Generazione "C"

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Generazione "C"
APRILE 2015
I TEMI D'INVESTIMENTO DEL 21° SECOLO
Generazione C: investire nella
generazione dei "sempre
connessi"
Con il diffondersi della tecnologia mobile, l'ascesa della cosiddetta
"generazione C", ossia costantemente connesse a Internet, sta
trasformando i settori dei beni di consumo e dei prodotti tecnologici, con
ricadute anche nel comparto sanitario, dei trasporti e dell'energia.
La generazione C è trasversale alle fasce di età, non comprende solo i
"millennial", caratterizzati da una spiccata dimestichezza con la
tecnologia, o i più giovani appartenenti alla "iGeneration", molti dei quali
sono nati dopo l'avvento di Internet. Nel prossimo futuro, con i millennial
che si avviano verso il picco del loro potere d'acquisto e la iGeneration
che inizia a superare la maggiore età, le esigenze di connessione e di
connettività cresceranno in maniera esponenziale.
La navigazione Internet su dispositivi mobili conquista spazi sempre nuovi
in tutto il mondo e, di conseguenza, anche la generazione C si espande
dal basso, trasformando la connettività da tendenza innovativa a
fenomeno demografico di lungo corso che offre grandi opportunità
commerciali e di investimento.
IN SINTESI
La generazione C è un nuovo
segmento di consumatori molto
importante per le dinamiche del
commercio moderno. Il 65% ha
meno di 35 anni, ma l'appartenenza
a questo gruppo prescinde dall'età
generazionale (cfr. grafico 1).
Assidui fruitori della tecnologia, gli
always connected ricercano
contenuti mirati alle loro esigenze
che consumano su piattaforme e
schermi di vario genere, in qualsiasi
momento e dovunque si trovino.
Grafico 1. I consumatori "connessi" sono trasversali alle diverse generazioni, anche se prevalgono i giovani
120
Popolazione del mondo
sviluppato (milioni)
100
Gen. Z
"iGeneration"
Gen. Y
"Millennial"
Generazion
e "X"
"Baby
boomer"
Generazione "silenziosa" e
"greatest"
22%
20%
21%
22%
11%
80
Non Gen C
60
Gen. C
40
20
0
0-4
5-9 10-14 15-19 20-24 25-29 30-34 35-39 40-44 45-49 50-54 55-59 60-64 65-69 70-74 75-79 80-84 85-89 90-94 95-99 100+
Fascia di età
Fonte: dati sulle fase di età - Population Prospects dell'ONU, revisione 2012. La definizione di mondo "sviluppato" dell'ONU comprende Europa, America settentrionale,
Australia/Nuova Zelanda e Giappone.
"Generazione C" stimata in percentuale su ciascuna fascia di età considerando gli utenti indicati come assidui fruitori di Internet su dispositivi mobili nello studio "Internet Access Households and Individuals 2014" dell'Office for National Statistics.
DAI MILLENNIAL ALLA GENERAZIONE C
Gli appartenenti alla generazione Y sono nati tra il 1980 e il 1995 e attualmente hanno
un'età compresa tra 20 e 35 anni, anche se non tutte le fonti concordano
nell'individuazione della fascia di età.
I cosiddetti "millennial" hanno compiuto la maggiore età intorno alla fine del millennio
e oggi rappresentano un quinto della popolazione nei paesi sviluppati. Negli Stati
Uniti, generano una spesa diretta pari a $ 1.300 miliardi, corrispondente al 21% degli
acquisti di beni discrezionali, anche senza contare la loro influenza su altre
1
generazioni attraverso parenti e amici .
Secondo il Boston Consulting Group, i millennial hanno appena iniziato ad
avvicinarsi al loro picco di potere d'acquisto, pertanto le cifre sono destinate ad
aumentare con il progredire dell'evoluzione demografica.
I ricercatori globali sono sempre più inclini a considerare il profilo del dipendente
come prevalente tra i millennial e cercano di capire come sfruttare al meglio questa
coorte che oggi rappresenta una quota consistente della popolazione attiva2.
3
Negli Stati Uniti, i millennial sono in genere considerati individui molto attenti alla salute ,
che tendono a restare più a lungo in casa con i genitori, a ritardare l'età del matrimonio e
4
ad essere disoccupati . Tuttavia, con il procedere della ripresa economica negli USA e
l'aumento del potere di acquisto dei nati sul finire del vecchio millennio, queste
caratteristiche stanno cominciando a cambiare. Negli ultimi due anni, infatti, i millennial
sono stati la categoria demografica più numerosa tra gli acquirenti di abitazioni (il 32%
5
nel 2014 ).
Naturalmente, la visione del mondo e le caratteristiche dei millennial possono variare
enormemente in base alle condizioni economiche o culturali. Ad esempio, per effetto di
normative o assetti demografici diversi, oltre il 50% dei millennial nella regione AsiaPacifico prevede di andare in pensione a 60 anni, il doppio del dato comparabile in
6
Europa . Anche all'interno della stessa regione, si riscontrano opinioni divergenti
riguardo a temi come l'equilibrio tra vita privata e lavorativa. A Singapore, il 76% ritiene
che un buon equilibrio tra vita privata e lavoro significhi avere tempo libero da dedicare
ad attività non lavorative. In Tailandia, solo il 29% condivide questa visione delle cose6.
Grafico 2. I millennial sono gli
acquirenti più numerosi di abitazioni
negli USA
Age of US home buyers 2014
10%
Millennials
Millennial
32%
31%
Gen. X
Boomers
Baby boomer
27%
Silent
Gen.
Generazione
silenziosa
Fonte: National Association of Realtors, "Home
Buyer and Seller Generational Trends 2015"
Il tratto distintivo che accomuna i millennial è la stretta frequentazione con la tecnologia:
questa generazione è cresciuta contemporaneamente allo sviluppo di Internet, tanto che
7
i suoi appartenenti vengono definiti "nativi digitali" , inclini ad avere una connessione
1
non-stop con il Web . La dimestichezza con il mondo di Internet e l'esigenza di
connettività sono i due aspetti che collocano la maggior parte dei millennial in un gruppo
8
intergenerazionale più ampio che Google, tra gli altri, definisce “generazione C” .
COS'È LA GENERAZIONE C?
Con il termine "generazione C" s'intende un sottogruppo in crescita della popolazione
complessiva che ha una forte propensione per la tecnologia ed è caratterizzato da una
costante domanda di connettività. Secondo alcune ricerche, ben il 91% degli
8
appartenenti a questa categoria dorme tenendo a portata di mano lo smartphone .
Tecnicamente, la generazione C è definita come "una mentalità condivisa da individui
connessi, creativi, devoti alla comunità e curatori di contenuti" (secondo una ricerca
8
Google ) piuttosto che identificata con una pura e semplice fascia di età. Tuttavia, il fatto
che l'80% dei millennial ricada in questa definizione spiega perché i due termini sono
talvolta utilizzati come sinonimi.
La generazione C registrerà una crescita organica di pari passo con l'aumento della
penetrazione globale degli smartphone in un mondo in cui sempre più bambini
nasceranno considerando la connettività come uno stile di vita. Attualmente, l'effetto di
questa evoluzione risulta evidente soprattutto nel settore dei beni di consumo e in quello
dei prodotti tecnologici, ma le ricadute sono molto più ampie e coinvolgono anche il
comparto sanitario, quello dei trasporti e dell'energia.
Gli appartenenti alla
generazione C hanno una
probabilità doppia di
essere utenti di YouTube
rispetto alla popolazione
nel suo complesso. L'80%
ha un profilo sui social
network e il 65% lo
aggiorna
quotidianamente8.
Grafico 3. I millennial dei mercati sviluppati sono la generazione degli smartphone e trascorrono circa un quarto di ogni
giorno online
Fonte: Telefónica Global Millennials Survey 2014, i dati sono relativi a una selezione dei paesi più sviluppati in ciascuna regione.
I MODELLI DI CONSUMO STANNO CAMBIANDO
La connettività mobile ha reso la generazione C più incline ad utilizzare i siti di
comparazione dei prezzi e alcuni studi dimostrano che per questo gruppo il prezzo ha un
valore elevato rispetto alla qualità nelle dinamiche di fidelizzazione ai marchi
10
commerciali . Un trend che può sorprendere è il mix tra connettività mobile e shopping
fisico: negli Stati Uniti, circa un terzo utilizza le app durante lo shopping per trovare
offerte convenienti presso gli esercenti locali e quasi la metà ha l'abitudine di "visionare" i
prodotti esposti nei punti vendita tradizionali prima di comparare i prezzi online, a volte
9
direttamente in negozio .
Nel 2015, i consumatori "connessi" hanno speso quasi $ 24.000 miliardi nel mercato
dell'e-commerce al dettaglio e il dato è destinato a crescere esponenzialmente,
11
soprattutto nel Regno Unito (14,4%) e in Cina (12%) . Amazon si conferma uno dei
campioni del settore, con ricavi di poco inferiori a $ 89 miliardi generati da 270 milioni di
account attivi nel 2014, mentre l'enorme volume di traffico del sito continua a favorire le
piattaforme di pagamento online. La sola PayPal ha elaborato pagamenti per $ 228
12
miliardi nello stesso periodo .
Grafico 5. La generazione C traina il mercato Internet
mobile in Cina
Grafico 4. L'e-commerce al dettaglio è destinato a
crescere
3
Vendite retail
globalie-commerce
e-commerce al
dettaglio
Global
sales
($tn) LHS
($ migliaia di mld) SX
E-commerce %
% of
vendite
E-commerce
retail sales RHS
al dettaglio (DX)
2.5
2
10%
9%
60+
8%
50-59
7%
40-49
delInternet
mercato
Internet
Utenti del Utenti
mercato
mobile
cinese per
mobile
cinese
fascia
di età, 2014
6%
1.5
5%
4%
1
3%
30-39
20-29
10-19
2%
0.5
1%
0%
0
2013
2014
Fonte: eMarketer, dicembre 2014
2015
2016
2017
2018
<10
0%
10%
20%
30%
Fonte: China Internet Networking Information Center, Goldman Sachs Global
Investment Research, marzo 2015
40%
Contenuti generati dagli utenti - L'attrattiva del commercio al dettaglio online è spesso
correlata alla possibilità di accedere ai contenuti generati dagli utenti (CGU) attraverso i
social network o le recensioni. Sorprendentemente, la generazione C considera le
recensioni generate dagli utenti più affidabili rispetto alle controparti professionali13 e i
distributori al dettaglio devono adattarsi, non solo attuando strategie di marketing
intelligenti, ma anche prestando ascolto al feedback dei consumatori per fornire loro ciò
che desiderano. Alcune ricerche dimostrano che oltre la metà dei millennial raccoglie
informazioni propedeutiche all'acquisto di prodotti di elettronica, automobili e utenze
14
consultando una qualche forma di CGU , mentre più di un terzo "apprezza di più un
5
marchio" per il semplice motivo che è presente sui social media .
Il sottoinsieme della generazione C si spinge persino oltre. L'85% fa affidamento
8
sull'approvazione diretta di altri utenti per effettuare un acquisto e pertanto costruirsi
una buona reputazione sui social network diventa fondamentale per le imprese. L’Oréal,
ad esempio, investe nella sua pagina Facebook stimolando conversazioni pubbliche tra
gli utenti e sviluppa servizi innovativi come il "Makeup Genius", un'applicazione
interattiva che trasforma lo smartphone in uno specchio consentendo ai consumatori di
"provare" i prodotti, condividere le opinioni ed eventualmente collegarsi a piattaforme
online di acquisto.
CGU tramite YouTube - Con 128 milioni di utenti attivi solo negli Stati Uniti e 300 ore di
CGU caricati ogni minuto12, YouTube è talmente apprezzato dalla generazione C che
Google l'ha ribattezzata “la generazione YouTube”.8 Le "star di YouTube" possono
arrivare ad avere milioni di follower e miliardi di visualizzazioni grazie all'attrattiva
esercitata dalla loro forte personalità e dal settore del social network in cui sono collocati,
che si tratti di videogiochi, moda, makeup o consigli pratici. Sfruttano in misura crescente
il proprio bacino di fan per generare introiti pubblicitari e molte società hanno capito ben
presto il vantaggio di posizionare attentamente i propri marchi e prodotti presso questi
"utenti di fiducia". Se i marchi di cosmetici hanno difficoltà ad attirare visitatori sui propri
canali, i tutorial di makeup di Michelle Phan hanno oltre sette milioni di follower e c'è già
una lista di attesa lunga un mese per la sua startup "Glam bags". I marchi intelligenti
stanno intensificando le partnership con le personalità di YouTube tanto che oggi
Michelle Phan ha una sua linea di prodotti L’Oréal.
Inoltre, le società stanno prendendo provvedimenti per tutelare la loro proprietà
intellettuale. Nintendo chiede agli utenti di registrare video che illustrano i suoi
videogiochi, limitando i relativi introiti pubblicitari al 60%, o al 70% se gli utenti registrano
l'intero canale. Per il recensore di videogame Felix Kjellberg (detto “PewDiePie” e
definito il "re indiscusso di YouTube"), che ha 35 milioni di abbonati e che nel 2014 ha
totalizzato quasi 4,1 miliardi di visualizzazioni, questa politica si traduce in ricavi annuali
15
stimati intorno a $ 4 milioni nel 2014 .
“Da online a offline” - Con l'evolversi delle modalità di e-commerce, aumenta la
domanda di flessibilità e servizi da parte dei consumatori "connessi". Rientra in questa
logica il servizio "Prime" offerto da Amazon, che assicura spedizioni più veloci, o
l'allestimento di punti di ritiro presso stazioni e supermercati. Anche i rivenditori al
dettaglio tradizionali si stanno organizzando per rispondere alle nuove esigenze, come
Home Retail Group, che offre varie opzioni di ritiro dei prodotti presso i punti vendita
Argo locali. Il modello "da online a offline" (O2O), che sta diventando sempre più diffuso,
si adatta bene al profilo della generazione C poiché coniuga recensioni e comparazione
dei prezzi con il ritiro immediato dei prodotti e la convenienza. In Cina, il modello O2O
consente di ottimizzare ulteriormente l'esperienza del consumatore attraverso
piattaforme integrate one-stop come Alibaba. Nel mese di agosto 2014, i colossi di
Internet Baidu e Tencent hanno siglato un accordo con la conglomerata Dalian Wanda
per lanciare “Wanda”, una joint venture che intende fare concorrenza ad Alibaba nel
mercato cinese dell'e-commerce, oggi in rapida espansione.
Accesso piuttosto che proprietà - L'affermazione di abitudini di consumo improntate
alla rapidità e alla disponibilità immediata, tipiche della generazione C, ha influito sui
modelli di business di numerosi settori. Nel nostro precedente contributo
17
sull'innovazione digitale , abbiamo visto come le modalità di consumo dei nuovi
media abbiano trasformato l'industria dell'intrattenimento, che è passata dai
tradizionali programmi televisivi con un palinsesto fisso all'offerta differita e da un
modello di tipo proprietario ad uno incentrato sul concetto di accesso, mediante
piattaforme come Netflix e Spotify. La diffusione di questi nuove modalità di consumo
ben presto rivoluzionerà anche altri settori tipicamente "fisici".
"L’Oréal è ben posizionata
per trarre vantaggio
dall'innovazione digitale. La
sua app "Makeup Genius" ha
riscosso grande successo e
oggi l'e-commerce è
diventato il ramo più
redditizio con il tasso di
crescita più rapido di tutto il
suo business".
Aneta Wynimko
Gestore di portafoglio,
fondo Global Consumer
Industries
IL FUTURO È DEI PAESI IN VIA DI SVILUPPO
La crescita della generazione C riceve un forte impulso dalla penetrazione del mercato
Internet mobile nei paesi in via di sviluppo, dove l'espansione delle classi medie genera
una domanda elevata di smartphone. Nonostante sia partito da livelli bassi, il numero di
connessioni a banda larga con dispositivi mobili nei paesi in via di sviluppo ha superato
già nel 2013 quello delle controparti sviluppate (grafico 6), mettendo in evidenza un
cambiamento demografico che le società innovative, con marchi riconoscibili e attente al
consumatore potranno sfruttare nell'ambito di strategie a lungo termine.
A beneficiare di questo trend sono attualmente i gestori di reti mobili come Safaricom.
La società gode di una posizione dominante nel mercato del Kenya (circa 45 milioni di
abitanti) grazie a M-Pesa, un servizio mobile per il trasferimento di denaro da telefono
cellulare e per i microfinanziamenti che elabora oltre US$ 1,3 miliardi di pagamenti al
16
mese, equivalenti a circa un terzo del PIL keniota su base annuale .
Grafico 6. Il mercato Internet mobile si allarga - I paesi in via di sviluppo
superano le controparti sviluppate
Sottoscrizioni attive di servizi
mobili a banda larga (milioni)
2,500
2,000
Mondo
World
Paesi in via sviluppo
Developing
Paesi sviluppati
Developed
1,500
1,000
500
0
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
Fonte: database dell'ITU World Telecommunication/ICT Indicators, marzo 2015. Definizione delle regioni secondo la
classificazione ONU M49
NUOVI MODELLI NEL SETTORE DEI TRASPORTI E DELLA SANITÀ
Trasporti - Nella guerra delle app, sopravvivono solo le più utili e meglio concepite.
CityMapper combina informazioni in tempo reale per trovare il mezzo di trasporto
pubblico o privato più conveniente, più rapido o più facile da usare in base alle
preferenze dell'utente, mentre Uber trasforma qualsiasi conducente dotato di
smartphone in un tassista a basso costo accessibile con una semplice app. In Cina, nel
febbraio 2015, la app per taxi "Didi Dache" di Tencent è stata fusa con la concorrente
"KuaiDi Dache" di Alibaba, arrivando a una quota di mercato prossima al 100% e
diventando così il servizio per i trasporti via smartphone più grande del mondo.
Anche l'industria automobilistica sta facendo continui progressi per soddisfare le
esigenze della generazione C, in parte grazie alla rapida crescita del cosiddetto Internet
18
delle cose . Nascono partnership intersettoriali che coniugano capacità e competenze
diverse. Ne sono un esempio le vetture BMW che integrano tablet Samsung a bordo per
consentire ai passeggeri di restare connessi e controllare le "funzioni di comfort"
dall'interno dell'abitacolo.
"Safaricom sta offrendo ai
consumatori con reddito
basso di Kenya e Tanzania
un accesso innovativo a
servizi bancari e di
pagamento attraverso gli
elementi di base della
messaggistica SMS".
Hilary Natoff
Gestore di portafoglio,
fondo Global Demographics
Sanità - Il futuro della sanità nei paesi sviluppati è strettamente legato alle esigenze dei
millennial, che hanno una particolare attenzione per il tema della salute. Un secondo
fattore trainante sarà l'impatto positivo che i social media determinano su salute e
benessere3. Le innovazioni in corso nel settore sanitario si stanno già orientando verso
le esigenze della generazione C. Nel marzo 2015, Apple ha lanciato ResearchKit, un
framework software progettato per la ricerca medico-sanitaria, che su base volontaria
trasforma in un soggetto di ricerca chiunque sia in possesso di un iPhone. Il primo studio
sull'asma condotto dal Mt. Sinai Medical Center con questa tecnologia ha fatto registrare
50.000 download dell'app dedicata, con 5.000 pazienti arruolati nelle prime 72 ore dal
19
lancio . Anche AstraZeneca ha introdotto un'innovazione simile, che permette ai
pazienti malati di cancro di monitorare i livelli di antigene con un'app sullo smartphone.
Questo livello di connettività consente di raccogliere velocemente dati clinici,
accelerando il processo di sviluppo di nuovi farmaci.
LA IGENERATION CRESCE IN FRETTA
Abbiamo fatto appena in tempo ad assorbire il concetto di "millennial" che già la
cosiddetta generazione Z o iGeneration supera la soglia dei 18 anni e fa il suo ingresso
nel mondo del lavoro. Negli Stati Uniti, rappresenta la fascia demografica oggi più
numerosa, pari a un quarto dell'intera popolazione, e contribuirà ad ampliare le
dimensioni della generazione C fino a oltre il 60% della popolazione globale entro il
2030. Nati nell'era post-Internet, gli appartenenti alla iGeneration non hanno mai
conosciuto un mondo privo di connettività e il loro grado di frequentazione della rete
supera perfino quello dei millennial: negli Stati Uniti, la ricerca stima che il 92% della
generazione Z utilizza Internet su dispositivi mobili ogni giorno e circa un quarto è online
20
"quasi costantemente" .
Grafico 7. La iGeneration rappresenta una quota considerevole in mercati chiave
Fonte: Population Prospects dell'ONU, revisione 2012
Connessioni più rapide e più brevi - La iGeneration ha una soglia dell'attenzione più
bassa, aspettative di connettività a banda molto larga e una predilezione per i contenuti
21
concentrati a fruizione breve . Gli smartwatch, la nuova generazione dei dispositivi
connessi al Web, eliminano i 5-10 secondi necessari per accedere a un'app da un
22
cellulare in stand-by, facendo risparmiare all'utente 20 minuti al giorno, secondo le stime .
Il risultato sono 300 "sessioni digitali" al giorno (gli smartphone raggiungono una media di
120) che trasferiscono al polso del consumatore messaggi nelle modalità principali,
intrattenimento, attività di localizzazione e task-based.
Gli smartwatch, inoltre, colmeranno il divario tra realtà fisica e digitale, consentendo
pagamenti contactless, accessi senza chiave e messaggistica più rapida. Il nuovo Apple
Watch lanciato nel 2014, ad esempio, supporta CityMapper, l'innovativa app con funzioni
di localizzazione. Sebbene il prezzo possa rappresentare in parte un ostacolo nella
conquista di quote di mercato, modelli più economici basati su Android come Samsung
Gear e Huawei Watch stanno già riscuotendo un certo successo.
Social network - Secondo le rilevazioni, la iGeneration sembra avere più dimestichezza
23
con le modalità di interazione online che non offline , pertanto le aziende che investono
per costruire una solida immagine dei loro prodotti sui social media raccoglieranno buoni
frutti man mano che questa generazione aumenta il suo potere di spesa discrezionale. La
cinese Tencent, ad esempio, ha raggiunto il mezzo miliardo di utenti attivi mensilmente
sulla sua app di messaggistica WeChat e sta sfruttando questo ecosistema attraverso
partnership con marchi occidentali come Starbucks, Intel e Nike.
Grafico 8. La domanda di
smartwatch dovrebbe crescere
rapidamente
120
80
Forniture di smartwatch previste
a livello globale (mln di unità)
+473%
40
0
2014
Fonte: IDC, aprile 2015
2019
Con la progressiva maturazione della generazione C, il ricorso ai social network non è più
limitato ai soli marchi di prodotti discrezionali. Il cosiddetto Internet delle cose permette ai
proprietari di case di monitorare e regolare in remoto il consumo energetico dell'abitazione
mediante app offerte da gestori di utenze come General Electric. L'app sociale OPower,
partner di Facebook, permette agli utenti di condividere e comparare il dispendio
energetico. Come aveva capito Bosch già nel 2012, "per la generazione C, l'energia è
sociale"24, una dimensione vissuta attraverso la semplice comparazione dei prezzi o
impegnandosi in attività di pressione sulla comunità online per promuovere comportamenti
socialmente responsabili.
Grafico 9. La base di utenti attivi di
WeChat (Tencent) è in espansione
I social media in ufficio - Anche le aziende stanno imparando ad accettare la presenza
dei social media sul posto di lavoro. Negli Stati Uniti, anche tra i millennial "più anziani"
25
(25-34 anni di età) oltre la metà (56%) utilizza i social media in ufficio . Se, da un lato,
alcuni studi dimostrano che il "cyber loafing", ossia navigare sul Web in orario di lavoro per
scopi personali, incide negativamente sulle prestazioni lavorative in assenza di controlli,
d'altra parte l'interazione online può stimolare la creatività e motivare i dipendenti.
200
Facebook ha inaugurato il 2015 lanciando la sperimentazione di "Facebook at work", la
versione per aziende della sua piattaforma, in collaborazione con alcuni partner
selezionati, mentre i servizi di social networking in ufficio iniziano a diffondersi. Microsoft
ha acquistato Yammer per $ 1,2 miliardi allo scopo di integrarlo in "Office 365" e lo
strumento di comunicazione in team Slack è stato valutato $ 2,76 miliardi a marzo 2015,
grazie ai finanziamenti di supporter come Google Ventures.
I VINCITORI DEL FUTURO FARANNO TESORO DELLA FLESSIBILITÀ
Le società devono adottare un approccio dinamico e flessibile alle modalità di
connessione. Oggi è lo smartphone a dominare la scena, ma la ricerca evidenzia che la
iGeneration cambia continuamente dispositivo, svolgendo le sue attività anche su cinque
21
schermi diversi (TV, smartphone, laptop, desktop, tablet/dispositivi di gioco) . Le società
di prodotti tecnologici come Apple e Samsung cercano di mantenere la propria posizione
dominante con innovazioni che rendono sempre più facile la connessione tra dispositivi
diversi, ma non è facile tenere il passo con un mercato che si muove molto rapidamente e
non è da escludere che si verifichino convergenze tra dispositivi.
La direzione, tuttavia, è tracciata: la generazione C rappresenterà una quota sempre più
ampia della popolazione mondiale e questo porterà ulteriori cambiamenti delle modalità
con cui le informazioni e i prodotti vengono consumati. Gli investitori dovranno monitorare
attentamente i cambiamenti capaci di rivoluzionare un intero settore, le innovazioni
tecnologiche e i mutamenti nel panorama dei consumatori se vogliono riuscire a
identificare le società destinate a trarre vantaggio dal nuovo futuro che si va delineando.
"Come investitori, siamo costantemente alla ricerca di società che
controllano i canali attraverso cui la generazione C soddisfa le sue
esigenze di connettività e contenuti. Cito a titolo esemplificativo aziende
come Facebook e Apple in Occidente, Tencent (attraverso WeChat) in
Cina e Naver (attraverso Line) in Giappone.
L'aspetto interessante da tenere in considerazione quando valutiamo
queste società è dato dal fatto che le esternalità di rete generano un
continuo aumento del loro valore, di pari passo con la crescita del
numero di utenti connessi al network".
Amit Lodha,
Gestore di portafoglio, Azionario globale
500
400
300
Account attivi mensilmente di
WeChat (mln)
100
2013
2014
Fonte: Tencent, marzo 2015
2015
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