Il caso Renner Italia

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Il caso Renner Italia
Estratto dell'Agenda dell'Innovazione Milano 2010
Speciale: I casi
• Introduzione dell'area tematica
• IL CASO RENNER ITALIA
I
I
Innovare e competere con le ICT: casi di successo - PARTE I
PARTE I - Innovare e competere con le ICT: casi di successo
Cap.4
Comprendere le opportunità ed i benefici della
fatturazione elettronica e della dematerializzazione dei
documenti
Partner:
Diverse sono le possibili accezioni di Fatturazione Elettronica, a partire dalla
semplice conservazione delle fatture in formato digitale fino ad arrivare alla
completa integrazione e dematerializzazione del ciclo dell’ordine. Le differenze
risiedono nella tipologia di processi impattati, delle funzioni aziendali coinvolte e
delle tecnologie abilitanti. Ma, nonostante le diversità intrinseche, ogni progetto
implementato può portare al conseguimento di benefici significativi.
La fatturazione elettronica
La fattura è un documento che può avere risvolti
fiscali (detrazione dell’IVA e deducibilità del
costo), civili (ingiunzioni di pagamento ed efficacia
probatoria tra imprenditori), penali (reati tributari e
reati commessi dal fallito) e finanziari (gestione del
credito e riconciliazione delle fatture con pagamenti
e incassi). Dalla sua dematerializzazione deriva
la digitalizzazione del processo che parte dalla
composizione di questo documento e si conclude
con l’archiviazione dello stesso.
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In un’accezione più ampia, la fattura può essere
vista anche come l’elemento di congiunzione tra
le due macro-aree in cui può essere scomposto il
ciclo che va dall’ordine al pagamento:
• il ciclo logistico-commerciale, dagli ordini alle
note di carico, alle bolle di accompagnamento,
fino alle fatture;
• il ciclo amministrativo-finanziario, dalle fatture
agli ordini di incasso e pagamento, alle contabili
strutturate, fino agli estratti conto commerciali e
finanziari.
AGENDA DELL’INNOVAZIONE
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Innovare e competere con le ICT: casi di successo - PARTE I
PARTE I - Innovare e competere con le ICT: casi di successo
In questo contesto, la fatturazione elettronica
può quindi rappresentare un importante punto
di snodo per procedere verso l’integrazione e
dematerializzazione dell’intero ciclo descritto.
Le tecnologie per la Fatturazione
Elettronica
Le principali tecnologie a supporto della
fatturazione elettronica in senso ampio (inclusa
l’integrazione e la dematerializzazione del ciclo
ordine-pagamenti) sono le seguenti:
• i software per l’integrazione con i sistemi
gestionali aziendali, cioè tutte quelle applicazioni
che “leggono” i dati contenuti nei file scambiati
con i partner e popolano di conseguenza il
database dell’ERP o che, viceversa, a partire dai
dati dell’ERP originano il file per l’invio ai partner,
previa eventuale traduzione;
• gli strumenti propri dell’integrazione di
filiera, quali i traduttori EDI/WebEDI o le
applicazioni per la normalizzazione dei formati
in ingresso o per la formattazione dei dati nei
diversi formati in uscita (comprese le soluzioni
di tipo Web-based per la gestione degli ordini
verso i fornitori caratterizzate principalmente
da funzionalità quali lo scambio degli ordini e
delle fatture e per l’order tracking così come le
applicazioni di eCatalog);
• le tecnologie utilizzate per la trasmissione
“sicura” dei dati, quali le reti VAN (Value Added
Network) o le VPN (Virtual Private Network) che
sfruttano Internet quale mezzo per la veicolazione
dei dati, e canali di trasmissione quali il CBI2,
l’infrastruttura per l’integrazione con il mondo
bancario, e la Posta Elettronica Certificata (PEC);
• le piattaforme di gestione documentale,
caratterizzate tipicamente da diversi moduli
per supportare in maniera puntuale diverse
attività (i principali sono il modulo di formazione/
formattazione del documento, il modulo per la
gestione dell’invio multi canale delle fatture e il
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modulo per la conservazione sostitutiva);
• i software per il riconoscimento dei caratteri
(OCR o ICR), utilizzati per l’interpretazione dei
documenti cartacei e l’inserimento automatico
dei relativi dati nei sistemi di elaborazione;
• i dispositivi di acquisizione ottica dei
documenti, tipicamente gli scanner;
• i dispositivi di firma, cioè i dispositivi hardware
che provvedono alla firma digitale dei documenti,
nello specifico gli HSM (Hardware Security
Module) per la firma massiva, le smart card o i
token usb;
• i dispositivi di storage, ossia l’hardware sui cui
vengono immagazzinati i documenti conservati.
I benefici ottenibili dai progetti di
Fatturazione Elettronica
I benefici ottenibili implementando soluzioni
di Fatturazione Elettronica vanno dall’aumento
della produttività della manodopera, al
miglioramento dell’accuratezza, alla riduzione
dei tempi di esecuzione dei processi. Uno
specifico modello sviluppato dall’Osservatorio
Fatturazione Elettronica e Dematerializzazione
della School of Management del Politecnico
di Milano (www.osservatori.net) stima i
benefici di efficienza ottenibili al variare del
modello specifico di fatturazione elettronica
adottato. I risultati evidenziano che i modelli di
conservazione sostitutiva delle fatture emesse
o ricevute permettono di ottenere risparmi di
costo compresi tra 1,5 e 3 Euro a fattura, grazie
alla riduzione dei costi di spazio e alla parziale
automazione del processo.
Nel caso della fatturazione elettronica “a
norma di legge”, la stima dei benefici dipende
significativamente dalla modalità di scambio
delle fatture. Nei modelli di fatturazione
elettronica non strutturata, i benefici per le parti
coinvolte nel processo – in aggiunta ai benefici
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ottenibili adottando disgiuntamente soluzioni
di conservazione sostitutiva – sono infatti
essenzialmente legati ai risparmi nel costo di
trasmissione delle fatture e nel costo di scansione
delle stesse da parte del ricevente (attività
non più necessaria). Il risultato è un beneficio
per fattura leggermente superiore alla somma
dei benefici ottenuti dalle due parti nel caso
adottassero indipendentemente – senza accordo
tra loro – i modelli di conservazione sostitutiva.
Nei modelli di fatturazione elettronica strutturata,
invece, è possibile cogliere i benefici legati
all’automazione dell’attività di gestione delle
fatture (eliminazione della digitazione manuale)
e i benefici crescono più del doppio rispetto a
quelli propri della fatturazione elettronica non
strutturata. Infine nei modelli di integrazione del
ciclo ordine-pagamento, la fonte dei benefici si
sposta decisamente verso i risparmi di tempo
conseguibili grazie all’integrazione del processo,
che derivano dall’eliminazione delle attività
manuali di digitazione, dall’automazione dei
controlli e dalla riduzione delle non conformità.
L’entità di questi benefici dipende dal grado
di copertura del processo. Si va dai 9-11 € per
fattura nel caso di scambio elettronico delle sole
fatture (fatturazione telematica) fino agli 80 €
per ciclo (ossia, per ordine che diviene fattura e
poi pagamento) nel caso di scambio elettronico
di tutti i principali documenti del ciclo ordinepagamento.
valido anche per le PMI, per le quali l’utilizzo
di fornitori di servizi e soluzioni parzialmente o
totalmente in outsourcing consente di abbattere
gli investimenti tecnologici iniziali e di ridurre, al
contempo, anche quelli di natura organizzativa.
In generale i benefici ottenibili da progetti di
fatturazione elettronica – alla luce della ricerca
condotta dall’Osservatorio – si sono quindi rivelati
estremamente positivi. In aggiunta l’analisi di
redditività di questi progetti ha evidenziato come
il tempo di payback sia generalmente inferiore
a un anno: i benefici risultano ampiamente
superiori ai costi correnti e agli investimenti
necessari per conseguirli. E quanto detto rimane
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Innovare e competere con le ICT: casi di successo - PARTE I
PARTE I - Innovare e competere con le ICT: casi di successo
LABORATORIO FATTURAZIONE ELETTRONICA e
DEMATERIALIZZAZIONE
a cura della School of Management - Politecnico di Milano
L’Osservatorio Fatturazione Elettronica e Dematerializzazione della School of
Management del Politecnico di Milano (www.osservatori.net, sezione “Fatt.
Elettronica e Dematerializzazione”), che ormai da 5 anni rappresenta il punto
di riferimento in Italia sulle tematiche legate alla fatturazione elettronica e
all’integrazione del ciclo dell’ordine, presenta il Laboratorio Fatturazione
Elettronica e Dematerializzazione: un’iniziativa che si pone l’obiettivo di diffondere
cultura sulle opportunità, studiate ed evidenziate con chiarezza dall’Osservatorio,
legate all’introduzione di queste tecnologie.
Il Laboratorio vuole essere il “luogo di
confronto”, itinerante e fortemente interattivo,
in cui le Aziende utenti (o potenziali utenti) e i
Ricercatori dell’Osservatorio possono entrare
in contatto per condividere un momento di
“confronto e aggiornamento” sui temi della
fatturazione elettronica e dell’integrazione del
ciclo dell’ordine. Nell’ambito dei Workshop del
Laboratorio, le aziende potranno confrontarsi,
acquisire informazioni e condividere le esperienze
di successo di altri partecipanti o delle principali
Best Practice italiane. Il Laboratorio rappresenta
dunque un’iniziativa concreta per “fare sistema”,
diffondendo informazioni, esperienze e
conoscenze che possono supportare il percorso
verso una decisa adozione di questi strumenti
nelle organizzazioni pubbliche e private.
Osservatorio Fatturazione Elettronica
e Dematerializzazione della School of
Management del Politecnico di Milano
prevedono una stretta e continua interazione con
il mondo delle imprese, finalizzata al costante
aggiornamento sullo stato dell’arte delle soluzioni
di fatturazione elettronica e sulla diffusione dei
progetti avviati in Italia. Parte rilevante del lavoro
dell’Osservatorio è orientata alla comprensione
puntuale dei benefici e della redditività che
caratterizzano i diversi progetti, anche grazie allo
sviluppo di modelli di stima creati e validati con le
imprese. Completano le attività dell’Osservatorio
il monitoraggio costante del quadro normativo e
l’analisi dello scenario di adozione che si riscontra
negli altri Paesi europei.
L’Osservatorio Fatturazione Elettronica e
Dematerializzazione nasce nel 2006 con l’obiettivo
di dimostrare il valore legato all’adozione di
soluzioni di fatturazione elettronica e - più in
generale - di dematerializzazione dell’intero ciclo
ordine-consegna-fattura-pagamento per stimolare
una più significativa e matura diffusione di questi
progetti nelle organizzazioni, pubbliche e private,
del nostro Paese. Le attività dell’Osservatorio
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Più nello specifico i principali temi oggetto di
confronto e approfondimento nell’ambito dei
Workshop del Laboratorio Fatturazione Elettronica
e Dematerializzazione sono i seguenti:
• i principali modelli di fatturazione elettronica e
integrazione del ciclo dell’ordine;
• le basi della normativa su fatturazione elettronica
e conservazione sostitutiva dei documenti
rilevanti ai fini commerciali e fiscali;
• la quantificazione del “valore” dei progetti di
fatturazione elettronica e integrazione del ciclo
dell’ordine.
I principali modelli della fatturazione elettronica
É possibile ricondurre i progetti di fatturazione
elettronica e integrazione del ciclo dell’ordine
ad alcuni principali modelli di riferimento,
classificabili in base a due assi: il grado di
dematerializzazione dei documenti ottenibile
e il livello di integrazione con i partner di filiera
(clienti e/o fornitori). Dall’incrocio di queste due
dimensioni emerge la mappatura riportata in
Figura 4.1, nella quale è possibile riconoscere le
seguenti tipologie di progetti.
• Modelli di conservazione sostitutiva delle
fatture, inviate ai clienti (fatture attive) o ricevute
dai fornitori (fatture passive). In questi casi, l’enfasi
è posta sul ruolo della dematerializzazione nei
processi interni all’organizzazione (con particolare
riferimento al documento fattura, secondo le
indicazioni previste dalla normativa), mentre è
assente un’integrazione verso clienti e/o fornitori.
• Modelli di fatturazione elettronica “in senso
stretto” o “a norma di legge”, caratterizzati
dal fatto che la fattura viene generata come
documento elettronico e rimane tale per tutto il
suo ciclo di vita, nel pieno rispetto della normativa
sulla fatturazione elettronica. Questi modelli sono
a loro volta classificabili in due tipologie principali:
- fatturazione elettronica non strutturata,
quando le fatture sono scambiate in formato
elettronico dal quale non è però possibile
accedere direttamente ai dati presenti
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all’interno del file immagine firmato (per
esempio quando sono adottati formati TIFF o
JPEG o PDF-immagine);
- fatturazione elettronica strutturata, quando
il formato e i dati riportati nelle fatture
sono, invece, interpretabili ed elaborabili
automaticamente dai sistemi informativi del
cliente (per esempio quando vengono usati
protocolli EDI, XML o file PDF con embedded
codici XML).
• Modelli di integrazione del ciclo ordinepagamento, dove l’enfasi progettuale è posta
sullo scambio dei principali documenti del ciclo
(dati anagrafici e commerciali, ordini, documenti
di trasporto, fatture, avvisi di pagamento ecc.)
in formato elettronico strutturato, secondo una
sintassi e una semantica condivise tra le parti; a
questa classe di modelli è riconducibile anche
il semplice scambio elettronico dei dati delle
fatture (fatturazione telematica, che richiede cioè
la stampa delle fatture in quanto non conforme
ai requisiti della fatturazione elettronica che
prevedono accordo, firma digitale e riferimento
temporale).
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Innovare e competere con le ICT: casi di successo - PARTE I
PARTE I - Innovare e competere con le ICT: casi di successo
efficienza sono misurabili ed esprimibili attraverso
opportunità di riduzione dei costi di processo,
che spesso anche da sole risultano ampiamente
sufficienti a giustificare gli investimenti in questi
progetti. Per questo motivo, il Laboratorio
Fatturazione Elettronica e Dematerializzazione
dedica una sessione alla metodologia di
valutazione dei benefici e della redditività.
Integrazione di processo
NO
Dematerializzazione
SI
Conservazione
dell’attivo
SI
Fatturazione
elettronica
non strutturata
Fatturazione
elettronica
strutturata
Digitalizzazione
e conservazione
del passivo
Completa
integrazione e
dematerializzazione
NO
Integrazione
del ciclo
ordine-pagamento
Integrazione
del ciclo
ordine-fattura
Integrazione
del ciclo
fattura-pagamento
Figura
4.1 – Una
classificazione
dei modelli di
fatturazione
elettronica
La misurazione del valore
I progetti di fatturazione elettronica e integrazione
del ciclo dell’ordine non devono, dunque,
essere visti soprattutto come un “problema” di
conformità alla normativa, ma come una grande
“opportunità” di ottimizzazione dei processi, sia
per le imprese sia per la PA. La prima prospettiva
dalla quale analizzare il tema è, quindi, quella
del valore per la singola impresa. Tutto il resto
– quadro normativo, standard, obblighi di legge –
deve seguire, non anticipare, il riconoscimento del
valore che è possibile cogliere.
L’analisi di progetti specifici e i risultati delle
Ricerche dell’Osservatorio Fatturazione
Elettronica e Dematerializzazione della School
of Management del Politecnico di Milano,
condotte in anni di attività su un campione ampio
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La valutazione dei benefici misura diversi elementi
legati alla riduzione del costo del processo
commerciale o della specifica fase impattata
dall’adozione di progetti di integrazione
e dematerializzazione, che sostituiscono i
tradizionali processi basati su carta. Oltre agli
impatti diretti, la stima dei benefici considera
anche i costi di correzione della non-qualità, che
sono generalmente “occulti” e non percepiti. Una
volta individuati questi benefici, il completamento
dell’analisi considera anche investimenti e spese
correnti – che includono sia i costi della tecnologia
sia i costi organizzativi – e consente di misurare la
redditività dei progetti.
I progetti di fatturazione elettronica e, più
in generale, di dematerializzazione del ciclo
dell’ordine (fino al pagamento), possono
rappresentare una grande leva competitiva per
la singola impresa: si riducono le attività non
a valore aggiunto e si servono meglio i propri
clienti, con investimenti tecnologici e organizzativi
tutto sommato limitati rispetto ai benefici. Proprio
alla luce di queste considerazioni, il Laboratorio
Fatturazione Elettronica e Dematerializzazione
affronta il tema della valutazione dei benefici
mostrando le opportunità offerte dal “Self
Assessment Tool” (SAT), uno strumento interattivo
semplificato, che richiede un numero limitato di
dati in input – sviluppato grazie all’esperienza
maturata dall’Osservatorio Fatturazione
Elettronica e Dematerializzazione – che consente
di effettuare autonomamente una valutazione
indicativa dei benefici e della redditività di
un progetto di fatturazione elettronica e/o
integrazione del ciclo dell’ordine. Il SAT è inserito
nell’ultimo Rapporto pubblicato dall’Osservatorio
Fatturazione Elettronica e Dematerializzazione
(www.osservatori.net).
di aziende italiane in vari settori, testimoniano
quanto l’assenza di consapevolezza sui benefici
derivanti dalla fatturazione elettronica costituisca
un’importante barriera all’adozione. Fornire un
quadro chiaro e realistico dei benefici attesi vuole
essere pertanto uno dei principali obiettivi del
Laboratorio.
Tra i benefici dei progetti di fatturazione
elettronica e integrazione del ciclo dell’ordine
vi sono sia quelli di efficienza (aumento di
produttività del personale, riduzione dei costi
dello spazio ecc.) sia quelli di efficacia (maggiore
tempestività e accuratezza, informazioni più
complete e affidabili e, in alcuni casi, anche
riduzione dei tempi di pagamento). Mentre questi
ultimi sono difficili da quantificare, i benefici di
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Innovare e competere con le ICT: casi di successo - PARTE I
PARTE I - Innovare e competere con le ICT: casi di successo
IL CASO Renner Italia
Velocizzare la compilazione e l’emissione delle fatture
in azienda con un sistema che integra ERP e portale
L’azienda
Renner Italia è un’azienda di Minerbio, in provincia di
Bologna, specializzata nella produzione di vernici ad
acqua e a solvente per il legno, suddivise nelle due linee
di prodotti professionali “Aquaris” e “Solvente” e nella
famiglia di vernici per l’hobbystica “Rio Verde”. L’azienda
ha un potenziale produttivo di oltre 20.000 tonnellate di
prodotto finito (12.000 tonnellate di venduto nel corso
dell'ultimo anno), due stabilimenti di superficie complessiva
pari a 42.000 mq. (di cui 21.000 coperti), e un organico di173
unità di cui 30 chimici ricercatori ed altrettanti tecnici di
assistenza sul territorio. Fondata nel 2004 e con un fatturato
che nell’ultimo anno fiscale ha fatto registrare ricavi per
42,2 milioni di euro, Renner Italia ha un portafoglio di 900
clienti, di cui il 60% sul territorio nazionale e il 40% all’estero,
localizzati nell’Unione Europea, in Russia e Medio Oriente.
L’applicazione
La rapida internazionalizzazione delle attività commerciali
MILANO
e il conseguente aumento dei volumi di produzione e
del numero di clienti da servire hanno indotto Renner
Italia a ricorrere all’utilizzo di un sistema per la gestione
automatizzata e l’archiviazione sostitutiva delle fatture
emesse.
Grazie alla collaborazione con Unicredit, quindi, Renner
ha potuto procedere all’integrazione dell’ERP aziendale
con InvoiceComm®, il portale dotato per la fatturazione
elettronica messo a disposizione dall’istituto bancario,
realizzando, in questo modo, l’informatizzazione completa
del processo di compilazione e di emissione delle fatture.
La procedura di automatizzazione si applica sia ai documenti
indirizzati ai fornitori (ciclo passivo) che a quelli da recapitare
ai clienti (ciclo attivo) e, lungo la supply chain, prevede che,
tramite l’ERP, ciascun reparto produttivo inserisca nella
fattura i dati di propria competenza.
Inoltre, grazie l’integrazione con l’ERP aziendale, è
possibile verificare con rapidità la correttezza delle
informazioni riportate, che, nel settore delle vernici,
rivestono un’importanza particolare per via delle normative
di settore a favore della trasparenza, e, se necessario,
permettono di apportare modifiche in tempo reale.
Dopodiché, quando la fattura è pronta, gli addetti dell’Area
Amministrativa si collegano, tramite un apposito tasto
funzione all’interno del sistema gestionale, al portale che
recepisce il flusso documentale, lo organizza a seconda
di categorie preordinate relative ai prodotti e ai clienti cui
ciascuna fattura fa riferimento e provvede a smistare ciascun
documento verso i rispettivi destinatari, o direttamente,
tramite le funzioni dedicate del portale, oppure via mail e
attraverso il servizio di posta tradizionale. Nel 2010 è stato
attivato il progetto InvoiceComm Documents Exchange
per Renner Italia Spa, multinazionale specializzata nella
produzione di vernici per legno con sede a Minerbio,
Bologna.
La scelta di Renner Italia Spa di farsi supportare nel
processo di informatizzazione della Financial Value Chain
dal proprio partner bancario, UniCredit Corporate Banking,
ha permesso all’azienda di concentrarsi sul proprio core
business, delegando all’esterno, con una soluzione in
completo outsourcing, la gestione in multicanalità della
propria fatturazione e la tutela legale e fiscale dei processi
di Fatturazione Elettronica e Dematerializzazione. Con
garanzia di un servizio altamente performante, con uno staff
tecnico di altissimo livello.
Renner Italia fa parte del network Renner Global Alliance,
una rete territoriale capace di rispondere alla richieste
del mercato mondiale. Sei le nazioni che ospitano gli
stabilimenti produttivi della Renner Global Alliance: l'Italia,
il Brasile, il Cile, il Messico, gli Stati Uniti e, da ultimo,
la Spagna. Le unità produttive della Global Alliance si
sviluppano su aree complessive di 305.000 mq, delle
quali 90.000 risultano interamente coperte. Il potenziale
produttivo supera le 200.000 tonnellate di prodotti
vernicianti. In questo contesto InvoiceComm Documents
Exchange svolge un importante ruolo nella facilitazione
e semplificazione nei rapporti di Renner Italia Spa con le
controparti dei mercati Europei ed Asiatici e dell’RGA di
cui è centro Strategico di Coordinamento per le Strategie
Mondiali.
I benefici
L’integrazione dell’ERP aziendale con il portale Invoice ha
portato Renner Italia a razionalizzare la gestione del flusso
documentale, velocizzando l’attività di compilazione ed
emissione delle fatture e semplificando il rapporto con i
clienti, che, per quanto riguarda la contabilità, sono ora
gestiti da un ente esterno.
La dematerializzazione delle fatture, inoltre, ha comportato
una riduzione della dimensione degli archivi fisici, delle
spese destinate ai servizi di posta e di cancelleria e, grazie
alla diminuzione del personale addetto alla compilazione
delle fatture, ha permesso al Management di riallocare
risorse umane dall’attività di preparazione delle fatture ad
attività a maggior valore aggiunto.
UNICREDIT
InvoiceComm: l’innovativa piattaforma Web-based di
scambio documentale
InvoiceComm è l’innovativa piattaforma Web-based di
scambio documentale proposta da UniCredit, che permette
alle aziende l’interscambio in multicanalità, la Conservazione
a Norma, l’incasso e la riconciliazione di fatture e documenti
in formato elettronico con la sicurezza della firma digitale.
InvoiceComm è stato riconosciuto leader nel suo ambito
di competenza e per questo nel 2009 ha ricevuto due
prestigiosi riconoscimenti:
primo posto per la categoria Nuovi Servizi del “Premio
Cerchio d’Oro dell’Innovazione Finanziaria” organizzato da
Edipi e AIFIn ed il prestigioso premio Treasury Today Adam
Smith Awards for Best Practice and Innovation 2009 nella
categoria Payables and/or Receivables Solutions, premio
internazionale per le best practice e l’innovazione.
Nel 2010 è stato attivato il progetto InvoiceComm
Documents Exchange per Renner Italia Spa.
La scelta di Renner Italia Spa, di essere supportati nel
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processo di informatizzazione della Financial Value Chain
dal proprio partner bancario, ha permesso all’azienda di
concentrarsi sulla propria attività core business.
La delega in full outsourcing a UniCredit Corporate
Banking della gestione e dell’invio multicanale della propria
fatturazione ha garantito a Renner Italia, la tutela legale
e fiscale nell’esecuzione del processo di Fatturazione
Elettronica e Dematerializzazione con il supporto di uno staff
tecnico specializzato e la garanzia di un servizio altamente
performante a fronte di investimenti minimali volti a
rispondere ad eventuali personalizzazioni per l’integrazione
dei sistemi già in essere.
InvoiceComm Documents Exchange svolge un importante
ruolo nella facilitazione e semplificazione nei rapporti di
Renner Italia Spa verso le controparti dei mercati Europei ed
Asiatici e verso i membri dell’ RGA di cui è centro Strategico
di Coordinamento per le Strategie.
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