Relazione di Paolo Fedi su qualità raccolta differenziata
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Relazione di Paolo Fedi su qualità raccolta differenziata
Relazione in Consiglio Comunale Aosta, 21 febbraio 2012 Voglio richiamare l'attenzione dei miei colleghi consiglieri che, sono convinto, al pari mio, si impegnano quotidianamente nell'operazione casalinga di differenziare i rifiuti. Grazie alle conoscenze che noi tutti abbiamo maturato in questi anni, si tratta di un impegno onesto, che non guarda al ritorno economico diretto, ma risponde ad una coscienza ambientale di risparmio di materie che, poco costose all'origine, come rifiuto determinano un grande problema gestionale. Senza parlare dell'etica di disporre di materiali che in natura sono finiti e che, con azioni non corrette, noi disperdiamo per sempre anziché pensare al loro riutilizzo o riciclo. Questo impegno nella raccolta differenziata, noi tutti lo facciamo serenamente, da Momigliano fino ad arrivare a Lattanzi, per un motivo semplice: siamo tutti convinti che sia utile. Ci vuole impegno a far bene la raccolta differenziata: separare, pulire, stramaledire chi fabbrica imballaggi con materiali plurimi che ci pongono dubbi di ogni tipo.... Ma alla fine, l'oggetto da buttare trova il contenitore giusto. La mia mozione segnala però una grossa incrinatura nella nostra convinzione di fare bene quello che consideriamo nostro dovere civico. Visto che il nostro Consiglio è prevalentemente composto da uomini, per meglio intenderci userò una metafora che fa parte del nostro vissuto “maschile” Ricordate quando eravamo piccoli? Quale favoloso momento di crescita è stato passare dal vasino al far la pipì in piedi nella tazza. Ora, immaginate i vantaggi: velocità dell'atto, virilità in divenire, differenziazione dalle bambine! Succede però che ogni tanto la si fa fuori: la mira fa parte del crescere... I nostri genitori sicuramente saranno stati indulgenti con noi... almeno le prime volte.... Ma se dopo 2 anni di prove, il figlio continua a far pipì fuori dal vaso, forse i vostri genitori non sarebbero intervenuti anche pesantemente per richiamarlo su tutte le conseguenze che quell'atto sbagliato comportava? Adesso, provate a pensare ad una famiglia nella quale i genitori, pur avendo il bimbo che la fa fuori dal vaso regolarmente da due anni, non solo non lo mena, ma va in giro a magnificare le capacità del pargolo che ...”Così precoce, che bravo, sapessi, la fa già nel vaso come i grandi!!” Spero che in casa vostra funzioni diversamente. In Regione funziona invece proprio così! Prendiamo la raccolta differenziata della plastica.... Come siamo bravi! Ne raccogliamo tantissima, il doppio della media nazionale. Ma questo lo sapete perchè l'assessorato regionale non si è risparmiato nel fare servizi in tv in cui mostrava la Valle che veniva premiata su questo indicatore. Siamo i primi in Italia! Ma poi, molto nascosta, scopriamo la notizia che la “frazione estranea”, quella cioè che Corepla considera scarto, è alta. Mooolto più alta che in Italia. Chissenefrega, dite voi? E no, perchè a causa della bassa qualità il Consorzio non paga alla Regione, e di conseguenza ai comuni, il contributo previsto. Contributo che porterebbe ad abbassare le bollette tarsu che arrivano nelle case dei cittadini. ...Mancato introito. ….Dai miei calcoli potrebbe trattarsi di circa 700mila € nel 2010. Di quasi un milione nel 2011. Nel 2012 come andrà? Chi lo sa... A questo punto, il papà/amministratore del bimbo piscione/sciupone cosa fa? Interviene sui giornali, sulla televisione per dire: “attenti cittadini: se non migliorate la qualità, continuate a pagare di più”? Promuove campagne di sensibilizzazione sull'argomento? Stampa manifesti per avvisare dei soldi che stiamo buttando? SILENZIO. Dopo due comunicati di denuncia di Legambiente sparati in questo mese, qualche tiepida dichiarazione è arrivata: si provvederà, forse (!!) già in questo anno (forse? ma se siamo solo a febbraio?) a effettuare dei controlli su cio' che viene messo nei bidoni. Perchè così soft e così in ritardo? Forse perchè la Regione sta lavorando per costruire una macchina per bruciare i rifiuti, ma di rifiuti sa di averne drammaticamente pochi (drammaticamente?) e allora non bisogna separare troppo. La plastica brucia bene (produce diossine, ma anche di questo ce ne accorgeremo qualche anno più tardi), deriva dal petrolio... E poi può compensare il potere calorico degli scarti organici, l'umido.... (bruciare l'umido? l'insalata di scarto? Ma se è composta quasi esclusivamente di acqua? Bruciare acqua????) Però... Plastica + Umido .. sì, in effetti può essere un volume interessante Sta di fatto che negli ultimi 2 anni abbiamo perso (cioè non guadagnato) quasi 2 milioni di euro, e a questo va ancora aggiunto il costo di smaltimento che Corepla applica per portarsi via il rifiuto, cifra che non sono in grado di quantificare. Non so cosa ne pensate. Per me questo è un fatto gravissimo, nel rapporto di fiducia tra eletto e elettore. Si è volutamente taciuto, pur avendo tutti i dati a disposizione, fin che è stato possibile, per 2 anni, facendo aumentare le bollette degli utenti. In tutto questo, chi lavora con serietà e convinzione sul tema dei rifiuti, come il nostro assessorato, come voi della Giunta, ci fa una doppia brutta figura. La prima perchè rispondete localmente dei giochini che fanno in Regione: i cittadini verranno a chiedere a voi ragione dei propri sforzi vanificati, della plastica da loro raccolta che non viene valorizzata ma scartata, buttata via. La seconda perchè non avete le mani libere per fare di più e meglio. Ne è un esempio la raccolta dell'umido: non si può fare perchè Rollandin dice.... dice tante cose a seconda degli interlocutori che ha di fronte, ma ho già perso troppo tempo. La novità che ci riguarda è il fatto che una società ha impugnato al TAR l'assegnazione dell'appalto che il Comune dovrebbe dare alla ditta Quendoz per la gestione dei rifiuti. Il vincitore dell'appalto dovrebbe impegnarsi per migliorare il servizio e aumentare la % di RD. Adesso, finchè non si scioglierà il nodo di chi è il reale vincitore, dubitiamo che verranno fatti gli investimenti previsti. Chiediamo quindi all'assessore di farsi promotore lui di quelle iniziative sul nostro territorio che possano portare al raggiungimento degli obblighi di legge, vale a dire il 65% di RD entro fine anno, senza dimenticare che, in subordine al primo obiettivo, vi è anche quello della effettiva valorizzazione del 50% del materiale raccolto. Paolo Fedi