Fondo Sicurezza Modena : Contributi a fondo perduto per l

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Fondo Sicurezza Modena : Contributi a fondo perduto per l
Fondo Sicurezza Modena : Contributi a fondo perduto per l'installazione
di sistemi di sicurezza
08-03-2016 - Redazione Lapam
Con delibera di Giunta n. 33 del 25/2/16 la Camera di Commercio di Modena, in collaborazione
con il Comune di Modena e altri 25 Comuni del territorio, ha deciso di riproporre anche nel 2016 il
Fondo Sicurezza come strumento di politica attiva per collaborare ad arginare il fenomeno della
microcriminalità. Il bando, che resterà aperto dal 4 al 22 aprile 2016, come sempre concertato con
le Associazioni di categoria rappresentative dei settori interessati, conferma la priorità a favore
delle imprese che installano sistemi di videoallarme antirapina collegati alle Forze dell'Ordine. Per
ampliare la platea delle imprese messe in sicurezza, potranno fare domanda soltanto le piccole
imprese che non abbiano già ottenuto, nelle tre annualità precedenti, un qualsivoglia contributo
nell’ambito del Fondo Sicurezza. Finalità Il Fondo per la Sicurezza è cofinanziato da Camera di
Commercio, dal Comune di Modena e da altri 25 comuni del territorio: Bomporto, Campogalliano,
Carpi, Castelnuovo Rangone, Castelvetro, Fanano, Finale Emilia, Formigine, Guiglia, Maranello,
Marano s/P, Medolla, Mirandola, Montese, Nonantola, Novi di Modena, Pavullo n/F, San Felice
s/P, San Possidonio, Sassuolo, Savignano s/P, Serramazzoni, Sestola, Soliera e Vignola. Il Fondo
è rivolto alle imprese che intendono dotarsi di sistemi di sicurezza, per affrontare il problema della
microcriminalità. Sono ammissibili al contributo sul Fondo di Sicurezza le spese di acquisto e di
installazione, al netto dell'IVA, dei seguenti sistemi di sicurezza: a) sistemi di videoallarme
antirapina conformi ai requisiti previsti dal Protocollo d'Intesa del 14/07/2009, rinnovato il 12
novembre 2013, collegati in video alla Questura e ai Carabinieri; b) sistemi di videosorveglianza a
circuito chiuso, sistemi antintrusione con allarme acustico e nebbiogeni; c) sistemi passivi:
casseforti, blindature, antitaccheggio, inferriate, vetri antisfondamento e sistemi integrati di
verifica, contabilizzazione e stoccaggio del denaro (l'elenco è esaustivo). - Nel caso di impianti
installati in comuni aderenti all'iniziativa, il contributo copre il 50% delle spese fino ad un massimo
di 2.500,00 € per i sistemi a), fino ad un massimo di 1.000,00 € per i sistemi b) e fino ad un
massimo di 600,00 € per i sistemi c). - Nel caso di impianti realizzati in comuni non aderenti, il
contributo copre il 40% delle spese ammissibili, fino ad un massimo di 2.000,00 € per i sistemi a),
fino ad un massimo di 800,00 € per i sistemi b) e fino ad un massimo di 480,00 € per i sistemi c).
L'intervento è retroattivo per spese sostenute a partire dal 4 ottobre 2015. Le risorse camerali a
disposizione dell'intervento sono pari ad € 90.000,00 Soggetti ammissibili Il contributo camerale è
rivolto alle piccole imprese con meno di 50 addetti esercenti attività economiche aperte al
pubblico, in posto fisso, con consistente flusso di valori e moneta, appartenenti per lo più al settore
del commercio, della produzione artigianale, dell'agroalimentare e della produzione agricola
primaria con vendita diretta al pubblico. I codici Istat ammissibili sono elencati all'art. 2 del
regolamento. Possono presentare domanda solo le imprese che non hanno ottenuto almeno una
volta, per qualsiasi tipologia di impianto, il contributo Fondo Sicurezza nelle 3 annualità precedenti
(2013-2014-2015). Modalità operativa Le domande vanno presentate dalle ore 8,00 del 4 aprile
alle ore 20,00 del 22 aprile 2016 esclusivamente in modalità telematica, con firma digitale del
legale rappresentante dell'impresa o di un suo delegato. In quest'ultimo caso dovrà essere
allegata specifica procura, utilizzando il modulo pubblicato tra gli allegati, corredato da copia
scansionata del documento d’identità del legale rappresentante. Sarà possibile precompilare il
modello base a partire dalle ore 8,00 del 17 marzo 2016. L'invio telematico della domanda dovrà
avvenire mediante la piattaforma Web Telemaco La domanda dovrà essere composta da: - il
modello base della pratica telematica; - il modulo di domanda pubblicato dalla Camera di
Commercio; - i preventivi di spesa o le fatture già emesse, purché non antecedenti il 4 ottobre
2015; - eventuale procura, solo se tutta la documentazione viene firmata digitalmente da un
soggetto diverso dal legale rappresentante. La valutazione delle domande spetta ad una
commissione costituita dai rappresentati degli enti promotori. Le imprese richiedenti il contributo
ricevono la comunicazione di concessione, di diniego o di ammissione con riserva all'indirizzo di
posta elettronica certificata (PEC) indicato in domanda, entro 30 giorni dalla data di adozione
dell'atto dirigenziale. Le imprese beneficiarie del contributo devono presentare la rendicontazione
entro 90 giorni dal ricevimento della sopra citata comunicazione esclusivamente con modalità
telematica e firma digitale del legale rappresentante dell'impresa o di un suo delegato. L'invio
telematico della rendicontazione dovrà avvenire mediante la piattaforma Web Telemaco La
rendicontazione sarà composta da: - il modello base della pratica telematica (nella tendina
scegliere "Rendicontazione" e fare riferimento al n. protocollo della domanda telematica); - le
fatture di acquisto opportunamente quietanzate - la dichiarazione di conformità di avvenuta
installazione dell'impianto, per le tipologie a) e b) - le attestazioni di avvenuto collegamento presso
Questura e Carabinieri solo per la tipologia a) - la dichiarazione de minimis di cui al Reg. UE n.
1407/2013 o la dichiarazione de minimis agricolo di cui al Reg. UE n. 1408/2013. La liquidazione
dei contributi alle imprese avverrà entro 30 giorni dalla presentazione completa della
documentazione richiesta. Per maggiori informazioni contattare le sedi Lapam di appartenenza
oppure Secofin - [email protected]