- Istituto San Giovanni Bosco

Transcript

- Istituto San Giovanni Bosco
Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Istituto Comprensivo Statale di San Benedetto Po- Moglia
Via E. Dugoni, 26 – 46027 San Benedetto Po (MN)
Tel: 0376 615146 Fax: 0376 615280
email: [email protected]
email: [email protected]
email certificata: [email protected]
“PENSARE IN ICF” NELLA PEDAGOGIA
DELL’INCLUSIONE SCOLASTICA
• L’ICF fa parte della “famiglia” delle
classificazioni OMS
– ICD-10: classificazione diagnostica ed
eziologica
– ICF: classificazione funzionale, neutrale
rispetto all’eziologia
Le due classificazioni sono complementari:
due persone con la stessa patologia possono
avere un funzionamento diverso, e viceversa
DIAGNOSI E
CURE PRIMARIE
VALUTAZIONE
FUNZIONALE E
RIABILITAZIONE
OMS 2007
Children
and Youth
Classificazione
Internazionale del
Funzionamento umano
bambini e adolescenti
International Classification of
Functioning, Disability and Health
IL MODELLO ICF
RISPONDE ALL’ESIGENZA DI
AVERE UNA MODALITA’
CONOSCITIVA DELLA REALTA’
GLOBALE DELL’ALUNNO
CHE AIUTI REALMENTE
NELLA PROGETTAZIONE
INDIVIDUALIZZATA
PRIMA DI …………..
RICORDA QUESTE DUE ESPRESSIONI DI
MARIO TORTELLO E DI SERGIO NERI:
1.„PENSAMI ADULTO“
2. …“OLTRE LA SCUOLA
C‘E‘L‘ALTRA PARTE
DELLA GIORNATA E
DELLA VITA“…
QUINDI ALLARGHIAMO I NOSTRI ORIZZONTI RICORDANDO CHE
GUARDARE UN PO‘ PIÙ IN LÀ POTREBBE ESSERE
MOLTO FACILE O MOLTO DIFFICILE..
PERCHÈ????
1. Facile perchè i docenti sanno analizzare una competenza, richiesta da
un contesto di vita, in una serie di abilità specifiche; sanno costruire percorsi graduali
di apprendimento; sanno realizzare modalità di insegnamento-apprendimento
2. Difficile perchè molti insegnanti sono „imprigionati“ nel dover svolgere
un programma e questo sembra già così tanto…. che diventa il tutto.
Pressione dei colleghi verso obiettivi minimi disciplinari?????
PONIAMOCI ALLORA LE DOMANDE:
1.SAPPIAMO ANALIZZAREUNA COMPETENZA RICHIESTA DA UN CONTESTO DI VITA
IN UNA SERIE DI ABILITA’ SPECIFICHE?
2.SAPPIAMO COSTRUIRE PERCORSI GRADUALI DI APPRENDIMENTO DI QUESTE
ABILITA’?
3.SAPPIAMO REALIZZARE MODALITA’ DI INSEGNAMENTO/APPRENDIMENTO ORIENTATE AI CONTESTI E VISSUTE DIRETTAMENTE NELLA REALTA’?
ALLORA PEI/PROGETTO DI VITA: SI O NO?
SI: vediamolo come „orientamento di prospettiva“ interno alle attività; continuo e
costantemente attivo nella definizione degli obiettivi nelle varie dimensioni del
modello (dall‘infanzia all‘età adulta)
NO: perchè sono cose che abbiamo sempre fatto ( quindi a maggior ragione „si“, se
lo abbiamo sempre fatto, non è un problema!!) ;
no, non serve catalogare su base ICF, perchè tanto la neuropsichiatria non lo
farà mai
QUINDI…………….
PENSIAMO DI COSTRUIRE UN SUPER PORTFOLIO DI COMPETENZE,
SUFFICIENTEMENTE CAPACE DI CONTENERE TUTTE LE MODALITA‘, LE
ESPERIENZE, LE SITUAZIONI DI SIMULAZIONI ECC… E DARE LORO UN SENSO
RISPETTO ALL‘IDENTITA‘ E ALL‘AUTOPROGETTAZIONE DEL SOGGETTO STESSO.
ICF E PEI
0 Cambio di prospettiva: la programmazione non è
esclusivamente di carattere disciplinare ma punta
al raggiungimento delle competenze
0 Programmazione educativa individualizzata che parte
dal funzionamento della persona ed individua
obiettivi d’intervento in base a Capacità e Performance
0 L’obiettivo a breve-medio-lungo termine punterà al
miglioramento della Performance (es: da
qualificatore 2 a qualificatore 1) anche attraverso l’uso dei facilitatori più appropriati
FINALITÀ
1. Fornire una base scientifica per la comprensione e
lo studio della salute; strumento di ricerca per
«misurare» i risultati
2. Stabilire un linguaggio comune per la descrizione
della salute e migliorare la comunicazione tra
operatori sanitari, scuola, ricercatori, politici, ecc…
3.Integrare gli interventi pedagogici con quelli socio
sanitari e familiari (PROGETTO DI VITA vuol dire
«pensare» in prospettiva futura, prevedendo le varie
fasi, gestire i tempi, valutare i pro e i contro,
comprendere la fattibilità, ecc…)
4.Qualificare l’inclusione scolastica degli alunni
personalizzando gli interventi e creando quelle
alleanze, sinergie, accordi, mediazioni per una
visione il più possibile comune.
STRUMENTO PER LA POLITICA SOCIALE
DALL‘ICF ALLO STRUMENTO
L’ICF è un linguaggio… il “testo” lo
costruiscono gli utilizzatori
“A seconda del contesto gli utilizzatori
sceglieranno i codici più rilevanti per il loro
obiettivo, che è quello di descrivere una
particolare esperienza di salute”
Condizioni di salute
• Ospedalizzazioni
• Malattie acute/croniche
• Anomalie cromosomiche
Funzioni e strutture
corporee
Strutture e funzioni dei vari sistemi
corporei, per es.
• strutture del sistema
nervoso/funzioni mentali
• occhio, orecchio e strutture
correlate/funzioni sensoriali e
dolore
• strutture correlate al
movimento/funzioni neuro
muscolo scheletriche e correlate al
movimento
Attività personali
• Apprendimento e applicazione
delle conoscenze
• Compiti e richieste generali
• Comunicazione
• Mobilità
• Cura della propria persona
• Vita domestica
• Interazioni e relazioni
interpersonali
Fattori Ambientali
•
•
•
•
•
Partecipazione
Prodotti e tecnologia
Ambiente (clima, luce,
inquinamento…)
Relazioni e sostegno sociale (famiglia,
amici, comunità, animali,operatori)
Atteggiamenti
Servizi, sistemi, politiche
•
•
•
•
•
Istruzione
Coinvolgimento nel gioco
Vita nella comunità
Ricreazione e tempo libero
Lavoro e impiego
Fattori Personali
•
•
•
•
•
•
Età
Sesso
Stili attributivi
Autostima/autoefficacia
Vita affettiva
Motivazione
DEFINIZIONE COMPONENTI
Funzioni corporee: funzioni fisiologiche dei sistemi corporei,
incluse quelle psicologiche
Strutture corporee: sono le parti strutturali o anatomiche del
corpo
Attività: è l’esecuzione di un compito o di un’azione da parte di
un individuo
Partecipazione: è il coinvolgimento di una persona in una
situazione di vita
Fattori ambientali: tutti gli aspetti del mondo esterno ed
estrinseco che formano il contesto della vita di un individuo e
come tali hanno un impatto sul funzionamento della persona
Fattori personali: sono fattori contestuali correlati all’individuo
quali l’età, il sesso, la classe sociale, le esperienze di vita e
così via
ATTIVITÀ E PARTECIPAZIONE
d1
d2
d3
d4
d5
d6
d7
d8
d9
Apprendimento e applicazione delle
conoscenze
Compiti e richieste generali
Comunicazione
Mobilità
Cura della propria persona
Vita domestica
Interazioni e relazioni interpersonali
Aree di vita principali
Vita sociale, civile e di comunità
FATTORI AMBIENTALI
e1. Prodotti e tecnologia
e2. Ambiente naturale e cambiamenti all’ambiente effettuati dall’uomo
e3. Relazioni e sostegno sociale
e4. Atteggiamenti
e5. Servizi, sistemi e politiche
ICF-CY ISTRUZIONI DI LETTURA
I DOMINI
b
•
Funzioni corporee
•
Strutture corporee
•
Attività e partecipazione
•
Fattori ambientali
•
Fattori personali – non sono ancora stati classificati
nell’ICF
s
d
e
I DOMINI SONO ORGANIZZATI IN
CAPITOLI
Le lettere dei DOMINI (b,s,d,e) sono seguite da
un codice numerico che inizia con il numero
del CAPITOLO (una cifra) che rappresenta il
primo livello
Esempio: d 5
d= attività e partecipazione
5= capitolo «Cura della propria persona»
METTERE L’ÀNCORA NELLA CHECKLIST È
FONDAMENTALE .
ALL’INTERNO DI CIASCUN CAPITOLO VI SONO LE
CATEGORIE (O CLASSI) A DUE, TRE, QUATTRO LIVELLI
d510: il 10 rappresenta il secondo livello
ovvero :
d=attività e partecipazione
5=cura della propria persona
10= lavarsi
Infatti d510 vuol dire considerare nel dominio
attività e partecipazione, capitolo, 5 «lavare e
asciugare il proprio corpo o parti di esso»
TERZO E QUARTO LIVELLO
Consideriamo per esempio:
d570=prendersi cura della propria salute
d5702=mantenersi in salute
terzo livello
d57020=gestire i farmaci
quarto livello
Per descrivere la situazione di un individuo può
essere applicabile più di un codice per ogni
livello. Essi possono essere indipendenti o
interconnessi.
I QUALIFICATORI
I codici ICF richiedono l’uso di uno o più qualificatori che denotano
l’entità del livello di salute o gravità del problema.
Senza qualificatore il codice non ha significato intrinseco
( xxx.00 significa assenza di problema)
I qualificatori vengono codificati con uno o due numeri dopo un PUNTO
xxx.1
problema lieve
esempio: d130.1= nel dominio attività e partecipazione,
nel capitolo apprendimenti di base,
ho una lieve difficoltà nel copiare (.1)
FASCE PERCENTUALI
0 - NESSUNA difficoltà
1 - difficoltà LIEVE
2 - difficoltà MEDIA
3 - difficoltà GRAVE
4 – difficoltà COMPLETA
0-4%
5-24%
25-49%
50-95%
96-100%
COME SI FA?
Si dà significato ai codici qualificando
CAPACITA’ E PERFORMANCE
Si può usare un qualificatore generale
Esempio:
d140.2= media difficoltà nella lettura
QUANDO VENGONO CONSIDERATI ENTRAMBI:
d140.21= media difficoltà nella performance e lieve nella
capacità (il 2 rappresenta la performance; il numero 1
rappresenta la capacità)
CAPACITÀ E PERFORMANCE
Capacità: indica il più alto livello probabile di
funzionamento che una persona può raggiungere
in un momento determinato in un dominio di
«Attività e Partecipazione» .
La capacità viene misurata in un ambiente
standard e uniforme
Performance: descrive quello che l’individuo fa nel
suo ambiente attuale/reale, e quindi introduce
l’aspetto del coinvolgimento di una persona nelle
situazioni di vita
CAPACITÀ E PERFORMANCE
Capacità
Influenza dei fattori
ambientali e personali
Facilitatori
Barriere
Performance
ESEMPI (IANES)
CAPACITA’
FACILITATORE
PERFORMANCE
Capacità articolatorie verbali
non presenti
Linguaggio espressivo
assente
Tavola di comunicazione
con simboli
Persona in grado di
decodificare i simboli
Performance comunicativa
espressiva adeguata sui
bisogni di base
CAPACITA’
BARRIERE
PERFORMANCE
Forte ansia sociale in
presenza di estranei
Performance comunicativa
espressiva deficitaria sul
versante della partecipazione
sociale
Capacità verbali buone
Linguaggio espressivo
adeguato
PEI -PROGETTO
DI VITA
Diagnosi funzionale
Momento conoscitivo del reale
funzionamento dell’alunno
secondo il modello ICF
Profilo Dinamico
Funzionale
Momento di definizione di
obiettivi
Soluzioni operative
nell’insegnamento
apprendimento
Momento di definizione di
tecniche, risorse, materiali per
l’insegnamento
apprendimento
Verifica e valutazione
Verifica in itinere e
valutazione del PEI
DALL’ICF ALLO STRUMENTO
L’ICF È UN LINGUAGGIO… IL “TESTO” LO COSTRUISCONO GLI UTILIZZATORI
– “A SECONDA DEL CONTESTO GLI UTILIZZATORI SCEGLIERANNO I CODICI
PIÙ RILEVANTI PER IL LORO OBIETTIVO, CHE È QUELLO DI DESCRIVERE
UNA PARTICOLARE ESPERIENZA DI SALUTE»
1. Dalla lettura della diagnosi funzionale redatta dalla neuropsichiatria
2. Dalla raccolta e sistematizzazione delle informazioni provenienti dalla
famiglia
3. Dalle osservazioni del team dei docenti e operatori della scuola
4. Dalle informazioni delle strutture educative extra-scolastiche
5. COMPILAZIONE PEI su PIATTAFORMA
ESEMPIO PEI SU BASE ICF
1
2
DATI IDENTIFICATIVI
SEZIONE 1
3
SEZIONE 2
QUADRO 1
QUADRO 2
QUADRO 3
QUADRO DIAGNOSTICO ICF-CY
DOMINIO 1 Condizioni fisiche
DOMINIO 2 Attività e partecipazione
DOMINIO 3 Fattori ambientali
PEI - PdV
PIANO OBIETTIVI , ATTIVITA’ E RISORSE
DOMINIO 1 Condizioni fisiche
DOMINIO 2 Attività e partecipazione
DOMINIO 3 Fattori ambientali
INDICE
DIARIO DI BORDO
TEMA 1 Incontri con la famiglia
TEMA 2 Incontri con NPI
TEMA 3 Incontri con CTI, agenzie e soggetti del territorio
TEMA 4 Incontri con referenti interni e Consigli specifici
TEMA 5 Diario attività
PIANO DELLE VERIFICHE E VALUTAZIONI
DOMINIO 1 Condizioni fisiche
DOMINIO 2 Attività e partecipazione
DOMINIO 3 Fattori ambientali
d ATTIVITÀ E PARTECIPAZIONE
1. APPRENDIMENTO E APPLICAZIONE CONOSCENZE
Descrittori
Cap.1
QCapacity
QPerform
2
1
2
2
2
2
d166 leggere:comprendere il linguaggio scritto ad esempio
libri e giornali
d1331 -Combinare le parole in frasi -Apprendere a
combinare le parole in frasi
d172 - Calcolare: d1720 utilizzare abilità e strategie
semplici del processo di calcolo
CONSIDERAZIONI
1. Obiettivi minimi disciplinari oppure obiettivi trasversali alle discipline?
2. Verifiche e valutazioni: che tipo di insegnamento-apprendimento per migliorare la
performance dell’alunno? si fa riferimento al POF? siamo ripetitivi o creativi?
3. Quali obiettivi: per ciascun codice scelto? a breve, medio, lungo termine?
4. Diario attività: come e quando ; registro elettronico per i docenti i sostegno? E
sul PEI / ICF le attività significative ?
5. Quando condividere il PEI ? Come? Con chi?
“SsEe AaSsCcOoLlTtOo DdIiMmEeNnTtIiCcOo,
se vedo ricordo,
se FfAaCcCcIiOo IiMmPpAaRrOo”. confucio
BIBLIOGRAFIA
Ianes D. e Cramerotti S. (2009), Piano Educativo Individualizzato Progetto
di vita. Volume I: La metodologia e le strategie di lavoro, Trento, Erickson;
Ianes D. e Cramerotti S. (2009), Piano Educativo Individualizzato Progetto
di vita. Volume III: Raccolta di buone prassi di PEI compilati e commentati,
Trento, Erickson;
OMS (2007), ICF-CY, Trento, Erickson;
Annali della pubblica istruzione del 2012
Formazione Ianes e Franchini
Chitelotti Lorena
Docente di sostegno
Secondaria plesso di Moglia
E-Mail: [email protected]