Le poste in valuta
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Le poste in valuta
Fisco & Contabilità La guida pratica contabile N. 35 01.10.2014 Le poste in valuta Il nuovo OIC 26 Categoria: Bilancio e contabilità Sottocategoria: Principi contabili Tra i principi aggiornati nell’agosto 2014 vi è anche l’Oic 26, dedicato alle poste in valuta. Il principio contabile in oggetto chiarisce un’importante distinzione: quella tra elementi monetari ed elementi non monetari. Gli elementi monetari sono rappresentati dalle attività e passività che comportano il diritto ad incassare o l’obbligo di pagare, a date future, importi di denaro in valuta determinati o determinabili. Sono elementi monetari: i crediti e debiti, le disponibilità liquide, i ratei attivi e passivi e i titoli di debito. Le poste appena richiamate devono essere convertite al cambio corrente alla chiusura dell'esercizio. Sono invece elementi non monetari le attività e le passività che non comportano il diritto ad incassare o l’obbligo di pagare importi di denaro in valuta determinati o determinabili. Sono quindi elementi non monetari: le immobilizzazioni materiali e immateriali, le partecipazioni e altri titoli che conferiscono il diritto a partecipare al capitale di rischio dell’emittente, le rimanenze, gli anticipi per l’acquisto o la vendita di beni e servizi, i risconti attivi e passivi. Gli elementi non monetari sono iscritti in bilancio al cambio storico. Tuttavia, in questo caso, per poter stabilire se tale costo possa essere mantenuto in bilancio occorre confrontarlo, secondo i principi contabili di riferimento, con il valore recuperabile (per le immobilizzazioni) o con il valore di realizzazione desumibile dall’andamento del mercato (per le poste in valuta non monetarie iscritte nell’attivo circolante). Merita infine di essere ricordato che, ai fini fiscali gli utili e le perdite su cambi concorrono alla determinazione del reddito d’impresa solo se realizzati. Informat srl Via Alemanni 1 - 88040 Pianopoli (CZ) Tel. 0968.425805 - Fax 0968.425756 - E-mail: [email protected] P. Iva 03046150797 1 www.fiscal-focus.it www.fiscal-focus.info Premessa Tra i principi aggiornati nell’agosto 2014 vi è anche l’Oic 26, dedicato alle poste in valuta. Più precisamente, il principio contabile in oggetto si occupa dei criteri per la rilevazione, classificazione, valutazione delle attività, passività e operazioni espresse in valuta estera. È bene tuttavia sin da subito chiarire che il principio in oggetto (e, di riflesso, il presente contributo) non può essere applicato alla traduzione in euro dei bilanci di società estere (per la quale si deve far riferimento all’OIC 17 “Bilancio consolidato e metodo del patrimonio netto”), così come non tratta la contabilizzazione degli strumenti finanziari derivati in valuta, compresi quelli di copertura dei rischi di cambio. OIC 26 OPERAZIONI, ATTIVITÀ E PASSIVITÀ IN VALUTA ESTERA NON può essere applicato: - alla traduzione in euro dei bilanci di società estere; - alla contabilizzazione degli strumenti finanziari derivati in valuta, compresi quelli di copertura dei rischi di cambio. Definizioni Come chiarisce lo stesso Principio contabile 26, “un’operazione in valuta estera è un’operazione effettuata dalla società che redige il bilancio, che è espressa in una valuta diversa dall’euro.” Operazioni in valuta estera acquisto o vendita di beni o servizi i cui prezzi sono espressi in valuta estera; prestiti erogati o ricevuti in cui l’ammontare è espresso in valuta estera; acquisto di un bene strumentale in valuta estera. In ogni caso, a fronte di un’operazione in valuta estera può determinarsi l’iscrizione in bilancio di attività o passività monetarie o non monetarie. Informat srl Via Alemanni 1 - 88040 Pianopoli (CZ) Tel. 0968.425805 - Fax 0968.425756 - E-mail: [email protected] P. Iva 03046150797 2 www.fiscal-focus.it www.fiscal-focus.info Operazioni in valuta estera Possono determinare l’iscrizione in bilancio di attività o passività che possono essere: MONETARIE Per elementi NON MONETARIE si Per elementi non monetari si intendono le attività e passività intendono le attività e le passività che ad che non comportano il diritto ad incassare o l’obbligo di pagare, a incassare o l’obbligo di pagare date future, importi di denaro in importi valuta determinati o determinabili. determinati o determinabili. Sono elementi monetari: Sono elementi non monetari: comportano monetari il diritto di denaro in valuta i crediti e debiti; le immobilizzazioni le disponibilità liquide; materiali e immateriali; i ratei attivi e passivi; le partecipazioni e altri titoli i titoli di debito. che conferiscono il diritto a partecipare al capitale di rischio dell’emittente; le rimanenze; gli anticipi per l’acquisto o la vendita di beni e servizi; i risconti attivi e passivi. Al fine di meglio comprendere il meccanismo appena descritto, analizziamo la tabella di seguito riportata, tratta dall’appendice del Principio contabile in oggetto. Voci di bilancio Cambio da utilizzare POSTE MONETARIE E POSTE A LORO ASSIMILATE Disponibilità liquide; crediti iscritti nell’attivo circolante; lavori in corso su ordinazione valutati con Informat srl Via Alemanni 1 - 88040 Pianopoli (CZ) Tel. 0968.425805 - Fax 0968.425756 - E-mail: [email protected] P. Iva 03046150797 3 www.fiscal-focus.it www.fiscal-focus.info il criterio della percentuale di completamento; titoli di debito iscritti nell’attivo circolante; Cambio a pronti di fine crediti iscritti nell’attivo immobilizzato; esercizio. titoli di debito iscritti nell’attivo immobilizzato; debiti; fondi per rischi ed oneri; conti d’ordine. POSTE NON MONETARIE Cambio storico. Del cambio a pronti di fine Rimanenze di magazzino; esercizio si tiene conto per lavori in corso su ordinazione valutati con la il criterio della commessa completata; eventuali flussi finanziari partecipazioni futuri espressi in valuta al iscritte nell’attivo fine circolante. conversione di valore di determinare recuperabile l’eventuale il e perdita durevole di valore. Costo storico. Del cambio a pronti di fine esercizio si tiene Immobilizzazioni materiali e immateriali; conto quando si giudica partecipazioni durevole la riduzione al iscritte nell’attivo immobilizzato e valutate al costo. fine di valore determinare il recuperabile e l’eventuale durevole perdita di valore dell’attività. Partecipazioni iscritte nell’attivo immobilizzato Criteri di traduzione del e valutate con il metodo del patrimonio netto. bilancio in valuta (OIC 17). Informat srl Via Alemanni 1 - 88040 Pianopoli (CZ) Tel. 0968.425805 - Fax 0968.425756 - E-mail: [email protected] P. Iva 03046150797 4 www.fiscal-focus.it www.fiscal-focus.info Le poste in valuta in bilancio L’articolo 2424 del Codice civile non prevede una specifica collocazione delle poste in valuta nello stato patrimoniale, che, quindi, sono accolte nella voce appositamente prevista per l’attività o la passività in oggetto. L’articolo 2425 del Codice civile prevede invece una specifica classificazione, nel conto economico, degli utili e le perdite su cambi che sono rilevati nella voce C17-bis. Come viene ricordato nello stesso Principio contabile, le differenze di cambio non rettificano mai i ricavi e i costi già iscritti in sede di rilevazione iniziale dell’operazione in valuta, neppure nei casi in cui la liquidazione finanziaria avvenga nello stesso esercizio. Con riferimento alle poste in valuta devono infatti tenersi sempre distinti: - la rilevazione dei ricavi e dei costi; - il regolamento finanziario. ESEMPIO: CESSIONE DEI BENI RILEVAZIONE DEL RICAVO; REGOLAMENTO Alla rappresenta consegna del bene, FINANZIARIO: un momento ovvero nel momento in cui si successivo, ovvero l’incasso del conclude l’operazione. credito. In questo momento si calcolano le differenze di cambio ATTENZIONE! Non possiamo rettificare il conto “Merci conto vendite” per riportarlo all’effettivo incasso. Andremo invece a movimentare il conto “utili/perdite su cambi”. Informat srl Via Alemanni 1 - 88040 Pianopoli (CZ) Tel. 0968.425805 - Fax 0968.425756 - E-mail: [email protected] P. Iva 03046150797 5 www.fiscal-focus.it www.fiscal-focus.info Come devono essere rilevate, pertanto, le poste in valuta? (Articolo 2425-bis C.c.) I ricavi e i proventi, i costi e gli oneri relativi ad operazioni in valuta devono essere determinati al cambio corrente alla data nella quale la relativa operazione è compiuta. Allo stesso modo, attività e passività derivanti da un’operazione in valuta estera sono rilevate inizialmente in euro, applicando all’importo in valuta estera il tasso di cambio a pronti tra l’euro e la valuta estera in vigore alla data dell’operazione. POSTE MONETARIE POSTE NON MONETARIE Le poste monetarie in valuta Le poste non monetarie sono iscritte sono convertite in bilancio al nello stato patrimoniale al tasso di tasso di cambio a pronti alla cambio data di chiusura dell’esercizio. I acquisto, e cioè al loro costo di relativi utili e perdite su cambi iscrizione iniziale. sono imputati al al momento del loro conto economico dell’esercizio. TUTTAVIA, in questo caso, per poter stabilire se tale costo possa essere RICORDA: Convertire le poste mantenuto in valuta estera non significa confrontarlo, dimenticare gli ordinari criteri contabili di riferimento, con il valore di valutazione! Pertanto, ad recuperabile esempio, nel contabilizzare i immobilizzazioni) o con il valore di crediti espressi in valuta estera realizzazione si applica prima il criterio dall’andamento del mercato (per le generale poste in valuta non monetarie del valore in bilancio secondo i occorre principi (per le desumibile presumibile di realizzazione iscritte (articolo 2426, 8, questo processo valutativo gli effetti Codice civile) solo legati alla variazione del cambio successivamente numero e il relativo sono nell’attivo circolante). In uno degli elementi da risultato determinato in valuta considerare nella determinazione è convertito al cambio di fine del valore iscrivibile in bilancio per esercizio. le singole attività. Informat srl Via Alemanni 1 - 88040 Pianopoli (CZ) Tel. 0968.425805 - Fax 0968.425756 - E-mail: [email protected] P. Iva 03046150797 6 www.fiscal-focus.it www.fiscal-focus.info Mentre con riferimento alle poste monetarie, il principio contabile richiede la separata evidenza dell’“effetto cambio” nel conto economico (alla voce C17-bis), con riferimento alle poste non monetarie non è richiesta la separata evidenza. È infatti da rilevare come, con specifico riferimento alle poste non monetarie, l’effetto cambio rappresenti soltanto una delle componenti del valore recuperabile, non destinato ad essere necessariamente realizzato. In data 30 settembre 2014 la Alfa Srl, produttrice di articoli di pelletteria, vende ad una società americana 100 borse da donna. Il credito maturato è pari a 1.000 dollari. Il tasso di cambio al 30/09/14 è pari a 1.2693. L’importo del credito, espresso in euro, è pari a 787,8358. Crediti verso clienti esteri a Merci conto vendite 787,84 787,84 Le poste monetarie in valuta sono convertite in bilancio al tasso di cambio a pronti alla data di chiusura dell’esercizio. Tasso di cambio al 31/12/2014 = 1.450075. Importo espresso in euro al 31/12/2014 = 689,6195. Perdita presunta su cambi = 787,84 – 689,62 = 98,22. Perdite presunte su cambi Crediti verso clienti a esteri 98,22 98,22 La rilevazione delle perdite o utili su cambi non ci esime dall’applicare i corretti principi di valutazione delle poste di bilancio. I crediti dovranno quindi essere rilevati al loro valore di presumibile realizzazione. Ipotizziamo, invece, che proprio al 31/12/2014 Alfa Srl riceva il pagamento di 1.000 dollari a saldo della sua fattura di vendita. Diversi Informat srl Via Alemanni 1 - 88040 Pianopoli (CZ) Tel. 0968.425805 - Fax 0968.425756 - E-mail: [email protected] P. Iva 03046150797 Crediti a esteri verso clienti 787,84 7 www.fiscal-focus.it www.fiscal-focus.info La riserva a fronte degli utili su cambi Perdite su cambi 98,22 Banca x c/c 689,62 In considerazione di quanto sopra esposto, possiamo distinguere: → gli utili e le perdite su cambi realizzati, derivanti dalla conversione di attività e passività in valuta incassate o pagate nell’esercizio; → gli utili e le perdite su cambi non realizzati (ovvero utili e perdite da valutazione), derivanti dalla conversione di attività e passività in valuta non ancora regolate alla data di chiusura dell’esercizio. Il primo comma dell’articolo 2426, numero 8-bis Codice civile stabilisce che, una volta convertite le attività e le passività al tasso di cambio a pronti alla data di chiusura dell'esercizio, l’eventuale utile netto deve essere accantonato in apposita riserva non distribuibile fino al realizzo. L’importo dell’eventuale utile netto derivante dall’adeguamento ai cambi (saldo positivo tra utili e perdite non ancora realizzati) concorre alla formazione del risultato d’esercizio e, in sede di approvazione del bilancio e conseguente destinazione del risultato, è iscritto, per la parte non assorbita dall’eventuale perdita d’esercizio in un’apposita riserva. LLaa rriisseerrvvaa ppuuòò CCoossaa ffaarree ssee iill rriissuullttaattoo D Deevvoo ddaarree pprriioorriittàà eesssseerree uuttiilliizzzzaattaa aa nneettttoo ddeellll’’eesseerrcciizziioo èè uunnaa aallllaa ddeessttiinnaazziioonnee aa ccooppeerrttuurraa ddeellllee ppeerrddiittaa oo uunn uuttiillee ddii rriisseerrvvaa lleeggaallee oo aallllaa ppeerrddiittee rriippoorrttaattee m miissuurraa iinnffeerriioorree aallll’’uuttiillee ddeessttiinnaazziioonnee aallllaa ddaaggllii eesseerrcciizzii nneettttoo nnoonn rreeaalliizzzzaattoo ssuullllee rriisseerrvvaa ssuu uuttiillii ssuu pprreecceeddeennttii?? ppoossttee iinn vvaalluuttaa?? ccaam mbbii nnoonn rreeaalliizzzzaattii?? SI Iscrivo a riserva una quota di La utili su cambi non realizzati nel sempre data alla limite in cui tale importo trovi riserva legale. capienza nel priorità va risultato economico. Alla chiusura di ogni esercizio si renderà pertanto necessario rideterminare l’importo complessivo degli utili e perdite non realizzati su cambi. Infatti, nel caso in cui emerga un utile netto complessivo su cambi Informat srl Via Alemanni 1 - 88040 Pianopoli (CZ) Tel. 0968.425805 - Fax 0968.425756 - E-mail: [email protected] P. Iva 03046150797 8 www.fiscal-focus.it www.fiscal-focus.info superiore all’importo della riserva patrimoniale già iscritta, questa deve essere integrata per l’eccedenza. Se invece, al contrario, emerge una perdita o un utile netto su cambi inferiore all’importo iscritto nella riserva, rispettivamente l’intera riserva o l’eccedenza è riclassificata ad una riserva liberamente distribuibile in sede di redazione del bilancio. ESEMPIO Proponiamo, di seguito, un interessante esempio tratto proprio dal Principio contabile in commento. La società X presenta la seguente situazione: ESERCIZIO N: Risultato netto da adeguamento cambi di fine esercizio = +1.000. Risultato economico complessivo dell’esercizio = +600. Nell’esercizio N l’utile da adeguamento cambi (+ 1.000) è stato parzialmente assorbito dalla perdita di esercizio derivante da altri componenti di reddito. In sede di approvazione del bilancio, si procede pertanto alla destinazione a riserva non distribuibile dell’intero importo del risultato economico dell’esercizio N, pari a +600. Riserva non distribuibile esercizio N: +600 Utile d’esercizio Riserva utili su cambi a non distribuibile 600 600 ESERCIZIO N+1 Risultato netto derivante dall’adeguamento cambi = 0. Risultato economico complessivo dell’esercizio = +1200. La riserva non distribuibile alimentata nell’esercizio N diventa disponibile e può essere riclassificata, in sede di determinazione del risultato economico dell’esercizio, in una riserva di utili distribuibili. Riserva non distribuibile esercizio N+1: -600. Informat srl Via Alemanni 1 - 88040 Pianopoli (CZ) Tel. 0968.425805 - Fax 0968.425756 - E-mail: [email protected] P. Iva 03046150797 9 www.fiscal-focus.it www.fiscal-focus.info Riserva utili su cambi non distribuibile Altre riserve a distribuibili 600 600 ESERCIZIO N+2 Risultato netto derivante dall’adeguamento cambi = +1.800. Risultato economico complessivo dell’esercizio = + 1.000. Anche in questo caso, l’utile da adeguamento cambi è stato parzialmente assorbito dalla perdita di esercizio derivante da altri componenti di reddito. In sede di destinazione del risultato economico di esercizio, si procede quindi a destinare a riserva non distribuibile l’intero importo del risultato economico dell’esercizio n+2, pari a +1.000. Riserva non distribuibile esercizio N+2: +1.000 Utile d’esercizio La disciplina fiscale Riserva utili su cambi a non distribuibile 1.000 1.000 È utile in questa sede ricordare che gli utili e perdite in cambi da valutazione (ovvero non realizzati) sono fiscalmente irrilevanti. Gli utili e le perdite su cambi concorrono alla determinazione del reddito d’impresa solo se REALIZZATI Non hanno quindi alcun rilievo fiscale gli utili e le perdite “da valutazione”. Si tiene conto della valutazione al cambio della data di chiusura dell'esercizio delle attività e delle passività per le quali il rischio di cambio è coperto, qualora i contratti di copertura siano anche essi valutati in modo coerente secondo il cambio di chiusura dell'esercizio. Informat srl Via Alemanni 1 - 88040 Pianopoli (CZ) Tel. 0968.425805 - Fax 0968.425756 - E-mail: [email protected] P. Iva 03046150797 10 www.fiscal-focus.it www.fiscal-focus.info Riprendiamo l’esempio sopra esposto. In data 30 settembre 2014 la Alfa Srl, produttrice di articoli di pelletteria, vende ad una società americana 100 borse da donna. Il credito maturato è pari a 1.000 dollari. Il tasso di cambio al 30/09/14 è pari a 1.2693. L’importo del credito, espresso in euro, è pari a 787,8358. Le poste monetarie in valuta sono convertite in bilancio al tasso di cambio a pronti alla data di chiusura dell’esercizio. Tasso di cambio al 31/12/2014 = 1.450075. Importo espresso in euro al 31/12/2014 = 689,6195. Perdita presunta su cambi = 787,84 – 689,62 = 98,22. Crediti Perdite presunte su cambi verso a esteri clienti 98,22 98,22 In questo caso dovremo rilevare una variazione in aumento pari a 98,22 € nel modello UNICO15. È inoltre necessario ricordare che vanno in questo caso rilevate le imposte anticipate e differite. Gli utili e le perdite su cambi non hanno alcuna rilevanza ai fini Irap, in quanto sono iscritti nella voce dell'area finanziaria C 17-bis, che, come noto, rappresenta un'area estranea all'imposta in oggetto. - Riproduzione riservata - Informat srl Via Alemanni 1 - 88040 Pianopoli (CZ) Tel. 0968.425805 - Fax 0968.425756 - E-mail: [email protected] P. Iva 03046150797 11 www.fiscal-focus.it www.fiscal-focus.info