La nuova stazione Alta Velocità di Roma Tiburtina

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La nuova stazione Alta Velocità di Roma Tiburtina
La nuova Stazione Alta Velocità di Roma Tiburtina
La nuova Stazione Alta Velocità di Roma Tiburtina è pensata come una grande galleria aerea che
assolve contemporaneamente alla funzione di stazione ferroviaria internazionale e di grande
Boulevard urbano. Queste due funzioni trovano reciproca compatibilità a partire da un'idea dello
spazio interno a grande altezza, e grazie alla completa disponibilità della quota impalcato alle più
differenziate esigenze di allestimento. Una galleria totalmente libera da elementi strutturali alla
quota +9.00 garantirà una reale flessibilità nell’utilizzazione dello spazio attraverso allestimenti
liberi in grado di integrare concretamente, come nei grandi spazi aereoportuali, le aree destinate al
commercio e quelle destinate alle sale attesa.
Per questo motivo la progettazione si è subito indirizzata verso soluzioni che eliminassero il più
possibile la presenza di elementi strutturali verticali quali i pilastri, preferendo a questi soluzioni
“appese” dei solai di nuova realizzazione. L'idea spaziale di un grande contenitore all'interno del
quale galleggiano volumetrie sospese risulta inoltre coerente con l’esigenza di ottimizzare sia le
campate strutturali dei solai superiori, sia le eventuali criticità derivanti dalle vibrazioni trasmesse
alle attuali strutture (fondate in banchina) dal passaggio e dalla fermata dei convogli alta velocità. Il
passo strutturale dei cavi di sospensione assicura infatti valori ridottissimi dello spessore dei solai
delle volumetrie sospese, e garantisce “per forma” e non “per tecnologia” le condizioni di
un’efficace smorzamento delle vibrazioni: come il batacchio di una campana, ogni volumetria
sospesa tenderà, per gravità, a smorzare le vibrazioni trasmesse dal contenitore.
Nei grandi volumi sospesi sono state collocate le funzioni specialistiche ( vip lounges, internet-café,
ristorante, uffici in affitto, ristoranti, sala controllo elettronico traffico, etc) che usualmente sono
posizionate alle quote superiori delle gallerie aereoportuali. Si tratta di otto volumetrie tra di loro
separate e sospese che hanno ciascuna accesso diretto dal piano della galleria a quota +9.00, per
mezzo di scala mobile e di ascensore.
L'idea di volumetrie liberamente galleggianti all'interno di un contenitore in grado di stabilire
Via delle Conce 26 - 00154 Roma tel+39.06.57250470 +39.06.57250457 fax+39.06.57136621
www.abdr.it
STUDIO TECNICO ARLOTTI BECCU DESIDERI RAIMONDO ARCHITETTI ASSOCIATI CF 06996950587 PI 01664201009
interazione climatica con l'ambiente esterno, infine, è coerente con una complessiva impostazione
bioclimatica del manufatto. Tutti i sistemi bioclimatici adottati sono improntati a semplicità di
gestione e di manutenzione, e non prevedono interventi umani finalizzati. Il grande parallelepipedo
vetrato della galleria è il motore di una continua produzione di aria calda che si genera naturalmente
per effetto serra. Questa produzione di aria calda è utilizzata direttamente in periodo invernale,
mentre in periodo estivo, a partire dalle caratteristiche ascensionali dell’aria calda, è sfruttata come
innesco di un ricircolo convettivo che assicura la continua immissione di aria fresca all’interno della
galleria. In periodo estivo si è previsto inoltre il contenimento dell’irraggiamento solare attraverso
sistemi di protezione diretta (reti, sistemi lamellari, grigliati, etc), che costituiscono l’articolato della
grande “facciata orizzontale” della stazione rappresentata dalla sua estesissima copertura.
Prof. Arch. Paolo Desideri
Progettista dell’opera
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