Presentazione dei due incontri
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Presentazione dei due incontri
Come rendere accattivante la biblioteca all’utenza Antonella Agnoli Abano, 23 e 25 marzo 2011 1 • • • idee e soluzioni per attrarre in biblioteca persone che nel futuro potrebbero avere meno motivazioni e stimoli per frequentarla conoscere e utilizzare gli strumenti più consoni per trasformare la Biblioteca in una struttura capace di “vendere” e i propri prodotti e servizi uso di tecniche comunicative capaci di valorizzazione l’identità della biblioteca e quella dei suoi frequentatori: la comunicazione intenzionale e non intenzionale per promuovere, persuadere e sedurre; come imparare a mettere in valore ogni situazione comunicativa [email protected] 2 Consigli pratici, mutuabili anche dal settore commerciale, capaci di rendere il “punto” biblioteca un luogo più attraente e più frequentato • Nuovi modi e nuovi contenuti nella fruizione della biblioteca: qual è l’evoluzione in corso, i modelli più attenti, le esperienze più significative. Gli strumenti di monitoraggio e le tecniche organizzative che permettono a chi lavora in biblioteca di migliorare l’offerta dei servizi e soddisfare utenti sempre più vari ed esigenti. (Antonella Agnoli) [email protected] 3 Ma di quale biblioteca stiamo parlando? [email protected] 4 Oggi la biblioteca che deve confrontarsi con: > nuove condizioni culturali e sociali e del loro riverbero sul futuro della Biblioteca > Internet che ha cambiato il nostro modo di ragionare e comunicare > la crisi economica > gli e-books > i social networks > l’I-pad > ……….. [email protected] 5 Dove va la Biblioteca pubblica? Ce lo siamo chiesto periodicamente: 1. anni ’70 Centri culturali 2. anni’80 Biblioteca come luogo di studio e promozione della lettura 3. anni ‘90 Promozione lettura e mediazione in formazione 4. anni ‘00 Promozione lettura e mediazione in formazione 5. Oggi? [email protected] 6 Luogo di: • • • • • • • • • incontro coesione sociale dove fare delle cose insieme integrazione sociale partecipazione avvicinamento alla lettura chi non legge più o che non si è mai avvicinato avvicinamento alle nuove tecnologie long life learning corsi per tutti e di tutti i tipi [email protected] 7 • • • • • corsi professionali per reinserirsi nel mondo del lavoro sostegno agli immigrati: permessi di soggiorno, corsi di lingua, ecc. doposcuola riparo per i senzatetto (non solo negli USA anche da noi es. Sala Borsa) con specifiche attività es. cineforum, club di lettura. Personale li aiuta a capire che se vogliono convivere con gli altri devo lavarsi… ………………… [email protected] 8 Anche le funzioni classiche cambiano es. il prestito: auto-prestito e restituzione • prestito di e-book ma anche dei devices e di I-pad http://www.biblioteca.colognomonzese.mi.it/index2.ph p?consez=voglioeprendo&page=ebook • si sperimentano nuove forme di prestito si facilita l’accesso a chi non ha dimestichezza con le nuove tecnologie e a chi non ha le risorse economiche si intercettano nuovi lettori (giovani) [email protected] 9 In futuro si leggerà di più o di meno? La generazione dei videogiochi, di Facebook e di Twitter sta scoprendo gli e-book e la produzione culturale potrebbe trarne vantaggio [email protected] 10 I ragazzi scoprono, grazie ai devices e agli i-pad regalati a Natale, che i libri costano poco e che si possono ottenere stando sdraiati sul divano di casa. Non serve più spostarsi per andare in libreria (che magari è lontana) o in biblioteca (dove ci sono solo “libri vecchi”) [email protected] 11 Studio e ricerca banche dati, Treccani on line ... Accesso all’informazione ----------------------Reference sempre più personalizzato e ampio http://igs.kirjastot.fi/en-GB/iGS/ [email protected] 12 Autoprestito e box restituzione [email protected] 13 [email protected] 14 Banconi sempre più piccoli e su ruote [email protected] 15 Un biblioteca sempre più sociale Caso USA paese che ha meno ammortizzatori sociali le biblioteche sono i luoghi dove chi ha perso lavoro, casa, soldi si rivolge per aiuto, connessione Internet gratuita, ecc. Volontari aiutano a compilare correttamente un Curriculum… danno consigli su come affrontare un colloquio di lavoro… (30 milioni di richieste di lavoro di cui 1.700.000 andate a buon fine) [email protected] 16 2009 • visitatori 10,9% più dell’anno precedente • computer a disposizione del pubblico superavano i 17.500, +10,4% rispetto al 2008 • biblioteche di N.P.L. 1 milioni di prestiti in meno • L.C. sale studio mezze vuote progetto di digitalizzazione in 7 lingue 2010 • il 69% popolazione +14 anni ha varcato le porte delle biblioteche (calo prestiti ca. 6% ma sempre + affollate) [email protected] 17 I libri ci sono ma tutti utilizzano i computer [email protected] 18 Biblioteca come luogo della comunità [email protected] 19 si fanno corsi di tutti i tipi [email protected] 20 Le biblioteche aiutano ad affrontare la crisi [email protected] 21 La casa di tutti [email protected] 22 si studia con i propri figli (long life learning) [email protected] 23 si cercano informazioni utili per la vita quotidiana [email protected] 24 ci si incontra perché si hanno gli stessi problemi o interessi [email protected] 25 si fanno cose insieme [email protected] 26 si sistema il giardino della biblioteca [email protected] 27 grandi e piccoli imparano a suonare i tamburi [email protected] 28 si insegna a cucire e a fare cappelli [email protected] 29 si fanno bambole da vendere in biblioteca [email protected] 30 si mangia si fa la pennichella [email protected] 31 Ma cosa fanno i bibliotecari? [email protected] 32 E da noi? Tullio De Mauro, (La cultura degli italiani, 2010) “solo un trenta per cento degli italiani legge un quotidiano e almeno un libro in un anno; solo un trenta per cento ha dimestichezza sufficiente con la lingua e l’aritmetica di base; solo un trenta per cento ha qualche confidenza con Internet; solo un trenta per cento capisce almeno sommariamente le comunicazioni della sua banca” [email protected] 33 Motto dei bibliotecari inglesi «Qualunque sia il costo delle nostre biblioteche, il prezzo da pagare è comunque minore rispetto a quello di avere una nazione ignorante» In G.B. grande mobilitazione dei bibliotecari e della società civile Da noi accadrebbe la stessa cosa? [email protected] 34 Un paese che invecchia 140 ultra sessantacinquenni ogni 100 bambini fino 14 anni - media europea 95 nel 2015 avremo 13 milioni oltre 65 anni nel 2030 16 milioni un paese che spreca i giovani vivo altrove spreco creatività scarsa mobilità sociale 35 Per questi cittadini facciamo veramente troppo poco [email protected] 36 perché non si va in biblioteca? > per mancanza di tempo > orari apertura inadeguati > troppo intellettuale > mal collocata > altro [email protected] 37 Immagine della biblioteca cambia lentamente, anche lì dove si sono aperte nuove biblioteche continua a rimanere un luogo per pochi non è sufficiente cambiare la realtà è necessario cambiare la percezione che ne hanno i cittadini le nuove architetture sono sufficienti? [email protected] 38 No, è problema di reputazione e di immagine quale immagine hanno i cittadini della biblioteca? non solo quelli che la usano poche indagini come fare per “riposizionare” la biblioteca? [email protected] 39 Definire l’immagine che vogliamo comunicare • • • • • luogo sociale luogo dove star bene luogo di molteplici attività aperto la domenica dove si può mangiare (Idea Store) L’orario definisce più di qualsiasi altra cosa dove ci posizioniamo e chi vogliamo accogliere [email protected] 40 La biblioteca pubblica come snodo delle politiche culturali del territorio • Il luogo lavorare sulla flessibilità degli spazi, degli arredi (di chi ci lavora) gli spazi sono cambiati è sufficiente guardare gli ultimi 20 anni ora dovremmo cominciare a riflettere su quale sarà lo spazio “senza libri” cartacei [email protected] 41 lo stesso luogo si trasforma [email protected] 42 [email protected] 43 [email protected] 44 [email protected] 45 [email protected] 46 grazie a sedie che si impilano [email protected] 47 o tavoli che si trasformano [email protected] 48 Nello stesso spazio attività diverse a seconda dell’ora o del giorno [email protected] 49 Nello stesso edificio convivono attività e servizi molto differenti • Convergente museo-caffetteria/ristorante- corsi (Idea store) – alloggi - ……. • • LibraryMuseum http://www.alburycity.nsw.gov.au/www/html/101librarymuseum.asp Discovery Centres are more than just libraries http://www3.hants.gov.uk/discoverycentres [email protected] 50 La biblioteca caffè [email protected] 51 Cucina in biblioteca ma anche in libreria [email protected] 52 La sedia, la poltrona, il tavolo giusti [email protected] 53 [email protected] 54 [email protected] 55 [email protected] 56 [email protected] 57 Salotto per grandi [email protected] 58 Salotto per piccoli [email protected] 59 [email protected] 60 Cosa mettere vicino all’entrata Ingresso primo impatto creare situazioni diverse da quelle che il pubblico si aspetta, effetto sorpresa, stupore Cosa mettere o cosa far vedere dalla vetrina è molto importante Come esporre i documenti [email protected] 61 un pianoforte [email protected] 62 i libri da scartare [email protected] 63 [email protected] 64 Come esporre i documenti [email protected] 65 [email protected] 66 [email protected] 67 Polifunzionalità prima solo contenitori di libri oggi: libri, altri supporti, persone entreranno in biblioteca: lettori abituali, chi viene solo per leggere il giornale, vedere un film, usare internet, aspettare al caldo o al fresco il tram, cercare il figlio, partecipare ad un dibattito, vedere una mostra… modi, ritmi e tempi di lettura differenti che richiedono angoli, spazi, arredi capaci di adattarsi a questi usi così differenti [email protected] 68 La biblioteca compete con altri luoghi e modalità di fruizione del tempo libero dovrà essere sempre alla ricerca di novità dovrà poter ridefinire la propria missione, disegnare altri modelli di servizio, prevedere forme di organizzazione del lavoro nuove senza per questo dover investire in modifiche importanti degli spazi o degli arredi. spazio comune, dove è possibile capire e appropriarsi di documenti ed esperienze privatamente irraggiungibili [email protected] 69 Lo stile di lavoro e di comunicazione di chi ci lavora [email protected] 70 Lo stile della biblioteca è determinato dallo stile di chi ci lavora Stile coerente con l’immagine che vogliamo dare della Biblioteca [email protected] 71 Chi è il nostro bibliotecario? • • • • qualcuno che mette l’utente al centro di tutto che è capace di interagire con persone di tutti i tipi che preferisce il ruolo di facilitatore a quello di custode di beni culturali per pochi che capisce ed è interessato al contesto sociale in cui lavora [email protected] 72 • • che non si nasconde dietro il mansionario del suo livello, ma è disposto a fare quello che è necessario che non sta seduto dietro il bancone ad aspettare che gli utenti vadano da lui, ma che è si muove e gira per tutti gli spazi della biblioteca [email protected] 73 non manda l’utente a cercare un libro, ma lo accompagna [email protected] 74 si fa riconoscere [email protected] 75 Come comportarci con chi • è un habitué • entra per la prima volta • vuole qualche cosa di preciso • vuole solo guardarsi intorno, curiosare [email protected] 76 Come accogliere • • • piccole attenzioni nel lavoro quotidiano gestione dei conflitti interni ed esterni servizi personalizzati Non è il regolamento che ci dice come comportarci [email protected] 77 Sezione Teen Pittsbourgh Alla mia domanda quali qualità/caratteristiche devono avere le persone che lavorano con i giovani i tre bibliotecari presenti hanno risposto: • amarli giovani • possibilmente avere la loro età • non innervosirsi per il rumore • essere coraggiosi e se serve avere polso fermo • essere creativi • conoscere i loro prodotti e gusti [email protected] 78 ECCOLI ! [email protected] 79 E per concludere 17 punti da non dimenticare Li trovate in appendice al mio libro [email protected] 80 1 Coinvolgere e mobilitare i cittadini a sostegno della biblioteca, che è servizio necessario sul territorio, al pari della scuola materna, della polizia locale o dei pompieri. Organizzarli per far sentire la loro voce nelle istituzioni, costringendo gli amministratori locali a occuparsi del problema [email protected] 81 2 Adattarsi alle caratteristiche del quartiere, della città, del Paese, guardare al territorio e a chi ci vive, in particolare ai cittadini che non la frequentano. Per la biblioteca non esistono modelli validi ovunque, anche se l’esigenza di creare luoghi accoglienti e culturalmente ricchi è universale [email protected] 82 3 Partire da analisi approfondite, cercare di capire chi sono gli utenti, perché sono instabili nella loro frequentazione e perché è così difficile conquistarne di nuovi. Commissionare studi sull’immagine della biblioteca fra i non frequentatori. [email protected] 83 4 Non resistere ai cambiamenti ma integrarli e, se possibile, anticiparli. Riflettere a come colmare il baratro che si è creato tra la generazione Gutemberg e quella iPod. [email protected] 84 5 Osservare come le persone si comportano e come si muovono: trarne spunti per migliorare gli spazi, la collocazione dei materiali, i servizi, anche ispirandosi alle soluzioni sperimentate nel settore privato. [email protected] 85 6 Rendere visibile attraverso l’architettura, l’arredamento e il comportamento del personale un forte senso dell’accoglienza: i cittadini devono “istintivamente” sentirsi bene in biblioteca, come se entrassero in un vecchio negozio del quartiere o nel caffè in piazza fondato cento anni fa. [email protected] 86 7 Creare luoghi con un’atmosfera informale, dove i comportamenti siano più autoregolati, con l’aiuto del personale, che imposti da un elenco di divieti. Commisurare ogni limitazione al beneficio e al danno che provoca, invece di adottare politiche del tipo “sicurezza a ogni costo”. [email protected] 87 8 La comunicazione non può essere improvvisata, deve essere frutto di uno studio in cui architettura, colori, arredi, regole, orari e personale sono valutati insieme. [email protected] 88 9 Partire dal presupposto che il cittadino medio non conosce, e non vuole conoscere, il gergo bibliotecario, quindi ogni indicazione dev’essere espressa in un linguaggio, o in simboli, comprensibili anche a uno straniero appena arrivato. [email protected] 89 10 L’ordine artificiale della biblioteca dev’essere reso facile ed accessibile come Google, Amazon e altre piattaforme di ricerca, condivisione e scambio presenti su internet. [email protected] 90 11 Chi non è anticonformista, creativo e audace non ha posto nella biblioteca di domani; ignorare i tradizionali profili professionali a vantaggio di nuove figure che provengano da ambiti differenti e con competenze modellate sui bisogni di un centro di incontro fra i cittadini e di iniziativa culturale, un luogo attivo sul territorio. [email protected] 91 12 Far prevalere le competenze sulle gerarchie, anche sperimentando forme di inquadramento in cui tutto il personale è allo stesso livello. [email protected] 92 13 Far partecipare i cittadini al progetto della biblioteca, alle sue iniziative, al suo proiettarsi all’esterno. Accogliere ogni sorta di associazione, mettendo a disposizione gli spazi: la biblioteca è un pezzo di città, dove per caso ci sono anche dei libri. [email protected] 93 14 Portare i documenti della biblioteca in tutte le sedi dove esistono cittadini limitati nella loro libertà di spostamento: ospedali, case di riposo, carceri. [email protected] 94 15 Coinvolgere gli internauti nella creazione di nuovi contenuti (blog, forum e altro) per il portale della biblioteca. Diventare per loro uno spazio reale di sperimentazione e di dibattito. Incitare i giovani a combattere il digital divide, iniziando l’alfabetizzazione informatica dei loro genitori e nonni. [email protected] 95 16 Creare un nuovo spazio urbano dove gli sguardi sempre più smarriti e solitari possano incontrarsi. Creare un luogo di partecipazione per coloro che sembrano aver perso il senso del bene comune, il piacere dello stare insieme e di sentirsi cittadini. [email protected] 96 17 Essere consapevoli che il progetto va frequentemente rivisto in tutti i suoi aspetti: culturale, tecnologico, organizzativo. [email protected] 97 Immagini: riferimenti geografici con l’eccezione delle immagini prese fa google e della 32 A tutte sono state eseguite da Antonella Agnoli 13. A) Fano, Memo B) da Google 52 Pittsburgh, Sidluickw A) biblioteca B) libreria 14. da Google 53 Paderno Dugnano, Tilane 15. A) Pittsburgh, Squirrell B) Pittsburgh, Main 54.55 A) Rotterdam, Main library 18. 19 Pittsburgh, Liberty 55 B) Bologna, Sala Borsa 20.21.22.23 Queens, Flushing 56 Rotterdam, Main library 24. Pittsburgh, Liberty 57 A) Barcellona, Merce Rodoreda B) Rovereto 25. Pittsburgh, Squirrell 58 A) Siviglia B) Bolzano, Centro Multilingue 26.27.28.29 Google immagini 59 A) Tolosa B) Uzès 30. Pittsburgh, Sidluickw 60 Seattle 31. A) Pittsburgh, Main B) Goteborg 62 Amsterdam, OBA 32. A) Idea store B) da Google 62 A) Rotterdam B) Modena, Delfini 42.43.44 Pesaro, San Giovanni 64 A) Parigi, Rabier B) Delft, DOK 45. Moie Maiolati Spontini (An), La Fornace 65 A) Limoges B) Rotterdam 46. Pittsburgh, Main 66 A) Montpellier B) Amsterdam, OBA 47. A) Pittsburgh, Squirrell B) Bologna, Sala Borsa 67 Delft, DOK 48. Moie Maiolati Spontini (An), La Fornace 74.75 Amsterdam, OBA 49. Pittsburgh, Main 79. Pittsburgh, Main 51. Delft, DOK [email protected] 98