c:\impresa artigiana\impresa 08

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c:\impresa artigiana\impresa 08
Venerdì 11 Aprile 2008
Anno V - Numero 15
On line
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Confartigianato Impianti
a EXPOCOMFORT
con il convegno
“Gli impianti termici:
attualità e prospettive”
Nell’ambito della 36^ MCE – Mostra Convegno
EXPOCOMFORT , manifestazione internazionale
biennale leader nell’impiantistica civile e industriale,
si è svolto il convegno “Gli impianti termici: attualità e prospettive” organizzato da Confartigianato
Termici – Idraulici e Manutentori-Bruciatoristi.
MCE è un sistema integrato in cui tutta la filiera
produttiva e distributiva del settore
idrotermosanitario mondiale si incontra e si confronta con cadenza biennale; un luogo ideale in cui
rafforzare e sviluppare i rapporti associativi, commerciali ed imprenditoriali.
Il convegno, organizzato da Confartigianato, in collaborazione con le aziende convenzionate Gruppo
Viega, Hermann Caldaie, Wohler Institute of
Technology, Gruppo Riello, Gruppo Ferroli ed
A.N.T.A., ha visto la partecipazione di numerosi
rappresentanti del mondo imprenditoriale ed istituzionale lombardo.
Grande interesse dimostrato sia per la competenza
tecnica dei relatori sia per l’attualità degli argomenti
trattati, tra cui l’efficienza energetica, le fonti
rinnovabili, il nuovo ruolo che gli Installatori e i
Manutentori sono chiamati a rivestire.
“L’aggiornamento e la formazione, in un periodo come
questo, diventano elementi cruciali per la crescita e
la qualificazione delle nostre imprese – afferma Giovanni Barzaghi, Presidente di Confartigianato Termici-Idraulici - gli installatori e i manutentori sono
coloro i quali entrano quotidianamente nelle case dei
cittadini, consigliano gli interventi più opportuni per
garantire un servizio di qualità in termini di benessere, confort e risparmio energetico, indirizzando i loro
clienti verso una scelta consapevole e studiata per
risolvere le particolari esigenze di ciascuno di essi:
prima che installatori sono consulenti”.
L’attuale congiuntura economica non offre il quadro
migliore degli ultimi anni.
SOMMARIO
Scomparso il Presidente Onorario
On. Francesco Bova
pag. 2
LOMBARDIA
Confartigianato partecipa al progetto T.I.R.
per la gestione del cambiamento
e della ristrutturazione delle PMI
pag. 3
VERONA
Assemblea Generale di Confartigianato
pag. 4
PORDENONE
Franco Frattini ospite del Direttivo
di Confartigianato
pag. 6
PISTOIA
Confartigianato contro il made in Italy
fatto in Tunisia
pag. 6
LOMBARDIA
Confartigianato sigla Protocollo d’intesa
con la Regione sulla bioedilizia
pag. 7
CALTANISSETTA
Andrea Di Vincenzo nuovo Segretario
dell’Associazione Artigiani
pag. 8
UDINE
Preoccupano i dati congiunturali
degli artigiani friulani
pag. 8
ABRUZZO
Scomparso Vincenzo Di Rocco, Segretario
della Confartigianato regionale
pag. 9
BENEVENTO
Confartigianato a confronto
con il Sen. Mino Izzo
pag. 9
CHIETI
A Lanciano nuova sede di Confartigianato
pag. 10
ANCONA
A Osimo Convegno su politiche del lavoro,
apprendistato e formazione
pag. 10
UDINE
Un successo il concorso di idee
“Il legno aiuta a crescere”
BARI
Iniziativa di solidarietà di Giovani
Imprenditori e Donne Impresa
pag. 11
pag. 12
Roma, 11 aprile 2008
Analogamente al comparto delle costruzioni, ilsettore degli installatori di impianti registra infatti
flessioni sia in termini di domanda che di fatturato, mentre crescono sensibilmente i prezzi , gli
aggravi fiscali e gli adempimenti burocratici.
“Per restituire fiducia e rilanciare le nostre imprese – aggiunge Barzaghi - occorrono scelte economiche e culturali decisive in grado di sostenerne
la competitività. Occorre quindi investire
massicciamente in qualità e innovazione di prodotti
e di servizi. Investire in termini economici e soprat-
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tutto culturali. Lo scopo principale della nostra Associazione non deve essere limitato alla tutela
politico-sindacale della Categoria, perché la tutela migliore nasce proprio dalla formazione in grado
di qualificare una classe di operatori professionalmente preparati, al passo con i tempi soprattutto
in tema di sicurezza, risparmio energetico e
sostenibilità ambientale. Con il nostro lavoro siamo chiamati a diventare partner delle istituzioni nel
comune sforzo di perseguire uno sviluppo sostenibile ” .
E’ scomparso FRANCESCO BOVA, Presidente
Onorario di Confartigianato
Protagonista della storia della Confederazione, ha dedicato la sua vita
all’artigianato
E’ morto nella serata di venerdì 4 aprile a Roma, all’età di 88 anni, Francesco Bova, Presidente Onorario
di Confartigianato.
“Una dolorosissima ed incolmabile perdita per tutto il Sistema Confartigianato e per il mondo dell’artigianato a cui Francesco Bova aveva dedicato ogni sua energia e l’impegno infaticabile della sua lunga attività
professionale”.
Così il Presidente Giorgio Guerrini ricorda il Presidente Bova e lo definisce “protagonista indimenticabile
della storia della Confederazione”.
Nato nel 1920 a Catanzaro (città di cui fu Sindaco nel 1948), Francesco Bova è stato anche parlamentare
della Democrazia Cristiana per 5 legislature e Sottosegretario di Stato.
Francesco Bova ha fatto parte di quell’esiguo gruppo di Parlamentari (ricordiamo, tra gli altri, il sen. De Marzi,
l’on. Laforgia, il sen. Tambroni, l’on. Urso) impegnati politicamente per dare all’artigianato una moderna
definizione giuridica e, soprattutto, per rappresentarne in Parlamento le condizioni di crescita e di sviluppo.
Sul piano politico, è stato tra i fondatori della Democrazia Cristiana in Calabria nel 1945. Poi ha compiuto
tutte le tappe “obbligate” della politica: Sindaco di Catanzaro, Consigliere provinciale, Deputato per cinque
legislature, Sottosegretario alle Partecipazioni Statali nei Governi Moro e Andreotti.
Sul fronte associativo, Francesco Bova ha fondato e presieduto per molti anni l’Associazione Artigiani di
Catanzaro, poi ha presieduto il Centro Parlamentare Amici della Confartigianato, un punto d’incontro voluto
dal compianto Presidente Manlio Germozzi per “avvicinare” le forze politiche e la rappresentanza dell’artigianato.
A metà degli anni 80, dal 1986 al 1988, è stato Copresidente di Confartigianato, insieme con Sandro Perobelli
e Luigi Fossati, prima di assumere, per la sua capacità di mediare le situazioni più complesse e per la sua
correttezza dimostrata in tanti anni di attività associativa, l’incarico di Presidente del Comitato di Coordinamento fra le Confederazioni dell’artigianato.
Francesco Bova ha poi continuato a svolgere la sua attività come Presidente della Federazione Regionale
della Calabria e come componente della Giunta Esecutiva di Confartigianato.
Il 19 aprile 2001 l’Assemblea di Confartigianato lo ha nominato Presidente Onorario per l’impegno da sempre
profuso a favore dello sviluppo dell’artigianato.
Tra le testimonianze di cordoglio per la scomparsa del Presidente Bova vi è quella del Presidente della Regione
Calabria Agazio Loiero il quale, commosso, ha detto: “Lo considero il mio padre politico. La Calabria perde
un grande uomo, io un grande amico e maestro”.
Il Presidente Giorgio Guerrini, i Vice Presidenti Tullio Uez, GianMaria Rizzi, Francesco Sgherza, la Giunta
Esecutiva, il Segretario generale Cesare Fumagalli, nell’esprimere il profondo cordoglio di Confartigianato,
ricordano con grande affetto e con riconoscenza il Presidente Bova e partecipano al lutto della sua famiglia.
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Roma, 11 aprile 2008
TERRITORIO
Confartigianato Lombardia partecipa
al progetto T.I.R. per la gestione
del cambiamento e della ristrutturazione delle PMI
E’ partito nei giorni scorsi il progetto “T.I.R. – Textile
Innovative Restructuring”, presentato da
Confartigianato Lombardia e finanziato dalla Direzione Generale Occupazione e Affari Sociali della
Commissione Europea, nell’ambito della linea di
finanziamento Progress, che sostiene la realizzazione di misure innovative rispetto alla gestione del
cambiamento.
Il progetto, della durata di 12 mesi, ha l’obiettivo di
identificare e definire nuovi strumenti per la gestione del cambiamento e della ristrutturazione al fine
di anticipare le crisi aziendali con particolare attenzione al settore tessile.
Attraverso la realizzazione di questo progetto
Confartigianato Lombardia, si propone infatti di
migliorare e rafforzare, su scala europea, le competenze per anticipare, preparare e sostenere il sistema delle PMI durante i processi di ristrutturazione
e riconversione.
Come ha sottolineato il Presidente Regionale di
Confartigianato Lombardia Giorgio Merletti “Attraverso la realizzazione del progetto “TIR - Textile
Innovative Restructuring”, Confartigianato Lombardia,
da sempre attenta ai problemi afferenti alle situazioni
di crisi aziendali e settoriali, sia proprie, che dei distretti in cui l’impresa artigiana opera come attore della
filiera, intende offrire al sistema associativo uno strumento realmente operativo in grado di supportare e
sostenere le imprese artigiane nella gestione dei processi di innovazione e ristrutturazione”.
“Dopo la positiva esperienza maturata con il progetto
S.E.C.T.O.R, anch’esso finalizzato alla realizzazione di misure innovative rispetto alla gestione del
cambiamento , nel quale Confartigianato Lombardia
è stata chiamata, da una parte ad esprimere la propria posizione in qualità di parte sociale, e dall’altra,
attraverso il proprio ente di formazione ELFI, nella
realizzazione del progetto stesso – continua Giorgio
Merletti - abbiamo ritenuto importante capitalizzare
le esperienze, soprattutto alla luce dei nuovi scenari
europei. Un’ Europa quotidianamente chiamata ad
affrontare i processi di ristrutturazione e riconversione
aziendali. Due aspetti di un stesso problema, che
inevitabilmente devono esser considerati e analizzati congiuntamente”.
La partnership di progetto, rappresentativa di 10 paesi europei e composta da: Confartigianato Lombardia (Capofila), Provincia di Bergamo, E.L.F.I. – Ente
Lombardo per la Formazione d’Impresa, FUNDECYT
- Distretto industriale della Regione della Extremadura
(Spagna), FUNDACJA POLASKA (Polonia), NASMB
– National Association of Small and Medium Business
(Bulgaria), Camera di Commercio Italiana per l’Ungheria, E.S.C.I – Scuola Superiore del Commercio
e dell’Industria (Francia), VOKA – Camera di Commercio del Belgio, North West Regional College (Irlanda del Nord), ACTO – Agenzia regionale di Sviluppo (Portogallo) e Romania (Agentia de Dezvoltare
Comunitaria Impregna – Bucarest), garantirà a sua
volta un effetto moltiplicatore nella diffusione dei risultati.
Partendo dalle esperienze maturate nei diversi paesi
il progetto si propone di definire un modello di intervento europeo finalizzato a migliorare le competenze
degli stakeholders (istituzioni, associazioni e imprese) in materia di anticipazione delle crisi aziendali,
nonché sostenere socialmente i processi di ristrutturazione;
incoraggiare l’innovazione e lo scambio di informazioni;
promuovere e sviluppare buone prassi.
Studi e ricerche sulla gestione delle crisi e le
turbolenze economiche verranno elaborati al fine di
migliorare quantitativamente e qualitativamente le
informazioni utili nei diversi contesti nazionali ad
anticipare, preparare ed accompagnare i processi di
ristrutturazione.
Il Presidente Giorgio Merletti nel sottolineare l’importanza della contemporanea presenza da una parte
di partner appartenenti all’Europa occidentale e centrale, e dall’altra di partner dai neo paesi Europei ha
poi aggiunto: “Il confronto consentirà di individuare
l’esistenza di elementi comuni, indicatori e
metodologie utili per anticipare le crisi industriali e i
processi di ristrutturazione così come individuare i casi
di best practises. Tutto questo nella convinzione che
è necessario il coinvolgimento di tutti i paesi europei
se si vuole trovare una soluzione e creare una strategia comune per la creazione di un mercato europeo
del lavoro” .
La comprensione e l’utilizzo sinergico di strumenti,
quali la Responsabilità sociale, il Change Management
e la Corporate Governance, consentirà dimantenere
al minimo l’impatto socialmente negativo di una
crisi, così che la ristrutturazione possa avere luogo
grazie ad una gestione economica e politica appropriata, promuovendo altresì nuovi scenari per le imprese
coinvolte.
Essendo T.I.R un progetto di disseminazione e
mainstreaming, nell’ambito dello stesso sono state
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programmate 3 conferenze internazionali: una a
Sofia (Bulgaria), una a Bruxelles (Belgio) ed una a
Milano, nel corso delle quali verranno coinvolti rappresentanze sindacali, rappresentanze delle imprese,
referenti istituzionali e decisori politici.
“Un progetto innovativo che, coinvolgendo soggetti
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pubblici e privati, mira alla creazione di modelli basati su dati, sperimentazioni e confronto dei diversi contesti territoriali, e attraverso il quale Confartigianato
Lombardia intende portare il proprio contribuito al
dialogo sviluppatosi a livello Europeo” – conclude il
Presidente Giorgio Merletti.
TERRITORIO
Assemblea Generale della Confartigianato
di Verona
Un 2008 di rilancio associativo e di rafforzamento dell’appartenenza
a Confartigianato nazionale
Un 2008 di rilancio associativo e di rafforzamento dell’appartenenza alla Confartigianato nazionale. Questo il messaggio riassuntivo che ha caratterizzato l’Assemblea Generale della
Confartigianato di Verona, Unione Provinciale
Artigiani, svoltasi lo scorso 6 aprile a Palazzo
Erbisti, sede dell’Accademia di Agricoltura Scienze e Lettere di Verona.
Oltre 200 i presenti e tra loro i rappresentanti di Enti,
Istituzioni, e realtà imprenditoriali, associative e
politiche della nostra provincia, senza dimenticare i vertici della Confartigianato regionale e nazionale.
Al tavolo dei relatori il presidente Ferdinando
Albini, affiancato dai vicepresidenti Silvano
Scevaroli e Luciano Garonzi e dal vicepresidente
vicario della Confartigianato del Veneto, Daniele
Parisotto . Dopo il benvenuto del presidente dell’Accademia, l’ingegner Galeazzo Sciarretta, ha
preso la parola il presidente Albini, per un intervento
che ha suscitato interesse e applausi di approvazione durante i passi dai toni più “accesi”.
“L’Unione Provinciale Artigiani – ha affermato
Albini – resterà se stessa, ma completerà la propria identità con uno sguardo al futuro, rimanendo
ben ancorata al solido terreno del passato. Il riferimento alla Confartigianato apparirà da oggi
nel nostro nuovo logo associativo (nell’occasione presentato ufficialmente ndr.) e rappresenterà
un completamento della nostra identità ” .
“La storia dell’artigianato siamo noi, da sempre”, questo lo slogan dell’Assemblea Generale,
con un limpido richiamo al primato associativo che
la Confartigianato ha costruito in oltre 60 anni di
storia, sia a livello nazionale che provinciale.
“La vocazione artigiana del Veneto – sono i dati for-
niti dal presidente Albini – è attestata dalle cifre:
148 mila imprese artigiane, il 29% del totale;
quattrocentoventimila addetti, la metà dei quali
lavoratori dipendenti; oltre diciassette miliardi e
mezzi di euro di reddito prodotto, un quarto
dell’export regionale. Indicatori che pongono il
Veneto al secondo posto tra le regioni d’Italia per
importanza dell’artigianato. Per quanto riguarda la
nostra provincia, mi limito a ricordare che le imprese artigiane attive nel 2007 sono risultate essere
29.473. In questo contesto, il ruolo delle associazioni di categoria e della Confartigianato in particolare, è stato fondamentale”.
Non sono mancati accenni ad un diffuso sentimento
di preoccupazione che sta pervadendo il sistemaPaese, a causa della difficile congiuntura economica che si riflette con effetti molto più visibili nelle
aree che sono anche le più produttive. “Dovremo
continuare a vigilare – ha affermato il presidente
della Confartigianato di Verona - e a batterci per
costruire condizioni favorevoli alla creazione di
lavoro e alle potenzialità delle piccole imprese.
Puntiamo ad aumentare la forza dei nostri ‘numeri’ per incidere sulle scelte di politica economica,
per creare un ambiente legislativo, infrastrutturale,
culturale più adatto ai piccoli imprenditori”.
Un mondo produttivo che a livello nazionale chiede “uomini”: 71 mila i posti disponibili, con particolare riferimento ad una carenza di falegnami,
meccanici, sarti e parrucchieri. “Sosteniamo la
formazione professionale – ha invitato Albini -,
l’apprendistato, la cultura tecnica e quel sapere
artigianale che è alla base della vincente creatività italiana”.
Tra gli altri temi affrontati nel discorso del presidente, le difficoltà legate agli aumenti delle tariffe,
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dell’energia elettrica (che i piccoli imprenditori italiani pagano il 22,6% in più rispetto ai colleghi
dell’Unione Europea), le dinamiche salariali e
retributive che fanno perdere progressivamente
potere d’acquisto, la sicurezza nei luoghi di lavoro
(con la condanna della nuova normativa in materia), la pressione fiscale.
“Non possiamo esimerci dal constatare – sono
state le parole di Albini – che la nostra Assemblea
cade ad una settimana esatta dalle elezioni politiche e, per alcuni Comuni, dal rinnovo dei consigli
comunali. La nostra speranza è che il nuovo Governo nazionale che si andrà a formare si dia come
obiettivo primario la crescita economica. Senza
crescita aumentano i problemi e le tensioni sociali. Come artigianato stiamo toccando il fondo a forza
di doverci confrontare con sempre nuove difficoltà
e paletti, con accuse e provvedimenti penalizzanti e strumentali. Tradizionalmente la nostra
Confartigianato si è sempre mantenuta
equidistante dalle diverse forze politiche: l’unico
invito che posso rivolgere è quello di andare a votare
e di valutare bene le persone, scegliendo chi veramente possa offrire garanzie di rappresentanza
per il nostro mondo artigiano”.
A seguire è intervenuto l’Assessore provinciale Alberto Martelletto, in rappresentanza del presidente della Provincia Elio Mosele, che ha confermato
lo stretto rapporto di collaborazione con il mondo
associativo dell’imprenditoria locale, auspicando
che “lo scenario politico cambi per migliorare”.
Molto atteso il discorso del sindaco di Verona,
Flavio Tosi, il quale ha preso spunto dall’intervento
del presidente Albini per sottolineare la
faragginosità dell’apparato pubblico, “del quale,
per fare un esempio – ha affermato -, il parcheggio
in costruzione in piazza Viviani ne è il monumento. Un’opera bloccata dalla lentezza dei procedimenti governati da leggi e norme che seguono una
logica di ‘elefantiasi burocratica’. Per quel che
riguarda la congiuntura economica, il nostro sistema produttivo è sempre riuscito a rispondere. L’artigiano è fatto così: si rimbocca le maniche e lavora qualche ora in più, ma il gioco al massacro non
può funzionare all’infinito e in questo momento ci
stiamo avviando verso il punto di rottura. Ora
servono interventi strutturali, non si può continuare a lasciare che i cittadini si arrangino”.
Un pensiero condiviso anche dal presidente della
Camera di Commercio, Fabio Bortolazzi , il quale
ha ricordato la propria vicinanza al mondo impren-
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ditoriale di piccole dimensioni, con un interessante riassunto dei diversi problemi che stanno contribuendo a frenare la crescita del Paese: dalla crisi
dell’Alitalia agli attacchi ingiustificati al made in
Italy, dall’assalto delle esportazioni cinesi ai tassi d’interesse ormai insostenibili. “Il lavoro è un
valore – ha affermato Bortolazzi – e non può essere considerato una colpa. L’impresa manipolata
dalla finanza non è la nostra impresa, fatta di gente
che ci mette la faccia e la schiena, che rischia di
suo e non viene in nessun modo aiutata. I nostri
piccoli imprenditori da soli non ce la fanno più: ci
devono credere, ma devono anche fare in modo che
chi ci governerà recepisca i loro disagi e le loro
esigenze. Non c’è più molto tempo, se non vogliamo che l’Italia diventi un paese destinato al declino”.
A seguire l’intervento del vicepresidente vicario
della Confartigianato del Veneto, il veronese Daniele Parisotto , chiamato a rappresentare la Confederazione regionale dopo le dimissioni del presidente Vendemiano Sartor, candidatosi alle prossime elezioni politiche assieme al collega Walter
Dalla Costa (presidente dell’UPA di Padova), entrambi presenti in sala.
Dopo l’intervento di Sebastiano Zanolli , manager
affermato di una delle più prestigiose marche italiane del settore abbigliamento e relatore di successo sul fronte motivazionale, nel quale sono stati
presentati alcuni interessanti spunti di riflessione
sul tema dell’artigiano e i nuovi paradigmi socioeconomici, sul leggio della splendida sala conferenze finemente affrescata si sono alternati il
vicepresidente nazionale di Confartigianato,
Gianmaria Rizzi , e i due candidati artigiani alle
prossime elezioni, Vendemiano Sartor e Walter
Dalla Costa .
In chiusura di Assemblea, le varie autorità presenti
si sono prestate a premiare gli artigiani benemeriti
che da 30 anni e oltre rinnovano la loro fiducia nella
Confartigianato di Verona.
Un riconoscimento particolare, infine, è stato riservato per gli artigiani che hanno contribuito alla realizzazione della “Culla salva bebè”, recentemente inaugurata presso il Tempio Votivo di fronte alla
stazione di Porta Nuova. “Il loro lavoro – ha detto
Albini – è stato fondamentale per la costruzione di
quello che vorrei definire uno ‘strumento di civiltà’, che ci auguriamo possa salvare molti neonati
altrimenti destinati a venire lasciati per strada o in
qualche cassonetto”.
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TERRITORIO
Franco Frattini ospite del Direttivo
di Confartigianato Pordenone
Abbassamento dell’imposizione fiscale, riduzione del
livello di burocratizzazione e agevolazioni per le imprese: questi i temi affrontati dal ViceCommissario
dell’Unione europea, Franco Frattini, nel corso dell’incontro con il consiglio direttivo di Confartigianato
Pordenone, svoltosi nella sede dell’associazione. La
seconda carica europea, accompagnata da Isidoro
Gottardo e Manlio Contento, è stata ricevuta dal presidente della maggiore associazione di rappresentanza della categoria, Silvano Pascolo, e dall’intera dirigenza, in un clima cordiale e di proficuo scambio. Ad
aprire gli interventi, lo stesso numero uno di
Confartigianato Pordenone, il quale ha ricordato le 8
mila imprese dislocate nel territorio provinciale, la
metà delle quali iscritte alla nostra associazione».
Successivamente Pascolo ha affrontato il tema dell’eccessiva burocrazia «non ne possiamo più», e della
riduzione del numero di nuove imprese «significa che
non c’è più interesse nell’avviare un’attività artigianale, a causa delle numerose problematiche». In
merito al futuro, il presidente dell’associazione di categoria ha auspicato «un maggior ascolto verso le nostre
richieste da parte del governo che verrà: è assolutamente
necessario un repentino cambio di marcia».
Frattini, dal canto suo, ha ribadito come la lotta all’eccessiva burocratizzazione sia «un impegno preciso
della Comunità europea. Dal 2011 contiamo di avviare definitivamente il progetto “Un’impresa in un giorno”, che consentirà agli imprenditori di avviare un’attività in ventiquattro ore». Il vicecommissario europeo
ha poi spiegato le modalità di attuazione del progetto.
«Tale iniziativa – ha sottolineato – è concretizzabile
attraverso la canalizzazione delle procedure e
l’informatizzazione delle domande».
Frattini ha poi spostato l’attenzione sul decreto legge
in materia di sicurezza sul lavoro predisposto dal
governo Prodi. «E’ sbagliato – ha affermato – per due
motivi. In primo luogo perché è stato condizionato
dalle posizioni dell’estrema sinistra; secondariamente,
non risolve il problema, in quanto non serve introdurre ulteriori controlli e multe per i titolari delle aziende».
Il dibattito tra l’esponente della Commissione europea
e i componenti del direttivo hanno quindi chiuso l’incontro.
TERRITORIO
Made in Italy fatto in Tunisia.
Confartigianato Pistoia: “Vergognosa sentenza
del Tribunale di Livorno”
“Una vera e propria vergogna. Un colpo basso all’economia locale. Ma, soprattutto, la dimostrazione di un
profondo disinteresse per la tutela dei lavoratori e dei
consumatori”.
E’ il giudizio lapidario di Massimo Donnini, presidente di Confartigianato Pistoia, che, dando voce alle centinaia di tessitori e maglieristi del distretto, interviene
sulla recente sentenza del tribunale di Livorno che ha
assolto l’imprenditore pratese Renzo Grazzini, titolare
del Gruppo Sartoriale, dall’accusa di aver messo in
commercio prodotti industriali con marchi mendaci.
I capi fatti realizzare in Tunisia dall’azienda e importati in Italia con l’etichetta “fabric made in Italy” (cioè,
tessuto fatto in Italia) erano stati intercettati alla
dogana ed erano stati bloccati, in considerazione del
fatto che l’etichettatura poteva trarre in inganno il
consumatore.
Ma tutto è finito in una bolla di sapone, perché in
tribunale, si è detto che il tessuto era realmente italiano e che comunque si può parlare di made in Italy
purché tessuto e modello siano italiani, anche se il
confezionamento viene fatto all’estero.
“Gli artigiani - afferma Donnini - sono indignati da
questo tipo di tesi con la quale la magistratura legalizza l’uso di marchi che, piaccia o no, di fatto ingannano i consumatori. Oltretutto, si tratta di una
delegittimazione vera e propria del lavoro svolto dall’Agenzia delle dogane, che vede vanificare l’efficacia dei controlli sulle merci importate”.“Sono anni conclude Donnini - che ci battiamo contro la concorrenza sleale che viene dai paesi a basso costo di
manodopera e che sta mettendo in ginocchio le nostre
imprese. Dare ragione a chi delocalizza significa
avallare lo sfruttamento dei lavoratori che, in quei
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paesi, vengono sfruttati, sottopagati e non hanno
alcuna garanzia. Ma significa anche fregarsene della
salute dei consumatori, perché una sentenza come
quella di Livorno crea un precedente gravissimo, che
apre le porte ad altre sentenze analoghe che potreb-
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bero, domani, riguardare ingredienti dei prodotti alimentari, componenti dei giocattoli e colorazione dei
tessuti, mettendo a serio rischio la salute degli acquirenti. Ora più che mai occorre una regolamentazione
stringente per il made in Italy”.
TERRITORIO
Bioedilizia, Confartigianato Lombardia
sigla il Protocollo d’intesa
proposto da Regione Lombardia
E’ stato siglato il tanto atteso Protocollo d’Intesa con la Regione Lombardia sulla bioedilizia.
Il documento “Edilizia sostenibile, uso razionale
dell’energia e certificazione energetico-ambientale degli edifici” è stato firmato nei giorni
scorsi dagli assessori lombardi Domenico
Zambetti (Artigianato e Serivizi) e M a s s i m o
Buscemi (Reti, Servizi di Pubblica Utilità e Sviluppo sostenibile) ottenendo il consenso unanime,
oltre a quello di Confartigianato, di tutte le categorie (AGCI, ANCE, Confcooperative, CNA, CASA,
CLAAI, Legacoop), interessando anche CNR e
Politecnico .
“La responsabilità verso la tutela dell’ambiente ha dichiarato l’Assessore Zambetti - in particolare della qualità dell’aria ci sollecita ad azioni incisive per ridurre complessivamente la nostra dipendenza energetica dai combustibili fossili che attualmente coprono più del 70% del fabbisogno e che
determinano oltre il 90% delle emissioni di gas
inquinanti e climalteranti”. “Un edilizia bio-sostenibile quindi - ha commentato Buscemi - che significa edifici progettati con un corretto inserimento
paesistico, a ridotto impatto ambientale, con risparmio dei consumi di energia e con un comfort
abitativo più elevato” .
“L’obiettivo primario del Protocollo d’Intesa - ha sostenuto il Presidente di Confartigianato Lombardia Giorgio
Merletti - è quello di migliorare la qualità dell’aria mediante la diffusione dei principi della sostenibilità ambientale ed attraverso l’aggiornamento della competenza
degli operatori professionali ed imprenditoriali del settore delle costruzioni”.
Il nuovo programma prevede inoltre l’attuazione di strategie condivise e complementari anche per l’intero
settore dell’edilizia civile, lungo 4 aree d’intervento:
1.
2.
3.
4.
repertorio : messa a punto di un repertorio di
“Edilizia Sostenibile” in ambito di
Bioedilizia, Bioarchitettura, Architettura
Bioclimatica, Edilizia Eco-compatibile a
basso impatto ambientale e forte risparmio
energetico come strumento nel quale convogliare e dal quale diffondere le esperienze
più significative;
informazione : realizzazione di campagne
informative puntuali volte all’illustrazione dei
vantaggi economici, ambientali, di salubrità,
comfort e qualità abitativa di una scelta
matura e qualificata in termini di risparmio
energetico, riduzione delle emissioni inquinanti e tutela dell’ambiente;
formazione : creazione di una ‘filiera’
formativa con l’istituzione di specifici percorsi di istruzione e formazione professionale di
secondo ciclo, di istruzione e formazione
tecnica superiore e di aggiornamento continuo;
normativa per il governo del territorio : redazione di un documento su “indirizzi e criteri per l’incentivazione al riutilizzo delle aree
urbane compromesse attraverso la promozione dell’edilizia sostenibile”; definizione di
linee guida per l’autorizzazione di impianti
energetici alimentati con fonti rinnovabili per
l’uso civile e la riqualificazione del patrimonio di Edilizia residenziale pubblica; l’approvazione del marchio di sostenibilità degli edifici stessi; utilizzo di un fondo finalizzato al
perseguimento dell’efficienza energetica nel
settore delle costruzioni edilizie e al sostegno alla riqualificazione energetica degli edifici.
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TERRITORIO
Andrea Di Vincenzo nuovo Segretario
dell’Associazione Artigiani di Caltanissetta
Andrea Di Vincenzo è il nuovo Segretario dell’Associazione Artigiani della Provincia di Caltanissetta. Lo
ha nominato la Giunta Esecutiva dell’Associazione
nissena presieduta da Tarcisio Beniamino Sberna. La
nomina è stata successivamente ratificata dal Con-
siglio Generale. Andrea Di Vincenzo è entrato a far
parte dell’Associazione di Caltanissetta circa due anni
fa, nell’ambito del ‘Progetto Sicilia’ promosso da
Confartigianato per favorire l’ingresso di ‘agenti di
sviluppo associativo’ nelle Associazioni siciliane.
TERRITORIO
Artigiani friulani: preoccupano
i dati della IV indagine congiunturale.
Peggiora il quadro di riferimento,
ma l’occupazione tiene
Una doppia tensione attanaglia gli artigiani friulani: da
un lato l’incremento dei costi produttivi e dall’altro l’allungamento dei tempi di pagamento da parte della clientela. Nonostante ciò le imprese con più di dieci dipendenti crescono, aumentano le esportazioni anche se
riducono gli investimenti. Sta in questa istantanea la
situazione dell’artigianato della provincia di Udine
emersa della IV indagine congiunturale elaborata dall’Ufficio studi di Confartigianato sulla base di 612 interviste
ad altrettante imprese che rappresentano il 4% delle oltre
15.000 aziende artigiane attive nella provincia, presentata oggi in una conferenza stampa dal presidente di
Confartigianato Carlo Faleschini, dal direttore Gian
Luca Gortani e dal responsabile dell’Ufficio Studi Nicola Serio alla presenza dell’assessore regionale alle
attività economiche e produttive Enrico Bertossi. “E’
evidente la situazione di sofferenza del comparto, importante per l’economia del Fvg e del Paese ma sono
confortanti i dati sulle imprese oltre i 10 dipendenti, quelle
più strutturate, che crescono nei fatturati e nell’export,
stabili se non i crescita negli addetti. Il che vuol dire che
come Regione non abbiamo sbagliato a sostenere i
processi di crescita dimensionale delle imprese”.
Ma il quadro per le imprese artigiane più piccole è preoccupante. “ Il rialzo dei costi energetici e la crescita
dei prezzi praticati dai fornitori comprimono i margini
aziendali - spiega Carlo Faleschini - . L’indebitamento
bancario aumenta di pari passo con il ritardo nei pagamenti da parte dei clienti, con l’effetto di scaricare ulteriori costi sulle aziende.
“Gli artigiani – ha aggiunto Gortani – sono sottoposti a
pressioni competitive sempre più forti e giudicate sovente come sleali, ma che resistono con tenacia e dimostrano, ancora una volta, una notevole capacità di con-
trapporsi alla congiuntura negativa, a tutto vantaggio
dell’intero sistema economico. Se nella seconda metà
del 2007 gli artigiani più strutturati – ha aggiunto Gortani
- hanno addirittura registrato crescite di fatturato, ordinativi e produzione ed hanno aumentato di conseguenza l’occupazione, non l’hanno affatto ridotta quelli – e
sono la maggioranza – che al contrario hanno subito una
flessione nella domanda e nella produzione”. Si tratta
di una “vischiosità positiva”: quando le cose vanno
bene, gli artigiani creano subito lavoro e quando vanno
male tengono duro e aspettano tempi migliori, senza
licenziare e scaricare costi sociali sul sistema economico. Ma per quanto potranno resistere? “Forse non per
molto – dice ancora Gortani - almeno a giudicare dalle
previsioni sull’andamento dell’economia regionale e
nazionale. Anzi, sono proprio le aziende artigiane che
hanno segnato i risultati migliori negli ultimi sei-dodici
mesi ad essere le più pessimiste sul futuro andamento
economico, soprattutto per quello nazionale mentre i
giudizi sono più positivi per la dimensione regionale. Le
ripercussioni di questo clima di preoccupazione si fanno già sentire: soltanto il 19% delle imprese artigiane
friulane ha realizzato investimenti produttivi nella seconda metà del 2007, il 3,2% in meno rispetto allo stesso
periodo del 2006. Per invertire questa tendenza occorrono cambiamenti tempestivi e rilevanti: il recupero di
una situazione di governabilità e di capacità decisionale da parte delle istituzioni, subito dopo il confronto
elettorale; la riduzione della pressione fiscale che grava sulle famiglie e le imprese; la rapida riduzione dei
sovracosti burocratici ed amministrativi; il rilancio delle
liberalizzazioni e l’apertura di molti mercati bloccati.
Cambiamenti, questi, che si possono realizzare in tempi abbastanza brevi, dando segnali decisi e concreti.
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Roma, 11 aprile 2008
TERRITORIO
E’ scomparso Vincenzo Di Rocco, Segretario
della Confartigianato Abruzzo
E’ scomparso improvvisamente nei giorni scorsi Vincenzo Di Rocco, Segretario di Confartigianato Abruzzo e di Confartigianato Artigianato Pescarese.
Di Rocco è stato stroncato da un malore durante un
incontro organizzato dall’Associazione di Pescara con
i candidati sindaco, di fronte ad una platea di oltre 150
persone.
Di Rocco aveva computo 70 anni pochi giorni fa e ha
dedicato oltre metà della sua esistenza a
Confartigianato dove era entrato nel 1972, prima come
Segretario provinciale e poi regionale.
“Con Vincenzo Di Rocco – sottolinea il Segretario
generale di Confartigianato Cesare Fumagalli – perdiamo un instancabile ed appassionato animatore
dell’associazionismo artigiano abruzzese. E’ un
dolorosissimo lutto per Confartigianato e per il mondo dell’artigianato a cui Di Rocco aveva dedicato tutte
le sue energie e la sua lunga attività professionale”.
Il Presidente di Confartigianato Giorgio Guerrini, i
Vicepresidenti Gianmaria Rizzi, Francesco Sgherza,
Tullio Uez, il Segretario generale Cesare Fumagalli lo
ricordano con affetto e con profondo dolore partecipano al lutto della famiglia e si uniscono al cordoglio
della Confartigianato Abruzzo.
TERRITORIO
Confartigianato Benevento a confronto
con il Sen. Mino Izzo
La Confartigianato Benevento ha incontrato nei giorni scorsi il senatore Mino Izzo, candidato presidente
della Provincia. Si tratta del primo di una serie di
“contatti” che Confartigianato intende avviare per far
conoscere alla parte politica le richieste e le aspettative del mondo delle piccole imprese, nonché per approfondire i programmi dei vari candidati.
I lavori sono stati aperti da una lunga relazione del
presidente provinciale e regionale Antonio Campese,
che ha illustrato i contenuti del documento “Una
Provincia con i piedi a terra”, risultato degli studi sul
territorio e delle proposte di Confartigianato.
«La prima richiesta che ci sentiamo di fare - ha esordito
Campese - in un momento di grave disagio provinciale, è che la concertazione non sia una audizione
postuma ma che si chieda lealmente il nostro umile
apporto ex ante e non un avallo ex post. Su questo
ci sentiamo di ribadire la necessità di un cambio di
metodo, nella convinzione che la falsa rappresentanza porti le istituzioni a perseguire politiche non adeguate alla realtà e non valorizzi il lavoro quotidiano di
chi con trasparenza opera da anni, organizzando la
propria rappresentanza sul territorio attraverso azione concrete e reale interazione con esso. Troppe sono
le sigle al servizio di pochi salotti, nel migliore dei casi,
Noi, invece, siamo la Confartigianato Imprese del
Sannio, ossia la più grossa è cospicua aggregazione
di piccole e medie imprese non agricole esistente sul
territorio e su questo sfido chiunque a dimostrare il
contrario. Pertanto rivendico a nome dell’associazio-
ne che ho l’onore di guidare, oggi più che mai, un
giudizio critico su quanto i candidati mettono in campo per poi fare sentire il nostro conforto, quello delle
nostre famiglie e delle nostre comunità se ci sentiremo convinti della concretezza delle politiche di sostegno e sviluppo che si intendono mettere in campo. Le
26.781 ditte individuali invece di politiche satellitari
avrebbero avuto bisogno di un serio sostegno al credito, ma nulla è stato fatto al di là delle promesse in
fase di concertazione postuma. Non credo che le 919
snc o le 925 sas e neanche le 2.126 srl sannite abbiamo un equo rapporto con il credito. Basta guardare
la semplicità di interventi fatti altrove per realizzare
l’assenza di una politica del credito nella provincia
sannita e la colpa non è esclusivamente della Provincia, ma anche di un altro ente che ha latitato, ossia
la Camera di Commercio».
Oggi - ha proseguito Campese - recuperare non è facile
perchè non s’improvvisano politiche di crescita del
territorio, né si recupera per legge o per decreto;
occorre perseverare sul territorio facendone crescere culturalmente gli attori, in questo caso banche ed
imprese”. “Saremmo lietissimi di pagare le tasse se
le stesse – ha concluso il presidente regionale di
Confartigianato - si tramutassero in servizi in finanza
di sviluppo. La realtà è che la dinamica “grossa impresa – lavoro” è inesistente nel Sannio; sono invece
fiorite politiche di sperpero miliardarie che non hanno
avuto impatto occupazionale, mentre invece strumenti
diffusi a misura d’impresa e nel rispetto della reale
Roma, 11 aprile 2008
dinamica offerta/domanda di lavoro, (tirocini formativi) hanno avuto un impatto occupazionale enorme,
diffuso e libero ad un costo irrisorio in confronto alle
politiche innanzi citate. Siamo fautori della “disuguaglianza di merito”, convinti che i deboli vadano concretamente aiutati ma che non vadano confusi con i
meritevoli che vanno premiati ed incentivati; siamo per
trasmettere realmente la cultura d’impresa,la
valorizzazione del rischio, la libera iniziativa, lo spirito di concorrenza e di innovazione, la passione tipicamente artigiana per la qualità, per il lavoro a regola d’arte. Per fare questo occorre innalzare la qualità della formazione, prevedere ed attuare efficaci
norme di alternanza scuola/lavoro potenziando un
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contratto ad alto contenuto formativo quale l’apprendistato».
Il senatore Izzo, dal canto suo, acquisito il documento di Confartigianato, ha illustrato a larghi tratti il suo
programma di governo. «E’ evidente che ci sono punti
di contatto, non fosse altro perché la mia coalizione
vuole tenere per davvero i piedi ben piantati a terra,
senza rincorrere programmi che di valido hanno solo
la fantasia profusa per scriverli. Una volta approfondite le tematiche proposte dalle piccole imprese e dagli
artigiani, daremo risposte concrete a problemi concreti».
All’incontro ha partecipato anche il consigliere regionale Mario Ascierto Della Ratta.
TERRITORIO
Confartigianato Chieti rafforza la sua presenza
con l’apertura della nuova sede a Lanciano
Dal mese di marzo la Confartigianato Chieti rafforza
la propria presenza sul territorio con l’apertura di un
nuovo ufficio a Lanciano. La nuova sede zonale si è
resa indispensabile a seguito della forte richiesta di
assistenza riscontrata da parte delle imprese operanti
nel territorio Sangro-Lancianese. Le imprese troveranno nei locali di Via Del Mancino al n. 54 personale
qualificato pronto ad ascoltare ed a risolvere ogni tipo
di esigenza e di problematica, dall’assistenza fiscale alla formazione professionale, dai finanziamenti
agevolati agli adempimenti in materia di sicurezza nei
luoghi di lavoro. Inoltre l’ufficio sarà operativo per tutti
i cittadini come Patronato e Sportello CAAF, in vista
dei prossimi adempimenti fiscali e per ogni tipo di
richiesta pensionistica.
Commenta il direttore Giangiulli: “La nuova sede di
Lanciano si va ad aggiungere alle sedi già operative
di Vasto e Giuliano Teatino e completa così la presenza sul territorio del Sistema Confartigianato Chieti”.
Continua Giangiulli: “il personale altamente competente ci permetterà di dare risposte in tempi rapidi e
qualificate alle imprese ed a tutti i cittadini del
comprensorio lancianese”. Il nuovo ufficio è situato
in Via Del Mancino n. 54 tel. e fax. 0872/700315 email:[email protected] – Responsabile:
Luana Iezzi.
TERRITORIO
Gli imprenditori che hanno saputo creare lavoro
Un convegno della Confartigianato a Osimo. Mario Baffetti è stato eletto Presidente
Grande partecipazione ad Osimo presso il Teatro La
Nuova Fenice per il convegno della Confartigianato su “politiche del lavoro, apprendistato e formazione”. Ad aprire
i lavori il sindaco di Osimo Dino Latini che ha elogiato il
modello di Ancona sud, un distretto plurisettoriale dove
gli imprenditori hanno saputo fare sistema.
Il primo cittadino ha toccato anche i temi della pressione fiscale, dell’eccessivo carico burocratico, della necessità di guardare ad un futuro di professionalità, crescita, innovazione.
Il Presidente della Confartigianato provinciale di
Ancona Valdimiro Belvederesi ha ricordato che
quasi il 22% delle imprese artigiane della provincia di
Ancona ha sede in questa area.
A queste aziende, ha detto il Segretario della
Confartigianato provinciale di Ancona Giorgio
Cataldi, nonostante le difficoltà, si deve la gran parte
dell’occupazione.
Un patrimonio che va difeso, tutelato, sostenuto e non
certo vessato come si sta facendo con un fisco iniquo, una burocrazia imperante, tasse e balzelli che
scoraggiano l’attività.
Riccardo Giovani, direttore della Direzione Relazioni Sindacali di Confartigianato nazionale, ha ricordato la stagione di rinnovi contrattuali che hanno riguardato negli ultimi mesi, diverse categorie artigiane. E’
stata inoltre introdotta la disciplina dell’apprendistato professionalizzante. Una novità di grande importan-
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za che conferma positivamente l’impegno per un
istituto qualificante e peculiare dell’artigianato, sia per
la durata della formazione sia per le nuove prestazioni garantite all’apprendista.
Sull’apprendistato però grava dallo scorso anno una
ingiusta contribuzione introdotta con la finanziaria. La
Confartigianato peraltro lamenta la penalizzante formazione in aula fatta agli apprendisti che, così come
viene svolta ora, non assolve ad alcuna funzione. E
su questo tema sono intervenuti anche molti imprenditori presenti.
E’ stata inoltre ricordata la specificità del modello
contrattuale dell’artigianato, definito con Cgil, Cisl
e Uil nel 2006: prevede che eventuali aumenti legati
alla produttività possano essere distribuiti solo a livello della contrattazione regionale.
Al convegno hanno preso parte anche Stefano
Mastrovincenzo, segretario provinciale della Cisl che
ha più volte ribadito il ruolo dell’apprendistato e il dott.
Terzoni, responsabile della formazione per conto della
Roma, 11 aprile 2008
Regione Marche, che ha ricordato gli interventi fatti
e quelli in programma per il lavoro e la formazione
continua degli imprenditori e dei loro collaboratori.
La formazione dei dipendenti è considerata “un’arma
strategica” dai piccoli imprenditori.
Emerge sempre più la volontà delle imprese di investire nelle risorse umane e qualificate valutandole
determinanti per lo sviluppo della loro competitività.
La qualificazione del personale rappresenta un requisito sempre più importante per poter operare in un
contesto mutevole e complesso. In tal senso la formazione risulta un fattore decisivo per consentire
anche alle micro e piccole imprese di governare le
complessità, sfruttare le occasione e per fronteggiare l’accentuata concorrenza internazionale.
Al termine del convegno si è provveduto al rinnovo
della cariche: Mario Baffetti è stato eletto presidente
della Confartigianato di Osimo. A seguire il taglio del
nastro della rinnovata sede della Confartigianato di
Osimo in Via Marco Polo.
TERRITORIO
Un successo il concorso di idee “Il legno aiuta a crescere”
Le idee degli studenti friulani diventeranno
giocattoli di legno
Una iniziativa di Confartigianato Udine nell’ambito di ‘Innovarèimpresa’
Hanno aderito 63 studenti dell’ultimo biennio di
studi di 4 istituti al concorso di idee “Il legno aiuta
a crescere” indetto da Confartigianato Udine nell’ambito del “progetto giocattoli”, che prevede la
realizzazione di giocattoli e complementi d’arredo
educativi in legno. Su quaranta proposte presentate dagli studenti degli istituti statale d’Arte “E.
Galvani” di Cordenons e “M. Fabiani” di Gorizia,
dall’istituto professionale di Stato per l’Industria e
l’Artigianato (I.P.S.I.A.) “A. Mattioni” di S. Giovanni al Natisone e dal liceo scientifico “G.Oberdan”
di Trieste sono stati selezionati tre progetti da una
giuria composta da figure appartenenti al mondo
dell’imprenditoria, della psicologia e del design,
progetti che saranno utilizzati da cinque aziende
artigiane insediate nel Distretto della Sedia della
provincia di Udine, operanti nel settore della produzione di mobili in legno. Ha vinto il primo premio
il progetto “La scatola dei legni sonanti” Vanja
Macovaz, studente del liceo scientifico
“G.Oberdan” di Trieste;, il secondo premio è stato
assegnato al progetto “Tra le nuvole” proposto da
Matteo Castagnaviz, Luca Gregorat, David
Passalenti, Rosa Piantedosi e Riccardo Sterni,
studenti dell’Ipsia “A. Mattioni” di S. Giovanni al
Natisone; il terzo premio è stato vinto dal progetto
“Tris figure” ideato da Vanessa Festini Cucco, studentessa dell’Istituto Statale d’Arte “M. Fabiani ”di
Gorizia. “Ci auguriamo che quest’iniziativa sia la
prima di altre collaborazioni” ha detto Cristina Zanello,
portavoce del cluster d’imprese che ha promosso il
concorso di idee durante le premiazioni che si sono
svolte all’Ipsia di S. Giovanni al Natisone
Sono stati menzionati dalla giuria altri tre progetti:
“Orme” presentato da Erica Gimona dell’Istituto
Statale d’Arte “M. Fabiani”di Gorizia; “Scherzo”
proposto da Gianmaria Lorenzon dell’Istituto Statale d’Arte “E. Galvani”di Cordenons (Pn) e “Nelly”
progetto di gruppo ideato da Patrik Dal Mas e Luigi
De Sica sempre dell’Istituto d’Arte di Cordenons.
Le aziende, supportate da Confartigianato Udine e
dal borsista di ricerca nell’ambito del progetto
InnovarèImpresa, stanno ora valutando diverse
idee con la volontà di produrre alcuni prototipi e poi
realizzare prodotti di alta qualità.
Il progetto giocattoli nasce da una ricerca di mercato fatta svolgere da Confartigianato Udine sul
settore del giocattolo educativo in Italia. Dall’inda-
Roma, 11 aprile 2008
gine è emerso un elevato interesse di una fascia
di consumatori verso i giocattoli pedagogici e i
complementi d’arredo educativi, nonché la possibilità di inserimento per nuove realtà produttive a
condizione che i prodotti realizzati abbiano una
componente importante di design ed un’elevata
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qualità dei materiali e delle tecniche costruttive.
La scelta del legno è motivata dal crescente interesse del mercato per l’utilizzo di materiali naturali ed
ecosostenibili e ciò si rifletterà anche sull’utilizzo di
vernici e tinte atossiche o sul mantenimento del legno allo stato naturale.
TERRITORIO
Giornata di donazione del sangue a Bari
organizzata da Giovani Imprenditori
e Donne Impresa di Confartigianato
Si è tenuta sabato 5 aprile la “ Giornata di donazione sangue ”. Un’iniziativa organizzata da Giovani Imprenditori e Donne Impresa di
Confartigianato Bari insieme alla Camera di Commercio di Bari, l’Assessorato ai servizi sociali del
Comune di Bari e la Banca di Credito Cooperativo
di Bari.
Obiettivo dell’iniziativa, sensibilizzare l’opinione
pubblica su una tematica sociale importante per la
vita. Donare il sangue infatti, è un gesto di solidarietà, che non comporta rischi, ma benefici al corpo
e alla mente.
Importante è stata la partecipazione attiva della
FIDAS. Presso la sede Federazione Italiana Associazioni Donatori Sangue, infatti, donatori, abituali e non, hanno compiuto un gesto prezioso per
tante persone.
All’iniziativa sono intervenuti il vice presidente
dell’UPSA Confartigianato Bari, Pietro Pupilla, il
presidente
comunale
Donne
Impresa
Confartigianato Levi Marici e il presidente regionale Giovani Imprenditori, Leo Pellicani .
IMPRESA ARTIGIANA On Line – Quotidiano della Confartigianato Imprese
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Direttore responsabile: Lorenza Manessi
Tel. 06-70374411- 402 fax 06-70452293 e-mail [email protected]
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