Progetto scacchi - Istituto Comprensivo Raffaello Sanzio

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Progetto scacchi - Istituto Comprensivo Raffaello Sanzio
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Oggetto: Progetto Scacchi nelle scuole di Ancona – anno 2014/2015
rivolto agli Istituti della Provincia di Ancona di ogni ordine e grado
Chi siamo:
L'A.S.A. (Accademia Scacchistica Ancona) è una sezione del C.R.U.A. (Circolo Ricreativo
Universitario Ancona) dell'Università Politecnica delle Marche.
L'Accademia, fondata nel 2006 con il sostegno del Magnifico Rettore Prof. Ing. Marco Pacetti e del
Prof. Pietro Alessandrini, si propone di promuovere e diffondere la millenaria disciplina
scacchistica - mix inesauribile di sport, arte e scienza - quale strumento di sviluppo intellettuale ed
aggregazione socio-culturale, nonché mezzo educativo-pedagogico per i giovani in età scolare.
L'Accademia organizza e promuove attività scacchistiche durante tutto l'anno, quali:
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Corsi di scacchi (base ed avanzato) per adulti e ragazzi
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Tornei di profilo Nazionale ed Internazionale (Torneo Internazionale di Scacchi
“Adriatico-Ionio Mare di Pace”, 2-9 Gennaio 2009)
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Simultanee di esibizione tenute dai giocatori dell'Accademia con i più alti Titoli scacchistici
(Notte Bianca dello Sport Ancona Giugno 2008, simultanea del MF Piero Bontempi)
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Conferenze a tema scacchistico improntate alla conoscenza degli aspetti non tecnici di
questa disciplina, come l'approfondimento della vita e dei contributi apportati dai principali
personaggi che hanno fatto la storia del gioco (Incontro X Campione del Mondo Boris
Spassky ad Ancona, 18 Febbraio 2006; Presentazione del libro “Re in fuga. La leggenda
di Bobby Fischer ”, 04 Giugno 2008)
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Iniziative speciali (Campionato delle Facoltà Universitarie, Anno Accademico 20062007 e 2007-2008 / Torneo Giovanile regionale valevole come fase di qualificazione alle
Finali dei Campionati Nazionali Giovanili Assoluti 2012, 25 Aprile 2012)
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Partecipazione al C.I.S. (Campionato Italiano a Squadre) mediante le nostre squadre,
composte dai più forti giocatori della Provincia di Ancona ed in assoluto da alcuni dei più
forti giocatori Marchigiani ed Italiani, quali il Maestro F.I.D.E. Piero Bontempi ed i Maestri
F.S.I. Maurizio Foglia, Claudio Graziani e Matteo Rotoni
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Partecipazione al C.I.S. ed al C.G.S. (Campionato Giovanile Studentesco) con squadre
riservate ai giovanissimi (squadre Under 10 - Under 18, sia maschili che femminili e/o
miste) in modo di dar loro la possibilità di accedere all'ambito agonistico tramite un
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contesto adatto che li stimoli e ne consenta non solo la crescita tecnica ma anche lo sviluppo
di un corretto approccio etico e morale
Per ulteriori informazioni circa l’Accademia Vi invitiamo a visitare il portale web:
www.asascacchi.it
Di seguito, alcuni dei responsabili dell'Accademia:
Bontempi Piero - Maestro F.I.D.E., Campione della N.A.T.O. 2001 ed Istruttore Giovanile
Qualificato F.S.I. (diploma ottenuto il 20/11/1999, il primo nella Regione Marche – ed uno dei
primi in Italia) e lui stesso formatore degli Istruttori per conto della Federazione Scacchistica
Italiana
Foglia Maurizio - Maestro F.S.I. e Direttore Tecnico A.S.A.
Graziani Claudio - Maestro F.S.I. ed Istruttore Giovanile
Rotoni Matteo - Maestro F.S.I. ed Istruttore Giovanile
Progetto Scacchi nelle scuole di Ancona – anno 2014/2015
Attività:
L'attività sarà articolata in diversi momenti:
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lezioni a scuola;
partecipazione ai giochi studenteschi (Campionato Provinciale/Regionale/Nazionale
Studentesco: trattasi di una competizione a squadre) costituendo una o più squadre di
classe o inter-classe.
CALENDARIO
La durata minima del corso dovrebbe essere di almeno 10 lezioni di 1 ora ciascuna, una volta
la settimana.
Tuttavia per ottenere un adeguato apprendimento e migliori risultati si consiglia un corso
consistente in un numero di lezioni uguale o anche superiore a 20:
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i primi incontri saranno infatti dedicati all’insegnamento delle regole e allo svolgimento di
partite semplicissime
le successive lezioni tratteranno le principali regole di strategia e tattica del mediogioco e
dei finali (due fasi fondamentali della partita a Scacchi)
le lezioni conclusive saranno dedicate allo studio delle principali “aperture” e alla
spiegazione di concetti più complessi
L’orario delle lezioni sarà definito in accordo con le dirigenze scolastiche e gli insegnanti:
potrà essere fissato sia in mattinata che nel pomeriggio, sia in orari curriculari che
extracurriculari.
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MATERIALI
Scacchi e scacchiere individuali, scacchiera murale, orologi per scacchi (necessari per
regolamentare la durata della partita - obbligatori nei tornei).
TESTI
Saranno utilizzati la guida tecnica della Federazione Scacchistica Italiana ed altri testi specifici per
la didattica degli scacchi nella scuola dell'obbligo.
DOCENTE
Il docente sarà il Maestro F.I.D.E. ed Istruttore Giovanile Qualificato F.S.I. Piero Bontempi, con
l’eventuale supporto di collaboratori (comunque qualificati e riconosciuti dalla F.S.I. – Federazione
Scacchistica Italiana: in possesso cioè di ogni requisito necessario per l’insegnamento degli
Scacchi nelle scuole), sotto il suo coordinamento.
Obiettivi didattici generali:
Un Progetto Scacchi nella Scuola ha il principale obiettivo di valorizzare gli aspetti formativi del
carattere ed educativi della mente giovanile.
L’apprendimento della tecnica di gioco rappresenta un mezzo per facilitare la maturazione dello
studente e per accelerare la crescita delle facoltà logiche, divertendo nello stesso tempo.
Chi pratica questa disciplina, in generale, acquisisce una più profonda capacità di concentrazione e
potenzia senza sforzo le caratteristiche elaborative del cervello con notevoli effetti benefici anche in
altri campi come l’organizzazione del proprio lavoro o l’apprendimento delle materie scolastiche.
Viene inoltre incentivato uno sviluppo armonioso delle qualità comportamentali, secondo cui il
giovane accetta le regole del gioco e si impegna a rispettarle.
SVILUPPO MENTALE
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affrontare e risolvere situazioni problematiche;
sviluppare le capacità logiche, la consequenzialità, le capacità di ragionamento
in generale;
sviluppare capacità di analisi, sintesi, approfondimento;
rafforzare la memoria in generale e la memoria visiva in particolare, la lucidità, la capacità
di astrazione;
sviluppare la creatività, la fantasia, lo spirito d'iniziativa;
favorire, con lo sviluppo del linguaggio scacchistico, la capacità di argomentare;
stimolare il pensiero organizzato;
stimolare lo sviluppo dell'attenzione, della concentrazione, dell'analisi e della sintesi;
stimolare l'autovalutazione, uno spirito competitivo sano, il rispetto dell'altro.
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FORMAZIONE DEL CARATTERE
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migliorare le capacità di riflessione e la calma;
controllare l'impulsività, l'emotività, l'approssimazione, la superficialità, la presunzione;
sviluppare l'esercizio della pazienza;
aiutare la formazione di una coscienza autocritica;
stimolare la fiducia in se stessi, l'autocontrollo, le capacità decisionali, il senso di
responsabilità e la maturazione generale.
FORMAZIONE DELLA COSCIENZA SOCIALE
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rispettare le regole ed accrescere la correttezza e la coerenza;
rispettare l'avversario (e quindi il prossimo in generale);
imparare a controllare l’aggressività, anche trasferendola nel gioco;
accettare la sconfitta (e quindi l’insuccesso) e adattarsi alla realtà;
sviluppare la consapevolezza e un'equilibrata valutazione dei propri comportamenti e della
propria personalità.
METODOLOGIE DIDATTICHE
Ogni lezione sarà articolata in due momenti:
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esposizione teorica su scacchiera murale, esercizi;
partite tra gli allievi sotto la supervisione degli istruttori, i quali avranno premura di
verificare la correttezza delle mosse giocate e del comportamento tenuto dagli allievi stessi.
PARTECIPAZIONE AI TORNEI
La partecipazione ai tornei si prefigge un duplice obiettivo:
•
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sperimentazione ed affinamento delle tecniche scacchistiche acquisite;
rafforzamento del carattere, tramite la pratica del gioco in un contesto agonistico ed il
confronto con avversari sempre nuovi (che quindi costituiscono per l’allievo una incognita,
sia sotto il profilo prettamente scacchistico che quello della personalità ed i tratti
caratteriali).
Scacchi e obiettivi didattici della scuola dell’obbligo:
Risultano evidenti alcuni collegamenti tra le valenze formative insite nel
gioco degli scacchi e gli obiettivi didattici della scuola dell'obbligo.
Negli stessi programmi scolastici sono presenti le motivazioni fondamentali che
dimostrano la validità e l'utilità del progetto inteso come intervento educativo che
non disturba il lavoro del docente, ma anzi ne diviene un sostegno metodologico e
didattico.
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Dai Programmi ministeriali del 1985:
1.
"La scuola ha il compito di sostenere l'alunno nella progressiva conquista
della sua autonomia di giudizio, di scelte e d'assunzione di responsabilità e nel
suo inserimento attivo nel mondo delle relazioni interpersonali, sulla base
dell'accettazione e del rispetto dell'altro, del dialogo, della partecipazione e
del bene comune"
2.
"La scuola è impegnata ad utilizzare tutti i canali di comunicazione oltre a
quello verbale ed un'appropriata metodologia per impedire che le diversità si
trasformino in difficoltà di apprendimento ed in problemi comportamentali"
3.
"La scuola realizza il suo compito specifico di alfabetizzazione culturale... e
perciò promuove l'acquisizione di tutti i fondamentali tipi di linguaggio"
4.
"Essenziale è anche la realizzazione di un clima sociale positivo nella vita
quotidiana, organizzando forme di lavoro di gruppo e di aiuto reciproco
favorendo l'iniziativa, l'autodecisione, la responsabilità personale degli
alunni"
5.
"Sono queste le condizioni necessarie perché ogni alunno viva la scuola come
ambiente educativo e di apprendimento, nel quale maturare progressivamente
la propria capacità di azione diretta di progettazione e verifica, di
esplorazione, di riflessione e di studio individuale"
Vediamo quindi come il gioco degli scacchi possa rispondere ai requisiti cui
fanno cenno i Programmi del 1985 appena citati:
1.
... Autonomia di giudizio, di scelte e di assunzione di responsabilità ...
Durante una partita a scacchi il giocatore si trova spesso a dover scegliere la mossa da fare in
assoluta autonomia, senza l'intervento di nessun altro: solo lui è responsabile di quello che fa.
Dovrà quindi autonomamente valutare ogni volta la bontà della sua scelta e lo farà anche in
relazione alle conseguenze che potranno derivare dall'azione dell'avversario.
2.
... Inserimento attivo nel mondo delle relazioni interpersonali, sulla base
dell'accettazione e del rispetto dell'altro, del dialogo ...
L'incontro con persone che hanno il suo stesso interesse aiuta notevolmente ad instaurare rapporti
interpersonali ed un dialogo diverso dal solito nel momento in cui ci si accinge a rivedere la partita
giocata.
Infatti da una partita deriva sempre un dialogo tra i due antagonisti sia sull'andamento, sia sulla
conclusione della partita, dialogo attraverso il quale i due giocatori, rivivendo l'intero incontro,
discutono sui pregi e sui difetti di ogni mossa effettuata.
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Si acquisisce anche il concetto di rispetto dell'avversario sulla base della convinzione che se lui ha
vinto certamente non è stato merito della fortuna o del caso, ma ha giocato meglio, o ha commesso
meno errori, o ha saputo volgere a suo vantaggio i nostri errori.
3.
... Utilizzare tutti i canali di comunicazione oltre quello verbale ed
un'appropriata metodologia ...
Sicuramente, almeno ad un livello iniziale, il gioco contribuisce a trasmettere con una metodologia
diversa, alcuni concetti matematici, linguistici ed antropologici, riuscendo anche ad aggirare alcune
tipiche difficoltà di apprendimento che talvolta possono manifestarsi.
E' sufficiente indicare soltanto alcuni tra i tanti concetti e termini che possono essere insegnati
tramite l'uso della scacchiera per rendere chiara l'idea:
a) concetti topologici: sopra, sotto, avanti, dietro, vicino, lontano, destra,
sinistra, prima, dopo;
b) concetti e termini geometrici: orizzontale, verticale, diagonale maggiore,
diagonale minore, centro, lato, diagramma, coordinate, adiacenze;
c) orientamento: spostare un pezzo da una casa all'altra della scacchiera seguendo un determinato
percorso senza guardare la scacchiera; seguire un percorso sulla scacchiera evitando gli ostacoli;
trovare il percorso più breve per giungere da una posizione ad un'altra;
d) utilizzo dei diagrammi di flusso: ogni serie di mosse per il raggiungimento di uno scopo
costituisce un diagramma di flusso per mezzo del quale si stabilisce lo svolgimento di una partita
tenendo conto della reazione logica dell'avversario.
4.
... Promuovere l'acquisizione di tutti i fondamentali tipi di linguaggio ...
Il gioco degli scacchi è sicuramente un mezzo di comunicazione non verbale, un linguaggio
alternativo attraverso il quale ogni giocatore comunica al suo avversario la propria strategia di
gioco, il modo di utilizzare i propri pezzi, le proprie capacità logico-deduttive.
Gli scacchi sono un linguaggio di segni con valore sistematico forte, e di contenuto artistico e
pedagogico.
5.
... Organizzando forme di lavoro di gruppo e di aiuto reciproco favorendo
l'iniziativa, l'autodecisione, la responsabilità personale degli alunni ...
Viene valorizzato il lavoro di gruppo in una forma diversa dalla solita: non si tratta più di lavorare
insieme per realizzare un progetto, ma di discutere insieme sulle possibilità di trovare la soluzione
migliore per determinare la validità del progetto.
E' appunto dalla collaborazione del gruppo che, mediante l'analisi delle mosse possibili, si arriva a
determinare la validità di un piano di gioco.
6.
... Maturare le proprie capacità di azione diretta di progettazione e verifica, di
esplorazione, di riflessione e di studio individuale ...
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Tutta la partita di scacchi risponde pienamente ai requisiti di cui sopra: non si può improvvisare né
si può giocare a caso: si andrebbe incontro ad una disfatta sicura.
Occorre sempre progettare un piano di gioco a medio e lungo termine fissando degli obiettivi
intermedi da raggiungere, analizzando e verificando continuamente la posizione raggiunta in base
alle risposte dell'avversario.
Tutto ciò è principalmente frutto di riflessione e di studio individuale.
Concludendo si può dire che il gioco degli scacchi contribuisce a formare anche gli schemi mentali
che concorrono a sviluppare, mediante costruzioni logiche, i quadri concettuali di cui si parla nei
programmi.
L'abitudine ad un certo ordine e a determinati schemi, propri del gioco degli scacchi, concorre a
trasporre questo approccio mentale in comportamenti che il bambino interiorizza, diventando parte
integrante della sua personalità.
Il gioco contribuisce alla formazione generale del bambino perché ogni partita stimola
inconsciamente la messa in moto di automatismi che influiscono sullo sviluppo mentale e sulla
formazione del carattere e della coscienza sociale.
Questi automatismi costituiscono le valenze formative suaccennate, che possono essere raggruppate
secondo la sfera formativa su cui agiscono.
Scacchi e formazione:
Esistono quindi delle “situazioni nella partita Scacchi” idonee ad estrapolare caratteristiche
educative e formative; la tabella che segue ne costituisce una esemplificazione:
Situazione nella partita a Scacchi
Caratteristiche educative e formative
Concentrazione ed immobilità quando si sta
riflettendo su una mossa
Valutazione dell'importanza dei problemi che la
situazione sulla scacchiera presenta e necessità
di dover concludere un certo numero di mosse
in un dato tempo
Sforzarsi di ideare manovre sempre nuove ed
originali per sorprendere l’avversario
Muovere dopo aver considerato la probabile
continuazione (sviluppo della partita)
Trovata una mossa buona, prima di giocarla
verificare se non esista una ancora migliore
Una mossa deve essere la conseguenza logica
della precedente o deve preparare in modo
coerente la successiva
Fra le varie mosse considerate bisogna
sceglierne una sola e da soli
L'esito della partita indica quale dei due
giocatori ha sviluppato le idee migliori
Sviluppo di capacità di autocontrollo fisico e
psichico
Ripartizione e miglior sfruttamento del tempo a
propria disposizione
Creatività ed immaginazione
Sviluppo della capacità di riflessione
Continuo tentativo di miglioramento
Sviluppo di capacità di concepire ed eseguire
schemi e processi logici
Sviluppo delle capacità di prendere decisioni in
autonomia
Rispetto delle opinioni altrui
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Bisogna insistere, negli scacchi come in altre attività, su un apprendimento ragionato, non
puramente meccanico o mnemonico, anche perché gli apprendimenti basati sulla reale
comprensione e non sulla semplice memorizzazione possono essere ricostruiti nel caso in cui
vengano dimenticati, e possono essere applicati a situazioni diverse.
Attraverso questa graduale presa di coscienza, non solo si migliorerà il modo di giocare a scacchi,
ma verrà favorito anche lo sviluppo più generale della personalità, nel senso che gli scacchi sono
uno stimolo a confrontarsi con il proprio innato egocentrismo e, implicitamente, a superarlo.
I costanti scambi di pensiero con gli altri, infatti, permettono di “decentrarsi”, e danno la possibilità
di coordinare interiormente i rapporti derivati dalle differenti visuali.
Interessante è l’impiego del fattore agonistico in una classe o, più in generale, in un gruppo di
giocatori.
Senza dubbio l’agonismo è per l’alunno una componente naturale del gioco che non c’è motivo di
reprimere, ma che nemmeno va esasperata.
L’organizzazione di piccoli tornei è quindi uno sbocco quasi inevitabile, anzi utile e stimolante,
dopo una prima fase di apprendimento.
In questo campo, una particolare valenza educativa è da attribuire ai tornei a squadre, dove la
prestazione individuale è in funzione di un obiettivo comune e ciò può contribuire ad esaltare lo
spirito di solidarietà e di collaborazione con gli altri, nonché la comunicazione in senso più
generale.
Conclusioni:
La funzione educativa degli scacchi è oramai universalmente riconosciuta, tant’è vero che sempre
più spesso vengono organizzati corsi di scacchi nelle Scuole di tutto il Mondo e particolarmente in
Europa: in tal senso i numerosi benefici che questa disciplina può offrire sono stati infatti
riconosciuti anche dal Parlamento Europeo che recentemente, il 19 Marzo 2012, ha adottato
la "Written Declaration 50/2011" (sottoscritta da 415 Parlamentari: il 10% più del
necessario!) con cui si è impegnato i Paesi membri a promuovere ed incentivare lo studio
degli scacchi in tutte le scuole.
Oggi questa “disciplina” viene considerato un eccezionale sport della mente e il presente Progetto
spera di averne elencato i molteplici aspetti positivi.
Aspetti organizzativi
Luogo per la tenuta dei corsi
Partecipanti per ogni corso
Durata di ogni singolo corso
Costo orario
Materiali didattici (scacchi e scacchiere
individuali, scacchiera murale, orologi per
scacchi, testi didattici, esercizi)
Le aule degli Istituti coinvolti
Idealmente, 15-25 studenti per corso
Minimo: 10 ore (10 lezioni da 1 ora ciascuna)
€ 2 per ogni alunno del corso
Forniti dall’Istruttore
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Ancona, 02/04/2014
Il presentatore e responsabile del progetto:
Maestro F.I.D.E. (Fédération Internationale Des Échecs)
Istruttore Giovanile Qualificato F.S.I. (Federazione Scacchistica Italiana)
Piero Bontempi
Contatti: cell. 333-8619715
e-mail [email protected]
N.B.: TUTTI GLI ISTRUTTORI ASSOCIATI ALL’A.S.A. (Accademia Scacchistica Ancona)
vantano Titoli e Qualifiche sia in veste di giocatori che in quella di Istruttori, certificati da
Diplomi, Attestati e Tessere rilasciati dalla F.S.I. (Federazione Scacchistica Italiana) e/o dalla
F.I.D.E. (Fédération Internationale Des Échecs).
Dette credenziali possono essere esibite, se richieste, ai Responsabili dei “progetti Scacchi” degli
Istituti Scolastici interessati ai corsi proposti all’Accademia Scacchistica Ancona.