Rassegna Stampa 18 agosto 2016

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Rassegna Stampa 18 agosto 2016
CSV FC ­ ASSIPROV
Giovedì, 18 agosto 2016
CSV FC ­ ASSIPROV
Giovedì, 18 agosto 2016
Prime Pagine
18/08/2016 Prima Pagina
1
Corriere di Romagna (ed. Forli)
18/08/2016 Prima Pagina
2
Il Resto del Carlino (ed. Forli)
ambiente e protezione civile
18/08/2016 Corriere di Romagna (ed. Forlì­Cesena) Pagina 5
3
Notte Verde Concorso del Wwf dedicato all' acqua
18/08/2016 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 7
4
Wwf, un concorso nella Notte Verde
18/08/2016 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 12
5
L'ESCURSIONE SERALE
18/08/2016 La Voce di Romagna Pagina 12
6
Ambiente Conclusa la sistemazione dell' area per le visite guidate, ora il
csv e scenario locale
17/08/2016 Cesena Today
7
Bora, Festa di Mezza Estate rimandata al 2 settembre
17/08/2016 Cesena Today
8
Un ombrellone per un sensore: iniziativa in spiaggia per aiutare i bambini...
18/08/2016 Corriere di Romagna (ed. Forlì­Cesena) Pagina 5
PIERO GHETTI
«Abbiamo il dovere di accogliere i profughi»
18/08/2016 Corriere di Romagna (ed. Forlì­Cesena) Pagina 29
12
Incidente a Diegaro: coppia in ospedale
18/08/2016 Corriere di Romagna (ed. Forlì­Cesena) Pagina 37
13
Ombrelloni per beneficenza contro il diabete
17/08/2016 Forli 24 Ore
15
Tippest, Cooperativa Bagnini Cesenatico e Diabete Romagna lanciano l'...
18/08/2016 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Pagina 2
ANDREA ALESSANDRINI
«I nostri profughi? Si sono integrati bene»
18/08/2016 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Pagina 3
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Centri di smistamento
18/08/2016 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Pagina 7
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Ultras Grif va in cerca del riscatto Ma Uppupa Spritz promette bagarre
18/08/2016 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 1
21
L' ULTIMA BEFFA DURANTE LE LITI
18/08/2016 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 4
22
«Sì, il problema c' è Dobbiamo strapparli alla...
18/08/2016 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 19
10
MILENA MONTEFIORI
«Il rischio: accattonaggio e prostituzione»
18/08/2016 La Voce di Romagna Pagina 10
23
24
Un evento da 6 milioni di euro
18/08/2016 La Voce di Romagna Pagina 34
26
Ultras Grif è la favorita nel clou dei tre anni
salute e assistenza
18/08/2016 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Pagina 11
28
La maglietta del Campionato Europeo fa bene alla Fattoria dell'...
volontariato
18/08/2016 Avvenire Pagina 7
DANIELA FASSINI
Migranti, si teme nuova ondata
18/08/2016 Corriere della Sera Pagina 2
31
«Affidare ai profughi lavori utili»
18/08/2016 Corriere della Sera Pagina 2
ANTONIO RICCHIO
I rifugiati assunti dai Comuni calabresi E La Spezia li arruola per le...
18/08/2016 Italia Oggi Pagina 2
Quest' anno un Meeting diverso, privo cioè dei soliti ammiccamenti...
17/08/2016 Redattore Sociale
"Agevolanday", la festa dei ragazzi che (per un po') non vivono nella...
17/08/2016 Redattore Sociale
Storie, interviste, i fatti del giorno: oggi su Redattore sociale ­...
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GOFFREDO PISTELLI
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Corriere di Romagna
(ed. Forli)
Prima Pagina
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Il Resto del Carlino (ed.
Forli)
Prima Pagina
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Corriere di Romagna
(ed. Forlì­Cesena)
ambiente e protezione civile
Notte Verde Concorso del Wwf dedicato all' acqua
FORLÌ. In occasione della Notte Verde 2016 in
programma il prossimo 24 settembre a Forlì, il
Wwf provinciale bandisce un concorso rivolto
agli artisti che intendano affrontare il tema dell'
acqua attraverso musica, pittura, fotografia,
poesia e letteratura. Si può aderire fino al 15
settembre.
Saranno scelti 5 lavori per ogni ambito, che
parteciperanno alla finale che si svolgerà in
occasione della Notte Verde.
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Il Resto del Carlino (ed.
Forlì)
ambiente e protezione civile
PER GLI ARTISTI
Wwf, un concorso nella Notte Verde
IN OCCASIONE della Notte Verde 2016 del 24
settembre, il Wwf propone un concorso rivolto
agli artisti sul tema dell' acqua attraverso
musica, pittura, fotografia, poesia e letteratura.
Per partecipare c' è tempo fino al 15
settembre. Saranno scelti 5 lavori per ogni
settore. Nella musica, la band vincitrice
riceverà 500 euro, per fotografia, poesia,
pittura e letteratura il premio è di 250 euro.
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Il Resto del Carlino (ed.
Forlì)
ambiente e protezione civile
L'ESCURSIONE SERALE
A CESENATICO prosegue 'Cesenatico
Cammina'. Stasera alle 21 appuntamento all'
ingresso del Parco di Levante. L' iniziativa è
organizzata dal Comune di Cesenatico in
collaborazione con l' Ausl di Cesena e la
sezione cesenate del Cai, i l C l u b A l p i n o
Italiano.
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18 agosto 2016
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La Voce di Romagna
ambiente e protezione civile
ORTO BOTANICO DELLE SABBIE
Ambiente Conclusa la sistemazione dell' area per le
visite guidate, ora il Wwf può proporre ai visitatori il
percorso
Sono stati ripristinati e resi ben visibili i sentieri
del tracciato interno all' Orto Botanico delle
sabbie a ridosso di piazzale Marinai d' Italia. I
lavori concordati con l' Assessorato all'
Ambiente, permetteranno al WWF, che ha la
gestione dell' area, di presentare nelle
condizioni migliori e proporre ai visitatori un
frammento di spiaggia in un ambiente
estremo, fortemente selettivo nella
vegetazione con un substrato sabbioso che
presenta ambienti ormai scomparsi. L' Orto
Botanico vuole essere la testimonianza della
spiaggia d' un tempo. L' estate e la tarda
primavera sono i periodi più adatti per una
visita. La sistemazione complessiva dell' area,
dal punto di vista del ripristino dei
camminamenti interni, è un primo intervento
che, oltre a consentire una migliore fruibilità di
questo lembo di spiaggia originaria, verrà
integrato da un' operazione di asportazione,
prevista all' inizio dell' anno prossimo, di una
fascia di terriccio a ridosso della recinzione
interna per oltre un metro di larghezza. Negli
anni rifiuti organici e sfalci di vegetazione
hanno infatti influito sulla peculiarità dell' orto
che deve invece consistere unicamente nella
presenza di sabbia senza terriccio. Tra le
specie che si possono osservare nell' Orto
delle sabbie ci son il Villucchio marittimo a rischio di estinzione per la scomparsa degli ambienti
sabbiosi lungo le coste italiane. Sopravvivono nell' Orto, l' Eringio marino, dalle larghe foglie cerose, e la
Pastinaca spinosa con le foglie modificate in spine. Sono presenti due specie di Erba medica, tipiche
dell' ambiente costiero: la Medica marina e la Medica litorale. I cumuli sabbiosi ammassati dal vento
lungo la recinzione sono colonizzati da cespi di Gramigna tribolo ide o Nappola delle spiagge. L' Orto
botanico è visitabile previa prenotazione al tel. 329/3127251 il lunedì, mercoledì e il sabato dalle 9.00
alle 11.00 con visita guidata.
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17 agosto 2016
Cesena Today
csv e scenario locale
Bora, Festa di Mezza Estate rimandata al 2
settembre
17 agosto 2016 10:37 Condivisioni La Festa di
Mezza Estate di Bora, promossa da Pro Loco
Borello e prevista per il 5 agosto, è stata
spostata per maltempo al 2 settembre. Il
programma resta invariato: alle 19,30 aprirà lo
stand gastronomico e alle 21,15 si terrà la
sfilata di moda a cura di Tentazioni. Dalle 22 ci
sarà poi il concerto dei Margò 80. Ingresso a
offerta libera, il ricavato andrà all'
Associazione Onlus "AmicoDiValerio" (ricerca
dei tumori cerebrali infantili) e all' Associazione
"Lega Italiana Fibrosi Cistica".
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17 agosto 2016
Cesena Today
csv e scenario locale
Un ombrellone per un sensore: iniziativa in spiaggia
per aiutare i bambini con diabete
Cronaca / Cesenatico Un ombrellone per un
sensore: iniziativa in spiaggia per aiutare i
bambini con diabete "Il nostro grazie di cuore
va a Simone Battistoni, presidente della
Cooperativa Bagnini di Cesenatico, e a Luigi
Angelini, Ceo di Tippest, per quello che stanno
facendo per i nostri bimbi", afferma Pierre
Cignani, presidente dell' associazione Diabete
Romagna Onlus Redazione I più letti di oggi 1
Martedì d' incidenti in A14: code e disagi. Il
bilancio è di tre feriti "Un ombrellone per un
sensore": trasformare una giornata di sole e
mare in un sensore glicemico per un bambino
con diabete. Da lunedì prossimo a fine
settembre nella splendida spiaggia di
Cesenatico si potrà godere, grazie alla
generosità di tantissimi bagnini, di un
ombrellone e due lettini per una giornata al
mare in cambio di una donazione di 3 euro per
aiutare i tanti bambini con diabete del territorio
romagnolo e le loro famiglie. La Cooperativa
Bagnini di Cesenatico e la piattaforma di
Shopping Online Tippest supportano l'
associazione Diabete Romagna Onlus in un
importante progetto che ha come obiettivo
donare serenità, grazie all' ausilio di un
sensore glicemico, a quei bimbi e alle loro
famiglie che devono convivere con una
malattia così subdola come il diabete tutta la vita. "Il nostro grazie di cuore va a Simone Battistoni,
presidente della Cooperativa Bagnini di Cesenatico, e a Luigi Angelini, Ceo di Tippest, per quello che
stanno facendo per i nostri bimbi ­ afferma Pierre Cignani, presidente dell' associazione Diabete
Romagna Onlus ­. Diabete Romagna, Cooperativa Bagnini Cesenatico e Tippest quest' estate saranno
insieme perché il diabete non abbia più potere di decidere della vita di nessuno. Confidiamo sia l' inizio
di un importante percorso assieme, per sostenere le sempre più numerose persone con diabete del
nostro territorio. "Per Tippest è un piacere e un dovere partecipare ad iniziative di beneficienza sul
nostro territorio ­ afferma Angelini ­. Speriamo veramente che i romagnoli mostrino sensibilità verso una
tematica così meritevole di attenzione. Voglio poi unirmi nel ringraziamento a Simone Battistoni senza il
quale non avremmo l' offerta da veicolare". Il diabete non va in vacanza e sono davvero tanti i bambini
in Romagna che anche d' estate devono convivere con una malattia così delicata e difficile. Uno di
questi bambini è Mia, una bambina meravigliosa che a settembre frequenterà il primo anno della scuola
elementare di Villalta di Cesenatico. Mia ha il diabete da quando è molto piccola. Sono gli zuccheri che
danno all' organismo l' energia necessaria per vivere e in un bimbo con diabete il corpo non riesce a
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Continua ­­>
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17 agosto 2016
<­­ Segue
Cesena Today
csv e scenario locale
gestire in maniera corretta il livello di glucosio. Un bambino con diabete deve costantemente tenere
sotto controllo la quantità di zucchero presente nel sangue e per farlo deve misurare la glicemia più
volte al giorno, solitamente pungendosi il dito. La misurazione e il controllo sono momenti
estremamente importanti perché determinano la scelta della quantità di insulina da iniettare per portare
i valori di zucchero nel sangue ai giusti livelli. Queste operazioni vanno fatte con regolarità e più volte
nell' arco della giornata per evitare scompensi che possono portare a gravi complicanze. Il sensore
glicemico, che viene applicato sottocute ed è collegato ad un apparecchio che legge i livelli di glicemia
nel sangue, permette di tenere controllata in maniera sicura la malattia tutto il giorno, e soprattutto
durante le notti. Per un genitore di un bimbo con diabete le notti sono un momento di grande tensione e
spesso passano insonni per la paura che i valori di glicemia del sangue salgano o scendano troppo. Un
sensore glicemico può salvare la vita ad un bambino con diabete e regalare un po' di serenità alle loro
famiglie. Per aiutare Mia e tanti bimbi che vivono con il diabete ogni momento della loro vita è nato il
progetto "Un ombrellone per un sensore", possibile grazie alla generosità e sensibilità di Tippest e
Cooperativa Bagnini di Cesenatico. Mia e sua mamma Chiara sono le protagoniste del breve ed
emozionante video girato nella bellissima spiaggia bionda di Cesenatico dedicato al progetto che sta
girando nei social in questi giorni. Il video è realizzato da Stefano Marconi, professionista di
Videoregione, padre di un ragazzo con diabete e volontario molto attivo dell' associazione Diabete
Romagna. Ha prestato la sua voce nel video la bravissima Paola Cimatti di Radio Studio Delta, radio
amica dell' associazione Diabete Romagna e partner del più grande evento sul diabete a livello
nazionale, Diabetes Marathon. Argomenti:
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18 agosto 2016
Pagina 5
Corriere di Romagna
(ed. Forlì­Cesena)
csv e scenario locale
EMERGENZA UMANITARIA
«Abbiamo il dovere di accogliere i profughi»
Molto deciso il direttore della Caritas Mobilitati anche parrocchie e privati
FORLÌ. «In questo momento, i rifugiati fuori
convenzione ospitati nei nostri centri sono 19,
ma ne stanno arrivando altri. Capisco le
preoccupazioni, ma è nostro dovere accogliere
queste persone». Il direttore della Caritas
diocesana di Forlì­Bertinoro, Sauro Bandi è
perfettamente a conoscenza dell' emergenza
profughi in atto in Italia e in particolar modo a
Milano e nelle città di confine.
Com' è noto, nel capoluogo lombardo stanno
affluendo in massa immigrati africani, per lo
più sudanesi ed eritrei, i quali, senza alcuna
speranza di proseguire per il nord Europa a
causa delle frontiere austriaca e svizzera
ermeticamente chiuse, ingolfano centri di
accoglienza ormai saturi.
A Milano ci sono già 3.300 migranti e non si sa
più dove sistemare i nuovi arrivati. Cifre da
capogiro anche a Como e a Ponte Chiasso:
500 accampati alla stazione dei treni del
capoluogo lariano, sono assistiti con cibo e
beni di prima necessità dalle parrocchie locali.
Un centinaio di persone a settimana sbatte
contro la cortina elvetica, da cui Il direttore
della Caritas Sauro Bandi invita ad accogliere i
profughi andando anche oltre le direttive
vorrebbero transitare per raggiungere la
Germania, salvo poi fare mesto ritorno in
Lombardia e acuire ulteriormente il dramma.
A Forlì non siamo ancora a livelli emergenziali, se non altro perché il capoluogo romagnolo è solo tappa
di passaggio verso il nord: a luglio, i rifugiati accolti sul territorio dell' Unione dei 15 Comuni della
Romagna Forlivese, sono circa 400, quasi tutti provenienti dai continui sbarchi nel Meridione d' Italia. E'
una cifra che rimane nella media, anche se è di queste ore l' appello lanciato alle istitu zioni dal Prefetto
di Forlì Fulvio Rocco De Marinis, per trovare altri 100 posti sul territorio provinciale, con alcuni comuni
del Cesenate che hanno già espresso la loro contrarietà. Sebbene l' accoglienza di queste persone, in
gran parte giovani e giovanissimi, si svolga per il pe riodo strettamente necessario al riconoscimento
dello status giuridico e al rilascio di un permesso di soggiorno conseguente come rifugiato, richiedente
asilo o per motivi umanitari, resta l' esigenza di offrire loro un' ospitalità dignitosa, che preveda anche un
accompagna mento costante, senza abbandonarli a sé stessi per larghi tratti della giornata. E' chiaro il
riferimento al quadro ben poco dignitoso del crescente gruppo di giovani immigrati, totalmente inattivi
non potendo lavorare in pendenza di definizione del loro status, che affolla il centro storico di Forlì e in
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18 agosto 2016
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Corriere di Romagna
(ed. Forlì­Cesena)
csv e scenario locale
particolare piazza XC Pacifici, alla ricerca di un segnale wi­fi "free" per il loro "smartphone". In attesa di
ordini superiori su come arginare il problema a livello nazionale ed europeo, Sauro Bandi e tutto il
microcosmo della Caritas diocesana, che in Diocesi assomma ben 27 Centri di ascolto, è in linea con l'
appello all' accoglienza di Papa Francesco: a tutti, convenzionati e non, vengono offerti un pasto, un
letto e molta attenzione alle loro problematiche di rifugiati.
Intanto però cominciano ad aprirsi all' accoglienza anche le parrocchie: Santa Maria Assunta della
Pianta, guidata da don Felice Brognoli, si è appena fatta carico di un profugo nigeriano, ospitato nei
locali di via Tripoli. Sugli scudi umanitari anche i privati: a Santa Maria Nuova, frazione di Bertinoro, la
famiglia Della Corna, pioniera in Romagna in fatto di condivisione, ha dato un tetto a Marcelle, rifugiato
nigeriano 27enne, che ha persino trovato un' occupazione temporanea presso una cooperativa locale.
«Noi ­ conclude il direttore della Caritas ­ siamo per un' accoglienza diffusa e accompagnata: non si può
far finta di niente e nascondere la testa sotto la sabbia».
Piero Ghetti.
PIERO GHETTI
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18 agosto 2016
Pagina 29
Corriere di Romagna
(ed. Forlì­Cesena)
csv e scenario locale
Incidente a Diegaro: coppia in ospedale
CESENA. Impatto e medicazioni in ospedale
per una coppia. L' incidente è avvenuto alle
21.30 circa poco dopo la rotonda di Diegaro,
all' intersezione tra la via Emilia e la via
Monticino. La coppia, che viaggiava verso
Cesena su una Giulia, si è scontrata per cause
al vaglio della polizia municipale di Cesena
(intervenuta unitamente a carabinieri e
volontari R vr) con un Toyota Rav 4. Della
coppia trasferita al Bufalini, la condizione che
destava più preoccupazione ai medici era
quella di Attilio Zammarchi, 78 anni. Per il
quale, oltre a verifiche toraciche per le lesioni,
erano pronti anche esami per testarne le
condizioni cardiache. La coppia soccorsa dal
118 non era in pericolo di vita.
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18 agosto 2016
Pagina 37
Corriere di Romagna
(ed. Forlì­Cesena)
csv e scenario locale
Ombrelloni per beneficenza contro il diabete
Da domenica a fine settembre acquistando su Tippest si aiuta il progetto sui sensori
glicemici
CESENATICO. Gli ombrelloni fanno bene alla
beneficenza. La campagna "Un ombrellone
per un sensore" ha l' obiettivo di trasformare
una giornata di sole e mare in una raccolta
fondi per un sensore glicemico per un
bambino con diabete. Dal 22 agosto a fine
settembre, grazie alla generosità di tantissimi
bagnini, saranno dati un ombrellone e due
lettini per una giornata al mare in cambio di
una donazione di 3 euro per aiutare i tanti
bambini con diabete del territorio romagnolo e
le loro famiglie. La Cooperativa Bagnini di
Cesenatico e la piattaforma di shopping online
Tippest supportano l' associazione Diabete
Romagna Onlus nel progetto che ha come
obiettivo donare serenità, grazie all' ausilio di
un sensore glicemico, a quei bimbi e alle loro
famiglie che de vono convivere con il diabete
tutta la vita.
Il diabete non va in vacanza e sono davvero
tanti i bambini in Romagna che anche d' estate
devono convivere con una malattia così
delicata e difficile. Sono gli zuccheri che danno
all' organismo l' energia necessaria per vivere
e in un bimbo con diabete il corpo non riesce a
gestire in maniera corretta il livello di glucosio.
Un bambino con diabete deve costantemente
tenere sotto controllo la quantità di zucchero
presente nel sangue e per farlo deve misurare la glicemia più volte al giorno, solitamente pungendosi il
dito. La misurazione e il controllo sono momenti estremamente importanti perché determinano la scelta
della quantità di insulina da iniettare per portare i valori di zuc chero nel sangue ai giusti livelli. Queste
operazioni vanno fatte con regolarità e più volte nell' arco della giornata per evitare scompensi che
possono portare a gravi complicanze. Il sensore glicemico che viene applicato sottocute ed è collegato
a un apparecchio che legge i livelli di glicemia nel sangue, permette di tenere controllata in maniera
sicura la malattia tutto il giorno, e soprattutto durante le notti.
Per un genitore di un bimbo con diabete le notti sono un momento di grande tensione e spesso passano
insonni per la paura che i valori di glicemia del sangue salgano o scendano troppo.
Un sensore glicemico può salvare la vita ad un bambino con diabete e regalare un po' di serenità alle
loro famiglie.
Per aiutare questi bimbi che vivono con il diabete ogni momento della loro vita è nato il progetto "Un
ombrellone per un sensore", possibile grazie alla generosità e sensibilità di Tippest e Cooperativa
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18 agosto 2016
Pagina 37
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Corriere di Romagna
(ed. Forlì­Cesena)
csv e scenario locale
Bagnini di Cesenatico.
Per partecipare in maniera concreta basta prenotare "Un ombrellone per un sensore" attraverso il
canale online www.tippest.it e scegliere uno dei bagni aderenti all' iniziativa. A Zadina: Ponente, Vega,
Pineta, Delle Nazioni. A Ponente: Spiaggia San Giacomo, Luna, Adria, Internazionale, Paradiso,
Pinguino, Medusa, Angelo, Universale, Pasquina, Levante. A Levante: Riviera, Italia, Romeo, Adriatico,
Valli, Milano, Romagna, Adua, Conti, Lucia, Ambasciata, Meridiano, Bianconero, Arlecchino, Tropical,
Tahiti. A Valverde: Caponero, Selene, Piera, Bertino.
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17 agosto 2016
Forli 24 Ore
csv e scenario locale
Tippest, Cooperativa Bagnini Cesenatico e Diabete
Romagna lanciano l' iniziativa "Un ombrellone per
sensore" | Forlì24ore
17 agosto 2016 ­ Forlì , Cultura , Eventi ,
Società , Guida Estate Tippest, Cooperativa
Bagnini Cesenatico e Diabete Romagna
lanciano l' iniziativa "Un ombrellone per
sensore" CESENATICO. "Un ombrellone per
un sensore": trasformare una giornata di sole e
mare in un sensore glicemico per un bambino
con diabete. Dal 22 agosto a fine settembre
nella splendida spiaggia di Cesenatico si potrà
godere, grazie alla generosità di tantissimi
bagnini, di un ombrellone e due lettini per una
giornata al mare in cambio di una donazione di
3 euro per aiutare i tanti bambini con diabete
del territorio romagnolo e le loro famiglie. La
Cooperativa Bagnini di Cesenatico e la
piattaforma di Shopping Online Tippest
supportano l' associazione Diabete Romagna
Onlus in un importante progetto che ha come
obiettivo donare serenità, grazie all' ausilio di
un sensore glicemico, a quei bimbi e alle loro
famiglie che devono convivere con una
malattia così subdola come il diabete tutta la
vita. Il diabete non va in vacanza e sono
davvero tanti i bambini in Romagna che anche
d' estate devono convivere con una malattia
così delicata e difficile. Uno di questi bambini
è Mia, una bambina meravigliosa che a
settembre frequenterà il primo anno della
scuola elementare di Villalta di Cesenatico. Mia ha il diabete da quando è molto piccola. Sono gli
zuccheri che danno all' organismo l' energia necessaria per vivere e in un bimbo con diabete il corpo
non riesce a gestire in maniera corretta il livello di glucosio. Un bambino con diabete deve
costantemente tenere sotto controllo la quantità di zucchero presente nel sangue e per farlo deve
misurare la glicemia più volte al giorno, solitamente pungendosi il dito. La misurazione e il controllo
sono momenti estremamente importanti perché determinano la scelta della quantità di insulina da
iniettare per portare i valori di zucchero nel sangue ai giusti livelli. Queste operazioni vanno fatte con
regolarità e più volte nell' arco della giornata per evitare scompensi che possono portare a gravi
complicanze. Il sensore glicemico, che viene applicato sottocute ed è collegato ad un apparecchio che
legge i livelli di glicemia nel sangue, permette di tenere controllata in maniera sicura la malattia tutto il
giorno, e soprattutto durante le notti. Per un genitore di un bimbo con diabete le notti sono un momento
di grande tensione e spesso passano insonni per la paura che i valori di glicemia del sangue salgano o
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Forli 24 Ore
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scendano troppo. Un sensore glicemico può salvare la vita ad un bambino con diabete e regalare un po'
di serenità alle loro famiglie. Per aiutare Mia e tanti bimbi che vivono con il diabete ogni momento della
loro vita è nato il progetto "Un ombrellone per un sensore", possibile grazie alla generosità e sensibilità
di Tippest e Cooperativa Bagnini di Cesenatico. Mia e sua mamma Chiara sono le protagoniste del
breve ed emozionante video girato nella bellissima spiaggia bionda di Cesenatico dedicato al progetto
che sta girando nei social in questi giorni. Il video è realizzato da Stefano Marconi, professionista di
Videoregione, padre di un ragazzo con diabete e volontario molto attivo dell' associazione Diabete
Romagna. Ha prestato la sua voce nel video la bravissima Paola Cimatti di Radio Studio Delta, radio
amica dell' associazione Diabete Romagna e partner del più grande evento sul diabete a livello
nazionale, Diabetes Marathon. "Il nostro grazie di cuore va a Simone Battistoni, Presidente della
Cooperativa Bagnini di Cesenatico, e a Luigi Angelini CEO di Tippest, per quello che stanno facendo
per i nostri bimbi. Diabete Romagna, Cooperativa Bagnini Cesenatico e Tippest quest' estate saranno
insieme perché il diabete non abbia più potere di decidere della vita di nessuno. Confidiamo sia l' inizio
di un importante percorso assieme, per sostenere le sempre più numerose persone con diabete del
nostro territorio. Grazie!". Queste le parole di Pierre Cignani, Presidente dell' associazione Diabete
Romagna Onlus. Luigi Angelini. CEO di Tippest commenta così l' adesione al progetto "Un ombrellone
per un sensore": "Per Tippest è un piacere e un dovere partecipare ad iniziative di beneficienza sul
nostro territorio. Speriamo veramente che i romagnoli mostrino sensibilità verso una tematica così
meritevole di attenzione. Voglio poi unirmi nel ringraziamento a Simone Battistoni senza il quale non
avremmo l' offerta da veicolare." Per partecipare in maniera concreta questo sogno basta prenotare "Un
ombrellone per un sensore" attraverso il canale online www.tippest.it e scegliere uno dei in uno dei
bagni aderenti all' iniziativa: ZONA DI ZADINA: Ponente, Vega, Pineta, Delle Nazioni ZONA DI
PONENTE: Spiaggia San Giacomo, Luna, Adria, Internazionale, Paradiso, Pinguino, Medusa, Angelo,
Universale, Pasquina, Levante ZONA DI LEVANTE: Riviera, Italia, Romeo, Adriatico, Valli, Milano,
Romagna, Adua, Conti, Lucia, Ambasciata, Meridiano, Bianconero, Arlecchino, Tropical, Tahiti ZONA DI
VALVERDE: Caponero, Selene, Piera, Bertino.
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Il Resto del Carlino (ed.
Cesena)
csv e scenario locale
«I nostri profughi? Si sono integrati bene»
L' associazione 'Croce d' oro' ne gestisce 77
di ANDREA ALESSANDRINI MA CHI è questa
associazione Croce d' oro di Cesena sulla
bocca di tutti che gestisce sotto affidamento
diretto della Prefettura i due mini­hub nelle
strutture di via Sant' Agà a Macerone (50
profughi) e via San Mamante a San Carlo (altri
2 7 ) ? È u n s o d a l i z i o d i c i r c a 3 0 volontari
fondato nel 2013 con sede in via Emilia
Levante a Cesena, presieduto da Roberto
Tirinnanzi, 29 anni. Vicepresidente il padre
Claudio. Renato Fanara è il responsabile del
rapporto con gli enti locali.
Renato Fanara, di cosa vi occupate?
«Principalmente di trasporto e assistenza di
disabili e anziani, ma abbiamo dato la
disponibilità ad occuparci anche della gestione
dei profughi per venire incontro all'
emergenza».
Il Comune di Cesena in particolare e quelli
dell' Unione Valle Savio si ritrovano bypassati
dall' affidamento diretto da parte della
Prefettura alla vostra associazione e affermano
che non si realizza l' integrazione dei profughi
perchè non sono predisposte attività di
volontariato. «Abbiamo dato la nostra disponibilità a gestire i profughi sia al Comune, partecipando
anche a un incontro, sia alla Prefettura. Le nostre due strutture sono mini­hub, cioè strutture di ospitalità
temporanee in vista dell' assegnazione a un centro di accoglienza definitivo. Quindi non è previsto che
vengano organizzate attività di integrazione e volontariato, anche se di fatto ci stiamo occupando di far
sì che il soggiorno temporaneo avvenga nel migliore dei modi anche in relazione al territorio».
In che modo? «Abbiamo assunto due guardiani notturni, uno per struttura e con i nostri volontari
copriamo la sorveglianza nell' intero arco della giornata. I due edifici sono ville con tutti i comfort. A
Macerone ci sono wifi e Sky. Cinquanta in una struttura sola? Sì, ma vanno a messa la domenica, si
fanno voler bene, gli agricoltori portano in struttura frutta e verdura, i carabinieri del posto ci dicono che
va tutto bene. E così anche a San Carlo dove sono meno».
Avete fatto un sopralluogo anche all' albergo 'Al Piano' di Sarsina? «Sì, per verificare la disponibilità di
spazi ma non arriveranno profughi in quella struttura».
Quanto costa il mantenimento di un profugo e cosa resta in tasca alla associazione? «Trentadue euro al
giorno, meno che per i centri di accoglienza.
Non abbiamo visto un soldo, anzi li abbiamo anticipati. Se resterà qualcosa al netto delle spese di
soggiorno lo reinvestiremo in ambulanze al servizio dei nostri assistiti».
ANDREA ALESSANDRINI
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Il Resto del Carlino (ed.
Cesena)
csv e scenario locale
Centri di smistamento
I MINI­HUB sono una sorta di centro di
smistamento in cui i profughi alloggiano per
qualche tempo prima di essere destinati a
centri veri e propri di accoglienza.
Nel territorio provinciale ne esiste uno anche in
un albergo di Fratta Terme.
La normativa non prevede che per i profughi
ospitati nei mini­hub siano previste attività di
volontariato o d' integrazione nei confronti di
un territorio che dovranno lasciare a breve.
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Il Resto del Carlino (ed.
Cesena)
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RIFLETTORI SUI 'TRE ANNI'
Ultras Grif va in cerca del riscatto Ma Uppupa Spritz
promette bagarre
Ippica Questa sera al 'Savio' è in programma il premio Cassa di Risparmio di Cesena
Cesena LA SERATA odierna all' Ippodromo
del Savio di Cesena ruoterà intorno al premio
Gruppo Bancario Cassa di Risparmio di
Cesena: il pronostico è per Ultras Grif, reduce
da una rottura che torna in pista con il
proposito di riscattare il passo falso e
suggellare con la vittoria la sua lunga militanza
nei clou cesenati. Dal Veneto torna invece
Uppupa Spritz, allieva di casa Sarzetto che si
candida assieme al suo partner Andrea Farolfi
al ruolo di avversaria dichiarata del pupillo di
Andrea Vitagliano.
Terza forza in campo è Utopia Trio, altro
soggetto dal rendimento altalenante che sarà
interpretato per la prima volta dal trainer
titolare: Mattia Orlando. Ruolo di comprimari
per gli altri, almeno sulla carta, anche se
Ustromar ha più volte mostrato ottima
predisposizione alla lotta e nel frangente trova
in Roberto Vecchione il compagno ideale per
ambire al podio, mentre Underworld arriva a
Cesena da Treviso con mire nel marcatore.
PER QUANTO riguarda gli eventi collaterali,
gli ospiti di Paolo Morelli per la rassegna
'Autori in Pista' saranno Rudy Dal Pozzo e Francesca Pasetti, che presenteranno 'Il lato B dei miei rally'
(Edk Edizioni). Ciò che viene raccontato nel libro riguarda aneddoti, storie, retroscena di un mondo
ricco di personaggi entrati nel cuore di tutti gli appassionati come fu Dal Pozzo, sei volte campione
italiano e una volta campione europeo. Anche la co­autrice Francesca Pasetti è stata una protagonista
dell' ambiente, tanto da essere soprannominata 'Lady Fulvia'. Dal Pozzo e Pasetti presenteranno la loro
opera in due momenti della serata: al pubblico dell' ippodromo e durante la trasmissione 'Cavalli in
Pista' in onda su Teleromagna.
MARTEDÌ INVECE l' intera serata è stata dedicata alla solidarietà, con otto associazioni di volontariato
(ognuna delle quali abbinata a una corsa) presenti nel parterre dove hanno potuto presentare al
pubblico le loro attività svolte quotidianamente a fianco di chi chiede aiuto.
La corsa centrale era abbinata al Comitato di Cesena della Croce Rossa Italiana; Totano Jet, Trainer Bi
e Tornado Rl vestivano i panni dei favoriti al betting. La prova dei fatti ha rispettato il pronostico, è
sembrato tutto facile infatti Totano Jet, proiettato all' avanguardia dal driver Federico Esposito e mai
impensierito dai rivali. Il podio è stato completato da Trainer Bi e Tornado Rl.
Il driver toscano e l' allenatore Erik Bondo sono andati a segno anche nella sesta corsa con Polipo Jet,
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Il Resto del Carlino (ed.
Cesena)
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sempre per i colori della Scuderia Wave.
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Il Resto del Carlino (ed.
Forlì)
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L' ULTIMA BEFFA DURANTE LE LITI
MOLTI albergatori li vogliono: i profughi
portano soldi. Molti sindaci invece dicono no:
tolgono voti. Tra questi interessi contrastanti c'
è il prefetto, che ­ tra nuove ondate migratorie
e frontiere bloccate ­ deve fare tornare i conti:
a costo di requisire un albergo ed essere lui
(«d' autorità») a indicare chi si prende i
richiedenti asilo. I paradossi non sono finiti: i
comuni forlivesi hanno indetto un bando per
altri cento profughi.
Dove metterli? Non si sa. Di sicuro non li vuole
il sindaco di Cesena, che utilizza numeri e
tattiche discutibili ma forse di un qualche
successo visto che anche ieri si è parlato di un
hotel di Fratta piuttosto che di Sarsina.
Sommessamente, i sindaci forlivesi
sostengono che i prossimi arrivi debbano
essere dirottati sul Rubicone. Ma finora non si
colgono i segni di questa inversione di
tendenza territoriale.
Ulteriore beffa: Forlì è sì pronta ad accogliere,
eppure si rende conto che i problemi stanno
facendo massa critica diventando concreti. Per
esempio, i profughi nigeriani rischiano di
ingrossare le file dell' accattonaggio e della prostituzione, in altre parole regalare manodopera e soldi
alla criminalità. L' allarme non l' ha lanciato un leghista ma lo stesso assessore al welfare Raoul
Mosconi, un 'tecnico' del mondo della solidarietà. La Caritas conferma. Insomma, mentre i sindaci
litigano e stentano a trovare soluzioni, aumentano le difficoltà di chi lavora in prima linea.
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Il Resto del Carlino (ed.
Forlì)
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SOLIDARIETÀ LA CARITAS
«Sì, il problema c' è Dobbiamo strapparli alla
criminalità»
SAURO Bandi, responsabile della Caritas
diocesana che ad oggi si occupa dell'
accoglienza di 35 profughi, conferma: il
problema dell' accattonaggio sollevato dal
Comune esiste. «Siamo a conoscenza di
questo rischio per quanto riguarda soprattutto i
nigeriani ­ dice ­ e per questo con l' assessore
Mosconi e altre realtà associative come la
Papa Giovanni XXIII e la cooperativa Dialogos
stiamo cercando di monitorare e
accompagnare in maniera assidua i ragazzi
che sono accolti negli appartamenti in città».
Si tratta quasi sempre di piccoli gruppi di
profughi, per una precisa scelta condivisa da
Comune e Caritas.
«STIAMO cercando di organizzare l'
accoglienza stando attenti ad evitare i gruppi
numerosi ­ conferma Bandi ­ e mantenendo
omogeneità di etnie con accompagnamento
abbastanza serrato di mediatori culturali e
linguistici.
E' necessario attivare un percorso educativo
per queste persone a cui chiediamo di
impegnarsi in percorsi formativi quali corsi di
lingua italiana o di conoscenza delle leggi del nostro Paese». Questo per far sì che gli stranieri
conoscano da subito i loro diritti e doveri, scampando ai circuiti criminali. «Cerchiamo di evitare ­
continua Bandi ­ che queste persone non siano abbandonate a se stesse. Per quattro o cinque profughi
abbiamo fatto partire il progetto 'Rifugiato a casa mia' in cui sono coinvolte famiglie e parrocchie che li
ospitano».
m. m.
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Il Resto del Carlino (ed.
Forlì)
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FORLI' L' ALLARME DI COMUNE, PARROCCHIA E CARITAS
«Il rischio: accattonaggio e prostituzione»
FORLÌ SONO 370 i profughi che vivono nei
quindici comuni dell' Unione della Romagna
Forlivese che si sta preparando all' eventualità
che ne arrivino altri cento. Intanto l' assessore
al Welfare del Comune di Forlì, Raoul
Mosconi, mostra tutta la sua preoccupazione
per i giri pericolosi in cui finiscono i profughi.
«Ci siamo resi conto ­ spiega l' assessore ­
che una parte dei nigeriani è inserita in circuiti
che destano preoccupazioni. Le donne sono
avviate alla prostituzione, gli uomini all'
accattonaggio». A confermare il problema (che
è evidente, almeno per l' accattonaggio,
facendo un giro fuori dai supermercati) è il
responsabile della Caritas forlivese, Sauro
Bandi, e pure un sacerdote. Don Matthew
Udoh, 42 anni, collaboratore nella parrocchia
di Coriano di Forlì, è nigeriano come tanti
ragazzi che arrivano come profughi e dice:
«Sono dispiaciuto quando vedo i miei
connazionali chiedere l' elemosina davanti ai
supermercati. Provo a parlare con loro, a
invitarli in parrocchia per offrire loro del cibo
ma poi capisco che quello che chiedono sono
soldi». Il sacerdote, insieme al sindaco di Forlì Davide Drei e all' assessore Mosconi, ha incontrato
qualche mese fa i rappresentanti della comunità nigeriana che vive in città per affrontare il problema ma
ammette che non è facile.
Milena Montefiori.
MILENA MONTEFIORI
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La Voce di Romagna
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QUESTA 37ESIMA EDIZIONE DEL MEETING COSTRUITA DA UN ESERCITO DI 2.600
VOLONTARI
Un evento da 6 milioni di euro
GRANDI NUMERI Sono in tutto 106 gli incontri in programma da oggi al 25 agosto in
Fiera, attesi 271 relatori. Spazio anche a mostre, spettacoli e sport
Grandi numeri per questa 37esima edizione
del Meeting per l'amicizia fra i popoli, Tu sei
un bene per me. Sono 106 in tutto gli incontri
in programma in Fiera da domani al 25
agosto, 271 i relatori che interverranno . Un
cartellone integrato da 18 esposizioni
(sommando le 7 mostre del Meeting, le 10
proposte di Esperienze e percorsi e What?
What's Human About Technology), 14
spettacoli e 22 manifestazioni sportive.
Complessivamente il Meeting si estende su
130mila metri quadrati a Rimini Fiera, spazio
trasformato dal lavoro e dalla creatività di
migliaia di volontari. In totale 2.190 persone
che, durante la settimana del Meeting,
impegneranno gratuitamente energie,
competenze e anche ferie per consentire lo
svolgimento della manifestazione e garantirle
quel particolare clima che la caratterizza.
Arrivano un po' da tutta Italia ma anche
dall'estero (un centinaio circa), in particolare
Stati Uniti, Spagna, Russia, Ucraina,
Bielorussia, Lituania, Brasile, Francia,
Inghilterra, Paraguay e da altri Paesi. Il lavoro
dei volontari è articolato in 15 dipartimenti, tra
cui i più consistenti sono il dipartimento Servizi
generali (488 persone) e il dipartimento
Ristorazione (432 volontari). Ci sono poi altre
417 persone (in maggioranza universitari) che, durante il pre­Meeting (dal 10 al 18 agosto), hanno
lavorato per l'allestimento della Fiera. Sommando i dati sono in tutto 2.607 i costruttori, sotto il segno
della gratuità, del 37esimo Meeting. Rimarca la logica della collaborazione o, come dicono al Meeting,
del fare con, le tre sottolineature del direttore Sandro Ricci alla vigilia di questa edizione: Confermata la
collaborazione con la Sagra Musicale Malatestiana: insieme abbiamo realizzato lo spettacolo d'apertura,
lo straordinario evento dal titolo Un solo Canto' che si svolgerà nell'Arena allestita in Fiera. Proseguendo
col coinvolgimento sempre più forte di realtà esterne al Meeting, inaugureremo, nel padiglione A3,
un'area interamente dedicata ai temi del lavoro e della formazione ­ aggiunge Ricci ­ ci rivolgiamo in
modo particolare ai giovani, ma non solo a loro. Oltre alle collaborazioni con istituzioni culturali e
universitarie e alle iniziative informative, già presenti nelle precedenti edizioni della nostra
manifestazione, quest'anno si sono coinvolte 5 aziende di rilievo nazionale che verranno al Meeting a
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La Voce di Romagna
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fare selezione del personale per più di 20 profili professionali. L'area Conta su di te' proporrà, tra l'altro,
stand e iniziative del Ministero del Welfare e del MIUR; saranno presenti anche enti di formazione,
fondazioni di aiuto al lavoro, servizi di orientamento delle Università, agenzie di lavoro interinale.
Prosegue poi, con crescente convinzione, il Fundraising, la campagna di raccolta donazioni per l'attività
della Fondazione Meeting. Siamo rimasti positivamente sorpresi dall'attenzione e dalla passione con cui
tante persone ci seguono, fino a donare aiuti economici al Meeting. In Fiera quest'anno ­ segnala da
ultimo il direttore ­ ci saranno otto postazioni dove sarà possibile aderire alla campagna.
Venendo al bilancio, i costi preventivati del Meeting 2016 sono di 5 milioni 700mila euro. Le voci relative
alle entrate prevedono, in ordine decrescente: servizi di comunicazione per le aziende (3 milioni
750mila euro), introiti dalla ristorazione (1 milione 100mila), attività commerciali, biglietti delle
manifestazioni a pagamento e contributi da privati (legati al Fundraising). Tre i Main Partners del
Meeting 2016 (Enel, Intesa Sanpaolo, Wind), otto gli Official Partners. Nel complesso, oltre 130 aziende
ed enti partecipano, a vario titolo, alla manifestazione e utilizzano il Meeting per la loro comunicazione al
grande pubblico. Al servizio ristorazione è stata riservata un'area di 21.000 i metri quadrati, in cui si
alterneranno tradizioni gastronomiche di qualità delle varie regioni italiane tenendo conto dell'esigenza
delle famiglie di poter pranzare a prezzi accessibili. A un'articolata linea fast food (piadina compresa) si
affiancheranno quelle dei ristoranti tipici: romagnolo (Il Romagnolo), pugliese (Corte San Nicola),
bergamasco (Il Caravaggio), romano (Apicius); ci sarà anche un ristorante vegetariano (Ristorante
Orogel). Nell'area Piscine Ovest sarà presente la Sagra pugliese (orecchiette e fritti), mentre nel
padiglione B5 verranno serviti i primi piatti de La Sangiovesa. Con il self­service Le Palme nel
complesso è assicurato un potenziale di 23/28.000 pasti al giorno durante tutta la manifestazione.
Un'intera area del Meeting (4.500 mq compreso il Family's Fast Food) è poi dedicata al Villaggio
Ragazzi: ogni giorno, nel padiglione C3, giochi, canti e balli, animazione, laboratori, incontri e spettacoli.
Due mostre previste in questo spazio: Diario di volo di Antoine de Saint­Exupéry e del suo Piccolo
Principe e Oggi voglio portarvi tutti in Paradiso. Oltre 9mila i posti auto disponibili (gratuitamente) negli
spazi esterni di Rimini Fiera, raggiungibile anche in autobus (tre le linee Start Romagna dedicate) e in
treno.
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La Voce di Romagna
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Ultras Grif è la favorita nel clou dei tre anni
IPPODROMO DEL SAVIO Se la dovrà vedere con Uppupa Spritz e Utopia Trio. Si parte
alle 21 con l'esame doppio chilometro ad impegnare un sestetto di tre anni dal buon
ruolino di marcia; alla seconda, gentleman ed anziani impegnati sui due giri di pista
CESENA Stasera sono i tre anni i protagonisti
del clou Premio Gruppo Bancario Cassa di
Risparmio di Cesena S.p.A.; la corsa presenta
molteplici soluzioni tattiche ed un diffuso
equilibrio tra i valori in campo. Il pronostico è
per Ultras Grif, reduce da una rottura
irrimediabile quanto inaspettata per la sua
dinamica, ma che torna in pista con l'evidente
proposito di riscattare il passo falso e bagnare
con la vittoria la sua lunga militanza nei clou
cesenati. Dal Veneto torna in Romagna
Uppupa Spritz, allieva di casa Sarzetto che si
candida assieme al suo partner Andrea Farolfi
al ruolo di avversaria dichiarata del pupillo di
Andrea Vitagliano. Terza forza in campo è
Utopia Trio, altro soggetto dal rendimento
altalenante che sarà interpretato per la prima
volta dal trainer titolare: Mattia Orlando. Ruolo
di comprimari per gli altri, almeno sulla carta,
anche se Ustromar ha più volte mostrato
ottima predisposizione alla lotta e nel
frangente trova in Roberto Vecchione il
compagno ideale per ambire al podio, mentre
Underworld arriva a Cesena da Treviso con
mire nel marcatore. Si parte alle 21 con
l'esame doppio chilometro ad impegnare un
sestetto di tre anni dal buon ruolino di marcia; i
favori vanno ad Unire Jet, come alternative si
segnalano Urra Grif e Ulisse Degli Dei, con Zanca e Cassani rispettivamente in sulky. Alla seconda,
gentleman ed anziani impegnati sui due giri di pista, con la coppia Nedved Kyu /Hudorovic pronta al
colpaccio ma con Obelix Np e Canali in agguato unitamente a Purley's Treb e Zaccherini. Doppio
chilometro e individualità dalla spiccata caratura atletica connotano la terza corsa, sfida dai tratti
internazionali per la presenza della tedesca Terrific Pick, creatura di Holger Ehlert reduce da un
piazzamento in quel di Berlino, con Thor Gual e Farolfi nei panni di suoi severi tester, mentre la
velocista Tina Pan torna alle gare accompagnata dal suo trainer Giorgio Cassani dopo un mese e
mezzo dal successo cesenate ottenuto con Antonio Di Nardo. Alla quarta, un folto plotone di puledri
invaderà l'anello cesenate con tanti seri candidati al successo da ricercare tra ben tredici binomi al via,
buone le aspettative per Vanatta, o per l'ennesima proposta targata Zanetti Volver As, non dispiaciuto al
debutto concluso al notevole ragguaglio di 1.16.3. Tornano gli anziani alla quinta, per un intricato
handicap ad evidente trazione posteriore, con Refosco Lag e Sorens Petit ad inseguire, forti di una
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La Voce di Romagna
csv e scenario locale
caratura atletica superiore ai pur validi Re Fosco Font e Macaone Jet, mentre la sesta sarà un miglio
un'estrema omogeneità tra i nove concorrenti con Richard Zs, Rasa Bax e Rubinha Grif a dibattere sul
tema vittoria.Si conclude la serata con gli allievi; è probabile la fuga di Tabula Rasa e Luca Rei e ad
inseguire, Tina Turro e Jevitic nonché l'inedito duo Tinta Wise L /Schettino. LE COSE DI MARTEDI La
corsa centrale, andata in scena nell'ambito della Serata della Solidarietà, era abbinata al Comitato di
Cesena della Croce Rossa Italiana; Totano Jet, Trainer Bi e Tornado Rl vestivano i panni dei favoriti al
betting. Pronostico rispettato: vince Totano Jet (foto), proiettato all'avanguardia dal driver Federico
Esposito e mai impensierito dai rivali, con il solo Trainer Bi a tentare la rivalsa al largo senza però
sortire effetto alcuno. La retta d'arrivo ha sancito definitivamente la superiorità di Totano Jet, mentre il
podio è stato completato da Trainer Bi e Tornado Rl. Il driver toscano e l'allenatore Erik Bondo sono
andati a segno anche nella sesta corsa con Polipo Jet, sempre per i colori della Scuderia Wave.
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Il Resto del Carlino (ed.
Cesena)
salute e assistenza
La maglietta del Campionato Europeo fa bene alla
Fattoria dell' ospitalità dell' Anffas
Camac è al fianco di Hippogroup Cesenate nel sostegno ai più deboli
È ORMAI diventata una tradizione che si
perpetua da diversi anni: Camac e
Hippogroup Cesenate vanno a braccetto nel
nome della solidarietà e in vista del
Campionato Europeo di Trotto producono una
T­shirt a favore di un' associazione benefica.
Ogni anno viene scelta un' immagine ippica
particolarmente suggestiva (l' autore di quest'
anno è Matteo Bertrone) abbinata a una frase
emblematica: quella per l' 82ª edizione del
campionato Europeo è di Nelson Mandela:
«Un vincitore è semplicemente sognatore che
non si è mai arreso».
Le magliette, disponibili ogni sera di corse al
'Savio', vengono prodotte con tessuto di
qualità e confezione accurata da Camac,
prestigiosa azienda cesenate che opera anche
nel settore moda, e stampate in diversi colori a
seconda se siano destinate a un uomo, una
donna o un bambino.
Tutto il ricavato della distribuzione (a offerta
libera) quest' anno va a favore della sezione
cesenate dell' Anffas, associazione formata
dalle famiglie con disabili che sta portando
avanti un progetto molto importante: il completamento della Fattoria dell' Ospitalità, realizzata a Diegaro
(si vede a destra della via Emilia andando da Cesena verso Forlì), in particolare per la realizzazione del
parco giochi.
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Avvenire
volontariato
Migranti, si teme nuova ondata
Rocca (Cri): Europa totalmente assente sulla redistribuzione
solo questione di ore. Si teme una nuova e
improvvisa ondata di migranti. Da cinque
giorni il mare agitato ferma gli scafisti. Il carico
di disperati è però pronto ad essere imbarcato
dalle coste libiche appena il mare tornerà
calmo. Gli equipaggi nel della missione
umanitaria Moas lo sanno e si tengono pronti.
A bordo delle navi Phoenix e Responder che
operano lungo la rotta più pericolosa per i
migranti, quella che attraversa il canale di
Sicilia, lungo il Mediterraneo centrale, sanno
che è solo una breve pausa, perché ogni
nuovo giorno può essere il più drammatico.
«Quest' anno abbiamo notato una strategia
diversa ­ spiega Maria Teresa Sette,
portavoce del Moas ­ perchè nel giro di poche
ore possono partire anche fino a 20/30 barche
insieme e questo significa 2.000/3.000
persone da salvare da probabili naufragi». È
successo a luglio. In più riprese, quando la
Guardia costiera italiana si è trovata a
fronteggiare fino a trenta soccorsi nell' arco
della stessa giornata. Rispetto all' anno scorso
inoltre i gommoni sono più carichi. Ed è anche
questo il motivo dei più morti in mare registrati
nel 2016. Secondo gli ultimi dati forniti dall'
Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim) dall' inizio dell' anno, sono 3.176 i migranti
annegati mentre cercavano di raggiungere l' Europa via mare ­ 2.742 quelli che tentavano di sbarcare in
Italia.
Dallo scorso giugno anche Croce Rossa Italiana è in prima linea sul mare, in un' operazione congiunta
col Moas. Due team di medici e infermieri (dieci persone in tutto) si imbarcano a turno sulle navi
Phoenix e Responder per fornire la prima assistenza sanitaria ai migranti accalcati su navi carrette e
gommoni alla deriva. Oltre 10mila le persone salvate e assistite in poco più di due mesi. «Prender­È si
cura di ogni persona in difficoltà è un atto dovuto ­ spiega Francesco Rocca, presidente di Cri ­ e quella
con il Moas ci è sembrata un' operazione importante per assistere le persone che decidono di affrontare
una traversata così pericolosa». Ma se da una parte c' è l' impegno delle associazioni e del volontariato,
dall' altra, sottolinea il numero uno della Cri, c' è «la totale assenza dell' Europa sul fronte del
ricollocamento». Al momento sono poco meno di 2.000 le persone trasferite a fronte delle 160 mila
previste dal piano messo a punto dall' Unione europea entro settembre 2017. «C' è un' assenza totale
della politica di redistribuzione su tutto il territorio ­ aggiunge Rocca ­ ed è per questo motivo che si
formano luoghi 'caldi' come Ventimiglia e Como, ma anche Milano e Roma». Nei principali punti di
snodo cioè dove sono 'ammassate' centinaia di persone in attesa solo di potersi ricongiugere con i
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18 agosto 2016
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Avvenire
volontariato
propri parenti in altri Paesi europei. «C' è una stasi totale e un' incapacità di pianificazione ­ punta il dito
Rocca ­ queste persone hanno il diritto di essere accolte e se ci fosse una maggiore attenzione europea
casi come questi si potrebbero evitare».
Intanto a fine giornata la Guardia costiera ha soccorso 243 migranti a bordo di un barcone nello stretto
di Sicilia. Il mare sta tornando calmo.
RIPRODUZIONE RISERVATA.
DANIELA FASSINI
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Corriere della Sera
volontariato
Il capo dell' Immigrazione Morcone: un piano per occuparli «Avranno un rimborso spese con cui
si pagheranno l' assistenza»
«Affidare ai profughi lavori utili»
ROMA «Coinvolgiamo nel lavoro i migranti». L'
idea viene dal Viminale, dal prefetto Mario
Morcone, capo del Dipartimento Immigrazione.
Prefetto, cosa intende?
«Alcuni sindaci hanno già attivato progetti di
volontariato che vedono i migranti protagonisti.
È ora di fare un passo in avanti».
Sa di affrontare un tema poco popolare?
«Sì, ma non possiamo più lasciare queste
persone appese in attesa di un destino che
cada dall' alto. E che si abbrutiscano
passando la giornata ad attendere il pranzo e
la cena».
Pensa a tutti i migranti?
«Solo quelli che sono legittimamente sul
nostro suolo: i rifugiati o chi ha già presentato
la richiesta di asilo».
Possono o devono lavorare?
«Possono, nell' interesse loro e della
collettività. Per carità, nessun obbligo. Semmai
possiamo pensare a un meccanismo
premiale».
Di che tipo?
«Chi mostra buona volontà e capacità di
inserirsi nel nostro contesto sociale potrebbe ottenere un' attenzione diversa nell' accoglienza».
Una corsia preferenziale?
«C' è il permesso umanitario.
Attualmente viene dato per motivi di vulnerabilità ai bambini e ai malati. Potremmo usarlo in questo
senso. Dopo un anno la verifica servirebbe da incentivo a comportamenti virtuosi».
Il lavoro presuppone una paga. O pensa a un volontariato gratuito?
«Non penso a una paga con tariffe nazionali. Ma a una retribuzione che potrebbe essere ridotta: la
decurtazione servirebbe per recuperare i costi dell' accoglienza».
Mira al rientro delle spese o all' integrazione?
«Miro a dare loro un futuro e far sì che non siano solo un peso per la comunità: l' inclusione, poi,
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Corriere della Sera
volontariato
impedisce la radicalizzazione e giova alla sicurezza.
Questa emergenza si può trasformare in un' occasione di sviluppo».
Le diranno: e gli italiani che non hanno un lavoro?
«Io mi occupo di immigrati.
Dei cittadini italiani se ne dovrebbero occupare altri ministeri. Se mi danno l' incarico cercherò soluzioni
per quel problema. Attualmente mi piacerebbe che a rompermi la testa non fossi solo io che sono un
prefetto».
E allora chi?
«La soluzione non può essere dirigista con un "super­qualcuno" che decide su tutto e tutti. Ma con chi è
sul territorio.
Presidenti di Regione e sindaci per primi».
La casa ai rifugiati genera proteste. Anche, come anticipato dal «Corriere», a Capalbio: lì due cittadini
hanno fatto ricorso al Tar.
«Né Capalbio né Portofino potranno sottrarsi alle proprie responsabilità perché i sindaci temono di
perdere consenso».
Ma 50 rifugiati in un comprensorio nel centro storico non è una scelta criticabile?
«L' accoglienza diffusa è quella che noi preferiamo. Si poteva prevedere una soluzione diversa».
Il sindaco lamenta che è stata imposta dal prefetto.
«Se ci fosse un progetto adeguato i prefetti si asterrebbero dal fare bandi di gara. È ovvio che non puoi
fare il furbacchione, prendendoti due immigrati e pensando di essere a posto.
Altrimenti finisce così: il prefetto, che da qualche parte li deve mandare, trova l' albergo e fa la gara».
L' Europa a febbraio aveva sollecitato progetti per impiegare i rifugiati. L' idea nasce da lì?
«No. L' Europa è chiusa nelle piccole paure. Servono un salto di qualità e politici coraggiosi».
Quali lavori potrebbero svolgere i profughi?
«Ci sono settori che hanno bisogno: l' agricoltura, le costruzioni, l' assistenza agli anziani».
Come evitare lo sfruttamento e i business criminali?
«Ci sono sanzioni penali. C' è un protocollo sulla legalità.
Non pensiamo di trattarli come schiavi. Certo, dove c' è il formaggio arrivano i topi. Bisogna tenere
lontano affaristi e garantire trasparenza. Ma non possiamo più essere prigionieri dei "no" dei sindaci che
mirano più alla caduta di Alfano o di Renzi che a risolvere la situazione».
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18 agosto 2016
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Corriere della Sera
volontariato
I rifugiati assunti dai Comuni calabresi E La Spezia li
arruola per le vigne del passito
A Riace, nel cuore della Locride, in Calabria, ci
sono ancora case vuote. «Aspettiamo nuovi
ospiti», dice Mimmo Lucano il sindaco che dal
2004 ha messo l' accoglienza dei migranti in
cima ai programmi della sua amministrazione.
«Qui troverebbero un tetto e anche un lavoro»,
spiega il primo cittadino che nei mesi scorsi è
stato inserito dalla rivista Fortune tra i 50
personaggi più influenti del pianeta. Gran
parte dei 500 migranti ospitati è impegnata in
lavori di pubblica utilità: raccolta dei rifiuti,
pulizia delle spiagge, lavori artigianali. Poco
più a nord, ad Acquaformosa, sul versante
cosentino del Pollino, i 90 rifugiati ospitati sono
riusciti a rendere vivo un centro che lo
spopolamento degli anni Novanta aveva reso
quasi invisibile. Recentemente quattro di loro
hanno iniziato a lavorare in Comune: due si
occupano di verde pubblico e pulizia delle
strade, un altro è allo sportello immigrazione e
una ragazza fa la mediatrice culturale.
A La Spezia sta per vedere la luce una
cooperativa che coinvolgerà produttori e
richiedenti asilo non solo per il recupero dei
muretti a secco ma per produrre il vino passito
doc «Sciacchetrà», uno dei prodotti tipici delle
Cinque Terre. A Pettinengo, in provincia di
Biella, i migranti si occupano della pulizia del
verde pubblico, della gestione di orti e giardini
privati. In Valle d' Aosta, grazie a un accordo tra istituzioni, i richiedenti asilo presenti sul territorio hanno
avuto la possibilità di svolgere attività di volontariato, in attesa del riconoscimento della protezione
internazionale.
E ancora: i macedoni e i rumeni che abitano sul versante toscano del Parco delle Foreste casentinesi
lavorano alla conservazione e allo sviluppo del settore forestale. A San Donà di Piave (Venezia), grazie
a un accordo stipulato con la prefettura, è stato possibile impiegare in lavori di manutenzione del verde
pubblico i migranti provenienti dal Ghana e dalla Guinea, che già svolgevano attività di volontariato per
la mensa solidale e la Croce Rossa. Stesso discorso a Pescara, dove 14 migranti, ospiti delle strutture
di accoglienza, hanno trovato occupazione in Comune.
ANTONIO RICCHIO
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18 agosto 2016
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Italia Oggi
volontariato
Il punto
Quest' anno un Meeting diverso, privo cioè dei soliti
ammiccamenti politici
Per molti anni il Meeting di Rimini è stato l'
appuntamento politico dell' estate, al di là degli
intenti dei suoi organizzatori, ossia il
movimento cattolico di Comunione e
liberazione, che ne hanno sempre dichiarato le
finalità innanzitutto culturali, di cui alla
definizione integrale delle origini, ossia «dell'
amicizia fra i popoli».
Per anni, invece, l' attualità politica, spesso
partitica, l' ha fatta da padrona, a cominciare
dalla epoca in cui i giovani di Cl, ma ancor di
più il loro «braccio politico», il Movimento
popolare, si ponevano come interlocutori della
Dc e nella Dc. Era la fine degli anni 80 e i
politici ciellini si affacciavano nello Scudo
crociato, forti della capacità di coinvolgere
centinaia di migliaia di persone col voto di
preferenza. Si scontravano col segretario
Ciriaco De Mita, si schieravano col vecchio
Giulio Andreotti, ospite fisso a Rimini,
dialogavano con Bettino Craxi, invitando
Claudio Martelli, facevano arrabbiare
Francesco Cossiga sul Colle, salvo poi
riappacificarsi anni dopo.
Una sarrabanda che oscurava il resto della
«kermesse riminese». Che ci fosse Eugene
Ionesco o che l' attore teatrale Franco
Branciaroli portasse per le vie della città uno
strepitoso Miguel Manara, con 20 mila persone al seguito nella notte, ai grandi giornali non interessava.
E neppure che nei padiglioni della Fiera si incontrassero e si raccontassero le centinaia di cooperative
sociali e associazioni di volontariato che, in Italia e nel mondo, si occupavano degli ultimi fra gli ultimi,
dai minori in difficoltà ai malati di Aids.
Per quanto i vari portavoce si sgolassero, la riduzione «politica» dei media era inevitabile.
In questa 37ª edizione, che si apre domani, invece l' aspetto politico del Meeting è forse, e per la prima
volta, meno importante, avendo don Julian Carron, succeduto allo scomparso don Luigi Giussani ormai
11 anni fa, chiarito che il movimento non fa politica. Un «liberi tutti» che è stato evidentissimo nelle
elezioni dal 2013 in poi, e, soprattutto, in quelle milanesi del maggio scorso, con pochissimi ciellini eletti
e con una manciata di voti.
Per le prima volta, dopo tanti anni, il Meeting sarà utile a chiarire che cosa sia diventata Cl, in Italia ma
soprattutto nella Chiesa, legatissima, quasi schiacciata, alla figura di Papa Francesco, lontana e quasi
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18 agosto 2016
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Italia Oggi
volontariato
polemica con settori intransigenti del cattolicesimo italiano, come è accaduto col Family Day sulla legge
delle unioni civili. Servirà, questo Meeting, per comprendere quali posizioni assumerà in futuro, nella
società e nella cultura italiana, il movimento cattolico, alla luce del «crollo delle evidenze» spesso
richiamato da don Carron nei suoi incontri.
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GOFFREDO PISTELLI
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17 agosto 2016
Redattore Sociale
volontariato
"Agevolanday", la festa dei ragazzi che (per un po')
non vivono nella propria famiglia ­ Redattore Sociale
FERRARA ­ "Ci sarà la musica, il cibo, i
giochi, tantissimo sport, calcio e pallavolo. E
per i più piccoli quest' anno abbiamo
organizzato una caccia al tesoro": Federico
Zullo, presidente dell' Associazione
Agevolando, presenta così la settima edizione
di "Agevolanday ­ festa dei ragazzi che (per un
po') non vivono nella propria famiglia". L'
appuntamento è per sabato 3 settembre a
partire dalle 9.30 presso la Città del Ragazzo
di Ferrara : "La nostra è l' unica festa di questo
tipo che viene fatta in Italia: noi invitiamo tutte
le comunità di accoglienza, le case­famiglia, le
famiglie affidatarie a partecipare. Non importa
di quali istituti facciano parte: vogliamo fare
rete, e tutti sono i benvenuti". L' associazione
nasce dall' iniziativa di alcuni giovani che
hanno trascorso parte della loro infanzia e
della loro adolescenza "fuori famiglia" con l'
obiettivo di sostenere quei ragazzi che, una
volta divenuti maggiorenni, si trovano a dover
fare i conti con la conclusione del loro
percorso in comunità o in affido. ­
"Agevolanday", in un primo momento, era
stata organizzata per il 16 luglio: "Avevamo già
raccolto quasi 160 adesioni, poi però la nostra
comunità è stata colpita da un lutto, e abbiamo
rimandato tutto". Pochi giorni prima, infatti,
Muhammed, 17 anni, era affogato a Lido di Spina, mentre giocava con gli amici. Il ragazzo era arrivato
in Italia dal Gambia: uscito da poco dall' hub minori di Bologna, era stato accolto dal centro Opera Don
Calabria della Città del Ragazzo assieme ad altri 17 minorenni che avevano affrontato la traversata del
Mediterraneo. Per partecipare è necessario iscriversi entro il 25 agosto : "Arriveranno ragazzi anche da
Milano, dal Veneto e dalle Marche ­ spiega Zullo ­: siamo molto soddisfatti. Perché un domani, quando
si guarderanno indietro, si ricorderanno di questi momenti passati insieme. Stare in compagnia, giocare
insieme: a questo ripenseranno". L' obiettivo, ora, è far diventare "Agevolanday" sempre più nazionale,
perché possa rappresentare nella maniera più ampia possibile tutte le famiglie e tutti i ragazzi:
"Abbiamo sempre fatto questa festa in Emilia­Romagna: l' anno prossimo ci piacerebbe organizzare in
un' altra regione, magari dove abbiamo una nostra sede. Cambiare, per coinvolgere tutti". (Ambra
Notari) © Copyright Redattore Sociale.
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17 agosto 2016
Redattore Sociale
volontariato
Storie, interviste, i fatti del giorno: oggi su Redattore
sociale ­ Redattore Sociale
Farid presto in Italia per essere curato: Firenze
accoglie tutta la famiglia Dall' Egitto all' Italia
da solo, a 13 anni, per cercare un medico per
il fratellino: il viaggio della speranza di Ahmed
si conclude nel capoluogo toscano, dove tutta
la famiglia sarà accolta e il bimbo curato.
Saccardi: con i programmi di cooperazione
sanitaria curiamo tanti bambini Empori solidali,
a settembre il festival: "Insieme, contro la
povertà" Cervia ospita il primo festival
regionale: dal 2008 aperti 60 empori in 16
regioni, 20 nella sola Emilia­Romagna. Evento
promosso dal Coordinamento regionale, per
accrescere competenze e condividere
esperienze (ABBONATI) ­ "Ricette per il
cambiamento": chef e agricoltori salvano i
prodotti a rischio " Agevolanday", la festa dei
ragazzi che (per un po') non vivono nella
propria famiglia Il 3 settembre Ferrara si
prepara ad accogliere ragazzi, operatori di
case­famiglia, famiglie affidatarie anche di
Lombardia, Veneto e Marche. Zullo
(Agevolando): "L' anno prossimo ci piacerebbe
organizzare la festa in un' altra regione.
Cambiare, per coinvolgere tutti" Sicilia,
assistenza agli alunni disabili: ci pensa il
comune La regione Sicilia ha posticipato a
settembre l' approvazione delle modifiche alla
legge che trasferisce agli istituti scolastici il servizio di assistenza di base. Il comune di Bagheria
tranquillizza i genitori: servizio garantito fino a nuove disposizioni ­ Nuovo anno scolastico, le lezioni
iniziano tra il 12 e il 15 settembre ­ Scuole aperte di pomeriggio: 320 milioni per il progetto nazionale
anti­dispersione (ABBONATI) Quelle "belle addormentate" che fanno sorridere Eléonore Despax ha 40
anni, vive a Montpellier e fa l' illustratrice di libri per l' infanzia. Quello che disegna con umorismo,
sensibilità e leggerezza nel suo blog ­ il nome viene dalle sue gambe, sono loro le "belle addormentate"
­ è frutto del suo vissuto quotidiano ­ "Arctic circle", il fumetto che si legge con le mani (e si crea
insieme) ­ "No limits", il film che insegna (ai medici) come superare i limiti (ABBONATI) Acqua fresca e
un sorriso a chi vive in strada: l' impegno dei volontari A Milano si potenzia l' attività del Progetto Arca
nella settimana di Ferragosto: 10 mila bottiglie d' acqua e 500 kit igienici (spazzolino, dentifricio, sapone
e un asciugamano) per chi vive in strada. Sinigallia: "Vogliamo rendere più dignitosa la vita di chi
dimora all' aperto" Open: cibo etnico e prodotti locali nel negozio gestito da giovani italiani e stranieri
Punto vendita nato a Reggio Calabria grazie alla collaborazione tra piccoli commercianti stranieri e
partner locali. L' iniziativa è parte di un progetto più ampio che ha l' obiettivo di sviluppare l' economia
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17 agosto 2016
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Redattore Sociale
volontariato
nel segno della legalità e dell' interculturalità ReGen, l' ecovillaggio autosufficiente che cambierà il modo
di vivere Un borgo sostenibile capace di autoprodurre energia pulita, acqua e cibo biologico: sta
sorgendo in Olanda ma l' idea è di espanderlo in tutto il mondo come risposta al problema dei
cambiamenti climatici, della scarsità di risorse e della crisi alimentare. Un' opera ingegnosa, funzionale
ed anche bella.
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