Effetti della nutrizione su specifici problemi di salute internistici
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Effetti della nutrizione su specifici problemi di salute internistici
Torino 05 dicembre 2016 Effetti della nutrizione su specifici problemi di salute internistici, chirurgici e riabilitativi Dott.ssa Silvia DESTEFANIS S.C. Medicina Interna S.S Lungodegenza Ospedale Cottolengo Torino Torino 05 dicembre 2016 Effetti della (mal)nutrizione su specifici problemi di salute internistici, chirurgici e riabilitativi Dott.ssa Silvia DESTEFANIS S.C. Medicina Interna S.S Lungodegenza Ospedale Cottolengo Torino Malnutrizione: definizione Condizione di alterazione funzionale, strutturale e di sviluppo dell’organismo conseguente allo squilibrio tra i fabbisogni, gli introiti e l’utilizzazione dei nutrienti, tale da comportare un eccesso di morbilità e mortalità o un’alterazione della qualità di vita. American Society of Parenteral and Enteral Nutrition ASPEN Cumulative survival in well-nourished and malnourished patients (n = 818) Lim SL. Clin Nutr 2012; 31: 345-50 UNO STATO NUTRIZIONALE OTTIMALE E’ GENERALMENTE ACCOMPAGNATO O DIRETTAMENTE PROPORZIONALE AD UNO STATO DI BUONA SALUTE STATO MALATTIA NUTRIZIONALE RELAZIONE BIUNIVOCA CAUSE DI MALNUTRIZIONE INADEGUATO INTROITO DI NUTRIENTI DIFFICOLTA’ AD ALIMENTARSI INSUFFICIENTI APPORTI DI ENERGIA E NUTRIENTI CON ALIMENTAZIONE MALNUTRIZIONE CORRELATA ALLA MALATTIA DISATTENZIONE DEL PERSONALE SANITARIO MALNUTRIZIONE nell’anziano PEGGIORAMENTO DEL DECORSO DI MOLTE MALATTIE NON NUTRIZIONALI INCIDENZA DELLA MALNUTRIZIONE • IL RISCHIO DI SVILUPPARE MALNUTRIZIONE ED I SUOI EFFETTI AUMENTANO CON L’ETA’ • Più del 60% dei pazienti anziani ospedalizzati sono malnutriti • Il rischio di complicanze e di morte aumentano con la gravità della malnutrizione • Il decorso clinico del paziente anziano è condizionato e condiziona l’introito calorico • La mancanza di adeguati nutrienti è associata a significativo peggioramento dello stato nutrizionale Vecchi da morire….. Un milione di anziani italiani «ammalati» di malnutrizione nel 2011: questo è il dato riportato da un noto quotidiano italiano. L'Italia è la maglia nera d'Europa per colpa degli errori nutrizionali in quella che oggi si può chiamare la quarta età. Talvolta si tratta di anziani dimenticati, oppure soli. Nella maggioranza dei casi però si tratta di persone in buona parte accudite da badanti o da strutture, o addirittura ricoverate in ospedale per patologie specifiche Vecchi da morire….. In Europa la malnutrizione rappresenta un grave problema di salute pubblica che ogni anno costa ai governi dell'UE 120170 miliardi di euro SEGNI DI MALNUTRIZIONE • Perdita di peso • Perdita di massa muscolare ed adiposa/perdita di forza • Danno della risposta immune • Lenta riparazione delle ferite • Lesioni cutanee • Apatia Definizione di Malnutrizione (SINPE, 2003) MALNUTRIZIONE LIEVE MALNUTRIZIONE MODERATA MALNUTRIZIONE GRAVE 5-10% 11-20% > 20% 10-20% 21-40% >40% 1500-1200 1199-800 <800 3,5-3,0 2,9-2,5 <2,5 Transferrinemia (mg/dl) 200-150 149-100 <100 Prealbuminemia (mg/dl) 22-18 17-10 <10 Prot. legante il retinolo (mg/dl) 2,9-2,5 2,4-2,1 <2,1 PARAMETRO Calo Ponderale (su peso abituale) Calo Ponderale (su peso ideale) Linfociti/mm3 Albumina (g/dl) Elementi di diagnostica nutrizionale Il team nutrizionale deve condividere gli elementi diagnostici. Il malato cronico anziano può avere più probabilmente: • nessuna variazione dello stato nutrizionale e della composizione corporea eccetto quella per età • una malnutrizione per difetto • una obesità sarcopenica* Dal punto di vista dell’introito/dispendio: • Scarso, normale o eccessivo introito energetico • Normale o diminuito dispendio energetico *Baumgartner RN, Wayne SJ, Waters DL et al. Sarcopenic obesity predicts instrumental activities of daily living disabiliti in the elderly Obes Res 2004;12:1995-2004. PROGNOSI malnutrizione calorico-proteica nell’anziano “nell’anziano malnutrito la mortalità a 14 mesi è del 63% rispetto al 9% del normonutrito” (Roundmand) CAUSE DI MALNUTRIZIONE nell’ANZIANO FATTORI SOCIO--ECONOMICI SOCIO FATTORI NEUROPSICHIATRICI SOLITUDINE ALLONTANAMENTO DEI FIGLI PERDITA DI FAMILIARI DIETA POVERA E MONOTONA DEMENZA DEPRESSIONE PSICOSI SINDROMI PARKINSONIANE STATI CONFUSIONALI MALATTIE ORGANICHE CARDIOMIOPATIE BRONCHITI CRONICHE NEOPLASIE PATOLOGIE GASTROENTERICHE AGEUSIA XEROSTOMIA EDENTULIA CONDIZIONI DEL CAVO ORALE presenza o assenza di dentatura naturale presenza o assenza di protesi dentaria abitudini igieniche (uso dello spazzolino da denti, ecc) condizioni della mucosa OSSERVAZIONI DURANTE IL PASTO quantità e qualità degli alimenti assunti comparsa di sintomi che possono condizionare la capacità di alimentarsi del paziente (disfagia, singhiozzo, tosse, ecc) soddisfazione del paziente circa la qualità e quantità del cibo CAUSE FARMACOLOGICHE DI MALNUTRIZIONE NELL’ANZIANO • Nausea/vomito: antibiotici, oppiacei, digossina, teofillina • Anoressia: antibiotici, digossina, fluoxetina, chinidina, idralazina, vit A, farmaci psicoattivi • Ipogeusia: metronidazolo, Ca-antagonisti, ACE-inibitori, metformina • Sazietà precoce: farmaci anticolinergici, agenti simpatico-mimetici • Ridotta capacità di nutrirsi: sedativi, oppiacei, agenti psicotropi • Disfagia: supplementi di K, NSAIDs, bifosfonati, prednisolone • Stipsi: oppiacei, terapia marziale, diuretici • Diarrea: lassativi, antibiotici • Malassorbimento: colestiramina • Ipermetabolismo: tiroxina, efedrina, teofillina • Astinenza da farmaci: alcol, ansiolitici, psicoattivi PATOGENESI DELLA SARCOPENIA stato infiammatorio inattività fisica SARCOPENIA declino apparato endocrino (↓insulina, androgeni, estrogeni, ormone della crescita) perdita motoneuroni spinali alimentazione carente di proteine • • • • • • • • • ↓ forza, potenza e resistenza muscolare ↓ massa ossea ↓ equilibrio con instabilità posturale ↓ isolamento corporeo ↓ produzione basale di calore ↑ calore specifico ↓ contenuto corporeo acqua ↓ capacità dispersione cutanea calore ↓ metabolismo basale e aumento della massa grassa Calo delle difese meccaniche, cellulari, umorali dell’organismo Malnutrizione CALORICO CALORICO-PROTEICA nel paziente anziano anzi Compromissione nella guarigione delle ferite chirurgiche con conseguente ritardo nel recupero Ritardata risposta antigenica (sepsi) DECUBITI e MALNUTRIZIONE I pazienti anziani, soprattutto se ospedalizzati, sono a rischio di comparsa di malnutrizione e lesioni da decubito Vi può essere un nesso di causalità tra malnutrizione e piaghe da decubito e ciò innesca un pericoloso circolo vizioso che può condurre rapidamente il paziente ad exitus Screening e monitoraggio nutrizionale individualizzato appaiono pertanto sempre più appropriati e giustificati nel paziente con piaga da decubito. LA DEMENZA PUÒ CAUSARE MALNUTRIZIONE • le alterazioni cognitive e del tono dell’umore portano ad una riduzione dell’assunzione di cibo Così come le • alterazioni dell’olfatto I neuroni dell’epitelio olfattorio sono uno dei bersagli del processo degenerativo dell’Alzheimer e conseguentemente del gusto determinano la perdita di uno degli stimoli importanti per il comportamento alimentare ICTUS e MALNUTRIZIONE • Spesso presente prima dell’ictus nell’anziano • Con l’ictus aumenta per – – – – – Disfagia Disturbi masticazione (denti, braccio ecc) Cibo ospedaliero non gradevole Carenza del personale che aiuti ai pasti Perdita di appetito (depressione) Il malato con ictus è a rischio di malnutrizione calorico calorico--proteica • 8-16% dei P. con ictus acuto • 26% dopo 7 giorni • 35% dopo 2 settimane • 40% all’ inizio della fase riabilitativa Prognosi a sei mesi in relazione allo stato nutritivo all’evento 100% 17 30 31 80% Indipendente 60% Dipendente 46 Deceduto 50 40% 20% 37 20 0% 52 Malnutrito Normale 17 Sovrappeso Studio FOOD Malattie NEUROLOGICHE che causano DISFAGIA • • • • • • Ictus cerebrale Morbo di Parkinson Demenza S.L.A. Traumi Cranici Miastenia • Neoplasie • S.M. • Encefalopatie metaboliche • S. di Guillain-Barré • Poliomielite bulbare • Discinesie Disfagia... E peggiora la malnutrizione 3030-60% in H, 85% in Case di Riposo, 70% post ictus conseguenze secondarie primarie • • • • • • Guarigione ferite Funzionalità intestinale Funzionalità muscolare Funzionalità ventilatoria Risposta immunitaria Rischio infezioni • • • • • • • Morbilità Uso farmaci Durata degenza Durata riabilitazione Qualità vita Mortalità Costi gestione sanitaria DISFAGIA: Conseguenze • • • • Broncopolmonite Malnutrizione Disidratazione Aumento giornate degenza • Depressione • Peggiore stato clinico • Peggiore stato funzionale • Difficoltà gestionale • Peggiore qualità vita Stroke 2003; 34: 1252-1257. Martino Stroke 2005; 36: 2756-2763 VALUTAZIONE DELLA DISFAGIA • ESAME CLINICO • TEST DI DEGLUTIZIONE DELL’ACQUA 3 cucchiaini (10ml)+ 1 bicchiere (50ml) A COSA CI SERVE QUESTA VALUTAZIONE? • Fornire il cibo nella consistenza / modalita’ adeguata alla capacità di deglutizione del paziente e di gusto il più possibile gradevole. Problemi di alimentazione nel paziente anziano demente Valutazione clinica tempestiva dello stato mentale, generale e nutrizionale Paziente con malattia in fase avanzata e condizioni compromesse Valutazione prognostica Valutazione etica Valutazione famigliare Altre modalità di alimentazione artificiale U.O. Geriatria AOUFE Paziente con malattia in fase non avanzata e condizioni non compromesse ( Paziente “frail”) Valutazione prognostica Disfagia o anoressia ? Valutazione etica Valutazione famigliare Proseguimento altre modalità di stimolo all’alimentazione naturale (Palliative Care) PEG Proseguimento altre modalità di stimolo all’alimentazione naturale MALNUTRIZIONE IN CORSO DI MALATTIA RENALE CRONICA E’ una malnutrizione proteica Prevalenza: fino al 48% nei pazienti che iniziano la dialisi maggiore in pazienti senza dieta precedente E’ fattore prognostico indipendente di morbilità e mortalità Necessita di: - attento monitoraggio - appropriata prescrizione - trattamento nutrizionale Perdita di funzione renale → sintomatologia GI: che aumentano il rischio di malnutrizione. Campbell KL, et al. Am J Kidney Dis 2008;51:748-758 - nausea - vomito - inappetenza QUALE DIETA??? Ai pazienti con MRC avanzata viene consigliato un apporto proteico sicuro di 0,6–0,8 gr. proteine/Kg/die. Apporti inferiori (0,3 gr proteine/Kg/die) vanno supplementati con AA essenziali e chetoanaloghi La compliance per una dieta ipoproteica può essere scarsa; sono necessari: - un’attenta educazione del paziente (e dei famigliari) - un attento monitoraggio di: - reale apporto proteico - stato nutrizionale Modificato da: Fouque D, Aparicio M. Nat Clin Pract Nephrol. 2007;3:383-392 INSUFFICIENZA RESPIRATORIA e MALNUTRIZIONE BPCO: è la più comune causa di insufficienza respiratoria cronica ed è presente nel 1 % della popolazione • Un rilevante calo ponderale ( > 5% in 1 mese oppure 10 % in 6 mesi) è evidenziato in 25-40 % dei pz – Iporessia specie nelle riacutizzazioni – Aumento dispendio energetico • Il calo ponderale ha un valore prognostico negativo: aumento dei rischi di morbilità e mortalità ( Racc. B ) • La sopravvivenza migliora nei normopeso / sottopeso che prendono peso e negli obesi / sovrappeso che rimangano stabili (ruolo della massa Magra FFM ) INSUFFICIENZA RESPIRATORIA e MALNUTRIZIONE Uno dei principali problemi che affliggono il paziente con BPCO è il rischio di malnutrizione. Si ritiene comunemente che anche in questa categoria di pazienti la perdita di peso sia il risultato dello squilibrio tra consumi (spesa energetica) e introito alimentare. La malnutrizione, che in questi soggetti presenta uno sviluppo di tipo cronico (marasmatico), è segnalata con uno spettro estremamente ampio risultando presente nel 19-74%. Cause di osteoporosi secondaria Endocrine: • • • • Iperparatiroidismo Ipertiroidismo Sindrome di Cushing Ipopituitarismo Neoplastiche • • Mieloma multiplo Mastocitosi Congenite • • • Osteogenesi imperfetta Omocistinuria Malattia di Gaucher Da farmaci • Corticosteroidi • Eparina • Anticonvulsivanti • Ormoni tiroidei Da immobilità • Allettamento prolungato • Fratture • Paralisi Miscellanea • Artrite reumatoide • Cirrosi epatica • Insufficienza renale • Malassorbimento e malnutrizione • Anoressia nervosa DETERMINANTI DEL PICCO DI MASSA OSSEA MASSA OSSEA (g/cm2) GENETICA Picco di massa ossea 1000- NUTRIZIONE NUTRIZIONE CALCIO CALCIO VIT D VITPROTEINE D PROTEINE 500 - ATTIVITA’ FISICA ASSETTO ORMONALE ETA’ PUBERTA’ ORMONE CRESCITA AMENORREA 0- 0 10 20 30 40 ETA’(anni) 50 60 Prevenzione dell’osteoporosi dell’osteoporosi:: raccomandazioni generali • Introdurre Calcio: 1200 mg/day con la dieta o con supplemento farmacologico • Assumere Vitamina D: 400–800 IU/day • Praticare Attività Motoria • Smettere di fumare • Ridurre il consumo di alcolici ONCOLOGIA E MALNUTRIZIONE Pancreas 80–85 % Stomaco 65–85 % Testa/Collo 65–75 % Esofago 60–80 % Polmone 45–60 % Colon/Retto 30–60 % Ginecologici 15 % Urologici 10 % R.J. Stratton, C.J. Green, M. Elia Disease-related Malnutrition: an Evidence-based Approach to Treatment CABI Publishing, Wallingford (2003) ONCOLOGIA E MALNUTRIZIONE malnutrizione: evento frequente nei pazienti con tumore il 20 % dei pazienti neoplastici muore per effetto della malnutrizione piuttosto che per la malattia di base MacDonald 2003 J Am Coll Surg, 2003 SINDROME ANORESSIAANORESSIA-CACHESSIA L’anoressia, la perdita di peso e la malnutrizione sono eventi precoci nella storia naturale della malattia neoplastica reazione infiammatoria sistemica ( livelli di citochine infiammatorie) rilevabile in molti pazienti già al momento della diagnosi CACHESSIA “kakoς ηxiς “ cattiva condizione severa perdita di massa magra e grassa 5% del peso abituale in 6 mesi, SEVERA: 10 % del peso abituale SINDROME ANORESSIAANORESSIA-CACHESSIA manifestazioni cliniche anoressia astenia massa magra massa grassa calo ponderale modificazioni immagine corporea stato funzionale qualità di vita SINDROME ANORESSIAANORESSIA-CACHESSIA catabolismo metabolismo proteico metabolismo lipidico metabolismo glucidico metabolismo energetico sintesi di proteine fase acuta lipolisi ossidazione acidi grassi resistenza insulinica gluconeogenesi (da aminoacidi e lattato) dispendio energetico basale SINDROME ANORESSIAANORESSIA-CACHESSIA PATOLOGIE CRONICHE MICROINFIAMMAZIONE SISTEMICA ( PCR, IL-1, IL-6, TNF-α) SINDROME INFIAMMAZIONE-MALNUTRIZIONE Tumori Insufficienza renale Insufficienza cardiaca Broncopneumopatia cronica ostruttiva AIDS… Obesità • L’obesità non dovrebbe più essere considerata semplicemente un problema estetico ma come un’epidemia che minaccia la salute mondiale. • L’obesità è un disturbo complesso generato dall’interazione tra fattori genetici e ambientali. L’obesità è cresciuta in modo spettacolare, fino a diventare una delle prime cause di malattie e di mortalità. Gli esperti chiamano questo fenomeno “Globesity” (globalizzazione dell’obesità). Concludendo.... La malnutrizione peggiora l’andamento di molte malattie, aumenta i giorni di ospedalizzazione, aumenta la mortalità .....e NOI Screening “All hospital inpatients on admission and all outpatients at their first clinic appointment should be screened. Screening should be repeated weekly for inpatients and when there is clinical concern for outpatients”. National Institute of Clinical Excellence (NICE). Nutrition Support for Adults Oral Nutrition Support, Enteral Tube Feeding and Parenteral Nutrition. London: 2006