IL FUTURO DELL`ENERGIA –
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IL FUTURO DELL`ENERGIA –
IL FUTURO DELL’ENERGIA – Produrre e utilizzare in modo intelligente energia elettrica, calore e freddo L’iniziativa sull’energia per le aree rurali I N D I C E Strategie energetiche dell’Alto Adige 5 Efficienza energetica e potenziale di risparmio energetico 6 Energie rinnovabili 8 Biomassa 8 Energia solare 10 Energia idroelettrica 12 Geotermia e calore ambientale 13 Energia eolica 14 Tecnologie e modelli con potenziale futuro 15 Micro-reti a biomassa e contracting di energia termica 15 Cogenerazione / trigenerazione in impianti di piccola taglia 17 Piccole centrali idroelettriche e possibilità di combinazione 20 Accumulo di energia 23 Sistemi alternativi di trazione 25 Sistemi efficienti di utilizzo dell’elettricità 28 Possibilità di incentivazione 29 Incentivi provinciali 29 Incentivi statali 29 Agevolazioni fiscali 29 Indirizzi e Kontatti 30 Colophon Editore: Unione Agricoltori e Coltivatori Diretti Sudtirolesi, Via C. M. Gamper 5, 39100 Bolzano Redazione: Unione Agricoltori e Coltivatori Diretti Sudtirolesi / Ripartizione Innovazione & Energia, TIS innovation park / Area Energia & Ambiente, con il supporto tecnico del Dott. Norbert Klammsteiner / Esperto in energia Direzione e coordinamento dei contenuti: Unione Agricoltori e Coltivatori Diretti Sudtirolesi / Dott.ssa Irene Unterkofler Layout: www.effekt.it Stampa: Fliridruck Traduzione dalla lingua tedesca: Linguatech s.n.c. di Ciola B. Finanziamento: Questa brochure è stata realizzata nell’ambito del progetto FSE "EnerCommunities – Comuni e paesi autosufficienti grazie alle rinnovabili in Val Venosta" (2/42/2012), cofinanziato dall’Unione Europea attraverso il Fondo Sociale Europeo (FSE), dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e dalla Provincia autonoma di Bolzano. 1a edizione, giugno 2015 A causa di continue modifiche delle condizioni quadro l’edizione più aggiornata è disponibile in internet all’indirizzo www.sbb.it. 3 Premessa Produrre e utilizzare l’energia in modo economicamente redditizio è la sfida del futuro. In un contesto in continua evoluzione che ha effetti considerevoli sulla redditività degli impianti energetici vanno cambiate le modalità di produzione e di utilizzo dell’energia all’interno delle proprie aziende ed abitazioni. è sorta dal progetto FSE "EnerCommunities - comuni e paesi autosufficienti grazie alle energie rinnovabili in Val Venosta" cofinanziato dal Fondo Sociale Europeo (FSE), attuato insieme ai partner Comunità Comprensoriale Val Venosta, TIS innovation park ed EURAC research. L’Unione Agricoltori e Coltivatori Diretti Sudtirolesi, nell’ambito dell’iniziativa "Il futuro dell’energia Produrre e utilizzare in modo intelligente energia elettrica e calore ", ha fornito informazioni e input sulle modalità per produrre e utilizzare l’energia in modo economicamente ed ecologicamente sostenibile, su come è possibile ridurre la spesa energetica e sulle innovazioni presenti nel mercato dell’energia con un effettivo potenziale per il futuro. L’iniziativa La presente brochure fornisce agli interessati una panoramica generale sulle possibilità e le sfide future insite nell’efficienza energetica e nelle energie rinnovabili. Indica anche quali sono i potenziali delle diverse tecnologie e modelli energetici per le aree rurali dell’Alto Adige, oltre a fornire suggerimenti fondati su come poterli introdurre in modo economicamente ed ecologicamente redditizio nella propria azienda e/o abitazione. Leo Tiefenthaler Presidente 4 Siegfried Rinner Direttore Strategie energetiche dell’Alto Adige La Provincia autonoma di Bolzano-Alto Adige con il Piano Clima "Energia-Alto Adige-2050" indica il percorso che intende seguire l’Alto Adige per diventare un KlimaLand. Il Piano Clima comprende gli obiettivi e le misure per instaurare un rapporto sostenibile con l’energia. VISIONI DI POLITICA ENERGETICA Le visioni di politica energetica contenute nel Piano Clima delineano come dovrà essere il futuro sostenibile dell’Alto Adige. Queste comprendono, tra le altre: L’ALTO ADIGE SI ASSUME LA RESPONSABILITÀ DELLA TUTELA DEL CLIMA Le emissioni di CO2 devono scendere a meno di 4 t l’anno pro capite entro il 2020 e a meno di 1,5 t l’anno pro capite entro il 2050. OTTIMIZZAZIONE DELL’EFFICIENZA ENERGETICA E SFRUTTAMENTO DEL POTENZIALE DI RISPARMIO DISPONIBILE ABBANDONO DELLE FONTI ENERGETICHE FOSSILI A FAVORE DELLE FONTI ENERGETICHE RINNOVABILI DISPONIBILI A LIVELLO LOCALE La percentuale di fabbisogno energetico coperto dalle energie rinnovabili andrà aumentata fino ad almeno il 75% entro il 2020 e fino a oltre il 90% entro il 2050. ASSI STRATEGICI D’INTERVENTO Sulla base delle visioni di politica energetica, il Piano Clima definisce diversi assi strategici d’intervento che comprendono anche: `` Approvvigionamento energetico e gestione intelligente dell’energia `` Utilizzo razionale e intelligente dell’energia `` Riqualificazione di edifici ed edilizia sostenibile `` Utilizzo di energie rinnovabili Il consumo annuale pro capite (senza considerare l’"energia grigia" riconducibile direttamente o indirettamente a beni e servizi importati) deve scendere a meno di 2.500 watt l’anno entro il 2020 e a meno di 2.200 watt l’anno entro il 2050. Zunehmende Bedeutung Utilizzo intelligente dell’energia Miglioramento dell’efficienza energetica Sostituzione delle fonti energetiche fossili Sviluppo delle energie rinnovabili Gli obiettivi di politica energetica dell’Alto Adige (Fonte: Piano Clima "Energia-Alto-Adige-2050", Provincia autonoma di Bolzano-Alto Adige, 2011) 5 Efficienza energetica e potenziale di risparmio energetico L’incremento dell’efficienza energetica e lo sfruttamento dei potenziali di risparmio energetico hanno un’elevata priorità nell’agenda della politica energetica della Provincia autonoma di Bolzano-Alto Adige. Si tratta fondamentalmente di come si possa raggiungere lo stesso rendimento (o superiore) utilizzando meno energia. MANAGEMENT ENERGETICO Sulla base di un’analisi continua del consumo energetico è possibile sfruttare sistematicamente i potenziali di risparmio energetico nella propria azienda o abitazione e ridurre i costi energetici. CONTROLLING ENERGETICO La premessa per l’attuazione di interventi di efficienza energetica è la conoscenza dettagliata del proprio consumo aziendale o domestico di energia. Il rilevamento e l’analisi dei consumi e dei costi dell’energia rappresentano la base per l’identificazione dei grandi consumatori, per la valutazione della redditività di potenziali interventi per aumentare l’efficienza energetica e per la loro realizzazione. ATTUAZIONE DEGLI INTERVENTI Sulla base dei risultati del controlling energetico viene eseguita la pianificazione e l’attuazione (e il monitoraggio) degli interventi per l’incremento dell’efficienza energetica. In prima linea vi è l’ottimizzazione delle tecnologie già impiegate, seguita dall’utilizzo di nuove tecnologie fino ad arrivare al recupero delle perdite di energia e l’ottimizzazione dei contratti con i fornitori. 6 POTENZIALE E SFIDE `` `` `` `` `` `` `` `` `` `` `` Incremento dell’efficienza energetica degli edifici e nei processi produttivi (esempi) Dimensionamento adeguato dei siti e degli impianti produttivi (dimensionamento corretto di ambienti, aggregati quali pompe o serbatoi di refrigerazione del latte, ecc.); Isolamento termico sufficiente degli edifici; Impianti regolati in modo ottimale per la ventilazione e il raffreddamento degli ambienti; Utilizzo di sistemi di illuminazione a risparmio energetico (oltre all’uso della luce naturale ad esempio installando lucernari a cupola); Costante manutenzione degli impianti produttivi (pulizia di impianti di mungitura, camini/aperture di ventilazione, scambiatori di calore, ecc.); Condizioni ottimali di stoccaggio dei prodotti; Utilizzo del calore residuo. Incremento dell’efficienza energetica di macchinari e attrezzature (esempi) Cura e manutenzione attenta dei macchinari; Adattamento dei macchinari al tipo di utilizzo; Utilizzo di macchinari a basso consumo; Scelta di veicoli, macchinari e attrezzature con sistemi di trazione alternativi (per es. a batterie). Contracting di risparmio energetico Nel caso del contracting di risparmio energetico, un fornitore di servizi energetici specializzato - il contractor - attua un pacchetto di misure per il miglioramento dell’efficienza energetica garantendo un risparmio ben definito sui costi dell’energia. Il proprietario dell’immobile / il cliente paga soltanto per la quota di risparmio conseguito sui costi dell’energia. I rischi tecnici ed economici sono a carico del contractor. Nei primi anni, il risparmio ottenuto sulla spesa energetica serve principalmente per rifinanziare gli investimenti. Riduzione del fabbisogno energetico e dei costi energetici con il contracting di risparmio energetico 100 Costi energetici fissi (%) 80 60 40 Rata del contracting (restituzione dell’investimento) Costi energetici prima Costi per uso energia 20 0 -5 Momento dell‘investimento 5 10 Jahre L'azienda vinicola Pfitscher a Montagna (Fonte: Azienda vinicola Pfitscher, www.pfitscher.it) Esempio pratico Alcuni anni fa l’azienda vinicola Pfitscher a Montagna si è trasferita dal centro del paese e ha fatto costruire una nuova struttura aziendale e abitativa prestando particolare attenzione al risparmio di energia e all’utilizzo di fonti rinnovabili come l’energia solare, il calore ambientale e la biomassa. L’azienda vinicola Pfitscher è la prima cantina italiana a vantare il sigillo di qualità CasaClima Wine. Cetificazione KlimaHaus Wine Tipo di costruzione Edificio residenziale: costruzione in legno Fabbricato aziendale: costruzione in calcestruzzo armato Materiali isolanti Edificio residenziale: prodotti minerali e polistirolo Fabbricato aziendale: polistirolo e poliuretano Valori di isolamento termico delle finestre Uf: 1,5 W/m2K Ug: 1,1 W/m2K Impianti per la produzione di energia Impianto fotovoltaico: 19,5 kW Pompa di calore (combinata con recupero di calore): Potenza termica 31- 33 kW; potenza utilizzata 11,45 – 9,86 kW; Cop 2,71 – 3,35 Potenza frigorifera 29,43 kW; potenza utilizzata 11,82 kW; EER 2,49 Caldaia a biomassa: potenza nominale 30,5 kW, rendimento 91,2 % 7 Energie rinnovabili A fianco dell’incremento dell’efficienza e della riduzione di fabbisogno energetico, l’utilizzo sostenibile di fonti rinnovabili è uno dei massimi obiettivi della politica energetica dell’Alto Adige. Tali fonti rinnovabili comprendono, tra le altre, la biomassa, l’energia solare, l’energia idrica, eolica, la geotermia e il calore ambientale. BIOMASSA DEFINIZIONE La direttiva sulle energie rinnovabili dell’Unione Europa sulla promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili (2009/28/CE) definisce la biomassa come segue: “La biomassa è la frazione biodegradabile dei prodotti, rifiuti e residui di origine biologica provenienti dall’agricoltura (comprendente sostanze vegetali e animali), dalla silvicoltura e dalle industrie connesse, comprese la pesca e l’acquacoltura, nonché la parte biodegradabile dei rifiuti industriali e urbani.” Si possono distinguere le seguenti modalitá di utilizzo / stati di aggregazione di biomassa: `` Solido `` Gassoso `` Liquido FORME DI ENERGIA La biomassa è idonea alla produzione di: `` Calore `` Freddo `` Energia elettrica `` Carburanti BIOMASSA SOLIDA Per biomassa solida si intendono sostanzialmente combustibili solidi legnosi e erbacei quali legno di bosco (residui forestali, ecc.), residui di legno (sottoprodotti di segherie, ecc.) e legno di recupero non trattato, legno proveniente dalla manutenzione del paesaggio, da piantagioni a breve rotazione, residui da pascolo, paglia ecc. POTENZIALE E SFIDE Incremento dell’efficienza energetica e diminuzione delle emissioni di polveri sottili Per aumentare la sostenibilità economica ed ecologica degli impianti a biomassa è importante incrementarne l’efficienza riducendo contemporaneamente l’emissione di polveri sottili. 8 Cogenerazione e trigenerazione Zukunftspotential besitzen jene Anlagen, welche die eingesetzten Energieträger und die damit erzeugte Energie bestmöglich nutzen. Die Kraft-Wärme-Koppelung erlaubt es, aus Biomasse gleichzeitig Wärme und elektrische Energie zu produzieren, während bei der Kraft-Wärme-Kälte-Koppelung zusätzlich dazu auch Kälte erzeugt werden kann. Besonders im kleinen Leistungsbereich besteht bei beiden Formen der Koppelung noch Potential. Micro-reti a biomassa Con l’aiuto di piccole reti decentrali di teleriscaldamento, le cosiddette micro-reti, è possibile rifornire di calore diversi edifici posti a distanza relativamente contenuta. Attraverso questa modalità di utilizzo del calore prodotto è possibile accrescere il valore aggiunto da biomassa. BIOMASSA GASSOSA La biomassa gassosa comprende i gas prodotti tramite la digestione anaerobica della biomassa, ad esempio dai residui zootecnici (liquami, letame solido), della produzione agricola (erba tagliata o potatura da frutteti e vigneti, ecc.) o dall’agroindustria (siero di latte, residui di frutta, ecc.). Gli elementi principali dei biogas sono il metano e il biossido di carbonio. POTENZIALE E SFIDE Utilizzo del calore Al fine di incrementare il grado complessivo di efficienza e pertanto la redditività degli impianti di biogas è fondamentale utilizzare in toto oltre all’energia elettrica anche il calore. Il calore prodotto può essere impiegato per es. per l’essicamento di prodotti agricoli e forestali (come il cippato, i cereali, erbe aromatiche, ecc.), per il riscaldamento e il raffreddamento di strutture residenziali e commerciali, per la fornitura di calore a edifici vicini di terzi tramite micro-reti o per la post-conversione in energia elettrica. Usando cofermenti (preferibilmente privi di sostanze estranee) è possibile aumentare la produzione di biogas e quindi anche la redditività dei piccoli impianti. Cooperazioni Grazie alla cooperazione tra gli agricoltori si possono ottenere maggiori quantitativi di biomassa da destinare alla fermentazione negli impianti. In tal caso è necessario considerare la distanza tra le aziende che forniscono biomassa che, a causa dei costi del trasporto, non deve essere superiore ai 7-8 km. Possono essere interessanti anche forme di cooperazione tra agricoltori e operatori di altri settori economici (come hotel e attività produttive) e privati che possono sfruttare il calore tramite in una micro-rete alimentata dall’impianto a biogas. Biometano Una valorizzazione alternativa del biogas rappresenta la purificazione e l’upgrading dello stesso per raggiungere la qualità del gas naturale. Il biogas raffinato (biometano) si può usare come biocarburante per veicoli, impiegarlo nella cogenerazione o immetterlo nella rete di gas naturale. La sua redditività dipende tra l’altro dalla quantità di biogas prodotto e dalla quantità di biometano venduto (oltre alla possibilità di allacciamento alla rete di gas naturale). BIOMASSA LIQUIDA La biomassa liquida come l’olio vegetale (olio di colza, ecc.) serve principalmente come biocarburante (biodiesel o bioetanolo), ma può essere impiegata anche per la produzione di energia elettrica e calore. Piccoli impianti a biogas Gli impianti di biogas nella fascia di potenza bassa indicativamente da 20 a 100 kW dispongono di un certo potenziale. Utilizzando esclusivamente i residui zootecnici, il numero di unità di bovini adulti necessario per il funzionamento redditizio di un piccolo impianto resta al di sopra della media altoatesina. 9 ENERGIA SOLARE DEFINIZIONE Si definisce energia solare l’energia delle radiazioni solari. In Alto Adige l’irraggiamento solare raggiunge in media valori compresi tra 1.000 e 1.900 kWh per mq all’anno, pertanto il suo potenziale è molto elevato. FORME DI ENERGIA L’energia solare è idonea alla produzione di: `` Energia elettrica `` Calore `` Freddo FOTOVOLTAICO Per fotovoltaico si intende la trasformazione di energia solare in energia elettrica per mezzo di celle solari. POTENZIALE E SFIDE Controlli e manutenzione degli impianti Una verifica periodica in loco e un (tele)controllo continuo degli impianti fotovoltaici rivelano la presenza di possibili carenze o danni che potrebbero generare perdite di redditività. Nell’ambito di periodici lavori di manutenzione, eventuali carenze o danni possono essere eliminati assicurando in tal modo la redditività degli impianti a lungo termine. `` Una verifica in loco dovrebbe comprendere un controllo della documentazione, un’ispezione visiva dell’impianto e diverse misure energetiche per poter individuare possibili carenze o danni (moduli o cavi danneggiati o difettosi, collegamenti scorretti, inverter difettosi, ecc.). 10 `` Il (tele)controllo continuo può essere effettuato manualmente attraverso la lettura regolare dei contatori oppure avvalendosi di software specifici. I rendimenti stimati devono essere raffrontati con i valori di giorni di sole simili per individuare eventuali scostamenti o arresti della produzione e quindi perdite di introiti. Aumento dell’autoconsumo In futuro gli impianti fotovoltaici saranno sempre più legati a soddisfare il proprio fabbisogno di energia elettrica e dovranno essere concepiti come parte di un sistema integrato di energia per poter continuare ad essere fatti funzionare in modo redditizio: `` Dimensionamento ottimale dell’impianto tramite un’interpretazione adeguata alle esigenze; `` Differimento del consumo di energia negli orari della sua produzione cercando di far coincidere i momenti di fabbisogno (del flusso di lavoro) con la produzione di energia `` Accumulo dell’energia elettrica prodotta durante il giorno per l’utilizzo in un momento diverso, ad esempio la mattina presto, la sera o la notte per potersi avvalere del differimento temporale tra produzione e consumo; `` Combinazione con altri impianti energetici quali pompe di calore azionate elettricamente, impianti di ventilazione controllata o di macchine di raffreddamento azionate elettricamente per il raffreddamento di locali o di processi produttivi; `` Combinazione con veicoli, macchinari e attrezzature azionate elettricamente. SOLARE TERMICO Il solare termico definisce la trasformazione dell’energia solare in energia termica tramite collettori solari. POTENZIALE E SFIDE Combinazione con altri impianti energetici In un sistema energetico integrato, gli impianti solari termici sono idonei a supportare pompe di calore nella produzione di acqua calda e nel riscaldamento. Gli impianti solari termici vanno pertanto impiegati soprattutto per la produzione di acqua calda, in quanto le pompe di calore sono meno efficienti in questo ambito. Raffreddamento solare A causa dei costi degli investimenti ancora relativamente elevati, la produzione di freddo con l’ausilio del solare termico utilizzando macchine di raffreddamento presenta un limitato potenziale, ma poiché l’offerta di energia solare coincide con i momenti di fabbisogno di raffreddamento durante l’anno e la giornata, in linea di principio la realizzazione di un impianto di questo genere è da ritenersi particolarmente interessante. Il freddo prodotto utilizzando il solare termico può essere utilizzato per raffreddare gli ambienti e i processi produttivi. Essiccazione solare Nell’essiccazione solare l’aria utilizzata nel processo viene riscaldata dal sole. Il questo modo si fanno essiccare, ad esempio, prodotti agricoli e forestali quali il cippato, i cereali, le erbe aromatiche. 11 ENERGIA IDROELETTRICA POTENZIALE E SFIDE DEFINIZIONE Per la conformazione topografica dell’Alto Adige, l’energia idraulica rappresenta una delle risorse energetiche più importanti della provincia. L’utilizzo dell’energia idraulica per produrre energia meccanica o elettrica ha una lunghissima tradizione, basti pensare ai mulini, alle segherie e alle centrali idroelettriche. Rifacimento e ampliamento delle centrali idroelettriche esistenti Tramite il rifacimento e il ampliamento delle centrali idroelettriche esistenti si può ottenere un miglioramento del livello di efficienza e, di conseguenza, della loro redditività. FORME DI ENERGIA L’energia idrica è idonea alla produzione di energia elettrica. Piccole centrali idroelettriche Le piccole centrali idroelettriche con una potenza fino a 220 kW rappresentano una fonte di introito particolarmente interessante soprattutto per le zone rurali. Per accedere al potenziale delle centrali nella fascia di potenza bassa è necessario creare adeguate condizioni quadro anche per quanto riguarda la tutela delle acque, come la designazione dei corsi d’acqua utilizzabili o la dimensione minima del bacino idrografico. Utilizzo delle infrastrutture esistenti per l’approvvigionamento idrico Sulla base dell’intervento edilizio supplementare relativamente contenuto, dell’incremento della redditività degli impianti legata ad un innalzamento della loro sicurezza e della gestione comparativamente semplice dei diritti di passaggio, l’utilizzo delle infrastrutture esistenti per l’approvvigionamento idrico come impianti di acqua potabile o impianti di irrigazione per la produzione di energia elettrica ha un potenziale per il futuro (il presupposto per lo sfruttamento di tale potenziale è la presenza di condizioni quadro adeguate). 12 Sonda geotermica Collettore di superficie Calore riscaldamento Calore riscaldamento Acqua di falda Calore riscaldamento Aria ambiente Calore riscaldamento Collettori orizzontali Pozzo di restituzione Sonda verticale Pozzo di prelievo Acqua di falda GEOTERMIA E CALORE AMBIENTALE POTENZIALE E SFIDE DEFINIZIONE Per geotermia e calore ambientale si intende quell’energia solare indiretta che è immagazzinata negli strati terrestri superficiali o profondi, nell’aria o nell’acqua (falde acquifere, laghi ecc.) e può essere utilizzata con l’ausilio di pompe di calore o impianti geotermici in profondità. Combinazione con impianti fotovoltaici Combinando una pompa di calore elettrica con un impianto fotovoltaico, quest’ultimo può produrre l’elettricità necessaria per l’azionamento della pompa di calore. FORME DI ENERGIA Il calore ambientale è idoneo alla produzione di: `` Calore `` Freddo Combinazione con impianti solari termici Gli impianti solari termici possono supportare le pompe di calore per riscaldare l’acqua sanitaria e anche gli ambienti. Poiché le pompe di calore sono meno efficienti nel riscaldare l’acqua rispetto agli ambienti, conviene utilizzare gli impianti solari termici soprattutto per riscaldare l’acqua sanitaria. 13 ENERGIA EOLICA DEFINIZIONE L’energia eolica è l’energia cinetica delle masse d’aria ed è una forma indiretta di energia solare. L’energia eolica è tra le fonti di energia rinnovabile utilizzata da più tempo (dai mulini a vento, ecc.). FORME DI ENERGIA L’energia eolica è idonea alla produzione di energia elettrica. POTENZIALE E SFIDE Piccoli impianti di energia eolica Secondo il Piano Clima “Energia-Alto-Adige 2050", la topografia altoatesina è sostanzialmente poco adatta a un utilizzo intensivo dell’energia eolica, sebbene vi sia un potenziale futuro per i piccoli impianti nella fascia di potenza fino a 200 kW. Questo tipo di impianti consentono di utilizzare la velocità e l’intensità del vento disponibile in modo ottimale ed economicamente redditizio a seconda del loro orientamento tecnico (come per es. sull’asse verticale 14 o orizzontale). I più piccoli impianti possono essere installati, ad esempio, direttamente su tetti o su lampioni stradali. Quadro giuridico In Alto Adige, non è consentito realizzare impianti eolici laddove la velocità media annuale del vento (misurata a 30 m dal suolo) è inferiore a 6 m/s, nelle aree residenziali e a una distanza inferiore a 500 m di edifici residenziali e al di sopra dei 2.600 m di altitudine. Il legislatore considera i piccoli impianti allo stesso livello di quelli di medie e grandi dimensioni, nonostante il loro effetto sul piano paesaggistico e sull’ambiente sia considerevolmente limitato e possano funzionare in modo economicamente redditizio già con venti di debole intensità. Con tali premesse, sarebbe pertanto necessaria una rivalutazione del quadro giuridico introducendo una differenziazione tra gli impianti eolici piccoli e quelli di medie e grandi dimensioni. Tecnologie e modelli con potenziale futuro Di seguito si riportano alcuni esempi di tecnologie e modelli energetici con potenziale futuro per le aree rurali. MICRO-RETI A BIOMASSA E CONTRACTING DI ENERGIA TERMICA L’allacciamento di piccole zone di insediamento periferiche alle reti di teleriscaldamento spesso non è redditizio a causa delle eccessive distanze dalla centrale termica. Micro-rete a biomassa Una possibile alternativa è rappresentata dalle micro-reti decentrali che utilizzano la biomassa per fornire calore agli edifici più vicini attraverso apposite condotte che si diramano da una centrale termica. Le strutture rifornite di calore tramite una micro-rete possono essere di proprietà dello stesso produttore di calore ed essere nelle vicinanze della centrale (micro-rete interna all’azienda). Un’ulteriore possibilità nasce dall’approvvigionamento di calore di edifici vicini di privati, strutture produttive VANTAGGI + Incremento del valore aggiunto da biomassa → da fornitore di materia prima a fornitore di energia termica + Funzionamento estivo non strettamente necessario + Fornitura di energia termica quando serve + Rischio limitato o pubbliche come ad esempio hotel, scuole o aziende (micro-rete esterna all’azienda). Sono particolarmente idonei gli acquirenti che hanno consumi elevati disponendo allo stesso tempo di un potenziale di risanamento limitato oppure di una potenza di allacciamento bassa e situati a breve distanza, il che richiede allacciamenti brevi. La fornitura di energia termica ad acquirenti esterni avviene a condizioni e prezzi stabiliti. Gli elementi decisivi per la redditività delle micro-reti a biomassa sono una rete di distribuzione compatta, una potenza regolare, una grande differenza tra temperatura di uscita e di entrata, un’elevata quantità di energia venduta per metro lineare di rete di distribuzione e una spesa contenuta per interventi edilizi. Il rapporto tra metri lineari di rete di distribuzione e utenza in kilowatt non dovrebbe superare il rapporto di 2 a 1. Ciò significa che, per es., una rete di 200 metri lineari dovrebbe essere in grado di fornire non meno di 100 kW. Vanno tenuti in considerazione anche i costi per la costruzione e la manutenzione della micro-rete (compresi i lavori di scavo e di ripristino), per le stazioni di trasferimento e per la gestione della micro-rete (come per es. la lettura dei contatori e la contabilità). Esistono diversi modelli per l’applicazione delle micro-reti a biomassa. Pertanto, ad esempio, partendo da una centrale termica situata in un fabbricato dell’azienda, un singolo imprenditore può creare una micro-rete per la fornitura di calore agli altri edifici aziendali o di proprietà di terzi situati nelle vicinanze. SVANTAGGI − Dispendio tecnico e amministrativo relativamente elevato in rapporto all'energia venduta − Perdite di rete − Possibilità di ampliamento limitate 15 Micro-rete aziendale a biomassa al maso Köfererhof (fonte: Tenuta Köfererhof, www.koefererhof.it, fotografo: Oliver Jaist) Esempio pratico I - Fornitura di energia termica a diversi edifici dell’azienda Nella tenuta Köferhof di Novacella/Varna è stata realizzata una micro-rete a biomassa per fornire energia termica alla nuova casa e il ristorante, insieme all’ampliamento con appartamenti e alla produzione vinicola. L’energia termica è prodotta da una caldaia a pellet situata nel fabbricato aziendale rurale insieme al deposito di pellet. Prestazione della caldaia 149kW Fabbisogno annuale di pellet 37.000 kg Lunghezza della rete di distribuzione 250 m (di uscita e di entrata) Complesso residenziale con contracting di energia termica in Stiria (fonte: Regionalenergie Steiermark, www.holzenergie.net) Esempio pratico II - Contracting di energia termica Per la costruzione di un edificio residenziale in Stiria con 14 appartamenti da affittare si è scelto di optare per una fornitura di energia termica con biomassa sulla base del modello di contracting. Le case vengono riscaldate grazie a un impianto a cippato abbinato ad un serbatoio ad accumulo. Caldaia e magazzino del combustibile si trovano nella cantina del complesso. Oltre all’impianto a cippato è presente anche un sistema a energia solare per la fornitura di acqua calda. Il contractor di energia termica è un’associazione di fornitori di energia termica composta da dodici agricoltori locali, responsabile per la fornitura di combustibile, l’assistenza e la manutenzione dell’impianto. La fornitura di energia termica si basa su un contratto indicizzato. Il cippato proviene al 100 % dai boschi dell’associazione dei fornitori. 16 Prestazione della caldaia 220 kW Serbatoio ad accumulo 6.000 l Fabbisogno annuale di cippato 250 srm Durata del contratto 15 Jahre SUGGERIMENTI In alternativa alla realizzazione di una rete per la fornitura di energia termica in cui la centrale è situata in un edificio di proprietà dell’azienda, facendo un cosiddetto contracting di energia termica la centrale può essere costruita direttamente presso il cliente. Nell’ambito di un contracting di energia termica l’acquirente dell’energia può cedere al contractor - ad esempio a un gruppo di agricoltori - tutti i servizi energetici termici oppure solo in parte, dal finanziamento alla costruzione fino alla gestione e la manutenzione dell’impianto di riscaldamento. `` Stimare con precisione il fabbisogno di energia termica degli acquirenti; `` Adattare la progettazione dell'impianto al fabbisogno rilevato degli acquirenti; `` Nella progettazione fare attenzione alle temperature dei flussi di uscita e di entrata; `` Considerare la differenza di quota dei diversi acquirenti; `` Considerare il rapporto metri lineari di rete di distribuzione / utenza in kilowatt (rapporto ideale è 2 a 1); `` Fare attenzione al corretto isolamento della rete. COGENERAZIONE / TRIGENERAZIONE IN IMPIANTI DI PICCOLA TAGLIA La cogenerazione produce insieme, ovvero contemporaneamente e con un unico processo, energia elettrica e termica. Nella trigenerazione il calore prodotto insieme all’energia elettrica viene trasformato in freddo. COGENERAZIONE abbinato a una riduzione delle emissioni e dei costi di gestione. Piccoli impianti di cogenerazione con potenza fino a 200 kW sono idonei a un utilizzo privato oltre che nel settore agricolo o in piccole realtà produttive. La produzione di energia elettrica e di calore dalla biomassa attraverso un impianto di cogenerazione oltre a fornire separatamente elettricità e calore consente un risparmio nell’utilizzo dell’energia primaria L’ottenimento di corrente elettrica e calore dalla biomassa in impianti di fascia di potenza bassa è possibile fondamentalmente grazie a tre tecnologie: TECNOLOGIA Motore stirling combinato con caldaia a biomassa o gassificatore Motore a combustione combinato con gassificatore Caldaia a biomassa combinata con una turbina a vapore a fluido organico (impianto ORC) R E N D I M E N TO POTENZA ELETTRICA ELETTRICO ULTERIORI CARATTERISTICHE da 8 a 22 % 2 kW - 0,15 MWel Tecnologia disponibile sul mercato già da lungo tempo da 14 a 32 % 20 kW - 5 MWel Tecnologia ancora relativamente nuova, dispendio elevato per la manutenzione e il funzionamento dell’impianto da 10 a 18 % 20 kW - 2,5 MWel Tecnologia matura, costi degli impianti relativamente alti con oneri di manutenzione un po’ più contenuti 17 Un’ulteriore possibilità risiede negli impianti di cogenerazione a gas naturale (o anche biometano) che hanno costi meno elevati rispetto a impianti di gassificazione di biomassa legnosa e richiedono meno manutenzione. Nel settore della cogenerazione, anche le celle a combustibile rappresentano una tecnologia potenziale per il futuro. Grazie a questa tecnologia, al momento non completamente matura per il mercato, si può produrre elettricità e calore direttamente dall’energia chimica senza alcun processo di combustione. Attualmente di norma viene utilizzato l’idrogeno, ma sul mercato sono già presenti anche le prime piccole serie di impianti che possono funzionare con gas metano. Le celle a combustibile praticamente non hanno parti mobili, pertanto i costi di manutenzione sono molto contenuti. Inoltre funzionano senza quasi provocare rumori e vibrazioni. GASSIFICAZIONE DI BIOMASSA LEGNOSA MitCon la gassificazione di biomassa legnosa si ottengono gas combustibili attraverso una conversione termochimica dalla biomassa, ad esempio cippato o pellet. Di base si possono applicare vari procedimenti, come per es. la gassificazione a letto fisso (equi-corrente o contro-corrente), gassificazione a letto fluido e gassificazione a letto trascinato. Il gas di legna prodotto si compone, tra gli altri elementi, di monossido di carbonio, idrogeno e metano e può essere utilizzato a livello energetico o come sostanza (ad esempio per la produzione di biocarburanti). Gli impianti a gassificazione di biomasse legnosa sono particolarmente adatti per le aziende che dispongono di biomassa. Un piccolo impianto con una potenza elettrica di circa 45 kWel e una potenza termica di circa 120 kWth consuma 40 kg di cippato (G30 - fino) l’ora. Per essere economicamente redditizio, l’impianto dovrebbe funzionare almeno 6.500 h/anno, che corrisponderebbe a un fabbisogno annuale di oltre 300 t di cippato. VANTAGGI + Elevato rendimento elettrico + Tecnologia interessante anche per piccoli impianti + Biomassa legnosa normalmente disponibile in agricoltura + Emissione molto bassa di polveri sottili 18 Esempio di un impianto a gassificazione di biomassa legnosa (fonte: TIS innovation park, www.tis.bz.it) In questi impianti a gassificazione di biomassa legnosa è particolarmente importante la qualità del combustibile, soprattutto relativamente al contenuto di umidità, la dimensione e la distribuzione granulometrica, la quantità di materiale fine (segatura), il potere calorifico, la quantità di cenere e di eventuali sostanze estranee. Un aspetto molto importante riguarda la pulizia e il raffreddamento del gas di legna come anche lo smaltimento dei residui fluidi e solidi come cenere, carbone, catrame e condensato di gas di legna, che possono risultare dalla gassificazione del legno. Non va inoltre trascurata la spesa per l’ottenimento delle autorizzazioni e quella per la gestione e la manutenzione di un tale impianto. Questi impianti sono ad alta intensità di manodopera e richiedono controlli e interventi manutentivi giornalieri. Per gestire la struttura in modo economicamente redditizio, oltre all’elettricità si può usare anche il calore prodotto, ad esempio per riscaldare gli ambienti o per l’essiccazione dei prodotti agricoli (per es. il cippato). Quando il calore non può essere utilizzato totalmente in loco esiste inoltre la possibilità di vendere l’energia termica agli altri acquirenti nelle vicinanze. SVANTAGGI − Necessità di utilizzare biomassa di elevata qualità − Smaltimento delle eventuali sostanze residue − Attività giornaliera per la gestione e la manutenzione dell’impianto − Tecnologia non ancora del tutto matura − Utilizzo non costante dell'energia termica nel corso dell'anno > difficoltà nel dimensionamento dell'impianto Impianto a gassificazione di biomassa legnosa del maso Stuberhof a Rifiano in Val Passiria (fonte: TIS innovation park, www.tis.bz.it) Esempio pratico Nel 2010, il maso Stuberhof a Rifiano in Val Passiria (www.stuberhof.com) ha costruito un impianto a gassificazione di biomassa legnosa con una potenza elettrica di 45 kWel e termica di 120 kWth, che è in funzione indicativamente 7.000 ore l’anno e necessita di circa 45 kg di cippato l’ora. Il legno per il cippato proviene dal bosco dell’azienda. L’energia termica prodotta è impiegata per il riscaldamento degli ambienti e per l’essiccazione del cippato, parte del quale utilizzato in proprio, mentre la restante parte è venduta a terzi aumentando così il valore aggiunto dalla propria biomassa. Anche l’energia elettrica prodotta è utilizzata completamente. Potenza elettrica 45 kW Potenza termica 120 kW Fabbisogno annuale di cippato 315 t SUGGERIMENTI `` Relativamente al tema del fabbisogno termico non costante nel corso dell'anno esistono fondamentalmente due possibili soluzioni: −Soddisfare il fabbisogno di base con il gassificatore e far fronte ai momenti di picco abbinando un ulteriore impianto che produce calore, ad es. una caldaia a biomassa o una pompa di calore; −Soddisfare il fabbisogno di base e i picchi con il gassificatore e, nei momenti transitori e in estate, utilizzare l'energia eccedente per altri scopi quali l'essiccazione del cippato; `` Esaminare attentamente i prodotti presenti sul mercato e prima di decidere di acquistare visitare impianti dello stesso tipo in funzione; `` Considerare il costo relativamente elevato in termini di denaro e di tempo per l'ottenimento delle varie autorizzazioni necessarie da parte delle autorità (antincendio, emissioni, incentivi ecc.); `` Quantificare le spese di manutenzione; `` Ottenere garanzie relativamente alle ore di funzionamento annuale; `` Prestare attenzione alla qualità del combustibile. 19 TRIGENERAZIONE durano a lungo, sono semplici e robuste e vantano Un impianto di trigenerazione produce energia elettrica un livello di efficienza relativamente buono. e calore, il quale può essere trasformato in freddo e utilizzato per es. per il raffreddamento di ambienti H [m] o di processi. 700 Pelton 600 La trigenerazione ha potenziale futuro anche abbinata a reti di raffreddamento. Gli acquirenti con necessità di raffreddamento possono ottenere la fornitura attraverso le condutture sotto forma di acqua fredda. In alternativa, il freddo può essere prodotto direttamente presso l’acquirente dal calore fornito attraverso una rete di riscaldamento. In tal modo si può inoltre aumentare la redditività delle reti di teleriscaldamento. 500 400 300 200 150 Francis 100 50 30 10 7 5 2 0 Cross Flow Vite idraulica Kaplan 3 6 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100 Q [m3/s] Settori di utilizzo dei diversi tipi di turbine Esempio di un impianto di trigenerazione con post-conversione in energia elettrica (fonte: TIS innovation park, www.tis.bz.it) PICCOLE CENTRALI IDROELETTRICHE E POSSIBILITÀ DI COMBINAZIONE Gli impianti con una potenza elettrica fino a 220 kW sono considerati piccole centrali idroelettriche. Con condizioni quadro idonee, queste consentono la generazione locale di valore aggiunto utilizzando l’energia idrica. In base al dislivello e alla quantità di acqua, la trasformazione dell’energia idraulica in meccanica nei piccoli impianti avviene principalmente attraverso turbine Pelton, meno frequentemente con turbine Francis o Kaplan. Quando si parla di turbine piccole, è possibile utilizzare anche le viti di Archimede, o coclee idrauliche, che arrecano un impatto minimo sull’ambiente, 20 La potenza disponibile si calcola nel seguente modo disponendo dei parametri portata, dislivello e rendimento: Potenza (in Watt) = Portata (m3/s) x dislivello (m) x forza di gravità (9,81 m/s2) x massa volumica dell’acqua (1.000 kg/m3) x rendimento (%) Esempio: Con una portata di 0,02 m3/s (20 l/s), un dislivello di 100 m e un rendimento dell’80% si ha una potenza di circa 16.000 W, che corrisponde a 16 kW. La redditività di una centrale idroelettrica dipende fondamentalmente dal dislivello e dalla portata media annuale. È importante disporre di una portata utile costante per un periodo di tempo il più lungo possibile; per questo motivo anche la caratteristica temporale della concessione (annuale o stagionale) assume una rilevanza sostanziale. Oltre a ciò va considerato che il funzionamento delle centrali idroelettriche richiede il versamento di diverse imposte. UTILIZZO DEGLI IMPIANTI ESISTENTI PER IRRIGAZIONE E PER FORNITURA DI ACQUA POTABILE Gli impianti di irrigazione delle superfici agricole come quelli per la fornitura di acqua potabile si possono combinare con la produzione di energia elettrica, aumentandone così anche la loro redditività. Nel caso di impianti di irrigazione con presa d’acqua e condotta forzata disponibile, dal punto di vista tecnico esiste la possibilità di impiegare l’acqua per la produzione di energia elettrica. Per fare ciò è necessario verificare tra le altre cose lo stato della presa d’acqua, delle condotte forzate, di valvole e saracinesche e la presenza di interruttori di pressione. Bisogna anche prevedere la reintroduzione dell’acqua. Entrambe le applicazioni, ossia l’irrigazione e la produzione di energia elettrica, non dovrebbero incrociarsi. Se la pressione dell’acqua è usata per l’irrigazione non è disponibile per niente, o lo è solo in parte, per la produzione di energia elettrica. VANTAGGI + Poca manutenzione + Lunga durata + Produzione costante + Interessante anche per piccole quantità d'acqua (ma con grande dislivello) o dislivelli contenuti (ma con grossa portata) + Possibile collegamento con le infrastrutture esistenti per la fornitura di acqua potabile o per l’irrigazione Va anche tenuto in considerazione che l’autorizzazione per l’utilizzo dell’acqua a scopi irrigativi non permette automaticamente di sfruttare l’acqua per la produzione di energia. Pertanto non è possibile avvalersi della concessione di irrigazione per produrre energia senza un’estensione dell’autorizzazione. Vanno calcolate anche eventuali modifiche dei periodi di concessione (da concessione stagionale ad annuale). SVANTAGGI − Possibili effetti negativi sull'ambiente − Processo di autorizzazione dispendioso SUGGERIMENTI `` Valutare attentamente la costanza della portata e i periodi di concessione ad essa collegati; `` Verificare attentamente il potenziale di abbinamento da parte degli impianti di irrigazione e quelli di fornitura di acqua potabile. 21 Centrale idorelettrica Weger a San Martino in Passiria con vite di Archimede ((fonte: centrale elettrica Weger, www.kraftwerkweger.com) Esempio pratico I- Piccola centrale idroelettrica La centrale elettrica Weger a San Martino in Passiria fu costruita di fianco a una vecchia segheria, dalla quale è stata trasferita la concessione per lo sfruttamento dell’acqua. L’energia elettrica prodotta è utilizzata parzialmente dagli edifici residenziali confinanti e la restante parte è immessa nella rete. In considerazione della differenza limitata di quota, soltanto 6 metri, la centrale è stata dotata di una vite di Archimede. Potenza 33 kW Dislivello 6m Portata media 800 l/s Raccolta acqua Tiroler Wehr Irrigazione Energia elettrica Primo livello di pressione Centrale elettrica 1 Energia elettrica Secondo livello di pressione Centrale elettrica 2 Scarico delle acque reflue Centrale idroelettrica Kalmtal - 1° livello di pressione (fonte: centrale idroelettrica Kalmtal)) Esempio pratico II - Combinazione di irrigazione e produzione di energia elettrica La centrale idroelettrica Kalmtal a San Martino in Passiria combina l’utilizzo dell’energia idrica per la produzione di energia elettrica con quello per l’irrigazione. La centrale prevede la compartecipazione del Comune e di oltre 40 agricoltori con diritti di uso dell’acqua in base alla superficie. L’impianto dispone di due livelli di pressione. Gli scarichi per l’irrigazione delle superfici agricole sono abbinati al primo livello. 22 Potenza (primo livello) 49,5 kW Dislivello (primo livello) 300 m Portata media (primo livello) 31 l/s Sistema di accumulo ore 8 Sistema di accumulo Caricamento Resa accumulatore energia solare Sistema di accumulo Resa Caricamento energia accumulatore solare Caricamento Resa accumulatore energia solare ore 12 Sistema di accumulo Sistema di accumulo Caricamento Resa accumulatore energia solare ore 20 Caricamento Resa accumulatore energia solare ore 2 Caricamento e scaricamento dell'accumulatore nel corso della giornata 4.4 ACCUMULO DI ENERGIA TECNOLOGIE PER L’ACCUMULO DI ENERGIA ELETTRICA ACCUMULO DI ENERGIA ELETTRICA Nel prossimo futuro, l’utilizzo di sistemi di accumulo appare interessante anche dal punto di vista economico, disaccoppiando dal punto di vista temporale la produzione e il consumo di energia elettrica. In questo modo, grazie alle batterie è possibile accumulare l’energia prodotta da un impianto fotovoltaico ma non sfruttata nel corso della giornata per utilizzarla in un momento di non produttività, ad esempio la mattina presto, la sera o la notte. Una famiglia di quattro persone autoconsuma mediamente il 20 - 30% dell’energia elettrica prodotta da un impianto fotovoltaico. L’uso futuro di sistemi di accumulo può portare ad un aumento fino al 60 - 80% della quota di autoconsumo. Inoltre, gli accumulatori possono garantire l’alimentazione di emergenza anche in caso di un black-out. Attualmente il settore dell’accumulo di energia elettrica sta vivendo un forte sviluppo tecnologico a cui è associato un considerevole calo dei costi degli accumulatori. Di base esistono quattro diversi tipi di accumulatori con differenti livelli di maturazione tecnica e di costi: `` Accumulatori elettrochimici (batterie) `` Power to gas (idrogeno, metano) `` Accumulatori meccanici (volano, centrale idricaulica a pompaggio, aria compressa (compressione di aria in strutture geologiche sotterranee - CAES) `` Accumulatori elettrici (supercondensatori, accumulatori magnetici superconduttori (SMES) Potenza in W 5000 3750 2500 consumo autoconsumo produzione fotovoltaica caricamento accumulatore scaricamento 1250 Uhrzeit 0 00:00 03:00 06:00 09:00 12:00 15:00 18:00 21:00 00:00 Disaccoppiamento temporale di produzione e consumo 23 ACCUMULATORI ELETTROCHIMICI (BATTERIE) Gli accumulatori elettrochimici, allo stato tecnico attuale, servono principalmente per l’accumulo giornaliero, ma anche settimanale seppur con delle riduzioni. I vantaggi sono rappresentati dalla flessibilità (è possibile interconnettere più accumulatori per aumentare la capacità di accumulo), i tempi di reazione rapidi, la relativa compattezza e la velocità dell’installazione. `` Batterie al litio: Si tratta di sistemi di accumulo maturi, ad alta efficienza e con una durata relativamente lunga, in fase di grande sviluppo con i prezzi in calo. Ma al momento il costo delle batterie al litio è ancora elevato. `` Batterie al sale: Sono considerate un sistema di accumulo tecnologicamente maturo, al 100% riciclabile, ma con un costo attualmente ancora elevato. Se non vengono utilizzate si scaricano velocemente a causa delle elevate temperature di esercizio. In base alla tecnologia di accumulo (per es. acido di piombo, NiCd, NaS, LiFePO4, Li Ion), gli accumulatori elettrochimici possiedono caratteristiche diverse relativamente alla densità energetica, densità di potenza, ciclo di vita, efficienza, intervallo di temperatura, temperatura di congelamento e profondità di scarica. Esempio di accumulatore elettrochimico (fonte: Sonnenbatterie, www.sonnenbatterie.de, Fotograf: © alexandre_zveiger/fotolia.com) Di seguito si riportano alcuni esempi di accumulatori elettrochimici: `` Batterie al piombo: Rappresentano una tecnologia di accumulo matura e dai costi contenuti. La durata e la densità energetica sono limitate rispetto alla massa considerevole. VANTAGGI + Incremento dell’autoconsumo di energia fino all'80% > un passo verso l'autarchia energetica + Maggiore indipendenza dal costo dell’energia elettrica + Separazione temporale di produzione e consumo > utilizzo dell’energia elettrica prodotta possibile anche al di fuori dei tempi di produzione + Alimentazione di emergenza È possibile valutare la redditività degli accumulatori elettrochimici in modo approssimativo applicando la seguente formula: Costo d’acquisto ÷ energia utilizzabile (capacità di accumulo in kWh x cicli completi x profondità di scarica x rendimento) Esempio: Disponendo di una batteria agli ioni di litio che costa € 6.000 e con una capacità di accumulo di 5 kWh, con 5.000 cicli di carico, una profondità di scarica dell’80% e un livello di efficienza del 90%, il costo dell’energia accumulata e prelevata è di circa € 0,33 per kilowattora. SVANTAGGI − Tecnologia in fase di grande sviluppo con una ancora breve durata di vita degli accumulatori − Costi di acquisto attualmente ancora elevati (si aspettano però considerevoli riduzioni del prezzo) − Limitata capacità di accumulo nella pratica − Impossibilità di accumulo stagionale SUGGERIMENTI `` Scaricare completamente le batterie per ottenere la massima durata di vita possibile; `` Dimensionare correttamente le batterie per riuscire a scaricarle completamente. 24 ACCUMULO DI CALORE E FREDDO Per poter accumulare, in un futuro, il calore ottenuto da fonti energetiche rinnovabili in modo più efficiente e in quantità maggiori rispetto alle capacità attuali sono in corso delle ricerche su eventuali alternative, ad esempio oli termici, sali fluidi o altri sistemi termochimici. Mentre gli accumulatori d’acqua tradizionali possono immagazzinare di norma circa 60 kWh per mc, quelli termochimici di calore a base di zeolite e acqua potrebbero, per es., accumulare fino a 180 kWh di energia per mc di materiale, in base alla temperatura di carico e alle modalità di utilizzo. Dal punto di vista economico e tecnico, l’ambito di utilizzo di queste nuove tecnologie al momento si limita prevalentemente al settore industriale. Oltre all’accumulo di calore, chi ha un fabbisogno elevato di raffreddamento può essere interessato anche a quello del freddo prodotto, ad esempio, da un impianto di trigenerazione. SISTEMI ALTERNATIVI DI TRAZIONE TRAZIONE ELETTRICA A BATTERIA Circa un terzo dell’utilizzo di energia in Alto Adige è dovuto al traffico. Attualmente una grande parte del fabbisogno energetico per la mobilità è coperto dai combustibili fossili. In futuro le fonti energetiche rinnovabili possono avere un ruolo sempre maggiore per la trazione di veicoli privati e per il trasporto di merci o persone, oltre che di macchinari e attrezzature. CARBURANTI E TECNOLOGIE I carburanti e le tecnologie che dispongono di potenziale per il futuro comprendono: `` Tecnologia delle batterie, anche in abbinamento ai motori a combustione `` Tecnologia delle celle a combustibile (celle che utilizzano idrogeno come combustibile) `` Biometano (biogas raffinato, elevato alla qualità di gas naturale) IMacchinari e attrezzature azionate elettricamente da batterie sono già utilizzate in agricoltura e silvicoltura, ad esempio le piattaforme elevatrici elettriche, mezzi elettrici per il trasporto delle cassette per la raccolta, forbici da potatura elettriche, motoseghe e falci elettriche. Anche i trattori a trazione elettrica potrebbero avere un potenziale per il futuro. Idealmente, veicoli, macchine e attrezzi a trazione elettrica possono essere caricati con l’energia elettrica prodotta da un proprio impianto, ad esempio da un impianto fotovoltaico. Cassetta per la raccolta, piattaforma elevatrice e forbice da potatura a propulsione elettrica 25 Veicoli agricoli (trattore e trac) a trazione elettrica (fonte: Alkè, www.alke.it e Weidemann srl, www.weidemann.de) VANTAGGI + Assenza di emissioni + Bassa rumorosità e vibrazioni contenute + Manutenzione ridotta rispetto alla trazione tradizionale + Elevato livello di efficienza + Veicoli elettrici come "dispositivi di accumulo di energia" SVANTAGGI − Costi dell'investimento relativamente alti − Distanze e durata di utilizzo relativamente brevi − Batterie con limitata durata di vita Colonnina di ricarica per auto elettriche presso l’azienda agricola Isola Augusta (fonte: azienda agricola Isola Augusta, www.isolaugusta.com) Esempio pratico I - Azienda vinicola con colonnina di ricarica La prima stazione di ricarica elettrica per auto che un privato ha messo a disposizione della comunità gratuitamente in Friuli è stata quella della cantina con agriturismo Isola Augusta. L’energia utilizzata è fornita dall’impianto fotovoltaico aziendale. La colonnina rispecchia gli standard internazionali e permette di ricaricare autoveicoli elettrici tramite una presa Scame Tipo 3A/Shuko e una presa Mennekes Tipo 2 e con una potenza massima di uscita di 3,7 kW. 26 Auto elettrica con stazione di rifornimento elettrico presso il maso Mudlerhof in Valle di Casies Esempio pratico II – Azienda zootecnica con auto elettrica e stazione di rifornimento elettrico Il maso Mudlerhof, un’azienda zootecnica con agriturismo in Valle di Casies (www.mudlerhof.it), dispone di un’auto privata elettrica che viene caricata con l’elettricità prodotta in fattoria (da energia idroelettrica e biogas). Inoltre, in futuro la stazione di rifornimento elettrico potrà essere usata anche dagli ospiti dell’agriturismo che arriveranno con la propria auto elettrica. SUGGERIMENTI `` Scegliere quale veicolo, macchinario o attrezzatura acquistare considerando l'uso che se ne fa, compresa la durata di utilizzo, l'intensità (che dipende anche dalla ripidità del terreno), le distanze da coprire ecc.; `` Caricare e scaricare correttamente le batterie → evitare la riduzione della durata di vita delle batterie; `` Cercare di combinare diverse tecnologie → ad es. collegare la trazione elettrica con un impianto fotovoltaico 27 SISTEMI EFFICIENTI DI UTILIZZO DELL’ELETTRICITÀ I sistemi efficienti di utenza (SEU) rappresentano sistemi semplici ed efficienti per la produzione e utilizzo dell’energia elettrica, composti da un’unità produttiva e un’unità di consumo direttamente connessi tra loro tramite una linea elettrica diretta privata. Questa modalità di sistema decentralizzato di fornitura energetica praticamente non interessa la rete elettrica pubblica, elemento che si traduce in un forte abbattimento delle imposte dovute da questi sistemi (parte variabile degli oneri generali di sistema molto ridotta). Grazie ai sistemi efficienti di utenza, un produttore di energia elettrica può fornire direttamente l’energia elettrica al cliente. Il prezzo corrisposto e le ulteriori condizioni legate alla fornitura di corrente sono concordate direttamente tra cliente e fornitore per un periodo di tempo stabilito. Il produttore si fa carico dei costi di investimento per l’impianto, ne gestisce il funzionamento e fornisce l’energia elettrica al cliente, mentre quest’ultimo acquista l’energia prodotta ed eventualmente mette a disposizione la superficie per la realizzazione dell’impianto. Esiste la possibilità di qualificare come sistemi efficienti di utenza (SEU o SEESEU) nei confronti del GSE (Gestore Servizi Energetici) sia impianti nuovi di produzione di energia elettrica che impianti esistenti che producono elettricità. La realizzazione di sistemi efficienti di utenza è interessante soprattutto per i clienti che hanno un elevato fabbisogno di energia elettrica o con un profilo di consumo costante, ad esempio attività produttive o alberghi. Esempi pratici Un investitore può realizzare un impianto fotovoltaico sulla copertura dei fabbricati rurali di un’attività di floricoltura e fornire direttamente al floricoltore l’energia prodotta. Esiste anche la possibilità che un operatore di una rete di teleriscaldamento costruisca un impianto di cogenerazione presso un cliente al quale vende energia elettrica ed energia termica, e il surplus di calore viene immesso nella rete di teleriscaldamento. Anche per le attività agricole la costruzione di un impianti a cogenerazione alimentata dalla propria biomassa potrebbe trasformarsi in un’ulteriore fonte di guadagno grazie alla vendita dell’energia prodotta. SUGGERIMENTI `` Analizzare attentamente il fabbisogno energetico da parte del cliente compreso l'andamento e le oscillazioni della domanda; `` Puntare al massimo utilizzo di energia elettrica da parte dell'acquirente. 28 POSSIBILITÀ DI INCENTIVAZIONE INCENTIVI PROVINCIALI AGEVOLAZIONI FISCALI La Provincia autonoma di Bolzano-Alto Adige concede incentivi per: `` Misure per il risparmio energetico `` Misure per l’utilizzo di fonti rinnovabili di energia Possono essere fatte valere detrazioni fiscali di importi diversi per le misure elencate di seguito che contribuiscono all’incremento dell’efficienza energetica di fabbricati esistenti: `` Riduzione del fabbisogno energetico per il riscaldamento del fabbricato `` Ottimizzazione termica del fabbricato `` Installazione di impianti solari termici `` Installazione di impianti fotovoltaici `` Sostituzione di caldaie Ulteriori informazioni sono disponibili all’indirizzo /www.provincia.bz.it/agenzia-ambiente/energia.asp INCENTIVI STATALI Lo Stato italiano prevede incentivi per le seguenti misure: `` Produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili di energia, ad eccezione del fotovoltaico (FER elettriche); certificati verdi (fino a fine 2015) `` Produzione di energia termica da fonti rinnovabili di energia ("conto termico") `` Risparmio energetico attraverso l’incremento dell’efficienza energetica ("certificati bianchi") Inoltre, l’energia elettrica ottenuta dalle fonti energetiche rinnovabili può essere utilizzata attraverso lo "scambio sul posto" o "ritiro dedicato". Un sistema di incentivazione per il biometano è in fase di elaborazione. Ulteriori informazioni sono disponibili all’indirizzo www.agenziaentrate.gov.it e www.acs.enea.it Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito www.gse.it. 29 INDIRIZZI E CONTATTI Informazioni di base sui temi energetici e consulenza energetica Unione Agricoltori e Coltivatori Diretti Sudtirolesi Ripartizione Innovazione & Energia tel. 0471 999 317 / 363 [email protected] www.sbb.it/it/servizi/energie-rinnovabili Servizi nel settore della produzione energetica SEV - Unione Energia Alto Adige tel. 0471 064 400 [email protected] www.sev.bz.it Studi di fattibilità sui temi energetici e visite guidate “enertour” TIS innovation park Settore energia e ambiente tel. 0471 068 046 [email protected] tis.bz.it/it/aree/energia-ambiente Ricerca applicata nel settore dell’energia solare ed efficienza energetica EURAC research Istituto per le energie rinnovabili tel. 0471 055 600 [email protected] www.eurac.edu/it/research/technologies/renewableenergy/Pages/default.aspx 30 Via C. M. Gamper 5, 39100 Bolzano tel. 0471 999 333, fax 0471 081 171 [email protected], www.sbb.it Ripartizione Innovazione & Energia tel. 0471 999 317, fax 0471 999 329 [email protected]