Polatti F. - Emergenze chirurgiche e ostetriche
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Polatti F. - Emergenze chirurgiche e ostetriche
EMERGENZE MEDICOCHIRURGICHE IN OSTETRICIA Prof. F. Polatti Ordinario di Ginecologia e Ostetricia Università degli Studi di Pavia NOTE INTRODUTTIVE • • • • CAUSE DI AUMENTO DELL’INCIDENZA DI EMERGENZE IN AMBITO OSTETRICO Modificazioni del comportamento sociale (studio, lavoro, diete, abitudini voluttuarie, assunzione di E/P) e, di conseguenza, : Aumento dell’età media della prima gravidanza e del parto di circa 20 anni (dai 18 ai 38 in media); Aumento dei parti operativi addominali (dal 1315% al 30-35% fino al 50% in alcuni centri di terzo livello) gravati da complicanze anestesiologiche e chirurgiche; Aumento statistico di complicanze con risvolti giudiziari. ALCUNI NUMERI Presso l’Ospedale S. Anna di Torino, la più importante struttura europea per l’assistenza materno-fetale, nella quale si effettuano circa 8000 parti l’anno, si sono verificati, su un totale di 151.498 parti, negli anni compresi tra il 1981 e il 2000, 34 casi di exitus materno, con un’incidenza dello 0,022% su tutti i parti, quindi 1 su 5000. Il 2% delle pazienti che partoriscono necessita di ricovero in Rianimazione. Tali cifre non tendono a ridursi negli ultimi anni, anzi, rispetto alla diminuzione totale del numero dei parti, sono proporzionalmente in aumento per le ragioni sopracitate, non solo in Italia, ma in tutti i Paesi Europei. Margaria, 2003 SHOCK OSTETRICO Condizione di insufficienza cardiocircolatoria acuta • FATTORI PREDISPONENTI: - labilità cardiocircolatoria - anemia - esiti di travaglio prolungato Pur non essendo caratterizzato da un’individualità etiopatogenetica autonoma è indubbio che le manifestazioni cliniche presentino aspetti più drammatici rispetto alla condizione extragravidica o extrapuerperale. SHOCK OSTETRICO: EZIOLOGIA DA EMORRAGIA • ABORTIVA • GRAVIDICA DEL I-II-III TRIMESTRE • DEL SECONDAMENTO • DEL POST-PARTUM • DEL PUERPERIO SHOCK DA ALTRI FATTORI PATOGENI OSTETRICI • EMBOLIA AMNIOTICA • ECLAMPSIA/HELLP SINDROME • INVERSIONE UTERINA • IPOTENSIONE SUPINA TRAUMATICI • LACERAZIONI • ROTTURA D’UTERO • EMATOMA • SHOCK CHIRURGICO DI ALTRA NATURA • COAGULOPATIA DA CONSUMO • INFETTIVO/SETTICO SHOCK EMORRAGICO L’EMORRAGIA E’ LA PRIMA CAUSA DI MORTE IN OSTETRICIA. • Può verificarsi in gravidanza, durante il parto o il taglio cesareo, nel post-partum, immediatamente o a distanza. • I segni clinici dello shock devono essere ricercati e valutati: Aumento della frequenza cardiaca; Aumento della frequenza respiratoria; Riduzione della pressione sistolica; Riduzione del tono venoso centrale (es. giugulari); Agitazione, ansia, paura; Pallore, vasocostrizione, cianosi periferica, sudorazione, oliguria. SHOCK IPOVOLEMICO in corso di emorragia: condotta immediata • monitorizzazione respiratoria e cardiocircolatoria completa; • incannulamento di 2 vene e di un’arteria periferiche e reperimento di un accesso centrale (PVC); • controllo degli esami della coagulazione, dell’emogasanalisi, dell’equilibrio acido-base, dell’emogruppo; • monitoraggio della diuresi oraria e della temperatura; • I dati della letteratura sono concordi nel consigliare di trasfondere emazie concentrate quando l’emoglobina scende al di sotto dei 7g/dl e l’emorragia è in atto; • L’ipoperfusione renale può essere evitata con l’espansione del volume plasmatico e con la vasodilatazione sistemica. CAUSE DI EMORRAGIA IN GRAVIDANZA • • • • I TRIMESTRE GEU patologie del collo uterino patologia abortiva patologia del trofoblasto II-III TRIMESTRE • placenta previa • distacco intempestivo di placenta INTRAPARTUM • lacerazioni • rottura d’utero POST-PARTUM • atonia uterina • secondamento incompleto/anomalie placentari • emorragie secondarie a coagulopatie da consumo (DIC) EMORRAGIE DEL I TRIMESTRE GRAVIDANZA EXTRA-UTERINA La gravidanza extrauterina (GEU) consiste in un impianto anomalo, extrauterino, dell'embrione. Costituisce un’urgenza ostetrica in cui la diagnostica ecografica assume la massima importanza, poichè mediante una scansione endovaginale, associata al color doppler, è possibile effettuare una rapida e precisa diagnosi. EMORRAGIE DEL I TRIMESTRE GEU: CLASSIFICAZIONE (2) • TUBARICA (98-99%) -INTERSTIZIALE -ISTMICA -AMPOLLARE • OVARICA (0.75%) • TUBO-OVARICA • ADDOMINALE -PRIMITIVA (1.3%) -SECONDARIA EMORRAGIE DEL I TRIMESTRE GEU: EVOLUZIONE (3) • ABORTO • ROTTURA DELLA TUBA • GRAVIDANZA ADDOMINALE SECONDARIA • PROSEGUIMENTO DELLA GRAVIDANZA (ECCEZIONALE) (ECCEZIONALE EMORRAGIE DEL I TRIMESTRE GEU: DIAGNOSI DIFFERENZIALE • • • • • • ABORTO DI GRAVIDANZA ENDOUTERINA APPENDICITE FLOGOSI ACUTA ANNESSI CISTI OVARICA TORTA ROTTURA CORPO LUTEO CISTICO EMORRAGIA ENDOPERITONEALE SECONDARIA AD ALTRA CAUSA ( es. perforazione ulcera gastrica) EMORRAGIE DEL I TRIMESTRE ABORTO DEFINIZIONE: DEFINIZIONE ESPULSIONE DEL PRODOTTO DEL CONCEPIMENTO DAI GENITALI ESTERNI ENTRO IL 180° GIORNO COMPLETO DI AMENORREA (25 W+5 GG) CLASSIFICAZIONE: -SPONTANEO -MINACCIA D’ABORTO -PROVOCATO -ABORTO INEVITABILE -COMPLETO -ABORTO SETTICO -INCOMPLETO -ABORTO RICORRENTE EMORRAGIE DEL I TRIMESTRE COMPLICANZE DELL’ABORTO RISCHI MATERNI: MATERNI La mortalità materna dovuta a patologia abortiva è bassissima per i casi di aborto spontaneo o provocato in ambito ospedaliero. Solo eccezionalmente è legata ad emorragia, complicanze settiche, anestesiologiche o emboliche. • • • • ANEMIZZAZIONE GRAVE SEPSI SHOCK ENDOTOSSINICO COAGULAZIONE INTRAVASALE DISSEMINATA (DIC) • EMBOLIA • MORBOSITA’ PER COMPROMISSIONE PERMANENTE DELLA FUNZIONE RIPRODUTTIVA E DELLO STATO GENERALE DI SALUTE • ISOIMMUNIZAZZIONE Rh EMORRAGIE DEL I TRIMESTRE PATOLOGIA DEL TROFOBLASTO (1) CLASSIFICAZIONE MORFOLOGICA: •MOLA IDATIFORME (COMPLETA, PARZIALE) •MOLA INVASIVA •CORIOCARCINOMA GESTAZIONALE •TUMORE TROFOBLASTICO DELL’AREA PLACENTARE INCIDENZA: INCIDENZA 1 CASO SU 1000-1500 GRAVIDANZE, CON MAGGIOR FREQUENZA IN DONNE <20 E >40 ANNI EMORRAGIE DEL I TRIMESTRE PATOLOGIA DEL TROFOBLASTO (2) SINTOMATOLOGIA: • PERDITE EMATICHE DAI G.E. NEL I TRIMESTRE • AUMENTO DI VOLUME UTERO SUPERIORE AL PERIODO DI AMENORREA • INCREMENTO VALORI DI ßHCG • ACCENTUATI FENOMENI NEUROVEGETATIVI • AUMENTO DI VOLUME OVAIE PER CISTI TECOLUTEINICHE • COMPARSA DI SEGNI DI GESTOSI O DI IPERTIROIDISMO (13%) EMORRAGIE DEL I TRIMESTRE PATOLOGIA DEL TROFOBLASTO (3) DIAGNOSI: • ECOGRAFICA • DOSAGGIO RADIOIMMUNOLOGICO HCG SIERICO E URINARIO DIAGNOSI DIFFERENZIALE • MINACCIA D’ABORTO • GRAVIDANZA GEMELLARE • POLIDRAMNIOS EMORRAGIE DEL I TRIMESTRE PATOLOGIA DEL TROFOBLASTO (3) PROGNOSI: • EMORRAGIA • PERFORAZIONE UTERO PER REVISIONE CAVITARIA • INFEZIONI • RECIDIVA (5-15%) • TRASFORMAZIONE IN CORIOCARCINOMA (1-3%) MORTALITA’: 5-8%, PER EMORRAGIA ENDOPERITONEALE O EMBOLIZZAZIONE MASSIVA POLMONARE EMORRAGIE DEL II-III TRIMESTRE PLACENTA PREVIA (1) In condizioni fisiologiche la placenta si inserisce a livello del fondo dell’utero. Si definisce placenta previa l’inserzione anomala bassa di placenta, a livello dell’istmo, classificata in base alla distanza dall’OUI. Tipi di placenta previa e modalità di parto Previa centrale completa: la Deve sempre essere eseguito placenta ricopre il taglio cesareo. completamente l'orifizio uterino interno. Previa centrale parziale: la deve sempre essere eseguito placenta ricopre si l'orifizio il taglio cesareo. uterino interno, ma non è inserita su tutto l'orifizio. Previa marginale: la Se con l'inizio delle placenta è inserita sul bordo contrazioni non si verifica dell'orifizio uterino interno, una importante perdita di ma non lo ostruisce sangue è possibile il parto completamente. per la via naturale: la testina del bambino, scendendo, schiaccia la placenta contro la parete uterina tamponando la perdita di sangue. Previa laterale: la placenta Anche in questo caso se non non è inserita sul collo si ha una profusa emorragia dell'utero ma sulla parete al sopraggiungere delle laterale dell'utero, molto in contrazioni si può avere un basso, a pochissimi parto per la via naturale. centimetri dal l'orifizio uterino interno. EMORRAGIE DEL II-III TRIMESTRE PLACENTA PREVIA (2) CAUSE DI PLACENTA PREVIA: La frequenza di PP è del 2,6‰ nelle primigravide e del 5,6‰ nelle multigravide; frequenza totale 1 caso ogni 200 parti. • Pluriparità, pregresso TC • Presenza di fibromiomi • Anomalie congenite della cavità uterina: utero doppio; • Anomalie della cavità uterina per infezioni o interventi ginecologici pregressi (Sd di Ashermann); • Anomalie del canale cervicale; • Maturazione lenta dell'uovo fecondato; • Idiopatiche EMORRAGIE DEL II-III TRIMESTRE PLACENTA PREVIA (3) SINTOMATOLOGIA ED EVOLUZIONE: • • • • • EMORRAGIA ESTERNA (28°-34°W) DI COLORE ROSSO VIVO ASSENZA DI ALGIE PELVICHE MAGGIORE RISCHIO DI PATOLOGIE DEL SECONDAMENTO E DEL POSTPARTUM AUMENTO DEL RISCHIO INFETTIVO AUMENTO DI PRESENTAZIONI ANOMALE IN CASO DI EMORRAGIA GRAVE O DI SEGNI PERSISTENTI DI SOFFERENZA FETALE, E’ INDICATO IL TAGLIO CESAREO PRIMA DELLA 34° W, CON MORTALITA’ PERINATALE DEL 20%. EMORRAGIE DEL II-III TRIMESTRE DISTACCO DI PLACENTA NORMALMENTE INSERITA (1) FATTORI DI RISCHIO: • • • • • • • Multiparità Traumi Gravidanza plurima Polidramnios Ipertensione Anomalie placentari Brevità di funicolo Frequenza: 0,1-0,5% Mortalità materna: 0,5%; perinatale: 30% EMORRAGIE DEL II-III TRIMESTRE DISTACCO PLACENTARE (2) SEGNI DI DISTACCO: • Contrattura dolorosa dell’utero ad esordio improvviso • Perdite di sangue dai genitali esterni, anche non abbondanti, di colore rosso scuro • Segni di sofferenza fetale o di morte del feto DIAGNOSI DIFFERENZIALE TRA PLACENTA PREVIA E DISTACCO DI PLACENTA NORMALMENTE INSERITA Placenta previa Ematoma retroplacentare • emorragia • emorragia esterna esterna che discreta o può essere di abbondante lieve entità • emorragia sempre di sangue rosso vivo • emorragia spesso di sangue scuro • dolore assente • dolore molto o scarso intenso L’INDICAZIONE AL TAGLIO CESAREO E’ DETTATA DALL’EVOLUZIONE DELLE CONDIZIONI MATERNE QUALUNQUE SIA L’ETA’ GESTAZIONALE EMORRAGIE DEL II-III TRIMESTRE DIAGNOSI DIFFERENZIALE CAUSE EXTRAPLACENTARI DI EMORRAGIA • POLIPI CERVICALI • ROTTURA DI VARICI VULVO-VAGINALI • LESIONI TRAUMATICHE • CERVICOCARCINOMA • ROTTURA D’UTERO CAUSE PLACENTARI DI EMORRAGIA • PLACENTA PREVIA • ROTTURA DEL SENO MARGINALE • ROTTURA DI VASI FUNICOLARI PREVI • METRORRAGIA DEL III° TRIMESTRE DA CAUSA IGNOTA (20%) EMORRAGIE INTRAPARTUM ROTTURA D’UTERO • SEGNI E SINTOMI -stato di shock (anemia acuta) -dolore parossistico trafittivo -sofferenza fetale acuta: alterazioni del tracciato cardiotocografico • INCIDENZA 0.2-0.8% dei parti vaginali su pregresso cesareo; mortalità perinatale 10 volte > materna. Il rischio è aumentato in pazienti cui vengono somministrate alte dosi di ossitocici. E’ un’urgenza che impone l’espletamento del parto operativo per via addominale immediato. immediato PATOLOGIE DEL SECONDAMENTO (1) La patologia del secondamento comprende tutte le condizioni morbose in cui il distacco o l’espulsione della placenta o delle membrane fetali sono impediti, ritardati o avvengono comunque in modo anomalo. EMORRAGIE INTRAPARTUM PATOLOGIE DEL SECONDAMENTO (2) CLASSIFICAZIONE: • MANCATO DISTACCO DI PLACENTA: PLACENTA -ritenzione di placenta totalmente distaccata -distacco parziale • SECONDAMENTO INCOMPLETO -ritenzione di frammenti placentari • LACERAZIONI VAGINALI O DELLA CERVICE UTERINA N.B. La perdita di sangue in un parto fisiologico per via vaginale è dell’ordine di 300-500 ml; 8001000 ml per un parto operativo addominale. EMORRAGIE INTRAPARTUM PATOLOGIE DEL SECONDAMENTO (3) MANCATO DISTACCO DI PLACENTA: condizione nella quale la placenta rimane totalmente o parzialmente aderente alla sua zona d’inserzione per oltre 1 ora dopo l’espulsione del feto. CAUSE FUNZIONALI: CAUSE ANATOMICHE: ANATOMICHE • IPOTONIA/ATONIA UTERO • SPASMI CIRCOSCRITTI • SOVRADISTENSIONE VESCICALE • PRESENZA FIBROMI • PREGRESSA ISTEROTOMIA • TRAVAGLIO PROLUNGATO • ANOMALIE DI CONFORMAZIONE (PLACENTA BILOBATA/DIFFUSA) • ANOMALIE D’INSERZIONE • ANOMALIE PENETRAZIONE VILLI (PERCRETA/INCRETA/ ACCRETA) PATOLOGIA DEL POST-PARTUM Nella patologia del post-partum si comprendono le emorragie secondarie a mancata attivazione dei meccanismi dell’emostasi fisiologica (contrazione e retrazione uterina, trombosi fisiologica) nonché gli esiti immediati di lesioni o altre complicanze verificatesi durante il parto. EMORRAGIE DEL POST-PARTUM ATONIA UTERINA (1) Mancata efficienza dell’emostasi muscolare, ovvero mancata costituzione del “globo di sicurezza”. La perdita ematica può essere continua o intermittente e, nelle forme più gravi, superare il volume di 1 litro in pochi minuti. N.B. ACCERTARE L’ASSENZA DI CAUSE EMORRAGICHE CONCOMITANTI! ATONIA UTERINA (2) CAUSE: • manovre ripetute, scorrette (espressione del feto sec. Kristeller o spremitura sec. Credè) • sovradistensione uterina (polidramnios, gravidanza plurima) • pregresse anomalie della dinamica uterina (ipo/iper/discinesia) • travaglio prolungato • anomalie strutturali dell’utero • ritenzione di residui o lembi placentari (secondamento incompleto) EMORRAGIE DEL POST-PARTUM ATONIA UTERINA: CONDOTTA (3) 1. Ricercare altre cause emorragiche associate (lacerazioni, secondamento incompleto); 2. Provocare contrazione dell’utero mediante massaggio e somministrazione di farmaci uterotonici; 3. Reintegrazione della volemia; 4. Eventuale revisione della cavità uterina. In caso di fallimento delle misure precedentemente descritte, si procede a tamponamento endouterino stipato in anestesia generale in situ per 12 ore. MODIFICAZIONI EMOCOAGULATIVE IN GRAVIDANZA • Aumento di sintesi dei fattori della coagulazione: V, VII, VIII, IX, X, fibrinogeno e protrombina, con massime concentrazioni a termine gravidanza • Inalterati valori di ATIII e proteina S • Fattori di rischio aggiuntivi per malattia tromboembolica: taglio cesareo, familiarità per TVP, obesità, multiparità, infezioni, pre-eclampsia, allettamento prolungato, età materna avanzata, terapie ormonali • Aumento del D-Dimero, incremento del fibrinogeno In gravidanza è presente una tendenza all’ipercoagulabilità che ha lo scopo di proteggere dall’emorragia durante e dopo il parto. Il rischio tromboembolico è 5 volte più elevato rispetto alla donna in età fertile non gravida. MALATTIA TROMBO-EMBOLICA IN GRAVIDANZA INCIDENZA: 0.86/1000 parti di cui: • 0.71/1000 trombosi venosa profonda • 0.15/1000 EMBOLIA POLMONARE Il rischio è 3 volte più elevato nel post-partum. CONDOTTA: -screening trombofilico completo (PT, PTT, ATIII, prot C, prot S, fibrinogeno, D-dimero, fattore V Leiden); -attribuzione della classe di rischio. Terapia anticoagulante con monitoraggio dell’ assetto coagulativo COAGULAZIONE INTRAVASCOLARE DISSEMINATA (CID) Attivazione abnorme della cascata coagulativa con iniziale deposizione di trombi nella microcircolazione, successiva fibrinolisi con patologia da consumo e, infine, emorragia. • FATTORI SCATENANTI: - distacco di placenta; - ritenzione di feto morto - infezione intrauterina - aborto settico - preeclampsia • FREQUENZA: 1 su 500 parti SHOCK OSTETRICO DA ALTRI FATTORI PATOGENI HELLP SINDROME (1) DEFINIZIONE: Grave variante della pre-eclampsia caratterizzata da: • anemia emolitica microangiopatica • aumento dei livelli plasmatici degli enzimi epatici • piastrinopenia L’incidenza varia dal 2 al 12% nelle gestanti preeclamptiche con frequenze maggiori nelle donne bianche e nelle nullipare (Sibai, 1995) SHOCK OSTETRICO DA ALTRI FATTORI PATOGENI HELLP SINDROME (2) SEGNI E SINTOMI: • addominalgia ai quadranti superiori; • nausea e vomito; • ipertensione di grado medio EVOLUZIONE: estremamente variabile. La gravità della sindrome dipende dal coinvolgimento degli organi bersaglio da parte del processo microangiopatico. Si possono avere manifestazioni come disorientamento, cefalea, convulsioni e coma per l’interessamento del SNC, edema polmonare acuto e aritmie, insufficienza respiratoria acuta, insufficienza renale ed epatica fino al MOF (Multiple Organs Failure). SHOCK OSTETRICO DA ALTRI FATTORI PATOGENI HELLP SINDROME (3) CRITERI DIAGNOSTICI -emolisi -striscio periferico patologico -bilirubina tot > 1.2 mg/dl -LDH > 600 UI/L -enzimi epatici elevati -AST > 70 UI/L -PLT < 300.000/mm³ DIAGNOSI DIFFERENZIALE -litiasi biliare; sindrome emolitica; -colecistite acuta uremica; -pancreatite acuta, porpora trombotica; -colestasi trombocitopenica; -epatite virale; -appendicite, LES; -pielonefrite. SHOCK OSTETRICO DA ALTRI FATTORI PATOGENI HELLP SINDROME: CONDOTTA (4) • Accurato monitoraggio materno e fetale (profilo biofisico) • Profilassi anticonvulsivante con solfato di magnesio • Terapia antipertensiva se valori pressori elevati • Idratazione e monitoraggio diuresi • Eventuale correzione di alterazioni della coagulazione (DIC) con plasma fresco o emazie concentrate • Parto immediato se peggioramento delle condizioni materne e/o fetali. EMERGENZE OSTETRICHE SOFFERENZA FETALE ACUTA (1) • SPESSO SOVRASTIMATA, OCCORRE DIAGNOSI ACCURATA • NO STRESS TEST (NST): VALUTAZIONE DEL TRACCIATO CARDIOTOCOGRAFICO: frequenza cardiaca di base, variabilita’, reattivita’ • Corretta interpretazione delle decelerazioni: DECELERAZIONI VARIABILI RIPETUTE suggeriscono la possibilita’ di compressione del funicolo; DECELERAZIONI TARDIVE RIPETUTE depongono per insufficienza placentare. EMERGENZE OSTETRICHE SOFFERENZA FETALE ACUTA (2) CONDOTTA: • Indipendentemente dalla causa, attuare tutte le manovre per migliorare l’ossigenazione fetale (decubito laterale sinistro, somministrazione di O2 8-10 lt/min, interruzione ossitocici, eventuale tocolisi, idratazione). • Se tali interventi non migliorano le condizioni fetali espletamento del parto urgente. EMERGENZE OSTETRICHE PROLASSO DI FUNICOLO (1) INCIDENZA: INCIDENZA 0.14-0.62% mortalità perinatale: 8-40% FATTORI DI RISCHIO: •bassa età gestazionale/basso peso •presentazioni anomale •gravidanza multipla •multiparità •parte presentata extrapelvica •pericolo maggiore nelle presentazioni cefaliche EMERGENZE OSTETRICHE PROLASSO DI FUNICOLO (2) SEGNI CLINICI: •SOFFERENZA FETALE GRAVE (BRADICARDIA, ARITMIA) •EMISSIONE DI MECONIO CONDOTTA: •TAGLIO CESAREO IMMEDIATO •NELL’ATTESA: POSIZIONARE PZ IN TRENDELENBURG, TOCOLISI, •NON TENTARE RIPOSIZIONAMENTO FUNICOLO EMERGENZE OSTETRICHE DISTOCIA DI SPALLA INCIDENZA: • 0.63-1.60% DEI PARTI FATTORI DI RISCHIO: • MACROSOMIA FETALE , OBESITA’, DIABETE MATERNO, DISTOCIE DEL CANALE DEL PARTO MORBIDITA’ FETALE ELEVATA CONDOTTA: MANOVRA DI MC ROBERTS ED EVENTUALI ALTRE MANOVRE DI DISIMPEGNO