Attività ed interventi con malati di Alzheimer

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Attività ed interventi con malati di Alzheimer
Opera Pia A. E. Cerino Zegna ONLUS
Attività e terapie assistite con
animali nell’ambito degli interventi
non farmacologici rivolti ai malati
di Alzheimer
DOTT. PAOLO RONCATI
PONDERANO , 27 MARZO 2015
Chi sono…
L’Alzheimer
La demenza di Alzheimer è una malattia degenerativa del
cervello, subdola, progressiva, irreversibile e devastante, che
comporta:
 diminuzione delle capacità intellettive (memoria,
attenzione, apprendimento, pensiero, giudizio critico,
linguaggio, emozioni, affetti);
 disturbi comportamentali (agitazione, aggressività,
vagabondaggio, affaccendamento, attività inappropriata,
perdita dell'orientamento spazio-visuale, confusione,
difficoltà a vestirsi e a mangiare, incontinenza, alterazioni
del ritmo sonno-veglia);
 modificazioni della personalità e del carattere;
 disturbi psichiatrici (depressione, ansia, allucinazioni, deliri).
Scopo dell’intervento

Riportare le esperienze sul campo fatte principalmente
attraverso la dog - therapy con Pazienti affetti da
Alzheimer

Dare evidenza dell’apporto positivo della Pet-Therapy e
offrire spunto degli aspetti sinergici con le terapie
farmacologiche e non-farmacologiche
La Pet Therapy
La Pet Therapy, in particolare la Dog Therapy, migliora la
qualità della vita perché l'animale spontaneamente è in
grado di:

stimolare la motricità;

combattere il senso di solitudine e isolamento sociale;

tenere impegnato il soggetto offrendo e ricevendo affetto e
attenzioni;

conferire senso di sicurezza e rilassamento;

offrire spunti di gioco e allegria.
La Pet Therapy
Attraverso la relazione fisica-affettiva con il cane, la PetTherapy mira a raggiungere determinati obbiettivi:

stimolazione della motricità negli anziani e persone con difficoltà di
movimento;

contenimento del disturbo comportamentale;

evocazioni di ricordi ed emozioni per riportare l’anziano o la
persona sofferente alla propria identità personale;

stimolazione delle capacità mnemoniche.
Le aree di intervento della PET
THERAPY
AREA EMOTIVO/AFFETTIVA
(Disturbi Comportamentali)
AREA RELAZIONALE
AREA COGNITIVA
AREA RIABILITATIVA
• Ansia
• Aggressività
• Depressione
• Animali Mediatori
• Memorizzazione
• Capacità Attentiva
• Competenza
linguistica
• Stimolazione
motricità
AREA EMOTIVO-AFFETTIVA

Si riportano i dati rilevati nel 2013 durante la fase di elaborazione di
una tesi universitaria presso l’Opera Pia Cerino Zegna dal titolo
PET THERAPY : IL RUOLO E GLI EFFETTI DELLA
PRESENZA DEL CANE IN CASA DI RIPOSO

Obiettivo  verificare effetti derivanti dalla pet-therapy sull’umore
e sul comportamento di pazienti affetti da demenza
AREA EMOTIVO-AFFETTIVA

Caratteristiche delle Persone coinvolte nel progetto:
Numerosità e sesso
10 donne
8 uomini
Età media (anni)
83
Periodo osservazione
3 mesi
2 sedute a settimana- 15 min per ospite
Scale
di
valutazione
somministrate
SPMSQ GDS NPI (all’inizio e al termine dello
studio)
AARS (dopo ogni seduta)
Diagnosi
Demenza di Alzheimer (14)
Demenza vascolare (3)
Demenza post-anossica (1)
AREA EMOTIVO-AFFETTIVA
AREA EMOTIVO-AFFETTIVA
Il progetto è stato strutturato su due gruppi :

gruppo di Pet therapy  intervento con cani

gruppo di controllo  intervento di colloquio
RISULTATI :
scale SPMSQ - GDS - NPI

nessuna differenza significativa fra i due gruppi
AREA EMOTIVO-AFFETTIVA
Risultati scala AARS
6
5
4
3
2
1
0
Piacere
Rabbia
Ansia/Paura
Gruppo Pet-Therapy
Depressione/Tristezza
Interesse
Gruppo di controllo
scala AARS
piacere ed interesse: andamento costante e punteggi più alti nel gruppo pet-therapy
rabbia - ansia/paura - depressione/tristezza: punteggio più alto nel gruppo di controllo
AREA EMOTIVO-AFFETTIVA

Si riportano i dati rilevati alcuni anni prima, nel 2005 durante la fase
di elaborazione di altra tesi universitaria sempre presso l’Opera Pia
Cerino Zegna dal titolo:
PET THERAPY SU ANZIANI ISTITUZIONALIZZATI.
Studio della sua efficacia e della sua trasparenza
relazionale.

Obiettivo  verificare efficacia della pet therapy in casa di riposo
AREA EMOTIVO-AFFETTIVA

Caratteristiche delle Persone coinvolte nel progetto:
Numerosità
7 soggetti (NAT)
Età
Compresa fra i 67 e i 90 anni
Periodo osservazione
1 anno
3 sedute a settimana di 20 minuti
Raccolta dati
Tabella A : aspetti emotivi-relazionali
Tabella B : contatto instaurato con il cane e
con l’operatore
AREA EMOTIVO-AFFETTIVA
Il progetto prevedeva la valutazione di alcuni stati d’animo tipici del
malato d’Alzheimer PRIMA (P) e DURANTE (D) la seduta:
Tabella A
1.
Depressione-Tristezza
1.
Agitazione-Ansia
1.
Indifferenza-Apatia
P
D
Contestualmente si procedeva a valutare durante la seduta il livello di
interazione tra cane ed operatore
AREA EMOTIVO-AFFETTIVA
Risultati: Aspetti emotivo relazionali (rilevati dopo la seduta di Pet –therapy)
90
80
70
60
50
40
30
20
10
0
Depressione-Tristezza
Agitazione-Ansia
Presente
Indifferenza-Apatia
Diminuita
Assente
AREA EMOTIVO-AFFETTIVA
RISULTATI

Abbassamento del livello di depressione

diminuzione dell’intensità di agitazione ed ansia

quasi azzeramento dell’indifferenza e dell’apatia
Lo studio ha inoltre evidenziato come attraverso l’interazione con il
cane, è possibile stimolare anche i contatti interpersonali e favorire gli
scambi di racconti di vita tra gli ospiti.
AREA EMOTIVO-AFFETTIVA
La Pet-Therapy influenza positivamente i parametri fisiologici, quali:



la frequenza cardiaca e respiratoria;
il tono muscolare;
la produzione di endorfine;
come indicato in numerosi studi scientifici effettuati negli ultimi dieci anni,
con specifico riferimento alla dog-therapy.
Williams, E., & Jenkins, R. (2008). Dog visitation therapy in dementia care: A literature review. Nursing Older People,
20(8), 31-5.
Wordley, A., Kettler, L., & Winefield, H. (2010). Old man’s best friend: Animal-assisted intervention for older people with
dementia National Library of Australia (Trove)
Swall, A., Fagerberg, I., Ebbeskog, B., & Lundh Hagelin, C. (2014). A therapy dog's impact on daytime activity and
night-time sleep for older persons with Alzheimer's disease: A case study. Clinical Nursing Studies, 2(4), 80-93.
AREA RELAZIONALE
AREA RELAZIONALE

Il cane interviene come «mediatore» nella comunicazione tra i
soggetti, facilitando i rapporti interpersonali tra gli Ospiti.

Nello studio di Wordley e colleghi (2010) ad esempio, si rileva un
incremento della propensione alla socialità nelle persone coinvolte
in progetti di pet - therapy, rispetto al gruppo di controllo.
Wordley, A., Kettler, L., & Winefield, H. (2010). Old man’s best friend: Animalassisted intervention for older people with dementia National Library of
Australia (Trove)
AREA COGNITIVA
AREA COGNITIVA

Il filmato evidenzia come la capacità attentiva risulti
aumentata all’interno dello svolgimento di un compito
da parte di un soggetto normalmente non in grado di
portare a termine attività specifiche

conferma di quanto evidenziato nello studio di Bernabei
e colleghi (Bernabei et al, 2013)
Bernabei, V., De Ronchi, D., La Ferla, T., Moretti, F., Tonelli, L., Ferrari, B., Atti, A.R. (2013).
Animal-assisted interventions for elderly patients affected by dementia or psychiatric
disorders: A review. Journal of Psychiatric Research, 47(6), 762-773.
AREA COGNITIVA
AREA COGNITIVA

Il filmato evidenzia come l’attività con l’animale stimoli
la capacità di rievocazione da parte della Persona, in
quanto il cane viene riconosciuto come soggetto
familiare.

Conferma di quanto evidenziato nello studio di Swall e
colleghi (2014).
AREA COGNITIVA
Il risultato finale dello Studio di Swall e colleghi mostra un
tema principale definibile come «Essere consapevoli
della esistenza presente e passata», che significa creare
collegamenti con i propri sentimenti e le proprie
memorie, e di riflettere su di esse con il cane.
 Il tempo trascorso con il cane mostra come il soggetto
riesca a raccontare di ricordi e sensazioni, dandogli la
capacità e l’opportunità di recuperare un certo livello
cognitivo.

Swall, Anna, Ebbeskog, Britt, Lundh Hagelin, Carina, & Fagerberg, Ingegerd. (2014). Can
therapy dogs evoke awareness of one's past and present life in persons with Alzheimer's
disease? International Journal Of Older People Nursing, International journal of older
people nursing, 2014
AREA RIABILITATIVA
AREA RIABILITATIVA
Inserire filmato montato Sig. Gabriele
prima/dopo
AREA RIABILITATIVA

L’efficacia dell’intervento è evidente non solo
nel miglioramento della deambulazione, ma
anche nell’esecuzione di compiti più complessi
come l’afferrare piccoli oggetti
AREA RIABILITATIVA
AREA RIABILITATIVA
I filmati danno evidenza di come lo stimolo dell’animale, agendo sulla
motivazione dell’individuo:
 faciliti la motilità del Soggetto;
 migliori la motricità fine aumentando l’abilità nell’afferrare piccoli
oggetti.
Questo aspetto è stato ad esempio indagato nello studio di Nordgren
e colleghi del 2012.
Nordgren, L., & Engström, G. (2012). Effects of animal-assisted therapy on behavioral
and/or psychological symptoms in dementia: A case report. American Journal of
Alzheimer's Disease and Other Dementias, 27(8), 625-32.
AREA RIABILITATIVA
Intervento dell’animale
come FACILITATORE
nella riabilitazione
LINGUAGGIO UTILIZZATO

Viene usato con gli animali una forma di linguaggio molto semplice e
cadenzata con tonalità delicate e parole spesso ripetute con tono crescente
ed interrogativo
cantilena simile a quella usata dalle madri con i loro bimbi
PROGETTO «Gatto al NAT»

Anno 2010 – inserimento di un gatto nel Nucleo
Alzheimer Temporaneo (NAT) della Residenza Cerino
Zegna
Grazie a Losna, Brioche, e
Trifola per la fattiva
collaborazione !