimo stretto e una delle due estremità delle leggendarie colonne d'Ercole che misero fine al girovagare di Ulisse. Protagonista di Territory non è però la storia né la mitologia di Gibilterra, ma piuttosto i suoi più antichi abitanti: una foltissima comunità di macachi che vive in libertà e che hanno continuato a prosperare attraverso le guerre, le colonizzazioni e l'avvento della modernità. Mortimer racconta che il progetto era nato per seguire quei dipendenti comunali che girano muniti di cerbottana per scoraggiare le scimmie dall' «andare in città» e creare scompiglio. Ma con il lavoro sul campo le protagoniste sono progressivamente diventate le scimmie stesse, i loro volti e le loro movenze umane, e soprattutto l'immaginario sguardo con cui osservano l'affaccendarsi delle persone e la città di cui sono padrone indiscusse. Il concorso internazionale di lungometraggi ci porta ancora più lontano, all'Avana, con Somos Cuba di Annet Ilijew, regista tedesca che ha lavorato con un materiale non suo. Il film è infatti frutto delle riprese fatte nel corso di sei anni - dal 2008 al 2014 - da Andres, cineasta dilettante che mandava clandestinamente il materiale in Europa e che si era incaricato della missione di documentare la vita quotidiana nel suo quartiere sottoproletario della capitale cubana, perché altrimenti «chi l'avrebbe mai fatto?». Dai vicini con cui Andres condivide il frigo all'amico dissidente che urla dal suo balcone «abbasso Fidel», Somos Cuba raccoglie uno spaccato della vita all'Avana con le sue contraddizioni, che si manifestano soprattutto nelle discussioni politiche con Leydis, la figlia piccola del regista che con l'ingenuità dei bambini proclama il suo amore per la rivoluzione ma subisce la burocrazia farraginosa che le impedisce di andare in Messico a raggiungere la zia. Quella stessa burocrazia con cui lotta in Italia, a Napoli, Antonio, pre- Pagina 7 L'esistenza dei 5 mila abitanti di Terschelling, una piccola isola della Frisia, una società dove ogni gesto passa al vaglio di tutti sidente dell'Afro Napoli United, la squadra di calcio raccontata da Loro di Napoli di Pierfrancesco Li Donni (Panorama). Composta da italiani di prima generazione, migranti, napoletani di vecchia data e addirittura un apolide mai registrato all'anagrafe, l'Afro Napoli è il mezzo con cui raccontare, dice il regista, «la Napoli di oggi fuori dagli stereotipi, nonché l'Italia stessa». La missione di Antonio è mettere in regola i suoi ragazzi - tra documenti e permessi di soggiorno- in modo che la squadra possa iscriversi ai campionati professionistici. Attraverso i suoi sforzi e le partite dell'Afro il film ritrae un mondo «che vive un'integrazione compiuta in un'incompiuta realtà sociale», in cui i quattro protagonisti - il presidente e tre giocatori: l'italo-africano Adam, l'apolide Lello e l'ivoriano Maxime - lottano contro la burocrazia che ostacola e respinge un fatto già compiuto: l'esistenza stessa di una comunità multietnica. UN FRAME DEL DOC STEADFAST ON OUR SAND» DEL COLLETTIVO ZIMMERFREI, SOPRA 'LORO DI NAPOLI» DI P.FRANCESCO LI DONNI. IN BASSO UN MOMENTO DEL FILM PORTOGHESE «GIPSOFILA» DI MARGARIDA LEITAO Festival Cinematografici Pagina 8