attivita - Comune di Bovolone
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attivita - Comune di Bovolone
Comune di Bovolone Il progetto educativo: cos’è e perché viene attuato Finalità educative Il nido è uno spazio strutturato, pensato e organizzato nel quale il bambino ha la possibilità di crescere, condividere e fare attività, sperimentando contesti relazionali diversificati. Gli adulti che si prendono cura del benessere del bambino e della sua crescita individuale lo fanno attraverso un lavoro di presa in carico, in un contesto programmato di responsabilità e di attività, atte a stimolare conoscenze, competenze e autonomie, proprie di ogni fase dello sviluppo del bambino stesso. Il progetto educativo-pedagogico è quindi quell’insieme di interventi pensati per il bambino dai 6 ai 36 mesi, che manifesta bisogni relazionali, di contenimento affettivo forti e persistenti, bisogni cognitivi e psicomotori, ai quali l’educatore cerca di rispondere attraverso momenti di cura (nel senso più ampio del termine), per far sentire il bambino speciale e unico. L’adulto attuerà gesti caratterizzati da costanza e continuità, per consentire l’instaurarsi di relazioni e legami stabili di fiducia, protezione e sicurezza, che permetteranno al singolo di avventurarsi con serenità nell’importante processo di individuazione. Questa scelta diverrà il filo conduttore del percorso educativo per cui ogni educatrice sarà il riferimento del gruppo di bambini che prenderà in carico e dei loro genitori, fino al raggiungimento del momento del passaggio alla scuola dell’infanzia. Programmare significa quindi che ogni educatore effettuerà scelte, individuerà strategie e organizzerà il lavoro educativo-didattico attraverso fasi che rispondano ai bisogni dei bambini. La progettazione annuale è dunque il contenitore dell’intenzionalità professionale dell’adulto, coerente con le finalità del servizio e del metodo applicato e condiviso da ogni educatore e si esprime attraverso: Strutturazione ambientale Progettazioni Verifiche pedagogico-didattiche Formazione degli educatori Dal progetto educativo emerge il progetto di lavoro dell’équipe educativa che si sviluppa in: * * * * * * * * * Conoscenza delle fasi evolutive Atteggiamento osservativo Scelte di punti di riferimento teorici Scelte metodologiche Percorsi didattici Modalità di comunicazione fra operatori Modalità di incontro coi genitori Rapporti con il territorio Programmazione e verifica Il progetto pedagogico si attua all’interno di un ambiente educativo che nella sua organizzazione è legata a persone, tempi, spazi, modalità e strategie; contribuendo al benessere emotivo e allo sviluppo cognitivo del bambino. “Chi vuol fare del bene ad un’altra persona deve farlo fin nei minimi particolari.” William Blake, 1804 PREMESSA INTRODUTTIVA Il nido d’Infanzia “Il Sole” nasce nel 1985 da una cooperativa di Bovolone come centro per l’infanzia, per soddisfare le esigenze delle famiglie del paese. Nel 1989 il servizio diventa comunale occupando la sede data dallo stesso, in via Roma. Nel 2005 l’asilo nido si trasferisce nell’attuale sede di via Lino Turrini, sede costruita appositamente dal comune vista la forte richiesta del servizio da parte della cittadinanza. Il servizio è gestito in convenzione con il comune di Bovolone tramite appositi bandi di gara della durata di tre o cinque anni; dalla sua fondazione ad Agosto 2010 è stato gestito dalla cooperativa sociale “Il Giardino”, mentre da settembre 2010 è gestito dalla cooperativa “Codess sociale” che è responsabile dell’attività educativa del servizio. Codess sociale, la cui sede legale e amministrativa è situata a Padova in via Boccaccio 96; è una cooperativa sociale di tipo A nata a Venezia nel 1979 che opera in tutto il territorio nazionale nel settore socioassistenziale, socio-sanitario e socio-educativo. Essa è certificata UNI EN ISO 9001 per la progettazione e gestione di servizi rivolti a bambini, giovani, disabili, anziani e persone in trattamento psichiatrico e secondo la norma SA8000 per la responsabilità sociale e d’impresa. CARATTERISTICHE AMBIENTALI Il nido comunale “Il Sole” è sito a Bovolone in via Lino Turrini 92. Numero di tel.: 045-7103713 Indirizzo e-mail: [email protected] La struttura priva di barriere architettoniche è composta da un edificio esagonale tutto a piano terra con cucina interna, lavanderia e circondato da un giardino attrezzato. E’ un servizio socio-educativo che accoglie bambini dai 3 mesi ai 3 anni e la sua ricezione è di 60 bambini fino ad arrivare a un massimo di 72 bambini . L’organico attualmente in servizio al nido è composto da 14 persone così distribuite: n. 10 educatrici di cui una con la funzione di coordinatrice n. 2 ausiliarie n. 1 cuoca n.1 responsabile pedagogica. COMPETENZE DEL PERSONALE La coordinatrice: Coordina gli aspetti organizzativi generali del servizio in collaborazione con la responsabile pedagogica; Coordina gli educatori nell’elaborazione del progetto educativo e nella verifica della sua attuazione, nella piena valorizzazione delle risorse umane e professionali disponibili, nonché le attività sociopedagogiche e ludiche che si realizzano al nido; Mantiene i rapporti coi genitori, con il comune, con il comitato di gestione e con la cooperativa Codess sociale, per ogni eventuale problema di rispettiva competenza connesso al buon andamento del nido; Tiene colloqui informativi coi genitori; Si accerta sull’esito degli inserimenti e delle condizioni di salute dei bambini frequentanti; Cura i rapporti con le altre istituzioni per l’infanzia presenti sul territorio; Controlla la preparazione e la qualità degli alimenti, la pulizia e l’igiene del nido; Promuove e convoca incontri con tutto il personale del nido al fine di realizzare occasioni costruttive per determinare una maggiore funzionalità del servizio; Vigila sul corretto espletamento delle attività del personale promuovendo e garantendo il rispetto delle decisioni organizzative assunte. Le educatrici: sono operatrici che nel nido rispondono agli obiettivi di armonico sviluppo psico-fisico, di socializzazione del bambino, nonché di integrazione dell’azione educativa della famiglia. Alle educatrici competono: le operazione di igiene e pulizia del bambino la somministrazione dei pasti la messa in atto della progettazione valutando passo per passo l’idoneità della stessa in riferimento alle tappe evolutive dei bambini di cui hanno la presa in carico. Inoltre devono saper restituire ai bambini il significato delle loro attività, delle loro produzioni personali e di quanto vivono emotivamente. Le ausiliarie: Si prendono cura della pulizia e dell’igiene del nido, compresi i giochi con i quali i piccoli ospiti sono sempre a contatto, contribuendo così a rendere accogliente e confortevole l’ambiente. Contribuiscono alla realizzazione dei progetti educativi del nido, lavorando in stretta collaborazione con il personale educativo. La cuoca: Prepara i pasti per tutti i bambini frequentanti, con particolare riguardo per le diete speciali e per i lattanti; Controlla la merce che arriva verificando le temperature secondo le indicazioni del manuale HACCP; Effettua gli ordini delle derrate alimentari; Collabora con il personale educativo nella realizzazione dei progetti inerenti gli alimenti. SETTING EDUCATIVO-PEDAGOGICO Il progetto pedagogico si attua all’interno di un ambiente educativo che, nella sua organizzazione è legata a spazi, tempi, modalità e strategie; contribuisce al benessere emotivo e allo sviluppo cognitivo del bambino. STRATEGIE E MODALITA’ ORGANIZZATIVE FORMAZIONE GRUPPI: I bambini attualmente iscritti per questo anno educativo sono 64 suddivisi in 8 gruppi di età omogenea così distinti: 2 sezioni lattanti 2 sezioni di semidivezzi 4 sezioni di divezzi Le educatrici prendono in carico i bambini dal momento del loro inserimento e fanno loro da riferimento per tutto il percorso al nido fino al raggiungimento del terzo anno di età. Il tema pedagogico di quest’anno è “Alla ri-scoperta della natura” e quindi i nomi delle sezioni sono stati scelti in base a elementi facenti parte della natura, in riferimento a dei progetti specifici che verranno attuati durante l’anno. Alla data di stesura del progetto, le sezioni sono così composte: Sezione Piccoli: - Goccioline: 7 bambini - Ondine: 7 bambini Sezione Medi: - Nuvolette: 8 bambini - Venticelli: 9 bambini Sezione Grandi: - Semini: 8 bambini - Boccioli: 8 bambini - Fiammelle: 10 bambini - Raggi di Sole: 7 bambini FINALITA’ E OBIETTIVI Le finalità che questo Progetto Educativo si prefigge si possono così riassumere: • Realizzare in modo chiaro e trasparente un piano di offerta formativa, rivolto a tutte le persone che usufruiscono del servizio; • Garantire pari opportunità di crescita a tutti i bambini; • Favorire al meglio il pieno sviluppo delle potenzialità di ciascuno. La nostra azione educativa quindi promuove e sostiene: * La crescita dei bambini attraverso esperienze che li aiutino ad esprimere le proprie potenzialità, all’interno di un contesto quotidiano in cui ogni bambino è riconosciuto soggetto attivo e competente; * L’idea di bambino portatore di diritti, persona da ascoltare e rispettare, grande osservatore, capace di cogliere gli stimoli; attivo, dinamico e aperto alla relazione; * Il confronto con la famiglia e il territorio, poiché viviamo il nostro servizio come interlocutore privilegiato dell’agire educativo; * La ricerca di lavoro costante del gruppo per promuovere e attivare nuovi percorsi e modalità di formazione in base alle necessità contingenti al servizio stesso. Tra gli obiettivi del nostro lavoro, il metodo da noi applicato riconosce come fondamentale il favorire e il promuovere l’autonomia del bambino, attraverso un armonico sviluppo psico-fisico e sociale. Le finalità diventano più specifiche negli obiettivi, che si concretizzano in azioni, che fanno parte del bagaglio storico del servizio e in azioni sempre nuove ed elaborate in un pensiero di ricerca pedagogica in continuo divenire. Gli obiettivi del nido si possono così suddividere in: Obiettivi generali: - conquista dell’autonomia personale; - socializzazione fra pari e non. - Obiettivi specifici: - favorire le capacità psico-motorie; - favorire lo sviluppo affettivo e sociale; - favorire lo sviluppo cognitivo; - favorire la comunicazione verbale e il linguaggio. NIDO COME SOGGETTO-RISORSA DEL TERRITORIO Il nostro servizio è inserito in un contesto di rete, all’interno della quale riconosciamo la presenza e l’importanza di altri interlocutori, pertanto il nostro nido promuove: * Raccordo con l’amministrazione comunale e il comitato di gestione; * Collaborazione con il comune per scelte amministrative e finanziarie; * Collaborazione con l’azienda ASL di Legnago per alcuni inserimenti lavorativi protetti; * Partecipazione a corsi di aggiornamento organizzati dalla cooperativa Codess e dal territorio; * Raccordo con gli altri nidi del territorio gestiti dalla cooperativa Codess sociale; * Collaborazione con le Scuole dell’Infanzia del territorio; * Accoglimento di stagisti e tirocinanti di scuole secondarie e di università. NIDO COME SOGGETTO-RISORSA DELLE FAMIGLIE Il nido valorizza il ruolo delle famiglie come soggetti attivi, garantendo loro l’informazione sulla gestione del servizio e la più ampia partecipazione: quale strumento di condivisione delle scelte educative e di verifica delle attività. Il nostro atteggiamento nei confronti delle famiglie si esplicita promuovendo: * Colloquio: di ambientamento, post-ambientamento, di ripresa in carico a richiesta e di fine anno educativo; * Riunione di presentazione del servizio; * Presentazione della progettazione; * Riunione di sezione in itinere e finale; * Laboratori con i genitori; * Nido a porte aperte; * Uscita didattica; * Feste a tema. La comunicazione e la collaborazione fra adulti serve a garantire una conoscenza reciproca di modalità attuate dalle parti nei confronti dei bambini stessi, situati nei vari contesti. Il bambino molto piccolo dipende completamente dalle persone del suo ambiente e le sue prime esperienze, i suoi primi approcci con la realtà sono mediati e resi possibili dai genitori. Quanto più essi contribuiscono alla realizzazione di esperienze positive tanto più il bambino desidererà entrare in contatto con le persone e l’ambiente che lo circonda. I bambini sono per noi educatori, il nucleo centrale dell’impegno al nido, ma per arrivare a loro in modo significativo ed efficace è necessario coltivare costantemente questa comunicazione con le famiglie. I colloqui, le riunioni e i laboratori sono tutte occasioni per valorizzare al massimo il rapporto nido/famiglia e per conoscere in modo approfondito la storia personale di ogni bambino. NIDO COME SOGGETTO- RISORSA DEI BAMBINI Il nostro nido promuove l’idea di bambino, da ascoltare e rispettare, riconosciuto nella sua individualità, pertanto l’intervento educativo pedagogico che attuiamo in questa struttura sostiene: Dimensione dello spazio: il nostro gruppo di lavoro promuove una ricerca permanente sull’idea di spazio educativo, rispettando l’immagine di bambino competente, attivatore di strategie, di esplorazione, di scoperte e di conoscenze. Quindi gli spazi pensati all’interno della nostra struttura facilitano l’esperienza di ciascun bambino, in una dimensione poli sensoriale, attraverso l’angolo motorio, l’angolo della manipolazione e gli angoli fissi o proposti quotidianamente; Dimensione del tempo: nel considerare il bambino come persona da ascoltare e rispettare, il nostro agito educativo è sempre predisposto e strutturato verso la scoperta e la conoscenza di ciascuna individualità; di conseguenza siamo sempre disponibili a offrire tempo di ascolto, di approccio relazionale, rispettando le necessità e le disponibilità del bambino stesso (quotidianità – pasto – sonno - cambio). Dimensione dell’apprendimento: all’interno di un contesto educativo, l’agito del bambino è promotore di autonomia, esperienze ed esplorazioni e non può che essere riletto da noi educatori come rilancio della nostra azione educativa, cercando di porre sempre attenzione all’uso dell’osservazione, dell’ascolto e dell’esperienza; Dimensione della relazione: intesa come dinamica centrale che porta il bambino e gli adulti a sentirsi riconosciuti, pensati e ascoltati in uno spazio educativo e sociale. Il personale educativo promuove una relazione cognitiva che, da parte dell’adulto contiene il principio del prendersi in carico problemi, soluzioni e questioni del bambino, facendolo diventare protagonista del proprio essere. I bambini saranno pronti ad acquisire la capacità e la sensibilità per il superamento della visione egocentrica della realtà; Dimensione del gioco: attraverso il gioco come scoperta, il bambino è stimolato nella sua intelligenza creativa, esplorativa, motoria e relazionale. L’esperienza quotidiana al nido offre infatti l’opportunità di sperimentare, attraverso tutti i sensi, il gioco di esplorazione per scoprire di che cosa è fatto il mondo. Inoltre la dimensione polisensoriale, intrinseca alla vita del nido, consente al bambino di sperimentare con materiali naturali, giochi strutturati e didattici, musicali, ecc…. SPAZI Il nido è esperienza in uno spazio. Lo spazio è un contesto dalle caratteristiche peculiari e uniche, preparato e predisposto nel particolare per la costruzione dell’identità del bambino. Come personale del nido, proprio in ragione del fatto che si accolgono bambini anche piccolissimi, vogliamo dimostrare, allestendo i nostri ambienti, le ragioni di un intervento strutturale e di contenuti intimamente connessi e in stretta relazione tra loro per favorire lo sviluppo e il diversificarsi dell’identità di ogni bambino. La costruzione dell’esperienza di sé, di sé in mezzo agli altri, diviene quindi uno dei principi guida nel lavoro di definizione e realizzazione delle caratteristiche dello spazio al nido per consentire scambio, relazione, curiosità, privacy, scoperta, riflessione, evoluzione, piacere, cambiamento e trasformazione. Nelle sezioni gli spazi sono suddivisi in angoli, pensati in base all’età dei bambini e così denominati: - angolo morbido - angolo lettura - angolo attività - angolo cucina - angolo travestimenti - angolo gioco - angolo motorio Vi sono poi il salone, luogo di incontro e di gioco comune, quattro bagni strutturati a misura di bambino dotati di lavabo, waterini e fasciatoi; tre stanze della nanna: una per i lattanti allestita con culle e due per i medi e grandi, allestite con lettini. SEZIONE LATTANTI Si tratta di due sezioni in cui l’organizzazione degli spazi consente la possibilità di esplorazione e di movimento, in un clima di intimità e tranquillità; questo grazie a spazi stabili, riconoscibili e rassicuranti, composte dai seguenti angoli: * * * * * * Angolo morbido: privilegiato, predisposto con tappeti e cuscini, pensando alle esperienze legate al contenimento e alla polisensorialità dei piccolissimi. Angolo dello specchio: in cui il bambino può esplorarsi e sperimentarsi a livello visivo e motorio. Mobile primi - passi: attrezzato per dare un aiuto e un sostegno ai bambini che iniziano a sperimentare la loro capacità deambulatoria. Angolo del pasto: tranquillo e accogliente pensato e strutturato per il momento del pasto prima e dopo lo svezzamento. Cameretta: rilassante e riservata, strutturata per il momento del riposo. Bagno: adibito e strutturato per la cura e l’igiene, utilizzato però anche come luogo di esperienze manipolative legate ai travasi con l’acqua, acqua colorata, ecc. SEZIONE SEMIDIVEZZI Le sezioni adibite ai gruppi semidivezzi hanno una certa stabilità per quanto riguarda gli angoli, perché in due sezioni è presente una macrostruttura rigida dotata di scale, pedana e scivolo, mentre nelle altre due sezioni è presente una struttura fissa per il gioco simbolico, pertanto, queste rendono difficile il modificarsi degli altri spazi quindi l’organizzazione degli stessi è più legata alla proposta dei materiali di gioco e dei momenti di attività. Sono inoltre presenti i seguenti angoli: * Angolo motorio: macrostruttura in legno con scale, scivolo, pedana e * * * * * * sottopedana, in cui i bambini possono sperimentare il movimento. Angolo del gioco: in un luogo predisposto con oggetti e materiali il bambino può spontaneamente e in autonomia scoprire e scoprirsi. Angolo lettura: con libri adeguati all’età dei bambini, creato per stimolare la lettura e l’arricchimento del linguaggio. Angolo del pasto: pensato e strutturato principalmente per il pasto, ma utilizzato anche per attività a tavolino come disegni, collage e manipolazione. Angolo simbolico e dei travestimenti: predisposto e strutturato per l’identificazione del vissuto quotidiano. Cameretta: pensata e predisposta per il momento del sonno. Bagno: adibito e strutturato per la cura e l’igiene,utilizzato però anche come luogo di esperienze manipolative legate ai travasi con l’acqua. SEZIONE DIVEZZI La disposizione degli spazi di queste stanze ha raggiunto una sua funzionalità in riferimento ai momenti di routine, alle attività e al gioco. L’organizzazione di questi spazi deve inoltre tenere conto delle esigenze dei bambini, del loro diverso modo di aggregarsi ai compagni, delle loro scelte anche di gioco autonomo. Quindi, pur mantenendo una certa stabilità funzionale, l’ambiente si adatta e si modifica per e con loro. * Angolo della lettura: creato per favorire l’approccio all’ascolto scoprendo il libro in autonomia o con l’intervento narrativo dell’adulto. * Angolo dei travestimenti: allestito per favorire l’evocazione dei vissuti quotidiani, sperimentando nel “far finta” azioni e ruoli. * Angolo della cucinetta: strutturato come una piccola cucina in miniatura, predisposto per dare la possibilità ai bambini di sperimentare e sperimentarsi sia attraverso il gioco simbolico, sia attraverso la manipolazione di materiali poveri (farine, pasta, …). * Angolo dell’arte: strutturato con pannelli a muro per la pittura o il disegno in verticale. * Angolo del pasto: pensato e strutturato principalmente per il pasto, ma utilizzato anche per attività a tavolino come disegni, collage, manipolazione, ritaglio. * Cameretta: pensata e predisposta per il momento del sonno. * Bagno: adibito e strutturato per la cura e l’igiene, utilizzato però anche come luogo per il gioco con l’acqua. SPAZI COMUNI All’interno del nido vi sono poi spazi in comune, usufruibili da tutti i gruppi del nido, in alcuni momenti della giornata e per attività specifiche di laboratorio. Ingresso: zona di accesso per l’entrata e l’uscita dei bambini e dei loro accompagnatori e spazio informativo per i genitori. 2. Corridoio e salone: zona di transito durante i momenti di accoglimento/ricongiungimento, utilizzato dai bambini anche come spazio motorio. 3. Giardino: posto ai lati del nido è accessibile direttamente dalle sezioni, è suddiviso in tre ampi spazi in base alle età dei bambini e strutturato con attrezzature ludiche quali: castello, rete, casetta, tricicli, scivolo, gazebo, inoltre favorisce un primo approccio con la natura e il suo modificarsi in base alle stagioni. 1. SPAZI AD USO DEL PERSONALE Nel fabbricato è collocata anche una zona adibita ai servizi di cucina, lavanderia, uffici, saletta adulti, spogliatoio e magazzino. CUCINA: composta da una dispensa e da un locale spazioso e ben attrezzato, in cui la cuoca quotidianamente prepara i cibi in base all’età dei bambini, seguendo il menù elaborato dall’ASL 21, tenendo conto delle esigenze nutrizionali ed energetiche dei bambini in questa fascia d’età e rispondendo anche alle esigenze dei bambini che devono seguire diete speciali. LAVANDERIA: locale attrezzato con lavatrice e asciugatrice per il lavaggio di ciò che si usa giornalmente (bavaglie, asciugamani, lenzuola) e per la pulizia dei giochi che utilizzano i bambini. UFFICI: vengono utilizzati dalla coordinatrice e dalle educatrici per svolgere il lavoro d’ufficio, sono attrezzati come centro raccolta dati e vengono inoltre utilizzati come spazi per i colloqui con i genitori. SALETTA ADULTI: è uno spazio adibito ai momenti di attesa dei genitori in ambientamento, viene inoltre utilizzato dal personale per incontri collettivi o con il comitato di gestione. SPOGLIATOIO: contiene gli armadietti personali di tutti gli operatori dell’asilo nido. MAGAZZINO: è una stanza adibita a deposito, sia per i giochi, che per le scorte dei prodotti di pulizia e igiene. All’interno della struttura sono presenti tre stanze da bagno per gli adulti di cui una attrezzata per le persone diversamente abili. PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA La programmazione educativa garantisce la qualità del nido. Deve essere costruita intorno al bambino, inteso come individuo sociale, competente e protagonista della propria esperienza. La programmazione consiste nell'elaborazione degli interventi in funzione delle esigenze di ciascun bambino e nella predisposizione delle condizioni più idonee ad uno sviluppo armonico di tutte le dimensioni della personalità, dell'intelligenza all'affettività, dalla socializzazione alla motricità. La programmazione non può essere né rigida né schematica, ma “sperimentale” tenendo costantemente presente il “filo” che lega il soggetto che apprende con gli oggetti d’apprendimento. Pertanto la programmazione deve consentire: di agire sul piano educativo sulla base di un progetto definito a monte; di proporre al bambino esperienze non solo spontanee e casuali ma che rientrano all’interno di un quadro coerente; di “leggere” i comportamenti cognitivi dei bambini e di collocarli all’interno di una cornice che li possa spiegare; di fornire all’adulto uno strumento utile per analizzare l’influenza che le circostanze ambientali possono avere nello sviluppo, al fine di individuare una corretta stimolazione del bambino che varia da soggetto a soggetto. Il progetto educativo viene elaborato in tempi diversi da quelli dedicati alle attività con i bambini e vede coinvolte tutte le figure che interagiscono all'interno del servizio. Nel gruppo di lavoro viene garantito e valorizzato sia l'apporto personale nella costruzione dei percorsi educativi, organizzativi e operativi, sia un confronto costruttivo tra le singole professionalità nel definire le ipotesi, nel prospettare le strategie e le procedure educative da attuare, nel verificare i percorsi realizzati. Le principali fasi della programmazione sono: Osservazione del bambino: che permette di raccogliere le informazioni utili sui bambini e di determinare i loro bisogni, le loro aspettative e il modo di relazionarsi al mondo esterno e agli adulti. Questo permette di individuare percorsi e attività centrati sul singolo e sul gruppo. Definizione degli obiettivi: gli obiettivi esplicitano i percorsi individuati, che vedono i bambini al centro di quella strada che li porterà alla conquista delle autonomie personali, alla conoscenza del proprio corpo, al favorire la coordinazione senso motoria, alla conoscenza dell'ambiente intorno a sé, alla sensibilizzazione delle capacità grafiche-manipolative e alla socializzazione. Elaborazione delle attività e dei progetti: questa elaborazione aiuta i bambini a vivere la routine al nido in modo più sereno e consapevole, perché li aiuta ad acquisire le prima e fondamentali conoscenze dell'ambiente intorno a sé. La programmazione si articola in: attività o campi d’esperienza progetti specifici con valenza sull’anno educativo in cui vengono proposti progetti consolidati, proposti ogni anno. ATTIVITA’ Il gioco è la principale attività del bambino e riveste un ruolo formativo determinante per lo sviluppo della sua personalità. Esso nasce da un bisogno interiore che lo spinge a muoversi, ad agire, a operare sulle cose che lo circondano e a inventare le cose che vorrebbe possedere. Il gioco è considerato come il modo più naturale di costruire i propri modelli di conoscenza e di comportamento. Di conseguenza tutte le attività del nido sono espresse in forma ludica. Le attività che vengono proposte ai bambini riguardano: - attività grafico-pittoriche; - attività manipolative; - attività linguistico-cognitive; - attività motorie; - attività simboliche. Tutte queste attività vengono dichiarate all’interno dei “Campi d’esperienza”. Si è voluto inserire infatti la terminologia propria dei campi d’esperienza, già delineati con “Gli orientamenti della Scuola dell’Infanzia” del 1990. Quindi è possibile, per analogia e con le opportune differenziazioni, pensare a una classificazione dei campi d’esperienza anche per il nido, utile all’educatore per avere riferimenti definiti con cui confrontarsi. “I campi d’esperienza sono luoghi del fare e dell’agire del bambino, orientati dall’azione consapevole degli insegnanti che introducono ai sistemi simbolici- culturali. Le scuole, all’interno della loro autonomia didattica, articoleranno i campi d’esperienza al fine di favorire il percorso educativo di ogni bambino, aiutandolo a orientarsi nella molteplicità e nella diversità degli stimoli e delle attività”. Campi di esperienza I campi di esperienza all’interno dei quali inseriremo le attività e le esperienze sono così riassumibili: LA CORPOREITA' Per favorire la conoscenza della corporeità in una dimensione ludica, i processi di attenzione alle proprie caratteristiche, l’identificazione sessuale, l’espressione di benessere e malessere, la stima del pericolo, l’attenzione verso gli altri e il processo di acquisizione dell’autonomia sfinterica e motoria. Il corpo in movimento è l’ambito di esperienza della corporeità e della motricità in cui si valorizza il corpo come strumento per comunicare, per costruire l’identità personale attraverso la percezione di sé. ESPERIENZE: Giochi a contenuto motorio (liberi e strutturati, simbolici, imitativi, con attrezzi e materiali o solamente sperimentando il proprio corpo, giochi individuali o di gruppo), giochi per vivere lo spazio con movimenti e posture diverse, percorsi, movimenti ritmici, gattonare, rotolare, saltellare, lanciare. L’IDENTITA’ E LE RELAZIONI Per favorire la costruzione della propria identità, la capacità di instaurare rapporti soddisfacenti con gli altri e di riferirsi a norme di comportamento e di relazione, sviluppare la capacità di riconoscere ed esprimere emozioni e sentimenti, sviluppare il sentimento di appartenenza, il controllo e la canalizzazione dell’aggressività, il rispetto delle regole nei giochi e nella vita comunitaria, il consolidamento della fiducia in se’ stessi. Il sé e l'altro è l’ambito d’esperienza che riguarda la maturazione dell’identità, la conquista dell’autonomia e lo sviluppo delle competenze per la formazione della personalità del bambino, che si percepisce inserito nella sfera sociale grazie al suo essere in relazione con gli altri e conosce le differenze. ESPERIENZE: Giochi con regole da comprendere e rispettare, attenzione e valorizzazione delle regole e delle ritualità nei momenti di vita quotidiana (durante la merenda si sta seduti, durante gli spostamenti si da la mano ai compagni). L’AMBIENTE E LE COSE: SENSORIALITA’ E PERCEZIONE Per esplorare , scoprire e organizzare le prime conoscenze sul mondo , stimolando le capacità di osservazione, esplorazione, manipolazione, l’acquisizione della capacità di formulare ipotesi e di verificarle, il riconoscimento di problemi e la possibilità di affrontarli e risolverli, la prima acquisizione della dimensione temporale degli eventi , il rispetto. La conoscenza del mondo è l’ambito d’esperienza relativo all’esplorazione, scoperta e prima sistematizzazione delle conoscenze sul mondo della realtà naturale ed artificiale; rappresenta la prima formazione di atteggiamenti ed abilità di tipo scientifico. Si rivolge, inoltre, alla capacità di raggruppamento, ordinamento, quantificazione e misurazione di fatti e fenomeni della realtà, alle abilità necessarie per interpretarla e per intervenire consapevolmente su di essa. ESPERIENZE: Analisi delle caratteristiche di cose, oggetti , animali attraverso attività di riconoscimento, esplorazione, formulazione di ipotesi; acquisizione della dimensione temporale degli eventi e delle esperienze mediante attività (prima fra tutte l’individuazione della ripetitività del ciclo giornaliero al nido); osservazione dei fenomeni naturali ( esperimenti con l’acqua, la partecipazione diretta di esperienze di cucina con la preparazione di cibi per rilevare i cambiamenti che si verificano con il lavoro delle mani , lavorazione di materiali diversi). COMUNICAZIONE E LINGUAGGIO Per favorire il conseguimento di una reale capacità di comunicazione (uso corretto delle regole implicite della lingua, ascolto e comprensione dei discorsi degli altri, capacità di descrivere e raccontare eventi personali e situazioni). Discorsi e parole è l’ambito in cui il bambino apprende la capacità di comunicazione verbale, impara a dialogare e riflettere. Attraverso la conoscenza della propria lingua il bambino costruisce e consolida la propria identità personale e culturale aprendosi così ad altre culture. ESPERIENZE: Conversazioni regolate dall’adulto nel piccolo e nel grande gruppo, letture di storie e fiabe, filastrocche, canzoni. MANIPOLAZIONE, ESPRESSIONE Per favorire l’esplorazione dei diversi mezzi espressivi, lo sviluppo delle capacità manipolative, percettive, visive; valorizzare le esigenze espressive di ciascun bambino, rafforzando la fantasia, l’immaginazione, la creatività, controllo e gestione dei moti affettivi ed emotivi. … Un bambino nella prima infanzia non impara perché qualcuno gli dice “la realtà è giusta” e gliela fa conoscere, ma perché può farne l’esperienza in condizioni fisiche, affettive che lo rendono interessato e permeabile a quanto gli si presenta. Il bambino non socializza perché sta con tante persone (grandi e piccole) ma perché realizza degli scambi soddisfacenti… Winnicott I PROGETTI DEL NIDO … “ALLA RI-SCOPERTA DELLA NATURA” … Il tema scelto quest'anno per la programmazione didattica è: “Alla riscoperta della natura...”. Se il modo migliore per acquisire conoscenze, a tutte le età, è quello di fare esperienze pratiche, allora proveremo a creare per e con i vostri bambini, un mondo organizzato sull'arte del fare e sull'uso dei sensi, per portali a conoscere la natura e tutte le sue componenti, in piena armonia con tutti gli elementi naturali che possiamo mettere a loro disposizione. Ci proponiamo di fare attività nelle quali i bambini saranno stimolati ad utilizzare i sensi per mettersi in contatto con la natura e sviluppare abilità diverse, attraverso l'esplorazione, l'osservazione e la manipolazione. L'educazione alla percezione sensoriale e l'osservazione sono normalmente propedeutiche all'attività manipolativa e alla realizzazione di lavoretti, che saranno tanto più completi ed elaborati in base all'età e all'acquisizione di capacità fino e grosso motorie. Ogni attività che faremo con i vostri bambini darà loro la possibilità di sperimentarsi in prima persona nella conoscenza degli elementi naturali, nell'osservazione di gesti legati ad obiettivi per favorire la socializzazione e la solidarietà del gruppo. Giocare, osservare e conoscere saranno alcuni dei verbi guida del nostro progetto educativo; per arrivare ad una sempre più dettagliata conoscenza della natura, dei suoi ritmi in termini metereologici e stagionali, dei suoi profumi e odori, dei suoi sapori, dei colori e di tutti gli elementi animali e vegetali che ne fanno parte. I bambini hanno bisogno di posti dove fare ed elaborare le proprie esperienze con i sensi e con i quattro elementi (acqua, aria, terra, fuoco). Inoltre hanno bisogno delle piante, dei piccoli organismi, dei colori, dei profumi, della luce e dell’ombra, del calore, del freddo, del vento, del clima mutevole nelle varie stagioni per compensare il loro equilibrio psicologico e spirituale. La natura quindi come luogo d’incontro tra tutti i bambini delle diverse età e tra gli adulti, esperienze di vita e per la vita, di osservazione, di sperimentazione, di costruzione per esercitare le loro abilità anche in termini motori e psicomotori oltre che di affinamento delle abilità manipolative, ma anche di sviluppo della fiducia in se stessi e nella conoscenza dei limiti. Queste esperienze permetteranno ai bambini di: percepire l'ambiente attraverso la manipolazione; sperimentare la conoscenza di odori, sapori, profumi... attraverso prodotti reali quali ad esempi cibi (frutta e verdura), spezie profumate ed erbe aromatiche (cannella, lavanda, rosmarino...), materiali quali legno, sughero, ma anche stoffe morbide, ruvide, pelose...; usare tutti i sensi (tatto, olfatto, gusto, udito e vista) per approcciarsi al mondo, per esplorarlo nei suoi particolari ed arrivare così alla conoscenza dei propri limiti, delle proprie preferenze in merito a ciò che può piacere e a ciò che non si gradisce sentire, odorare, gustare... Una “conoscenza naturale” della natura, dove nessun gesto è obbligato ma voluto dal bambino stesso per la sua curiosità, per la sua voglia di provare a sperimentarsi al mondo assieme agli altri; sensibilizzare ad accorgersi degli altri siano essi bambini, adulti, cose, piante o animali, apprezzandoli nella loro diversità e avendone rispetto. “Non vi è libertà se siamo costretti a rispondere a stimoli obbligati” E. Fromm La natura ci propone tantissime opportunità di esperienza se impariamo a non averne paura, se educhiamo i vostri bambini alla conoscenza dei materiali che la compongono. Un approccio delicato e costruttivo all'ambiente “natura” permetterà ai bambini di giocare con essa tramite, gli innumerevoli materiali che ci offre quotidianamente. MODALITA' D’ESECUZIONE Parola chiave della nostra progettazione è “laboratorio”. Attraverso questa “strategia del fare”, i bambini vengono sollecitati nelle capacità di scoperta, di apprendimento, di creazione, di composizione, di relazione, di ascolto... In quest’ottica i laboratori possono essere definiti come “spazi per il gioco e gli apprendimenti”, specificatamente strutturati per lo svolgimento di una serie particolare di attività. I laboratori si prefiggono lo sviluppo dei cinque sensi, che coinvolge i bambini nell’esplorazione, scoperta e prima organizzazione delle conoscenze della realtà, alla quale si rivolgono con curiosità e interesse. I bambini infatti, cercano continuamente relazioni con le cose che li circondano: vogliono toccare, manipolare e sperimentare tutto. E’ con le mani, con la bocca, con tutto il corpo e la mente che elaborano le loro conoscenze e costruiscono gradatamente la loro personalità. L’organizzazione delle attività avviene secondo un piano settimanale. Verranno eseguite con i bambini attività inerenti alla progettazione ma ci saranno anche momenti per il gioco libero e per fare attività non strutturate ma non per questo meno importanti. Infatti anche il “non fare” è un momento molto importante al nido; un momento di “riflessione” personale del bambino, che gli serve ad elaborare e metabolizzare i contenuti didattici appresi. La settimana sarà così programmata: lunedì martedì mercoledì giovedì venerdì Laboratorio di sezione: Progetto dei 4 Laboratorio di Attività Laboratorio di intersezione: elementi libera gruppo naturali (acqua, Progetto dei aria, terra e cesti delle Per consolidare Per gruppo fuoco) riscoperte il gruppo, i ritmi intenso come e le routine al l'insieme di Per sezione Intersezione nido dopo il bambini della intesa come intesa come fine settimana stessa stanza di l'insieme di tutti l'incontro di trascorso in appartenenza i bambini bambini di età famiglia Piccoli, di tutti i diverse Medi e di Tutti i Grandi. Attività motoria e/o Attività di rilassamento Fatta con percorsi atti a sviluppare la motricità in alternanza a momenti rilassanti. Laboratorio di Gruppo Per gruppo intendiamo i bambini della stessa età appartenenti alla stessa stanza. I nomi delle stanze come d’abitudine rispecchiano il tema pedagogico scelto: o Le Goccioline (lattanti) con educatrice di riferimento Beatrice o Le Ondine (lattanti) con educatrice di riferimento Jessica o Le Nuvolette (semi-divezzi) con educatrice di riferimento Ambra o I Venticelli (semi-divezzi) con educatrice di riferimento Gloria o I Semini (semi-divezzi) con educatrice di riferimento Angela o I Boccioli (divezzi) con educatrice di riferimento Eleonora o Le Fiammelle (divezzi) con educatrice di riferimento Elisa F. o I Raggi Di Sole (divezzi) con educatrice di riferimento Lara Ogni educatrice sceglie ad inizio anno l’argomento del proprio laboratorio in base all’età dei bambini a cui fa riferimento e alle capacità e predisposizioni tecniche insite in ognuna di loro. Beatrice seguirà il rimo delle stagioni considerando i cambiamenti che fanno parte di ognuna di esse. Attraverso gli elementi atmosferici, la frutta e la verdura con i loro bellissimi colori e forme e sapori, farà vivere ai vostri bambini un viaggio alla scoperta delle bellezze partendo dall'autunno, all'inverno passando dalla primavera che fa sbocciare ogni fiore fino ad arrivare alla calda e luminosa estate. Jessica attuerà il progetto della cura del corpo, inteso come la pratica di custodire e promuovere la possibilità di esistere cogliendo i propri confini corporei, i propri tratti fisici, alla scoperta di sé messo in relazione con l'altro. Ambra e Elisa F. approfondiranno la conoscenza della natura attraverso la manipolazione di materiali malleabili favorendo e soddisfacendo i bisogni istintuali legati alle pulsioni. Ogni attività richiederà l'uso dei sensi e questo permetterà ai bambini di addentrarsi e conoscere il mondo con e attraverso piccole parti di esso. Gloria e Lara prepareranno i bambini alla scoperta delle mille sfumature di colore che ogni giorno la natura ci regala. Il progetto sui colori è una tappa fondamentale da far vivere ai bambini di ogni età, perché li aiuta ad approcciarsi al mondo delle immagini nelle sue dimensioni comunicative ed artistiche più ampie. Angela ed Eleonora si occuperanno del laboratorio sul cibo, sul piacere di manipolarlo per creare qualcosa di magico, per apprezzarne i sapori ma anche i colori, per scoprire che l'insieme di più elementi uniti insieme porta a qualcosa di altro non conosciuto. Cibo inteso come qualcosa che si può mangiare ma cibo anche come oggetto da manipolare per fare “arte” nel senso più ampio del termine usando... un po' di fantasia. Ilaria affinerà i cinque sensi nei vostri bambini. Il progetto nasce dal desiderio di accompagnarli alla scoperta dei sensi favorendo l'acquisizione di capacità percettive e capacità di esprimere sensazioni ed emozioni. Nasce dall'esigenza di evidenziare, mediante attività ludiche, le numerose potenzialità che permettono ai bambini di esprimersi creativamente affinando tatto, vista, udito, gusto e olfatto. LABORATORIO DI SEZIONE Nel giorno preposto a questo laboratorio faremo entrare al nido quattro elementi che proveremo a rendere più famigliari ai vostri bambini: acqua, aria, terra e fuoco/calore. I laboratori inerenti ad ognuno degli elementi durerà all'incirca due mesi, il tempo necessario per permettere una conoscenza amplia e costruttiva di ognuno di essi, attraverso l'acquisizione di una sempre più forte consapevolezza che queste sostanze sono tanto usate e conosciute da tutti ma allo stesso tempo ci riservano sempre delle bellissime sorprese, dell'uso che si può farne. PROGETTO DELL'ACQUA Motivazione L'acqua è un elemento molto gradito ai bambini. In una società dove tutto funziona a ritmi incessanti, il contatto con l'acqua porta al rilassamento, al piacevole " lasciarsi andare " in un " sentirsi avvolgente ". L'acqua fluisce sulla pelle, l'accarezza, traccia i confini del corpo e poi si ritrae, come per lasciare spazio al formarsi dell'idea del nostro essere fisico, e poi ritorna a lambire e a regalare nuove sensazioni, nuovi modi di percepirci. Il contatto con l'acqua è un sentire tattile; il processo da cui si origina la conoscenza del soggetto è un sentire/ascolto. E' il processo che dovrebbe essere regalato ad ogni bambino perché possa diventare un adulto. Come dice Wayer "E' proprio con il corpo che il bimbo entra in contatto con il mondo", è proprio con il corpo, possiamo aggiungere, che si realizza quella relazione biunivoca che fa riconoscere il soggetto a se stesso. Vivere una buona relazione con l'acqua produce effetti benefici a livello psicologico-corporeo. All'interno del progetto, l'educatore svolge un ruolo determinante: "accompagna" il bambino verso la conoscenza dell'acqua, diventa partecipe dell'azione educativa, complice di gioco, e dà rinforzi positivi e calore affettivo ai bambini che ancora manifestano diffidenza. In tal modo, l'esperienza che sì compie viene associata positivamente all'acqua e, attraverso di essa, sarà permesso al bambino il controllo e l'appropriazione di qualsiasi tipo di esperienza legata a questo elemento naturale, che è parte integrante della nostra vita. Al nido vengono proposti spesso giochi con l'acqua: con i travasi, immergendovi carta crespa di colori diversi, mischiandola con la farina e la sabbia e anche quando ci laviamo le mani o, da soli con il bicchiere quando mangiamo. Tuttavia, uno dei momenti più significativi di contatto con 1'acqua e maggiormente totalizzante per il bambino, è l'esperienza dei giochi dentro le vaschette. L'acquaticità nelle vaschette viene fatta nell'ambiente del nido più idoneo per questa attività. Generalmente viene proposta ad un piccolo gruppo di bambini e in estate viene svolta in giardino. Usando delle vasche in plastica nelle quali viene messa l'acqua tiepida insieme ad alcuni giocattoli, tazze, contenitori, imbuti, bambole e comunque qualsiasi oggetto o materiale che possa stimolare situazioni diverse. Questi oggetti vengono proposti dall'adulto gradualmente in modo che ogni bambino possa concentrare l'attenzione sulle sensazioni corporee prodotte dal suo stesso gioco e vivere queste ultime in maniera per lui significativa. Alcuni bambini entrano subito nelle vaschette, altri rimangono fuori ad osservare, altri giocano ai bordi ma, a poco a poco, tutti quanti si immergono nell'acqua, giocano insieme, si schizzano, fanno finta di lavarsi. L'acqua diventa così strumento di socializzazione, di scoperta, di creatività, di conoscenza, di divertimento. Persone coinvolte: tutti i bambini di tutte le età e le educatrici. Tempi: periodo Novembre-Dicembre Spazi: bagnetti, atelier e giardino Materiali utilizzati: oggetti vari per i travasi (bicchieri, cucchiai, cannucce, scatoline, bottiglie, pentoline, imbuti...); spugne; sapone e colori; disegni inerenti e materiali per il collage; suoni, rumori e canzoncine inerenti allo scorrere dell'acqua; carta, legno, sughero, plastica; farine, zucchero; sassi, conchiglie; vaschette e secchielli. Attività ed esperienze proposte per i bambini lattanti: toccare l'acqua e sentire la temperatura calda/fredda; travasi in diversi recipienti; percepire il proprio corpo nell'acqua (piccoli bagnetti); coloriamo l'acqua con i colori a dita; ascoltiamo la pioggia; facciamo dei disegni. Attività ed esperienze proposte per i bambini semi-divezzi e divezzi: creiamo le bottiglie colorate; laviamo le pentoline come i grandi; facciamo il bagnetto alle bambole; sperimentiamo e osserviamo i materiali che galleggiano e quelli che affondano; facciamo le bolle con il sapone e le cannucce; assaggiamo l'acqua con e senza le bolle, l'acqua che ha sapore salato e dolce; ascoltiamo la pioggia; facciamo dei disegni. PROGETTO DELL'ARIA Motivazione L’aria è un elemento naturale molto importante e indispensabile essendo vitale per la nostra esistenza. Con questa consapevolezza cercheremo di creare tutte quelle condizioni possibili di esperienze per farle conoscere e comprenderne la realtà in tutte le sue molteplici funzioni. Non si vede, ma si respira, si percepisce con profumi gradevoli e non, ma si rende visiva con gli effetti che produce, per esempio lo sbattere improvviso di una porta, le foglie spazzate via bruscamente, il rumore particolare delle fronde degli alberi, delle siepi.. in una giornata ventosa. L’aria si respira, favorisce il movimento, asciuga, scompiglia, alimenta, spegne piccole fiammelle, e se contenuta gonfia ad esempio i palloncini. Gli obiettivi generali di questo progetto si possono così riassumere: promuovere attraverso i sensi, il corpo e la mente il contatto con l'ambiente naturale circostante e potenziare quei tratti come la curiosità, la spinta ad esplorare e capire, il gusto della scoperta, la motivazione a mettersi alla prova; promuovere tramite l'osservazione, la manipolazione, la costruzione, promuovere esperienze che favoriscano lo sviluppo dell'autonomia e lo sviluppo delle competenze relative alle conoscenze degli elementi naturali. Persone coinvolte: tutti i bambini di tutte le età e le educatrici. Tempi: periodo Gennaio-Febbraio. Spazi: stanze, atelier e giardino. Attività ed esperienze proposte per la sezione lattanti: Per questo progetto le attività sono suddivise in base alla conoscenza che si vuole fare di questo elemento vitale. Percepire l’aria In ogni momento della nostra vita siamo circondati dall’aria, eccetto quando ci immergiamo sott’acqua. Tuttavia percepiamo l’aria in modo particolare quando siamo in movimento. Quando c’è vento l’aria si muove verso di noi, ne percepiamo il soffio sulla pelle. Se c’è forte vento dobbiamo tenere ben stretto il cappello sulla testa, altrimenti vola via Attività: fare le bolle di sapone; gonfiare e sgonfiare palloncini; soffiare. Annusare l’aria Senz’aria non saremmo in grado di percepire alcun odore. Attività: annusare il profumo attraverso il cesto delle spezie; annusare diversi profumi spruzzati nell’aria. Sentire l’aria L’aria non porta con sé soltanto odori, ma anche suoni e rumori. Sentiamo le voci e la musica, i clacson delle automobili o l’abbaiare del cane. Tutti i rumori arrivano alle nostre orecchie tramite l’aria. Ma l’aria stessa produce molti rumori, quando ad esempio c’è una forte corrente e il vento sferza gli oggetti. Attività: ascoltare il suono del soffio; ascoltare l’aria che esce dal palloncino. Vedere l’aria L’aria in se è invisibile e incolore in quanto trasparente. Ma è possibile vedere l’aria in rapporto agli oggetti. Attività: far girare una girandola e posizionarla all’esterno; fare aria con un ventaglio e cogliere l’effetto del movimento in rapporto al materiale leggero (capelli, coriandoli, piume…); gettare all’aria dei coriandoli ed osservare come si muovono. Attività ed esperienze proposte per le sezioni semi-divezzi e divezzi: Percepire l’aria Attività: battere le mani vicino al proprio viso o del compagno; sentire l’aria che il nostro corpo produce; fare le bolle di sapone; produrre l’aria calda con l’uso del phon; produrre aria fredda azionando il ventilatore; gonfiare e sgonfiare palloncini; uscire dalla stanza e percepire il vento. Annusare l’aria Attività: annusare il profumo dell’aria; annusare diversi profumi spruzzati nell’aria; annusare i profumi dei diversi fiori. Sentire l’aria Attività prestare orecchio al proprio respiro e al suono del soffio; ascoltare l’aria che esce dal palloncino; ascoltare tutti i vari rumori che arrivano alle nostre orecchie; ascoltare la lettura di libri sulla funzione dell’aria. Vedere l’aria Attività far girare una girandola e posizionarla all’esterno; fare aria con un ventaglio e cogliere l’effetto del movimento in rapporto al materiale leggero (capelli, coriandoli, piume…); gettare all’aria dei coriandoli ed osservare come si muovono; uso degli strumenti a fiato; costruzione di barchetta a vela e messa a bagno in un recipiente d’acqua, causarne il movimento facendo aria con ventagli, ventilatori...; con delle cannucce soffiare dentro l’acqua (o tempere) per creare delle bolle. PROGETTO DELLA TERRA La terra è la madre di tutte le cose ed è quindi il primo fondamentale elemento naturale. L'ambiente che ci circonda è un campo d'esperienza che coinvolge i bambini nella scoperta e nelle prime organizzazioni delle conoscenze sul mondo naturale. La conoscenza è intesa come scoperta autonoma di ciò che ci circonda, utilizzando tutto quello che la natura fornisce gratuitamente. Il nostro obiettivo è quello di promuovere esperienze e programmare attività che forniscano lo sviluppo dell'autonomia nella scoperta e permettano ai bambini di muoversi nell'ambiente, nel rispetto della sua natura, e di conoscerlo e utilizzarlo per poter avanzare e fare scoperte utili alla crescita individuale. Ai bambini saranno quindi proposte attività inerenti soprattutto alla manipolazione, ma anche di sperimentazione. Saranno comunque entrambe esperienze sensoriali. Persone coinvolte: tutti i bambini di tutte le età e le educatrici e la collaborazione del personale ausiliario. Tempi: periodo Marzo-Aprile Spazi: stanze, atelier e giardino. Materiali utilizzati: sabbia torba terriccio, erba, fiorellini del giardino del nido corteccia legnetti sassi bulbi contenitori di vario genere annaffiatoi palette rastrelli secchielli formine frutta e verdure utilizzate dalla cuoca Prima esperienza: "ESPLORARE E MANIPOLARE LA TERRA" Attività ed esperienze proposte per i bambini lattanti: toccare l'erba con le proprie manine e piedini sedersi, gattonare, camminare scalzi sul prato del giardino del nido camminare sulle foglie secche e manipolarle con le proprie mani manipolare diversi tipi di terra: sabbia, torba, argilla, pezzi di corteccia e pietre mescolare la terra con l'acqua per sperimentare la diversa consistenza. Attività ed esperienze proposte per i bambini semi-divezzi e divezzi: tutte le attività proposte alla sezione piccoli manipolazione dei vari elementi naturali con l'utilizzo di strumenti (palette, setacci, contenitori) e utilizzo della vasca della manipolazione scoprire la diversa consistenza tra la terra secca e la terra umida con l'utilizzo autonomo dell'acqua attraverso gli annaffiatoi osservare immagini sulla terra leggere insieme libri sulla terra e sulle sue funzioni utilizzare gli elementi naturali durante le attività didattiche (collage, tempera, pasta sale...) Seconda esperienza: "CREARE CON LA TERRA" (mese di Aprile) Attività ed esperienze proposte per i bambini lattanti: formine con la terra umida manipolare i bulbi e il terriccio che piantumeranno poi la sezione dei gruppi medi e grandi , e osservare l'educatrice e il personale ausiliario che si prenderanno cura della piantina che nascerà Attività ed esperienze proposte per i bambini semi-divezzi e divezzi: osservare le immagini disegnate sulla terra umida formine e secchielli con l'acqua e la terra svasamento e interramento di bulbi con il compito di accudire (innaffiando loro stessi) la piantina che nascerà. Terza esperienza: "SCOPRIRE I PRODOTTI DELLA TERRA” Attività ed esperienze proposte per i bambini lattanti, semi-divezzi e divezzi: manipolare frutta e verdura di stagione e assaggiare questi prodotti raccogliere i fiorellini del giardino e annusarli PROGETTO DEL FUOCO/CALORE Motivazione Essendo il fuoco uno dei quattro elementi naturali, abbiamo pensato di proporlo ai bambini attraverso esperienze legate sia alla percezione del fuoco in sé, sia al fuoco pensato come fonte di calore. Il calore di un fuoco può essere molto gradevole, ma è anche pericoloso perché ci si può scottare e bruciare. Il calore mette quindi in guardia dall'avvicinarsi troppo ad una fiamma o dal toccare un oggetto rovente. Talvolta possiamo percepire il calore del fuoco anche quando questo non arde più (ad esempio il cibo caldo nel piatto...). Ai bambini saranno perciò proposte attività legate sia all' esperienza percettiva del fuoco, che all' esperienza visiva del fuoco (realmente come elemento o mediante immagini e colori). Persone coinvolte: tutti i bambini di tutte le età, le educatrice e la cuoca. Tempi: periodo Maggio-Giugno. Spazi: stanze di riferimento di ogni gruppo, atelier, piazzetta, giardino e cucina. Materiali utilizzati: lana rossa, arancio, gialla riviste con foto e immagini del fuoco cannucce torce phon borse per l'acqua calda fiammiferi candeline travestimenti fogli e colori di vario genere contenitori di vario genere Prima esperienza: "PERCEPIRE IL CALORE" Attività per la sezione lattanti: Percepire il calore del corpo ponendo le mani sul viso Battere forte le manine Provare a sentire il calore del phon sui capelli e sul corpo Assaggiare una bibita calda Assaggiare il pane tostato Sentire le borse dell'acqua calda Sentire la diversità tra acqua calda e fredda nei diversi contenitori Attività sezioni semi-divezzi e divezzi: Percepire il calore del corpo ponendo le mani sul viso Battere forte le manine Provare a sentire il calore del phon sui capelli e sul corpo Assaggiare una bibita calda Assaggiare il pane tostato Sentire le borse dell'acqua calda Sentire la diversità tra acqua calda e fredda nei diversi contenitori Strofinare le mani finché non diventano calde Vestirsi con indumenti pesanti e poi svestirsi per sentire la diversità di calore Accendere una candelina e provare ad avvicinare le manine Accendere un fiammifero e provare ad avvicinare le manine Provare a sentire quando il piatto del pasto è caldo e quando è freddo Seconda esperienza: "VEDERE IL FUOCO" Attività sezione lattanti: Fare luce nel buio con le torce, una candela o un fiammifero Osservare le fiamme che si muovono soffiando Attività sezioni semi-divezzi e divezzi: Fare luce nel buio con le torce, una candela o un fiammifero Osservare le fiamme che si muovono soffiando Visitare la cucina per vedere la cuoca che cuoce il pranzo e le pentole sul fuoco Osservare immagini e foto del fuoco Terza esperienza: "USIAMO IL COLORE PER CREARE IL FUOCO" Attività sezione lattanti: Sperimentare l'utilizzo dei colori del fuoco (rosso, giallo, arancione) con diverse tecniche manipolare la lana rossa, gialla e arancione manipolare la carta crespa rossa, gialla e arancione manipolare i materiali del colore del fuoco (farina gialla, pan grattato, pasta pane colorata ecc.) Attività sezioni semi-divezzi e divezzi: Sperimentare l'utilizzo dei colori del fuoco (rosso, giallo, arancione) con diverse tecniche manipolare la lana rossa, gialla e arancione manipolare la carta crespa rossa, gialla e arancione manipolare i materiali del colore del fuoco (farina gialla, pan grattato, pasta pane colorata ecc.) fare le fiamme con la cannuccia, l'acqua e il colore fare il collage con lana colorata fare il collage con la carta crespa LABORATORIO DI INTERSEZIONE Con questo laboratorio noi educatrici vorremmo creare un filo conduttore tra le diverse età dei bambini che frequentano l'asilo nido. Stare con gli altri e sperimentarsi nelle varie attività con chi è più piccolo o più grande, con chi è semplicemente diverso e poco conosciuto, permetterà ai bambini di sperimentare l'altro senza averne timore. L'intersezione avverrà attraverso i “cesti delle riscoperte” che noi abbiamo condensato in quattro tipologie. Questi contenitori avranno al loro interno dei materiali naturali mensilmente controllati e aggiornati, che forniranno ai bambini degli spunti di gioco e una conoscenza ravvicinata degli elementi che li compongono. Ecco che il bambino piccolo incanterà il grande per lo stupore nel vedere e toccare qualcosa di nuovo e il bambino grande insegnerà al medio come utilizzarlo e come giocare con quell'elemento che non è un giocattolo vero e proprio. Piccoli frammenti di realtà saranno messi a disposizione dei bambini e noi educatrici assisteremo all'incredibile fantasia che loro useranno per carpirne i segreti e diventare piccoli esploratori del “non conosciuto”. Utilizzeremo quattro cesti: 1. “Il cesto degli odori e delle spezie”: fornito di barattolini e/o sacchettini contenenti vari odori e profumi da annusare. Questi materiali rispecchieranno in gran parte il ciclo delle stagioni, per permettere a chi dovrà utilizzarlo di fare conoscenza sempre con qualcosa di fresco e nuovo. 2. “Il cesto degli elementi naturali”: composto da materiali che la natura ci dà e che spesso durante l'anno educativo utilizzeremo per “fare arte” e per creare dei lavoretti. Questo cesto sarà composto ad esempio da legnetti di varie dimensioni e colori, tappi e oggetti di sughero, cose che usiamo quotidianamente che sono fatte di legno come mestoli, anelli per le tende, mollette... 3. “Il cesto delle stagioni”: sarà composto da frutta e verdura fresca che troviamo solo in quel particolare momento dell'anno. In autunno ci saranno più castagne, pannocchie, zucche, mele, pere e uva rispetto all'inverno dove il cesto porterà noci, arance, mandarini, melograni, lenticchie, ceci, fagioli... La primavera porterà fagiolini, fragole, pomodori... e l'estate limoni, meloni, zucchine... 4. “Il cesto delle stoffe”: ricco di tantissime varietà di stoffe morbide, ruvide, pelose, crespe, setose, lanose, lisce, rugose... che faranno vivere ai vostri bambini piacevoli sensazioni di morbidezza e conoscenza dei vari materiali venendo a contatto con le parti del corpo più sensibili quali viso, mani e piedi. Il ruolo dell’educatrice è quello di facilitare il gioco senza dare suggerimenti o lodi ai bambini sull’uso del materiale. Quando il gioco sarà finito l’educatrice coinvolgerà i bambini nella raccolta degli oggetti, perché rimettere in ordine fa parte del gioco ed è un’ importante abitudine da acquisire. Il giorno prescelto per fare questo laboratorio è come anticipato prima nella griglia il giovedì di ogni settimana e verranno utilizzate le stanze di riferimento e al bisogno anche l'atelier. Gli obiettivi generali possono essere così riassunti: Favorire situazioni di comunicazione Esprimere emozioni, sentimenti Sollecitare la partecipazione a nuove esperienze Stimolare la curiosità Sperimentare esperienze nel piccolo e grande gruppo Aumentare progressivamente la capacità di attenzione Superare ansie e paure Condividere emozioni ed esperienze con gli altri Assumere ruoli diversi Usare gesti in modo espressivo e intenzionale Promuovere il riconoscimento e la denominazione delle emozioni Favorire l’espressione di sensazioni e sentimenti Favorire la conoscenza della corporeità in una dimensione ludica Sostenere il processo di acquisizione dell’autonomia motoria nel piccolo e nel grande ambiente Adottare comportamenti adeguati alla situazione e all’ambiente: camminare, correre, saltare, fermarsi, ecc Favorire il coordinamento oculo-motorio Interpretare ruoli diversi con i linguaggi del corpo Comunicare con i gesti delle mani Accettare semplici travestimenti Favorire le prime esperienze di rappresentazione Favorire situazioni di espressione Manipolare materiali diversi Attribuire il significato alla produzione grafica prodotta Imparare a conoscere le caratteristiche di materiali differenti Usare la voce modulando i suoni Esprimere con parole le sensazioni provate per arricchire il linguaggio Esplorare con interesse l’ambiente esterno Distinguere materiali in base alle caratteristiche Stimolare la formulazione di domande. Schema dei momenti di intersezione Giorno di intersezione Intersezione tra: Intersezione tra: Intersezione tra: Intersezione tra: 1° GIOVEDI venticelliboccioli seminifiammelle ondine-raggi di sole nuvolettegoccioline 2° GIOVEDI boccioli-semini venticellifiammelle 3° GIOVEDI boccioli-ondine fiammellegoccioline venticelli-raggi di sole semini-nuvolette 4° GIOVEDI boccioligoccioline fiammelleondine venticellinuvolette semini-raggi di sole 5° GIOVEDI venticelli-ondine seminigoccioline bocciolifiammelle raggi di solenuvolette 6° GIOVEDI venticelligoccioline semini-ondine boccioli-raggi di sole fiammellenuvolette ondine-nuvolette goccioline-raggi di sole PROGETTO CONTINUITA' NIDO-SCUOLA DELL'INFANZIA Motivazione del gruppo Il progetto nasce per facilitare il passaggio dei bambini divezzi alla scuola dell'infanzia. Le esperienze dei bambini sono costellate da numerosi passaggi e il modo in cui avvengono e vengono vissuti lasciano sicuramente un segno. I cambiamenti insiti in ogni fase di crescita e in ogni “passaggio”, dovrebbero essere accompagnati da situazioni che “supportino” il bambino permettendogli quindi di vivere le varie esperienze senza situazioni di disagio e di disorientamento. Si prevede pertanto un percorso che attraverso proposte di attività e l'uso di strumenti idonei, offrano al singolo bambino e al gruppo, l'opportunità di elaborare attivamente e coscientemente processi di integrazione tra le esperienze del nido e quelle della scuola dell'infanzia. Il percorso parte dall'area emotivo-sociale-relazionale e attraverso attività mirate arriva a quella cognitiva; i bambini saranno cosi' più sereni e tranquilli a lasciare il “conosciuto” per andare verso una realtà completamente nuova e diversa qual'è appunto la scuola dell'infanzia. Questo progetto di continuità è sostenuto dalla “presa in carico del bambino” da parte degli adulti (educatrice di riferimento-genitorieducatrici della scuola) che si esprime attraverso un lavoro metodologico che prevede la condivisione tra il nido e la scuola dell'infanzia che avviene tra la coordinatrice del primo e la referente didattica delle scuole dell'infanzia. Negli incontri fatti tra Febbraio e Marzo si fisseranno le date delle visite dei bambini e le attività da fare in vista dell'incontro tra i bambini delle diverse età. Fasi del Progetto “Conosciamo nuovi amici...” Attraverso l'intensificazione delle attività di intersezione durante il pasto, il gioco e i momenti relazionali, invitiamo i bambini a rapportarsi anche con le altre educatrici e i bambini (coetanei e non), cercando di aiutarli a relazioni con un numero di coinvolti più ampio del solito. “Prepariamo un regalo...” I bambini assieme alle loro educatrici di riferimento prepareranno un pensiero da portare agli amici della scuola dell'infanzia. Il lavoro sarà inerente al tema precedentemente stabilito nell'incontro tra le coordinatrici dei servizi. “Dove andiamo oggi?...” I bambini nel giorno stabilito saranno accompagnati dai genitori alla futura scuola dell'infanzia. All'entrata troveranno le educatrici del nido ad aspettarli per trascorrere un'oretta in compagnia dei nuovi amici e per conoscere anticipatamente alcuni degli spazi che l'anno prossimo frequenteranno. Ruolo dell'educatrice Le educatrici coinvolte in questa fase di passaggio avranno diversi ruoli da considerare ma il primo e fondamentale atteggiamento vertirà sul benessere del bambino. L'educatrice farà in modo che questa fase di passaggio possa avvenire nel modo più sereno possibile in un clima di fiducia e rispetto dei bisogni dei bambini stessi. Inoltre dovrà: . contenere per rassicurare e sostenere i bambini nelle situazioni nuove che si verranno a creare; . rispettare le risposte dei bambini e dei tempi di adeguamento al passaggio; . predisporre contesti e materiali adatti alle diverse situazioni e al tema di riferimento concordato durante l'anno educativo tra le responsabili dei servizi; . facilitare le fasi di conoscenza delle nuove figure adulte di riferimento; . mediare le paure e le difficoltà dei bambini che potrebbero insorgere in questo periodo di forti cambiamenti; . osservare le espressioni dei bambini e le loro prime reazioni per cogliere e anticipare quando possibile, situazioni di disagio e di paura. Spazi Stanze e ambienti di riferimento all'asilo dove i bambini prepareranno un piccolo pensiero da portare agli amici della scuola dell'infanzia; Stanze e/o giardino delle diverse scuole dell'infanzia che si andranno a visitare. Tempi . Febbraio-Marzo: primi contatti tra la coordinatrice dell'asilo nido e la responsabile didattica delle scuole dell'infanzia, responsabili del progetto continuità, per delineare la tematica del passaggio, le possibili date degli incontri e le modalità da attuare; . A iniziare da Marzo verranno aumentati i momenti di incontro/intersezione tra i bambini grandi dei diversi gruppi della Sezione Divezzi e verranno cambiate le stanze di questi momenti di condivisione per integrare i bambini in gruppi più numerosi; . Aprile-Maggio: applicazione e realizzazione del progetto, svolgimento delle attività di preparazione al passaggio previste dal progetto; . Maggio: spostamenti nelle diverse scuole dell'infanzia in base alle prime scelte fatte dai genitori, in merito alla scuola dove porteranno i loro bambini. Svolgimento dell'incontro Nel giorno concordato saranno i genitori ad accompagnare i propri bambini all'entrata della scuola dell'infanzia e li verranno poi a riprendere per riaccompagnarli all'asilo nido. Le educatrici di riferimento saranno là ad aspettarli ed tutti insieme si entrerà nella nuova scuola. Saremo accolti in una stanza adibita all'accoglienza e qui si faranno le presentazioni di benvenuto. Seguirà il momento dello scambio del regalo, di solito accompagnato da alcune canzoncine in sottofondo. I bambini assieme alle educatrici faranno una breve visita della scuola e poi una merenda tutti insieme. L'incontro, della durata di un'ora circa, terminerà in giardino (tempo permettendo) con il ricongiungimento ai genitori. I bambini uscenti ritorneranno al nido per pranzare assieme ai loro compagni. VALUTAZIONE Lavorando con la prima infanzia, non si può ridurre l’oggetto della valutazione a una singola capacità, ma è necessario analizzare il processo complessivo di trasformazione che suppone obbligatoriamente che si valuti la combinazione dinamica delle componenti in gioco nel processo di crescita. Ciò che è dunque più importante è il processo di crescita che è poi il punto focale su cui si incentra ogni intervento educativo. La valutazione al nido deve sempre avere un carattere sistematico, che non consiste nella ricerca delle cause che hanno prodotto un certo effetto, ma nell’analisi delle relazioni significative che hanno fatto migliorare, crescere, avanzare i singoli o ne hanno bloccato lo sviluppo. E’ un momento imprescindibile dall’azione educativa perché permette agli educatori di rivedere il proprio lavoro. Educare significa riflettere, fare opera di metacognizione ed è per questo che neppure al nido possiamo rinunciare alla fase della valutazione. Uno strumento importante è la “Storia del Bambino” che raccoglie e registra le azioni svolte da ciascuna educatrice per garantire la qualità del servizio. Ogni mese gli educatori incontreranno la pedagogista di riferimento, con la quale discuteranno della situazione di ogni bambino, valuteranno insieme le tecniche e le strategie educative necessarie ed opportune e cercheranno insieme di risolvere situazioni di particolari difficoltà. CALENDARIO DELLE FESTE E DELLE ATTIVITA' Festa dei Nonni: Lunedì 01 Ottobre 2012 (merenda al nido con i nonni) Festa d'Autunno: Lunedì 12 Novembre 2012 Due laboratori con i Genitori: uno previsto a fine Novembre e uno in Aprile Festa di S. Lucia: Giovedì 13 Dicembre 2012 (la santa porterà qualche dolcetto) Festa di Natale: Mercoledì 19 e 20 Dicembre 2012 (con la partecipazione delle famiglie al nido per vivere insieme un piccolo momento di festa) Festa di Carnevale ( di cui verrà comunicata la data) Festa del Papà: Martedì 19 Marzo 2013 Festa di Primavera: Giovedì 21 Marzo 2013 Festa della Mamma: Mercoledì 08 Maggio 2013 Uscita didattica: prevista in Maggio (data da concordare) Festa di fine Anno Educativo: Venerdì 28 Giugno (con la partecipazione delle famiglie, consegna del diplomino e un piccolo momento conviviale insieme)