Scarica il periodico - Associazione Maggio Eugubino
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Periodico dell’Associazione Maggio Eugubino Pro Gubbio - Gubbio Perugia Anno LVII, n. 4 - Agosto 2006 - Sped. in abb. 45% - Legge 662/96, art. 2, comma 20/B, Filiale di Perugia SOMMARIO 4 5 6 7 8 9 14 18 22 ATTUALITÀ Torneo dei quartieri Rischio chiusura La nuova giunta Non solo Ceri SENZA PAROLE L’EUGUBINO Storia Arte Cultura VITA DELL’ASSOCIAZIONE VITA CITTADINA LE NOSTRE COPERTINE Periodico di attualità, informazione e cultura dell’Associazione Maggio Eugubino Pro-Loco Anno LVII, n. 4 – Agosto 2006 In copertina: La Biennale in Piazza S. Giovanni - Ph Paolo Tosti Direttore Editoriale: Lucio Lupini Direttore Responsabile: Ubaldo Gini Realizzazione: L’Arte Grafica Redazione: Corso Garibaldi, 50 - 06024 Gubbio (Pg) Tel. e Fax 075 9273912 - CC Postale n. 15463060 Aut. Trib. Perugia n°. 334 del 15/01/1965. Sped. In abb. Postale 45%, comma 20/B, legge 662/96, filiale di Perugia. AMBROGI E BICCHERI FIRME SU L’EUGUBINO La fretta è sempre cattiva consigliera come si suol dire. Così nell’ultimo numero de “L’Eugubino” la distrazione ha giocato un brutto scherzo ai nostri collaboratori per l’articolo sull’Altare della Madonna della Misericordia di San Domenico che è stato redatto da Vincenzo Ambrogi così come il testo dell’articolo Caro mio San Giorgio è stato inviato dalla gentilissima Michela Biccheri. DIFENDIAMO LA NOSTRA CITTÀ È giusto trattare la città come il luogo in cui tutto è permesso? Da cosa dipende questo atteggiamento? Scarso senso civico, maleducazione, mancato rispetto dei diritti e delle sensibilità altrui, congenito riflesso di stili di vita? Probabilmente un po’ di tutto. Ma assolutamente non va bene. Gli episodi sono tanti. I motorini impazzano per strade e vicoli senza alcun rispetto di limiti e delle norme del codice della strada. Ci sono adunate, di giovani e non, e fino a qui niente di male, al termine delle quali però il luogo viene lasciato come una pattumiera; vedansi alcuni vicoli o piazze o il parco del Teatro Romano. Fioriere, pubbliche e private, panchine ma anche strutture come le palestre sono oggetto di attacchi di vandalismo. Gratuito ed incomprensibile. Certo la vigilanza non è sufficiente, ma non si può pensare che il problema sia risolvibile solo con un reggimento di vigili urbani in servizio giorno e notte, o con l’installazione di telecamere o con l’aggiunta di cestini per rifiuti. Il problema è più profondo ed affonda nella vecchia “educazione civica”. Se non si sentono le cose di tutti come proprie, se non si prende coscienza che a fianco dei diritti esistono anche i doveri, che non è permesso tutto ciò che è possibile e “piacevole” la situazione è destinata solamente a peggiorare. La civiltà si misura anche dal rispetto nei confronti delle persone e dal rispetto della cosa pubblica e del patrimonio di tutti. “La nostra città è la nostra casa!” è lo slogan che abbiamo visto lanciare da una Amministrazione Comunale, evidentemente non siamo soli, a volere una città più bella e vivibile. Si ritiene dunque che gli atti ed atteggiamenti citati siano un grave indicatore di malessere che debba essere preso seriamente in considerazione e possibilmente risolto con attività di sensibilizzazione. Parliamone ai cittadini, alle famiglie ed alle scuole, tentiamo di recuperare il giusto senso di “proprietà” della città. IL PERIODICO VIENE INVIATO A TUTTI I SOCI DELL’ASSOCIAZIONE MAGGIO EUGUBINO LE OPINIONI ESPRESSE NEGLI ARTICOLI IMPEGNANO UNICAMENTE LE RESPONSABILITÀ DEI SINGOLI AUTORI. 8 ATTUALITÀ TORNEO DEI QUARTIERI Una città in piazza Un’impegno sempre più coinvolgente di Robert Satiri L’ Associazione Maggio Eugubino, di concerto con i Quartieri, la Società Balestrieri, il Gruppo Sbandieratori e l’Amministrazione Comunale, è di nuovo l’Ente di coordinamento del Torneo dei Quartieri – edizione 2006. Numerose le novità che quest’anno saranno presentate alla manifestazione. Grazie alla tenacia del Maggio Eugubino e dei Quartieri si è portata a conclusione la realizzazione della prima tranche del parco costumi del Torneo, iniziata grazie alle risorse finanziare del progetto S.T.L. di ormai tre anni or sono. Gli splendidi costumi sono stati prodotti su disegni del Prof. Stefano Luigi Cannelli che si è ispirato ai dipinti del tardo medioevo eugubino, restituendo un contesto storiografico e cronologico alla coreografia della manifestazione. La realizzazione è stata affidata alla Sartoria Teatrale di Monica Gufoni di Firenze, che vanta nel settore una esperienza unica, con realizzazioni che vanno dal Calcio in Costume di Firenze, a tutte le maggiori rievocazioni storiche italiane, alla collaborazioni per i costumi per le produzioni delle maggiori Opere teatrali e di avanspettacolo italiani. Giuliano Uccellani avrà il compito di curare la regia della manifestazione, che si snoderà da Piazza Grande con il Corteo Storico che attraverserà il Centro Storico cittadino toccando le vie e piazze princi- pali dei Quartieri, per ritornare poi in Piazza Grande e dare inizio alla manifestazione che garantirà ad eugubini e turisti la possibilità di assistere alle evoluzioni dei drappi degli Sbandieratori, ai tiri dei Balestrieri e… ad altro ancora. La serata si concluderà nelle piazze dei Quartieri dove le cucine saranno aperte per gustare le specialità del territorio ed un buon bicchiere di vino accompagnerà, in ausilio alla musica, il ballo dei convenuti. Ma non è tutto: nella scorsa edizione la scommessa era stata quella di riuscire nel riproporre una manifestazione che stava ormai rapidamente procedendo nel senso del definitivo tramonto. Gli sforzi sono stati notevoli, ma la gratificazione incommensurabile! Questo ci ha corroborati nel proposito di realizzare qualcosa di più, che sia la premessa per un Torneo dei Quartieri, nei prossimi anni, non di una sola serata, ma di un momento coinvolgente, festoso, spensierato, un po’ come tutti ci aspettiamo la settimana di Ferragosto. Perché non tutto si esaurisca nella serata del 14 agosto, sono previste nei quartieri nei primi due fine settimana di agosto, 3 serate a tema. Questo impegno va nel senso di recuperare un coinvolgente percorso attraverso e nei Quartieri, mediante 5 ATTUALITÀ giochi, usi, elementi e caratteri della cultura medioevale cittadina. Insomma, anche quest’anno un Torneo ricco di interesse per tutti, eugubini o turisti, che vogliamo torni a coinvolgere attivamente i tanti concittadini che, spesso durante l’anno, si dimostrano disponibili, interessati, non insensibili, alla valorizzazione della propria Città, delle sue tradizioni, della sua proposta culturale e turistica. Come succede da non molto tempo, quando manderemo in archivio questa manifestazione, ci metteremo al lavoro per progettare quella del 2007, per aggiungere, anno dopo anno, un’altra tessera al puzzle delle proposte dell’Estate Eugubina. Come Maggio Eugubino forse dob- biamo fare una recriminazione nell’analisi di quanto realizzato fino ad oggi: a fronte della partecipazione popolare, siamo riusciti a coinvolgere poco gli operatori economici del settore turistico nel nostro progetto; speriamo che una giusta sensibilizzazione, insieme ad un impegno e ad una programmazione dell’Amministrazione Comunale coerente con ciò ed un coinvolgimento progettuale di lunga portata, possano, in futuro, garantire un maggiore esposizione propositiva, foriera anche di un maggiore ritorno in termini di immagine per la Città, ricchezza scenografica per la manifestazione e gratificazione per tutti: associazioni, Maggio Eugubino ed operatori economici. 05 Agosto quartiere di S. Andrea: botteghe medioevali e cena in via Dante 06 Agosto quartiere di S. Giuliano: scacchiere giganti e cena in piazza S. Giovanni 13 Agosto quartiere di S. Martino: pomeriggio con giochi medioevali in piazza Bosone 14 agosto Piazza Grande ore 18.30: Corteo Storico Medioevale con partenza da Piazza Grande per le vie del centro storico. ore 20.30: Sonata del Campanone ed ingresso del Corteo Storico Medioevale in Piazza Grande. ore 21.00: Inizio del Torneo. Al termine della manifestazione feste in Piazza nei rispettivi Quartieri Torneo dei Quartieri Appuntamento di prestigio a Piazza Grande per il Torneo Nazionale della Balestra antica che vede l'assegnazione del "collare" d'oro e del titolo a squadre per le società che fanno parte della Federazione: Gubbio, Lucca, San Marino. Massa Marittima e Sansepolcro. Le medaglie sono state realizzate dall'artista eugubino Nello Bocci. Tutta la giornata di domenica 5 agosto è dedicata alla disfida nazionale. 6 ATTUALITÀ VIABILITÀ Rischio chiusura I progetti sulle infrastrutture sono come la “tela di Penelope” di Giampiero Bedini L “passo” dalla conclusione, all’altezza di Valfabbrica a causa del contenzioso tra Anas e la “Grassetto”. Oggetto del contendere la mancata redazione della “perizia” sollecitata dall’impresa per assorbire i maggiori oneri incontrati fino ad oggi nella costruzione della “galleria” e non solo. L’incontro svoltosi in Regione per iniziativa dell’assessore Mascio, presenti gli enti locali interessati, l’Anas e la Grassetto stessa, si è dimostrato Antonelli, eugubino onario Ennio Antonelli. La cerimonia si è svolta nella sala consiliare del Comune in piazza Grande, alla presenza di numerose autorità civili e religiose e di moltissimi cittadini che hanno voluto tributare omaggio al “loro” vescovo. Ad affiancare nel saluto iniziale il sindaco in fascia tricolore c’erano l’attuale vescovo Mario Ceccobelli, il predecessore Pietro Bottaccioli e Gianni Bettelli. PHOTOSTUDIO “Per l’alto profilo del Suo impegno umano e pastorale durante il mandato episcopale nella Diocesi di Sant’Ubaldo, svolgendo la missione apostolica con inconfondibile autorevolezza e riscuotendo concorde e rispettosa ammirazione; per avere saputo comprendere e arricchire lo spirito del popolo eugubino, apprezzandone il genuino orgoglio per il patrimonio architettonico, artistico, culturale e folkloristico offerto dalla città; per le doti di intelligenza, affabilità e discrezione espresse nella acuta osservazione e interpretazione delle problematiche religiose e sociali, grazie alle quali ha continuamente dialogato con singole persone, gruppi ed istituzioni, lasciando un segno di ricchezza indelebile nella mente e nel cuore degli eugubini” questa la motivazione letta dal sindaco Orfeo Goracci della Cittadinanza Onoraria conferita a Sua Eminenza Cardinale Mons. A.M.E. a viabilità che Gubbio insegue per uscire dal suo isolamento secolare, assomiglia sempre più ad una immaginaria “tela di Penelope”; circostanze imprevedibili ed incredibili, riportano la “trama” all’ordito iniziale non appena appare ormai vicina la conclusioni definitive. Per rendersi conto basta leggere le cronache di questi giorni. I tempi necessari alla costruzione delle infrastrutture stradali indispensabili per avvicinarsi ai grandi “assi” ed agevolare i tempi di percorrenza verso il capoluogo regionale, tornano ad essere critici ed incerti. Si ripropongono quali autentiche emergenze, quindi, quelle che erano state indicate quali priorità assolute dalla civica amministrazione e dalle forze politiche e sociali. L’Ancona-Perugia, parte integrante del disegno portato avanti negli anni, la cui validità si lega all’indispensabile ammodernamento della “Pian d’Assino” rischia di bloccarsi ad un interlocutorio. L’Anas sostiene di non poter procedere ad ulteriori adeguamenti, avendo esaurito la disponibilità che la legge consente fino ad un massimo del 20% della spesa inizialmente prevista. Ora si confida sull’apertura di un tavolo a livello romano, con il Ministro Di Pietro ed i vertici nazionali dell’Anas, ultima ancora di salvezza per evitare che la Grassetto tolga il disturbo, le maestranze vengano mandate a casa e la conclusione dell’arteria, fondamentale per le Marche e l’Umbria, rinviata di anni, quando il traguardo finale, secondo gli esperti, potrebbe essere tagliato nel giro di pochi mesi. “Intorno a quel tavolo vogliamo esserci anche noi - ha dichiarato l’assessore comunale Graziano Cappannelli - per tentare di sbloccare una situazione complessa che si protrae ormai da troppo tempo, rimarcando l’importanza strategica che ha in termini economici, occupazionali, turistici e infrastrutturali”. Gubbio segue con apprensione anche le vicende del tratto Gubbio-Mocaiana della “Pian d’Assino” che stenta ad essere appaltato, pur essendo stata firmata la convenzione che vede la Regione pronta ad anticipare i soldi all’Anas (una trentina di milioni di euro) necessari per i lavori. Si assiste ad una situazione difficile da comprendere: da una parte mancano le risorse economiche e vanno reperite, dall’altra ci sono, ma non si trova il modo di spenderle! Intanto il territorio sconta conseguenze pesantissime in termini di sviluppo e sicurezza. La nuova Giunta La nuova giunta comunale con le relative deleghe è composta da Renato Albo: Vice Sindaco, Sanità, Personale, problematiche del Centro Storico, servizi demografici. Maria Cristina Ercoli: Bilancio, tributi, patrimonio, riorganizzazione uffici comunali, informatizzazione, cablaggio, pari opportunità, volontariato e associazionismo. Marino Cernicchi: Lavori Pubblici e manutenzione, problematiche delle frazioni. Renzo Menichetti: Cultura, Turismo, Sport e Tempo libero. Aldo Cacciamani: Istruzione, politiche socio educative, politiche giovanili e della 3° età. Sauro Monacelli: Urbanistico, protezione civile, gestione post terremoto. Lucio Panfili: Servizi ed educazione ambientale, assetto del territorio, verde pubblico, mobilità alternativa. Graziano Cappannelli: attività produttive, sviluppo economico – commercio, politiche formative finalizzate a nuova occupazione, rapporti con categorie produttive, agricoltura, energie rinnovabili, sicurezza dei cittadini. Gianluca De Gennaro farà parte dello Staff del Sindaco con incarichi relativi a: Partecipazione, Economia Solidale, Cooperazione Internazionale e politiche di pace. 7 ATTUALITÀ I l 3 luglio, sono salito in Comune dove si stava celebrando la prima assise cittadina dopo le ultime elezioni amministrative, perché volevo protestare con il Sindaco, sveltamente, sui Ceri che ho visto ridotti a due all’interno della Basilica di Sant’Ubaldo ed al posto di quello di San Giorgio un candelotto dal sapore sepolcrale. Una brutta visione che mi ha profondamente colpito! I Ceri sono una trinità inscindibile e pertanto debbono essere tolti tutti e tre quando c’è necessità di intervento. Ma il Sindaco era impegnato nella sua concione alquanto dura e così ho assistito anche agli interventi di vari consiglieri, del Vice Sindaco Dott. Albo, Tognoloni, Biancarelli, Smacchi, Chiocci ed il neofita ingegner Bonci, con interventi alquanto pepati, ma, anche con problemi veri. Infatti tutti hanno posto gli accenti sul nuovo problema della Comunità Montana che vedrebbe l’esclusione del Comune di Gubbio e su quell’ “annosissimo” delle “viabilità” e su quelli che si presenteranno con il trasferimento “alquanto intelligente”dell’ospedale a Branca. Nello storico e grandioso palazzo ed in tutto l’ambiente di Piazza Quaranta Martiri avverrà un cambiamento per la vita cittadina sulla quale è bene porre molta attenzione e per la quale tutti i cittadini debbono dare un contributo di idee sulle decisioni che verranno dagli Amministratori. Un compito difficile per chi dovrà assemblare tutti i desiderata. Chiocci ha rinnovato la richiesta di RIFLESSIONI E il “vecchio” ospedale? Intanto un candelotto sepolcrale fa perdere la “trinità”dei Ceri di Pietrangelo Farneti trasferirvi una scuola. Questa in qualche modo ricalca quella degli anni ’50 quando furono avanzate idee per un nuovo e più razionale ospedale. Una prevedeva appunto il trasferimento del nosocomio presso l’Edificio Scolastico in via Roma, ma non se ne fece niente, perché qualche “sapiente” considerava allora tale cambiamento un colpo grandioso per l’economia eugubina. Personalmente mi associo alla proposta sopracitata però, per le scuole elementari di via Perugina e di Sant’Illuminata proprio per ridurre la presenza di auto che in certe ore del giorno rendono difficile il traffico cittadino. Moltissimi scolaretti del secondo ciclo saranno facilitati nei percorsi da e per le loro abitazioni. Con il trasferimento del nosocomio a Branca si presentano altre problematiche di natura sanitaria e allora prima di qualsiasi decisione bisognerà mettere attenzione sui servizi fisioterapeutici che oggi vengono praticati presso la Usl, per tutte le varie analisi ed anche di primo e pronto intervento. Mica saremo costretti continuamente ad andare a Branca per un prelievo o per qualche altro piccolo incidente? Siamo tutti stufi dei continui andirivieni dal medico di famiglia, agli uffici di prenotazione per poi ritornare ancora nelle varie farmacie o presso la Usl che opera distaccata. Se tutti questi servizi fossero collocati in una parte del vecchio nosocomio si concorrerebbe a diminuire i costi che gravano sull’economia sanitaria e cittadina. La limitazione che mi impone il Direttore del nostro periodico mi vieta di parlare sulla Comunità Montana: cari concittadini un altro tiro alla città di Gubbio, alla faccia delle politiche regionali, provinciali, comunitarie e comprensoriali. 8 A.M.E. A.M.E. A.M.E. E L A N N E I B A L’ALTR IN VETRINA A THANN A CERI INVERTITI A.M.E. AVVISO PIÙ O MENO PUBBLICO E.B. E.B. A.M.E. SENZA PAROLE A.M.E. CHE FINE FARANNO QUESTI ALBERI? Una diceria su Gubbio inventata da Cesare Lombroso di Fabrizio Cece Anche Cesare Lombroso (1835-1909), il celebre psichiatra, antropologo e criminologo del XIX secolo, ebbe modo di visitare Gubbio. Lo fece probabilmente alla fine dell’Ottocento e, nel 1902, ricordò questa sua “capatina” in occasione di certe sue considerazioni contro le prese di posizione di certa nobiltà favorevole alla politica coloniale italiana che mirava all’occupazione, per esempio, di Tripoli. Ne “L’Avanti” del 30 aprile 1902 il Lombroso scrisse queste parole: dei nobili dell’antica città, venuti a male, abitando le rovine dei loro palazzi in mancanza di altra risorsa, vergognandosi di lavorare onde vivere meglio ed anche di farsi vedere in cattivo arnese per le vie, facevano a quel modo le loro provviste, non usando uscire che di notte per non mostrarsi laceri e sdruciti...” Questa parole, com’è ovvio, suscitarono non poche reazioni in città, tanto che qualcuno, per protesta, giunse persino a scrivere a “l’Unione Liberale” di Perugia che, nella sua rubrica regionale del 10 maggio 1902, “Pochi anni fa, passavo qualche giorno in quella diede ampio spazio alla corrispondenza singolarissima città, tutta medievale e eugubina – datata 3 maggio – intestandola monumentale, che si chiama Gubbio. E’ si con una delle celebri frasi di Cesare potrebbe dire, una specie di Pompei del medio Lombroso: “genio è pazzia”. evo, dove, in vicinanza agli avanzi di un castello L’anonimo corrisponde eugubino, del Comune che occupa quasi un’intera collina, stigmatizzando le parole dello psichiatra trovi una quantità di palazzi monumentali, torinese, osservò che il Lombroso si quasi vuoti ed in rovina, di una immensa trattenne a Gubbio solo poche ore e che fu grandezza; vedi insomma gli avanzi di una probabilmente vittima di qualche scherzo signorile metropoli trasformata in un villaggio, tiratogli da un buontempone eugubino alla Cesare Lombroso non senza però i segni di quelle eterne pretese vista di un cestino che scendeva da un’alta – ginnasio, liceo, scuola tecnica ecc. – in cui si baloccano e si finestra. rovinano le finanze dei nostri Comuni. Ma quello che mi ha Così concluse il risentito articolista: “Pure, egregio professore, colpito più di tutto, oltre al silenzio ed al deserto in questa qua si mangia si beve e vi si vestono panni e si ride di voi, città, già frà le più popolose, è stato di veder uscire dalle come nelle più colte città di Italia; non abbiamo pretese gelosie chiuse di molti di quei palazzi dei piccoli cestini, nei esagerate eccetto quella di impedire a chicchesia specialmente quali il bottegaio della via poneva qualche pane e qualche a chi non ci conosce o a chi non sa, di denigrarci o di spargere frutto. Avendone domandato alla guida, mi disse che molti stupide storielle contro di noi”. cu ltu ra ar te sto ria La “Madonna del Belvedere” secondo Giuseppe Magni di Ettore A. Sannipoli La collezione privata del noto ceramografo eugubino Giuseppe Magni (1819-1917), ovvero la raccolta di maioliche da lui decorate comprensiva di opere “a riverbero e colori” con soggetti aventi “contorni d’ornato di vario stile”, venne messa in vendita a Roma nel 1930 dal figlio dell’artista, Ubaldo. L’unico lavoro che l’erede intese conservare fu “la riproduzione della Madonna del Nelli”, ritenuta da Pietro Rosati – autore della prima nota storico-critica sul Ottaviano Nelli, ‘Madonna del Magni (da cui ricaviamo Belvedere’, dipinto murale. Gubbio, queste notizie) – un lavoro “di chiesa di Santa Maria Nuova. insuperabile valore artistico”. In effetti la ‘Madonna del Belvedere’ dipinta verso la metà degli anni dieci del Quattrocento sui muri della chiesa di Santa Maria Nuova in Gubbio, capolavoro conclamato del pittore tardogotico eugubino Ottaviano Nelli (notizie dal 1400 al 1446; già morto nel 1449), ben si prestava ad essere mirabilmente ripetuta da un decoratore nitido, minuzioso e preciso quale era il Magni, per l’estrema cura ornamentale e per la ‘propensione miniaturistica’ proprie del raffinatissimo dipinto murale. Ma mai avremmo avuto modo di valutare appieno le effettive capacità dimostrate da Giuseppe Magni nella riproduzione di questo capolavoro del gotico fiorito umbro-marchigiano se la prima versione dell’opera non fosse ricomparsa, grazie all’intraprendenza di un collezionista locale, proprio nella città nella quale centovent’anni fa essa era stata realizzata. Si tratta di un piatto del diametro di 39 centimetri, che non presenta separazione fra tesa e cavetto e che risulta inserito in una cornice ottagonale con passe-partout in velluto nero. E’ firmato e datato in blu sul retro, all’interno del piede ad anello: “Gubbio / Giuseppe Magni / 1885”. Accanto a una tavolozza variegata di colori ‘a gran fuoco’, il Magni ha usato, in questo suo eccellente lavoro, gli sfolgoranti lustri rossi e dorati tipici della tradizione cinquecentesca eugubina. Nella fascia medio-bassa del piatto appare il paradisiaco consesso di sacri personaggi nato dall’immaginazione dal Nelli: la Madonna con il Bambino benedicente posta tra Sant’Antonio Abate e – a quanto sembra – San Giovanni Evangelista, attorniata da angeli musicanti e reggicortina, sormontata da cherubini e serafini che circondano la figura a mezzo busto di Cristo nell’atto di incoronare la Madre; al cospetto del gruppo sacro sono inginocchiati due donatori, l’uomo accompagnato da Sant’Antonio, la donna da un angelo custode. La Vergine è seduta su di un cuscino posato sul pavimento a formelle quadrate che occupa la parte più bassa dell’immagine. In alto, invece, dietro le spalle dei sacri personaggi, si estende un ricchissimo fondale anti-naturalistico d’impianto crucistellato, tempestato di stelle e animaletti dorati. Per finire, sul bordo del piatto, è presente una fascia decorata con tondi e losanghe ‘alla cosmatesca’. Evidenti risultano alcune modifiche operate dal Magni rispetto al modello iconografico, anche per adattare l’immagine originaria (rettangolare, come in genere ogni affresco) al profilo circolare del piatto. Nel dipinto murale del Nelli da tempo è assai consunta la base, tanto da non permetterci più di accertare se la Vergine fosse seduta su un prato fiorito come comunemente allora accadeva, seguendo i canoni della cosiddetta Madonna dell’Umiltà. Fatto sta che l’artista ottocentesco ha sostituito il presunto prato con un impiantito quadrettato difficilmente riscontrabile nell’originale. Il Magni ha inoltre eliminato le due colonnine ritorte presenti ai lati dell’affresco votivo, ed ha esteso in alto il fondale crucistellato, nell’opera quattrocentesca serrato invece da una bassa trabeazione simulata. Queste varianti rispetto all’originale erano forse parzialmente suggerite all’autore della maiolica da riproduzioni della Madonna del Nelli che si diffusero sempre di più nel corso dell’Ottocento, a partire da veri ‘prototipi’ come la cromolitografia stampata nel 1857, su disegno di Stigford Burr, a cura Giuseppe Magni, piatto con la ‘Madonna del Belvedere’, ceramica a lustro, 1885. Perugia, Collezione della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia. ra della Società Arundelliana di Londra. Di particolare interesse, a questo riguardo, risulta l’illustrazione pubblicata nella guida di Gubbio redatta da monsignor Pio Cenci nel 1912 (ma evidentemente si tratta di un’immagine databile a qualche decennio prima): ove non solo compare un fondo crucistellato più esteso in ‘Madonna del Belvedere’, alto rispetto a quanto si osillustrazione in P. Cenci, Guida di serva nel dipinto murale, ma Gubbio, Gubbio 1912, p. 32. anche un bordo ornato da cosmatesche non molto dissimili da quelle che anticipano l’orlo del piatto decorato da Giuseppe Magni. Si può ipotizzare con ragionevolezza che questo lavoro in maiolica riscosse subito un notevole successo, tanto da incentivare delle repliche da parte dell’autore. Due anni dopo, in occasione del giubileo sacerdotale di Leone XIII (1887), il Magni offrì al pontefice un piatto ad iride con il ritratto papale, che si è conservato almeno in due diversi esemplari; contemporaneamente i Canonici della Cattedrale di Gubbio acquistarono, per 100 lire, un altro suo piatto con la riproduzione, appunto, della ‘Madonna del Belvedere’, per donarlo a papa Pecci e presentarlo all’Esposizione Vaticana che allora si stava preparando. Proprio al 1887 risale l’unica altra copia finora rintracciata della Madonna del Nelli sicuramente di mano del nostro, conservata nel Museo della Ceramica a Lustro ‘Torre di Porta Romana’ di Gubbio. E’ un piatto quasi del tutto simile a quello precedentemente esaminato, anche se qui mancano gli intensi lustri di oro e di rubino che impreziosiscono l’esemplare del 1885. Oltre che all’Esposizione Vaticana del 1888, le riproduzioni del capolavoro nellesco vennero esibite anche in altre occasioni: alla Mostra d’Arte Antica e d’Imitazione organizzata a Città di Castello nel 1893, ove il Magni presentò numerose sue opere, tra cui due piatti con cornici, “uno a riverberi, l’altro in stile di Orazio Fontana”, riproducenti proprio la ‘Madonna del Belvedere’ del Nelli (forse gli stessi esemplari che abbiamo descritto sopra o comunque del tutto simili ad essi); alla ‘Mostra giorgesca’ allestita in Gubbio nel 1898, in occasione del quarto centenario del conferimento della cittadinanza eugubina a Mastro Giorgio Andreoli; e, per finire, all’Esposizione AgricolaIndustriale di Gubbio nel 1908, ove fu presentato un solo esemplare, ben visibile in una fotografia allora scattata dall’aretino Natale Luci. Così il pubblico del tempo poté più volte ammirare il capolavoro nellesco secondo la personale versione di Giuseppe Magni, il quale applicò anche in questo caso i criteri fondamentali che contraddistinguono il suo riconoscibilissimo storicismo: riproduzione meticolosa e calligrafica di celebri modelli dell’arte italiana – specie di quelli tardogotici, pseudo-rinascimentali, classicistici del Quattro e del Cinquecento –, ma anche opportuna capacità di modificare il soggetto riprodotto adattandolo al nuovo contesto (piatto o targa che fosse) in cui esso veniva ad essere calato. Un insegnamento che risulterà proficuo per molti decoratori di ceramica a venire: come testimoniano alcuni piatti con la ‘Madonna del Belvedere’ risalenti ai decenni Giuseppe Magni, piatto con la ‘Madonna del Belvedere’ (part.), ceramica a lustro, 1885. Perugia, Collezione della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia. iniziali del Novecento, d’incerta attribuzione, o le splendide targhe con lo stesso soggetto eseguite, oramai nella Gubbio degli anni trenta, dal grande ma ancora poco indagato ceramografo Guido Cattozzo. Bibliografia essenziale Sulla ‘Madonna del Belvedere’ di Ottaviano Nelli cfr.: E.A. Sannipoli, Anasyrma?, in “L’Eugubino”, a. XLVII (1996), n. 2, pp. 80-81 (con erratacorrige a p. 124 del numero successivo della rivista); Id., Sui rapporti artistici tra il Nelli e i Salimbeni: il Giudizio Universale di Sant’Agostino a Gubbio e una traccia per Jacopo Salimbeni, in I da Varano e le arti, a cura di A. De Marchi e P.L. Falaschi, atti del convegno internazionale (Camerino 2001), Ripatransone 2003, pp. 579-610, speciatim pp. 581584 (testi a cui si rimanda anche per la precedente bibliografia). Su Giuseppe Magni cfr.: F. Cece, E.A. Sannipoli, La ceramica “a lustro” nell’Ottocento a Gubbio, Firenze 1998, pp. 57-63, 76-77, 105-117, 150162, 198-199 (contributo al quale si rimanda anche per la precedente bibliografia); E.A. Sannipoli, Altri due piatti di Giuseppe Magni, in “L’Eugubino”, a. L (1999), n. 3, pp. 29, 31; C. Giardini, Giuseppe Magni nella manifattura Miliani: le maioliche policrome a lustri metallici, in La Cattedrale di Fabriano, a cura di B. Cleri e G. Donnini, Fabriano 2003, pp. 212-215; E.A. Sannipoli, Il genio di Oderisi e di Mastro Giorgio. Due pezzi poco noti di Giuseppe Magni, in “Gubbio Arte”, a. XXII (2004), n. 1, pp. 27-29; Id., Sei coppe ‘abborchiate’ eugubine del Cinquecento e un piatto ‘storicista’ di Giuseppe Magni, dattiloscritto, 2005. Sulla ceramica eugubina nella cultura storicistica dell’Ottocento cfr. Cece, Sannipoli, La ceramica cit. Su Guido Cattozzo cfr. E.A. Sannipoli, L’ingegno della copia. Due opere di Guido Cattozzo ed Elpidio Petrignani, in “L’Eugubino”, a. LIII (2002), n. 3, pp. 5-7. Giuseppe Magni, piatto con la ‘Madonna del Belvedere’, ceramica policroma, 1887. Gubbio, Museo della Ceramica a Lustro ‘Torre di Porta Romana’. di Pina Pizzichelli E’ stata inaugurata l’8 luglio scorso con un’affollata conferenza stampa la 24a Biennale di Scultura, nata nel 1958 per una felice intuizione dell’allora presidente dell’Azienda di promozione turistica prof. Nicola Benedetti e del suo staff. Era nata, allora, come Biennale d’arte del Metallo e della Ceramica, da tenersi in anni alterni. Dopo il periodo d’oro fino agli ’70 - la maggior parte degli scultori ceramisti e critici d’arte d’Italia sono stati a Gubbio come protagonisti- la biennale ha attraversato alterne vicende, che comunque le hanno permesso di arrivare all’edizione odierna, considerata significativa “perché è l’anno del suo rilancio, copromossa ed organizzata dal Comune e dalla Provincia e realizzata in collaborazione con la Fondazione Accademia di Belle Arti “Pietro Vannucci” di Perugia e la Camera di Commercio Industria ed Artigianato e Agricoltura di Perugia. L’A.G. cu ltu ra ar te sto ria Biennale d’autore Il tutto grazie ad un accordo firmato l’anno scorso tra il Comune e la Provincia che ha posto fine alla ricerca qualche volta infruttuosa di sponsor sia pubblici e privati. Perché, è facile intuire una manifestazione culturale che vuol essere di qualità, ha bisogno di finanziamenti, che permettano di programmare con una certa sicurezza le edizioni future. “Noi - ha detto l’assessore alla cultura della Provincia Pierluigi Neri che è stato il promotore dell’accordo - non condividiamo la logica dei contributi dati a caso di volta in volta, ma proponiamo un investimento programmato nel tempo esplicitamente in azioni culturalmente di pregio. Un investimento, come nel caso della Biennale di Gubbio, del Lirico di Spoleto, del Conservatorio di Musica di Perugia, dell’Accademia di Belle Arti di Perugia, che dia sicurezza per l’attività di queste importanti istituzioni ed iniziative. ”L’accordo tra il Comune di Gubbio e La Provincia prevede la previsione di bilancio fino al 2009 di 50.000 euro ciascuno all’anno. Il che non esclude l’apporto, come quest’anno, di altri enti e sponsor privati. La Biennale, che chiuderà i battenti il 30 settembre prossimo, si articola in tre sezioni: 1- Museo della scultura contemporanea, la collezione e nuove presenze 2006. 2- Omaggio. 3- Accademie. L’artista nel suo farsi. La Biennale è stata realizzata in collaborazione con la Fondazione Accademia di Belle Arti “Pietro Vannucci” di Perugia e la Camera di Commercio di Perugia. Il costituendo museo raccoglie ogni anno opere per luoghi aperti (Parco Ranghiasci e per spazi chiusi in attesa che venga individuato un luogo idoneo che qualcuno ha individuato La Guastuglia di Ubaldo E. Scavizzi A.M.E. Per il sesto anno consecutivo, presso l’area della Guastuglia, si sta svolgendo la campagna di scavi condotti dagli studenti del Corso di Laurea in Scienze dei Beni PH. PLUS nell’edificio dell’ospedale di Piazza 40 Martiri. Per ora le opere sono sistemate a Palazzo Ducale sotto gli Arconi del Palazzo dei Consoli, a Palazzo Pretorio, al Palazzo del Turismo. 1 - Il museo al chiuso comprende la collezione comunale delle opere acquisite nelle passate edizioni della Biennale, quelle collocate lo scorso anno e quelle acquisite quest’anno. Nel Parco Ranghiasci ugualmente sono presenti opere dello scorso anno e di oggi. Poiché dagli ultimi decenni a questa parte il concetto di “scultura si è molto diversificato ed ampliato, il museo di Gubbio vuol dare testimonianza anche in questo campo delle varie forme di esecuzione, dei differenti materiali usati, dei vari generi stilistici fino a quella forma estrema dell’uso del corpo dello stesso artista, o di modelli come” scultura vivente” per cui quest’anno si è assistito alle performance di tre artiste, durante la inaugurazione. Performance “fissate” poi con la fotografia e diventare quindi museificate, si dice cosi? 2 - Omaggio. Quest’anno è stata allestita una mostra di ampie dimensioni come omaggio ad uno dei maestri della scultura contemporanea Giuseppe Spagnulo. E’ stato preparato su questo un catalogo. 3 - Questa sezione, oltre a stabilire rapporti con le istituzioni di alta formazione sia italiane che straniere vuol presentare i “giovani scultori nel loro farsi”, cioè nel momento dei loro studi e dell’inizio della propria ricerca poetica. Ruolo principale è senz’altro quello dell’Accademia di Belle Arti di Perugia; alcuni suoi allievi sono affiancati da loro colleghi delle Accademie di Belle Arti di Urbino, Carrara e Firenze, in un confronto tra le reciproche esperienze. Gli enti presenti e cioè la Provincia di Perugia ed il Comune di Gubbio insieme alla Camera di Commercio di Perugia conferiranno al termine premi acquisto ad alcuni dei giovani artisti presenti. Archeologici dell’Università di Perugia, diretti dal Prof. Gian Luca Grassigli e con la collaborazione del Dott. Francesco Marcattili per la gestione diretta del cantiere. Quest’anno l’area indagata risulta particolarmente ampia: è stato interamente scoperta la canaletta in pietra, pressoché completa, che delimita la piazza individuata nel corso delle campagne precedenti e sono state ulteriormente scavate le aree adiacenti ad essa in direzione est e sud; un saggio interno alla piazza stessa ha permesso il ritrovamento di numerosi materiali. Mentre sul lato orientale non sembra aver dato frutti la ricerca dell’edificio sacro che doveva affacciarsi sulla piazza, probabilmente a causa della forte spoliazione dell’area operata a partire dall’alto medioevo, sul lato meridionale sono state invece rinvenute le fondazioni di un muro di notevole lunghezza ed una vasca in cocciopesto pressoché integra. Al momento in cui andiamo in stampa, i nuovi ritrovamenti devono tuttavia essere ancora inquadrati con precisione nel contesto crono-stratigrafico dell’area. L’area meridionale dello scavo 2006, con al centro parte della vasca in cocciopesto, non ancora interamente scavata 8 Sfileranno per la prima volta. Saranno il fiore all’occhiello del Corte Storico del Torneo dei Quartieri. Ricerca storica prima e collaborazione poi hanno fatto sì che il progetto diventasse realtà. Il Corteo sarà arricchito dai tantissimi colori dei costumi di dame, cavalieri, arcieri, popolani, paggetti, musici, gonfalonieri, gentiluomini. La realizzazione dei bozzetti è stata curata dall’eugubino Stefano Cannelli per la manifattura della Sartoria Teatrale di Firenze. Il progetto è stato portato avanti dalla nostra Associazione e finanziato dal STL Alto Chiascio con il presidente Renzo Menichetti. Per il momento si tratta di trenta nuovi costumi ma il progetto integrale prevede altri costumi per impreziosire sempre di più la sfida tra i nobili quartieri eugubini. LE NUOVE GUALDRAPPE Nuove gualdrappe per la Festa dei Ceri di quest’anno. I ricami sono stati realizzati da Paola Cainca. La ditta Lioli ha realizzato il confezionamento. Fanno bella mostra di se gli stemmi della Città di Gubbio e quello dell’Università dei Muratori, curati entrambi nei minimi dettagli. GAVIRATI VITA DELL’ASSOCIAZIONE COSTUMI D’ARTE PER IL CORTEO STORICO ‹ ‹ ‹ ‹ ‹ 16 VITA DELL’ASSOCIAZIONE di Capodieci. A noi mancherà un vero pilastro. Una figura, insomma, stupenda sotto ogni aspetto; un grande esempio da non dimenticare mai e questi attributi, cari Familiari, siano di conforto al vostro grande dolore. Con tutta la nostra solidarietà. UNA PERSONA STUPENDA Nenuccio Sollevanti ci ha lasciati dopo una breve malattia. Per la nostra Associazione è una perdita dolorosa ed incolmabile. Egli è stato sempre presente nei Consigli di Amministrazione e la sua opera indefessa si è manifestata in tutte le iniziative, un tempo più numerose ma particolarmente per quelle a carattere sportivo. Amava il ciclismo e suo era principalmente il merito per la Corsa dei Cinque Colli; inoltre si è rivelato nel campo filatelico e numismatico grande gestore ed organizzatore. Per una cinquantina di anni ha organizzato Annulli Postali in occasione della Festa dei Ceri, contribuendo così a portare Gubbio nel mondo culturale. Per la sua opera quotidiana, in continuazione, accadevano richieste sulla nostra città con le sue attività e tradizioni. Quasi mensilmente organizzava presso la nostra sede incontri con filatelici eugubini e forestieri che potevano così aggiornarsi con mostre e mercati. Dalla sua abnegazione è fiorito il francobollo su Gubbio, con il “bel San Giovanni”, edito dalle Poste Italiane con milioni di esemplari. Noi, suoi amici e collaboratori, non eravamo al corrente di quanto fosse proficua l’attività filatelica nel campo della cultura nazionale ed internazionale, alla quale, da solo, Lui è riuscito suscitando ammirazione e collaborazione dai centri Il Maggio Eugubino LA LUCE DEL RISORGIMENTO Città mia città ti ricordi quando fanciulli ascoltavamo nelle stonate sere il soffiar del vento attraverso le fessure della porta. più importanti marchigiani. I nostri armadi sono “zeppi” di testimonianze di questa grande volontà spesa per Gubbio. Anche quest’anno, pur ammalato, dalla sua dimora, ha voluto organizzare la mostra filatelica in occasione della festa dei Ceri con un annullo particolare dedicato a Saffo Scavizzi, un altro nostro indimenticato collaboratore. Ora la sua scrivania con tutti i suoi carteggi è vuota e sarebbe un grave peccato perdere i frutti di così grande lavoro. Gubbio manca di un altro grande figlio che ha manifestato in silenzio le sue virtù civiche nelle Scuole cittadine e l’amore per i Ceri. Negli anni 40 è stato tra i giovani organizzatori dei Ceri Mezzani e ha condotto il suo Sant’ Ubaldo in qualità Sorgevano stabili per la loro pietra le case, ampi palazzi per giocare vivere la giovinezza pur con cielo freddo e trasparente. Oggi ogni epoca passa alla porta come il vento, come la luce ma l'Italia vide e subì il suo tormento il suo Garibaldi volò come il Bonaparte. I sentimenti degli eroi si compresero nel sangue nelle nuove case, nella dura pietra. Non cercherò fiori di un tempo passato che storicamente ci rivelò la realtà della vita. Erano tempi che la piccola Italia con ombra eccessiva ed amore come un impasto di libertà, di soavità segnò le più belle pagine della sua vera unità. Dante Ambrogi 8 VITA CITTADINA GUBBIO SUMMER FESTIVAL “Gubbio Summer Festival 2006” si è presentato al grande pubblico con una grande proposta culturale. Lo hanno sottolineato il sindaco Orfeo Goracci, l’assessore alla cultura Renzo Menichetti, il direttore organizzativo Francesco De Zan e l’assistente alla direzione artistica Katia Ghigi. Il sindaco Goracci ha sottolineato l’importanza e la qualità del Festival. Katia Ghigi ha spiegato che l’edizione 2006 di “Gubbio Summer Festival”, con la direzione artistica di Stefano Pagliani è stata caratterizzata da Masterclasses tenute da maestri di chiara fama internazionale, da concerti e recital cui hanno partecipato anche i migliori allievi dei corsi. Tra le novità: il coinvolgimnento dei centri di Sigillo e Costacciaro ed un gemellaggio con alcuni dei Festival più importanti d’ Italia. STAGIONE DI PROSA ESTIVA Presentata dall’assessore alla cultura Renzo Menichetti e dal direttore del Teatro Stabile dell’Umbria Franco Ruggieri la XLVI stagione degli spettacoli classici. Cinque gli spettacoli rappresentati dal 14 luglio al 12 agosto al Teatro Romano. Il 1 agosto “Non è vero, ma ci credo….”, commedia in due atti di Peppino De Filippo interpretato e diretto da Luigi De Filippo, si chiude sabato 12 agosto con “Un curioso accidente” di Carlo Goldoni con Mario Scaccia, Debora Caprioglio per la regia di Beppe Arena. Per informazioni ulteriori: I.A.T. di Gubbio Servizio Turistico Associato telefono 075 9220693 fax 075 9273409. GUBBIO NO BORDERS 5 agosto: Francesca Sortino, P.zza Bosone, ore 21,15 6 agosto: Sez. cinema “Ultimo Tango a Parigi”, palazzo Ducale, ore 21.15 7 agosto: Paf Trio, P.zza Bosone, ore 21.30 9 agosto: Javier Girotto & Aries Tango, P.zza Bosone, ore 21.30 10 agosto: Sez. Terra Mia: Balletto di Gubbio, Teatro Comunale, ore 21.30 11 agosto: Kenny Wheller & Colr Jazz Orchestra, Teatro Romano, ore 21.30 13 agosto: Sez. Satira: Riondino & Vergassola, Teatro Romano, ore 21.30 15 agosto: Antonella Ruggiero, Teatro Romano, ore 21.30 16 agosto: “Fratello Blues”: Sound Blues Band, P.zza Oderisi, ore 21.30 17 agosto: Premiata Forneria Marconi, Piazza Grande, ore 21.30. Info e prevendita: Iat (tel.075 /9220693), Fotolibri, Bar Europa. PASSEGGIATA DI FINE ESTATE Si sta convenendo per la fine dell'estate una camminata dall'Arco di San Marziale al Parco Ranghiasci che terminerà con una merenda serale allietata da musiche danzanti. Per una migliore riuscita occorre dare già pronotazione presso la sede d e l l ' A s s o c i a z i o n e ( Te l . 075/9273912). ABBONAMENTI ANNUALI adulti ridotti euro 26 euro 20 (fino a 18 anni e oltre 60 anni) e inoltre speciali prezzi famiglie 20 VITA CITTADINA PROTOCOLLO D’INTESA E’ stato firmato a Nola il protocollo di intesa tra la città di Gubbio, rappresentata dall’assessore alla cultura Renzo Menichetti, e le città di Nola, Palmi, Sassari e Viterbo, cinque comuni accomunati da feste di rilevante interesse etnoantropologico, storico, religioso e culturale, caratterizzate dalla presenza di macchine a spalla: la Varia di Palmi, i Ceri di Gubbio, la Macchina di Santa Rosa di Viterbo, i Gigli di Nola e i Candelieri di Sassari. Le delegazioni istituzionali dei comuni si erano già incontrate più volte, l’ultima proprio a Gubbio il 14 maggio di quest’anno quando si è formalizzato il protocollo di intesa con lo scopo di rinsaldare i legami tra le città delle Macchine a spalla al fine di promuovere progetti di sviluppo e di interscambio. «Dai vari comuni infatti - La commenta l’assessore alla cultura Menichetti - è stata riconosciuta la necessità di approfondire lo studio interdisciplinare relativo a tali manifestazioni e di diffondere la loro conoscenza a livello nazionale ed internazionale. L’intento è di celebrare e valorizzare il patrimonio culturale e paesaggistico dei centri in cui queste feste vengono celebrate dando valore a comunità che hanno contribuito alla storia, alla cultura e all’arte del nostro Paese». IN BICI DA GUBBIO A THANN Una folta delegazione eugubina era presente nella cittadina alsaziana di Thann in occasione dell’”Accensione dei Tre Pini” in onore di S. Ubaldo guidata dal Vescovo Ceccobelli. Per l’amministrazione comunale erano presenti gli assessori Aldo Cacciamani e Sauro Monacelli a testimoniare i saldi vincoli di amicizia che legano storicamente le due città gemellate fin dal secondo dopoguerra. Per questa occasione larga eco per l’impresa di due ciclisti eugubini Sauro Fiorucci e Nicola Messere, partiti da Gubbio il 21 giugno per raggiungere Thann il giorno della cremazione dei tre pini. I due ciclisti, che hanno percorso gli ultimi chilometri insieme ai ciclisti di “Amicale Cycliste Thann”. S. GIOVANNI DA LODI GUBBIO- La diocesi di Gubbio ha deciso delle celebrazioni per solennizzare il nono centenario della morte di San Giovanni da Lodi, avvenuta il 7 settembre 1105 a Gubbio, dove era stato nominato Vescovo da pochi mesi (1104). Le sue spoglie sono custodite e venerate nella Cattedrale eugubina, in una delle cappelle laterali. Nato a Lodi Vecchio, è stato allievo prediletto di San Pier Damiani, tanto da seguirlo nella esperienza eremitica presso l’eremo di Fonte Avellana, appartenuta fino al 1819 alla diocesi eugubina. Da Vescovo incoraggia ed avvia alla vita sacerdotale un giovane che frequenta la canonica di S. Secondo, nel quale intravede subito doti e virtù davvero rare: si tratta di Ubaldo Baldassini, futuro Vescovo e patrono di Gubbio. Le celebrazioni, secondo il programma illustrato dal Vescovo Mons. Mario Ceccobelli, sono cominciate il 28 luglio con la “ricognizione del corpo” (l’ultima è stata fatta nel 1906); inizierà poi un pellegrinaggio con tappe a Cantiano (18 al 30 agosto), Scheggia e Pascelupo (1-3 settembre), Gubbio (3-10 settembre, Chiesa di San Francesco). In programma anche un convegno su S. Giovanni da Lodi a cura dell’Università degli studi di Perugia (21-22-23 settembre). 21 VITA CITTADINA È ARRIVATA LA CICOGNA NOMINE E LAUREE È arrivato Antonio a rallegrare la Famiglia Cozzari. Alla piccola sorellina Giulia a mamma Cristiana ed al babbo Stefano gli auguri della nostra associazione. Enrico Passeri è il nuovo presidente del Rotary Club di Gubbio A passargli la “campana” l’ex presidente Mario Menichetti. Il Dr. Cristiano Orlandi è il nuovo presidente del Rotaract per il distretto di Gubbio. Succede alla presidenza di Giudy Pacelli. Fiocco rosa in casa Mercadini per la nascita di Elena. Alla gentile sposa Alessia ed al collega Luca i rallegramenti della nostra redazione. FIORI D’ARANCIO Alessandro Giacometti e Patrizia Capponi si sono uniti in matrimonio. Al Capitano del Gubbio e all’ex pallavolista, ai paratenti tutti tantissimi auguri. Paolo Rosati e Stefania Staccioli si sono sposati nella Chiesa Cattedrale di Gubbio. Auguri vivissimi Stefano Marinelli Andreoli e Veronica Ambrogi si sono uniti in matrimonio nella Chiesa Cattedrale di Gubbio ed hanno poi festeggiato a Villa Benveduti circondati dall’affetto di parenti ed amici. Marco Gaggiotti e Roberta Bedini si sono felicemente sposati nella Chiesa di S. Maria della Piaggiola. Ta n t i s s i m e felicitazioni. Rinnovo delle cariche al Lions Club Gubbio Host. Dopo un annata impegnativa e ricca di iniziative, per l’anno lionistico 2006/07, è stato confermato Presidente Gino Brischi, Vice Presidente Luigi Panata, Segretario Ezio Maria Caldarelli, Tesoriere Franco Spogli, Censore Tullio Trippetti e Cerimoniere Gianfrancesco Chiocci. Marcello Rogari è il nuovo Presidente dell’Associazione Famiglie Quaranta Martiri. Laura Tomarelli è il Vice Presidente mentre Giorgio Sollevanti è il segretario. Consiglieri: Frqancesco Bartolini, Vincenzo Cacciamani, Giuliano Minelli, Antonio Pannacci e Guglielmina Roncigli.Sono stati nominati revisori Massimo Minelli, Luciano Bedini e Marino Rossi. Si è brillantemente laureato in Scienze della Formazione-corso in Scienze della professionalità all’Università degli Studi di Perugia Gianluigi Traversini discutendo la tesi “E-learning come strumento del cambiamento della formazione in azienda”. Relatore Prof.ssa Floriana Falcinelli; controrelatore Prof. Lanfranco Rosati. Silvia Oganof si è laurata con 110 e lode in comunicazione d'impresa, marketing e pubblicità presso l'Università Lumsa di Roma discutendo la tesi "ifarmaci OTC e la comunicazione nel punto vendita in farmacia". Relatore Prof. Mauro Covino. Alla figlia del nostro socio Maurizio Oganof gli auguri della nostra redazione. LE NOSTRE COPERTINE 22 Impegno A noi del Consiglio Direttivo del “MAGGIO EUGUBINO” che per il prossimo triennio siamo stati ancora chiamati o confermati, a seguito delle elezioni svoltesi nei giorni 25 e 26 aprile, per continuare l'attività dell'Associazione, qualcuno può obiettare: “ma chi ve lo fa fare?”... È proprio vero: chi ce lo fa fare? Tuttavia, lo facciamo. Con entusiasmo, con impegno ed anche con sacrifìci. Perché molti di noi dedicano varie ore della propria giornata sottraendole al lavoro e alla professione, per organizzare “qualche cosa” che riteniamo utile per Gubbio. Saremo senz'altro degli illusi, dei sognatori; ma a questo mondo, è anche bello qualche volta vivere un po' di illusioni o sognare soprattutto quando i risultati di certe illusioni recano utilità e vantaggi alla comunità. Noi non abbiamo la presunzione di ritenerci persone indispensabili per "fare qualche cosa, di utile nello specifico settore che la nostra Associazione, sorta nel lontano 1949, deve perseguire come è stabilito nel suo Statuto: siamo stati incaricati da varie decine di persone (i Soci del “Maggio Eugubino”) a seguito di libere e democratiche elezioni, di portare avanti ancora per tre anni il programma che prevede iniziative tendenti a recare per Gubbio indubbi vantaggi immediati o immediatamente futuri, ma comunque tutti proiettati anche alla realizzazione di problemi che dalla unione concorde di varie forze e persone potranno venire risolti nella completa validità di intenti. Naturalmente, incorreremo in errori, perché errare è una prerogativa di ogni uomo. Tenteremo, tuttavia, di farlo il meno possibile. Chiediamo, così, la collaborazione di tutti: delle Autorità, in primo luogo; degli Enti vari che rappresentano i settori della vita cittadina e regionale, degli eugubini, dei Soci tutti vicini e lontani ai quali chiediamo comprensione, aiuto morale e materiale. Prenderemo come esempio la meritoria opera svolta da coloro che ci hanno preceduto: sentiamo il dovere di ricordare, per tutti, due figure che hanno determinato e improntato della loro opera un'epoca nella vita della nostra Associazione: Mons. Origene Rogari e Mario Rosati. Quelli senz'altro furono gli anni più intensi e significativi per il "Maggio Eugubino,,; momenti di alti ideali e di febbrile attività. Noi non potremo uguagliare quanto è stato compiuto da chi ci ha preceduto, ma siamo spinti dalla consapevolezza di non demeritare affatto la fiducia o le simpatie di moltissime persone per il “Maggio Eugubino”. MESSAGGIO DEL VESCOVO Sono lieto di salutare la Chiesa particolare di Gubbio, alla quale il Signore mi manda come vescovo. Ho già una certa esperienza dell'ambiente eugubino, avendo insegnato per tre anni nel liceo classico di Gubbio. Mi è rimasta l'impressione di tanta gente cordiale, simpaticamente vivace, generosa e disponibile ad aiutare il prossimo. Sono fiducioso che anche la fede e la comunità cristiana possano, con la grazia del Signore, vivere e svilupparsi intensamente tra di voi. Conosco personalmente alcuni sacerdoti, amici carissimi, pieni di spirito cristiano e sensbilità umana; so che anche gli altri membri del presbiterio diocesano sono persone degnissime. Spero di poter attuare con tutti loro una vera comunione di vita fraterna e di servizio pastorale. Saluto i religiosi, le religiose e tutte le persone di speciale consacrazione, ringraziandoli per la loro presenza tanto significativa e necessaria alla vita della Chiesa. Ai laici, che partecipano con impegno e responsabilità alle attività ecclesiali, do piena fiducia e prometto una costante premurosa atten-zone. Ai malati, ai deboli, agli indifesi, ai poveri, agli emarginati, a coloro che si sentono peccatori sono legato da profonda soldarietà: cercherò di trovarmi accanto a loro nei modi che mi saranno possibili. Verso i non cattolici e non credenti, che sono aperti all'amore degli uomini e alla ricerca della verità, nutro sincera stima. Mi sento disponibile non solo al dialogo con essi, ma anche alla più cordiale amicizia. Alle pubbliche autorità, che lavorano in vista di una libera e ordinata convivenza civile, assicuro il pieno rispetto della loro specifica competenza e una leale e convinta collaborazione per il bene di tutti. Vengo a Gubbio, nel nome di Gesù Cristo, per essere servitore della comunità cristiana, e per servire, insieme con essa, tutti gli uomini con i quali ci è dato di vivere. Non cerco onori né vantaggi personali; sarò felice se potrete accorgervi, dai fatti concreti, che quello del vescovo è un servizio fraterno, nel quale Dio vi da un segno del suo amore. Mi affido alla vostra preghiera, alla materna protezione di Maria SS.ma, alla intercessione degli Apostoli, di S. Ubaldo e di tutti i santi della chiesa eugubina. Invoco sopra di me e sopra di voi la benedizione del Signore. Todi, 6 giugno 1982, Festa della SS.ma Trinità ENNIO ANTONELLI Vescovo eletto di Gubbio