Fondo Sicurezza: aperto il bando 2010
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Fondo Sicurezza: aperto il bando 2010
iniziative “ modena numero 3.indd 29 29 Bilancio 2009 della Camera Approvato a maggio il consuntivo Nella seduta del 4 maggio 2010 il Consiglio della Camera di commercio di Modena ha approvato il bilancio di esercizio dell’ente per l’anno 2009. I dati rilevati dal conto economico evidenziano che a fronte di proventi correnti per 20.823.574,33 euro, nel periodo considerato si sono rilevati oneri correnti per 21.385.372,05 euro. La differenza di 561.797,72 euro è stata in parte compensata dal risultato della gestione finanziaria (interessi attivi) per 407.602,70 euro a cui va tolto il risultato negativo della gestione straordinaria (sopravvenienze attive e passive) pari a 72.483,57 euro tenuto conto delle rettifiche di valore delle quote e azioni di società partecipate dalla Camera di commercio (che hanno registrato un saldo negativo pari a –25.734,89 euro). Ne è derivato un disavanzo economico di esercizio pari a 306.143,86 euro. Si tratta di un risultato che non sorprende particolarmente dal momento che gli effetti della crisi hanno sicuramente inciso sulle entrate camerali alle voci del diritto annuale e dei diritti di segreteria, voci che hanno visto una riduzione complessiva di quasi 300.000 euro. Quello che però preme di più sottolineare è lo sforzo che l’ente ha fatto per supportare le imprese nel far fronte alla crisi congiunturale dalla quale sono state investite nell’anno in esame: la Camera di commercio, consapevole delle necessità delle imprese, ha provveduto già a gennaio del 2009 a stanziare 1 milione di euro quale intervento straordinario a supporto del sistema delle imprese della provincia andando ad aumentare una somma già rafforzata rispetto all’anno precedente. Questa scelta ha rappresentato un segnale forte di attenzione, espressione di una capacità di modificare le scelte adattandole al mutare del contesto. In corso d’anno l’ente camerale ha pertanto messo a disposizione del sistema imprenditoriale modenese, attraverso i propri interventi economici, una somma complessiva pari a 7.215.683,02 euro, corrispondente a quasi il 35% delle proprie entrate. 29/06/2010 18.36.04 30 iniziative Fondo Sicurezza: aperto il bando 2010 “ Eroga contributi per sistemi di protezione contro la microcriminalità modena numero 3.indd 30 Il Consiglio camerale con delibera n. 4 in data 4 maggio 2010 ha approvato il nuovo regolamento del Fondo per la sicurezza, che prevede la concessione di contributi alle piccole imprese con sede o unità operativa in provincia di Modena che intendono dotarsi di sistemi di sicurezza per affrontare il problema della microcriminalità. La Camera di commercio, così come nei tre anni precedenti, ha stanziato per l’iniziativa 150.000 euro, a cui si aggiungono le risorse della Provincia di Modena e di 31 Comuni del territorio grazie alla nuova adesione di Fiumalbo. Il bando rimarrà aperto fino al 31 luglio 2010. Il modulo per presentare la domanda è disponibile sul sito www.mo.camcom.it alla voce “Aree Tematiche – Sviluppo Imprese – Fondo Sicurezza”. Elena Sacchi 29/06/2010 18.36.06 iniziative L’iniziativa si rivolge alle piccole imprese (max 50 addetti), per lo più appartenenti al settore del commercio al dettaglio, incluse alcune attività artigianali aperte al pubblico con consistente flusso di denaro e valori (estetisti, acconciatori, fotografi ecc.). All’art. 2 del nuovo regolamento, anch’esso disponibile sul sito, sono elencati i codici ISTAT delle attività ammissibili, tra le quali rispetto al passato figura l’inserimento dei “compro-oro”. Per assicurare continuità all’intervento precedente sono finanziabili gli impianti realizzati a partire dal 1° settembre 2009. La novità principale contenuta in questo bando è il recepimento di quanto concordato dal ministro dell’Interno, dalla Confcommercio e dalla Confesercenti nel Protocollo d’intesa firmato lo scorso 14 luglio 2009. Sono infatti finanziabili i sistemi di videoallarme antirapina collegati alle forze dell’ordine o a istituti di vigilanza conformi ai requisiti tecnici contenuti nel suddetto Protocollo d’intesa. A tali impianti, tecnologicamente più evoluti rispetto al passato, spetta un contributo pari al 50% della spesa ammissibile, con un massimale di 2.000 euro per le imprese con sede o unità operativa in uno dei Comuni aderenti all’iniziativa. Per tutti gli altri sistemi di sicurezza, ovvero antirapina non conformi ai requisiti previsti nel Protocollo, videosorveglianze a circuito chiuso, sistemi antintrusione, nebbiogeni e sistemi passivi quali casseforti, blindature, inferriate, sistemi antitaccheggio e vetri antisfondamento, il contributo è pari al 50% della spesa ammissibile con un massimale di 1.250 euro. Per le imprese con sede nei Comuni non aderenti la percentuale del contributo scende al 40% e quindi i massimali sono rispettivamente di 1.600 euro per gli antirapina conformi al Protocollo d’intesa e di 1.000 euro per tutti gli altri sistemi di sicurezza. Rispetto al bando 2009 sono cambiate le modalità di presentazione della domanda: non è più consentita la consegna a mano, ma soltanto l’invio postale tramite raccomandata A.R. o l’invio telematico tramite posta elettronica certificata. Nel secondo caso il modulo di domanda trasformato in formato PDF deve essere firmato digitalmente dal legale rappresentante dell’impresa. Per l’invio è possibile utilizzare anche la PEC del commercialista, dell’associazione di categoria o del consulente che si incarica della presentazione della domanda. Nel bando 2009 sono stati utilizzati soltanto 136.580,86 euro su 150.000 disponibili a causa di 45 decadenze, cioè domande ammesse e poi non finanziate per varie ragioni: investimento non realizzato, investimento non conforme ai parametri previsti dal regolamento, perdita dei requisiti necessari per ottenere il contributo (irregolarità modena numero 3.indd 31 31 nel pagamento del diritto annuale, cessazione dell’attività ecc.) o mancato rispetto del termine entro il quale occorre rendicontare la spesa. Per ovviare al problema delle numerose decadenze, negli ultimi tre anni pari al 20% delle domande ammesse, nel regolamento 2010 è stato introdotto il termine di 60 giorni dal momento dell’avvenuta comunicazione della concessione del contributo per rendicontare la spesa sostenuta. Trascorso inutilmente tale termine, l’impresa decade dal contributo e la somma recuperata verrà utilizzata per concedere il contributo alle eventuali imprese ammesse con riserva per esaurimento delle risorse disponibili. Per maggiori informazioni sull’iniziativa è possibile telefonare all’Ufficio Sviluppo Imprese della Camera di commercio, tel. 059 208266/272/273. I dati relativi al 2009 sono comunque molto positivi. Sono stati finanziati 181 impianti di sicurezza, 6 in più rispetto ai due anni precedenti: in aumento gli antirapina da 33 a 37, stabili le videosorveglianze a circuito chiuso a 70, crescono gli antintrusione da 60 a 64, scendono da 12 a 8 i sistemi passivi e, per la prima volta, sono stati finanziati anche due nebbiogeni. Il nebbiogeno è un sistema di sicurezza nuovo, molto efficace, adatto a proteggere dal furto i locali nei momenti di chiusura. È stato introdotto per la prima volta tra i sistemi ammissibili nel 2009 e probabilmente non è ancora noto agli imprenditori del territorio. Analizzando i settori di attività, anche nel 2009 la maggior parte degli impianti è stata realizzata per mettere in sicurezza negozi di vario genere (dai supermercati alle boutique d’abbigliamento), pubblici esercizi (bar e ristoranti), farmacie, tabaccherie, gioiellerie, concessionarie d’auto, officine, centri estetici e acconciatori. Per quanto riguarda invece la diffusione sul territorio, hanno beneficiato dei contributi 2009 imprese ubicate in 36 diversi comuni, di cui 11 non aderenti all’iniziativa. Il comune capoluogo si distacca nettamente dagli altri, con 53 impianti finanziati: in sostanza circa il 30% degli impianti finanziati nel 2009 è stato realizzato da imprese con sede a Modena. Seguono i comuni di Carpi, Sassuolo e Pavullo, rispettivamente con 18, 17 e 16 impianti finanziati. Restano al palo, con nessuna impresa finanziata i comuni di Bastiglia, Guiglia, San Possidonio, Savignano, Soliera e Sestola. È auspicabile che grazie a un’informazione sempre più capillare sull’iniziativa “Fondo Sicurezza” il numero di imprese finanziate cresca ulteriormente e che soprattutto si raggiunga una più omogenea diffusione sul territorio delle imprese in sicurezza, certo deterrente contro la microcriminalità. 29/06/2010 18.36.06