Stai per diventare un fratello maggiore

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Stai per diventare un fratello maggiore
3 Esperienze di vita – In famiglia
Sheila Greenwald
Stai per diventare un fratello maggiore
Come reagirà il piccolo Billy all’annuncio della nascita di un fratellino? Leggi il brano e lo scoprirai.
1. esame… schermo:
si tratta dell’ecografia,
un esame medico che
permette di vedere su
uno schermo lo sviluppo del bambino nel
grembo materno.
Mentre stavamo cenando, papà disse: «Abbiamo delle splendide notizie da darti, Billy», e mi porse una grossa scatola. «È un regalo per
te.»
Guardai se c’erano buchi per l’aria. Forse era il criceto che desideravo; i miei genitori dicevano che non potevo tenerlo perché sporcava. Lo avrei chiamato Tom. Non vedevo l’ora di aprire la scatola.
Adoro i regali! O almeno li adoravo.
Mamma mi abbracciò.
«Stai per diventare un fratello maggiore. Sono certa che sarai il miglior fratello maggiore del mondo.»
«Come posso essere il migliore se non ho mai studiato per diventarlo?»
«Non c’è bisogno di studiare», mamma mi assicurò. «Devi solo rimanere quel ragazzo aperto, attento, affettuoso e generoso che sei.»
«Lo sono?»
«Pensa a quanto vuoi bene a tua cugina Molly e a come aiuti i tuoi
compagni di classe!»
Voglio bene a Molly? Veramente mi piace batterla a scacchi. Mi
preoccupo per i compagni? Mi preoccupo se uno prende un voto
migliore del mio! Di cosa stava parlando?
Papà disse: «La mamma e io stiamo seguendo un corso per mettere
al mondo e crescere i figli. Questi libri e queste illustrazioni ti aiuteranno a capire come si diventa fratelli. Così, quando sarà il momento, saremo tutti pronti ad accogliere il nuovo bambino».
«Sarà un maschio», specificò mamma, «già lo sappiamo perché è
stato fatto un esame che lo ha mostrato su uno schermo1. Si chiamerà Alex Webster.»
Non era ancora nato e già compariva in un film? Quando nacqui io
i miei genitori avevano solo un album dal titolo Il nostro bambino e
non lo iniziarono finché non ebbi una settimana di vita.
«Dove lo mettete?», chiesi.
«Abbiamo recuperato dalla cantina la tua culla e il tuo fasciatoio. Ci
stanno perfettamente nel mio vecchio studio; e diventerà la nuova
stanza di Alex.»
Aveva già conquistato una stanza, i miei vecchi mobili e un nome.
«Allora, come ci si sente a essere chiamato Fratello maggiore?»,
papà mi chiese.
Fratello maggiore? Che cosa succedeva? Mi piaceva di più prima; mi
piacevano la mia vecchia culla e il mio fasciatoio; mi piaceva lo stu-
Rosetta Zordan, Il quadrato magico, Fabbri Editori © 2004 RCS Libri S.p.A. - Divisione Education
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3 Esperienze di vita – In famiglia
2. Manhattan: zona
centrale di New York.
dio della mamma. Avrei preferito non dover dare o dividere nulla.
«Ci si sente benissimo», mentii.
Per la cronaca, mi chiamo Billy Webster, abito a Manhattan2, vicino
al fiume Hudson e prendo l’autobus che attraversa la città per andare a scuola. Sono iscritto al Programma per Ragazzi Dotati della
Scuola Elementare Foxbrite, sezione maschile. Non ho problemi nei
test, negli sport e nei giochi. Come dicono i miei genitori:
«Tutto quello che Billy fa, lo fa perfettamente, è un vincitore nato».
Proprio per questo, avevo sempre pensato che non avessero bisogno
di altri bambini. Insomma, perché volere un appiccicoso sbavone
come mio cugino Nicholas, o una scocciatrice come mia cugina Molly, quando avevano già me? Mi sbagliavo, a quanto pare!
(da Billy, il primo della classe, Piccoli, Milano, rid. e adatt.)
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Rosetta Zordan, Il quadrato magico, Fabbri Editori © 2004 RCS Libri S.p.A. - Divisione Education