La valorizzazione dell`organico - Centro di Ricerca Rifiuti Zero
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La valorizzazione dell`organico - Centro di Ricerca Rifiuti Zero
Il percorso del valore: lo scarto organico Alberto Confalonieri Enzo Favoino Il ruolo dello scarto organico: “politica di gestione dei rifiuti”… Lo scarto organico rappresenta la principale frazione del RU prodotto Le strategie di gestione spesso sono correlate alla riduzione degli impatti legati allo smaltimento – Obiettivi di riduzione del biorifiuto smaltito in discarica (Direttiva discariche) – Obiettivi di riciclaggio e raccolta differenziata (Direttiva Rifiuti) … ma non solo: il valore della Sostanza Organica nella politica ambientale • Programma EU sul Cambiamento Climatico – sequestro di Carbonio – riduzione di produzione/applicazione di pesticidi e concimi chimici – migliore ritenzione idrica – miglioramento della lavorabilità • Strategia Tematica sulla Protezione del Suolo – programmi obbligatori per prevenire il declino di fertilità organica – regioni italiane che hanno stabilito sussidi per gli agricoltori che applichino fertilizzanti organici La RD dei rifiuti organici: grandi potenzialità (ISPRA, dati 2010) Filiere di recupero del rifiuto organico Compostaggio Digestione Anaerobica Il compostaggio – Processo • Generalmente suddiviso in due fasi: – Fase attiva (fase ACT) • Intensi processi di degradazione delle componenti organiche più facilmente degradabili → raggiungimento Stabilità Biologica – Fase di cura/maturazione (curing phase) • Processi di trasformazione della SO in sostanze umiche → raggiungimento Umificazione I livelli operativi del compostaggio Compostaggio domestico (minimizzazione) Impianti modulari impianti decentrati Impianti centralizzati Diversità dell’approccio tecnologico • • • • • • Cumuli Cumuli statici aerati Biocelle/biocontainer Trincee dinamiche e bacini dinamici Bacini statici Sili e tamburi Disposizioni regolamentari R iferim ento nazionale C hiusura obbligatoria D im ensionam ento dei o locale delle prim e sezioni di sistem i di processo per le abbattim ento degli m atrici odori ferm entescibili (fanghi, scarto alim entare) Lom bardia (D .G .R . V I/44263 del 16/7/99) M etodi per la valutazione dell’efficienza funzionale dei sistem i di abbattim ento Prescrizioni sem plificate per il com postaggio dei soli scarti verdi (gestione all’aperto) SI, fino a una certa ferm entescibilità residua SI (valori m inim i) SI, inclusa l’olfattom etria SI V eneto (D G R 766 del 10/3/2000) SI, fino ad una certa ferm entescibilità residua e con definizione di un tem po di ritenzione SI (valori m inim i) No SI Sicilia Linee G uida sul C om postaggio SI, fino ad una certa ferm entescibilità residua SI (valori m inim i, m odularità) SI - olfattom etria SI N o (*) SI (valori di “range” per i biofiltri) No N on necessario (vedi *) SI, m a solo con definizione del principio, senza definizione di un tem po di ritenzione No No SI Em ilia R om agna (criteri C R IA E R ) D ecreto M in. A m b. 5/2/98 (“procedure sem plificate”) Criteri di realizzazione dei biofiltri • Rispetto dei tempi di ritenzione efficaci: almeno 30”‐36” – (valutazione del carico specifico in Nmc/mc.h: 100‐120 max) – Calcolo: Tr = 3600/Cs • Costruzione modulare (3‐4 moduli) • Rispetto delle altezze minime e massime (100‐200 cm) • Scelta della biomassa – Capacità di supporto dei biofilm – Capacità strutturali (per resistere alla compattazione) – Buon potere tampone Market share del Compost in Italia Dato complessivo Italia: 1.200.000 t/anno Fonte: Massimo Centemero – Rimini Ecomondo - 2009 La Digestione Anaerobica • Trasforma il C biogeno in un combustibile – benefici estesi (energia rinnovabile ed ammendante) • 150‐250 kWh/t (p.f.) • Meno dipendente dalla disponibilità di materiale di struttura (es. aree metropolitane) • “footprint” (consumo di spazio) inferiore al compostaggio • FATTORI LIMITANTI: – Investimenti e costi di gestione unitari generalmente maggiori che nel compostaggio (nonostante gli introiti della produzione energetica, ed anche in presenza di sussidi) – Maggiormente affetta da diseconomie di scala – Costo e logistica della gestione delle acque – può richiedere una buona integrazione di gestione del rifiuto e delle acque Il digestato: prodotto o semilavorato? Le caratteristiche del digestato derivante dal trattamento anaerobico di rifiuti: • Relativamente poco stabile • ad elevato tenore di umidità • Ad elevata concentrazione di azoto ammoniacale • Potenzialmente non igienizzato Costi unitari di investimento e superficie specifica richiesta Costi di Superficie investimento occupata (€/t*anno) (m2/t*anno) 300-400 0,8-1,3 400-800 0,4-1 COMPOSTAGGIO (dimensionato su 90 gg di processo con sistemi di trattamento delle arie esauste) DIGESTIONE ANAEROBICA (riferito a 10.000-20.000 t/anno; aumento significativo per quantitativi inferiori; comprensivo di maturazione aerobica successiva) Grazie Enzo Favoino Alberto Confalonieri [email protected] 335-355446