Evasore fiscale tradito dalle sue auto

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Evasore fiscale tradito dalle sue auto
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CRONACA DI CAGLIARI
L’UNIONE SARDA
sabato 19 febbraio 2011
Agenzia delle entrate. Il contribuente non ha dichiarato neanche un euro di reddito Cinque persone denunciate
Evasore fiscale tradito dalle sue auto
Lavori fantasma
nell’officina,
In cinque anni ha acquistato due Ferrari e un’Aston Martin raggiro da 3 milioni
Comprare due Ferrari e una Aston
Martin senza avere un euro. Ci è
riuscito un cagliaritano che negli
ultimi cinque anni non ha dichiarato niente al Fisco (se non in
un’occasione, con poche centinaia
di euro di reddito) riuscendo però
a entrare nelle concessionarie
d’auto di lusso per comprare tre
gioielli da strada. Acquisti che non
sono passati inosservati alla direzione provinciale dell’Agenzia delle entrate che ha scoperto il contribuente “distratto”. Il suo debito
con l’erario, tra imposte evase,
sanzioni e interessi, è di 400 mila
euro.
LE INDAGINI. Le banche dati dell’Agenzia delle entrate hanno evidenziato la stranezza. Nel cervellone arrivano tutti gli acquisti importanti fatti da ogni “codice fiscale”.
Si passa poi a un confronto con le
dichiarazioni dei redditi del cliente facoltoso. È così che si è arrivati al giovane cagliaritano. I dati trasmessi dalla Motorizzazione civile
all’anagrafe tributaria hanno evi-
Per cinque anni non ha
dichiarato neanche un euro al Fisco ma è riuscito
comunque ad acquistare
tre auto di lusso.
denziato l’acquisto delle tre auto
(con prezzi tra i 150 e i 200 mila
euro a botta). Poi dando uno
sguardo alle sue ultime dichiarazioni si è capito che qualcosa non
quadrava: per quattro anni non
aveva mai presentato il modello
Unico e in una sola circostanza
aveva dichiarato un reddito da indigente (poche centinaia di euro).
I funzionari del Fisco, tramite lo
strumento del “redditometro” (un
calcolo che viene effettuato seguendo tabelle stabilite per legge,
del reddito del contribuente), hanno ricostruito le entrate complessive del giovane, circa 490 mila euro, che ora ne dovrà pagare al Fisco 400 mila tra imposte evase,
sanzioni e interessi.
«Il corretto utilizzo delle banche dati a
nostra disposizione», spiega il direttore regionale, Libero Angelillis,
«consente di ottenere risultati di
assoluto rilievo. Le persone maggiormente sospettate di evadere in
questo modo emergono in modo
mirato e sicuro». A inizio mese gli
ispettori dell’Agenzia delle entrate
avevano smascherato i titolari di
una società di Cagliari che si occupa di videogiochi: per non pagare
le tasse avevano spostato la sede
legale della ditta a Panama City,
ma continuavano a lavorare regolarmente nel mercato isolano. Le
indagini erano scattate quando i
funzionari della direzione provinciale si erano presentati nella sede
della società cagliaritana per notificare un atto di recupero Iva. «La
sede non è più qui», si erano sentiti rispondere gli ispettori. Erano
così nati i primi sospetti, confermati dai successivi accertamenti.
L’AGENZIA DELLE ENTRATE.
MATTEO VERCELLI
IS MIRRIONIS
Un modello di Aston Martin
FIAMME GIALLE
Abbigliamento falso, pugno duro
anche contro gli acquirenti
Una delle Smart e il camion distrutti nell’attentato
[N. B.]
Atto intimidatorio durante la notte
Incendiate due auto,
madre e figlia nel mirino
La Smart ha preso fuoco
per prima, a pochi metri
dalle finestre al piano terra della palazzina al civico 2. Poi è stata la volta di
una microcar, parcheggiata dall’altra parte di
via Meilogu. Le fiamme
hanno impiegato pochi
istanti ad aggredire anche
la vicina Clio bianca e un
camion. Per i carabinieri
che stanno svolgendo le
indagini non ci sono dubbi: si è trattato di un attentato incendiario nei
confronti di una famiglia
che vive nella zona. Le
due auto prese di mira sono infatti di proprietà di
una ventottenne che gestisce un bar nel rione e
della madre cinquantunenne.
Notte di fuoco nel quartiere di Is Mirrionis. L’iniziale ipotesi di un gesto
vandalico è durata poco.
Due auto parcheggiate in
punti diversi e di proprietà di madre e figlia non
possono finire casualmente nel mirino di qualche balordo armato di
diavolina e accendino. Per
questo i carabinieri della
compagnia di Cagliari, coordinati dal capitano Paolo Floris, pensano che dietro l’incendio ci sia un regolamento di conti o un
segnale inquietante. Le
vittime non hanno però
fornito elementi utili, evitando di dare spiegazioni
al gesto di chiara natura
dolosa. I vigili del fuoco
intervenuti per spegnere
l’incendio hanno infatti
trovato tracce di liquido
infiammabile.
Ieri mattina, in via Meilogu, i segni del raid incendiario erano ancora
ben visibili. Lo scheletro
di quella che fino alle 2
della notte prima era una
Smart troneggiava sul
marciapiede. L’inquilino
al piano terra, panno bagnato in mano, pulisce le
finestre della sua casa annerite dal fumo. Dall’altra
parte della strada la microcar, praticamente distrutta dal rogo, era ancora in mezzo al camion e
alla Clio bianca. (m. v.)
La Guardia di finanza dichiara guerra alla contraffazione. Lo fa annunciando il pugno duro non solo nei
confronti di chi vende merce “tarocca” ma anche e soprattutto di chi acquisterà false griffe o cd pirata. Solo
in questo modo si spera di limitare
il fenomeno che anche nel 2010 ha
fatto registrare numeri importanti in
linea con l’anno precedente.
«Controlli severi», fanno sapere
dalla Guardia di finanza di Cagliari.
«Clienti compresi», viene aggiunto.
Perché se il mercato della contraffazione è in attivo significa che la domanda cresce. Dunque nei prossimi
giorni le verifiche in città e nell’hinterland verranno incrementate. Proseguiranno i blitz nei punti vendita
sospetti, ma anche i clienti dovranno stare molto attenti: chi verrà sorpreso con merce tarocca potrebbe
ricevere una sanzione amministrati-
va tra i 100 e i 7.000 euro. E nei casi più gravi si rischia di finire nel penale, con l’eventuale accusa di favoreggiamento o incauto acquisto. Difficile che un cliente possa giustificarsi dopo aver comprato un capo d’abbigliamento di marca a un prezzo
notevolmente inferiore dai prezzi di
listino.
Nel 2010, come ha ricordato da
poco il comandante regionale della
Guardia di finanza, generale Stefano
Baduini, gli interventi in materia di
contraffazione e sicurezza dei prodotti sono stati 225 con ben 189 violazioni. In sette casi si è arrivati anche all’arresto delle persone accusate di aver messo in piedi, in Sardegna, un vero e proprio mercato del
falso. Proprio i capi d’abbigliamento tarocchi sono i preferiti da chi
vende e da chi acquista. L’anno scorso sono stati sequestrati ben 72 mi-
SSVIALE SAN BARTOLOMEOSS
Scontro tra due auto:
feriti quattro giovani
È di due feriti il bilancio
di un incidente stradale
avvenuto ieri alle 21,50
all’incrocio tra viale sant’Elia e viale san Bartolomeo. Una Fiat Doblò
bianca proveniente da
sant’Elia si è scontrata
contro una Fiat Punto nera che procedeva verso
viale Calamosca. L’urto è
stato violento. La Punto,
sulla quale viaggiavano
quattro giovani, è stata
centrata sulla fiancata
destra ed è stata scaraventata a 16 metri di distanza. Tutti gli occupanti sono rimasti feriti: due
in modo più grave. Si
tratta di una coppia di
trentenni: le vittime sono
state immediatamente
soccorse a bordo di
un’ambulanza medicalizzata del 118 e, dopo le
prime cure, sono stati
giudicati fuori pericolo e
ricoverati al San Giovanni di Dio e al Brotzu.
Sul posto sono intervenuti gli agenti della Polizia municipale che hanno effettuato i rilievi. Secondo le prime indicazioni della Municipale, a
causare l’incidente sarebbe stata la Doblò che
non avrebbe rispettato
uno stop.
la “pezzi”. Contraffazione notevole
anche nel settore dei giochi per piccoli (più di 27 mila prodotti, tra carte e immagini di cartoni animati o
fumetti, recuperati) e nelle calzature
(18.203). Maxi sequestri anche per
quel che riguarda gli occhiali falsi
(3.500), i marchi di abbigliamento
(9.800) e borse e cinture (1.600). Più
di centomila oggetti e prodotti sequestrati. E chissà quanti altri sono
sfuggiti al controllo del finanzieri.
Che dai prossimi giorni terranno gli
occhi ben aperti anche sugli acquirenti. L’identikit del cliente tipo? In
molti casi sono persone con un reddito basso che per seguire la moda
comprano le false griffe. Ma non
mancano anche i benestanti che si
affidano però a venditori affezionati
in grado di fornire “tarocchi” difficili da riconoscere per evitare così
brutte figure con gli amici. (m. v.)
Roberto Sabatini aveva reso impossibile la vita della donna
Molesta l’ex moglie,arrestato
Aveva reso la vita dell’ex
moglie un inferno: si presentava davanti alla sua
abitazione e non la faceva
uscire di casa, piombava
nello studio professionale
dove lavorava e spaventava i clienti, le tagliava la
strada in auto, le inviava
sms con minacce. Queste
le pesanti accuse a carico
di Roberto Sabatini, imprenditore cagliaritano di
46 anni, che hanno portato il gip Alessandro Castello a emettere l’ordinanza
di custodia cautelare ai domiciliari per stalking.
Non ha mai accettato la
fine della storia con la moglie, una quarantacinquen-
ne nata a
Quartu che
gestisce
un’attività
imprenditoriale a Cagliari. Dopo
la separazione legale,
come accertato dai carabinieri
della stazione di Villanova,
co- Roberto Sabatini
mandati dal
luogotenente Pompeo Formato, l’ex marito avrebbe
iniziato a perseguitare la
donna. L’inferno è iniziato
nell’ottobre del 2009 fino
dall’8 gennaio all’8 marzo 2011
SPORT OUTLET
SCONTI + SALDI
= TUTTO AL
SARDINIA
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VILLAGE
Un sistema semplice: il ti- effettuati su camion e autolare di un’officina mec- tobus dei clienti. Non solo.
canica fatturava ai clienti La società non aveva alcudecine e decine di miglia- na organizzazione ammiia di euro per lavori di nistrativa: contabilità inemanodopera mai esegui- sistente e dichiarazioni
ti. Così i proprietari delle annuali mai fatte. Nella
aziende “amiche” si ritro- perquisizione degli uffici
vavano con enormi costi (dove sono state trovate le
(mai sostenuti) da scarica- fatture) sono stati recupere. Il giochino, che sareb- rati, e sequestrati, un timbe andato avanti per pa- bro e i libri delle ricevute
recchi anni, è stato sco- utilizzati per le fatture.
perto dai militari del
Dai nomi dei clienti, le
gruppo della
indagini si soGuardia di fino estese anFINANZA
nanza di Cache nell’Oristagliari. Cinque
nese. Gli imle persone deprenditori che
nunciate: il geapprofittavastore della fanno, probabiltomatica officimente in camna, che ha evabio di qualche
so quattro mi“favore” (quelioni di euro, e
sto verrà acquattro clienti
certato
dai
che hanno utiprossimi aclizzato le false
certamenti),
fatture nelle
delle false fatdichiarazioni.
ture lavorano
Le indagini Gavino Orecchioni
nel settore dedei militari cogli
autotramandati dal
sporti.
Scoperto
colonnello GaL’EVASIONE.
un giro
vino OrecchioUn danno erani sono state di fatture false riale stimato in
lunghe e comdiverse centicompilate
plesse.
naia di migliaIL SISTEMA.
ia di euro. Il resolo
Dagli accertasponsabile delper evadere la ditta che
menti dei finanzieri, la ditemetteva le fatil fisco
ta, con sede nel
ture era invece
Cagliaritano,
un
emerito
emetteva fatture per pre- sconosciuto per il Fisco.
stazioni lavorative fanta- Cinque le persone denunsma. I clienti abituali nel ciate all’Autorità giudiziaraggiro, secondo le accu- ria per dichiarazione
se, erano quattro, tutti fraudolenta con uso di fatoperanti nel settore degli ture per operazioni inesiautotrasporti, con aziende stenti e per l’emissione di
operative nel capoluogo e fatture false. I finanzieri
Oristano. I controlli, coor- del Gruppo di Cagliari
dinati dalla Procura di Ca- hanno segnalato all’ufficio
gliari, hanno permesso di finanziario un raggiro da
accertare che nella sede 3 milioni e 800 mila euro
della ditta non c’erano ne- (reddito non dichiarato),
anche i macchinari, le at- 760 mila euro (Iva dovuta)
trezzature e il personale e un milione e mezzo di
necessari per svolgere i imposta regionale sulle atlavori specializzati, e co- tività produttive non pastosi, che sarebbero stati gate. (m. v.)
agli ultimi
episodi denunciati dalla vittima a
fine gennaio. Nel fascicolo del pm
Maria Virginia Boi, che
ha coordinato le indagini e chiesto
l’applicazione della misura cautelare, sono
elencati i tanti episodi di
violenze e minacce. Sabatini si sarebbe presentato
davanti alla casa dell’ex
moglie impedendole di
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uscire. In alcuni casi ci sarebbero state anche molestie, maltrattamenti e addirittura violenze sessuali.
L’uomo, accecato dalla gelosia, avrebbe fatto irruzione nel posto di lavoro della ex moglie, minacciando
i clienti presenti. Per non
parlare degli sms che tempestavano il telefono cellulare della vittima e i pedinamenti, anche in auto.
Mesi di ansia e paura,
con numerose denunce
presentate ai militari di
Quartu (dove la coppia viveva) e Villanova. Fino all’ordinanza emessa il 16
gennaio ed eseguita giovedì mattina. (m. v.)
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